Siglata partnership tra Intertek e Confassociazioni

E’ stata siglata una partnership importante tra Intertek, uno dei più grandi Enti di certificazione al mondo, e Confassociazioni.
Si tratta dunque di un passo fondamentale, che sicuramente va a garantire ulteriormente la professionalità della Confederazione e di chi vi aderisce.

Intertek, infatti, è un colosso che conta ben mille sedi e 46mila dipendenti in tutto il mondo, oltre ad una quotazione presso la Borsa di Londra.
E’ chiaro, dunque, che l’annuncio di questo accordo sia stato dato con enfasi ed entusiasmo da Confassociazioni, e in particolare da Franco Fontana, membro del Comitato Scientifico con delega ai Rapporti con l’UNI e da Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.

Queste le parole di Fontana: “Le competenze multidisciplinari e le professionalità disponibili all’interno del gruppo Intertek sono tali da garantire supporto e valore aggiunto durante il processo di Certificazione di Sistemi di Gestione secondo i principali standard internazionali quali: ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente), OHSAS 18001 (Salute e Sicurezza). E questo solo per citarne alcuni. Il valore aggiunto derivante dalla partnership stipulata con CONFASSOCIAZIONI è quello di poter implementare programmi di Corporate Social Responsibility ed estendere il controllo sull’intera Supply Chain così da uniformare e agevolare la compliance dei diversi fornitori, senza limiti di distanze geografiche e nel pieno accordo delle singole policy aziendali di ogni aderente alla Confederazione”.

Angelo Deiana ha poi aggiunto: “La garanzia del pieno supporto che Intertek Italia può dare a CONFASSOCIAZIONI, sia a livello nazionale sia internazionale è rafforzata dal fatto che INTERTEK è accreditato ISO 17024 presso Accredia ed è anche socio UNI. Senza dimenticare il fatto che l’Ente sta seguendo 46 tavoli di lavoro nazionali e internazionali. Cosa che ci induce a valutare positivamente la qualità della rappresentanza che può dare ad ogni professionista aderente in CONFASSOCIAZIONI”.

Vera MORETTI

Nuovo organigramma per Confassociazioni

Confassociazioni ha annunciato un vero e proprio restyling all’interno del suo organigramma, che coincide con un cambio di marcia indispensabile per potersi adeguare ai tempi.

Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, ha infatti dichiarato, nel presentare le novità salienti: “Grandi novità e grandi professionisti nel nostro nuovo organigramma per accelerare ancora di più la nostra già straordinaria crescita. Nel DNA di una grande rete professionale come la nostra c’è il gene fondante del suo successo: la capacità di saper coniugare il valore della tradizione con la spinta verso l’orizzonte dell’innovazione. E’ per questo che fin dall’inizio del 2017 abbiamo lavorato per un grande rinnovamento del nostro modello organizzativo. Un’operazione impegnativa perché, pur nella continuità degli obiettivi strategici (visione di lungo periodo, collaborazione competitiva e crescita costante), abbiamo inserito nuove importanti professionalità che fossero in grado di sostenere in termini di competenze e relazioni i nostri 652mila iscritti, le oltre 126mila imprese associate e le 341 associazioni professionali che fanno parte di Confassocazioni”.

Tra il 2013 e il 2017, la rete delle associazioni e delle organizzazioni che ne fanno parte è cresciuta notevolmente, passando da 50mila a 650mila iscritti e da 42 a 341 associazioni e, per questo, la nuova struttura di vertice di Confassociazioni è costituita da quasi 100 protagonisti, a livello centrale e territoriale, così suddivisi:

  • 28 Presidenti di associazioni professionali o di organizzazioni che raggruppano più associazioni;
  • 26 tra Imprenditori proprietari di piccole e medie imprese (PMI) e/o Titolari di studi professionali;
  • 18 tra Direttori Generali e Top Manager di grandi e medio-grandi imprese;
  • 15 Professori Universitari e Accademici;
  • 12 fra CEO, Amministratori Delegati e membri di Consigli di Amministrazione.

Si tratta, ha dichiarato Deiana, di “persone di grande rilievo al servizio di una grande business community come la nostra. Una rete di comando diffusa che avrà come obiettivi primari sia quello di continuare ad espandersi in termini quali-quantitativi, sia quello di continuare ad investire da veri e propri azionisti la propria professionalità in CONFASSOCIAZIONI e nel Paese. Le premesse positive ci sono tutte: i nomi e le biografie presenti sul sito raccontano chiaramente il livello professionale e imprenditoriale di cui stiamo parlando”.

Ma le novità riguardano anche le branch strategiche, come quelle dedicate ad Ambiente, Infrastrutture e New Deal, ma anche importanti Osservatori nazionali come Fiscalità, Impresa e Professioni 4.0, Infrastrutture, Reputazione, Sovraindebitamento.

Le branch già esistenti e funzionanti sono state ulteriormente rafforzate: Immobiliare, Banca e Finanza, Digital, Coaching, Comunicazione, Cultura Spettacolo Moda, Giovani e Start-Up, Imprese e Consumatori, International, Management, Sport e Benessere, University.

Vera MORETTI

Coaching: indispensabile nel mondo 4.0

Appuntamento domani, 21 novembre, presso l’Università Mercatorum per Mondo 4.0 & Coaching: scenari, prospettive, strumenti, un Forum organizzato da Confassociazioni Coaching in collaborazione con Confassociazioni.

Si discuterà degli scenari prospettati dalla quarta rivoluzione industriale, caratterizzata, appunto, dall’evoluzione e dal contributi del coaching, come ha dichiarato anche Alessandro Lorusso, presidente di Confassociazioni Coaching: “Il Mondo 4.0 non è un’opzione anzi rappresenta un ecosistema in gestazione. Bisogna allenarsi a coglierne i cambiamenti in arrivo e navigare nel migliore dei modi in essi, usando i nostri valori come bussola. Ed è il miglioramento costante l’impegno cui sono chiamate le associazioni professionali che fanno parte di CONFASSOCIAZIONI Coaching. Infatti il dibattito del 21 novembre vuole individuare priorità e strumenti per trasformare il Forum in un tinglaboratorio permanente messo a disposizione dei decisori governativi, della business community, della PA e di tutti i soggetti impegnati nella trasformazione digitale del Paese. Un incubatore, in sintesi, in grado di far cogliere l’opportunità che ognuno di noi sta vivendo nell’era del 4.0 con l’obiettivo di mitigare quei rischi che in una svolta epocale come questa sono inevitabili”.

Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile nonché relatore di apertura del Forum, ha poi aggiunto: “Urge un profondo cambiamento culturale per disegnare e implementare le politiche sistemiche integrate di crescita dell’economia circolare, come codificato nei 17 Sustainable Development Goals ONU dell’Agenda 2030. Questo al fine di generare uno sviluppo pienamente sostenibile nelle sue tre dimensioni: economico, sociale e ambientale. Occorre comunicare e coinvolgere tutti sugli SDGs per fare in modo che nessuno resti indietro, evitando scarti materiali e umani. Il coaching rappresenta un allenamento del lifelong learning e change management imprescindibili nella Società Digitale/impresa4.0 che aggiunge valore, in una ottica “Better business-Better world”.

Ha poi concluso Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni: “La complessità che Professionisti, imprese, associazioni e le formazioni sociali si trovano ad affrontare richiede formule innovative anche nelle forme di rappresentanza. Noi ci siamo attrezzati con una governance e una struttura adeguata a cogliere il cambiamento del Capitalismo Intellettuale e le sfide che presenta. In questo contesto CONFASSOCIAZIONI si distingue come una delle realtà più dinamiche in grado di aggregare più di 650mila Professionisti, attraverso 340 Associazioni Professionali, e di interpretare in un’ottica di sistema le nuove professioni e i nuovi bisogni del sapere. Le nuove sfide del Mondo 4.0 non ci spaventano. Abbiamo competenze e professionalità in grado di darci lo sprint per affrontarle con serenità. Il coaching è una di queste”.

Vera MORETTI

Il nuovo organigramma di Confassociazioni

Angelo Deiana ha dato a tutti gli addetti ai lavori appuntamento per il prossimo 21 novembre presso l’Università Mercatorum di Roma.
In quell’ambito, infatti, ci sarà la Conferenza Stampa di presentazione del nuovo organigramma di Confassociazioni.
Queste le sue parole in proposito: “Nel DNA di una grande rete come CONFASSOCIAZIONI c’è il gene fondante del suo successo: la capacità di saper coniugare tradizione e valorizzazione delle competenze esistenti con la spinta verso l’orizzonte dell’innovazione. E’ per questo che, fin dai primi mesi del 2017, abbiamo lavorato per un grande rinnovamento della nostra struttura organizzativa. Un’operazione impegnativa perché, pur nella continuità degli obiettivi strategici (visione di lungo periodo, collaborazione competitiva e crescita costante), abbiamo rivisto le nostre priorità di sviluppo inserendo nuove, importanti, professionalità che arricchissero team centrali e territoriali”.

La giornata sarà suddivisa in due diversi appuntamenti:

La prima parte, dalle ore 10 alle 12.30 sarà riservata solo agli associati e si articolerà in una presentazione interna delle nuove cariche e dei processi di innovazione della struttura organizzativa.
Tra le principali novità, CONFASSOCIAZIONI Ambiente, CONFASSOCIAZIONI Infrastruttture, CONFASSOCIAZIONI New Deal e importanti Osservatori (Fiscalità, Infrastrutture, Reputazione, Sovraindebitamento), ma ovviamente senza dimenticare quelle già esistenti, che ad oggi contano la maggior presenza di iscritti, che sono 650mila, con 126mila imprese e 340 associazioni: CONFASSOCIAZIONI Immobiliare, CONFASSOCIAZIONI Banca e Finanza, CONFASSOCIAZIONI Digital.

La seconda parte, dalle ore 12.30 alle ore 13.30 sarà una Conferenza Stampa pubblica dove verrà presentato ai media il nuovo organigramma e gli obiettivi del 2018 di CONFASSOCIAZIONI.

Dopo pranzo, infine, chi lo desidera è invitato a fermarsi per partecipare all’evento organizzato da CONFASSOCIAZIONI Coaching sul tema “Mondo 4.0 e Coaching: scenari, prospettive, strumenti” che vedrà l’importante partecipazione del Prof. Enrico Giovannini, già Presidente Istat, già Ministro del Lavoro ed ora Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Vera MORETTI

Fenalca entra a far parte di Confassociazioni

Confassociazioni si arricchisce di una nuova associazione, la Fenalca, servizio associativo che si occupa di consulenza e di assistenza dei cittadini, e l’annuncio è stato dato unitamente da Angelo Deiana e Francesco Rippa, rispettivamente presidenti di Confassociazioni e di Fenalca.
Fenalca e i suoi 80mila iscritti, dunque, entrano ufficialmente a far parte di Confassociazioni, insieme ai loro sindacati Fenalca Pensionati e Fenalca Scuola, che da sempre hanno come principale scopo quello di garantire assistenza a tutti i cittadini, lavoratori e professionisti, ognuno con le loro diverse esigenze.

Francesco Rippa ha dichiarato in proposito: “Lo spirito che ci ha spinto ad aderire a CONFASSOCIAZIONI è quello di lavorare insieme e creare un dialogo operativo, sinergie e nuove prospettive di sviluppo con le altre associazioni professionali così da aumentare il grado di innovazione, creatività e qualità delle prestazioni fornite, e da offrire, al cittadino/consumatore. La FENALCA guarda, allo stesso tempo, con grande interesse alle opportunità dei mercati internazionali e della digitalizzazione. Con la realizzazione dell’APP FENALCA possiamo garantire importanti servizi ad un vastissimo orizzonte di utenti/clienti compresi quelli residenti all’estero. Auspichiamo, quindi, di iniziare in CONFASSOCIAZIONI un percorso sinergico e innovativo per crescere insieme”.

Ha poi voluto aggiungere Angelo Deiana: “Siamo molto felici della collaborazione con FENALCA e con i suoi più di 80mila iscritti. Un numero che va a rafforzare la nostra massa critica portandola a più di 650mila associati alla nostra Confederazione. Una rete numericamente straordinaria che è, al contempo, una grande soddisfazione, ma anche una grande responsabilità per me e per tutto il top management di CONFASSOCIAZIONI, di cui il Presidente RIPPA entrerà a far parte. Ma non è solo sul piano quantitativo che questa sinergia è strategicamente di grande significato. Le qualità e i servizi che FENALCA ci può mettere a disposizione rappresentano un valore aggiunto straordinario che dovremo avere la capacità di valorizzare nel futuro prossimo venturo”.

Vera MORETTI

Niente tariffe minime per i professionisti

Confassociazioni, nella persona del suo Presidente Angelo Deiana, e di Marco Recchi, Consigliere del Presidente per le Relazioni Sindacali, ha voluto esprimere il sui dissenso circa il ripristino delle tariffe minime, anche dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
Il motivo deriva dalla convinzione che il lavoro professionale vada sempre pagato ed investire in un progetto o in un corso di formazione deve essere una libera scelta dei professionisti, che si tratti di privati o di PA.

Questa presa di posizione deriva dalla sentenza 4614/del 2017 depositata il 3 ottobre, con cui il Consiglio di Stato chiarisce come la PA possa comprare a titolo gratuito le prestazioni professionali con regolare gara di appalto.
Si tratta di un contratto non oneroso, che rischia di minare i principi di correttezza e le garanzie sulla qualità della prestazione oggetto di gara.
I giudici hanno stabilito che gli interessi pubblici immanenti al contratto con la PA e alle esigenze che lo muovono, inducono a ritenere che l’espressione contratti a titolo oneroso possa assumere per il contratto pubblico un significato attenuato o in parte diverso rispetto all’accezione tradizionale e propria del mondo delle relazioni contrattuali tra privati.

Queste le parole di Angelo Deiana: “Il lavoro va pagato, sia che lo compri il pubblico sia il privato, ed è un principio irrinunciabile per la nostra Confederazione, ma il professionista non è un dipendente e, pertanto, deve esser libero di poter scegliere sempre quando realizzarlo, anche gratuitamente, come investimento professionale nell’ambito della ricerca ad esempio, ovvero svolgerlo a titolo oneroso. Questo ragionamento vale sopra tutto, per le attività prodromiche a quelle professionali come la progettazione, o per quelle di ricerca dove il professionista svolgendole, si forma e aumenta le proprie competenze. Aumentando il valore della propria offerta sul mercato”.

Ha aggiunto Marco Recchi: “In questi casi (preventivazione, progettazione e ricerca) va considerato che il professionista sceglie già, specie nell’ambito privato, come dedicarsi a queste attività, ovvero se farlo a titolo oneroso o dietro compenso. Non si capisce perché non possa farlo per la PA, viste le finalità che quest’ultima persegue per il bene collettivo. Ciò non toglie nulla al principio che il lavoro professionale vada pagato, che da sempre è la bandiera di Confassociazioni”.

Deiana ha poi concluso: “Il rischio politico è che questa sentenza apra le porte alla battaglia di retroguardia e restaurazione per una riforma che reintroduca le tariffe minime. Per questo occorre chiarire che di certo la soluzione ottimale non è minimizzare i compensi professionali, standardizzandoli su quelli dei dipendenti come vorrebbe qualcuno specie quando le attività professionali le compra la PA. Il rischio infatti, reintroducendo le tariffe minime sotto la forma “velata” di equo compenso, è che la PA compri da domani al prezzo più basso e questo con un riflesso conseguente, sul settore privato che difficilmente sarà evitabile. Occorre alzare l’asticella, far valere le attività di ricerca e le competenze e portare il mondo professionale alla tutela del giusto compenso, capace di riconoscere al professionista il suo livello di professionalità non nel minimo ma in un processo giusto e non iniquo di valutazione tra le parti”.

Vera MORETTI

Angelo Deiana presidente di Confassociazioni International

Adriana Apicella, direttore generale di Confassociazioni, ha dato l’annuncio che Angelo Deiana, già presidente di Confassociazioni, ha assunto anche la presidenza, ad interim, del settore International della Conferedazione.

Dopo che l’ex presidente di Confassociazioni International, Salvo Iavarone, ha deciso di dare le sue dimissioni, è stato infatti il presidente della Confederazione ad assumere l’incarico, in attesa però che venga pubblicato il nuovo organigramma, che in realtà uscirà nei prossimi giorni.

Adriana Apicella ha dichiarato in proposito: “L’ex Presidente di Confassociazioni International, Salvo Iavarone, ci ha fatto pervenire una lettera di dimissioni dall’incarico per incompatibilità personali. Preso atto di tale lettera, la Presidenza della Confederazione ha chiesto al Presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, di assumere la presidenza ‘ad interim” di questo settore, con il supporto fattivo e strategico del Vice Presidente con delega alle Relazioni Comunitarie, Virgilio Baresi, da molti anni una delle colonne portanti delle professioni italiane e protagonista indiscusso delle vittorie a livello UE del nostro sistema professionale”.

Non sono mancati, come avviene sempre in questi casi, i ringraziamenti da parte della Confederazione rivolti a Salvo Iavarone per il lavoro svolto e gli auguri per un futuro altrettanto importante.

Vera MORETTI

Confassociazioni presente al Windfestival

Confassociazioni è presente, da oggi 28 settembre a domenica 1 ottobre all’edizione 2017 del Windfestival – International Sport Event, che rappresenta in Italia il più grande EXPO di sport di vento e di mare, ospitato dal golfo di Diano Marina.

A questo proposito, Enrico Molinari, vice presidente esecutivo di Confassociazioni, ha dichiarato in proposito: “Lo sport ha da sempre un incredibile potere aggregativo e permette di confrontarsi con gli altri in un sano contesto competitivo, di rifiuto della violenza e del doping e a favore di una cultura basata sul rispetto e sulla solidarietà”.

L’evento è organizzato ogni anno in concomitanza con la Settimana europea dello Sport, proposta dalla Commissione europea per promuovere sport ed attività fisica, ma anche per “collegare al tema del benessere e del well-being i nuovi finanziamenti in tema di Blue Economy, settore dell’economia che crescerà del 25% entro il 2020, arrivando ad occupare più di 7 milioni di addetti”.

A patrocinare l’iniziativa è ancora Confassociazioni e Confassociazioni International, nata per creare un dialogo ed un confronto con gli altri Paesi d’Europa.
Collegandosi a ciò, Molinari ha voluto aggiungere: “Il ruolo dello sport per lo sviluppo economico del nostro Paese e per la crescita delle aziende italiane del settore sportivo è uno dei pilastri su cui l’Italia deve ridisegnare il proprio ruolo internazionale anche a livello tecnologico, considerato che, come afferma McKinsey & Company, entro il 2025 saranno connessi in rete 28 miliardi di oggetti. E lo sport con le sue attrezzature, sarà certamente protagonista di questa rivoluzione. Infatti la manifestazione ligure è l’occasione non solo per toccare con mano i nuovi materiali di tutte le aziende mondiali del settore windsurf, kitesurf, stand up paddle e surf, ma anche per avvicinare persone di ogni età alle discipline acquatiche e per partecipare a lezioni gratuite nell’area fitness. Tra adrenaliniche competizioni di Freestyle Tow-in, in cui i surfisti si esibiscono in salti ed evoluzioni antigravità lanciati da moto d’acqua, e la seconda edizione della Coppa Windfestival “Corri sull’acqua… Windsurf 4 Amputees” per atleti amputati, sono previsti anche diversi momenti di relax fuori salone”.

Vera MORETTI

Confassociazioni chiede un incontro con il Cnel

Dopo la reazione del Cup circa l’esclusione dal Cnel, anche Confassociazioni fa sentire la sua voce e, a seguito dell’esclusione dei professionisti associativi dalle nomine, ha annunciato di aver intenzione di chiedere un incontro al Sottosegretario Boschi e al Presidente Treu.

A dichiararlo è stato lo stesso Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni, il quale ha dichiarato: “Dopo la notizia del decreto di nomina dei nuovi consiglieri CNEL da parte del Governo, prendiamo atto dell’assenza dei professionisti associativi in quello che, ai sensi della Costituzione vigente, è l’organo che sintetizza le principali rappresentanze del nostro Paese”.

Lo stupore e il disappunto sono chiari, anche perché il ruolo chiave delle professioni associative annovera, ad oggi, ben 3,5 milioni di professionisti, dei quali poco più di 1 milione iscritti alle 1.500 associazioni esistenti, quindi con tutto il diritto di essere rappresentati all’interno del Cnel. Se poi si considera che questo settore, da solo, genera il 9% del Pil del Paese, che sale al 21% se si considerano le aziende collegate, la decisione appare ancor di più discutibile.

Continua Deiana: “D’altra parte, siamo convinti che l’approvazione da parte del Parlamento della legge 4/2013 e del Jobs Act sul Lavoro Autonomo, sia stata la presa d’atto del cambiamento avvenuto nell’economia e nella società italiana e il riconoscimento del contributo, spesso determinante, che i nostri professionisti apportano all’occupazione e alla crescita del Paese. Per cui stentiamo a credere che le nomine appena fatte dalla Presidenza del Consiglio, siano un atto politico e contengano un giudizio negativo sul ruolo dei professionisti in generale e dei professionisti associativi, in particolare”.

Per queste motivazioni, prima di esprimersi in modo fortemente negativo, Deiana attende di capire i criteri utilizzati e, invece di fare subito ricorso, ha inviato una lettera chiedendo un incontro che possa far luce circa l’esclusione di Confassociazioni dal Cnel, nonostante raggruppi 335 organizzazioni professionali e riunisca 570mila professionisti e 126mila imprese.

In ogni caso riconfermiamo la nostra disponibilità a collaborare con il Parlamento, le forze politiche, il Governo e il Cnel, mettendo a disposizione tutte le nostre conoscenze e capacità. Nel frattempo, auguriamo ai nuovi consiglieri e al Presidente Tiziano Treu, buon lavoro”.

Vera MORETTI

Private Equity al centro di un evento di Confassociazioni

Un importante appuntamento sarà quello in programma il 23 settembre presso l’Università Mercatorum a Roma, dove, dalle 10 in poi, verrà ospitato l’evento organizzato da Confassociazioni: Il ruolo propulsivo del Private Equity per lo sviluppo economico – Capitali per la crescita delle imprese italiane

A darne l’annuncio è stato Jamil Ashour, presidente Confassociazioni Giovani e Startup, il quale, ovviamente, sarà presente all’evento insieme ad Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.
Insieme a loro, e a Luca Masobello, vice presidente Confassociazioni Giovani e Startup con delega alla Finanza, a questo appuntamento interverranno Danilo Iervolino, Presidente Università Mercatorum e Università Pegaso, Fabrizio Baroni, Managing Partner di B4 Investimenti SGR SpA, Fabio Borsoi, CEO Banca IMI Fondi Chiusi, Riccardo Bruno, Professore Structured Finance Luiss, Dario Cenci, Partner Armonia, Claudio Rossi, Business Angel, Enrico Silva, MED Private Equity Leader e Partner TAS EY.

Jamil Ashour ha dichiarato in proposito: “Un incontro pensato per presentare l’argomento a 360° grazie all’intervento di top manager di fondi e società di consulenza in ambito finanziario. Approfondiremo le principali caratteristiche che rendono una società target “investibile” ed “attractive” per un investitore finanziario, discuteremo su quali siano i principali driver per la creazione di valore, i principali trend in atto nel mercato del Private Equity e quale sia, ad oggi, la strutturazione e durata dei processi di investimento. D’altra parte, il nostro interesse come branch di Confassociazioni è quello di individuare percorsi dove sia possibile discutere diverse tematiche e realtà – dalla finanza alla consulenza, dal mondo startup a quello dello spettacolo – con i migliori professionisti, sempre con l’obiettivo di scambiarci idee, conoscerci e stringere relazioni”.

Vera MORETTI