Niente burocrazia per le imprese colpite dal sisma

Riccardo Alemanno, in qualità di Vice Presidente Vicario di Confassociazioni, ha voluto commentare la decisione di esentare le imprese colpite dal sisma dalla burocrazia che ne sfavorisce la ripresa per ben due anni.

Trattandosi di un intervento che era stato richiesto a gran voce da tempo, la sua attuazione è stata accolta con approvazione, anche a seguito di un tavolo ad hoc creato da esperti nel settore, tra cui spicca anche INT, l’Istituto Nazionale Tributaristi di cui Alemanno è presidente, che aveva sviluppato una serie di proposte per attuare sgravi tributari in caso di situazioni d’emergenza.
Ma, nonostante le numerose e valide proposte, finora era stato fatto poco, per non dire nulla, per semplificare la burocrazia.

Eppure le necessità di queste zone terremotate, ormai ad un anno di distanza dall’evento nefasto (che, però, lunedì 21 agosto ha aperto nuovi scenari con il terremoto ad Ischia), meritano senza dubbio la concretizzazione del taglio degli incentivi a regime. Senza dubbio considero un buon risultato il passaggio da quanto stabilito dal MISE il 4 agosto con la circolare n. 99473, art. 10 – dove i soggetti beneficiari avrebbero fruito dell’agevolazione concessa rispettivamente solo del 39%, 33% e 28% sull’importo totale spalmato nel triennio 2017-2019 – con quanto poi chiarito e dichiarato in una nota sempre del MISE, lo scorso 16 agosto, che conferma l’esenzione da tasse e contributi nella misura del 100%, per ciascun destinatario e per ogni singola annualità”, ha dichiarato Alemanno.

La decisione del MISE, dunque, ha il pregio di permettere a chi ha dovuto affrontare un evento così drammatico e traumatico, di poter pensare ad una ricostruzione seria, per tornare a lavorare al più presto senza dover aggiungere pensieri a quelli inevitabilmente già presenti. Se la burocrazia non mette i bastoni fra le ruote, è più facile ricominciare a guardare al futuro con positività ed ottimismo, fattore fondamentale in situazioni così complicate e delicate.

Anche se Alemanno ha voluto ricordare: “Certo, oltre a questo, è necessario lavorare sull’andare ad individuare ulteriori risorse economiche che, seppur non rappresentando la panacea risolutiva, sicuramente lasciano un segnale ben preciso. Oggi, per esempio, si parla di un possibile incremento di introiti derivanti dall’operazione rottamazione delle cartelle esattoriali. Se così fosse ecco che tale eccedenza potrebbe essere utilizzata per queste esigenze drammaticamente eccezionali. Troppo semplice? Forse, ma chi deve ricostruire la propria vita aspetta interventi rapidi e semplici”.

Il presidente di INT ha voluto anche mettere l’accento su un’altra questione: “Non dimentichiamoci dei lavoratori autonomi. Come mai sono stati destinatari solo delle esenzioni contributive e non anche di quelle fiscali, come è accaduto per le imprese? Certo le situazioni possono essere differenti, però anche il professionista che operava, e opera tutt’oggi, in queste zone ha subito danni ed è ugualmente in sofferenza. Sicuramente non è semplice fare interventi di esenzione che non abbiano delle pecche, ma ricordiamoci che oltre alla concretezza anche l’equità deve essere un obiettivo da perseguire. E su questi due punti, considerando la mission di Confassociazioni focalizzata sulla valorizzazione e la tutela dei liberi professionisti, è impossibile restare fermi e in silenzio. Anche qui andremo a lavorare per garantire equilibri giusti, necessari per far ripartire un mercato che merita di rinascere”.

Vera MORETTI

Confassociazioni cinema arte teatro stringe protocollo d’intesa con Agis

Siamo molto soddisfatti di aver siglato il protocollo di intesa tra Agis e Confassociazioni Cinema Arte Teatro. Rappresenta un importante tassello nel mondo delle professioni non regolamentate in ordini e collegi poiché ci permette di focalizzare l’attenzione su uno spaccato professionale composto da una filiera lavorativa complessa e a volte non riconosciuta perché non visibile”. Lo hanno dichiarato Adriana Apicella e Giuseppe Pino, entrambi Vice Presidenti di Confassociazioni Cinema Arte Teatro.

Giuseppe Pino, Vice Presidente di Confassociazioni Cinema Arte Teatro

Alla scarsa riconoscibilità di alcune professioni del mondo dello spettacolo e della cultura, in particolar modo quelle che lavorano dietro le quinte – ha proseguito Apicella, che è anche Direttore Generale di Confassociazioni si aggiungono tutte quelle professioni del settore che, essendo native digitali, ancora non hanno trovato una loro denominazione precisa. Siamo nell’era del 4.0 e di quelle successive e come ha affermato il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana, lo scorso 12 luglio durante la nostra conferenza annuale ‘Lavoro 4.0: quali scenari, quali prospettive’ alcune stime ISTAT dicono che almeno 9 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dalle macchine nei prossimi 7/10 anni e almeno altri 2 milioni sono a rischio“.

“In sintesi – conclude Apicellasta per arrivare un vero e proprio tsunami digitale che coinvolge ogni attività, ogni professionalità, quindi anche queste. E piuttosto che lasciarsi travolgere per soccombere è bene entrare nella scia del vortice per trarne tutti i benefici e l’energia possibile”.

Adriana Apicella, Vice Presidente di Confassociazioni Cinema Arte Teatro

Questo protocollo d’intesa – ha affermato Carlo Fontana, presidente Agisè un ulteriore passo in avanti per la nostra Associazione. E’ motivo di soddisfazione ed orgoglio stringere con una realtà importante come Confassociazioni un accordo che potrà soltanto portare benefici per tutta la filiera. L’identità culturale deve essere una proprietà per il nostro Paese, ed il fatto di poter unire le nostre forze non potrà che dare un impulso decisivo per raggiungere l’obiettivo”.

Insieme ad Agis – ha continuato Pinovogliamo sollecitare in particolar modo le istituzioni, affinché possano maggiormente definire politiche concrete ed efficaci per questo settore professionale. Abbiamo un obiettivo unico: il divenire parte attiva della rinascita e della ridefinizione di ruoli ed attività. Accendendo i riflettori su un’area che ci sta molto a cuore, quale quella del Sud, da sempre inesauribile fonte di opportunità, per patrimonio culturale e umano. E che troppo spesso, nel passato, è stata mancante di quell’attenzione che avrebbe giustamente meritato”.

Carlo Fontana, presidente Agis

Un percorso insieme, il nostro, che vede già un autunno ricco di impegni – hanno concluso i due Vice Presidenti di Confassociazioni, Adriana Apicella e Giuseppe Pino -. Primo fra tutti organizzare un convegno sul tema dell’impresa culturale e di tutti i professionisti coinvolti, dalle maestranze d’epoca a quelle digitali. Come pure favorire e programmare percorsi formativi per i professionisti del settore al passo con i nostri tempi, e cioè formanti, performanti e competitivi. Caratteristiche necessarie oggi per vincere la sfida del saper fare impresa culturale non solo su scala nazionale, ma internazionale”.

Successo per la Conferenza Annuale di Confassociazioni

Si è svolta ieri a Roma, presso il Tempio di Adriano, la Conferenza Annuale di Confassociazioni, che aveva come tema centrale “Lavoro 4.0: quali scenari, quali prospettive”.
La partecipazione, da parte del pubblico ma anche degli addetti ai lavori, ha contribuito a conferire all’evento un grande successo, ma soprattutto a trovare unanimità su come gestire il futuro del lavoro 4.0. Tutti si sono dichiarati concordi, infatti, nell’indicare pro attività e resilienza come punti cardine da cui è impossibile prescindere.

Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, ha dichiarato soddisfatto: “Alcune stime ISTAT dicono che almeno 9 milioni di lavoratori potrebbero essere sostituiti dalle macchine nei prossimi 7/10 anni e almeno altri 2 milioni sono a rischio. E’ sulla base di tale complesso orizzonte che abbiamo dedicato questa Conferenza Annuale al tema del “Lavoro 4.0”. Lo tsunami digitale è in arrivo, rappresenta la quarta rivoluzione industriale e si dispiegherà su tutti i nostri contesti economici e sociali. Non possiamo non iniziare dal tema del lavoro, un tema che vede Confassociazioni in prima linea con i player principali del mondo del lavoro e delle imprese, per individuare opportunità, trend evolutivi, smart working , competenze digitali e politiche attive per i giovani e per le donne: il Paese deve puntare sulla formazione nelle nuove tecnologie che è per i lavoratori quanto mai cruciale. Oggi per esempio possiamo trasformare il tempo improduttivo utilizzato da chi naviga in rete, con meccanismi formativi, proprio grazie alle nuove logiche fornite dal mondo 4.0”.

Andrea Mandelli, vice presidente Commissione Bilancio del Senato, ha chiesto a gran voce la collaborazione della politica, che dovrà necessariamente attivarsi per ascoltare ed assecondare le esigenze delle piccole e medie imprese, provvedendo ad esempio con semplificazioni burocratiche, incentivi fiscali e formazione. In questo modo, le pmi potranno davvero essere protagoniste di questa ormai prossima rivoluzione 4.0.

Lucia Valente, Assessore politiche del Lavoro Regione Lazio ha dichiarato: “Per i liberi professionisti si è già aperto un mondo nuovo: le tecnologie 4.0 stanno già cambiando il mondo del lavoro, basti pensare all’utilizzo delle stampanti 3D, all’Internet of Things o alla realtà virtuale e che sono già utilizzate nelle imprese. Bisogna puntare sulla formazione e sull’incentivo agli investimenti in tal senso. Sono orgogliosa di dire che la Regione Lazio crede molto in questo approccio e sta già supportando le PMI, utilizzando i nuovi strumenti normativi forniti dal legislatore, come la legge 81 del maggio 2017 per la tutela del lavoro autonomo, che va proprio nella direzione dello sviluppo degli incentivi e delle competenze”.

Oscar Di Montigny, fondatore Mediolanum Corporate University, ha voluto mettere in guardia i presenti affermando: “Se tra cinque anni saremo nel business come ci siamo adesso, saremo fuori dal business. Tra poco tempo, infatti, il mondo ci farà domande nuove a cui non potremo più rispondere ricorrendo ai nostri soliti paradigmi, appartenenti ad un’epoca oramai al tramonto. E questo tempo è già alle porte. La vera differenza non starà però nel cambiamento ma nel saper orientare questo cambiamento così veloce. Servono nuovi eroi alla guida della società civile, delle istituzioni e delle imprese”.

Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL, dal canto suo, ha voluto ricordare: “Con l’avvento del 4.0 siamo per la prima volta davanti ad una rivoluzione industriale che, a differenza delle precedenti che la società ha affrontato in passato, non offre un tempo di transizione. E’ talmente unica questa rivoluzione 4.0 che ci ha sicuramente fornito gli strumenti per lavorare in alcune realtà lavorative slegati dagli orari, ma al contempo si affronta oggi il tema del diritto alla disconnessione, perché la pervasività degli strumenti che ci fanno essere connessi alla rete, è diventata tale da porre un problema di cui alcune aziende si stanno già occupando. Allo stesso modo ci preoccupiamo giustamente della formazione nelle scuole, ma un problema ugualmente pressante è dato da coloro che sono entrati nel modo del lavoro in epoca pre-digitale e gli esperti ci dicono che per costoro non ci sarà un futuro nel nuovo mondo 4.0. Diventa dunque fondamentale che una consistente parte dei lavoratori entri da subito nel processo di formazione in nuove tecnologie. Le tecnologie sono in mano alle multinazionali dell’hi-tech, lo sappiamo. Ancora una volta dunque devono essere le scelte sociali, con la guida della politica, a guidare, esattamente come in passato, il percorso che porterà a superare il gap delle competenze del futuro”.

Aurelio Regina, presidente Manifatture Sigaro Toscano, ha invece sottolineato l’importanza della competitività, che dovrà sempre essere alta per poter garantire alle imprese un saldo occupazione/ disoccupazione positivo. “Uno studio sull’occupazione alla luce dell’avvento del 4.0 realizzato in Germania dimostra che l’Italia potrebbe trovarsi a non subire negativamente l’impatto delle nuove tecnologie sul proprio comparto lavorativo. A fronte di posti di lavoro persi, ne nascerebbero circa 2 milioni dal ricollocamento in Italia delle Imprese che sono andate all’estero e circa altri 7 milioni verrebbero proprio dalle aziende che offriranno servizi alle aziende 4.0. Il Governo sta andando poi proprio nel senso dell’incentivazione alle Imprese ed il decreto per lo sviluppo della banda larga dimostra proprio questo”.

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiuso la conferenza invitando ad affrontare l’argomento con ottimismo, poiché l’avvento del 4.0 rappresenta una grande opportunità di cambiamento non solo nel mondo del lavoro ma anche della società intera. Senza dimenticare che le imprese disposte ad innovarsi acquisteranno un ruolo importante nel mercato.
Al fine di preparare il Paese a questa rivoluzione, il Ministero del Lavoro sta lavorando insieme al MIUR e al MISE al “Tavolo del Lavoro che Cambia”, dove diventano cruciali gli investimenti in “sapere, conoscenza e formazione.

Vera MORETTI

Oggi la Conferenza Annuale di Confassociazioni

Appuntamento oggi pomeriggio a Roma, al Tempio di Adriano, per la Conferenza Annuale di Confassociazioni, che quest’anno affronterà l’attuale ed importante tema del lavoro 4.0 e del suo futuro.

A presentare l’evento è stato il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, il quale ha dichiarato: “Un parterre d’eccezione si confronterà sul futuro del lavoro 4.0. Quali prospettive e quali scenari si dischiudono? Proveremo a parlarne dalle 14.30 alle 19 in piazza di Pietra a Roma presso la Camera di Commercio, sala del Tempio di Adriano”.

La tematica da affrontare è stata decisa anche in conseguenza delle stime secondo le quali almeno 9 milioni di lavoratori potrebbero, entro sette, massimo dieci anni, essere sostituiti dalle macchine, con altri due milioni a rischio.
A questo proposito, Deiana ha aggiunto: “E’ sulla base di tale complesso orizzonte che abbiamo dedicato questa Conferenza Annuale al tema del “Lavoro 4.0”. Perché, anche se la quarta rivoluzione industriale si dispiega su tutti i nostri contesti economici e sociali, non possiamo non iniziare dal tema del lavoro. Un tema che vede trend evolutivi ancora da decifrare nel nostro Paese in termini di disoccupazione, partite IVA, smart working, competenze digitali, politiche attive per i giovani e per le donne”.

Su questo tema, dunque, si confronteranno Pier Paolo Baretta, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze, Renato Brunetta, Capo Gruppo Forza Italia Camera dei Deputati, Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro della Camera, Oscar Di Montigny, Fondatore Mediolanum Corporate University, Danilo Iervolino, Presidente Università Mercatorum e Università Pegaso, Andrea Mandelli, Vice Presidente Commissione Bilancio della Camera, Stefano Parisi, Fondatore Energie per l’Italia, Gianluigi Petteni, Segretario Confederale CIS, Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Aurelio Regina, Presidente Manifatture Sigaro Toscano, Roberto Rossini, Presidente ACLI, Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro del Senato, Tiziano Treu, Presidente CNEL, Lucia Valente, Assessore alle Politiche del Lavoro Regione Lazio.

Vera MORETTI

Amatrice ospita il Secondo Forum Formazione alla Amatriciana

Dopo il successo del Primo Forum svoltosi a Milano lo scorso autunno, domani 8 luglio, dalle 10 alle 18 ad Amatrice presso l’Area Food di Località Villa San Cipriano, ci sarà il Secondo Forum Formazione alla Amatriciana, nato da un‘ idea di Sergio Gaglianese, supportato da Confassociazioni e dalle Associazioni aderenti.

Si tratta di un’iniziativa che vuole raccogliere fondi per la popolazione di Amatrice, che ancora ha bisogno di aiuti e solidarietà, nonostante il clamore mediatico si sia spento ormai da un po’.

All’evento sarà presente anche l’Istituto Nazionale Tributaristi, tra i sostenitori dell’iniziativa, nella persona del suo presidente Riccardo Alemanno e dei delegati regionali di Abruzzo e Marche, che sono Antonello Di Tommaso e Francesco Oca.

Interverranno nella giornata scrittori, formatori, giornalisti e rappresentanti del mondo associativo professionale, ed ovviamente il Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, e tutti loro offriranno spunti di riflessione e di spinta per poter restituire agli abitanti la loro normalità.

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, colui che ha fermamente voluto che la seconda tappa del Forum si svolgesse proprio ad Amatrice, paese ormai diventato simbolo della volontà di rinascita dei territori colpiti dal sisma.

Riccardo Alemanno, presidente INT, ha commentato così la sua partecipazione: “E’ da queste iniziative che si valuta lo spessore umano di un consesso professionale, capace di andare oltre al proprio settore d’interesse economico e lavorativo, oltre agli egoismi che troppo spesso connotano la nostra società. L’INT sarà sempre presente a queste iniziative di solidarietà che, oltre alla raccolta fondi, vogliono mantenere viva l’ attenzione su territori che hanno ancora bisogno di sostegno per ritornare alla normalità. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, soprattutto l’ amico Sergio Gaglianese, vulcanico ideatore, e l’indispensabile Mara Favaro”.

Vera MORETTI

Confassociazioni Digital organizza convegno sulla cyber security

Il 2016 è stato un anno nero, anzi il peggiore, per quanto riguarda le minacce cyber e il loro impatto sulle persone, come testimonia l’undicesima edizione del Rapporto CLUSIT 2017 sulla sicurezza ICT in Italia.
Per questo motivo, è emersa l’urgente necessità di individuare i reali strumenti per affrontare e fronteggiare questo pericolo, tematica che dunque verrà affrontata nel convegno “Cyber Risk: tutti ne parlano, ma come si affronta davvero?”, organizzato per domani a Roma da Confassociazioni Digital in collaborazione con AIP, Associazione Informatici Professionisti presso la sede di Confindustria.

Andrea Violetti, presidente di Confassociazioni Digital, ha dichiarato in proposito: “I numeri parlano chiaro: 1.050 gli incidenti noti classificati come gravi, quindi con un alta incidenza di danno economico, reputazione e diffusione di dati sensibili. Cresce del 117% la guerra delle informazioni, mentre diventa a quattro cifre l’incremento degli attacchi compiuti con tecniche di phishing e social engineering (+1.166%). Il settore più colpito è la sanità (+102%), seguito dalla Distribuzione Moderna (+70%), dall’area finance e banche (+64%) e dalle infrastrutture critiche (+15%). Aumentano gli attacchi verso Europa e Asia mentre in termini assoluti a registrare il numero di attacchi più elevato degli ultimi 6 anni sono il cyber crime (+ 9,8%) e il cyber warfare (+117%). A registrare una lieve flessione verso il ribasso sono gli attacchi con finalità di cyber espionage (-8%) e cyber hacktivism (-23%)”.

Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, ha aggiunto: “Viviamo nell’era 4.0, dove velocità, rischio, incertezza sono dietro l’angolo. Ma dove ci sono anche tantissime opportunità. Dove prevale un nuovo stile di vita. Dove a vincere sono le persone che hanno la capacità di interconnettersi senza impoverirsi o guerreggiare, ma piuttosto arricchirsi di nuovi saperi. Un obiettivo questo che CONFASSOCIAZIONI, la rete delle reti, ha avuto chiaro fin dall’inizio e che manifesta ogni volta sia necessario come lo è il convegno del prossimo 23 giugno. Sviluppare le competenze, individuare i rischi, superarli piuttosto che sfuggirli e ampliare il più possibile la conoscenza sono i nostri driver. Perché è noto che il sapere, da qualsiasi prospettiva lo si guardi e lo si consideri, rende liberi ed efficienti”.

Ormai, c’è da dire, il tema della cyber security viene affrontato regolarmente, dalle aziende ma anche da politici e legislatori, e prova di ciò sono, ad esempio, “le nuove linee guida Agid sulle misure minime di sicurezza ICT per le pubbliche amministrazioni e sui profili di competenza dell’area digital; la Direttiva UE 2016/1148 recante misure comuni di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione Europea; il nuovo Regolamento Europeo 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione dei dati e il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017 sugli indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionale”.

Vera MORETTI

A Milano il Primo Corso di Formazione per esperti visuristi

Il Primo Corso Nazionale di Formazione dell’Ausiliario del Giudice nelle procedure civili immobiliari, fallimentari ed esecuzioni immobiliari, unico fino ad oggi sul territorio nazionale, si è appena concluso a Milano, e il bilancio sembra essere positivo, poiché sono stati molti i motivi di confronto.
Durante questo corso, infatti, sono emerse sia le criticità, sia i punti di forza nel rapporto di collaborazione professionale che nasce tra il giudice e l’ausiliario esperto visurista.
Si tratta, come è ovvio che sia, di un rapporto essenziale, al fine di garantire un percorso in piena trasparenza e una completa correttezza dei dati durante le procedure civili, immobiliari e fallimentari e durante le esecuzioni immobiliari.

Di ciò è espressamente convinto Mario Bulgheroni, presidente AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani, nonché vicepresidente di Confassociazioni con delega a Diritto, Territorio e Patrimonio, il quale ha anche aggiunto: “Visto l’interesse del corso suscitato sia tra i soci esperti visuristi sia tra i giudici stiamo valutando l’ipotesi di una seconda edizione su Roma. Questo prima di tutto per venire incontro alle esigenze dei nostri iscritti del Centro-Sud Italia. E poi per focalizzare sempre più l’attenzione su un tema importante per il professionista e per il cittadino. Nel primo caso perché un’analisi adeguata e approfondita di un’esecuzione dà prestigio alla professionalità dell’esperto visurista, le cui relazioni diventano un indispensabile strumento di analisi per la stipulazione di contratti di compravendita immobiliare, atti notarili, certificazioni notarili, successioni, atti di tribunali, recupero del credito, mutui e affidamenti. Nel secondo caso perché è proprio grazie a questa analisi attenta e approfondita che il cittadino può evitare problemi futuri”.

Tra gli argomenti trattati: procedura civile immobiliare, procedura esecutiva immobiliare, procedura fallimentare immobiliare in cui la linea comune è il rapporto fondamentale che deve esistere tra l’esperto visurista e gli altri professionisti del settore.
Fiore all’occhiello è stata la presentazione è stata la presentazione del Protocollo Operativo, già vigente presso il Tribunale di Como. L’avvio di questa collaborazione, infatti, rafforza il riconoscimento da parte delle Istituzioni della professione degli esperti visuristi, e questo non può che far piacere agli addetti ai lavori.

Hanno partecipato al Primo Corso Nazionale di Formazione dell’Ausiliario del Giudice nelle procedure civili immobiliari, fallimentari ed esecuzioni immobiliari in qualità di relatori: Paola Parlati, Giudice e Presidente II sezione civile presso il Tribunale di Como, Antonella Ranucci, Esperto Estimatore Collegio di Viterbo e consigliere Direttivo AVI, Marco Sorini, Vice Presidente AVI, Alessandro Petronzi, Giudice Esecuzioni immobiliari e Giudice Delegato presso il Tribunale di Como, Andrea Auletta, Avvocato del foro di Como e Delegato alle vendite presso il Tribunale di Como, Marco Mancini, Giudice Esecuzioni immobiliari e Giudice Delegato presso il Tribunale di Como, Lorenzo Longhi, Commercialista del Collegio di Como e curatore fallimentare/Delegato alle vendite presso il Tribunale di Como, Marco Ubaldi, Esperto Estimatore Collegio di Terni e consigliere Direttivo AVI.

Vera MORETTI

Road map per le Banche Venete al secondo appuntamento

E’ servito agli addetti ai lavoro il confronto a porte chiuse “Come superare la crisi dei risparmiatori dell’Area Veneta e delle Banche Venete”, che era stato organizzato lo scorso 19 maggio a Venezia, e ciò che è emerso in quell’occasione verrà discusso il prossimo 14 giugno a Treviso durante un nuovo incontro con le associazioni, come ha anticipato Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.

Giorgio Granello, responsabile Nord Italia di Confassociazioni, ha dichiarato in proposito: “Non possiamo mettere nel dimenticatoio quanto è avvenuto, ovvero il dissolvimento di risorse finanziarie: complessivamente si contano circa 15 miliardi di perdite (finora) e il coinvolgimento di oltre 205mila tra imprenditori, dipendenti e risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. E’ per questo che Confassociazioni, facendo seguito all’impegno preso, metterà sul tavolo il prossimo 14 giugno alle ore 16.00 (Sala del Consiglio della Provincia di Treviso, via Cal di Breda, 116) una serie di temi che ritiene essenziali. In primis, quello della presa di coscienza collettiva del sistema Veneto rispetto alla crisi delle due banche”.

Parteciperanno tutte le associazioni di risparmiatori, investitori, dipendenti e consumatori, mentre non saranno presenti i rappresentanti delle banche perché in questo secondo ed importante appuntamento verranno approfonditi i temi emersi lo scorso 19 maggio. Tutto ciò è finalizzato a costruire una piattaforma “di considerazioni, richieste e condizioni che abbia l’obiettivo del salvataggio delle banche venete e, soprattutto, della tenuta complessiva del sistema sociale ed economico di una regione strategica come il Veneto”.

Si tratterà di un lavoro duro e complesso, poiché le domande emerse sono tante e altrettanto complesse:

  • Quale contributo dello Stato in termini di capitale e quale contributo dei privati? Quale è la nostra idea?
  • Chi si prenderà gli NPL delle due banche e a quale valore, oppure potranno essere gestiti in proprio?
  • Se si dovesse procedere a una fusione quali potrebbero essere le reti di protezione da attivare per azionisti, risparmiatori, dipendenti? Quanti e quali posti di lavoro saranno salvaguardati?
  • Quali i possibili meccanismi di ristoro dei diversi soggetti defraudati (azionisti, risparmiatori, dipendenti)?
  • Quale sarà il meccanismo di governance nel periodo dell’intervento statale? E, in questa fase, ci sara’ una rappresentanza di azionisti, risparmiatori e dipendenti che può verificare l’andamento mentre viene governato con il contributo statale che è anche loro?
  • In tale processo di risanamento, quali assicurazioni sulle linee di credito verranno concesse al sistema Veneto?
  • Quale partecipazione agli utili futuri della banca risanata può essere ipotizzata per il sistema che ha visto la propria fiducia tradita?

Ha poi concluso Giorgio Granello: “In ogni caso, noi di Confassociazioni ci proveremo fino alla fine per cercare di ridare dignità ai risparmiatori veneti e, quindi, di riflesso alla Regione tutta”.

Vera MORETTI

Conferenza annuale di Confassociazioni sul Lavoro 4.0

La Conferenza annuale di Confassociazioni, prevista per il prossimo 12 luglio a Roma, presso la Camera di Commercio, affronterà l’argomento attuale e importante del Lavoro 4.0, il cui avvento imminente cambierà radicalmente il mondo del lavoro.
Per capire, dunque, gli scenari e le prospettive che si aprono, ma anche quelle destinate al declino, Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, recentemente rieletto nella sua carica anche per il prossimo quadriennio, ha voluto anticipare i contenuti della conferenza mettendo in guardia anche i più scettici: “D’altra parte, forse non siamo tutti consapevoli che ci troviamo sull’orlo della quarta rivoluzione industriale, quella non solo di industria 4.0, ma del mondo 4.0, del cloud, dei social, della cybersecurity, della mobility. Una domanda per tutte: come sarà il mercato del lavoro in Italia e in Europa fra 10 anni? Il World Economic Forum indica una direzione: il 65% dei bambini che oggi iniziano ad andare a scuola, quando saranno adulti faranno un lavoro che oggi non esiste”.

Le stime, del resto, parlano chiaro, e se dovessero avverarsi significherebbe avere ben 9 milioni di lavoratori sostituiti dai robot, entro i prossimi 7/10 anni: “E’ sulla base di tale complesso orizzonte che abbiamo deciso questa Conferenza Annuale sul tema del “Lavoro 4.0”. Perché, anche se la quarta rivoluzione industriale si dispiega su tutti i nostri contesti economici e sociali, non possiamo non iniziare dal tema del lavoro. Un tema che vede trend evolutivi ancora da decifrare nel nostro Paese in termini di disoccupazione, partite IVA, smart working, competenze digitali, politiche attive per i giovani e per le donne”.

A questo evento parteciperanno, avendo già confermato la loro presenza, Pier Paolo Baretta, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze, Renato Brunetta, Capo Gruppo Forza Italia Camera dei Deputati, Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, Cesare Damiano Presidente Commissione Lavoro della Camera, Oscar Di Montigny, Fondatore Mediolanum Corporate University, Riccardo Nencini, Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti, Stefano Parisi Fondatore Energie per l’Italia, Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Aurelio Regina, Presidente Manifatture Sigaro Toscano, Roberto Rossini, Presidente ACLI, Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro del Senato, Lucia Valente, Assessore alle Politiche del Lavoro Regione Lazio.

Per Confassociazioni, interverranno nel corso del dibattito, oltre al Presidente Angelo Deiana, Riccardo Alemanno, Vice Presidente Vicario ed i Vice Presidenti Federica De Pasquale, Franco Pagani e Andrea Violetti.

Vera MORETTI

Le imprese del Sud si incontrano a Taranto per fare rete

La crisi economica ha indebolito pesantemente le piccole e medie imprese del sud, molte delle quali sono state costrette a chiudere o a ridurre il personale.
Per questo motivo, una delle soluzioni migliori per reagire e tornare in pista è fare rete e proporre progetti creativi ed innovativi.

Lo ha dichiarato Filomena Tucci, responsabile Coordinamento Sud Italia di Confassociazioni: “Il Mezzogiorno è l’importante convitato di pietra in tutte le discussioni sulla crisi e sulle ricette per il rilancio della crescita: parte fondamentale e spesso dimenticata rappresenta il 35% della popolazione italiana e circa un quarto del PIL italiano. Il convegno “Le Vie del Mare. Una modernità senza tempo di una Terra Magna” che si svolge martedì 23 maggio presso l’IISS Pacinotti Fermi (con inizio alle ore 10.00) offre con il suo parterre di relatori un buon piano di lavoro per parlare del Sud, delle sue potenzialità inespresse, delle opportunità che può offrire”.

Il convegno si svolgerà a Taranto, che, secondo Alfredo Foresta, presidente di Visioni da Sud, associazione promotrice, “rappresenta da sempre l’emblema della Terra Magna, quel Sud intriso di cultura che ha generato lo sviluppo della civiltà. Oggi quello stesso Sud è il Mezzogiorno, cronica bocciatura dal 1870. Aldilà di pensieri negativi e catastrofici che possono spontaneamente sorgere valutando la realtà attuale, è opportuno guardare all’Italia e all’Europa in maniera propositiva e progressista – non dimentichiamo che le rotte marittime del Golfo di Taranto rappresentano ancora la più moderna infrastruttura che collega l’Europa all’Oriente – e dove il nostro Sud vuole recuperare il suo storico ruolo di Terra Magna” .

Ha poi concluso Filomena Tucci: “Il Sud può rispondere concretamente e positivamente alla crisi grazie al lavoro in rete. E il patrocinio di Confassociazioni, la rete delle reti, vuole rappresentare proprio questo pensiero. Uniti possiamo vincere e diventare modello di rilancio per l’Italia tutta, grazie al nostro patrimonio culturale, turistico, enogastronomico che tutto il mondo ci invidia. Per sostenere nel migliore dei modi tutto ciò è necessario sia lavorare sul capitale professionale e umano, sia optare per investimenti maggiori nelle infrastrutture materiali e immateriali per trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. Come ad esempio riaprire l’interesse sui collegamenti via mare così da ovviare ad un problema storico e sempre più critico del Mezzogiorno e cioè il collegamento per le vie tradizionali”.

Vera MORETTI