Energè Point, il franchising delle energie alternative

Uno dei settori che, in questo 2013, ha saputo creare le maggiori opportunità di lavoro, è quello dell’energia green, energie rinnovabili comprese.
La stessa cosa vale per il franchising, che offre buone opportunità per chi è attratto da impianti fotovoltaici, energie alternative e affini.

Tra questi c’è Energè Point, che, ai suoi franchisee, offre:

  • marchio in esclusiva
  • arredamento punto vendita
  • assortimento prodotti campionatura
  • selezione di marchi terzi
  • corsi di formazione
  • nessun costo di magazzino
  • studio di progettazione e verifica
  • assistenza e consulenza on-line
  • strategie commerciali
  • ufficio di comunicazione e marketing
  • modulistica contrattuale
  • brochure e biglietti da visita
  • possibilità di finanziamenti per clienti
  • corsi on-line
  • pagina web dedicata
  • insegna esterna
  • zona in esclusiva

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Energè Point.

Enel Green Power NA sigla un accordo con FS Buffalo Dunes

E’ stato siglato un accordo di equità partnership tra la controllata statunitense di Enel Green Power, ovvero Enel Green Power North America, e la controllata di GE Capital, ovvero EFS Buffalo Dunes.
Obiettivo di questo accordo è lo sviluppo dell’impianto eolico di Buffalo Dunes, nel Kansas, la cui realizzazione richiede un investimento complessivo di circa 370 milioni di dollari a cui Enel Green Power NA contribuirà per circa 180 milioni di dollari.
L’impianto dovrebbe essere completato per la fine del 2013.

Vera MORETTI

Opportunità nelle energie rinnovabili per consulenti commerciali

La consapevolezza del rispetto per l’ambiente sta prendendo sempre più piede.

Per questo, capita spesso, ormai, di trovare, tra gli annunci di lavoro, richieste che riguardano il settore delle energie rinnovabili.
In questo particolare caso, si tratta di un’azienda operante in Brianza che è alla ricerca di consulenti commerciali che si occupino di fotovoltaico, termotecnica ed edilizia in legno.

I profili ricercati devono mostrare di avere competenze nell’ambito delle soluzioni energetiche alternative e di avere un’esperienza comprovata nelle vendite di almeno 2 anni.
I consulenti si rivolgeranno a clienti privati ma anche alle piccole e medie imprese, non prima di aver frequentato un corso di formazione ed affiancamento.

Per sapere di più, Lavoro.org.

Incentivi per chi investe in energie rinnovabili termiche

Il 2013 è iniziato all’insegna di una serie di incentivi rivolti alle aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili termiche, ma anche a chi effettua interventi che servano a migliorare il grado di efficienza energetica di abitazioni e altri immobili.

Per il prossimo biennio sono previsti 900 milioni di incentivi l’anno, 700 riservati alle famiglie e aziende e 200 agli Enti pubblici.

In questo secondo caso, si tratterà soprattutto di sussidi riconosciuti alle PA che realizzeranno interventi di efficientamento energetico su edifici esistenti.

Gli incentivi destinati ai privati, invece, sono riconducibili ad installazione di impianti a rinnovabili termiche come pannelli solari termici, pompe di calore e caldaie a biomassa.

Relativamente agli interventi di efficientamento sugli immobili, i contributi rivolti ai privati riguardano, almeno fino al 30 giugno, unicamente la detrazione fiscale del 55%.
Il nuovo provvedimento punta a favorire in particolare gli impianti di piccola taglia, incentivando gli impianti di potenza inferiore a 1 Megawatt.

In ogni caso, l’ammontare delle sovvenzioni statali non potrà superare il 40% della spesa sostenuta per realizzare l’intervento e sarà calcolato in base alla quantità di energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico effettivamente conseguito, tenendo conto anche della zona climatica in cui si trova l’edificio interessato.

La durata dell’erogazione degli incentivi potrà variare tra i 2 e i 5 anni a seconda del tipo di intervento effettuato, mentre non è stato ancora reso noto quando si potranno inviare le domande.
In ogni caso, la presentazione delle domande di incentivo dovrà terminare trascorsi 60 giorni dal raggiungimento del tetto annuo di spesa.

Vera MORETTI

Nuovi decreti sulle rinnovabili termiche

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i decreti relativi al Conto Termico, che definisce gli incentivi alle energie rinnovabili diverse dal Fotovoltaico, come pannelli solari termici, pompe di calore, caldaie, condizionamento a energia solare, biomasse, e al regime dei Certificati Bianchi, per la certificazione dei risparmi energetici negli usi finali di energia.

Per quanto riguarda le rinnovabili termiche, gli incentivi ammontano a 900 milioni di euro, dei quali 700 mln per i progetti privati e 200 mln per quelli delle Pubbliche Amministrazioni, con un rimborso fino al 40% della spesa sostenuta.
Il decreto interministeriale studiato dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e quello delle Politiche Agricole Mario Catania definisce un nuovo meccanismo di incentivazione, che riguarda “la produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”.
I limiti di potenza incentivabile sono stati aumentati da 500 kW a 1 MW.

Fino a giugno 2013 per incentivare le Rinnovabili termiche ci si potrà affidare anche al Bonus Energia 55% che però è spalmato in ben 10 anni.

Il decreto sui Certificati Bianchi fissa gli obiettivi dell’Italia in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell’Energia elettrica e del Gas, da raggiungere nel quadriennio 2013-2016: 4,4 megatep (un milione di tonnellate di petrolio) nel 2013; 5,9 nel 2014; 6,4 nel 2015; 7,3 megatep nel 2016.

I risparmi possono essere ottenuti dalle aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del metano sui consumi finali dei loro clienti, o acquistando i Certificati Bianchi. Questa possibilità è stata prevista per favorire gli investimenti.

Vera MORETTI

Bando per le energie rinnovabili in Lombardia

Le imprese che vogliono resistere alla crisi devono essere competitive.
E questo non comporta solo innovazione e alta tecnologia, ma anche la disponibilità a ricorrere alle fonti rinnovabili quali produttrici di energia.

Il concetto è chiaro, dunque, perché le energie alternative rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere lo sviluppo delle imprese.

A questo proposito è stato pubblicato, dal Gal Colline Moreniche del Garda, un bando destinato alle imprese situate nei Comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana.

Grazie a questo progetto, le imprese che operano in questi comuni potranno beneficiare di contributi per l’introduzione in azienda dell’impiego di fonti energetiche rinnovabili (energia solare, biogas, oli vegetali, caldaie a legna, piccoli salti idraulici, con l’esclusione degli impianti fotovoltaici), e per la realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico attraverso coibentazione e installazione di pompe di calore.

La percentuale della spesa finanziabile è pari al 35%, che però sale al 40% per le aziende condotte da giovani imprenditori agricoli.

La domanda deve essere inoltrata alla Provincia sul cui territorio si attua l’investimento/progetto, e quindi alla Provincia di Mantova. La domanda deve essere compilata accedendo – entro il 3 febbraio 2013 – al sito siarl.regione.lombardia.it”.

Vera MORETTI

Contributi sulle energie rinnovabili alle imprese trevigiane

Il Gruppo di Azione Locale Terre di Marca ha deciso di concedere contributi al fine di sviluppare le filiere corte o microfiliere di prodotti a connotazione locale orientate al miglioramento della qualità e alla promozione, anche attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili.

La domanda può essere presentata da microimprese già esistenti o di nuova costituzione, e possono essere in forma individuale, societaria o cooperativa.

Ovviamente, occorre essere iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e già attive.
A questo proposito, sono considerate attive anche le imprese che, in sede di iscrizione al Registro medesimo avvenuta prima della presentazione della domanda di cui al presente bando, hanno indicato l’adempimento “Costituzione nuova impresa con immediato inizio attività”.

Vengono considerate di nuova costituzione le entità che dopo la presentazione della domanda effettuano l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio oppure che, attraverso la comunicazione unica d’impresa, sono già iscritte al registro medesimo con la formula “Costituzione nuova impresa senza immediato inizio attività economica”.

I soggetti richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • ubicazione UTE nel territorio regionale;
  • i soggetti richiedenti all’atto della domanda devono essere in possesso della partita IVA da cui risulti l’esercizio dell’attività in uno dei settori previsti dal PSL per la presente Misura, con specifico riferimento al codice ATECO relativo alla produzione di energia come riportato in allegato al bando. Ai fini dell’individuazione delle attività economiche esercitate dalle imprese farà fede il Codice ATECO risultante dalla partita IVA;
  • iscrizione all’Anagrafe Regionale del Settore Primario;
  • rispetto dei limiti stabiliti dal regime de minimis.

Gli interventi ammissibili possono riguardare:

  • Produzione e vendita di energia elettrica e/o termica;
  • Lavorazione e trasformazione della biomassa destinata alla produzione di energia;

Le tipologie di investimento consentite sono:

  • Investimenti fissi per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica
  • Investimenti mobili per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica
  • Investimenti mobili per la lavorazione e trasformazione della biomassa destinata alla produzione di energia
  • Spese di gestione per l’avvio dell’attività, limitatamente alle microimprese di nuova costituzione.

Le spese ammissibili sono:

  • Investimenti fissi per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica: acquisto e realizzazione di manufatti funzionalmente connessi all’esercizio dell’impianto di produzione di energia alimentato da fonti rinnovabili; acquisto di impianti di produzione di energia alimentati da energia rinnovabili; acquisto e realizzazione di manufatti e infrastrutture per l’eventuale collegamento degli impianti alla rete di trasporto dell’energia elettrica; acquisto e/o la realizzazione di manufatti e impianti finalizzati alla modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale nonché riattivazione degli investimenti per la produzione di energia.
  • Investimenti mobili per la produzione e vendita di energia elettrica e/o termica: acquisto di attrezzature nell’ambito di investimenti connessi all’esercizio dell’impianto di produzione di energia alimentato da fonte rinnovabile; acquisto di macchine e attrezzature finalizzati alla modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale nonché riattivazione degli interventi concessi.
  • Investimenti mobili per la lavorazione e trasformazione della biomassa destinata alla produzione di energia: acquisto di impianti e attrezzature per la lavorazione e trasformazione della biomassa destinata alla produzione di energia;
  • Spese di gestione per l’avvio dell’attività, limitatamente alle microimprese di nuova costituzione: affitti e noleggi; utenze; spese notarili e oneri amministrativi connessi all’avvio dell’attività.

L’entità del contributo è ripartita:

  • Impianti e attrezzature privi di altri incentivi: 60%
  • Impianti alimentati da biomasse agroforestali e biogas, comprese attrezzature, con incentivi: 40%
  • Altri impianti e attrezzature con incentivi: 20%

Per poter accedere agli aiuti previsti, la domanda va presentata ad AVEPA Sportello Unico Agricolo di Treviso entro il 9 gennaio 2013 secondo le modalità previste da AVEPA.

Vera MORETTI

Conto Termico: in arrivo incentivi per le energie rinnovabili

Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha presentato il Conto Termico, ovvero il nuovo decreto per le Energie Rinnovabili.

Tra le novità previste, quella maggiormente degna di nota riguarda una serie di incentivi, par a 900 milioni di euro totali, relativi al solare termico, che verranno erogati sottoforma di contributo del 40% sul costo dell’investimento.

Gli incentivi si dividono in due categorie:

  • Rinnovabili termiche: solare termico, caldaie a biomassa, pompe di calore geotermiche e scalda acqua a pompa di calore (privati e PA).
  • Interventi di efficienza energetica: isolamento, serramenti e sostituzione impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione (solo per la PA): contributo del 40%.

L’obiettivo è quello di promuovere l’efficienza energetica a famiglie e piccole imprese, poiché si tratta di impianti con potenza massima di 500 Kw destinati a servire strutture di massimo 700 mq di superficie: fino a 35 kW l’incentivo sarà erogato in 2 anni; oltre 35 kW il contributo sarà spalmato su 5 anni.

Anche in questo caso occorre fare una diversificazione:

  • Per il solare termico l’incentivo è pari a 170 euro/mq installato sotto ai 50 mq di superficie ; 55 euro/mq per impianti oltre i 50 mq di superficie; 255 – 83 euro/mq per impianti anche di raffrescamento.
  • Per pompe e caldaie, rispetto alla precedente bozza, spariscono le classi di taglia a beneficio di un sistema di calcolo incentivi basato sulla quantità di energia prodotta (stimata). Si terranno in considerazione anche zona climatica ed emissioni.

Esclusi dai contributi statali sono le caldaie e le stufe a biomassa, a meno che non vadano a sostituire impianti a carbone o gasolio. Restano fuori anche gli impianti installati in ottemperanza all’obbligo di efficienza per edifici nuovi o ristrutturati.

La decisione di erogare incentivi che riguardano il solare termico è stata accolta con entusiasmo anche dalla Cisl, tanto che il suo segretario confederale, Fulvio Giacomassi, li ha definiti “un passo avanti concreto e positivo nel collocare le politiche ambientali in una nuova dimensione di opportunità di sviluppo e crescita economica e sociale”.

E tale affermazione è confermata anche dalla finalità del Conto Termico, che vuole promuovere la produzione di energia rinnovabile termica, dando al contempo nuovo impulso ai settori manifatturiero e delle costruzioni.

Vera MORETTI

SAVENERGY, IL FRANCHISING GREEN

Prodotti eco sostenibili e energie rinnovabili rappresentano, ad oggi, uno dei pochi business di sicuro successo, ed è per questo che, investire in un franchising nel settore, potrebbe rivelarsi la scelta giusta.

EcoPoint SAVEnergy offre tutto questo, in uno spazio dove non manca nulla, dai prodotti green a servizi ed impianti eco sostenibili.
La differenza con altri negozi che operano nello stesso ambito è che SAVEnergy cerca di unire eco sostenibilità a economicità, per sfatare il mito per cui, per vivere bio, si debba spendere tanto.

Per quanto riguarda i prodotti distribuiti nei negozi del network, si va dai cosmetici naturali ai detersivi e detergenti per la casa e per l’igiene personale, dai giocattoli ecologici ai capi di abbigliamento per bambini, fino a prodotti tecnologici, come caricatori fotovoltaici, pile ricaricabili e altro ancora.

I nuovi franchisee vengono supportati in ogni fase, a partire dalla scelta del negozio giusto e da una formazione iniziale , seguita da aggiornamenti periodici per essere sempre aggiornati sulle novità del settore.

Inoltre, SAVEnergy è in grado di offrire ai propri affiliati una garanzia di risultati minimi raggiunti nei primi 18 mesi di attività. Insomma, si beneficia della formula soddisfatto o rimborsato, assai rara in questo ambito.
Con un investimento iniziale di 350-420 euro a mq, considerando una superficie media di 40mq del negozio, è possibile cominciare la nuova attività.

Per saperne di più, collegarsi al sito SAVEnergy.it.

PUNTO FOTOVOLTAICO: IL FRANCHISING AMICO DELL’AMBIENTE

Il rispetto per l’ambiente, e l’utilizzo di energie alternative, sono tematiche molto attuali, anche quando si parla di franchising.

Nel settore, Punto Fotovoltaico è una società leader nel settore ed offre prodotti, servizi, formazione e consulenza in grado soddisfare le esigenze più svariate.
Sede dell’azienda è Masazza, vicino a Biella, ma, grazie ad una capillare copertura del territorio con una fitta rete di negozi, il brand è conosciuto in tutta Italia.

Finora, i negozi Punto Fotovoltaico esistenti sono 50, e servono non solo aziende, ma anche privati, installatori e progettisti, architetti e costruttori compresi.
Entrare a far parte di questo gruppo è semplice e, grazie ad un investimento iniziale non troppo oneroso, 15.000-20.000 euro, anche abbastanza immediato.

Ciò che viene richiesto al nuovo affiliato è un certo orientamento imprenditoriale per il settore, oltre ad organizzazione commerciale, capacità dialettica e attitudine ai rapporti interpersonali.

Ai franchisee viene offerto:

  • supporto nella valutazione del potenziale di mercato e nell’elaborazione del business plan.
  • supporto nella definizione dell’impostazione organizzativa.
  • assistenza nell’allestimento del Punto Vendita.
  • sistema gestionale per elaborazione offerte.
  • studio di un piano di lancio promozionale.
  • formazione professionale dell’Affiliato e dei suoi collaboratori preposti alla conduzione del Punto Vendita.
  • assistenza con proprio personale specializzato.

Per ricevere ulteriori informazioni, collegarsi direttamente al sito: PuntoFotovoltaico.it.