Aumenti Assegno unico e universale, ecco a chi spettano

In seguito all’introduzione di nuove norme nella legge di bilancio 2023, molte famiglie vedranno crescere l’importo dell’Assegno Unico, ecco le novità che attendono le famiglie.

Incrementi assegno unico per famiglie numerose

L’Inps ha precisato il quadro degli aumenti degli importi dell’Assegno Unico e Universale in seguito all’introduzione di nuove regole.

I nuovi importi prevedono una maggiorazione del 50% sugli importi riconosciuti per ogni figlio di età inferiore a 1 anno.

Per i figli di età compresa tra un anno e 3 anni di età la maggiorazione del 50% spetta alle famiglie con almeno 3 figli e un reddito Isee inferiore a 40.000 euro. In questo caso l’aumento Assegno unico viene riconosciuto per ogni figlio ricompreso in tale fascia di età.

Nel caso di famiglie con almeno 4 figli, l’incremento del 50% spetta indipendentemente dall’età del figlio.

Aumenti assegno unico per famiglie con disabili

Ai nuclei in cui sono presenti figli con disabilità, senza limiti di età viene corrisposto l’Assegno Unico con un importo massimo che può raggiungere 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro per tutto il 2023.

Chi deve aggiornare l’Isee per avere gli aumenti Assegno unico

Ricordiamo che gli importi variano in base all’Isee questo implica che per avere importi aggiornati alla nuova situazione reddituale è necessario presentare una certificazione aggiornata. Se al momento dell’elaborazione della domanda per l’Assegno e universale l’ISEE non è stato ancora aggiornato la prestazione sarà erogata con gli importi al minimo di legge. Si ha però tempo fino al 30 giugno 2023 per presentare la certificazione senza perdere il diritto a ricevere eventuali maggiori importi arretrati.

Ricordiamo infine che online è disponibile il simulatore Inps per il calcolo dell’Assegno unico e universale.

Assegno Unico: qual è l’importo massimo che si può ricevere per un figlio?

L’Assegno Unico Universale può raggiungere importi molto alti soprattutto per le famiglie numerose e per quelle che hanno un ISEE inferiore alla soglia base, cioè 15.000 euro. Molti però si chiedono: ci sono limiti agli importi che si possono ricevere? Qual è l’importo massimo per ogni figlio?

Assegno Unico: scopri l’importo massimo per un figlio maggiorenne

La prima risposta è negativa, cioè non ci sono limiti o tetti massimi agli importi per l’Assegno Unico. L’importo dipende dalle condizione familiare del singolo nucleo familiare. La difficoltà nel calcolare i limiti è data dal fatto che la normativa prevede maggiorazioni, ad esempio per famiglie numerose, per disabilità, giovani mamme. Si proverà comunque a determinare un importo massimo tenendo in considerazione la possibilità che una famiglia possa ritrovarsi nella situazione ideale per ricevere gli importi massimi.

  • L’importo massimo per un figlio minorenne è di 175 euro;
  • A questo importo, se la madre ha meno di 21 anni, si aggiungono ulteriori 20 euro;
  • Un’ulteriore maggiorazione di 30 euro è prevista se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro.

In questo caso possiamo avere un unico figlio di madre giovane ed entrambi i genitori lavoratori che può ottenere 225 euro.

Quanto può ricevere una famiglia con 3 figli?

Facciamo il caso che la famiglia abbia 3 figli e che abbia un ISEE inferiore a 15.000 euro. In questo caso per il terzo figlio spetta la maggiorazione di 85 euro. Questa maggiorazione si applica per ogni figlio successivo al secondo, quindi nella situazione ideale di prima si ha per il terzo figlio un assegno di:

  • 175 euro (base);
  • 85 euro (maggiorazione terzo figlio)
  • 30 euro (perché entrambi i genitori lavorano)
  • 20 euro (perché la madre ha meno di 21 anni, è un po’ difficile che si verifichino tutte queste condizioni, ma non impossibile).

Il totale per il terzo figlio sarebbe di 310 euro.

Però siamo nell’ipotesi del terzo figlio e di conseguenza dobbiamo sommare gli assegni visti per i primi due, cioè 225 x 2 con risultato 450 euro per i primi due figli. Questa famiglia in totale potrebbe percepire 760 euro al mese.

Quanto può ricevere una famiglia con 4 figli?

Se la temeraria famiglia avesse 4 figli, tutti minorenni, e ISEE non superiore a 15.000 euro, verrebbe applicata anche una maggiorazione forfettaria di 100 euro per le famiglie numerose. In questo ipotetico caso abbiamo

  • 225 x 2= 450 euro
  • 310 x 2= 620 euro
  • e ulteriori 100 euro. Si tratterebbe di 1.170 euro.

C’è però da dire che difficilmente in Italia una donna partorisce 4 figli prima dei 21 anni, questo implica che generalmente in questa condizione c’è la maggiorazione dei 20 euro per figlio dedicata alle giovani mamme. Potrebbe anche verificarsi il caso del parto plurigemellare.

A quanto ammonta l’Assegno Unico in presenza di figli disabili?

Gli importi cambiano anche in presenza di figli disabili, infatti anche per questi ci sono delle maggiorazioni, ad esempio per un figlio disabile non autosufficiente c’è una maggiorazione di 105 euro, 95 euro se disabile grave, 85 per disabilità media.

Questo implica che, ad esempio, per un unico figlio disabile si può ottenere:

  • importo base: 175 euro;
  • maggiorazione disabilità: 105 euro;
  • maggiorazione per genitori entrambi titolari di reddito da lavoro: 30 euro;
  • maggiorazione per madre under 21: 20 euro.

In questo caso si potrebbe arrivare per un unico figlio a un importo 330 euro mensili. A cui potrebbero sommarsi gli importi previsti per gli altri figli.

Ora tutti ci chiediamo: ma l’Assegno Unico concorre a determinare il reddito imponibile? Fortunatamente la risposta è NO, quindi con concorrerà a determinare la base imponibile ai fini IRPEF. In poche parole gli importi non sono tassati.

Ricorda che sul sito INPS è possibile accedere al simulatore, ecco il link https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/Simulatore

Per conoscere tutte le maggiorazioni applicabili, leggi l’articolo Assegno Unico: tutte le maggiorazioni previste dal d.lgs 230 del 2021.

Se invece pensi di aver commesso degli errori nella compilazione della domanda puoi correggerla. Scopri come: Assegno Unico: come correggere la domanda in caso di errori.

Assegno Unico: tutte le maggiorazioni previste dal d.lgs 230 del 2021

Una delle più importanti novità per il 2022 è l’Assegno Unico che viene riconosciuto per ogni figlio fino a 18 anni di età e in alcuni casi fino a 21 anni di età. I primi importi saranno erogati dal mese di marzo 2022 e prevedono un assegno base e delle maggiorazioni a cui si accede in determinati casi. Vedremo ora tutte le maggiorazioni.

Schema Assegno Unico

L’Assegno Unico da marzo 2022 andrà a sostituire l’Assegno per il Nucleo Familiare, inoltre sostituirà altri strumenti di welfare legati alla condizione economica e familiare, ad esempio il Bonus Mamma Domani. Il suo importo dipende dal reddito ISEE, fino a 15.000 euro si riceve un importo base di 175 euro al mese per ogni figlio, tale importo si riduce gradualmente in base al reddito ISEE.

Di seguito un piccolo schema:

Reddito ISEE Figli fino a 18 anni Figli da 18 a 21 anni
Fino a 15.000 euro 175 euro 85 euro
Fino a 20.000 euro 150 euro 73 euro
Fino a 25.000 euro 125 euro 61 euro
Fino a 30.000 euro 100 euro 49 euro
Fino a 35.000 euro 75 euro 37 euro
Da 40.000 euro 50 euro 25 euro

Si deve precisare che questo schema è sintetico, nel senso che la legge istitutiva, decreto legislativo 230 del 2021, all’allegato Tabella A comprende uno schema dettagliato di tutti gli importi basati sul reddito con variazioni di centesimi, che naturalmente qui non possiamo riportare. In basso all’articolo, sarà allegata la Tabella A dove ognuno potrà trovare con precisione ( e tanta pazienza) quanto potrà ricevere. Per i figli disabili non è previsto il limite di età, inoltre questi fino a 21 anni possono percepire lo stesso importo previsto per i minori, mentre da 21 anni in poi ricevono gli importi previsti per gli altri figli da 18 a 21 anni di età. Solo una piccola nota: gli importi riconosciuti ai figli dai 18 ai 21 anni sono sempre dimezzati rispetto a quelli previsti per i figli da 0 a 18 anni.

Abbiamo visto gli importi base, ora vediamo le maggiorazioni che si applicano e che possono portare alle famiglie delle importanti entrate.

Assegno Unico e Maggiorazione transitoria

La prima maggiorazione di cui parliamo è quella transitoria, prevista solo per gli anni 2022, 2023 e 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025. Questa è riconosciuta solo ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro, l’obiettivo è evitare che questa fascia di reddito abbia delle perdite dovute al passaggio tra la vecchia e la nuova disciplina. Questa particolare maggiorazione, a differenza delle altre che tra poco vedremo, non è in misura fissa, ma viene determinata avendo in considerazione quanto percepito dalle famiglie con il vecchio sistema di calcolo del welfare.

Maggiorazioni famiglie numerose

L’altra importante maggiorazione riguarda le famiglie numerose. Per ogni figlio successivo al secondo le famiglie potranno percepire:

85 euro se il reddito ISEE è inferiore a 15.000 euro. Tale importo si riduce gradualmente all’aumentare del reddito ed è di 15 euro per le famiglie che hanno in ISEE superiore a 40.000 euro.

In caso di nucleo con 4 o più figli si aggiunge un’ulteriore maggiorazione forfettaria, quindi indipendente dal reddito e dal numero di figli di 100 euro. Ad esempio le famigle con 4 figli prendono 100 euro, con 6 figli comunque ricevono 100 euro. Tale maggiorazione è ulteriore alla precedente.

Maggiorazione disabilità

Delle maggiorazioni sono previste anche in presenza di figli disabili, in questo caso gli importi dipendono dall’età e dal grado di disabilità del figlio.

Figli disabili 0-18anni:

  • non autosufficienza: maggiorazione di 105 euro mensili
  • disabilità grave: 95 euro mensili;
  • disabilità media: 85 euro mensili.

Disabili 18-21 anni

Per ciascun figlio disabile di grado almeno medio viene applicata la maggiorazione di 80 euro mensili.

Disabili con più di 21 anni di età non si applicano maggiorazioni

Maggiorazioni giovani madri

Per madri con meno di 21 anni di età si applica una maggiorazione di 20 euro per ogni figlio.

Maggiorazioni famiglie con genitori entrambi titolari di reddito di lavoro

Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro (autonomo o dipendente) o redditi da pensione, ci sarà una maggiorazione per ogni figlio pari a 30 euro per redditi ISEE fino a 15.000 euro e che gradualmente si abbassa fino ad azzerarsi per redditi ISEE superiori a 40.000 euro.

Sono assimilati a reddito da lavoro autonomo i compensi dei giudici onorari di pace, dei vice-procuratori onorari e derivanti da prestazioni sportive professionali non occasionali.

Ricorda che sul sito INPS è possibile accedere al simulatore, ecco il link https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/Simulatore

Per ulteriori informazioni sull’Assegno Unico, leggi l’articolo: Assegno Unico: nuova circolare dell’INPS con chiarimenti. 9 febbraio

Per conoscere tutti gli importi in dettaglio puoi utilizzare la Tabella A del decreto legislativo 230 del 2021