Fatturazione elettronica, esempio positivo di confronto costante

Si è tenuta nei giorni scorsi un’audizione parlamentare congiunta sulla fatturazione elettronica che ha visto intorno allo stesso tavolo i vertici dei commercialisti, quelli dell’Agenzia delle Entrate, della Ragioneria generale dello Stato, della Guardia di Finanza e della Sogei.

Al termine dell’audizione sulla fatturazione elettronica è stato particolarmente loquace il presidente dei commercialisti, Gerardo Longobardi: “Sulle materie fiscali – ha affermato – l’unico modo per evitare problemi e situazioni difficilmente accettabili da cittadini e professionisti, come accaduto per esempio quest’anno sulle tasse sugli immobili e, da ultimo, con la paradossale vicenda dell’Imu sui terreni montani, è il confronto costante tra tutti i soggetti in campo“.

Secondo Longobardi, “l’audizione congiunta è a nostro parere un esempio particolarmente significativo di come bisognerebbe procedere in ambito fiscale. Troppe, in questi ultimi anni, sono state le situazioni di caos normativo, ingorghi di scadenze, ritardi nella fornitura dei software, perché si possa continuare così. Pur nel rispetto dei rispettivi ruoli credo che il confronto preventivo tra i soggetti che trattano la materia tributaria eviterebbe molte situazioni spiacevoli e aiuterebbe a rendere il fisco più razionale“. La fatturazione elettronica è un primo passo in direzione di questa razionalità.

Per questo motivo – conclude Longobardil’auspicio dei commercialisti è che iniziative positive come quella promossa dall’onorevole Portas possano ripetersi anche su altri temi. I commercialisti non mancheranno di dare il loro contributo per un fisco più giusto e per rendere il più efficace possibile la delega fiscale“.

Fatturazione elettronica per le pmi

E’ finalmente online il servizio di base che riguarda la fatturazione elettronica dedicato in particolare alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di Commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni.

Ricordiamo che è dallo scorso 6 giugno che tutte le PA centrali sono tenute a ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico e a partire dal mese di aprile del prossimo anno, l’obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Per questo motivo, il nuovo strumento, che è stato messo a punto dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Unioncamere, si rivolge a tutti i piccoli fornitori della Pa, senza alcun onere per l’impresa.

In tale modo, si vuole aiutare le pmi ad adeguarsi alle nuove regole in modo più rapido e funzionale, arrivando ad un utilizzo delle tecnologie digitali su larga scala.

L’anello di congiunzione sono le Camere di Commercio e proprio dai loro portali sarà possibile connettersi direttamente con la piattaforma che fornisce contenuti informativi sulla fatturazione elettronica. Attraverso questo servizio, le imprese potranno gestire un limitato numero di fatture in un anno.

Come si accede al sito? Niente di più facile. Occorre prima essere riconosciuti come titolari dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), strumento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per l’accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma.

Coloro che ancora sono sprovvisti di CNS, potranno ottenerli presso la Camera di commercio del proprio territorio, oppure rivolgendosi ad altri Enti o Amministrazioni Pubbliche, per la CNS, o ad operatori di mercato certificati per i dispositivi di firma digitale.

Vera MORETTI

Pa, stop ai pagamenti delle fatture cartacee

 

Terminati i tre mesi di transizione dall’entrata in vigore, il 6 giugno scorso, dell’obbligo della fatturazione elettronica, da oggi la Pubblica amministrazione non pagherà più i fornitori che abbiano presentato il conto delle loro prestazioni attraverso fatture cartacee. Le Pa, chiarisce l’Agenzia delle Entrate “non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica”.

La fatturazione elettronica è uno dei sistemi che dovrebbe velocizzare le procedure burocratiche delle Pubbliche amministrazioni e consentire un più veloce pagamento ai fornitori. Secondo le stime del Politecnico di Milano raccolte dal Sole24Ore, a luglio le fatture arrivate in maniera telematica sono state quasi 200mila, in netta crescita rispetto alle 43mila arrivate a giugno.

JM

Fatturazione elettronica, tutti d’accordo

Dal 6 giugno scorso l’obbligo della fattura elettronica verso la Pubblica amministrazione è diventato operativo. Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza non possono più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. La stessa disposizione si applicherà, dal 31 marzo 2015, ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali. Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica. Secondo i dati prodotti dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, la nuova fattura elettronica potrebbe portare risparmi per un miliardo di euro: una media di ben 17 euro per ognuna delle fatture emesse ogni anno verso le Pubbliche Amministrazioni (ben 60 milioni).

“Con la fatturazione elettronica abbiamo seriamente la possibilità di dare un colpo alla corruzione. Tracciare in forma digitale ogni forma di pagamento è un passo fondamentale per la piena trasparenza negli appalti della pubblica amministrazione”. Ad affermarlo è il presidente della Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria Giacomo Portas, eletto recentemente alla Camera nelle liste del Partito Democratico. “Chi prende e dà tangenti, chi gonfia gli appalti ora avrà la vita di più dura – ha concluso Portas – La vicenda del Mose ci dice che dobbiamo puntare anche sulle banche dati per sconfiggere la corruzione”.

“La gestione strutturata e informatizzata del ciclo amministrativo consente di ridurre i tempi ed errori nella gestione dei dati – ha commentato anche Mara Galetto, Senior Manager di BravoSolution, azienda specializzata nella gestione innovativa del ciclo source-to-pay – Se poi anche i processi a valle del ciclo amministrativo, in particolare la gestione degli acquisti, sono digitalizzati, i benefici su tutta la “filiera” aumentano in maniera esponenziale. Si arriva a un efficientamento e ad una tracciabilità di tutto il processo source-to-pay, con dati gestiti in modo strutturato, organizzato e digitalizzato”.

LEGGI L’INTERVISTA A CLARA POLLET, RESPONSABILE DEL SERVIZIO FISCALE E TRIBUTARIO DI API TORINO

Jacopo MARCHESANO

Pollet: “Fatturazione elettronica? Inevitabilmente indispensabile…”

Come abbiamo già ricordato abbondantemente nei giorni scorsi, dal 6 giugno scorso l’obbligo della fattura elettronica verso la Pubblica amministrazione è diventato operativo. Questo nuovo adempimento che rivoluziona l’organizzazione e il modo di lavorare delle Pa non opera immediatamente nei confronti di tutti gli enti. In effetti, l’obbligo scatta oggi solo per ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza. L’obbligo si estenderà a tutti gli enti ricompresi nel conto economico consolidato dello Stato solo dal 31 marzo 2015. In merito, oggi abbiamo incontrato la responsabile del Servizio Fiscale e Tributario di API Torino, Clara Pollet, per un breve chiacchierata.

Cosa cambia per le piccole e medie imprese con l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica?
Sicuramente l’impatto tecnologico per una “piccola” azienda è notevole: stiamo infatti parlando di una “rivoluzione” degli usi. Ci si deve però orientare tra le varie norme che disciplinano l’obbligo. Occorre capire innanzitutto nei confronti di quali enti è scattato l’obbligo dal 6 giugno e non è così agevole per imprese spesso molto piccole (per questo è possibile però ricorrere al sito www.indicepa.it effettuando la ricerca per codice fiscale). Verificato l’obbligo occorre creare la fattura in formato .xml (solo per chi è già fornitore del MEPA è possibile utilizzare gli strumenti di creazione, invio e conservazione della fattura), poi inviare la fattura “firmata” nei modi previsti (pec, Entratel/Fisconline, …) e attendere le ricevute del sistema di interscambio e conservare il tutto in modo informatico (per adesso con apposizione della marca temporale ogni 15 giorni). Oltre che la conoscenza della normativa, quindi, occorrono conoscenze o strumenti informatici particolari.

E’ possibile quantificare i vantaggi teorici della fatturazione elettronica?
Vi sono innumerevoli studi che quantificano i risparmi di costi (carta, invio, archiviazione, elettricità…) e di tempo, ma è necessario per capire bene la fondatezza delle previsioni, verificare la situazione dopo qualche mese di applicazione.

Renderà più agevoli i pagamenti dei debiti arretrati della Pa?
Con la “data certa” dell’invio/ricevimento della fattura elettronica da parte della Pubblica Amministrazione non ci sono più scuse ai ritardi “burocratici” o “amministrativi” nei termini di pagamento.

Jacopo MARCHESANO

Fatturazione elettronica, tutti i vantaggi

Si è aperta venerdì 6 giugno la nuova era che modificherà le modalità di fatturazione nei confronti della Pubblica Amministrazione. La fatturazione elettronica è infatti diventata obbligatoria per chiunque voglia fornire prestazioni a ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza o assistenza sociale. È la prima fase, un primo passo che risponde alle linee di azione dell’Unione Europea.

“L’attuazione di questo primo importante punto della riforma digitale è un passo importante per il Paese – ha commentato  Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, l’associazione nazionale, facente parte di Confindustria, che raggruppa le principali aziende dell’Information Technology – noi siamo  pronti con mezzi e competenze ad assistere il governo e fornire strumenti per una migliore attuazione della riforma. La nostra Associazione da anni segue con attenzione ogni evoluzione sul tema della fatturazione elettronica.

“Oggi, grazie a questa iniziativa – ha aggiunto Mariotti –  l’Italia si pone ai primi posti in Europa per l’uso della fatturazione elettronica e può diventare un modello di best practice anche per gli altri Paesi, soprattutto in concomitanza del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea. Come Assosoftware siamo pronti, con l’eccellenza dei nostri soci, a presentare una Piattaforma nazionale per la fatturazione elettronica per far sì che il vantaggio della riforma possa avere importanti ricadute anche sulle imprese”.

L’obbligatorietà della fatturazione elettronica, inoltre, da parte di un’azienda può comportare molteplici vantaggi/benefici dal punto di vista dei costi:

– riduzione attività manuale
– aumento produttività manodopera
– diminuzione materiali di consumo (carta, busta e bolli).
– eliminazione del costo di distruzione delle fatture
– eliminazione del tempo destinato all’archiviazione e alle successive ricerche
– eliminazione dei costi per gli spazi occupati per l’archiviazione

dal punto di vista dell’efficienza:

– l’accesso on-line da parte di tutte le diverse aree aziendali alle fatture di
acquisto e di vendita
– abbattimento tempi di esecuzione
– elimina i ritardi ed i disguidi derivanti dall’inoltro cartaceo delle fatture
– riduzione di dispute e contenziosi dearivanti da errori di fatturazione
– maggiore integrazione tra fatturazione e pagamenti-incassi elettronici

dal punto di vista dei rapporti verso terzi:

– segnale di innovazione verso clienti e fornitori
– conformità nei confronti della pubblica amministrazione
– pronta risposta e trasparenza su controlli fiscali

 

La fatturazione elettronica e il dilemma dei debiti della Pa

 

I debiti complessivi della Pubblica amministrazione (come già abbiamo specificato nelle scorse settimane) ammontano incredibilmente, secondo le ultime valutazioni della Cgia di Mestre, ad una cifra superiore addirittura ai 75 miliardi di euro a cui vanno aggiunti i crediti delle imprese con meno di 20 addetti (il 98% del totale delle aziende),e di quelle sociosanitarie, che farebbero lievitare l’indebitamento complessivo oltre la soglia dei 100 miliardi di euro.

Sempre per l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese, un deciso contenimento dei tempi di pagamento dovrebbe avvenire con l’avvio della fatturazione elettronica prevista per ministeri, agenzie fiscali, enti di previdenza/assistenza e da giugno 2015 anche per le Amministrazioni locali e per le altre Amministrazioni centrali. «Sebbene nel 2013 siano stati pagati oltre 23 miliardi di euro, la lentezza con la quale la nostra Pubblica amministrazione salda i propri fornitori rimane inaccettabile. Continuiamo a essere i peggiori pagatori d’Europa» ha dichiarato il segretario Bortolussi.

«Ben venga la fatturazione elettronica dal 6 giugno, ma questa non è sufficiente. Dalla fase della fattura a quella del pagamento c’è ancora un passaggio essenziale» ha dichiarato il vicepresidente uscente della Commissione Ue, Antonio Tajani, ricordando che i nodi cruciali da affrontare per risolvere il problema dei ritardi dei pagamenti alle imprese da parte delle pubbliche amministrazioni riguardano la legge di contabilità dello stato, il Patto di stabilità interno e il pagamento dei debiti pregressi.

Jacopo MARCHESANO

Fatturazione elettronica, chi la deve fare

Indicata da molti come una delle strade possibili per fare chiarezza nei rapporti tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici, la fatturazione elettronica è ora una realtà. In questo modo, come detto, dovrebbero diventare più chiari i flussi di fornitura verso la Pa e, forse, potrebbero trarre beneficio anche i tempi di pagamento nei confronti delle imprese private, che nello Stato hanno oggi il loro maggior creditore.

La decorrenza per le nuove modalità di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione era il 6 giugno scorso per ministeri, agenzie fiscali ed enti previdenziali e assistenziali. Per gli altri Enti della Pa l’obbligo sarebbe dovuto decorrere un anno dopo, dal 6 giugno 2015, ma l’art. 25 del D.L. 24 aprile 2014 n. 66 ne ha anticipato l’adempimento di 3 mesi, al 31 marzo 2015.

Secondo quanto riporta la Circolare 1/DF diffusa il 31 marzo 2014 dal ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, pur esistendo uno specifico divieto di pagamento dei fornitori in assenza di fatturazione elettronica, è tuttavia previsto un periodo transitorio in cui la Pa potrà accettare fatture cartacee. Amministrazioni ed Enti pubblici nei tre mesi successivi alla data di entrata in vigore del nuovo adempimento potranno accettare fatture cartacee emesse antecedentemente a tale data.

Nel documento di prassi è anche spiegato il perché si è scelto di concedere un periodo transitorio alla fatturazione elettronica. Infatti, la trasmissione della fattura in formato cartaceo non può essere istantanea, ragion per cui dal momento della spedizione al momento della ricezione passano spesso diversi giorni. In ogni caso, terminato il trimestre di transizione, le vecchie fatture non saranno più accettate e i fornitori non potranno più essere pagati.

Fatturazione elettronica: norme per le pmi

Il ministero dell’Economia ha messo a disposizione di piccole e medie imprese, dal 3 febbraio scorso, il servizio di supporto alla fatturazione elettronica.

Questo provvedimento è stato preso al fine di agevolare le pmi nell’ottenere i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ma anche per monitorare l’andamento delle operazioni di liquidazione degli arretrati.

Possono usufruire del servizio tutte le pmi abilitate al Mercato elettronico della pubblica amministrazione e che sono fornitrici di enti pubblici.

Per accedervi, le piccole e medie imprese fornitrici della pubblica amministrazione potranno generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche nel formato previsto dal Sistema di interscambio gratuitamente, collegandosi al portale Acquistinretepa.it.

Una volta ottenuto l’accesso, il legale rappresentante dell’azienda dovrà compilare il modulo di adesione al servizio autenticandosi con password e username e accedere al link Fatturazione elettronica – adesione al servizio, presente, all’interno dell’area personale, nella sezione “I servizi”.

Dal 6 giugno 2014, inoltre, Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea e la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria.

Vera MORETTI

Un pieno di vantaggi con Carta voil@’

Nelle scorse settimane vi abbiamo introdotto nel mondo delle carte petrolifere, uno strumento utile che, dopo essere stato per molto tempo appannaggio di grandi aziende con grandi flotte, ora si trasforma ed entra nel portafogli di piccoli imprenditori, professionisti, possessori di partita Iva.

Un segmento di clientela molto attraente per le compagnie petrolifere, che hanno infatti pensato di realizzare prodotti studiati per chi utilizza auto o veicoli commerciali per lavoro e, spesso, è una ditta individuale.

Uno di questi prodotti è Carta voil@’ di TotalErg, della quale abbiamo già illustrato i vantaggi fiscali e che ci siamo fatti “raccontare” da un gestore della compagnia, che conosce bene la propria clientela, le sue esigenze e sa quanto questo strumento possa essere utile.

Pensiamo, quindi, che sia molto utile ricordare quali sono i vantaggi in termini di sconti e fidelizzazione per le aziende e i professionisti che sottoscrivono una  Carta voil@’ di TotalErg:

– sconto di 2 cent al litro sul prezzo esposto alla pompa nella stazione di servizio TotalErg scelta e associata alla Carta voil@’ dal cliente che la attiva (nelle altre stazioni di servizio TotalErg, il prezzo applicato è quello esposto alla pompa);
– plafond complessivo mensile di 1.200 euro, per tutte le carte associate a un’unica azienda o al professionista;
– richiesta massima di 3 carte, in modo da poter coprire più veicoli qualora l’azienda o il professionista abbiano un piccolo parco veicoli;
– eliminazione del contante e delle schede carburante all’atto del pagamento: il saldo avviene con addebito tramite RID bancaria;
– fatturazione mensile con dilazione di pagamento a 20 giorni data di emissione della fattura
– rendicontazione delle spese tramite fattura elettronica.

Per maggiori informazioni e per aderire, Carta voil@’.