Gli ecoincentivi? Una bufala

Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, boccia gli ecoincentivi promossi dal Governo Monti, definendoli una vera “bufala”: “Se da una parte i circa 4,5mln di euro riservati ai privati si sono volatilizzati nel giro di un’ora, dall’altra dopo 20 giorni siamo ancora al palo per le flotte aziendali. Infatti ad oggi sono stati richiesti 300mila euro a fronte dei 35 milioni stanziati. In altre parole il 99% dei fondi destinati alle flotte aziendali è ancora disponibile”.

Questi fondi sembrerebbero inaccessibili, perché vincolati alla rottamazione di autoveicoli che abbiano più di dieci anni. E trovare auto aziendali che abbiano raggiunto questa “età” è quasi impossibile, perché le aziende tendono ad ammortizzare le spese sostituendo i beni durevoli, come le auto appunto, in tempi molto più brevi.
Proprio per questo, Federauto ha più volte chiesto ai Governo di bloccare il provvedimento, inutile e oneroso, se si pensa che per la sua realizzazione sono stati spesi 600mila euro: il doppio richiesto fino ad oggi dalle flotte aziendali.

Enzo Zarattini, presidente dei Concessionari Bmw, ha dichiarato: “Il mondo dell’automotive italiano merita un repentino cambio di rotta, a cominciare dall’adeguamento delle detrazioni del costo delle vetture aziendali alla media dei Paesi Ue, pari al 100%. Da noi era il 40%, ma l’ultimo Governo ha dimezzato la percentuale portandola al 20%. Di fatto disincentivando ulteriormente il cliente azienda a rinnovare il proprio parco”.

Vera MORETTI

Marina Calderone accusa i politici di non pensare al bene del Paese

La situazione politica, in una fase di stallo che non ha precedenti, sta danneggiando il Paese, bisognoso di riforme e di azioni forti per contrastare una crisi economica che sembra non finire mai.
Tra i provvedimenti più urgenti c’è, sicuramente, quello di un sostegno concreto alle pmi, il vero motore economico dell’Italia, che ora vivono un periodo di serio affanno.

Per risollevare le sorti dell’Italia occorre far ripartire la produttività e, quindi, l’occupazione, ma i continui battibecchi tra i politici, incapaci di trovare un accordo, certo non servono per migliorare la situazione.
E, se il Governo Monti, ancora in carica in attesa che qualcosa si sblocchi, ha pensato ad un provvedimento che possa permettere un recupero di liquidità attraverso lo sblocco dei debiti da parte delle PA, purtroppo non si è ancora passati ai fatti.

Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ha dichiarato: “Si tratterebbe di un provvedimento che va certamente nella giusta direzione. Nella confusione politica e istituzionale di questo periodo, non bisogna infatti dimenticare che imprese, lavoratori e famiglie versano nelle medesime condizioni in cui erano fino a prima delle elezioni; se non peggiori. Per questo tutto ciò che può dare liquidità e risorse agli imprenditori va sottolineato con favore. Mi auguro che si concretizzi in tempi molto rapidi, con decorrenza immediata e non differita. La scommessa é creare un sistema strutturato e costante di regole che vanno nella direzione delle imprese. La priorità delle priorità per chiunque governerà il nostro Paese deve essere il rilancio dell’economia per far ripartire l’occupazione. Tutto il resto é molto importante , ma non ha il grado di priorità che ha il sostegno al mondo produttivo“.

I Consulenti del Lavoro, dunque, denunciano la mancanza di azioni concrete che potrebbero davvero fare la differenza.
E Marina Calderone fa un esempio tra ciò che dovrebbe passare ora in secondo piano e ciò che, invece, non può più aspettare: “Se dovessi scegliere quale sia la priorità tra la Tav e la riduzione del costo del lavoro, tra il conflitto di interessi e il pagamento dei crediti alle aziende, tra l’ineleggibilità e il contenimento della pressione fiscale, non avrei alcun dubbio. Sono chiarissime le priorità a chi conosce i problemi del Paese reale e delle famiglie. Spero lo siano anche per i decisori politici“.

Vera MORETTI

Federauto: gettito da carburanti in calo, il Governo rifletta

Federauto tuona ancora contro il governo. Questa volta gli strali partono dopo che, a dicembre, il gettito fiscale di benzina e gasolio ha segnato un calo del 7,2%, come rilevato dal Centro Studi Promotor. Un segnale che, per Federauto, è “l’ennesima conferma di una nefasta gestione di tutto ciò che riguarda l’automotive adottata in particolare dall’ultimo Governo”.

Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, camion e autobus “ai 2,6 milardi di euro che quest’anno rischiano di mancare all’appello come conseguenza al calo del gettito dei carburanti, si aggiungono i 3 miliardi di euro di mancati introiti per lo Stato nel 2012 (tra Iva e tasse varie) perché gli italiani non comprano più autoveicoli“.

Ai ‘signori delle tasse’ – ha aggiunto il presidente di Federautosta tornando indietro un boomerang di dimensioni colossali, e la notizia di oggi è la riprova che le tasse stanno uccidendo i consumi devastando l’occupazione nel nostro settore, fatta di 1,2 milione di addetti“.

Ci rivolgiamo perciò ai partiti impegnati nella tornata elettorale – ha concluso Cesare De Lorenzi, neo vicepresidente della Federazione – al fine di comprendere se anche dal prossimo esecutivo si persevererà con il Risiko sugli autoveicoli o qualcuno, come speriamo, abbia intenzione di attuare programmi più costruttivi in favore della nostra filiera, e quindi dell’intero Paese“.

Dissidenti: “siete fuori!”

 

IERI

Missile dalla Corea del Nord: Pyongyang ha sfidato gli avvertimenti internazionali ed ha lanciato questa notte un missile in orbita, poco prima delle 2 ore italiane. Il test missilistico, di lunga gittata, è riuscito ed il satellite è già entrato in orbita. Durissima la reazione di Washington, che ha definito l’atto “altamente provocatorio” perchè mette a rischio la sicurezza dell’intera regione orientale. Il sospetto della Casa Bianca è che si tratti di un test di un missile balistico, in chiara violazione delle risoluzioni dell’Onu. Il missile ha superato la prefettura di Okinawa senza conseguenze, sganciando i primi due stadi nel mar Giallo e al largo delle Filippine.

Chàvez operato: sembra riuscito perfettamente l’intervento chirurgico al quale si è sottoposto nella notte a L’Avana il leader venezuelano Hugo Chavez. Un’operazione durata circa 6 ore che rappresenta il quarto intervento al quale il Presidente si è sottoposto nel tentativo di sconfiggere il cancro scoperto nel 2011. Chàvez qualche giorno fa in un messaggio alla nazione aveva già ‘designato’ il suo successore, il ministro Maduro.

Tre italiani per il Bosone di Higgs: si chiamano Fabiola Gianotti, Guido Tonelli e Davide Guiotto, i tre cervelli della fisica ‘made in Italy’ che sono stati premiati con il Yuri Milner’s Fundamental Physics Prize, una sorta di Nobel della fisica. Cervelli in fuga. Fabiola Gianotti e Guido Tonelli fanno parte infatti del team di 7 scienziati responsabili degli esperimenti di LHC, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra: il loro riconoscimento (3 milioni di dollari in tutto, non si scherza) è arrivato grazie alla scoperta del Bosone di Higgs, l’inafferrabile  particella che darebbe conto dell’esistenza della massa. Più esiguo il premio, ma sicuramente di valore, per Davide Guiotto, 35 anni, per i suoi studi sulla teoria del campo (rigorosamente estero). Si perchè Guiotto lavora oggi al Perimeter Institute di Fisica Teorica, in Canada, dopo essere passato per la Normale di Pisa,e Princeton, Institute for Advanced Study.

OGGI

Grillo caccia Favia e Salsi: “A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri” congedati così da Beppe Grillo e dal M5S, con un post, i due consiglieri ‘dissidenti’ del movimento dei grillini. Non si tratta tecnicamente di una vera e propria espulsione, dicono dai vertici del Movimento: a Giovanni Favia e Federica Salsi sarà impedito l’utilizzo del logo del M5S. E’ la democrazia 2.0, baby. Scaricati con un post.

Brunetta in mutande per l’Imu: “sto pagando la seconda rata dell’Imu e i soldi non li ho. Ho dovuto chiederli in banca”. No, non è la voce di un qualsiasi italiano medio alle prese con la stangata finale dell’imposta sugli immobili introdotta dal Governo Monti, ma di un certo ex ministro Renato Brunetta. Immediata la reazione della rete, indignata, e del vicecapogruppo di Fli alla Camera, Giorgio Conte: “le parole di Brunetta sono uno schiaffo a tutte quelle famiglie che hanno reali difficoltà economiche e che davvero non riescono ad arrivare alla fine del mese”. Che il professor Brunetta sia proprietario di un intero quartiere?

Ilva confermato il sequestro dei prodotti:  il Gip di Taranto, Patrizia Todisco, ha confermato questa mattina il sequestro dei prodotti finiti dell’Ilva, motivando la decisione con il fatto che il decreto del governo non è retroattivo. Non solo: il Gip ha anche annunciato che 1.400 lavoratori della fabbrica dell’acciaio da oggi resteranno a casa, un numero elevato che va ad aggiungersi agli altri 1.200 messi in Cassa integrazione a causa della crisi. Il dissequestro degli impianti, possibile grazie al decreto legislativo, ma senza la possibilità di utilizzare i prodotti finiti bloccherà comunque la produzione degli altri stabilimenti: nei piazzali, sotto sequestro, sono rimasti infatti 1,7 milioni di tonnellate di merce, per un giro d’affari di circa 1 miliardo di euro.

Anniversario Strage di Piazza Fontana: sono passati 43 anni dall’esplosione che spezzò in due il cuore di Milano. Il 12 dicembre 1969 alle ore 16.37 un boato sventrò la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano: 17 le vittime, 88 i feriti. Una strage, quella di Piazza Fontana, che rieccheggia nella mente dei milanesi e non, che riporta alla mente gli anni di piombo del terrorismo a mano armata. Quello stesso giorno infatti un’altra bomba, fortunatamente inesplosa, venne rinvenuta nella sede della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, mentre un terzo ordigno esplose a Roma alle 16:55 nel passaggio sotterraneo che collega l’entrata di via Veneto della Banca Nazionale del Lavoro con quella di via di San Basilio. Altre due bombe provocarono feriti davanti all’Altare della Patria e all’ingresso del Museo centrale del Risorgimento a Roma. La strage di Piazza Fontana, dopo oltre 40 anni – di indagini, segreti, rivelazioni e false piste – non conosce ancora i nomi dei suoi veri colpevoli, ma soltanto quelli delle sue 17 ignare vittime: Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Corsini, Pietro Dendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, Attilio Valè, Gerolamo Papetti.

DOMANI

Masterchef 2.0: approda sulla pay tv, su Sky Uno Hd, la seconda edizione del talent di cucina Masterchef, in onda da giovedì 13 dicembre. A giudicare le prove culinarie dei 18 aspiranti chef (provinati tra oltre 18 mila) i tre spietati giudici: Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Immutate le prove, dal live cooking, ossia la preparazione in loco in pochi minuti di un piatto con gli ingredienti portati da casa, alla Mystery Box, l’Invention Test e il Pressure Test. L’edizione 2012, che si preannuncia ad alto contenuto social dopo il successo di X Factor 6, accoglie un’importante novità: la Fondazione Banco Alimentare si occuperà di recuperare le eccedenze alimentari, avanzate dalle prove degli aspiranti chef.

Se Santa Lucia si chiama Giunione: è stata ribattezzata la ‘nevicata di Santa Lucia’ la perturbazione che da domani sera colpirà le regioni del Nord Est per poi dirigersi verso il sud dell’Italia. Il ciclone Giunone intesserà in mattina Liguria e Toscana, con piogge fitte, per poi far precipitare i primi fiocchi di neve sulle Alpi, che imbiancheranno anche le zone di pianura, tra Torino e Milano, mentre venerdì la neve raggiungerà anche il Nordest e l’Emilia. Insomma Santa Lucia sarà di bianco vestita quest’anno.

#Cinema1 Il ritorno di Cetto La Qualunque: si intitola ‘Tutto tutto niente niente’ la nuova pellicola con Antonio Albanese nei panni del politicante Cetto La Qualunque. Dopo la scalata alle elezioni del primo film, record d’incassi al botteghino, Cetto ritrova la sua giunta dietro le sbarre dei carceri calabresi, mentre più a nord, Rodolfo Favaretto, è un fermo sostenitore della secessione, con tanto di passione per l’Austria e i traffici clandestini. Terzo protagonista della pellicola, il latitante Frengo Stoppato, che dopo essere stato incarcerato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, finirà al servizio del Presidente del Consiglio. Sogno o son desto?

#Cinema2 Colpi di Fulmine: non chiamatelo Cinepanettone quest’anno, anche se, confezione a parte, gli ingredienti tra uvette d’amore e canditi di gag ci sono tutti. Christian de Sica torna al cinema con una commedia rosa in due episodi sul tema dell’amore a prima vista: lui è uno psichiatra evasore del fisco, che per scampare ai controlli si rifugia in Trentino dove conosce la perpetua Tina, ovvero Arisa, al secolo Rosalba Pippa. Protagonisti del secondo episodio sono invece i comici Lillo e Greg, il secondo nelle vesti di ambasciatore italiano presso la Santa Sede alle prese con la passione improvvisa per una romanesca doc, interpretata da Anna Foglietta.

#Cinema3 Lo Hobbit: arriva nelle sale italiane l’avventura di Bilbo Baggins, l’eroe che cerca di riconquistare il Regno Nanico di Erebor, governato dal drago Smaug. Gli ingredienti del fantasy ci sono tutti: il mago Gandalf il Grigio, i Goblin e gli Orchi e le aride Montagne Nebbiose, e l’immancabile anello del Gollum.

 

Alessia CASIRAGHI

Meglio giovani o precari?

 

IERI

No alle intercettazioni su Napolitano: la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso di Giorgio Napolitano contro la Procura di Palermo sul caso delle intercettazioni tra il Quirinale e l’ex ministro Nicola Mancino, le cui utenze erano sotto controllo su mandato dei giudici di Palermo per le indagini sulla trattativa Stato-mafia. “Non spettava alla Procura valutare la rilevanza” ha dichiarato la Corte Costituzionale: le intercettazioni dovranno essere immediatamente distrutte.

Decreto spiagge: il decreto legge Sviluppo approvato ieri dalla commissione Industria del Senato, che approderà oggi in Senato per il voto di fiducia, dopo il rinvio della discussione sulla Legge Elettorale, prevede una proroga di 5 anni per le gare in programma a partire dal primo gennaio del 2016. I relatori Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd) avevano chiesto al Governo una proroga di 30 anni delle concessioni balneari.

Tredicesime a rischio: tredicesime a rischio per le piccole e medie imprese, messe sotto torchio da calo delle vendite, stretta creditizia e pressione fiscale in aumento. A lanciare l’allarme è la Cgia di Mestre ”la stretta creditizia ha lasciato senza soldi le Pmi e, tra il fitto numero di impegni finanziari e di scadenze fiscali previste per il mese di dicembre, sono a rischio i pagamenti delle tredicesime”.

Ashton Kutcher come Steve Jobs: è attesissimo al Sundance Film Festival, che si svolgerà a Toronto dal 17 al 27 gennaio, il film ‘jOBS’, il biopic sulla vita dell’ingegnere dei sogni con protagonista l’ex di Demi Moore. La pellicola sarà presentata in anteprima (fuori concorso) a chiusura del festival, mentre c’è grande attesa sulla seconda trasposizione cinematografica (e un po’ agiografica) della vita del creatore della Apple: si tratta del film tratto dalla monumentale biografia di Walter Isaacson, e che porterà la firma dello sceneggiatore premio Oscar Aaron Sorkin, che aveva già lavorato a The Social Network, la pellicola che racconta la nascita di Facebook.

OGGI

Meglio giovani o precari?: sono in tutto 260mila, così divisi: 130mila nella scuola, 115mila nella sanità e enti locali e 15mila nelle amministrazioni centrali. Sono i precari della pubblica amministrazione, “un problema che si è accumulato nel corso degli anni ed è legato anche al blocco del turn over” a detta del Ministro Patroni Griffi. In un’audizione alla Camera il Ministro della Funzione Pubblica ha dichiarato che “non si può pensare alla stabilizzazione di massa di questo personale” perchè “altrimenti si avrebbe un blocco delle assunzioni di giovani per molti anni”. Meglio giovani o precari? Perchè c’è ancora davvero la possibilità di scegliere?

Decreto Sviluppo in Senato: slitta ancora la discussione sulla nuova Legge Elettorale. Il Senato prenderà in esame quest’oggi il Decreto Sviluppo, sul quale il Governo potrebbe chiedere già oggi il voto di fiducia. Tra le novità l’introduzione di un credito di imposta su Ires e Irap ai soggetti privati che partecipano alla costruzione di reti di nuova generazione (Ngn), per quanto concerne il settore delle telecomunicazioni, mentre è ancora da discutere l’emendamento che conferisce al Tesoro la definizione delle disposizioni per la vendita di immobili appartenenti ad enti previdenziali pubblici e casse private.

Michele Misseri ritratta: “ho ucciso io Sarah, questo rimorso non lo posso più portare dentro di me” ritratta ancora una volta lo zio di Avetrana, Michele Misseri, nel corso di una deposizione in Corte d’Assise. Il suo difensore, l’avvocato Armando Amendolito, di fronte all’ennesimo coup de théatre di Zio Michele, ha deciso di rimettere il mandato. Sul contadino attualmente pende solo l’accusa di concorso in soppressione del cadavere, mentre per l’omicidio di Sarah Scazzi risulta imputata Sabrina Misseri, in carcere insieme alla madre Concetta Serrano.

Berlusconi e il ‘sogno’ Balotelli: niente vittoria per il suo Milan ieri sera a San Siro, battuto 0-1 dallo Zenit San Pietroburgo, ma che passa comunque il girone di Champions League, accedendo agli ottavi di finale. Ma il match, risultato a parte, ha rappresentato una ghiotta occasione per una conferenza stampa improvvisata dell’ex Premier Silvio Berlusconi: il Cavaliere prima avrebbe sciolto la riserva sulla sua candidatura, tanto chiaccherata – “Ho deciso, torno in campo e mi candido premier. Solo io posso farlo” – e in un secondo momento avrebbe sussurrato ai cronisti di aver messo gli occhi su Balotelli. Il giocatore del Manchester City pronto a volare tra le fila dei rossoneri? Il commento laconico di Berlusconi ha lasciato spazio a diverse teorie e scuole di pensiero: “Balotelli non è un sogno. Io non sogno mai” ha sentenziato il Cavaliere all’uscita da San Siro.

DOMANI

Europa League: quattro squadre italiane ancora in gara e grandi speranze per la Lazio di Petkovic di arrivare prima nel suo Girone. Domani a scendere in campo nell’ultimo turno prima dei sedicesimi di finale di Europa League Inter, Napoli, Lazio ed Udinese. Se per le prime tre la qualificazione è già sicura, l’Udinese purtroppo è già fuori dai giochi.  Seconde nel girone Inter e Napoli, mentre per la Lazio destino ancora da scrivere nel match di domani contro il Maribor, alle ore 21.05. Gli allievi di Petkovic hanno un solo punto di vantaggio sul Tottenham: in caso di pareggio contro il Maribor o di sconfitta del Tottenham i biancocelesti sarebbero primi in classifica.

#CINEMA1 Diana Vreeland: l’imperatrice della moda: “Non conta tanto il vestito che indossi, quanto la vita che conduci mentre lo indossi” amava dire la regina della moda, l’icona di stile e la penna più temuta e amata da stilisti e creativi del ‘900. A Diana Vreeland, la giornalista di moda che – se fosse ancora in vita – sarebbe in grado di far tremare dee dell’Olimpo dell’haute couture come Anna Wintour, è dedicato il documentario diretto da Lisa Immordino, nipote della Vreeland, che ha selezionato e ricomposto migliaia di foto, scatti, filmati di famiglia e interviste (a grandi dive come Lauren Bacall, Twiggy e Brigitte Bardot) per confezionare un racconto lungo quasi come una passerella, in cui sfilano, uno dopo l’altro, i successi e i ricordi di una regina del gusto e dello stile. La Vreeland aveva cominciato giovanissima come editor della rivista femminile Harper’s Bazaar negli anni ’30, prima di diventare redattrice capo di Vogue America all’inizio degli anni ’60. Dopo aver lasciato il comando di Vogue, Diane si era dedicata all’arte, ma sempre a modo suo, trasformando il Met di New York in un paradiso di stelle e icone di stile.

#CINEMA2 Grandi Speranze: torna al cinema il capolavoro di Charles Dickens nella versione di Mike Newell, il regista di Quattro matrimoni e un funerale: siamo in Inghilterra all’inizio dell’800, dove il giovane orfano Pip, che vive nelle campagne viene convocato nella residenza di una ricca dama, che vive al buio, affinchè giochi assieme a un’altra bambina: Estella. Divenuto adulto Pip viene inviato a Londra per istruirsi grazie alla donazione di un ignoto benefattore. Ed è qui che comincia la vera storia, tra vecchi amori e nuovi passioni.

#CINEMA3 Scusa mi piace tuo padre: un cast che sembra soffiato a una serie tv della Fox e una trama che racconta una piccola favola tutta americana. Nel New Jersey, nel sobborgo di Orange Drive, una passione improvvisa tra la giovane primogenita della famiglia Ostroff,  Nina, fuggita nella grande metropoli ma tornata in provincia dopo una delusione amorosa Ostroff, la primogenita poco più che ventenne, che però dopo molto tempo torna a casa per il Ringraziamento a causa di una cocente delusione amorosa, e il più che maturo capofamiglia dei Walling, David, getta scompiglio nella piccola comunità bigotta di provincia. Eccezionale il cast: dal Hugh Laurie alla gossip girl Leighton Master (alias Blair), che in assenza del suo Chuck Bass mette gli occhi sul più maturo Doc House, all’eterno adolescente Adam Brody (vi ricordate il timido Seth Coen di OC?). L’equazione è presto fatta se si considera che la pellicola è anche l’esordio cinematografico del regista televisivo Julian Farino, autore di serie tv come Entourage, Big Love e Rome.

 

Alessia CASIRAGHI

Se i saldi vanno in saldo

 

Tempo di acquisti da mettere sotto l’albero anche nella capitale. Se le previsioni sui consumi degli italiani, come a Milano, non sembrano allettanti, la domanda da porsi è: i saldi di gennaio saranno ancora un salvagente per gli acquisti degli italiani?

Infoiva lo ha chiesto a Gianni Battistoni, Presidente dell’Associazione di Via Condotti, luogo storico delle shopping e delle grandi boutique del made in Italy a Roma.

Le previsioni per i consumi del prossimo Natale non sono incoraggianti. Quali saranno, secondo voi i trend di spesa degli italiani?
Via Condotti attende con fiducia e ottimismo la clientela italiana e straniera per gli acquisti del prossimo Natale. Le vetrine sono molto attraenti e gli arredi natalizi creano un’atmosfera propizia per acquistare doni utili e significativi.

Che cosa maggiormente scoraggia alla spesa per questo Natale? Incertezza, strette fiscali, limiti alle spese in contanti… ?
Le incombenze fiscali dei mesi di novembre e dicembre hanno operato un forte drenaggio dei capitali. L’incertezza ha una sua rilevanza nella flessione degli acquisti ma sono soprattutto le norme relative ai vari sistemi di pagamento che creano gli ostacoli maggiori.

Sul fronte dei limiti alle spese in contanti, il tetto di 1000 euro imposto dal decreto Salva Italia, che conseguenze ha avuto o avrà sugli acquisti (soprattutto di compratori stranieri) in via Condotti?
Nonostante la simpatia con la quale la stragrande maggioranza degli italiani ha accolto il governo Monti, credo che in alcune norme abbia peccato di miopia. Tra queste il tetto di 1000 euro che, anziché Salva Italia, andrebbe ribattezzato Affossa Italia. Le faccio un esempio: quest’estate in Corsica era esposto un grosso striscione con su scritto: “Merci Monsieur Montì”, e lo stesso è successo in Costa azzurra, a Montecarlo, in Grecia e nell’ex Jugoslavia. Norme come il tetto imposto di 1000 euro per gli acquisti in contanti andavano perlomeno concordate ed armonizzate con quanto vigente negli altri membri della comunità. Ha ragione Oscar Giannino nell’ affermare che in certi campi i “professori” si sono dimostrati dei veri e propri somari (una per tutti?La tassa sugli elicotteri: introito previsto 40 milioni, incassato 1 milioni con gravi danni all’industria). Dal canto nostro, il fascino di Via Condotti fortunatamente è tale che i Clienti sia italiani che stranieri credo che faranno qui i loro acquisti di Natale. Ma quanti altri opteranno per le condizioni più agevoli (di pagamento) dei Paesi confinanti?

In che percentuale le boutique di Via Condotti aderiranno all’ iniziativa delle promozioni anticipate pre Natale? Secondo lei si tratta di una valida iniziativa?
Non mi risulta che le aziende di Via Condotti effettuino delle vere e proprie promozioni pre natalizie, tuttavia ognuna potrà riservare, a sua discrezione, facilitazioni alla propria clientela. Ed in questi periodi un incoraggiamento in tal senso non guasta…

Capitolo saldi: sono ancora il salvagente di una stagione, o la gente non ne ha più nemmeno per aspettare il 5 gennaio?
Con l’apertura dei numerosi centri commerciali (spesso in vendita promozionale) e degli outlet che effettuano saldi tutto l’anno, stabilire per legge una data per poter effettuare i saldi è una grossa idiozia. Aggiungo una riflessione: credo che la legge sia anche illegittima in quanto le aziende non hanno un prezzo di vendita imposto e di conseguenza, se non danno pubblicità alla parola saldi (ovvero non espongono il consueto cartello) ipoteticamente – e praticamente – possono applicare il prezzo che vogliono, quando vogliono.

Secondo le sue previsioni, i saldi partiranno da riduzioni più alte rispetto agli anni passati?
Più o meno ritengo che le percentuali di sconto saranno simili a quelle degli anni precedenti.

Il 2013 sarà l’anno delle elezioni. Quali politiche chiedete al governo attuale, nella sua ultima fase, e a quello nuovo per rilanciare il sistema Paese?
Forse sarà meglio chiedere una politica di rilancio del sistema Paese al nuovo governo, sperando che lo inserisca come priorità nel proprio programma. E poi cancellare tutte quelle norme che permettono alla burocrazia di strangolarci quotidianamente, la riduzione dell’ormai insostenibile carico fiscale e lo sviluppo del Turismo. L’unico modo per vendere il “prodotto Italia” all’estero è una politica seria e fatta da persone capaci ed oneste.

Alessia CASIRAGHI

“Crisi, l’uscita dal tunnel è lontana”

Alla recente assemblea di Confcommercio svoltasi a Roma, il presidente Carlo Sangalli non le ha mandate a dire al Governo: “Siamo – ha detto – innanzi ad un tornante cruciale della storia europea e della storia della nostra Repubblica. Secondo un’agenda che chiama in causa la responsabilità della politica e delle istituzioni, ma certamente anche delle forze sociali. L’uscita dal tunnel della crisi appare davvero ancora lontana. Serve un’agenda che faccia anzitutto tesoro del recente richiamo del presidente della Banca europea, Mario Draghi, sulla forma ‘ideale’ delle politiche di consolidamento fiscale. Servono politiche di riduzione del deficit e del debito sviluppate all’insegna delle riduzioni di spesa corrente e non già di aumenti di tasse, proprio allo scopo di contenerne l’impatto sul prodotto interno“.

Poi una mazzata alla politica fiscale: “Bisogna attivare al più presto il principio di destinare almeno una quota rilevante delle risorse derivanti dal recupero di evasione ed elusione alla riduzione della pressione fiscale a carico dei contribuenti in regola. Una pressione giunta ormai al livello record del 55% circa e che costituisce, dunque,un’insostenibile zavorra a carico di investimenti e consumi. Occorre insomma una prospettiva realistica di riduzione netta della pressione fiscale complessiva“.

Infine, parole chiare nei confronti del prossimo aumento dell’Iva: “Sul fronte dell’Iva è rimasta aperta la prospettiva dell’aumento dell’aliquota ordinaria dal 21% al 22%. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: si è fatto un passo avanti, ma ancora non ci siamo perché l’aggravio dell’aliquota ordinaria colpirà, con un ulteriore onere fiscale complessivamente ben superiore ai 4 miliardi di euro, una larghissima fascia di prodotti e servizi. Per questo chiediamo venga fatto di tutto per archiviare definitivamente l’ipotesi di un nuovo aggravio dell’aliquota Iva ordinaria. Sarebbe, infatti, una doccia gelata che smorzerebbe le prospettive di ripartenza dell’economia“.

“Oggi – ha concluso Sangallila qualità delle scelte politiche si misura anzitutto sul versante della risposta ad un drammatico deficit di legalità. Serve, allora, l’efficienza del sistema giustizia ed il contrasto più determinato della piaga della corruzione, giustamente definita dalla Corte dei Conti come una “tassa immorale ed occulta” stimata nell’ordine dei 60 miliardi di euro l’anno“.

Il moschettiere della Terza Repubblica

 

La Terra torna a squarciarsi nel sud dell’Italia: questa notte attorno all’una, una scossa di magnitudo 5.0 ha gettato il panico tra le popolazioni di Potenza e Cosenza. E si riapre così la ferita della sentenza che i giorni scorsi ha condannato a 6 anni i sismologi responsabili, secondo i Pm, della mancata allerta nel 2009 quando la Terra aveva tremato a L’Aquila. E mentre sindacati, associazioni civile e il sindaco di Napoli De Magistris si preparano a scendere in piazza contro il Governo Monti, domani a Roma, Luca Cordero di Montezemolo sigla un manifesto a 5 per la nascita di un nuovo contenitore ‘democratico e liberal’. E’ attesa invece per questa sera la sentenza del processo che vede imputato Salvatore Parolisi per l’omicidio della moglie Melania Rea: l’accusa ha chiesto l’ergastolo.

IERI

Servizio Pubblico: prima puntata ieri sera su La7, dopo l’esperimento ‘nomade’ della scorsa stagione, per il Servizio Pubblico di Michele Santoro: picchi del 20% di share e 3 milioni di spettatori. Ospiti d’eccezione: il candidato alle primarie del Pd Matteo Renzi e il Presidente della Camera Gianfranco Fini, messo ai ferri corti dal conduttore per l’affaire riguardante la casa di Montecarlo. “Non mi dimetto per uno scandalo che non c’è” ha replicato Fini, che ha preso le distanze dal cognato Giancarlo Tulliani “non posso rispondere di comportamenti di altri”. Luisella Costamagna mette alla strette invece Renzi, accusandolo di essere come D’Alema, e per farlo, si concede anche una citazione cinefila, da Aprile di Mon. Moretti: “Dì qualcosa di sinistra”.

Vendola Indagato: le tempeste sui candidati alle primarie del Pd sono appena cominciate. Nichi Vendola, leader del Sel e Presidente della Regione Puglia è accusato dalla Procura di Bari di abuso d’ufficio: nel 2009 avrebbe istigato l’ex direttore generale dell’Asl, Lea Cosentino, a riaprire i termini del concorso per la carica di direttore medico dell’Ospedale San Paolo. A ricoprire la carica è tutt’oggi Paolo Sardelli. “Se condannato, lascio la politica” ha fatto sapere Vendola. La guerra è appena cominciata.

Sangue in Afghanistan: aveva solo 24 anni Tiziano Chierotti, il caporale degli Alpini che ieri ha perso la vita in uno scontro a fuoco in Afghanistan. Partito a settembre, Tiziano era alla sua prima missione all’estero. Gli italiani uccisi in Afghanistan dal 2004 ad oggi sono 52: la guerra è finita? No, meglio non dimenticarlo.

Inter Partizan: una vittoria all’ultimo respiro per i nerazzurri ieri sera a San Siro contro i serbi del Partizan. Tifoserie contenute, a dispetto dell’allarme da codice rosso lanciato nei giorni scorsi e sesta vittoria consecutiva per l’Inter di Stramaccioni in Europa League. E l’Inter fa sognare.

OGGI

La terra trema: un sisma di magnitudo 5.0 ha colpito questa notte all’1.05 le province di Potenza e Cosenza. Ipocentro localizzato a 6,3 km di profondità nell’area del Pollino, mentre durante tutto il corso della notte gli abitanti si sono riversati in strada anche a seguito dello sciame sismico che ha fatto registrare scosse più lievi fino all’alba. Il bilancio è di un anziano morto per infarto mentre si trovava nella sua casa di Scalea. E si riapre la polemica a pochi giorni dalla condanna a 6 anni degli esperti della Commissione Grandi Rischi, che secondo il Giudice Billi non seppero prevedere la gravità della scossa de L’Aquila e non allertarono in tempo la popolazione. ”Una settimana fa avevamo acceso i riflettori sull’evoluzione dello sciame sismico nel Pollino, dicendo che era necessario attivare uno stato di attenzione” ha fatto sapere Giuseppe Zamberletti, presidente della Commissione Grandi Rischi. “Imprevedibile” è stato il commento dello scienziato Enzo Boschi in merito all’entità della scossa della scorsa notte.

Omicidio Melania Rea: sarà il giorno più lungo oggi per Salvatore Parolisi, vedovo di Melania Rea e principale indagato per la morte della moglie il 18 aprile del 2011 nel bosco di Ripe Civitella. Oggi i giudici del Tribunale di Teramo potrebbero infliggere al caporale maggiore la pena più alta chiesta dall’accusa: ergastolo senza attenuanti, pena ridotta a 30 anni poichè Parolisi ha scelto il rito abbreviato. La sentenza è attesa per questa sera.

Allerta maltempo: in Liguria è scattato questa mattina il codice rosso della Protezione Civile: a Genova scuole chiuse, evacuazioni disposte in alcune zone della città e popolazione allertata. Il timore è che la Riviera venga colpita duramente come era accaduto il 4 novembre del 2011, con un bilancio di morti e intere aree distrutte.

Il Futuro di Montezemolo: li potremmo chiamare i 5 moschettieri della Terza Repubblica: sono Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Italia Futura, Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Raffaele Bonanni della Cisl, Andrea Olivero, presidente delle Acli e Lorenzo Dellai, presidente della provincia autonoma di Trento. Sono i 5 firmatari e promotori dell’appello per la creazione di un nuovo ‘contenitore’ di stampo “democratico, popolare e liberale”, un soggetto politico che vedrà la luce in occasione del meeting aperto a tutti del prossimo 17 novembre. Nel manifesto spiccano espressioni come ‘urgente e radicale cambiamento della politica’ e ‘dignità al lavoro sia come servizio pubblico che come intrapresa privata’, ‘riduzione della pressione fiscale’, ‘ricostruzione civile’. Ammutinato speciale, Oscar Giannino, già animatore di ‘Fermare il declino’ che ha deciso di non prendere parte all’evento di novembre “pensiamo che si debba scartare rispetto all’agenda Monti” il commento del giornalista.

DOMANI

No monti day: si preannuncia una giornata campale quella che si svolgerà domani nella Capitale: organizzazione sindacali, comitati di disabili, forum italiano dei movimenti per l’acqua e anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si sono dati appuntamento alle 14.30 in Piazza della Repubblica. Il corteo, per il quale sono attese oltre 20 mila persone, raggiungerà Piazza San Giovanni passando per Via Cavour, Piazza dell’Esquilino, Piazza S. Maria maggiore, Via Merulana, Viale Manzoni e Via Emanuele Filiberto.

Milan Genoa: si disputerà domani sera alle 20.45 allo Stadio Meazza il match tra i rossoneri di Allegri e il Genoa di Gigi Del Neri. Occhi puntati sulla panchina del Milan, dopo l’ennesimo défaite in terra spagnola di mercoledì: il Genoa arriva a Milano motivato dal post De Canio, mentre Allegri viaggia sempre più sul filo del rasoio. Che vinca il migliore.

Ora solare: orologi indietro di un’ora nella notte fra sabato 27 e domenica 28 ottobre. Torna l’ora solare in tutta Italia: l’ora legale tornerà il 30 marzo 2013.

Alessia CASIRAGHI

Il governo amico delle imprese? Ma va’ là!

E per fortuna che questo avrebbe dovuto essere il governo che avrebbe favorito la ripresa… Chiedetelo alla Cgia di Mestre e vedete che cosa vi risponderanno.

Vi risponderanno con uno studio, che hanno effettuato mettendo a confronto gli effetti economici che aggraveranno il carico fiscale e contributivo delle imprese con quelle, invece, che ne alleggeriranno il peso: risultato, il saldo, nel triennio 2012-2014, sarà positivo. Il che significa che le imprese italiane si troveranno a pagare quasi 5,5 miliardi di euro in più. Un risultato che si ottiene sottraendo dai 19 miliardi di tasse e contributi introdotti dal Governo Monti, i circa 13,6 miliardi di euro di alleggerimento fiscale che l’Esecutivo praticherà nel triennio considerato.

Analizzando dapprima gli aumenti di imposta, la Cgia ha sottolineato come il 2012 è l’anno dell’IMU: rispetto all’ICI, il prelievo medio per i negozi e i laboratori risulta mediamente raddoppiato, mentre per i capannoni (categoria catastale D1) si registrano incrementi di imposta che superano il 60%. Oltre all’IMU, nel 2012 sono aumentate dell’1,3% anche le aliquote contributive INPS a carico degli artigiani e dei commercianti.

Nel 2013, poi, entrambi i prelievi subiranno ulteriori aumenti. Rispetto all’ICI, con l’IMU il prelievo sui capannoni aumenterà di circa l’80% a causa dell’aumento del coefficiente per la determinazione della base imponibile, che passa da 60 a 65. Le aliquote previdenziali, invece, subiranno un ulteriore aumento dello 0,45% sino a portare nel giro di qualche anno l’aliquota di questi lavoratori autonomi al 24%.

Sempre nel 2013 le imprese faranno i conti con la riduzione della deducibilità dei costi per le auto aziendali che il fisco non riconoscerà più nella misura del 40%, ma del 27,5%. Una misura che interessa circa 7 milioni di automezzi.

Infine, per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, che si chiamerà TARES, bisognerà versare al Comune una maggiorazione pari a 0,3 euro al mq che i Sindaci potranno aumentare sino a 0,4 euro. Gli imprenditori dovranno quindi pagare questa maggiorazione anche sulla superficie degli immobili destinati all’attività commerciale/produttiva. Secondo la Cgia, che queste misure varranno circa 5 miliardi di euro nel 2012, che diventeranno quasi 6,7 nel 2013 per salire a 7,3 nel 2014. Pertanto, nel triennio 2012-2014 le maggiori tasse e contributi a carico delle imprese saranno pari a poco più di 19 miliardi di euro.

Le più penalizzate dal pacchetto di misure introdotte dal governo Monti – sostiene il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussisaranno le micro imprese: in particolar modo quelle senza dipendenti che non potranno avvalersi degli sgravi Irap previsti per i dipendenti e dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), visto che per le aziende in contabilità semplificata non potranno applicare quest’ultima misura. Se si considera che il 75% degli imprenditori individuali lavora da solo, si può affermare che gli artigiani e i commercianti che non hanno dipendenti subiranno dei forti aumenti di tassazione non ammortizzati dagli sgravi previsti dal Salva-Italia“.

La Cgia ha poi analizzato misure a vantaggio delle imprese. Sempre nel triennio preso in esame, sono stati introdotti dei provvedimenti a favore delle imprese: l’ACE (Aiuto alla Crescita Economica); la deducibilità dell’IRAP (relativa al costo del lavoro) dalla base imponibile IRPEF e IRES; l’aumento delle deduzioni forfettarie (dalla base imponibile) IRAP se tra il personale dipendente vi sono donne o giovani di età inferiore a 35 anni.

Un pacchetto di misure che vale poco più di 2,5 miliardi nel 2012, 5 miliardi nel 2013 e quasi 6 miliardi nel 2014. Nel triennio 2012-2014, l’alleggerimento fiscale sull’intero mondo imprenditoriale sarà pari a quasi 13,6 miliardi di euro.

Il saldo tra aggravi e sgravi penalizzerà il mondo imprenditoriale per oltre 2,4 miliardi nel 2012, 1,6 miliardi nel 2013 e quasi 1,4 miliardi nel 2014. Nel triennio, quindi, il peso fiscale sulle imprese crescerà di quasi 5,5 miliardi di euro.

Conclude Bortolussi:Pur riconoscendo che questo Governo ha dimostrato in più di una occasione di avere una certa sensibilità nei confronti delle piccole imprese – grazie all’approvazione del decreto per il pagamento dell’Iva per cassa, i 6,7 miliardi messi a disposizione alla Pubblica amministrazione per pagare i fornitori o la riduzione del versamento dell’acconto Irpef relativo al 2011 – la situazione generale è tale che difficilmente le imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, potranno superare questo triennio con un carico fiscale aggiuntivo di questa portata. Non possiamo sperare di rilanciare l’occupazione e in generale l’economia se penalizziamo soprattutto le piccole imprese che costituiscono il tessuto connettivo della nostra economia“.

Il governo: l’Imu sarà più equa

Ma che cosa sta succedendo al governo Monti, il governo più amico delle tasse degli ultimi anni? Ieri il premier aveva spiazzato tutti aprendo, almeno a parole, a un possibile alleviamento della pressione fiscale entro la fine della legislatura. Miraggio durato lo spazio di poche ore, visto che con una nota nel pomeriggio Palazzo Chigi aveva poi smentito qualsiasi ipotesi che andasse in quella direzione

Ora il Governo, per bocca del sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, fa sapere di stare valutando una diversa distribuzione del gettito Imu nel rapporto tra Stato e Comuni. Il sottosegretario è intervenuto alla Commissione Finanze della Camera e ha fatto sapere che l’operazione sarà probabilmente effettuata utilizzando una legge ordinaria, dato che comporterebbe tempi più brevi rispetto a quelli degli eventuali decreti legislativi necessari.

L’uscita di Vieri Ceriani deriva dal fatto che allo studio della commissione c’era anche la possibilità di inserire nella delega fiscale alcune forme di progressività sull’Imu nei confronti delle famiglie o dei pensionati in difficoltà, oltre alla possibilità di trasferire ai Comuni l’intero gettito derivante dall’imposta. Un’ipotesi che il sottosegretario ha però bocciato:La proposta di attribuzione dell’intero gettito derivante dall’Imu ai Comuni non sarebbe effettivamente realizzabile lasciando invariato l’importo del fondo di riequilibrio – ha detto –. Possono esserci due soluzioni tecniche: da un lato una perequazione orizzontale, con il trasferimento di parte del gettito Imu dallo Stato al fondo di riequilibrio; dall’altro la destinazione diretta di una quota del gettito derivante dall’Imu al fondo perequativo stesso“.

Staremo a vedere. Di chiacchiere sulle tasse – e sulla pelle dei cittadini – se ne sono fatte fin troppe.