Concorso Agenzia per la cybersicurezza 60 posti disponibili. Bando

C’è tempo fino al 27 novembre 2022 per poter partecipare al concorso indetto dall’Agenzia per la Cybersicurezza, sono 60 i posti disponibili, ecco chi può partecipare e quali prove dovranno essere superate per il concorso Agenzia per la Cybersicurezza.

Posti disponibili e requisiti

I profili professionali ricercati con il bando di concorso Agenzia Cybersicurezza sono:

A. 15 Coordinatori per le funzioni di “Cyber Security Triage Operator” e “Digital Forensic and Incident Response Specialist”;
B. 10 Coordinatori per le funzioni di “Security and Threat Analyst”;
C. 5 Coordinatori per le funzioni di “Red Team Operator” ;
D. 5 Coordinatori per le funzioni di “Data Collection and Analysis” ;
E. 5 Coordinatori per le funzioni di “Tecnico di laboratorio software” ;
F. 5 Coordinatori per le funzioni di “Tecnico di laboratorio hardware” ;
G. 15 Coordinatori per le funzioni di “IT project coordinator and developer”.

Per conoscere i dettagli dei vari profili invitiamo a scaricare il bando.

Possono partecipare al concorso soggetti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale con un punteggio minimo di 80/100, oppure 48/60. Inoltre è richiesta esperienza dimostrabile di durata almeno triennale con contratto di lavoro dipendente oppure lavoro autonomo nel campo espressamente elencato per ciascuno dei profili ricercati.

Gli altri requisiti previsti per poter partecipare sono uguali a quelli generalmente richiesti nei pubblici concorsi e quindi, maggiore età, cittadinanza italiana, godimento dei diritti civili e politici, non aver avuto comportamenti incompatibili con le funzioni da svolgere presso l’Agenzia per la Cybersicurezza.

Come presentare la domanda

La domanda per partecipare al concorso presso l’Agenzia per la Cybersicurezza deve essere presentata esclusivamente per via telematica all’indirizzo https://www.inpa.gov.it/ per autenticarsi è necessario utilizzare un codice di identità digitale ( CIE, SPID o CNS).

Prove del concorso Agenzia Cybersicurezza

La prima cosa da sottolineare è che nel caso in cui le domande presentate siano più di 1.000, ci sarà una preventiva selezione per titoli. La valutazione viene eseguita con il voto del diploma, si procederà quindi a stilare una vera graduatoria e saranno ammessi i prime 1.000 + ex aequo. L’esito della preselezione viene comunicato ai candidati tramite PEC. Per tutti i dettagli consigliamo di scaricare il bando al link indicato al termine dell’articolo.

a data delle prove sarà comunicata esclusivamente sul sito https://riqualificazione.formez.it e sul sito www.acn.gov.it, almeno 15 giorni prima delle prove. Le prove saranno due: prova scritta e prova orale e avranno ad oggetto le materie del concorso indicate sempre nel bando. La prova scritta consiste in un quiz a risposta multipla (50 domande) e due quesiti a risposta sintetica e sarà effettuato con l’uso di strumenti informatici con garanzia di anonimato. La prova orale verte sulle stesse materie, coloro che hanno superato lo scritto e sono ammessi all’orale ne ricevono comunicazione tramite PEC. Per conoscere tutte le materie invitiamo a scaricare il bando.

Scarica il bando seguendo il link

http://riqualificazione.formez.it/sites/all/files/bando_acn_60_coordinatori_ict_13456.pdf

Per conoscere altre possibilità di inserimento lavorativo, leggi:

Concorso Corte dei Conti: 60 posizioni aperte. Requisiti

Cartier assume: 450 posizioni aperte. Ecco quali sono e come candidarsi

Mercato dell’Ict in calo, la parola d’ordine è innovazione

 

Il mercato italiano dell’Ict ha segnato un calo nelle vendite significativo nel 2011: per quanto riguarda le sue componenti tradizionali (hardware, software e servizi) la contrazione è stata del 3,6% rispetto al 2010, mentre sul versate It si è passati dal – 1,4% di fine 2010 al -4,1% (Tlc da – 3,0% a -3,4%) del 2011. Nel dettaglio sono stati venduti 4.559 milioni di euro di hardware (- 9%), su cui ha pesato il calo nelle vendite di PC (6.370.000, -16,2%), non compensato dal boom dei tablet (858.000 pezzi, +100,2%), mentre il software ha dato prova di maggior tenuta (4.226 milioni di euro, 1%).

I dati sono il frutto del 43mo Rapporto Assinform relativo alle performance del settore Ict nel 2011: “a fronte di un aumento medio mondiale della domanda di Ict di + 4,4%, questi risultati mettono in luce in modo drammatico le difficoltà di ripresa della nostra economia, che fa ancora troppa, estrema, fatica ad agganciarsi all’innovazione digitale come motore della crescita” ha sottolineato Paolo Angelucci, presidente di Assinform.

I trend mondiali parlano chiaro: nel resto del mondo l’informatica è salita del 2,4% e le Tlc del 5,7% nel 2011; il mercato trainante resta quello degli Usa con l’It a +3,1% (+ 5,1 nel 2010) e la Germania con + 2,3% (+ 2,6% nel 2010). Fanalino di coda in Europa la Spagna con – 5,3%. E’ importante sottolineare però che, a differenza dell’Italia, il rapporto Spesa It/Pil nel 2011 nei Paesi sopracitati è stato molto più elevato (Usa 4,2%, Francia 3,4%, Germania e Uk 3,3%), mentre l’Italia, come la Spagna, si è fermato all’1,8%. La forbice tra innovazione e Italia si va allargando, diventando sempre più ampia.

Veniamo al 2012: nel primo trimestre il mercato delle telecomunicazioni ha totalizzato 9.960 milioni di euro, con un calo del 3,1% rispetto al 2011, mentre quello dell’IT è arrivato a quota 4.085 milioni di euro, segnando una contrazione del 3,4%, per un mercato complessivo dell’ICT pari a 14.045 milioni, in calo del 3,2%. Le previsioni per il 2012 parlano di un business complessivo pari a 56.599 milioni (-2,5%) con la componente telecomunicazioni a 39.530 milioni (-2,1%) e la componente IT a 17.119 milioni (-3, 1%).

Se il calo sembra contrarsi, a ciò si aggiunge una buona notizia, almeno secondo Paolo Angelucci, presidente di Assinform: “al calo della domanda Ict tradizionale, si sta contrapponendo l’emersione di un nuovo perimetro del mercato digitale, che tende ad ampliarsi in virtù della crescita delle componenti più innovative, legate alla penetrazione del web, allo sviluppo del cloud, all’Internet delle cose, all’uso di tablet, e-reader e smartphone”. Si tratta di un settore che è il frutto della convergenza fra tecnologie informatiche e di telecomunicazione, e che nel solo 2011 è stato di 69.313 milioni di euro, con un trend negativo più attenuato, dell’ordine di – 2,2 % rispetto al 2010.

Un nuovo trend in grado di compensare le perdite subite dal mercato tradizionale dell’Ict? Sembra proprio di si: “se il 2012 vedrà, secondo le nostre previsioni, un trend delle componenti tradizionali dell’Ict ancora in discesa, anche se con velocità attenuata, dell’ordine di – 2,5% , con le Tlc a -3,1% e l’It a -2,1%, prevediamo una crescita delle componenti innovative di +6,7% continua Angelucci.

Puntare su ricerca, sviluppo e innovazione sembra l’unica soluzione per salvare il mercato: rifocalizzarsi sugli asset innovativi e rimodellarsi in maniera efficiente su quelli tradizionali; crescere dimensionalmente sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, innanzitutto capitale di rischio e reti d’imprese, investire massicciamente in Ricerca e Sviluppo. E a proposito di Agenda Digitale e Riforme dello Stato Angelucci sottolinea come sia necessario agire su latri 5 fronti:

  • risolvere il credit crunch: per le imprese It è fondamentale, perché essendo labour intensive sono particolarmente esposte alle problematiche finanziarie
  • riforma del lavoro: non deve essere piu “tossica” dell’attuale dell’art.18 bloccando la capacità di affrontare le sfide che pone il Global Digital Market
  • appalti: è indispensabile rivisitare la materia per l’It, eliminando le gare al massimo ribasso e rispettando i tempi di pagamento
  • riformare l’in-house per eliminare distorsioni di mercato e rivitalizzare la concorrenza nell’informatica pubblica
  • introduzione del Chapter 11 italiano per permettere la ristrutturazione delle imprese

L’Italia vive ancora in una dimensione di arretratezza dal punto di vista dell’utilizzo delle tecnologie informatiche, e questo colpisce anche le piccole e medie aziende che molto spesso puntano troppo poco a innovazione e imprese digitali. Per fare qualche esempio, nel nostro Paese le imprese italiane che acquistano on-line sono meno del 20%, contro la media europea del 30%, e ancora, è bassissimo il numero delle aziende che vendono on-line, raggiungendo valori del 2%, contro il 12-13% europeo. Colpa degli acquirenti? La popolazione italiana che usa spesso Internet non supera il 54%, mentre in Europa va oltre 71%), e fra questi, la popolazione che acquista on-line è meno del 15% (Europa 40%), senza dimenticare che le famiglie italiane con accesso alla banda larga sono poco più del 53%.

Parole d’ordine: investire e innovare. Magari dandosi appuntamento al Salone Smau 2012, in programma dal 17 al 19 ottobre a FieraMilanoCity, per fare il punto all’information e communication technology.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Alessia CASIRAGHI

Nuovi scanner per l’utenza business

Scanner, scanner delle mie brame… Per le esigenze del business lo scanner è un device sempre più indispensabile. Lo sanno anche i big mondiali dell’elettronica come Canon, che ha ampliato la sua gamma di scanner di rete con i modelli ultracompatti ScanFront 300e e 300 eP, che possono essere gestiti e amministrati centralmente all’interno di un network, riducendo costi e tempi IT.

Usati come dispositivi di scansione condivisa in uffici, postazioni di customer service o uffici di filiali remote, entrambi i modelli assicurano una soluzione di acquisizione dei documenti intuitiva, in attività in cui l’integrazione immediata dei dati nelle applicazioni business e nel flusso del lavoro è indispensabile, come nei settori della rivendita, della finanza, della sanità e delle telecomunicazioni. I nuovi scanner sono potenziati dal software eCopy ShareScan, che garantisce un’elaborazione avanzata dei documenti.

Tramite il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), i dati possono essere estratti dal documento acquisito nel punto di cattura, consentendo una validazione e integrazione in tempo reale nelle applicazioni business esistenti.

ScanFront 300e e 300 eP possono essere collegati e gestiti da eCopy ShareScan Manager attraverso la stessa rete di altri dispositivi abilitati eCopy, compresi gli scanner stand-alone Canon USB e i dispositivi multifunzione.

ScanFront 300e e 300 eP saranno disponibili dal mese di giugno 2012, mentre i pacchetti software eCopy ShareScan saranno disponibili separatamente.

Laura LESEVRE

Il settore IT sempre più in crisi

di Vera MORETTI

Il mercato IT è in crisi, e i numeri lo dimostrano ampiamente: il peggioramento era cominciato già nel secondo semestre dello scorso anno, e il trend negativo continua anche nel primo trimestre 2012.
Assinel Report, infatti, conferma un 2,9% in negativo rispetto all’ultimo trimestre 2011 e diventa -6,2% se si confronta con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Ad essere colpito è soprattutto l’hardware, che ha registrato -8,7% rispetto al primo trimestre 2011, seguito dal comparto Servizi IT (-7,6%) e dal software (-3,2%).
In positivo, invece, il Cloud Computing (+43,8%) e il segmento tablet/smartphone (+12,3%), ma la perdita è di quasi 3 miliardi di euro dal 2008 ad oggi.

Giorgio Rapari,presidente di Assintel, ha dichiarato: “Come sempre il nostro Paese non è stato capace di sfruttare le dinamiche anticicliche legate all’Information Technology, intrappolato in logiche tattiche, purtroppo necessarie, di taglio dei costi“, anche se viene visto con ottimismo il binomio Monti-Passera, grazie all’attenzione nei confronti dell’Agenda Digitale.

E’ anche vero, però, che il mercato non può permettersi il lusso di aspettare i modi e i tempi della politica, cosa che rappresenterebbe un’ulteriore perdita da parte del settore. Per salvare l’IT, invece, occorre stare al passo con le innovazioni, come l’enterprise mobility, il cloud, il mondo social e l’information security management.

Salta all’occhio, tra i problemi più salienti, il declino della spesa nel medio periodo, poiché rispetto all’ultimo trimestre del 2011, l’Hardware segna un -9,7% e così finirà l’anno.
Il comparto Servizi IT segna un -0,3% che, secondo le previsioni, calerà fino al -3,8%. Il software sembra tenere, con un debole +0,2%, che dovrebbe salire dello 0,8% per la fine del 2012.

Positive, invece, le cifre per Assicurazioni, TLC-Media e Consumer. Infine continuerà la contrazione della spesa in innovazione per le micro e piccole imprese (si stima rispettivamente un -16,7% e un -11,6%), mentre le grandi e medio grandi imprese dovrebbero riuscire a mantenere posizioni meno negative (-1,5% e + 0,5% rispettivamente).
Considerando, poi, che i segnali positivi derivano da quelle imprese che hanno sviluppato un Made in Italy innovativo, capace di investire in competitività e qualità, si conferma il principio per cui l’IT deve abbandonare il suo carattere tradizionale ed essere sempre più proiettato verso le nuove tecnologie.

Tutto ciò viene confermato anche da Alfredo Gatti, mangino partner di Nextvalue: “La trasformazione dell’IT si fa strada inesorabilmente pur tra le difficoltà del momento. Persone, amici, famiglie usano strumenti come tablet, smartphone e social media per decidere in chi riporre fiducia, dove andare, cosa comprare e perché. Imprese e società civile usano gli stessi strumenti per essere più presenti e vicini ai loro clienti. Per gli operatori dell’IT è il momento di ripensare al valore dei propri clienti, di creare nuovi modelli operativi, di trarre nuovi vantaggi competitivi. La sfida è farlo velocemente e capire quanto tutto ciò può portarci lontano“.

Torino: accordo Piemonte-Ict

Il 20 aprile (ore 11,30-13,00A presso la Camera di Commercio di Torino – Palazzo Birago – via Carlo Alberto, 16 – Torino) Balsam, società di consulenza e servizi specializzata nel fornire soluzioni software e hardware per il settore medicale in Arabia Saudita incontra le imprese del progetto Think Up e firma un accordo di distribuzione con la cuneese Tecnilab, leader europeo nella produzione e assistenza di macchine per la gestione automatizzata dell’immagazzinamento e della distribuzione delle confezioni di farmaci in ospedali e farmacie.

L’accordo nasce in seno a Think Up, progetto dedicato allo sviluppo internazionale del comparto ict piemontese, promosso dalla Camera di Commercio di Torino, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) con il supporto dei partner Fondazione Torino Wireless e Polo Ict

Fonte: camcom.gov.it

HP t200 Zero Client per MultiSeat : 15 postazioni, 1 solo pc

È arrivato il nuovo HP t200 Zero Client per MultiSeat, soluzione ottimale che risolve i problemi legati alla connessione, con un costo decisamente inferiore a un PC tradizionale.

HP t200 Zero Client per MultiSeat, che sarà disponibile da novembre, è un hardware per la connettività Ethernet o Usb, una soluzione che regala alle aziende la flessibilità necessaria per aggiungere più utenti. Quanti? Addirittura 15 postazioni a un PC o a un server, sempre con connettività Ethernet.

Per chi è stato pensato? Soprattutto per le Pmi, call center, centri di formazione, scuole, studi medici, insomma, posti di lavoro dove più dipendenti condividono l’area di lavoro.

“HP t200 Zero Client aggiunge una maggiore scalabilità alla nostra soluzione HP MultiSeat, rendendola la scelta ideale non solo per piccole imprese e istituti didattici, ma anche per centri di formazione, strutture sanitarie e ambienti di produzione – ha detto Giampiero Savorelli, Contry Category Manager Personal Systems Group, HP Italiana – Secondo Idc, HP è prima al mondo per quote di mercato nella categoria thin client, nel secondo trimestre del 2011. Per mantenere questi standard e andare incontro alle aspettative dei clienti, HP continua a innovare con soluzioni semplici, flessibili e convenienti, che garantiscono una migliore esperienza per l’utente e una maggiore produttività”.

Grande poco più di un mazzo di carte, HP t200 Zero Client  permette a più utenti di connettersi facilmente ad un unico computer host HP Compaq ms6200 Series Desktop, tramite Usb o attraverso Ethernet.

Senza bisogno di schede di espansione, e installabile rapidamente, questa soluzione consuma solo 3 watt in caso di connessione all’host tramite Usb, per ridurre sensibilmente i costi energetici. Inoltre, HP t200 Zero Client prevede supporto per Microsoft MultiPoint Server 2011, ed è compatibile con i più recenti sistemi operativi, aggiornamenti e patch di protezione.

Giulia Dondoni

Information Technology in Italia: crescita del 2,2%

L’Information Technology stenta a decollare in Italia. E’ quanto emerge dalla ricerca annuale “Assintel Report”, condotta da Nextvalue per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
La ricerca ha evidenziato come l’Italia si collochi agli ultimi posti nella media europea di crescita del mercato dei Software e dei servizi IT: un misero +2,2% per il 2011, soprattutto grazie alla spinta del 2010, rispetto ad una media europea di +2,9%.

Ma quali sono i settori in calo e quelli in crescita secondo il rapporto Assintel? Cresce il mercato dei Cloud Computing e dei Tablet, con un + 141%, mentre è in caduta libera il settore dei server di fascia bassa, notebook e netbook, con un -48%. Segnali positivi arrivano dal mercato del Software passando dal +2,7% del 2010 all’attuale +3,6% , con un volume di 4.273 milioni di euro, come pure i Servizi IT, con un +2,4%, per un valore di 9.238 milioni di euro.
Il fenomeno emergente del Cloud continua la sua corsa con ritmi accelerati (+40,4%), andando ad impattare sia come servizio IT, sia come vero e proprio sostituto di hardware, in special modo server.

Siamo alla resa dei conti rispetto ad un sistema che ormai da anni non è capace di implementare politiche che sostengano la crescita e l’Innovazione” ha commentato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. I segnali della crescita non si vedono, nonostante le fiduciose aspettative che dominavano il clima del primo semestre del 2011, e la causa è imputabile, secondo Rapari alla politica “che non fa nulla di strategico per l’innovazione”. Quali allora le prospettive per il futuro? “La cosa migliore in questo momento è rimboccarsi le maniche e lavorare – continua Rapari – Abbiamo le capacità necessarie per elaborare un’Agenda Digitale fatta dalle imprese per le imprese, quello che ci occorre è innovare con coraggio al nostro interno ed entrare in un’ottica di rete, di cui l’associazione può essere il catalizzatore“.

Alessia Casiraghi