Made in Italy verso nuove mete

Si è discusso della diffusione del Made in Italy nel mondo, durante il XII Forum del Comitato Leonardo, appuntamento annuale dedicato al confronto tra istituzioni, imprenditori e mondo del credito sullo stato attuale del Made in Italy.

Non si punterà solo alle grandi griffe di moda e design, ma, al contrario, ciò che si vuole esportare è l’arte del saper fare, che da sempre rappresenta la miglior qualità dei prodotti nostrani.

Luisa Todini, presidente del Comitato Leonardo, ha puntualizzato: “Mentre la nostra economia continua a subire arretramenti del Pil, perdite di lavoro e chiusure di aziende, con lo Stato che non riesce a pagare le imprese e imprese che non riescono a pagare lo Stato, la burocrazia frena anche il mecenatismo. Per ritrovare la via della crescita e riconquistare quote di mercato all’estero dobbiamo, pubblico e privato, far leva su 2 nostri grandi vantaggi competitivi: la vocazione manifatturiera, i prodotti di qualità totale; e la vocazione culturale e ambientale, i servizi per la qualità della vita”.

E anche l’export amplierà i suoi orizzonti, uscendo dalla rotta dei paesi Brics ed estendendosi a tutti i paesi emergenti. A questo proposito, una ricerca condotta dall’Ice in collaborazione con Prometeia ha individuato ben 25 paesi verso i quali le imprese italiane possono dirigersi per proporre i loro prodotti.

Dalla ricerca emerge una geografia dei mercati del futuro che cambia in funzione della specializzazione delle imprese. Per i beni di consumo, la variabile considerata più rilevante è la soglia di reddito (stimata in 11.500 dollari pro capite a parità del potere d’acquisto, poco meno di 9.000 euro) da cui si innesca un processo di consumo più dinamico di questi beni.

Per i beni di investimento, il motore principale è costituito dal livello di industrializzazione del Paese, che dà una misura potenziale di quanti macchinari saranno necessari a sostenerne la convergenza industriale verso le economie mature. Per le opere infrastrutturali, infine, sono determinanti la qualità e la quantità delle infrastrutture già presenti e i piani di investimento previsti.

Per quanto riguarda i beni di consumo Made in Italy, i Paesi a più alto potenziale di sviluppo risultano essere Emirati Arabi, Cile e Malesia, seguiti da Qatar e Arabia Saudita. Al vertice della classifica dei mercati più attrattivi per i beni di investimento si collocano Arabia Saudita, Messico, Indonesia, Thailandia e Cile, mentre i Paesi che offrono le maggiori opportunità per le imprese italiane delle costruzioni sono i mercati asiatici di Indonesia, Pakistan, Vietnam e Thailandia, seguiti dal Messico.

Riccardo Monti, presidente dell’Ice, ha commentato così i risultati: “Dalla ricerca emerge come sia nelle infrastrutture, sia nei beni di investimento, sia nei beni di consumo l’offerta italiana debba rafforzare ulteriormente la propria presenza sui mercati extraeuropei. L’Africa sub-sahariana, con un fabbisogno stimato di quasi 270 miliardi di investimenti al 2020, il Far East e l’America Latina, sono aree da cui si attende grande dinamismo e noi abbiamo ottime carte da giocare, grazie a una offerta che si incontra con la domanda locale di macchinari e tecnologia e con quella di beni di consumo del nuovo ceto medio. In questi mercati l’Agenzia ha predisposto nuovi programmi di promozione e sta per aprire nuovi Uffici. Un rafforzamento del presidio diretto dei mercati culturalmente e geograficamente più lontani sarà uno strumento fondamentale per una maggiore diffusione del Made in Italy”.

Vera MORETTI

Le macchine tessili italiane volano in Indonesia

I Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri promuovono la trasferta in Indonesia di ACIMIT, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, che parteciperà dal 6 all’8 maggio alla missione di sistema organizzata dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

L’Indonesia, come ha confermato anche Sandro Salmoiraghi, Presidente di ACIMIT, “rappresenta uno dei nostri mercati a maggiore crescita. Siamo convinti che questa missione di sistema sarà un’ulteriore occasione per rafforzare i già profondi rapporti che legano le aziende tessili indonesiane con i costruttori italiani di macchine tessili”.

La missione prevede una serie di incontri B2B e di seminari tecnici, che sembrano di particolare rilevanza per il settore meccano-tessile italiano.
Il motivo è il crescente sviluppo dell’Indonesia anche e soprattutto dal punto di vista dell’industria tessile, grazie ad un programma governativo per il rilancio del settore che ha previsto incentivi per l’acquisto di nuovi macchinari.
Nel periodo 2007-2011, secondo il Ministero dell’Industria, 670 aziende tessili hanno tratto vantaggio da questo programma. In conseguenza anche la domanda di macchine tessili in Indonesia è cresciuta.

L’esportazione italiana in Indonesia è molto attiva, tanto che, nel 2012, sono state esportate macchine tessili Made in Italy per un valore di 38 milioni di euro, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 30%.
Più richieste, le macchine per nobilitazione (35% del totale), seguite da quelle per filatura (32%).

Vera MORETTI

Missione Qatar per il Piemonte

Il Piemonte sta per volare in Qatar, per una “missione” molto importante.
Dal 6 al 9 maggio, infatti, ben 16 imprese regionali parteciperanno a Project Qatar, evento di punta per le aziende che si occupano di arredamento e design, ma anche di edilizia, che si svolge a Doha.

La partecipazione a questo avvenimento fa parte del Progetto Integrato di Filiera (PIF) Progettare Costruire Abitare gestito da Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Camere di Commercio di: Torino, Novara, Cuneo, Vercelli, Verbano Cusio Ossola, Alessandria.

Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, ha dichiarato a proposito: “Il Qatar è un’area di notevole interesse per la filiera dell’edilizia: ammonta infatti a 60 miliardi di dollari l’investimento previsto per le infrastrutture. La parte più consistente sarà destinata alla realizzazione della metropolitana di Doha e all’alta velocità, ma molte altre sono le opere in programmazione. Questo mercato è quindi tra le aree a cui dedichiamo particolare attenzione attraverso il nostro progetto per la filiera dell’edilizia, nella consapevolezza che le aziende piemontesi sapranno proporre progetti competitivi e di eccellenza”.

Project Qatar rappresenta, anche per Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, “l’occasione ideale per presentare prodotti, servizi e sviluppare opportunità d’investimento, partenariati e forme di collaborazione industriale. Dunque un’occasione importante per il Piemonte, la cui presenza quest’annosi inserirà all’interno della partecipazione italiana coordinata dall’ufficio ICE di Dubai, in collaborazione con l’Italian Business Council di Doha”.

Il Qatar, come ha anche confermato Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino, rappresenta una vera e propria fucina di opportunità per le pmi italiane, e in particolare piemontesi, tanto che, in questi due ultimi anni, sono stati firmati 2 Memorandum, uno con la Qatar Chamber of Commerce and Industry e uno con la Qatari Business Association.
Ha commentato Barberis: “Anche grazie alla partecipazione di buyer qatarini a eventi in Piemonte, negli anni le relazioni imprenditoriali si sono quindi intensificate, consentendo alle nostre imprese di aggiudicarsi commesse interessanti, come gli ordini del valore di oltre 120.000 euro assegnati a Nova Siria, di Roletto in provincia di Torino, produttrice di sistemi di giunzione, riparazione e derivazione per condotte terrestri e marine”.

Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte, ha specificato che: “Tre delle aziende presenti, Mottura, Oscam, Scam, sono habitué alla fiera e operano sul mercato locale già da diversi anni tramite partner individuati in occasione di partecipazioni precedenti. Per le altre questo rappresenta un debutto che permetterà loro di proporsi a distributori, rivenditori o partner commerciali di tutta l’area del Golfo. Le aziende potranno inoltre contare su ulteriori occasioni di business grazie a un fitto programma di incontri b2b, in orari fuori fiera, messo a punto sulla base delle singole caratteristiche aziendali, dall’ufficio di collegamento in loco”.

Vera MORETTI

I gioielli Made in Italy alla Jewelry Fair Korea 2013

E’ partita ieri, e continuerà fino a domenica 21 aprile, la Mostra Autonoma dedicata alla gioielleria Made in Italy presso il complesso fieristico COEX del World Trade Center di Seoul.

Grazie all’intervento dell’ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, i gioielli provenienti dai principali distretti del Belpaese che si occupano del settore, ovvero Valenza, Arezzo-Firenze, Vicenza e Caserta-Napoli, avranno un’area dedicata all’interno della Jewelry Fair Korea 2013, principale manifestazione dedicata alla gioielleria in Corea del Sud che vede la presenza di oltre 300 espositori coreani e esteri provenienti da 18 paesi di tutto il mondo, con una presenza media ad ogni edizione di circa 30.000 visitatori, tra produttori, distributori, designer di gioielleria, venditori, gioiellieri di media e alta gamma.

La partecipazione massiccia dei gioiellieri ed orafi che rappresentano l’eccellenza Made in Italy è stata decisa a seguito dell’interesse riscontrato sul mercato coreano, sempre più crescente.
Questa tendenza è stata favorita dall’entrata in vigore del Free Trade Agreement tra Corea del Sud ed UE (1 luglio 2011) che prevede una progressiva riduzione dei dazi doganali e dell’imposta sul lusso (8% fino al giugno 2011), che porterà ad una totale eliminazione nel giugno 2017.

Insomma, le creazioni italiane, che si tratti di oro e pietre preziose o di cammei, perle e argento, in Corea del Sud la gioielleria italiana riscuote molto successo, grazie alla fama che la qualità della produzione artigianale nostrana ha raggiunto in tutto il mondo.

Durante la manifestazione, inoltre, le aziende italiane saranno protagoniste di un Mini Fashion Show con sfilata di modelle, per far risaltare maggiormente le collezioni di gioielli esposti.

Vera MORETTI

Arredo e design, l’Italia… emerge

Lo abbiamo detto tante volte, non perché siamo bravi ma perché i fatti e l’economia lo testimoniano numeri alla mano: le aziende che esportano e che sono forti all’estero, specialmente in un momento come questo, sono le uniche che possono sopportare i colpi della crisi. Un discorso che vale per buona parte delle filiere produttive italiane, non ultima la filiera del legno e dell’arredo.

Diversi sono i mercati mondiali sui quali i mobili e il design made in Italy vanno forte. Abbiamo parlato ieri della Cina, verso la quale gli occhi dei nostri imprenditori del legno guardano con interesse e.. golosità. Un altro dei principali sbocchi per l’industria del legno-arredo italiana è poi rappresentato dal mercato Usa, con un giro di affari di 700 milioni di euro all’anno. Per consolidare la presenza delle imprese del legno-arredo in questo mercato, il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del programma di Promozione Straordinaria del made in Italy negli Stati Uniti, ha promosso un Progetto di promozione della filiera legno-arredo made in Italy in Nord America che – grazie alla collaborazione di FederlegnoArredo – prevede il coinvolgimento di alcuni dei più prestigiosi studi di architettura americani, i principali player dell’architettura e dell’interior design a livello globale.

Il Ministero, attraverso FederlegnoArredo, organizza un concorso chiamato “Emerge Italy”, rivolto ai giovani progettisti dipendenti di studi nordamericani che seguono progetti internazionali, specialmente nelle aree del Golfo Persico, Russia, Cina, India, Singapore, Sudafrica e Messico. “Emerge Italy” avrà come tema l’ideazione di nuovi prodotti pensati per le aziende italiane dei settori illuminazione, ufficio, cucina, bagno, living, camera da letto e finiture d’interni. Alle aziende italiane, poi toccherà mettere in produzione questi progetti.

Con questa iniziativa – spiega Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredoaggiungiamo un nuovo importante tassello a un percorso che la federazione ha iniziato due anni fa e che punta a fare crescere la quota export dei nostri prodotti in un mercato sempre più attratto dall’italian style, soprattutto fra le giovani generazioni“.

Una commissione mista, composta da Ministero, FederlegnoArredo, IIDA (International Interior Design Association) e AIA (American Institute of Architect) premierà cinque prodotti. Gli studi di architettura e le associazioni che vedranno i propri architetti premiati ospiteranno con una formula di stage un gruppo di giovani progettisti italiani under 35 selezionati dal Ministero, da FederlegnoArredo e dal Politecnico di Milano, con lo scopo di rendere più fluidi i rapporti di reciprocità fra strutture americane e realtà italiane.

Ad aprile i vincitori del concorso, accompagnati dalle figure senior del rispettivi studi di architettura, saranno premiati durante l’edizione 2013 de ISaloni di Milano. A maggio, poi, il Ministero, con FederlegnoArredo e in collaborazione con ICE, parteciperà con uno stand organizzato alla fiera ICFF di New York, per promuovere i risultati del concorso e presentare gli oggetti realizzati. A giugno sarà poi la volta della fiera Neocon di Chicago, dove sarà organizzata una serie di eventi mirati per le aziende italiane. In occasione di MADE expo Milano, a ottobre 2013, infine, sarà organizzato l’evento di chiusura del progetto, che vedrà la partecipazione congiunta dei partner italiani ed americani.

Il progetto Emerge Italy – dice Giovanni De Ponti, direttore generale di FederlegnoArredo – rappresenta un aspetto fondamentale delle attività che la nostra federazione promuove tra le aziende associate sui mercati internazionali. Il Ministero ha dimostrato di credere nel nostro settore mettendo a disposizione risorse importanti in un momento sicuramente tra i più difficili. Sono certo che questa collaborazione andrà avanti e che le nostre aziende saranno seguite con sempre maggiore attenzione“.

Partner del Mise e di FederlegnoArredo per la creazione e la promozione del concorso negli Usa saranno le associazioni americane IIDA e AIA, entrambe dotate di una capillare presenza sul territorio. Il progetto verrà inoltre svolto con il supporto di ICE Agenzia e IACC Chicago (Italian American Chamber of Commerce of Chicago).

L’Italia dell’arredo mira alla Cina

Se è vero che le aziende italiane che sentono meno la crisi sono quelle più esposte sull’export, tra i mercati sui quali puntare la Cina rappresenta senz’altro uno di quelli più vivi nello scenario internazionale. Per questo, Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha deciso di sviluppare nuove strategie per dare la possibilità, alle imprese italiane, di essere più efficaci sul mercato cinese.

In questa ottica è stato avviato “La Cina arreda Italiano“, un progetto organizzato in collaborazione con FederlegnoArredo, Cosmit, Cna e Confartigianato, con l’obiettivo di incrementare il numero delle aziende italiane del settore arredo operanti nel continente asiatico.

Nonostante una crescita del 2,1%, nei primi nove mesi del 2013, registrata dall’export italiano del settore mobili, elettrodomestici e apparecchi di illuminazione, la quota di mercato dell’Italia sulle importazioni cinesi è ferma al 4,8%, preceduta da Germania (19,8%), Giappone (17,1%), Corea del Sud (8,7%) e Stati Uniti (5,8%).

Riccardo Monti, presidente dell’Ice, ha infatti affermato: “La Cina ha circa 80 città con oltre 5 milioni di abitanti. Oggi, come Sistema Italia dell’abitare, presidiamo a stento una decina di città. Il potenziale è dunque di proporzioni vastissime. Il Paese sta vivendo un processo di urbanizzazione rapidissima; parliamo di centinaia di milioni di persone che nei prossimi vent’anni andranno a vivere in città. Ed è in corso un programma di upgrading, di miglioramento del patrimonio abitativo. Le abitazioni, cioè, diventano più grandi e meglio arredate. La gente spende sempre di più per la casa e per la filiera italiana si tratta di un’opportunità enorme che dobbiamo cominciare a sfruttare”.

Per questo, è fondamentale studiare strategie di comunicazione che puntino a diffondere la cultura dell’abitare italiano, anche attraverso alcune attività che verranno svolte in Italia e in Cina, con il coinvolgimento di media, decision maker, Vip e distributori cinesi.

Ice punta a far convergere architetti, designer e costruttori verso il mercato del Sol Levante, ma anche di far coincidere il design italiano con il gusto cinese. Per arrivare ad avere maggiori sintonia con quanto richiesto dal mercato, sono previsti corsi di formazione ad hoc, in modo da poter focalizzare le energie sulla realizzazione di prodotti più adatti.

Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ha aggiunto: “Il mercato cinese è un mercato che potenzialmente può dare grosse soddisfazioni. La nostra federazione sta lavorando alacremente per fornire il proprio supporto alle imprese italiane. Nei progetti c’è l’apertura di un ufficio dedicato presso l’Ice di Shanghai e un grande evento fieristico per il prossimo anno. Mi auguro che la Cina possa presto arrivare in vetta alle graduatorie dei Paesi maggiormente utilizzatori del prodotto italiano, come lo sono già gli Usa, la Russia e la Germania”.

Vera MORETTI

La nautica italiana al Dubai Boat Show

Da ieri, e fino a domenica 9 marzo, a Dubai è di scena, presso il Dubai International Marine Club (Mina Seyahi), la 21a edizione del Dubai International Boat Show, principale manifestazione dedicata al settore della nautica da diporto nell’area del Golfo.

In occasione di questo importante evento, l’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione di categoria UCINA, una partecipazione collettiva di 20 tra organismi ed imprese italiane del settore.

Si tratta di un’opportunità di promozione da non perdere, per le aziende che si occupano di yacht, gommoni, imbarcazioni, parti, componenti e sistemi per la nautica, considerando anche che, dal 1992, anno della prima edizione, la manifestazione è aumentata, in termini di espositori, di ben 14 volte, e 43 volte in termini di superficie occupata.

ICE ha sempre svolto un ruolo di primo piano durante le varie edizioni del Dubai International Boat Show, tanto da ricevere, durante l’edizione 2012, un riconoscimento da parte del Dubai World Trade Centre per il ventennale supporto alla manifestazione.

La collettiva organizzata quest’anno dall’Agenzia ICE ricopre una superficie di 150 mq, in due isole nella Equipment Supplies & Service Area, dove sono stati allestiti stand per le aziende partecipanti in cui esporre il proprio campionario e condurre incontri d’affari.

Forte la presenza del distretto ligure, con 14 aziende, grazie alla collaborazione con Regione Liguria, Liguria International e WTC Genova.

Considerando la ricchezza degli Emirati Arabi e l’incremento artificiale della costa, i superyacht anche quest’anno sono presenti in quantità massiccia all’evento, e ospitati nell’area dedicata Superyacht Club, per rispondere alle tante richieste del sempre più nutrito numero di partecipanti che si aspettano proposte esclusive.

L’Italia rappresenta un vero e proprio punto di riferimento al riguardo, tanto che le esportazioni di navi ed imbarcazioni Made in Italy verso gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto nel 2011 il valore di 36,7 milioni di euro, +2,4 % rispetto al 2010, collocando il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria dei fornitori esteri del settore, preceduto dalla Francia e seguito dalla Germania.

Vera MORETTI

Sportelli per l’internazionalizzazione per far varcare i confini alle pmi

Unioncamere ha stimato in oltre 70mila le imprese italiane pronte a fare il “grande passo” e entrare nei mercati internazionali.
Tuttavia, nonostante i requisiti ci siano tutti, manca ancora la spinta finale per varcare di fatto i confini nazionali.

Per permettere, dunque, alle imprese italiane di diventare concretamente internazionali, sono stati aperti 105 Sportelli per l’internazionalizzazione, presentati, oltre che da Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, anche da Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo economico.

Gli sportelli, presenti presso tutte le Camere di Commercio, rappresentano l’intenzione di attuare una strategia comune di tutti i soggetti coinvolti nelle politiche di supporto all’internazionalizzazione delle imprese.
Le Camere di Commercio, in collaborazione con le istituzioni competenti, realizzare il punto di contatto primario sul territorio, mettendo a disposizione servizi per l’insediamento e la crescita delle pmi all’estero, dando vita ad un servizio con caratteristiche omogenee e comuni su tutti i territori.

Gli imprenditori che chiederanno consulenza presso gli Sportelli, troveranno un team di 300 unità di personale e ben 30 esperti che potranno, in tempo reale, rispondere alle domande più comuni.

Coloro che si rivolgeranno agli sportelli potranno ricevere:

  • servizi certificativi per l’estero: informazioni su normative e disposizioni attinenti i documenti necessari per esportare, convenzioni internazionali, certificati, visti e tutti gli atti per l’estero, nonché il rilascio dei certificati/documenti necessari all’impresa;
  • primo orientamento: su Paesi e mercati, settori economici, normative internazionali, analisi sulla propensione all’export, trend di mercato;
  • informazione a assistenza: su formalità per aprire un’impresa di import-export, fasi di un’operazione commerciale internazionale, informazione sui principi di marketing internazionale, analisi sull’esportabilità dei prodotti;
  • assistenza specializzata: su certificazione, procedure doganali, fiscali e assicurative; normative internazionali; diffusione dei programmi e dei calendari; costituzione di società all’estero, contrattualistica internazionale; finanziamenti internazionali e comunitari, informazioni sulle opportunità offerte da Simest e Sace.

Ciò che rende questi sportelli innovativi, rispetto al servizio che le Camere di Commercio facevano già, è il modello di assistenza specializzata, costruita sulle esperienze d’eccellenza, che realizzerà il collegamento tra le imprese che vogliano operare oltre confine e tutte le strutture che si occupano di promozione dell’internazionalizzazione: Regioni, rete diplomatica consolare, Camere di commercio italiane all’estero, Camere miste, uffici dell’Agenzia ICE, sistema associativo.

Ma questo progetto non si ferma qui: il prossimo futuro prevede la costituzione di una piattaforma informatica che permetta agli sportelli di interagire sia tra loro sia con le altre istituzioni centrali e regionali.

Corrado Passera, presentando il progetto, ha dichiarato: “L’export e la proiezione internazionale delle nostre imprese rappresentano un’opportunità fondamentale per la ripresa e la crescita del sistema produttivo italiano. Negli scorsi mesi, abbiamo completamente riformato il sistema di supporto all’internazionalizzazione, avviando la nuova Ice, varando il Piano Nazionale Export, riorganizzando il sistema di attrazione degli investimenti esteri con il Desk Italia e ponendo le basi per la creazione della nuova ExportBanca attraverso l’integrazione di Sace e Simest in Cassa Depositi e Prestiti. Un ruolo essenziale in questa operazione di riforma – resa possibile dal coordinamento effettuato dalla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione – è svolto dalle Camere di Commercio, che rappresentano il casello d’entrata dell’autostrada dell’internazionalizzazione per tantissime Pmi. Gli sportelli che avviamo oggi sono proprio un ulteriore e importante passo in avanti per offrire alle nostre imprese un punto di riferimento più efficiente e coordinato per affrontare le sfide dell’export“.

Ferruccio Dardanello ha poi voluto sottolineare: “World Pass sarà la porta d’accesso alle autostrade dell’internazionalizzazione. E lo farà utilizzando una dovizia di strumenti nuovi e messi in comune con l’Agenzia Ice, con la quale già da tempo il sistema camerale collabora promuovendo iniziative congiunte”.

Ha poi concluso Riccardo Monti, presidente dell’Agenzia Ice: “Siamo lieti di aver contribuito a questa iniziativa che consente di rafforzare il presidio sul territorio per le aziende che vogliono internazionalizzarsi e sarà senz’altro di grande utilità per gli operatori potersi avvalere della estesa piattaforma informatica dell’Agenzia ICE“.

Vera MORETTI

Nasce il Premio Speciale Start-up

Quest’anno il Comitato Leonardo, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia ICE, ha deciso di promuovere un Premio Speciale Start-up, che va ad aggiungersi agli ambiti riconoscimenti già conferiti dal Comitato Leonardo: il Premio Leonardo, i Premi Leonardo Qualità Italia, il Premio Leonardo International ed il Premio alla Carriera.

Potrà ottenere il premio una start-up innovativa che si sarà distinta per:

  • innovazione, ovvero avanzamento dello stato delle conoscenze;
  • successo, qualificato in termini di velocità di crescita dell’impresa e di ricadute positive anche sul resto del tessuto produttivo;
  • internazionalizzazione: la capacità di raggiungere e offrire i propri prodotti o servizi sui mercati esteri;
  • occupazione, in particolare giovanile;
  • impatto sociale: contributo alla risoluzione di problemi di cittadini.

Sono state coinvolte alcune associazioni rappresentative, come l’Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI), l’associazione Italian Angels for Growth (IAG), l’Associazione parchi scientifici e tecnologici italiani (APSTI), l’Associazione degli incubatori e delle business plan competition accademiche italiane (PNICUBE), e l’associazione Italia Startup, che avranno il compito di proporre per il premio 2 start-up ciascuna, appartenenti a settori differenti.

Le dieci start-up nominate, selezionate tra quelle che maggiormente si saranno distinte in termini di innovazione e di contributo alla costruzione di un’immagine dell’Italia nel mondo, verranno indicate in una lista che sarà pubblicata e dalla quale verrà scelta la start-up vincente, la prima che si aggiudicherà il Premio Speciale Start-up.

Il premio sarà conferito dal Presidente della Repubblica in occasione della Giornata della Qualità Italia, che si svolgerà in Quirinale ad inizio del prossimo anno.

Vera MORETTI

Il decreto sull’Ilva e la mossa dell’Aia

 

IERI

La maledizione dell’Ilva:  una tromba e un fulmine che si abbattono sulla fabbrica più discussa degli ultimi mesi e dove già da due giorni erano in corso scioperi a oltranza e sit-in. L’Ilva di Taranto ancora nell’occhio del ciclone, purtroppo non in senso metaforico: ieri mattina gli operai dello stabilimento siderurgico hanno vissuto attimi di terrore, dopo che una torre di 80 metri è stata colpita da un fulmine. Poco dopo un uomo è precipitato in mare perchè la gru sulla quale si trovava è stata spezzata dalla forza del vento. Oggi  il vertice di Clini a Palazzo Chigi: sarà la quiete dopo la tempesta?

Sfida Renzi vs Bersani su Rai1: gli exit poll televisivi sembrano dare per vincente lui, il sindaco di Firenze e candidato del centrosinistra Matteo Renzi. Oratoria persuasiva, parlantina sciolta e look meno formale (rinuncia alla giacca) Renzi sfodera le sue armi e sferra il primo colpo quando si parla di Equitalia: “bisogna avere il coraggio di dire che gli strumenti non sono stati all’altezza.
Equitalia e’ un modello forte con i deboli, ma i soldi non li prendiamo. Ce la siamo presa con il piccolo ma non siamo andati a prendere i grossi” ha incalzato il Leopoldo. “Equitalia non l’abbiamo inventata noi, nonostante quel che dice Matteo. Stiamo cercando di migliorarla” la risposta secca di Bersani. E ancora quando si parla di Sud e criminalità Renzi si permette di correggere il segretario del Pd, che ha posto l’accento sulle dinamiche gravose del Mezzogiorno: “non c’e’ un problema Sud, c’e’ un problema Italia. I temi al centro delle primarie non servono al Sud, servono al Paese. Il Sud e’ il luogo in cui si gioca la nostra sfida. Dobbiamo riuscire a liberarlo dalle raccomandazioni” afferma Renzi. In chiusura Renzi sfodera poi l’appello al fratello giovane medico costretto ad emigrare per non essere ‘il fratello di’ in quest’Italia di raccomandati: insomma gli ingredienti per fare leva sul popolo (tradizionalista) made in Rai.

Monti: patto con la Cina: un giro di investimenti che potrebbe raggiungere quota 1,27 miliardi. E’ quello siglato ieri fra il Premier Mario Monti e il presidente della Conferenza Consultiva Politica del Popolo cinese, Jia Qinglin. «È la dimostrazione che in molti settori dell’economia italiana si possono attrarre investitori stranieri, potenziando la crescita del Paese».Tra gli accordi spicca quello di cooperazione tra Fastweb e Hua Wei Italy per un valore di 557 milioni di dollari, mentre China Everbright ltd e Ferretti group hanno siglato un accordo di cooperazione strategica dal valore di 480 milioni di dollari. Numerose altre partnership sono in previsione: China general technology e Fata (153 milioni di dollari), Spark machine tool e Aquire Colgar (40 milioni di dollari). Non solo: ieri è stato siglato un contratto per equity joint ventures da 30 milioni tra l’italiana Htm e la cinese Shandong Zhong Kuang group e un accordo di aumento di capitale azionario per 13 milioni di dollari tra Beste e Anui Hauna textile.

OGGI

Il caso Ilva verso l’Aia: il Ministro dell’Ambiente Clini e il Governo discuteranno oggi a Palazzo Chigi un provvedimento che rafforzi l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) con valore legislativo per consentire all’Ilva di Taranto di riprendere subito l’attività, dopo il sequestro dell’area ‘a freddo’ deciso dalla magistratura lunedì. Un decreto legge che dovrebbe permettere all’azienda di risanare gli impianti, che sarà discusso alla presenza del premier Mario Monti. L’Aia sarà parte integrante del nuovo provvedimento e che dovrebbe, secondo la bozza in fase di discussione, autorizzare la prosecuzione dell’attività per 2 anni salvo “sia riscontrata l’inosservanza anche ad una sola delle prescrizioni impartite nel provvedimento stesso”.

Sciopero trasporti pubblici: giovedì nero per pendolari e mobilità su tutto il territorio nazionale. Anche se  una nota l’Autorità per la garanzia negli scioperi rassicura che lo sciopero riguarderà solo una fetta marginale del servizio di trasporto pubblico,oggi sono a rischio autobus, tram e metropolitane da nord a sud, a cui si aggiungeranno, a partire dallee 21, i treni e le ferrovie nazionali, per un’agitazione di 24 ore. A Milano il timore è che si debba assistere di nuovo a scene di giungla metropolitana come era accaduto lo scorso ottobre, anche se Atm comunica che l’astensione dal lavoro è prevista secondo le canoniche fasce dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio.

Google nel mirino del fisco in Italia: il colosso di Mountain View nelle mani dei finanzieri italiani. La Guardia di Finanza ha avviato una verifica fiscale “extraprogramma” nei confronti di Google Italia “finalizzata al riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia“. Il sospetto è che il ramo italiano della società fondata da Sergey Brin e Larry Page non abbia dichiarato un importo di oltre 240 milioni di euro, a cui si aggiunge l’Iva “relativa e dovuta per un importo pari ad oltre 96 milioni di euro”. Dopo le accuse in Francia del Premier Hollande, che a fine ottobre aveva imposto l’aut aut a Google per aver evaso 1 miliardo di euro di tasse, ora tocca all’Italia. Meglio tardi che mai. Stavolta, se l’evasione fosse confermata, i motori della ricerca della Gdf hanno funzionato.

DOMANI

Scioperi giorno secondo: a partire dalle 21 di giovedì 29 e fino alle 2 di venerdì 30 le tratte ferroviarie di tutta Italia saranno a rischio sciopero. A fermarsi, secondo quanto annunciato dai sindacati di categoria, saranno anche i trasporti aerei. A incrociare le braccia il personale di Alitalia e Cai. A rischio anche il trasporto marittimo e i collegamenti verso le  isole maggiori.

Anniversario ANFE: l’Associazione nazionale famiglie degli emigrati festeggia domani 65 anni. Domani alle ore 15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si svolgerà l’iniziativa ”Pane e pregiudizio – Storie di migrazioni – 65 anni dell’Anfe dalla sua fondazione”. Gli interventi introduttivi saranno del Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, del Presidente del Comitato d’onore del 65mo Anfe, e dal Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata.

Incontro Italia multinazionale: L’Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, presenterà domani il suo rapporto annuale “Italia Multinazionale 2012”: un’analisi dell’internazionalizzazione delle imprese attraverso gli investimenti diretti esteri in entrata ed in uscita dall’Italia, nell’ambito dei mutamenti degli scenari macroeconomici internazionali. Appuntamento a Milano presso la sede dell’Agenzia ICE in Corso Magenta alle ore 10.

Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio:si chiude domani a Pescara la tre giorni che ha riunito i rappresentanti di Slovenia, il Montenegro, la Bosnia-Erzegovina, la Croazia, Albania e Grecia per ideare nuove strategie di sviluppo, stringere rapporti politici, istituzionali e commerciali.

 

Alessia CASIRAGHI