Le giovani imprese italiane premiate da Altagamma

Il mondo delle imprese italiane è fatto anche di giovani e di eccellenze. Va nel senso della valorizzazione di queste caratteristiche la seconda edizione del “PREMIO GIOVANI IMPRESE Believing in the Future”, ideato e promosso da Altagamma per sostenere le giovani imprese culturali e creative italiane nei diversi settori rappresentati nella Fondazione, ha decretato i vincitori 2016. Il Premio è organizzato in collaborazione con Borsa Italiana, Maserati, SDA Bocconi e con la partecipazione de L’Uomo Vogue.  

Ecco i vincitori nelle 7 categorie: Moda: BENEDETTA BRUZZICHES; Design: MORE; Gioielleria: DELFINA DELETTREZ; Alimentare: FRANTOIO MURAGLIA; Digital: LOVEThESIGN; Motori: EVO YACHTS; Hotellerie: VENISSA.

In linea con la mission di Altagamma di aumentare la competitività dell’alta industria culturale e creativa italiana e del Sistema Paese, il Premio Giovani Imprese ha l’obiettivo di contribuire a garantire anche per il futuro quel primato italiano che vanta una quota di mercato mondiale del lusso pari al 10%, con punte del 25% nei prodotti per la persona e nell’alimentare e del 30% nel design.

Altagamma intende offrire un programma di affiancamento e di mentorship che possa supportare le giovani imprese che presentano le adeguate caratteristiche imprenditoriali e creative.

In questo senso le scelte dei vincitori sono basate su una valutazione delle qualità del prodotto e del servizio offerti e delle potenzialità di crescita a medio e lungo termine.

Con questo obiettivo, la seconda edizione del Premio ha visto per la prima volta la creazione di un Advisory Board composto da professionisti e personalità di spicco nei diversi settori che hanno valutato  le candidature fino a selezionare prima i 21 finalisti, e successivamente, con il contributo di tutti i partner,  i vincitori. Un advisory Board diversificato sia per settore di competenza sia per approccio, composto da Davide Paolini (giornalista gastronomico), Antonio Cristaudo (Pitti Immagine), Stefania Lazzaroni (Fondazione Altagamma), Piero Lissoni (designer), Sara Maino (Vogue Italia), Cristina Morozzi (Istituto Marangoni Design), Walter De Silva (designer), Ettore Mocchetti (Traveller), Luca Martines (YOOX NET-A-PORTER GROUP).

Ai vincitori Fondazione Altagamma metterà a disposizione la membership gratuita per un anno e un percorso di mentorship creato su misura e costituito da una serie di incontri organizzati all’interno delle aziende socie da realizzarsi nel 2017. Borsa Italiana offrirà un percorso di training nell’ambito del programma ELITE e l’opportunità di esplorare l’interesse di possibili investitori internazionali.

Maserati – nella categoria “Motori” – premierà il vincitore mettendo a sua disposizione un programma formativo in diversi dipartimenti aziendali; il percorso verrà costruito su misura, in funzione del background e delle esigenze del vincitore stesso. Questo approccio permetterà di offrire una piena comprensione delle dinamiche di un brand esclusivo nel panorama automotive internazionale.

SDA Bocconi riserverà infine ai vincitori una giornata di executive management training.

Start-up innovative, al via il bando a Milano

Aspiranti imprenditori e start-up, pronti a partire di slancio? È stato presentato nei giorni scorsi il bando per Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano

Il bando, che si chiuderà il 14 aprile, dà il via alla settima edizione dell’iniziativa, che mira a favorire la nascita e lo sviluppo di start-up, soprattutto innovative, e rafforzare l’integrazione tra il mondo delle imprese e dei professionisti attraverso l’offerta di un programma formativo, di un servizio di tutoraggio individuale, di supporto continuativo di tutoring, di supporto nell’accesso a risorse finanziarie e servizi in materia di innovazione, ricerca scientifica e internazionalizzazione.

Sono inoltre messi a disposizione delle start-up, spazi attrezzati di lavoro con postazioni open space, aree di incontro informale e spazi di rappresentanza.

Speed MI Up ospita attualmente 25 start-up in fasi diverse di sviluppo, selezionate grazie ai sei bandi che si sono susseguiti a partire dal 2013, alle quali si devono aggiungere una decina di imprese che hanno concluso il periodo di incubazione.

Sono 779 le start-up innovative a Milano, che rappresentano il 68% del totale lombardo e circa il 15% italiano. La maggior parte opera nel settore dei servizi avanzati (82,6%), seguita dall’industria (11,2%) e dal commercio (5,8%). In particolare sono attive nel settore dell’informazione e comunicazione (52,1%) e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (21,8%).

La maggior parte delle start-up innovative conta meno di quattro addetti, seguite dalle imprese che hanno da cinque a nove addetti. Inoltre, 162 sono giovanili e 91 femminili. Secondo un rapporto del Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese 2015 e 2014, Milano è prima in Italia per numero di start-up innovative (15%), seguita da Roma (9%), Torino (5%), Napoli e Bologna (3%).

Questo progetto è una infrastruttura ormai consolidata per la città, a disposizione delle imprese, a partire dalle start up e dai giovani professionisti – ha dichiarato Alberto Meomartini, presidente del consorzio Speed MI Up e vice presidente della Camera di commercio di Milano -. Abbiamo creato un luogo di dialogo tra istituzioni e università per aiutare la crescita delle idee d’impresa innovative, in particolare dei giovani”.

Invitalia: stop ai finanziamenti per Imprese a tasso zero

Il progetto Nuove imprese a tasso zero ha già esaurito i fondi. Nei giorni scorsi, infatti, Invitalia ha comunicato che le risorse finanziarie assegnate al progetto avviato dal ministero dello Sviluppo economico e sostenuto da Invitalia non sono sufficienti a coprire il fabbisogno potenziale delle domande presentate.

Un vero boom per questi finanziamenti, destinati a micro e piccole imprese condotte da giovani o da donne, per i quali i termini di invio delle domande erano stati aperti poco più di un mese da, il 13 gennaio.

Invitalia ha quindi comunicato di aver sospeso l’attività di valutazione delle richieste pervenute, che sono risultate “potenzialmente eccedenti” rispetto all’ammontare complessivo dei fondi a disposizione. Le imprese interessate da questa sospensione, saranno avvisate da Invitalia tramite Pec.

Si tratta comunque di una sospensione temporanea, non di una chiusura definitiva dello sportello. L’obiettivo è quello di riavviare la valutazione delle domande lasciate in sospeso non appena vi sarà disponibilità di ulteriori risorse finanziarie. Sarà seguito l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Le imprese tornano a crescere nel 2015

Finalmente le imprese, in Italia, sono tornate a fare quello per cui esistono, oltre che produrre: crescere e far crescere l’economia. Secondo un’analisi sulla nati-mortalità delle imprese italiane diffusa da Unioncamere – InfoCamere, nel 2015 queste hanno toccato quota 6 milioni e 57mila unità, grazie a un saldo finalmente positivo tra aziende aperte e chiuse pari a 45mila unità: 372mila contro 327mila cancellazioni.

Si tratta di un ritmo di crescita tornato sui livelli precrisi, +0,75%, che, nonostante sia decisamente presto per cantare vittoria, fa ben sperare, specialmente per l’apporto dato alla crescita dalle imprese create da donne, stranieri e giovani. Si va infatti dalle 14.300 imprese femminili, alle 32mila di imprenditori stranieri fino alle oltre 66mila create da under 35.

Sempre l’analisi di Unioncamere – InfoCamere rivela che nel 2015 hanno faticato ancora le imprese manifatturiere (-2.416 unità), le agricole (-5.460) e, soprattutto, quelle edili (-6.055). Buone le performance delle imprese commerciali (+11.990), turistiche (+11.263) e di servizi alle imprese (+9.409), tre comparti che, da soli, totalizzano i due terzi della crescita registrata lo scorso anno.

Soddisfatto il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello: “La vivacità con la quale il sistema imprenditoriale ha ricominciato a crescere ci fa capire che i momenti più difficili della lunga crisi che ha attraversato il Paese sono probabilmente alle spalle. È bello soprattutto constatare che nel 2015 quasi 120mila giovani under 35 hanno scelto di scommettere sulle proprie capacità, dando vita a una nuova impresa. Il sistema camerale intende lavorare per fare in modo che tutte queste nuove realtà, molte delle quali sono sicuramente innovative e promettenti, superino con successo la delicata fase di start up e si affermino sul mercato“.

La Lombardia investe sull’ imprenditoria giovanile

L’ imprenditoria giovanile è una cosa seria e la Lombardia lo sa bene. Dopo i servizi per l’inserimento lavorativo, ecco arrivare dalla regione, nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”, servizi gratuiti per giovani under 30 che vogliono mettersi in proprio.

Colloqui specialistici, corsi di formazione, assistenza personalizzata, mentoring e affiancamento post costituzione attività, sono erogati dalle Camere di Commercio lombarde a partire dallo scorso 26 gennaio, per dare una spinta all’ imprenditoria giovanile.

Per richiedere i servizi, basta accedere al sito dedicato www.garanziagiovani.regione.lombardia.it. Per quanto riguarda Milano, l’operatore accreditato è la Camera di commercio di Milano che attraverso la sua azienda speciale Formaper (Tel. 02/8515.5344 – garanzia.giovani@formaper.it) erogherà i servizi gratuiti per l’ imprenditoria giovanile a quanti si registreranno al sito.

Possono presentare domanda i giovani che vogliono aprire una partita Iva o un’impresa, di età compresa tra i 18 e i 29 anni compiuti, inoccupati o disoccupati. Non devono essere inoltre iscritti a percorsi di istruzione o formazione professionale o avere in corso di svolgimento il servizio civile o un tirocinio extra-curriculare; non devono svolgere interventi di politiche attive attuate con Dote Unica Lavoro o attraverso gli avvisi “flusso” o “stock”.

Per la domanda di sostegno all’ imprenditoria giovanile si devono rivolgere alle Camere di Commercio lombarde, unici operatori incaricati da Regione Lombardia, che direttamente o in collaborazione con le proprie Aziende Speciali accreditate ai servi al lavoro, aiuteranno i giovani nei loro percorsi di creazione d’impresa o di lavoro autonomo.

I giovani con i requisiti potranno accedere al portale regionale dedicato www.garanziagiovani.regione.lombardia.it e individuare la Camera di Commercio con cui intendono avviare il programma. L’operatore della Camera di Commercio indicata convocherà il giovane entro 30 giorni dall’adesione, fisserà un appuntamento durante il quale si procederà alla definizione di un Piano di Intervento Personalizzato (PIP).

I giovani, dopo aver usufruito di primi servizi di accoglienza, definizione del percorso, bilancio competenze, colloquio specialistico, potranno accedere a servizi gratuiti per l’ imprenditoria giovanile:

  • corsi di formazione per il business plan (24 ore);
  • assistenza personalizzata per la stesura del progetto imprenditoriale/di lavoro autonomo (minimo 36 ore – max 40 ore);
  • mentoring e affiancamento nel post costituzione attività imprenditoriale e/o di lavoro autonomo (max 16 ore).

Il giovane potrà beneficiare di ciascun servizio una sola volta.

La presa in carico da parte degli operatori delle Camere di Commercio lombarde proseguirà fino ad esaurimento delle risorse stanziate e comunque entro e non oltre il 30 marzo 2018.

I giovani che usufruiranno dei servizi previsti da Garanzia Giovani e che avvieranno iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità, potranno presentare domanda di finanziamento al Fondo rotativo per l’accesso al credito agevolato SELFIEmployment, promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui gestione è affidata ad Invitalia, che valuterà l’ammissibilità delle richieste. Il finanziamento, di importo variabile, da un minimo di 5mila ad un massimo di 50mila euro, sarà erogato a tasso di interesse zero senza garanzie personali e con un piano di ammortamento della durata massima di 7 anni.

Per informazioni sui finanziamenti e il sostegno all’ imprenditoria giovanile, è necessario rivolgersi agli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde:

BERGAMO – Via Zilioli, 2

Tel. 035/3888014 – 011 – pni@bg.camcom.it

BRESCIA – Via Einaudi, 23

Tel. 030/3725264-298 – pni@bs.camcom.it

COMO – Via Parini, 16

Tel. 031/256379 – 384 – pni@co.camcom.it

CREMONA – P.zza Stradivari, 5

Tel. 0372/490276 – 290 – pni@cr.camcom.it

LECCO – Via Tonale, 28/30

Tel. 0341/292212 – 284 – 280 – pni@lc.camcom.it

LODI – Via Haussmann, 15

Tel. 0371/4505247 – 234 – promozione@lo.camcom.it

MANTOVA – L.go Pradella, 1

Tel. 0376/234317 – pni@mn.camcom.it

MILANO – Formaper – Via Santa Marta, 18

Tel. 02/8515.5344 – garanzia.giovani@formaper.it

MONZA – P.zza Cambiaghi, 9

Tel. 039/2807446 – formaper@mb.camcom.it

PAVIA – Via Mentana, 27

Tel. 0382/393235-271 – paviasviluppo@pv.camcom.it

SONDRIO – Via Piazzi, 23

Tel. 0342/527226 – pni@so.camcom.it

VARESE – P.zza Monte Grappa, 5

Tel. 0332/295476 – pni@va.camcom.it

Un fondo rotativo per aiutare i Neet

Sono tanti, in Italia, i cosiddetti Neet, ossia i giovani che non studiano, non lavorano ma che nemmeno cercano un’occupazione. Una risorsa importante per il Paese che però rischia di andare perduta se non viene aiutata almeno economicamente ad affrancarsi dalla propria condizione.

Proprio per sostenere i giovani Neet da questo punto di vista, dalla metà di gennaio 2016 partirà Selfiemployment, un fondo rotativo promosso dal ministero del Lavoro per favorire l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dei giovani al di sotto dei 30 anni.

Il fondo sarà finanziato dal ministero del Lavoro per 50 milioni e da alcune regioni: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Sicilia e Veneto. L’iniziativa, nelle aspettative del governo, dovrebbe estendersi almeno fino al 2020.

Selfiemployment consente ai giovani Neet iscritti al programma Garanzia Giovani di chiedere e ottenere prestiti agevolati per avviare la propria attività imprenditoriale. I prestiti saranno erogati attraverso un fondo, gestito da Invitalia, con una dotazione iniziale di 124 milioni di euro.

Le richieste di prestito da parte dei Neet potranno variare da un minimo di 5mila a un massimo di 50mila euro. Il finanziamento sarà erogato a tasso zero e senza bisogno di offrire garanzie personali. Il prestito dovrà essere restituito entro 7 anni.

Il ruolo di Invitalia sarà fondamentale. Oltre all’erogazione materiale dei fondi, aiuterà i giovani a realizzare i business plan, a controllare la misura del credito e farà da tutor ai giovani imprenditori che avvieranno le proprie start-up.

Europioneers, è italiano il giovane imprenditore dell’anno

Quando gli italiani si mettono in testa un’idea imprenditoriale, sono bravissimi a portarla avanti e a renderla vincente. Lo dimostra Domenico Colucci, 25enne startupper pugliese, che a Helsinki, in Finlandia, si è aggiudicato il premio come miglior giovane imprenditore europeo nell’ambito del progetto Europioneers, premio Europeo per l’imprenditoria digitale.

Europioneers è organizzato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’iniziativa Startup Europe, in collaborazione con Deloitte, LEWIS PR e lo European Young Innovators Forum. L’obiettivo del concorso è quello di identificare e riconoscere le iniziative web europee di successo, di promuovere il ruolo che gli imprenditori web svolgono nella società europea e di incoraggiare e ispirare i potenziali imprenditori. Nel 2015 sono state ricevute oltre 600 candidature, votate da oltre 100mila membri della community delle start-up.

Colucci ha vinto il premio Europioneers grazie alla sua creazione Nextome, innovativo sistema di posizionamento e navigazione che consente di individuare la propria posizione in spazi chiusi e di sapere in tempo reale dove ci si trova. I vincitori sono stati selezionati sulla base dei voti del pubblico e di quelli della giuria, composta da rappresentanti del settore, tra cui Carlos Espinal di Seedcamp, Carlos Silva di Seedrs& Beta-I e Jan Reichelt di Mendeley.

Sono molto felice di ricevere questo premio prestigioso e di diventare il giovane imprenditore web dell’anno. Ringrazio la giuria di Europiooners e la Commissione europea per avermi valorizzato e per aver apprezzato il potenziale di Nextome. Grazie anche a tutti i miei colleghi per aver condiviso con me questo il raggiungimento di questo obiettivo“, ha dichiarato Colucci.

Imprese a tasso zero, a gennaio le domande

Precisazioni importanti per tutte le attività produttive che volessero usufruire delle agevolazioni per le cosiddette imprese a tasso zero sono arrivate dal ministero dello Sviluppo economico.

Il dicastero ha infatti emanato la circolare n. 75445 con la quale ha comunicato la data dalla quale sarà possibile inoltrare le richieste per accedere ai finanziamenti previsti dal programma per le imprese a tasso zero: 13 gennaio 2016.

Le imprese a tasso zero potranno accedere a prestiti, appunto a tasso zero, della durata massima di 8 anni e non superiori al 75% delle spese ammissibili. L’investimento massimo ammissibile per singola impresa è di 1,5 milioni di euro.

Il finanziamento è rivolto alle micro o piccole imprese con una compagine societaria costituita per oltre la metà da giovani under 35 o da donne e che siano costituite da non più di 12 mesi o ancora da avviare.

Le iniziative finanziabili a beneficio delle imprese a tasso zero spaziano dalla produzione di beni nei settori dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli e dell’industria, fino al turismo, al commercio, ai servizi.

Finanziamenti alle imprese giovanili in Toscana

La Toscana punta forte sulle imprese giovanili e lo fa mettendo a loro disposizione un plafond di 21 milioni di euro. Il fondo, attivato grazie a 3 nuovi bandi che saranno pubblicati domani, giovedì 15 ottobre, è destinato alla creazione e al consolidamento di imprese giovanili under 40 o innovative operanti nei settori manifatturiero, turismo e terziario, commercio.

Nel dettaglio, oltre 6 milioni sono destinati al sostegno delle imprese giovanili del settore manifatturiero, 10,5 a quelle di commercio, turismo, e attività terziarie, e 4,3 milioni alle imprese giovanili innovative.

Qualora due o più imprese giovanili presentino la domanda di accesso ai finanziamenti nella stessa data, sarà data priorità alle imprese femminili, a quelle che operano in aree di crisi o alle imprese giovanili costituite da destinatari di ammortizzatori sociali o che prevedono un aumento occupazionale.

Condizione necessaria per poter accedere al bando se si opera nei settori del turismo, commercio o terziario è che le imprese non siano state costituite da più di due anni. Allo stesso modo, chi chiede di accedere ai finanziamenti deve essere under 40 e costituire l’impresa entro sei mesi. Infine le imprese giovanili che vogliono accedere ai finanziamenti per espandersi, devono essere costituite da almeno due anni e non oltre cinque.

Per le imprese giovanili innovative è previsto l’uso di voucher o un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% del totale dell’investimento, da un minimo di 21mila euro a un massimo di 120mila euro. Inoltre, le imprese potranno richiedere la concessione di garanzia del fondo regionale per avere un finanziamento bancario da destinare al consolidamento di piccole imprese costituite da più di due anni e da non oltre cinque e al sostegno dell’espansione aziendale.

Dalla Bei 50 milioni per le imprese agricole

Ancora una volta la Bei, la Banca Europea degli Investimenti, dimostra di avere un’attenzione particolare per le imprese agricole. Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha infatti reso noto che il Consiglio di Amministrazione della Bei ha autorizzato la concessione all’Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, una prima linea di credito di 50 milioni di euro da destinare alle imprese agricole italiane.

La somma messa a disposizione dalla Bei è destinata appunto alle imprese agricole e sarà utilizzata per finanziare start-up e ampliare le imprese agricole da parte di imprenditori under 40.

Largo il ventaglio delle iniziative finanziabili a favore delle imprese agricole. Si va dal capitale circolante delle aziende agli investimenti per migliorare l’efficienza aziendale, fino all’e-commerce e alle iniziative di internazionalizzazione da parte delle imprese agricole. La durata dei finanziamenti potrà arrivare a 20 anni.

Secondo il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martinasi tratta di un’opportunità importante per sostenere le idee innovative dei giovani che vogliono investire in agricoltura. Questi 50 milioni di euro costituiscono un patrimonio da utilizzare al meglio e si inseriscono nel piano di azioni del Governo per favorire il ricambio generazionale. Penso alle azioni di Campolibero come i mutui a tasso zero, le detrazioni del 19% per gli under 35 che affittano terreni, al credito d’imposta al 40% per gli investimenti nell’e-commerce fino a 50mila euro. Nei mesi scorsi abbiamo aumentato del 25% gli aiuti diretti dei fondi comunitari per le imprese agricole condotte da giovani e dato una corsia preferenziale agli under 40 con il nostro decreto TerreVive per affittare o acquistare i 5.500 ettari che lo Stato vuole far tornare all’agricoltura. Più del 65% delle prime assegnazioni sono andate a ragazzi. Vogliamo andare avanti, dobbiamo dare fiducia e credito ai nostri imprenditori under 40, sono loro a rappresentare il futuro del settore. Per questo voglio ringraziare la Bei del lavoro coordinato che in questi mesi stiamo portando avanti per il comparto agricolo nazionale”.