Pensione lavoratori precoci, domanda entro il 30 novembre 2022

Mentre si discute sulla riforma delle pensioni cercando una quadra che possa far contenti (quasi) tutti, ci sono importanti scadenze per i lavoratori precoci che devono presentare la domanda entro il 30 novembre 2022.

A chi spetta la pensione lavoratori precoci

La pensione lavoratori precoci spetta a coloro che hanno maturato 41 anni di contributi, ma a condizione che abbiano maturato un anno di lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni di età. Oltre a questi due requisiti, è necessario il verificarsi di ulteriori condizioni che elenchiamo in breve:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7, legge 15 luglio 1966, n. 604. occorre che il lavoratore non abbia ammortizzatori sociali e che abbia terminato la percezione del sussidio di disoccupazione da tre mesi. Inoltre devono verificarsi tutta una serie di condizioni che non è facile siano concomitanti, ma al verificarsi di ciò, si può presentare domanda;
  • invalidità certificata uguale o superiore al 74%;
  • care givers;
  • prestatori di lavori usuranti e gravosi che abbiano prestato servizio in settori particolarmente impegnativi per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa.

Quali sono i lavori gravosi e usuranti che consentono di accedere alla pensione lavoratori precoci?

I lavori gravosi sono: operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;

  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Per quanto riguarda invece le attività usuranti si deve avere come riferimento il decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo).

Quando deve essere presentata la domanda?

In base alle norme vigenti i lavoratori che maturano i requisiti per l’accesso alla pensione lavoratori precoci entro il 31 dicembre 2022, per poter ricevere l’assegno pensionistico trascorsi 3 mesi dalla maturazione del requisito devono presentare la domanda entro il 30 novembre 2022. La domanda può essere presentata personalmente in seguito all’accesso all’area privata del sito INPS ( con CIE, SPID o CNS) oppure affidandosi a un patronato.

Lavori usuranti e pensione: chi presenta la domanda entro il 1° maggio 2022?

Gli addetti ai lavori usuranti possono accedere alla pensione in anticipo rispetto a tutte le altre categorie di lavoratori. La normativa prevede che le domande debbano però essere proposte una volta l’anno, ecco chi deve proporre la domanda nel 2022.

Quali solo i lavori usuranti che permettono di avere la pensione anticipata?

La prima cosa da capire è quali lavoratori possono accedere alla pensione per lavori usuranti. Si tratta di categorie che svolgono mansioni piuttosto pensanti e turni di notte. Tra i lavoratori ammessi ci sono:

  • lavoratori in miniere, cave, gallerie oppure svolgono lavori con esposizione ad alte temperature (forni) oppure in locali ad alte temperature;
  • conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico;
  • addetti alla linea catena;
  • notturni a turno o per l’intero periodo lavorativo;
  • lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate nell’anno;
  • subacquei (palombari);
  • addetti a lavori da svolgere in spazi angusti (ad esempio intercapedini, pozzetti, doppi fondi);
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • asportazione amianto;
  • lavorazione del vetro cavo.

Affinché si possa accedere alla pensione per i lavori usuranti, tali mansioni devono essere state svolte per almeno metà del periodo contributivo e per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di contributi.

Al persistere di tali condizioni è possibile accedere alla pensione a condizioni agevolate, cioè al compimento di 61 anni e 7 mesi con 35 anni di contributi. Per i lavoratori autonomi che svolgono tali mansioni il requisito anagrafico richiesto è più elevato, costoro possono accedere a 62 anni e 7 mesi di età. Questi sono i requisiti previsti per coloro che nell’arco dell’anno lavorano per un numero di giorni pari o superiore a 78 unità.

Coloro che nell’arco dell’anno hanno maturato un numero di giornate di lavoro compreso tra 71 e 77 devono aver maturato un’età minima di 62 anni e 7 mesi (63 anni e 7 mesi per i lavoratori autonomi). Resta fisso il requisito di 35 anni di contributi.

Nel caso in cui i giorni lavorati nell’arco di un anno siano compresi tra 64 e 71, è necessario aver maturato un’età minima di 63 anni e 7 mesi, tale requisito è aumentato di un anno per i lavoratori autonomi.

L’INPS ha sottolineato che non si prevedono adeguamenti alla speranza di vita per gli anni 2022, 2023, 2024 e 2025.

Chi deve presentare la domanda per la pensione lavori usuranti entro il 1° maggio 2022?

La domanda per la pensione lavoratori usuranti deve essere presentata un anno prima rispetto alla data in cui sono maturati i requisiti. Questo implica che entro il primo maggio 2022 devono presentare la domanda coloro che maturano i requisiti dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Dopo la presentazione della domanda, l’INPS comunicherà se la stessa è stata accettata e la decorrenza.

Coloro che maturano i requisiti nel 2022 dovevano presentare la domanda nel 2021, presentandola in ritardo si potrà comunque percepire, ma con decorrenza ritardata. Con un ritardo di un mese la decorrenza sarà ritardata di un mese, con un ritardo fino a tre mesi, la decorrenza sarà ritardata di due mesi, mentre presentando la domanda con un ritardo pari o superiore a tre mesi, la decorrenza sarà ritardata di tre mesi.

Deve essere ricordato che devono essere distinti i lavori gravosi che consentono di accedere all’APE Sociale dai lavori usuranti veri e propri. Per le ultime novità sui lavori gravosi, leggi l’articolo: pensione gravosi: si allarga la platea dei beneficiari per lavori usuranti

Pensioni a 63 anni: tutte le professioni interessate, per gli agricoli 32 anni di contributi

A partire dal 18 gennaio 2022 si possono presentare le domande per le pensioni Ape sociale, la misura previdenziale prorogata per tutto l’anno dalla recente legge di Bilancio. Sull’invio delle istanze, l’Inps è intervenuta con il messaggio numero 274 del 20 gennaio 2022 con il quale l’Istituto previdenziale ha anticipato le novità dell’anticipo pensionistico sociale, in attesa di ulteriori istruzioni. Tra le novità di quest’anno, l’allargamento delle categorie lavorativa addette a mansioni gravose e l’eliminazione, per i disoccupati, dei tre mesi di attesa per chi ha perso il lavoro.

Pensioni anticipate Ape sociale, quali sono i requisiti di uscita nel 2022?

La pensione anticipata Ape sociale si consegue all’età minima di 63 anni. Oltre al requisito anagrafico, è necessario appartenere a una delle categorie indicate di seguito:

  • essere disoccuparti;
  • prestare assistenza da almeno 6 mesi del coniuge o di un parente con handicap grave (i caregiver);
  • avere una percentuale di invalidità di almeno il 74%;
  • svolgere una mansione cosiddetta “gravosa”.

Pensioni anticipate Ape sociale, quanti anni di contributi servono?

Le prime tre categorie necessitano di 30 anni di contributi per la formula di pensione anticipata.  Gli addetti alle mansioni gravose, salvo delle eccezioni, devono aver versato almeno 36 anni di contributi. La misura previdenziale permette di ottenere un assegno di accompagnamento alla pensione dall’uscita fino al compimento dei 67 anni di età, allorquando sopraggiunge la pensione di vecchiaia. L’assegno temporaneo può arrivare a 1.500 euro al mese.

Pensioni con uscita a 63 anni: le novità della legge di Bilancio 2022 e l’abbassamento requisiti a edili e agricoli

Come è successo negli scorsi anni, anche per il 2022 le pensioni con anticipo pensionistico Ape sociale sono state prorogate per tutto l’anno in corso. Con alcune novità. Innanzitutto l’estensione ad altre categorie di lavoratori impiegate in mansioni gravose come risultato della Commissione tecnica istituita ad hoc con presidente Cesare Damiano. Una seconda novità riguarda l’abbassamento dei requisiti contributivi agli operai edili a 32 anni di contributi. Inoltre, per gli operai agricoli del gruppo 6 del Codice Ateco e per i ceramisti del gruppo 6.3.1.2 e “conduttori di impianti per la fornitura di articoli in ceramica e terracotta” (codice Ateco 7.1.3.3) gli anni di contributi da possedere sono 32 anziché 36.

Pensioni Ape sociale, ecco tutte le categorie dei lavoratori impiegati in mansioni gravose per il 2022

Tra i lavoratori impiegati in mansioni gravose, che possono andare in pensione a 63 anni con l’Ape sociale unitamente a 36 anni di contributi, troviamo:

  • i professori della scuola primaria, pre-primaria e le professioni assimilate, codice Ateco 2.6.4;
  • i tecnici della salute, codice Ateco 3.2.1;
  • gli addetti alla gestione dei magazzino e le professioni assimilate (codice Ateco 4.3.1.2);
  • le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (codice Ateco 5.3.1.1);
  • gli operatori della cura estetica (5.4.3);
  • le professioni qualificate nei servizi personali e assimilati (5.4.4);
  • gli artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori (codice Ateco 6);
  • i conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e per il primo trattamento dei minerali (7.1.1).

Pensioni gravosi, le altre attività che fanno uscire da lavoro a 63 anni

Tra le altre attività, soprattutto di operai, artigiani e conduttori di veicoli e di impianti, possono andare in pensione a 63 anni in presenza di 36 anni di contributi:

  • gli operatori di impianti per la trasformazione e la lavorazione a caldo dei metalli (codice Ateco 7.1.2);
  • i conduttori di forni e degli altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e dei metalli assimilati (codice Ateco 7.1.3, 32 anni di contributi);
  • conduttori di impianti per trasformare il legno e per fabbricare la carta (7.1.4);
  • gli operatori di macchinari e di impianti per raffinare il gas e i prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione dei prodotti derivati dalla chimica (7.1.5);
  • i conduttori degli impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per recuperare i rifiuti e per trattare e distribuire le acque (7.1.6);
  • conduttori di mulini e di impastatrici (7.1.8.1);
  • i conduttori dei forni e degli analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali (7.1.8.2);
  • gli operai semigualificati su macchinari fissi per lavorare in serie e gli operai addetti ai montaggi (7.2):
  • gli operatori di macchinari fissi in agricoltura e nell’industria alimentare (7.3);
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (7.4).

Pensioni Ape sociale, quali sono le altre professioni di lavori gravosi per uscire a 63 anni?

Le ulteriori mansioni gravose delle pensioni con uscita a 63 anni dell’Ape sociale riguardano:

  • il personale non qualificato addetto a spostare e a consegnare le merci (codice Ateco 8.1.3);
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia degli uffici, degli alberghi, delle navi, della aree pubbliche, dei ristoranti e dei veicoli (8.1.4);
  • i portantini e le professioni assimilate (8.1.5.2);
  • le professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca (codice Ateco 8.3);
  • professioni non qualificate nella manifattura, nella estrazione dei minerali e nelle costruzioni (8.4).

Presentazione domanda Inps per le pensioni con Ape sociale nell’anno 2022: come si fa?

Per presentare la domanda di pensione anticipata con Ape sociale è necessario utilizzare i servizi on line del portale dell’Inps. In particolare, a partire dallo scorso 18 gennaio, è possibile inoltrare l’istanza per il riconoscimento delle condizioni di accesso (i requisiti) per la formula di accompagnamento alla pensione. In “Prestazioni e servizi” della sezione “Moduli” del sito dell’Inps sono disponibili i modelli che devono essere dati al datore di lavoro per accertare i requisiti di accesso alla pensione. I modelli sono differenti a seconda della categoria di lavoratori interessati: si tratta di moduli per i lavoratori del settore privato, del settore pubblico oppure dei lavoratori domestici.

APE Sociale 2022: tutte le novità introdotte con la legge di bilancio

L’APE Sociale è l’anticipo pensionistico che accompagna il lavoratore alla pensione. Con l’arrivo del nuovo anno ci sono però delle novità. Ecco le caratteristiche dell’APE Sociale 2022.

Cos’è l’APE Sociale?

L’APE Social è una misura che consente a determinate categorie di lavoratori di accedere a un anticipo pensionistico, una sorta di scivolo, che lo accompagna fino alla pensione di vecchiaia. E’ stata introdotta in via sperimentale la prima volta nel 2017 e poi prorogata di anno in anno. L’ultima proroga, con leggere modifiche, arriva con la legge di bilancio 2022. Possono usufruire di questa misura solo determinate categorie di lavoratori e in particolare possono uscire anticipatamente dal lavoro i disoccupati, i caregivers (cioè chi assiste il coniuge o altro parente di primo grado con handicap) e coloro che svolgono lavori particolarmente usuranti, cioè i lavori gravosi ed è proprio su questo ultimo punto che vi sono delle novità.

APE Sociale 2022: novità introdotte

La prima novità è la proroga dell’APE Social per tutto il 2022, inoltre viene ampliata la platea dei beneficiari, cioè di coloro che svolgono lavori gravosi. Ad entrare nella riforma sono in primo luogo gli edili e i ceramisti che potranno accedere all’anticipo pensionistico al compimento dei 63 anni di età a patto che abbiano almeno 32 anni di contributi, in passato il requisito contributivo era di 36 anni.

I lavori gravosi che potranno accedere all’anticipo pensionistico sono ora:

  • insegnanti della scuola primaria, pre-primaria e assimilati ;
  • tecnici della salute;
  • magazzinieri: addetti alla gestione dei magazzini, personale adibito allo spostamento di merci, conduttori di veicoli per lo spostamento di merci;
  • estetiste;
  • esercenti professioni sanitarie;
  • addetti ai servizi di assistenza per persone non autosufficienti;
  • artigiani;
  • operai specializzati;
  • agricoltori e professioni non qualificate nell’agricoltura, allevamento, silvicoltura e pesca:
  • Lavoratori di miniere: addetti all’estrazione di minerali e costruzioni, conduttori di impianti per l’estrazione di minerali;
  • portantini;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • lavoratori in impianti per la lavorazione a caldo dei minerali;
  • addetti ad impianti per la trasformazione del legno e la produzione di carta;
  • Lavoratori in impianti per la produzione di energia termica e a vapore, impianti per il recupero dei rifiuti e impianti per il trattamento delle acque;
  • lavoratori nel settore della raffinazione del gas e prodotti petroliferi, chimica di base ed evoluta;
  • conduttori mulini e impastatrici;
  • operatori dell’industria alimentare;
  • conduttori di forni e impianti ad elevate temperature ad esempio per la lavorazione di vetro e ceramica.

Coloro che hanno i requisiti per poter accedere al beneficio devono proporre la domanda entro il 31 marzo 2022. L’importo dell’assegno mensile viene calcolato tenendo in considerazione i requisiti contributivi e anagrafici maturati al momento dell’accesso alla prestazione, ma comunque non può superare l’importo di 1.500 euro.

APE Sociale per i care givers

Per quanto riguarda invece i care givers, la normativa prevede la possibilità di accedere all’APE Sociale 2022 nel caso in cui siano stati compiuti 63 anni e siano maturati 30 anni di contributi. Per poter accedere è necessario assistere da almeno 6 mesi un parente di primo grado con grave handicap. L’APE Social può essere estesa anche all’assistenza a parenti entro il secondo grado solo nel caso in cui costoro non abbiano parenti di primo grado, oppure questi abbiano superato i 70 anni di età oppure siano a loro volta invalidi o siano deceduti. Ad esempio una sorella può usufruire dell’APE Social per assistere un fratello gravemente malato se questo non abbia un coniuge, un genitore o altro parente di primo grado che possa occuparsene.

APE Sociale per disoccupati

L’APE sociale per i disoccupati viene riconosciuta a coloro che hanno perso il lavoro in seguito a licenziamento individuale o collettivo oppure abbiano dato le dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. L’importante è aver maturato almeno 18 mesi di lavoro dipendente nell’arco degli ultimi 36 mesi. Non è più richiesta la fine della percezione della NASPI da tre mesi.

Possono infine accedere all’Ape Sociale coloro che oltre ad avere i requisiti prima visti (63 anni e 30 anni di contributi) abbiano anche il 74% di invalidità.

La domanda può essere presentata direttamente sul sito INPS accedendo con lo SPID, con la CIE o CNS. Secondo gli studi condotti dal Senato dovrebbero avere accesso a questa misura 21.200 persone.

Lavori gravosi, ecco le nuove categorie ammesse per le pensioni Ape sociale

Con il disegno di legge di Bilancio 2022 sono varie le categorie ammesse tra i lavori gravosi ai fini delle pensioni Ape sociale. Oltre alle 15 esistenti, infatti, sono state incluse dal governo altre 23 categorie di professioni che permetteranno ai lavoratori coinvolti di poter andare in pensione anticipatamente a 63 anni di età.

Pensioni Ape sociale, i requisiti di uscita a 63 anni

Al momento i requisiti di uscita per le pensioni con Ape sociale rimangono invariati. Infatti, possono accedere all’anticipo pensionistico i lavoratori che abbiano compiuto i 63 anni di età e che rientrino, alternativamente, in una delle seguenti situazioni:

  • essere disoccupati e aver terminato di percepire le prestazioni di disoccupazioni da almeno 3 mesi;
  • invalidi per una percentuali di almeno il 74%;
  • essere caregiver, ovvero prestare assistenza al coniuge o a un parente convivente di primo grado con invalidità grave;
  • rientrare in una delle categorie di lavori cosiddetti “gravosi” e aver prestato lavoro in questa attività per almeno 6 degli ultimi 7 anni, o per 7 degli ultimi 10 anni.

Per chi rientri un una delle prime tre categorie di condizioni, sono necessari almeno 30 anni di contributi versati. Per i gravosi gli anni di contribuzione minimi devono essere pari a 36.

Ape sociale, nelle nuove professioni gravose anche le maestre della scuola

Con la legge di Bilancio 2022 si andranno ad aumentare le categorie di categorie di lavori gravoso rispetto alle 15 previste fino a oggi. In tutto, le mansioni gravose diventeranno 82. Infatti, alle 27 professioni comprese già nelle 15 categorie lavorative, se ne andranno ad aggiungere altre 55. Per la scuola, oltre alle maestre degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, la legge di Bilancio 2022 allargherà il beneficio della pensione dei 63 anni anche alle maestre delle scuole primarie, pre-primarie e professioni assimilate (codice Ateco professioni 2.6.4).

Elenco delle professioni gravose ai fini delle pensioni Ape sociale dal 2022

Ecco tutte le altre professioni incluse tra i nuovi gravosi dalla legge di Bilancio 2022:

  • i tecnici della salute (Ateco professioni 3.2.1);
  • gli addetti alle professioni qualificate dei servizi sanitari e sociali (professioni Ateco 5.3.1.1);
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate (Ateco 4.3.1.2);
  • gli operatori della cura estetica (5.4.3);
  • professioni qualificate nei servizi personale e assimilati (professioni Ateco 5.4.4);
  • gli artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori;
  • i conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • i conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • gli operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • i conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • gli operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi;
  • i conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • i conduttori di mulini e impastatrici; i conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • i conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • gli operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • gli operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • i portantini e professioni assimilate;
  • il personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • i giardinieri  e le professioni non qualificate in agricoltura, nella manutenzione del verde, allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • le professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

 

Lavori gravosi, ecco la lista delle nuove categorie di mansioni per l’Ape sociale

È stata resa nota la lista delle nuove categorie di lavori gravosi ai fini delle pensioni con l’Ape sociale. A partire dal 2022 il governo potrebbe rafforzare la misura consentendo a più categorie di lavoratori di accedere alla pensione dei 63 anni di età. Con la stessa misura possono accedere al prepensionamento anche categorie di contribuenti che si trovano in condizioni economiche o sociali di disagio.

Perché è stata rinnovata la lista dei lavori gravosi?

La lista delle nuove categorie di lavoratori impiegati in mansioni considerate gravose è stata elaborata dalla Commissione tecnica istituita ad hoc già dall’allora ex ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. La Commissione ha preso in esami vari parametri per arrivare a stilare la lista dei nuovi mestieri gravosi: dai rischi di infortunio alla frequenza delle malattie fino a considerare anche la speranza di vita dopo i 65 anni di età.

Ape sociale, i requisiti per accedere alla pensione anticipata

L’Ape sociale, introdotta già dalla legge di Bilancio 2017, consente di andare in pensione dai 63 anni come misura di accompagnamento all’uscita da lavoro e di ottenere un assegno mensile di prepensionamento di massimo 1500 euro lordi. Occorre però avere anche una contribuzione minima che, per i disoccupati, i caregiver e gli invalidi al 74% è fissata in 30 anni di versamenti. Per i lavoratori gravosi e usuranti gli anni di contributi necessari sono 36.

Lavoratori impiegati in mansioni gravosi, quali sono i requisiti per l’Ape sociale?

Oltre agli anni di contributi, i lavoratori impiegati in mansioni gravose devono soddisfare un ulteriore requisito. Infatti, l’attività considerata gravosa deve essere stata esercitata per:

  • 6 degli ultimi 7 anni;
  • 7 degli ultimi 10 anni;
  • metà della carriera professionale (e dunque contributiva).

Ape sociale, quante sono le categorie di lavori gravosi?

Attualmente, possono accedere alle pensioni con Ape sociale 15 categorie di lavoratori impiegati in attività gravose. Tra queste figurano, a titolo di esempio: gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; i conciatori; i conduttori di gru; gli addetti all’assistenza di personale in condizioni di non autosufficienza; le maestre della scuola dell’infanzia e gli educatori degli asili nido; gli operatori ecologici, i pescatori della costa costiera e gli operai dell’agricoltura; i lavoratori marittimi; i siderurgici di prima e di seconda fusione e i lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature; i facchini, gli addetti allo spostamento delle merci e gli assimilati.

Nuove categorie di lavori gravosi: i conduttori di impianti e macchine

A queste categorie, la Commissione ha aggiunto nuovi gruppi di lavoratori impiegati in attività gravose che potrebbero andare in pensione dal 2022 con l’Ape sociale. Tra i conduttori si menzionano i conduttori di impianti per:

  • estrarre e trasformare i minerali;
  • di macchine agricole;
  • per il legno e la carta;
  • di macchinari per la tipografia e per la stampa;
  • per la produzione di energia termica e del vapore, per la distribuzione delle acque e per il recupero dei rifiuti;
  • di macchine per la realizzazione di articoli in gomma e materie plastiche.

Categorie attività gravose: gli operai e gli artigiani

Tra gli operai e gli artigiani che sono stati riconosciuti nell’elenco delle attività gravose si menzionano:

  • gli operai addetti a macchinari per la produzione in serie di articoli in legno;
  • quelli addetti all’assemblaggio di prodotti industriali;
  • chi è addetto a macchine confezionatrici di prodotti industriali;
  • gli operai nella cura estetica;
  • i fonditori, i calderai, i saldatori, i lattonieri, i montatori di carpenteria metallica;
  • gli operai non qualificati nella manifattura;
  • i fabbri ferrai, i costruttori di utensili;
  • i vasai, i soffiatori e formatori di vetrerie;
  • gli operai forestali specializzati;
  • gli attrezzisti, gli artigiani e operai del legno.

Altre categorie di lavori gravosi per le pensioni dei 63 anni

Tra le altre mansioni rientranti nelle attività usuranti, la Commissione tecnica ha individuato ulteriori categorie, quali:

  • gli operai specializzati e gli artigiani nelle lavorazioni di alimentari;
  • gli artigiani e gli operai nel tessile e nell’abbigliamento;
  • operai specializzati e artigiani nella meccanica di precisione sui metalli;
  • i montatori, i meccanici artigianali, i manutentori e i riparatori di macchine fisse e mobili, a esclusione delle linee di montaggio;
  • gli artigiani per le lavorazioni artistiche dei tessuti, del cuoio e del legno;
  • gli operai su rivestimenti metallici, di galvanoplastica, di fabbricazione di prodotti fotografici;
  • gli addetti alle macchine semi e automatiche per la lavorazione metallica e per i prodotti minerali;
  • gli operatori di macchinari e impianti per raffinare il gas e i prodotti petroliferi e chimici.

Quali sono le nuove professioni gravose per accedere all’Ape sociale?

Infine sono da segnalare le ulteriori attività che la Commissione tecnica ad hoc ha considerato come gravose. Nell’ordine:

  • operai specializzati e artigiani nell’industria dello spettacolo;
  • artigiani e operai specializzati nell’installazione e nella manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche;
  • operai addetti a macchine per l’industria alimentare, per l’agricoltura, per la trasformazione di prodotti agricoli;
  • artigiani e operai specializzati nelle attività poligrafiche;
  • gli addetti alla gestione dei magazzini;
  • gli operai addetti ai macchinari dell’industria tessile, delle confezioni e assimilati.
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • i portantini e similari.