Detraibilità spese bonifica amianto confermata al 50%

Buone notizie per chi ha intenzione di procedere a lavori di bonifica amianto durante il prossimo anno. La Legge di Stabilità 2016 ha infatti conferma anche per il 2016 la detrazione Irpef del 50% (anziché del 36%) per le spese di ristrutturazione edilizia, tra le quali rientra anche la bonifica amianto.

La detraibilità dall’Irpef del 50% delle spese sostenute per la bonifica amianto, entro il limite di spesa di 96mila euro, si applica ai lavori eseguiti sia sugli immobili abitativi, sia sulle relative pertinenze, ossia, per esempio, garage, cantina o soffitta.

Il fatto che la detrazione sia al 50% anche per il prossimo anno è un incentivo in più a procedere ai lavori di bonifica amianto, dal momento che il regime ordinario della detrazione tornerà poi a essere al 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 48mila euro.

Per accedere ai benefici della detrazione è sufficiente pagare le fatture relative alle spese di bonifica amianto con bonifico bancario o postale, versati dall’amministratore di condominio qualora gli interventi interessino i condomini. L’amministratore si deve ricordare di indicare nella causale del bonifico la partiva Iva dell’impresa esecutrice dei lavori e il codice fiscale del condominio. Ogni condomino riceverà poi un’attestazione degli importi pagati per la bonifica amianto, detraibili sulla base della tabella millesimale.

Legge di Stabilità e bonus fiscale per auto aziendali

Abbiamo visto nei giorni scorsi come, tra le misure legate alla Legge di Stabilità 2016, vi è anche il maxi ammortamento sull’acquisto di macchinari. È bene ricordare che all’interno di questa casistica rientrano anche le auto aziendali e quelle per i liberi professionisti.

Un bonus che potrebbe essere utile a incentivare nel nostro Paese l’acquisto di auto nuove, frenato, negli anni, oltre che dalle difficoltà indotte dalla crisi economica, anche dalla fiscalità opprimente che colpisce i possessori di automobili. Forse questo della Legge di Stabilità 2016 potrebbe essere un primo segnale di svolta.

Il bonus fiscale in questione è contenuto nell’articolo 8 della Legge di Stabilità e prevede, come per gli altri macchinari, che anche per le auto acquistate da aziende e professionisti tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016 vi sia un incentivo che di fatto, è una maggiorazione del costo d’acquisto del 40% ai fini del calcolo della deducibilità attraverso l’ammortamento

Con questa misura inserita in Legge di Stabilità, il limite di costo fiscalmente rilevante per le auto aziendali acquistate in leasing (non a noleggio) passerà dagli attuali 18.076 euro a 25.306 euro (+40%). Rimane al 20% la percentuale di deducibilità del costo.

Per gli agenti di commercio, invece, la soglia massima di costo fiscalmente rilevante passerebbe dagli attuali 25.823 euro a 36.152 euro, con una percentuale di deducibilità dell’80%. Idem per le auto delle flotte aziendali date in uso anche promiscuo ai dipendenti, deducibili al 70% senza soglie di costo fiscalmente rilevanti.

Legge di Stabilità 2016 e sgravi per le assunzioni

Torniamo oggi a focalizzare la nostra attenzione sugli aspetti della Legge di Stabilità 2016 che vanno a favore delle imprese. Si tratta soprattutto degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato con le eccezioni e le esclusioni del caso.

Ricordiamo intanto che lo sconto contributivo introdotto dalla Legge di Stabilità per le imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato nel 2016 sarà del 40%, fino a un tetto massimo di 3.250 euro e che sarà sempre l’Inps a erogare l’incentivo.

Lo sconto contributivo riguarda le assunzioni effettuate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2016, per un periodo massimo di 24 mesi, ad esclusione dei contributi e premi Inail, mentre i contratti stipulati fino al prossimo 31 dicembre saranno sottoposti al dettato dalla Legge di Stabilità 2015: esonero contributivo al 100%, tetto di 8060 euro, per 3 anni.

Così come accaduto per il 2015, anche per il 2016 la Legge di Stabilità prevede che da questo meccanismo di sgravi siano esclusi i contratti di lavoro domestico e quelli di apprendistato, mentre per alcuni settori produttivi specifici come quello agricolo vi sono regole ad hoc e tetti massimi su misura.

Come abbiamo detto sopra, vi sono alcune esclusioni dall’applicazione dell’agevolazione in oggetto:

  • assunzioni di lavoratori che nei 6 mesi precedenti sono stati occupati a tempo indeterminato;
  • assunzioni per le quali nel 2015 è stata applicata l’esenzione contributiva introdotta dalla legge 190/2014;
  • assunzioni di dipendenti che nei 3 mesi precedenti la data di entrata in vigore della Legge di Stabilità hanno avuto un contratto a tempo indeterminato in una società controllata, facente capo o collegata allo stesso soggetto, anche per interposta persona.

In base alla Legge di Stabilità 2016, per il settore agricolo sono previste soglie massime di incentivo legate all’attività del dipendente. Per l’assunzione di impiegati e dirigenti, la manovra mette a disposizione 1,1 milioni di euro per il 2016, 2,8 per il 2017, 1,8 per il 2018, 0,1 milioni per il 2019. Per le altre tipologie di lavoratori dipendenti del settore agricolo, le soglie sono di 1,6 milioni per il 2016, 8,8 milioni per il 2017, 7,2 milioni per il 2018 e 0,8 milioni per il 2019.

Anche in questo caso, la manovra prevede che siano esclusi dai benefici:

  • lavoratori occupati a tempo indeterminato nel 2015;
  • lavoratori occupati a tempo determinato con almeno 250 giornate di lavoro nel 2015;
  • contratti di apprendistato.

Legge di Stabilità 2016 e agevolazioni imprese

Abbiamo visto ieri alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che toccano prevalentemente le persone fisiche e le famiglie. Oggi concentriamo la nostra attenzione sulle agevolazioni fiscali alle imprese che, nei propositi del governo, dovrebbero aiutarle a rilanciare investimenti e produttività.

Agevolazioni imprese: taglio Ires
Cominciamo da una voce della Legge di Stabilità che, in realtà, è ancora in attesa di un’autorizzazione da parte dell’Unione europea ma è di vitale importanza per le nostre imprese: il taglio dell’Ires. La misura sarà effettiva dal 2017, con un calo dal 27,5% attuale al 24%, ma il governo prova a forzare la mano con Bruxelles anticipando il taglio del 2% al 2016 e il rimanente 1,5% al 2017. Staremo a vedere.

Agevolazioni imprese: ammortamento al 140% sui nuovi macchinari
Di questa misura avevamo già parlato nei giorni scorsi: un 40% in più di deduzione, che passa quindi al 140%, da ripartire sull’intera vita utile del bene, sia esso di proprietà o in leasing. Una deduzione valida dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016. In questo modo il governo vuole incentivare le imprese ad acquistare nuovi beni strumentali.

Agevolazioni imprese: stop Imu
La Legge di Stabilità prevede la cancellazione dell’Imu sua per i terreni agricoli, sia per i macchinari cosiddetti “imbullonati”, fino ad oggi considerati immobili. Per quanto riguarda i terreni agricoli, l’Imu sarà ancora pagata da chi da essi ricava solo una rendita e, di fatto, non li coltiva. Ossia non gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti.

Agevolazioni imprese: potenziamento Piano made in Italy
La Legge di Stabilità punta a potenziare il Piano made in Italy con uno stanziamento ulteriore di 50 milioni per il 2016 che si aggiungono agli 80 già stanziati per iniziative speciali e promozionali legate alle eccellenze artigiane italiane. Titolare della gestione dei fondi sarà l’agenzia Ice. A seguire, per il 2017 è previsto lo stanziamento di un fondo di 240 milioni, che diventeranno 360 nel 2018.

Agevolazioni imprese: credito alle imprese confiscate alle mafie
Per quanto possa sembrare un provvedimento di nicchia, merita una sottolineatura anche il fondo per il credito alle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata istituito al Ministero dello Sviluppo Economico. Previsto un finanziamento di 10 milioni all’anno per il triennio 2016-2018 che aiuta imprese inserite prevalentemente in un contesto economico difficile come quello del Mezzogiorno.

Legge di Stabilità 2016: rimborsi Irpef e detrazioni spese sanitarie

Al di là di quello che potrà essere il suo iter parlamentare, il testo della Legge di Stabilità 2016 è piuttosto complesso e coinvolge diversi punti e problematiche che toccano in modo diretto la vita di famiglie, persone e imprese. Durante questa settimana cercheremo di puntare l’attenzione su alcuni aspetti della Legge di Stabilità 2016 che riteniamo importanti sia per la fiscalità delle imprese, sia per quella delle famiglie.

Partiamo da due ipotesi introdotte nella Legge che investono l’ambito del 730. Nel dettaglio, vediamo quali saranno dal 2016 gli obblighi per la detrazione delle spese sanitarie e come ci si comporterà per i rimborsi Irpef di notevole importo.

Per quanto concerne la detrazione delle spese sanitarie, la Legge di Stabilità 2016 prevede che medici e strutture sanitarie e ospedaliere trasmettano all’Agenzia delle Entrate le informazioni sulle prestazioni erogate ai cittadini nel 2015, in modo che le Entrate abbiano a disposizione i dati necessari per la predisposizione dl 730 precompilato.

Il termine per la presentazione di questi dati è fissato, per i professionisti, al 28 febbraio. Ciò che ha già suscitato malumori, specialmente da parte dell’Ordine di Medici, è il fatto che la Legge di Stabilità 2016 prevede sanzioni pesanti per chi non rispetterà il termine: da 100 a 50mila euro per ciascuna omessa, errata o tardiva trasmissione che non venga regolarizzata entro 5 giorni dalla segnalazione del Fisco. Qualora, facendo seguito alla segnalazione, si ottemperasse all’obbligo entro 60 giorni, la sanzione sarebbe ridotta di 1/3, con un tetto massimo di 20mila euro.

Sul fronte dei rimborsi 730 di importo rilevante, sarà soppresso il limite fisso a 4mila euro. Il dettato della Legge di Stabilità 2016 prevede infatti che l’Agenzia delle Entrate stabilirà i criteri per definire l’importo oltre il quale scatteranno i controlli. I rimborsi dovranno poi essere erogati entro 4 mesi dalla dichiarazione, contro i 7 previsti dalla normativa attuale.

Raddoppio bonus mobili

La bozza della Legge di Stabilità 2016 contiene una misura attesa da tanti che, dopo le voci che si sono susseguite nelle scorse settimane, ha trovato alla fine conferma: l’ipotesi del bonus mobili doppio per le giovani coppie.

Con il raddoppio bonus mobili, il tetto di spesa salirebbe così a 20mila euro anziché fermarsi a 10mila come accadeva fino ad ora; contestualmente, il credito d’imposta passerebbe da 5mila a 10mila euro, sempre dilazionato in 10 anni.

Il raddoppio bonus mobili sarebbe destinato alle coppie under 35 che acquistano una casa come abitazione principale, che diventerebbe così la condizione necessaria per accedervi; non più, dunque, i lavori di ristrutturazione.

Il raddoppio bonus mobili, per quanto non ancora approvato, non cancella le proroghe di un anno della detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione e del 65% per i lavori di efficientamento energetico, che restano confermati.

Plauso e soddisfazione per la prospettiva del raddoppio bonus mobili sono stati espressi da Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo: “Siamo soddisfatti per la proposta contenuta nelle legge di Stabilità e sono certo che il Parlamento saprà cogliere la portata storica di un provvedimento nato con la volontà di dare fiducia nel futuro alle giovani famiglie. Tale strumento, svincolato dalle ristrutturazioni, nel 2016 garantirà a migliaia di giovani famiglie italiane che acquisteranno la casa la possibilità di arredarla con mobili di qualità, aiutandole cosi a coronare il sogno di una casa di proprietà arredata sulla base dei propri desideri”.

Legge di Stabilità, no comment di Confassociazioni

Nei giorni scorsi si sono registrate diverse posizioni favorevoli nei confronti della Legge di Stabilità da parte di alcune associazioni professionali, tra cui il CoLAP e i tributaristi. Ora arriva anche il commento di Confassociazioni che però, a differenza degli altri, è in realtà un no comment.

Legge di Stabilità: Confassociazioni si astiene. Per il momento non facciamo commenti sulle slide. Vogliamo leggere le norme e capire il Taeg, il Total Tax Ratio della manovra, per i nostri 355mila professionisti alla fine del percorso parlamentare. Solo allora daremo un giudizio”, afferma in una nota Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.

Le misure della Legge di Stabilità sembrano soddisfare le nostre richieste e le nostre tesi sul futuro dei nostri professionisti – continua Deiana -. Blocco dell’aliquota Inps al 27%, ripensamento del regime dei minimi con ampliamento della soglia iniziale da 15 a 30mila euro. Senza dimenticare il Jobs Act dei lavoratori autonomi che sarà incorporato in un apposito DDL del Governo. Annunci e slide, per il momento. Aspettiamo di leggere le norme alla fine del percorso parlamentare per dare un giudizio sul Taeg, il Total Tax Ratio della manovra per i nostri 355mila professionisti. Nel frattempo ci asteniamo e continuiamo a lavorare in silenzio sulle 30 Azioni per l’Italia che abbiamo lanciato nella nostra Conferenza di luglio per rafforzare la ripresa del Paese”.

E’ questa – prosegue il presidente di Confassociazionila filosofia che vuole caratterizzare anche la nostra prossima iniziativa su ‘Reti di impresa e di professionisti: quali orizzonti, quale futuro’, che avrà luogo a Roma, il 10 novembre prossimo. Un momento di approfondimento sulle sinergie tra professioni e imprese in cui raccontare una visione di medio–lungo periodo a stakeholder e professionisti alla ricerca di punti di riferimento in termini di trend, azioni di governo, processi di innovazione”.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di macchinari

La bozza della Legge di Stabilità 2016 contiene alcune importanti novità sul fronte delle agevolazioni fiscali per le imprese, le quali è bene che pongano particolare attenzione al dispositivo della legge.

Le imprese potranno infatti fruire di un ammortamento del 140% per gli acquisti di beni, tipicamente macchinari, compresi quelli effettuati dal 15 ottobre 2015. Una misura che si inserisce tra le più importanti agevolazioni fiscali a favore delle imprese, la cui retroattività è stata prevista per non evitare che vengano depresse le vendite di beni industriali nel quarto trimestre 2015.

Le imprese devono considerare però che questa misura non potrà essere utilizzata insieme alle agevolazioni fiscali per ridurre gli acconti in scadenza a fine novembre 2015, oltre ad alcune limitazioni nell’utilizzo dell’ammortamento maggiorato del 40%, che non viene applicato in caso di:

  • acquisti di beni materiali strumentali, per i quali il decreto delle Finanze del 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento al di sotto del 6,5%;
  • acquisti di costruzioni e fabbricati;
  • acquisti di beni legati a grandi infrastrutture.

Potranno usufruire delle predette agevolazioni fiscali anche gli acquisti in leasing. Le aziende potranno inoltre utilizzare lo sgravio fiscale anche per eventuali canoni di locazione finanziaria, preventivamente decurtati degli interessi.

Legge di stabilità e partite Iva, il plauso del CoLAP

Per una volta la Legge di Stabilità sembra far felici professionisti e partite Iva. Di sicuro, la manovra presentata nei giorni scorsi dal Governo ha dato parecchia soddisfazione al CoLAP, che si è pronunciato favorevolmente, in una nota della presidente, nei confronti delle iniziative previste per il lavoro autonomo.

Siamo molto soddisfatti di quanto annunciato – ha dichiarato la presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci -. La slide sul lavoro autonomo annuncia il blocco dell’aliquota e la revisione del de minimi, le proposte della nostra Road Map sono state accolte; e abbiamo anche dei buoni sensori che si procederà accogliendo anche le nostre altre proposte nei testi collegati”.

Un plauso al Governo e in particolare a quei parlamentari che contro tutto e tutti hanno creduto nelle nostre proposte – ha proseguito la presidente del CoLAP -; l’apertura al dialogo e al confronto sono state le leve di questo successo, da qui deve ripartire l’Italia, dal modello di condivisione e costruzione che insieme a Chiara Gribaudo, Valentina Paris, Alessia Rotta, Gessica Rostellato, Cesare Damiano abbiamo costruito”.

Se gli annunci saranno rispettati, il 13 novembre (è previsto a Roma l’appuntamento centrale dell’iniziativa “RIPARTE L’ITALIA con la Road Map del CoLAP”, ndr) sarà davvero una giornata di studio, di confronto, ma anche di esaltazione – ha dichiarato ancora l’Alessandrucci -: il nostro #siamofiduciosi, il nostro atteggiamento di costruzione delle proposte con la Road Map CoLAP, la nostra capacità di ascolto e di dialogo ci hanno premiato, sono contenta e soddisfatta perché penso al miglioramento delle condizioni economiche e quindi di vita che questi provvedimenti porteranno ai nostri professionisti; finalmente abbiamo l’attenzione che meritiamo. Adesso sì che dobbiamo pensare a #RIPARTELITALIA, a contribuire seriamente alla nostra ripresa, se messi nelle giuste condizioni siamo in grado di fornire Pil, energia e innovazione al nostro Paese”.

I tributaristi: la Legge di Stabilità va nella giusta direzione

La Legge di Stabilità licenziata ieri dal Consiglio dei Ministri trova buona accoglienza da parte dei tributaristi italiani: è infatti una Legge di Stabilità dai contenuti positivi e che va nella giusta direzione, secondo il parere dell’Istituto Nazionale Tributaristi.

Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi nonché Vice Presidente vicario di Confassociazioni, Riccardo Alemanno, ha infatti commentato il varo della manovra economica e di bilancio per il 2016 con un lungo e articolato intervento.

Non sono uso sbilanciarmi, ma da una prima valutazione ritengo la Legge di Stabilità certamente positiva. Almeno da una veloce analisi, gli interventi vanno verso la giusta direzione (partite Iva, sgravi, incentivi, semplificazioni, welfare, ecc.). Ovviamente si dovrà fare una più approfondita valutazione sul testo ufficiale e soprattutto seguire il percorso parlamentare ed attendere anche la valutazione della Commissione Ue. Sia come Presidente dell’INT, sia come Vice Presidente vicario di Confassociazioni seguirò con attenzione il percorso della manovra e con i nostri esperti daremo il supporto necessario per, dove è possibile, migliorare ulteriormente gli effetti sul lavoro autonomo e sulle famiglie. Devo però dare atto al Presidente Renzi e al suo Governo di avere varato una delle più positive manovre degli ultimi anni”.

Certo tutto può essere migliorato, ma i segnali sono sicuramente positivi; ad esempio, io avrei preferito un intervento prima sull’Irpef e poi sull’Ires e non viceversa, come pare sarà (Ires dal 2016, Commissione Ue permettendo, o 2017 e successivamente Irpef), ma si deve capire, tutti, che se si vuole essere d’aiuto al Paese, si devono lasciare da parte le esigenze di categoria e tanto più le personali e supportare quegli interventi realizzabili e sostenibili nell’interesse del Paese, tenendo conto dei limiti di bilancio. Non possiamo pretendere che problematiche vecchie di decenni vengano superate in brevissimo tempo, altrimenti dovremmo prepararci a sopportare una sorta di Legge Fornero anche in ambito fiscale-amministrativo. Dico questo non per ritornare sulle troppe critiche all’ex ministro Fornero, costretta dalla contingenza a fare sulle pensioni ciò che non era stato fatto nei precedenti vent’anni, ma per fare capire che il percorso di normalizzazione del nostro Paese non può essere immediato, per accontentare i vogliosi del tutto subito, ma continuativo e costante”.

Ripeto, mi pare si sia presa la giusta strada, le mie non sono e non vogliono essere valutazioni politiche, ma solo valutazioni tecniche e con un po’ di presunzione e di buon senso, anche perché nel nostro Bel Paese ogni manovra economica sembra svegliare un popolo di 60 milioni di ministri delle Finanze; ma non è come nel calcio dove 60 milioni di CT fanno solo sorridere: in ambito economico-finanziario le sparate di taluni e le critiche strumentali e non costruttive di altri possono fare seri danni”.