AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO , UNA NUOVA OPPORTUNITA’ DI LAVORO VI ASPETTA!

La proposta di lavoro di oggi , presa da Monster.it, è rivolta agli agenti e rappresentanti con partita Iva che operano nella provincia di Milano.

Ecco il dettaglio dell’annuncio:

Gi Group SpA, Agenzia per il Lavoro (Aut. Min. 26/11/04 Prot. n° 1101-SG) assume:
Cerchiamo per azienda del settore metalmeccanico:
2 AGENTI RAPPRESENTANTI CON PARTITA IVA

Le risorse si occuperanno della ricerca proattiva e dell’acquisizione di nuovi clienti. Necessaria forte motivazione per la mansione e attitudine commerciale. Retribuzione a provvigione. Si valutano anche agenti plurimandatari.

Inquadramento: agente con Partita Iva.
Zona: Gessate (MI)
Inviare il proprio cv a:
Gi Group SPA, via Repubblica 2, Gessate (MI)
Tel: 0287250240 Fax: 0287250241 Mail: gessate.repubblica@gigroup.com

I candidati ambosessi (D.Lgs 198/2006) sono invitati a leggere sul sito www.gigroup.it l’informativa privacy (D. lgs 196/2003)

Riepilogo Annuncio

Azienda
Gi Group SpA

Località
1263, Lombardia Italia

Settore
Industria mineraria e metallifera

Contratto
A progetto

Livello di Carriera
Con esperienza

Codice Riferimento
GI201207313

Contatto
GESSATE
Gi Group SpA

SEI UN IMPIEGATO COMMERCIALE E VIVI A CUNEO? FERMATI E LEGGI: ECCO LA PROPOSTA DI LAVORO PER TE!

Da Monster.it ecco una offerta di lavoro per gli impiegati commerciali con partita Iva che risiedono nella zona di Cuneo.

Vediamo l’annuncio in dettaglio:

Start People SPA, agenzia per il lavoro, filiale di Cuneo, ricerca per azienda cliente un/a IMPIEGATO/A COMMERCIALE.
La figura si occuperà della gestione e dell’espansione del pacchetto clienti nel ramo del recupero crediti.
E’ richiesta precedente esperienza nel settore commerciale, ottima predisposizione ai rapporti interpersonali.
Indispensabile partita Iva.
Si offre contratto di collaborazione con rimborso spese più provvigioni.

Riepilogo annuncio:

Azienda
Start People S.p.A.


Località
Cuneo 12100, Piemonte Italia


Settore
Servizi finanziari


Contratto
Full Time
Tempo determinato/A contratto/A progetto


Anni Esperienza
Da 2 a 5 anni


Livello Istruzione
Diploma


Livello di Carriera
Diplomato

Per ricevere ulteriori informazioni, collegarsi su Monster.it.

SIETE LAUREATI IN ECONOMIA E ABITATE A PAVIA E DINTORNI? CHE ASPETTATE? ECCO UN’OPPORTUNITA’ PER VOI!

La proposta di lavoro di oggi, presa da Monster.it, riguarda i laureati in economia e commercio che abitano a Pavia e provincia.

Ecco l’annuncio nel dettaglio:

Per importante Studio Associato di Pavia, ricerchiamo un
COLLABORATORE DI STUDIO con le seguenti caratteristiche:

  • Laurea in economia aziendale, preferibilmente ad indirizzo libera professione, con ottimo curriculum studiorum; abilitazione professionale;
  • Attuale esperienza nel ruolo maturata presso Studi professionali strutturati e modernamente organizzati;
  • Ottima conoscenza della contabilità e del bilancio; buona conoscenza del diritto societario;
  • Conoscenza dell’IVA e del Testo Unico delle imposte sui redditi;
  • Ottimo uso PC, pacchetto Office: Excel, posta elettronica, Word; conoscenza dei più diffusi gestionali;
  • Domicilio nella provincia settentrionale di Pavia o comunque in aree limitrofe allo Studio.

Il candidato ideale sarà in grado di svolgere in completa autonomia le seguenti attività:

Chiusura dei conti di imprese e di professionisti, con regimi sia ordinari sia semplificati; predisposizione dei bilanci IV direttiva con note integrative;
Predisposizione di dichiarazioni fiscali periodiche ed annuali per persone giuridiche (società di persone e società di capitali) e per persone fisiche (professionisti, e ditte individuali);
Studi di settore; Adempimenti Intrastat; Modelli 770 semplificati per ritenute su redditi da lavoro autonomo; Comunicazioni di operazioni con Paesi black-list; Invii telematici Entratel (dichiarazioni fiscali) e Infocamere (deposito bilanci, variazioni societarie, pratiche Registro imprese in generale);
Consulenza ai clienti, in materia fiscale, amministrativa e contabile; Effettuazione di ricerche ed analisi, finalizzate all’elaborazione di pareristica ad uso interno dei clienti; Altri adempimenti fiscali ed amministrativi richiesti dalla mansione.

Inserimento: immediato.

Sede di lavoro: provincia di Pavia.

Inquadramento e retribuzione indicativi: contratto di collaborazione a partita IVA, con compensi commisurati all’esperienza e alle competenze maturate.

I candidati interessati sono invitati a leggere l’informativa privacy sul sito www.iqmselezione.it e ad inviarci il proprio CV all’indirizzo annaliguori@iqmselezione.it o al numero di fax 02 48713950 citando il Rif. 12143/MO. La selezione rispetta il principio delle pari opportunità (L. 903/77).

Riepilogo annuncio:

Azienda
IQM selezione srl

Località
Landriano 27100, Lombardia Italia

Settore
Contabilità e revisione dei conti
Servizi di consulenza di direzione

Contratto
Full Time
Tempo Indeterminato

Anni Esperienza
Da 5 a 7 anni

Livello Istruzione
Laurea tradizionale o specialistica

Livello di Carriera
Con esperienza

Codice Riferimento
12153/MO

Per ulteriori informazioni, contattare IQM selezione.

SIETE ABILI PROGRAMMATORI E RISIEDETE A ROMA E PROVINCIA? QUESTO ANNUNCIO E’ PER VOI!

Infoiva ha selezionato oggi un annuncio di lavoro per abili programmatori che abbiano competenze SAP BW 7.3 e SAP HANA.

Ecco il dettaglio dell’annuncio:

Stiamo cercando figure professionali che abbiano competenze sistemistiche su SAP BW 7.3 e SAP HANA e che abbiano maturato esperienze lavorative nella migrazione ambienti SAP HANA.

Inizio dell’attività: immediato.
Luogo di lavoro: Roma

Si prega vivamente di:

  • rispondere all’annuncio solamente se si accettano contratti a tempo determinato o con partita IVA e se si hanno i requisiti richiesti
  • allegare CV dettagliato in formato Word ed europeo citando, in corrispondenza di ogni esperienza lavorativa, tutti gli skill utilizzati
  • riportare nell’oggetto dell’e-mail: Sistemisti SAP BW 7.3 e SAP HANA Roma
  • specificare la propria tariffa (orientativa) lorda per i contratti a tempo determinato o la tariffa al netto di IVA per i contratti a partita IVA
  • specificare la propria disponibilità: numero dei giorni entro i quali si è disponibili per l’inizio dell’attività
  • non inserire nel proprio CV dati di natura sensibile (convinzioni filosofiche, politiche, religiose, etc.) non in relazione all’offerta di lavoro

Per maggiori informazioni collegarsi su: Monster.it

Bed & Breakfast, la vacanza profuma di casa

Più economici del classico hotel, più accoglienti di un albergo qualunque, i Bed & Breakfast in Italia sono l’alternativa sempre più gettonata tra turisti italiani e stranieri, che vogliono concedersi un break dalla routine quotidiana. Ma che scelgono l’accoglienza, il ‘profumo di casa’ e la tranquillità di una sistemazione a misura d’uomo anche per le proprie vacanze ‘d’agosto’. Stanze dotate di ogni comfort, cibi preparati a km zero e la certezza della tranquillità di uno spazio che assomiglia alla propria casa.

Ma quanti sono in Italia i B&B? Come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze? A censirli su base nazionale ci ha pensato ANBBA, l’ Associazione nazionale dei Bed and Breakfast, nata nel 1999 per valorizzare ed incrementare l’attività e la qualità di B&B, ma anche per offrire a tutti coloro che si vogliono cimentare nell’attività di accoglienza turistica, tutte le informazioni necessarie e i consigli pratici.

Infoiva ha intervistato il presidente di ANBBA Marco Piscopo, per capire se, in un momento in cui il portafoglio lascia sempre meno spazio alle vacanze, sia possibile concedersi un weekend al mare o in una città d’arte, con la garanzia di favorire le piccole imprese del turismo made in Italy.

I B&B in Italia: quanti sono in tutto? In quale regione sono più diffusi?
Si stima che in Italia i B&B siano addirittura oltre 20.000, ma c’e’ molto “sommerso” per varie ragioni: in primo luogo un fisco troppo esigente, mentre in secondo luogo la causa è la mancanza di una vera “formazione”, sia con riguardo agli Esercenti, sia agli Operatori pubblici.
Questo punto, molto importante e dalle conseguenze disastrose, noi come Associazione ANBBA, cerchiamo di combatterlo, privatamente e liberamente, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, sia in loco ma anche attraverso skype, per chi fosse impossibilitato a spostarsi. In alcuni casi, la semplice lettura del nostro sito www.anbba.it, può essere un passo in avanti in questa direzione, per essere sempre aggiornati sulle novità in materia di B&B, ma anche come luogo di confronto fra le diverse realtà regionali.
Dal punto di vista geografico, i B&B sono molto diffusi nelle città d’arte, nelle località costiere e nei luoghi di maggiore interesse turistico.

Anche se sono dell’opinione che avere un bellissimo appartamento nel centro di Roma, non equivale ad avere successo nella nostra attività. Quello che conta in primo luogo è sempre chi conduce il B&B, che si traduce nella qualità del servizio e nella cortesia che si offre alla clientela, e solo in secondo piano, la struttura incide sul successo o meno di un’attività come la nostra.

La clientela: sono più i turisti stranieri che vengono in Italia a scegliere la formula del B&B o anche la clientela italiana è numerosa?
Entrambi, se dovessimo parlare in percentuale direi che un buon 60% della nostra clientela è rappresentata da italiani, mentre per il restante 40% si tratta di turisti stranieri in viaggio in Italia.

Tre ragioni per scegliere una vacanza in un B&B?
Accoglienza, autenticità e rapporto personale con gli abitanti. E se c’è la possibilità di aggiungerne una quarta all’elenco parlerei di cibo a Km 0.

Se un privato decidesse di aprire un B&B quali sono i passi da fare? Da dove si comincia? Occorre avere la Partita Iva?
La Partita Iva non è necessaria per avviare un’attività di B&B, a condizione che non vengano superati determinati fatturati. Nello specifico, se permane lo status di famiglia e l’attività mantiene i requisiti della saltuarietà, il B&B non assume carattere di impresa vera e propria.
Se avete intenzione di avviare un’attività di B&B, i passi preliminari da compiere riguardano in primo luogo la verifica dell’unità abitativa da adibire a B&B, ovvero se possiede tutte le caratteristiche urbanistiche, sanitarie ed antincendio richieste dalla legge. Si può disporre dell’unità abitativa sia in proprietà che in affitto. In tutte le Regioni, eccetto la Toscana, la legge richiede che venga posta dal gestore la dimora, ovvero la residenza, nell’unità abitativa ove si esercita l’attività di B&B. La denuncia di inizio attività va invece presentata al Comune mediante un’apposita documentazione, fornita dal Comune stesso, cui seguirà la dichiarazione dei prezzi stagionali alla Provincia di appartenenza. Decorsi 30 giorni circa, si comunica al Comune l’inizio di attività e dal giorno seguente l’attività è in regola.

Lo Stato offre sovvenzioni o aiuti – ad esempio sgravi fiscali – a chi decide di avviare un’attività in un B&B?
Alcune Regioni lo fanno o si stanno attrezzando.

La crisi quanto ha influito sul fatturato dei B&B? Sono stati favoriti perchè più economici rispetto al classico hotel, o hanno risentito anche i B&B di un calo delle prenotazioni?
Anche i B&B hanno risentito del calo delle prenotazioni dovuto alla situazione di crisi economica in cui ci troviamo. Forse in misura minore, data la massiccia presenza di turisti stranieri.

I B&B in Italia sono diffusi solo nelle zone di villeggiatura o sono numerosi anche quelli che decidono di aprire in città?
Nelle città d’arte e nelle città dove è si è lavorato per far incontrare la domanda di vacanza in Italia con l’offerta.

A livello promozionale, quali sono i canali maggiormente utilizzati oggi per proporre e far conoscere la propria attività di B&B?
Purtroppo il maggior vettore di promozione resta internet, con la confusione che comporta per un neofita la Rete. Noi, come Associazione ANBBA, cerchiamo di offrire una garanzia di affidabilità, quantomeno circa la pulizia e la sicurezza, per quanto riguarda i B&B aderenti alla nostra rete. Per rassicurare il cliente, che si trova immerso in una molteplicità di proposte e offerte, per le quali la maggior parte delle volte non esiste un vero e proprio metro di valutazione nazionale. E il rischio è di perdersi, e non fare la scelta giusta.
L’ANBBA è l’Associazione Nazionale riconosciuta dal Ministero come quella maggiormente rappresentativa nel Paese.

Tre ragioni, stavolta, per scegliere di aprire un B&B?
E’ un’esperienza meravigliosa, si viaggia di più di quando si fanno ne valigie, e’ un arricchimento sia per la persona che accoglie, talvolta aprendo direttamente la propria casa, sia per la persona che arriva.

Alessia CASIRAGHI

Partita IVA stabile ma nel primo trimestre hanno chiuso più di 40.000 imprese

Da Confesercenti arrivano dei dati che sono dei veri e propri indicatori della profondità della crisi. Se è vero che il 23% delle nuove partite IVA avviate nel maggio 2012 – pari a circa 11.000 unità – riguarda il settore commercio ed è un dato in linea con quello medio è ancora più rilevante constatare che nel frattempo nel settore commercio nei primi tre mesi del 2012 ben 40.399 imprese abbiano cessato la loro attività. Dunque la sostanziale stabilità del numero di aperture di partita IVA anche nel commercio – dove la presenza di giovani operatori stranieri è nettamente aumentata negli ultimi anni – è una manifestazione del tentativo di reagire alla crisi dei consumi e alla difficile situazione creatasi sul mercato del lavoro.

Non va inoltre dimenticato che nel settore commerciale lavora circa il 15% del totale degli occupati dipendenti e indipendenti di tutti i settori dell’economia e con riferimento ai soli lavoratori indipendenti il peso del commercio è più alto: circa un lavoratore indipendente su quattro (24%) si trova nel settore commerciale. Stiamo dunque parlando di un settore cruciale per l’economia italiana che sta pagando un prezzo sempre più alto alla crisi del mercato interno.Ecco perché non c’è altra via che quella di alzare il tiro sulla spending review, senza esitazioni, per alzare ancor di più il tiro su politiche economiche orientate alla crescita. Servono risorse significative per dare priorità ad interventi che riducano la pressione fiscale, primo insostituibile passo verso la ripresa, nuovi investimenti, nuovo lavoro.

Corte UE: “Esentato dall’Iva chi cede azioni societarie”

I giudici della Comunità Europea si sono espressi su una operazione di trasferimento di partecipazioni che determina il passaggio del diritto di proprietà di beni immobili La questione controversa riguarda l’applicazione della normativa Iva su talune operazioni di cessione di quote societarie. Nello specifico si tratta di un trasferimento di azioni che comporta il trasferimento della proprietà di beni immobili che costituiscono parte dell’attivo patrimoniale della società di riferimento delle azioni. Il dubbio interpretativo riguarda la possibilità di esentare dall’imposta una tale operazione di trasferimento delle azioni.

La vicenda controversa
Una società con sede in Svezia deteneva indirettamente talune quote azionarie di un’altra società il cui attivo patrimoniale era costituito essenzialmente da beni immobili. La società ricorrente, nel 1999, vera incaricata dalla società, a prevalente carattere immobiliare, di cercare acquirenti che, attraverso l’acquisto delle quote societarie, sarebbero divenuti proprietari del complesso immobiliare riferito indirettamente alle azioni cedute. La società ricorrente per la sua attività di consulenza per la compravendita ha ritenuto che l’operazione sottesa al trasferimento delle azioni non rientrasse nel campo di applicazione dell’Iva in quanto esente. A seguito di controlli fiscali, invece, un ispettore ha proceduto alla rettifica della dichiarazione Iva della società ricorrente presentata per il 2000. Contro la decisione dell’ispettore, la società ricorrente ha presentato istanza dinanzi al tribunale distrettuale che ha respinto la richiesta. Non trovando parere favorevole, anche facendo ricorso alla Corte di appello, veniva presentato ricorso per cassazione. Questa volta, però, il giudice del rinvio, avendo dubbi circa l’inquadramento ai fini della disciplina Iva dell’operazione di trasferimento di azioni societarie, che comportavano il trasferimento della proprietà di beni immobili, decideva di appellarsi alla interpretazione giurisprudenziale dei togati europei.

Le questioni pregiudiziali
Il dubbio interpretativo riguarda due questioni pregiudiziali, che per opportunità sono state affrontate congiuntamente. Pertanto, occorre stabilire se, alla luce dell’articolo 13, parte B), lettera d), punto 5, debba essere interpretato nel senso di riconoscere l’esenzione, ai fini Iva, dell’operazione di trasferimento di quote societarie che riguardano sostanzialmente diritti di proprietà di beni immobili. Esenzione che deve essere riconosciuta anche a quegli Stati membri che non si siano avvalsi della facoltà prevista dall’articolo 5, paragrafo 3, lettera c) di considerare come beni materiali le azioni direttamente connesse a diritti di proprietà.

L’analisi degli eurogiudici
Procedendo per gradi, in primo luogo i giudici europei sottolineano che le fattispecie di esenzione previste dall’articolo 13 mirano a una armonizzazione, nei vari Stati membri, dell’ applicazione delle disposizioni Iva. Inoltre, costante giurisprudenza della Corte conferma che, misure come quelle in discussione, debbano essere interpretate restrittivamente in quanto costituiscono deroghe al principio generale di riscossione dell’Iva. Non di meno conto è il fatto che, una corretta interpretazione della normativa, nella fattispecie dell’Iva, deve necessariamente tenere conto del principio di neutralità fiscale in un sistema comune di norme come è stato delineato il diritto dell’Unione. In secondo luogo, poi, la lettura dell’articolo 13, deve tenere conto che i termini utilizzati definiscono, da una parte, il contenuto principale dell’esenzione ma, dall’altra, mirano a estendere tale esenzione alle attività di negoziazione. Quello che occorre chiarire, invece, è la portata esatta del termine di negoziazione. Su questo aspetto non si possono avere dubbi che un’attività come quella svolta dalla società ricorrente di ricerca di acquirenti per la compravendita di immobili, attraverso la cessione di quote azionarie, rientri nel termine di negoziazione. In terzo luogo, resta da affrontare se l’attività controversa rientri nel novero di quelle attività per le quali gli Stati membri hanno la facoltà di avvalersi, a norma dell’articolo 5 della sesta direttiva Iva, di una deroga alla concessione dell’esenzione in questione. Da quanto risulta, non sembra che ci si sia avvalso della facoltà di derogare all’esenzione. Infine, sottolineano i giudici, sebbene alle misure in deroga si debba dare una interpretazione restrittiva è per altro verso vero che una esenzione non può essere limitata in quanto, altrimenti, non si riuscirebbe a garantire la certezza nel diritto.

La sentenza della Corte Ue
Secondo gli articoli 5, paragrafo 3, lettera c), e 13, parte B), lettera d), punto 5), della sesta direttiva Iva le questioni pregiudiziali, sollevate dinanzi alla Corte europea, vanno risolte seguendo una interpretazione che ammette la possibilità di beneficiare della esenzione dall’Iva. E questo per una operazione, come quella di cui alla vicenda principale, in cui il trasferimento di quote azionarie comporta il trasferimento del diritto di proprietà di beni immobili insito nelle azioni cedute.

Sorgenia, l’energia cerca operatori

L’energia cerca risorse: Sorgenia, operatore privato nel mercato dell’energia elettrica e del gas naturale, cerca nuovi operatori commerciali in tutta Italia per la vendita di prodotti per il mercato energetico delle piccole e medie imprese.
A chi si affaccia per la prima volta in questo settore lavorativo, Sorgenia offre formazione e assistenza per l’intero percorso, dall’apertura della partita Iva fino all’indicazione dei consulenti più adatti per gestire la propria contabilità.

Dopo il corso di formazione interno, le figure selezionate seguono, sotto la guida dei propri area manager, il percorso di certificazione PMI Academy, una scuola con docenze manageriali specialistiche. Una volta superato l’esame, l’agente ottiene una certificazione come business partner di Sorgenia e riceve un contributo mensile e un supporto per l’apertura di nuovi uffici e per l’inserimento di sub agenti in strutture di agenzia.

Alle figure più esperte o ad agenzie già avviate, Sorgenia richiede invece forte capacità di presidio del territorio e conoscenza diretta del target, esperienza nella vendita dei servizi B2B, forza vendita composta da almeno quattro commerciali dedicati.

Francesca SCARABELLI

Riforma del lavoro? Una guerra tra poveri

La riforma del lavoro è realtà. Approvata lo scorso 27 giugno, entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 18 luglio. E dopo 40 anni le regole di assunzione e licenziamento in Italia cambiano. Tutti lo sapevano ma solo ora si alza definitivamente il polverone.

La parola d’ordine del nuovo ordinamento è flessibilità. Flessibilità in ingresso e in uscita nel mercato del lavoro, stando alla nuova disciplina sostanziale che regolerà i licenziamenti.

I margini? Resta ancora da vedere quali siano i margini di suddetta flessibilità e che reale vantaggio avranno piccole e medie imprese, oltre che i lavoratori.

Flessibili nel licenziare, flessibili nel reintegrare o assumere.

Il processo sui licenziamenti sarà più veloce e saranno introdotte nuove forme di tutela della disoccupazione, ovvero, stando all’articolo 3 della Riforma di legge il deus ex machina del licenziamento per giusta causa sarà lo sfruttamento degli ammortizzatori sociali: la novità principale riguarderà l’introduzione dell’ASPI (Assicurazione Sociale per l’impiego), che sarà in vigore nel 2013 e sostituirà a regime, nel 2017, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. A usufruire, oltre i lavoratori dipendenti, potranno essere gli apprendisti e gli artisti. Sarà possibile trasformare l’indennità Aspi in liquidazione per disporre in tal modo di un capitale per avviare un’impresa.

Già, un’impresa, stando all’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro sarà un’impresa trovare un posto di lavoro e mantenerlo.

Addio quindi al reintegro automatico in caso di licenziamento per motivi economici, anche se per alcuni casi specifici sarà prevista un’indennità risarcitoria. Nel caso di licenziamento disciplinare, per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, il giudice avrà una minor discrezionalità nella decisione del reintegro, che sarà previsto solo sulla base dei contratti collettivi.

E i piccoli medi imprenditori? Dovranno puntare sul contratto di apprendistato che diventerà la forma contrattuale dominante attraverso un sistema di incentivi e di benefici contributivi e che dovrà avere una durata minima non inferiore ai 6 mesi, unica vera novità sotto questo fronte.

E i titolari di Partita Iva? Nodo ancora irrisolto e che si appresta a diventare focolaio di discussioni e polemiche. Per i liberi professionisti la durata di collaborazione non dovrà superare gli 8 mesi e il corrispettivo pagato non dovrà superare l’80% di quello di dipendenti e co.co.co. In caso di collaborazione continuata che superi gli 8 mesi, il rapporto di lavoro si dovrà tramutare in altra forma contrattuale.

Mettiamo insieme le due cose: la guerra ai partitivisti porterà sempre meno titolari a mettersi in proprio e a fare, come accade oggi, di necessità virtù. Dall’altra parte, i piccoli medi imprenditori, ai quali mancheranno agevolazioni e aiuti nell’ acquisizione di nuove risorse, saranno costretti a trovare un mutuo accordo con chi sarà in cerca di un impiego. Che per uscire da un circolo vizioso come quello proposto dall’attuale Riforma si proceda alla mala parata e si fomenti il lavoro nero?

Mutua solidarietà tra piccolo imprenditore e lavoratore, l’uno alla ricerca di nuove commesse e l’altro alla ricerca di un nuovo lavoro?

Ma non sarebbe meglio incentivare le assunzioni a tempo indeterminato liberando le pmi dalle tassazioni e dalla pressione fiscale cui sono soggette, almeno nei primi tre anni di vita dell’attività?

Una riforma apprezzabile, dunque, o solo fumo negli occhi? A dire il vero molti sono ancora i tasti dolenti e quelli poco chiari. Come essere tutelati e scegliere la più opportuna tipologia di contratto di lavoro da proporre o da accettare? Che fine faranno gli ordini professionali ancora in bilico con relative casse previdenziali al seguito? E le partite IVA finte e i lavoratori parasubordinati che esistono da sempre?

Dopo tante chiacchiere e pagine di Riforma, un punto proprio ci manca: dov’è finita la forza di trascinamento e incoraggiamento verso le piccole e medie imprese?

 

PER I CONSULENTI DI PROFUMERIA RESIDENTI A FIRENZE E PROVINCIA UNA BELLA OPPORTUNITA’ DI LAVORO

Oggi su Monster.it si cerca un consulente di profumeria con partita Iva.
Vediamo il dettaglio dell’annuncio:

Descrizione annuncio:

Per azienda francese leader mondiale da 70 anni nella divisione Luxury settore cosmetico, presente in profumeria con alcune delle marche più prestigiose, Adecco Professional Solutions ricerca:

CONSULENTI PROFUMERIA CON PARTITA IVA

Posizione e requisiti
La posizione, che riporta ad un Team Manager ha la funzione di visitare le profumerie assegnate sotto la propria responsabilità, garantendo il raggiungimento di obiettivi qualitativi
Attività e responsabilità: Presidia i punti vendita di propria responsabilità; Forma le vendeuse in merito ai prodotti ed alle tecniche di vendita; Attività di Merchandising sul punto vendita e valorizzazione degli spazi espositivi; Consulenza ai clienti finali

Requisiti richiesti:
Necessaria laurea, preferibilmente in discipline scientifiche, ma non vincolante (cosmetologia, biologia, CTF, ISF, scienze naturali)
Preferibile esperienza come Promoter in profumeria e/ o farmacia
Possesso di P.Iva o disponibilità all’apertura della stessa
Disponibilità alla mobilità territoriale entro la zona assegnata
Spiccate doti relazionali e comunicative
Orientamento al risultato
Ottime capacità organizzative
Forte interesse per la dermo-cosmesi

Per partecipare alle selezioni
I curricula ricevuti potranno essere comunicati all’azienda nostra cliente o ad altre che ne facciano richiesta per valutare un’eventuale assunzione, salvo diversa volontà del candidato. “I candidati ambosessi (L.903/77) sono invitati a leggere su www.adecco.it l’informativa sulla privacy (art.13, D.Lgs. 196/03). Per esercitare i diritti di cui all’art. 7 del citato Decreto è possibile scrivere al seguente indirizzo e-mail: customer.service@adecco.it .

Riepilogo annuncio

Settore
Consulente di profumeria

Livello di carriera
Laurea

Codice Riferimento
LA-mons-6

Inquadramento, retribuzione e benefits
Contratto di collaborazione in partita iva fisso+variabile
Benfits: auto, cellulare, pc, interent key, rimborso spese
Orario Full Time

Area di Competenza
Tutta la Toscana (necessario domicilio in provincia di Firenze)

Per maggiori informazioni, collegarsi su Monster.it