In ascesa le imprese femminili straniere in Italia

Le percentuali parlano chiaro: le imprese femminili straniere sono cresciute del 20% in quattro anni, con picchi a Roma, dove si contano 10mila imprese condotte da donne, a Milano, dove sono 8mila, e a Torino, 5mila.
La Lombardia, comunque, si dimostra molto attiva, con Bergamo, Brescia, Varese e Mantova in pole position, ovviamente dietro il capoluogo meneghino.

Esaminando i dati nel dettaglio, inoltre, emerge che sono in costante aumento, tanto da essere arrivate ad oggi a 109mila attività e 6mila in più rispetto al 2014, corrispondente al 6%, che diventa 20% considerando gli ultimi quattro anni.

Le più numerose sono le cinesi (21 mila), le rumene (9 mila), le marocchine (7mila), le nigeriane (5 mila), pari alle svizzere (5 mila), seguite dalle tedesche (oltre 4 mila).

Più numerose a Roma (10 mila), Milano (8 mila), Torino (5 mila), Firenze (4 mila), Napoli, Prato (3 mila) e Brescia (oltre 2 mila).
Crescono più velocemente in quattro anni a Reggio Calabria (da 600 a oltre 800, +50%), Ferrara (da 400 a 600, +40%), Ravenna (da 500 a oltre 600, +40%).
Tra le prime anche Napoli (da circa 2 mila a circa 3 mila imprese, + 35%) e Palermo (da 1000 a 1400, + 34%). In mano a donne sono un quarto delle imprese straniere in Italia.

Questo fenomeno è stato analizzato durante un convegno tenutosi ad Expo nello spazio Women for Expo lunedì 6 luglio, durante il quale si è discusso del ruolo delle donne ed organizzato da United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), in cooperazione tra gli altri con Non c’è Pace Senza Giustizia (NPSG), e promosso dalla Camera di commercio attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione.

Federica Ortalli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, ha dichiarato in proposito: “Le donne hanno un ruolo centrale e sempre crescente nell’economia internazionale. La Camera di commercio con il Comitato sulle imprese femminili è accanto a Women for Expo. La ricchezza di imprese anche di donne straniere in Italia rappresenta un punto di partenza e di confronto anche a livello internazionale”.

Pier Andrea Chevallard, direttore di Promos, azienda speciale della Camera di commercio per l’internazionalizzazione, ha inoltre aggiunto: “Questo appuntamento rappresenta un momento di incontro e riflessione utile anche per il rilancio degli scambi internazionali che trova in Expo un momento importante”.

Vera MORETTI

Filiera moda, ricchezza per l’Italia

Come ogni settembre, si ripete il rito mondano della Settimana della Moda di Milano. Un evento che è principalmente mondanità ma che è anche la celebrazione del potenziale della filiera moda italiana e lombarda.

Secondo alcune elaborazioni della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese – Infocamere e Istat, sono oltre 9mila le imprese che a Milano operano nella filiera moda, tra abbigliamento, pelletteria, cosmesi e gioielleria, 5mila nel commercio e 4.300 nella fabbricazione. Il settore della filiera moda della Lombardia conta 73mila addetti, in crescita del 5% in un anno, mentre a livello nazionale gli addetti diminuiscono dell’1,4%. Il comparto milanese vale 13,4 miliardi di fatturato, quasi un quinto degli 80 miliardi nazionali. Ed è di 1,5 miliardi il valore delle esportazioni milanesi della filiera moda nei settori abbigliamento, cosmetici e gioielli nei primi tre mesi del 2014.

In proiezione nazionale Milano è terza per numero di imprese dei settori legati alla filiera moda e al lusso con 9.301 imprese, dopo Napoli (16.700) e Roma (14.200) ma è prima per numero di addetti, oltre 73 mila, circa il doppio degli addetti di Firenze, seconda, e di Napoli, terza. In Lombardia, le province che brillano di più nella filiera moda sono Milano, con 9.301 imprese e 73mila addetti, Brescia (3.395 imprese e 13mila addetti), Varese (2.349 imprese e oltre 9mila addetti), Bergamo (2.247 imprese e 12.500 addetti). Tra le prime per addetti anche Mantova, con 13.500.

Secondo Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano, “il settore della moda con tutta la sua filiera moda rappresenta un elemento strategico per l’economia di Milano e dell’Italia. La Camera di Commercio in questi giorni di Milano Moda Donna è accanto alla Camera della Moda come partner istituzionale in un impegno a servizio delle imprese coinvolte sul territorio e nell’intero Paese”.

Bando per le imprese digitali italiane

Le imprese attive nel settore digitale che sorgono nelle province di Milano e Monza Brianza sono oltre 18mila, operanti nella produzione di computer e software ma anche nelle telecomunicazioni, ma anche in servizi di informazione, e pari al 60% del totale lombardo.

Milano, inoltre, è regina dell’hi-tech a livello nazionale, ma tra le prime dieci città c’è anche Monza Brianza, che quindi detiene un personale primato anche a livello Paese.

Per le imprese digitali italiane, i mercati più importanti verso cui rivolgersi sono Stati Uniti e Canada e, a questo proposito, Milano e Monza Brianza insieme totalizzano un export di quasi 300 milioni di euro nel 2013 mentre l’import arriva a piu’ di 340 milioni per un interscambio complessivo di circa 640 milioni di euro, il 76% del totale lombardo.
In crescita in particolare l’export di Monza e Brianza (+2,3% rispetto all’anno precedente).

Tutte possono partecipare ai bandi voucher economia digitale, appena partito e dedicato alle pmi hi-tech.
I bandi sono promossi da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Camera di Commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Promos, e finanziano la partecipazione ad un percorso strutturato di formazione e accompagnamento personalizzato che culminerà con la realizzazione di missioni esplorative in Usa e Canada.

Le imprese potranno beneficiare di un team di esperti che fornirà loro formazione tecnica, strumenti informativi dedicati, assistenza personalizzata e accompagnamento nel corso di missioni esplorative all’estero, che si svolgeranno nell’autunno 2014.

Questi bandi mirano ad aumentare la competitività delle imprese fuori dai confini nazionali, ma ciò può avvenire solo grazie ad una conoscenza diretta dei mercati esteri più innovativi e strategici.

Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, ha dichiarato: “La passione e l’impegno delle nostre imprese possono trovare nuovi stimoli dal contatto con best practices e potenziali partner internazionali. Vogliamo mettere a loro disposizione i contatti e le competenze di cui il Sistema Camerale dispone, per sviluppare la loro capacità attrattiva in ambito internazionale e la loro competitività”.

Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, ha aggiunto: “L’economia digitale rappresenta un settore strategico per la competitività del nostro sistema economico, perché capace di creare valore, incremento del Pil, occupazione e crescita dell’export. Le imprese digitali hanno infatti la capacità di massimizzare le potenzialità del web a servizio della performance imprenditoriale e per questo sono un fattore-chiave su cui tutte le economie piu’ avanzate stanno puntando. La Lombardia vanta importanti professionalità in questo settore, che Regione intende sostenere e promuovere. Pertanto, in collaborazione con il Sistema Camerale e Promos lanciamo questi bandi al fine di offrire un percorso di accompagnamento verso l’internazionalizzazione ad aziende che – per cultura e capacità proprie, limiti dimensionali e strutturali e, a volte, offerta di servizi non coerente con le necessità”.

Ha commentato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano: “Innovazione e internazionalizzazione sono due leve determinanti su cui puntare per aiutare la competitività elle nostre imprese. La Camera di commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, opera sostenendo e accompagnando le aziende lombarde sui mercati esteri. E questo bando dedicato alle imprese del settore digitale può essere un utile strumento per sviluppare nuove competenze e sinergie”.

Ha poi concluso Carlo Alberto Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza: “In un momento come quello che stiamo vivendo in cui l’internazionalizzazione rappresenta un asset strategico per la ripresa. E’ necessario valorizzare e promuovere i percorsi di accompagnamento delle imprese verso i mercati esteri. Per questo, come Camera di Commercio intendiamo sostenere il settore dell’economia digitale attraverso la formazione indirizzata al business internazionale”.

Vera MORETTI

Pmi milanesi sempre più verso l’estero

Milano rimane regina in Italia per l’export: il capoluogo meneghino, e la sua provincia, ha sotto la sua ala il maggior numero di imprese che hanno intessuto relazioni con l’estero, pari ad oggi a 60mila unità.

Ciò significa che più di un’azienda su cinque fa affari fuori dai confini nazionali, con destinazioni preferite in Russia (+9,8%), Asia orientale (+5%) e Turchia (+3,2%), ma anche gli Stati Uniti (+1,8%). In flessione quelle verso i partner europei (-2,3%).

Nel manifatturiero, che rappresenta il 95% circa dell’export milanese, moda e prodotti alimentari sono i settori che vanno meglio: rispettivamente +6,4% e +6,2%.

Considerando, dunque, l’importanza che l’export ha per le pmi milanesi, è partito il 5 marzo scorso un bando che permette alle piccole e medie imprese che hanno intenzione di rivolgere il loro business anche ai mercati stranieri di richiedere online i voucher per ottenere servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione o per partecipare a missioni economiche e fiere internazionali con data d’inizio entro il 15 giugno 2014.

Ciò è previsto dal Bando Voucher Internazionalizzazione 2014, promosso dalla Regione Lombardia e dal Sistema camerale lombardo.
La dotazione finanziaria complessiva per la Lombardia è di circa 5 milioni di euro, in particolare 1,8 milioni messi a disposizione dalla Camera di commercio di Milano per le imprese della propria provincia.
Le imprese di Milano sono supportate dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali.
I contributi a fondo perduto, erogati attraverso l’assegnazione di voucher, saranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle domande.

Ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano: “Il Bando Voucher Internazionalizzazione 2014 rappresenta un importante e concreto sostegno per le imprese che operano sui mercati esteri. Grazie a questa iniziativa, le imprese possono ottenere finanziamenti sotto forma di voucher per acquisire servizi di consulenza, partecipare a missioni commerciali e a fiere internazionali. Una forma di sostegno che, attraverso Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, è destinata alle aziende attive sui mercati internazionali”.

Vera MORETTI

Tessile italiano da Milano al mondo

Il recente successo di Milano Moda Uomo è stato l’occasione per fare il punto sulla capacità del capoluogo lombardo e della regione di creare eccellenza e ricchezza nel settore del tessile e della moda.

Ci ha pensato l’ufficio studi della Camera di commercio di Milano, su dati Infocamere 2013 e 2012 e su dati Istat al III trimestre 2013 e 2012, e ha certificato come sia di oltre 14 miliardi l’interscambio lombardo nel settore della moda nei primi 9 mesi del 2013 (+1,6% rispetto al 2012). Milano è la capitale indiscussa, con circa 7 miliardi di interscambio (quasi 4 miliardi di esportazioni e 3,2 miliardi di importazioni).

In crescita l’export milanese (+6,4%), soprattutto verso i Paesi del Medio Oriente (17,9%), dell’Asia Orientale (11,8%), dell’America centro-meridionale e dell’Asia Centrale (6,7%). Oltre la metà delle esportazioni è diretta in Europa (il 31,4% nei Paesi dell’Unione Europea e il 20,6% verso gli altri Paesi europei) e oltre un quarto in Asia orientale. Tra i Paesi dell’Ue si esporta soprattutto verso Francia (37,4%), Germania (15,3%) e Regno Unito (11,5%). Tra gli altri Paesi europei si esporta soprattutto verso la Svizzera (48,4%) ed è di oltre 200 milioni di euro il valore delle esportazioni in Russia (25,6%).

In Asia orientale le principali mete di esportazione sono il Giappone (25%) e Hong Kong (23,1%). Forte la richiesta USA, il 10% dell’export milanese va in America settentrionale.

In Lombardia sono quasi 15mila le imprese attive nel settore della moda, di cui quasi una su tre a Milano (4.482): oltre 2.600 si occupano di abbigliamento e quasi mille sono industrie tessili e altrettante imprese del settore della pelletteria. Il capoluogo è anche al primo posto in Italia per numero di addetti (80.030), seguito da Napoli (42.304) e Firenze (37.605).

Secondo Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano,“il settore della moda con tutta la sua filiera rappresenta un elemento di punta per rilanciare l’economia di Milano e dell’Italia. Per questo, come Camera di commercio collaboriamo attivamente con la Camera Nazionale della Moda Italiana per sostenere in modo particolare le iniziative rivolte ai giovani stilisti, così da offrire alle nuove generazioni di creativi occasioni di visibilità e la possibilità di sviluppare i propri progetti”.

Le imprese del Sistema Casa guardano all’estero

Si è svolto a Desenzano del Garda il B2B Sistema Casa, ovvero il Business to business dedicato ad incontri mirati alla internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lombarde del Sistema Casa e alla diffusione sempre più massiccia delle eccellenze Made in Italy del settore.

L’iniziativa, che si è svolta il 4 e il 5 dicembre, è organizzata da UniCredit, in partnership con FederlegnoArredo, ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Promos-l’Azienda Speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano ed in collaborazione con DHL Express, leader mondiale nel settore delle spedizioni aeree espresse internazionali, che ha fornito supporto alle imprese locali in tema di trasporto, gestione dei flussi commerciali e regolamentazione doganale verso i diversi mercati internazionali.

Hanno partecipato l’evento più di 130 aziende, rivolte per la maggior parte verso federazione Russa ed Ucraina, paesi che più di altri hanno in serbo interessanti possibilità per le imprese italiane, grazie ad un crescente interesse nei confronti dei prodotti provenienti dal Belpaese.

Erano più di 700 gli incontri B2B previsti, attraverso i quali le aziende partecipanti hanno potuto conoscere potenziali clienti ma anche di conoscere le caratteristiche dei mercati, in modo da affinare le proposte e disegnarle su misura.

Ha dichiatato Monica Cellerino, regional manager per la Lombardia di UniCredit; “La filiera del Legno e Arredo esce da anni davvero difficili, a causa principalmente della contrazione dei consumi in Italia e del generale periodo di crisi della nostra economica. Tutti gli indicatori evidenziano però come le esportazioni d’arredamento hanno invece tenuto il passo. In questi ultimi anni, infatti, le aziende del settore che hanno avuto la capacità di cogliere i nuovi flussi di domanda provenienti dai Paesi emergenti sono riuscite a contenere gli effetti della crisi. La Russia e l’Ucraina sono sicuramente mercati di sbocco interessanti per le nostre aziende: con circa 142 milioni di abitanti (Russia) e oltre 44 milioni di abitanti (Ucraina) e con una classe media in forte crescita, i due Paesi sono importanti mercati di consumo per gli imprenditori che vogliono ricercare nuove opportunità di business. Proprio per questo, per il secondo anno consecutivo abbiamo voluto ripetere in Lombardia questa iniziativa rivolta al settore arredo. Ritengo infatti che eventi come questo di oggi siano importanti perché consentono l’incontro concreto tra domanda e offerta, permettendo agli imprenditori di instaurare contatti commerciali che possono fin da subito indirizzare l’impresa verso un mercato straniero”.

UniCredit ha appena lanciato UniCredit International, la nuova linea di servizi dedicata all’internazionalizzazione delle imprese che si sviluppa con strumenti concreti per il cliente e che fa leva sull’unicità della rete UniCredit nel mondo.

Con questo servizio, la banca vuole rafforzare l’offerta alle aziende che intendono ricercare nuovi sbocchi di mercato all’estero o implementare e differenziare il proprio business oltre i confini nazionali, anche a seguito della perdurante difficoltà della domanda interna.
In 20 mesi UniCredit ha accompagnato all’estero oltre 2.800 imprese della Lombardia. Inoltre UniCredit ha erogato in oltre un anno e mezzo oltre 5 miliardi di euro per le pmi della Regione. Di questi, 3,6 miliardi di euro sono andati a sostegno della liquidità, oltre 470 milioni al sostegno alla crescita dimensionale e al rafforzamento patrimoniale e 980 milioni di euro al supporto all’innovazione e nuova imprenditoria.

Ha aggiunto Roberto Snaidero, presidente FededegnoArredo: “Grazie alla convenzione stipulata con UniCredit a febbraio 2012 sono già stati concessi crediti per 24 milioni di euro a oltre un centinaio di aziende associate. Si tratta di un importante segnale in controtendenza rispetto a un momento di contrazione del credito e un risultato significativo per tutta la filiera rappresentata dalla nostra federazione. Ma la collaborazione tra FederlegnoArredo e UniCredit non si esaurisce con la convenzione. Al contrario, continua con l’organizzazione di eventi di “vero business” come la due giorni di Desenzano in cui 130 aziende del legno-arredo avranno l’occasione di incontrare oltre 20 buyers selezionati provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina”.

Dal canto suo, Roberto Luongo, direttore generale dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha spiegato: “L’ICE continua ad investire nel settore arredamento e design con un vasto programma di iniziative promozionali mirate e servizi di marketing personalizzati sui mercati esteri. Il design italiano del Sistema Casa rappresenta un asset strategico dell’eccellenza Made in Italy: un’opportunità di innovazione continua e consolidamento nella fascia alta e luxury dei mercati extra-europei ad elevato potenziale. Nel solo 2013 l’ICE-Agenzia ha coinvolto oltre 250 aziende italiane e 300 operatori esteri selezionati tra buyer, architetti, interior designer, developer e contractor, attraverso progetti promozionali specifici per il settore. Iniziative di business concreto focalizzate principalmente su Stati Uniti, Emirati Arabi, Cina, Russia ed Ucraina oltre a mercati domestici da presidiare come Regno Unito e Francia. Il 2014 ci vedrà nuovamente protagonisti della trade promotion italiana a fianco delle PMI, con il lancio di progetti strutturati per arredamento, contract e design con iniziative promozionali in Sudafrica, Cina, India, Stati Uniti, Messico ed America Centrale”.

Ha poi concluso Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano e direttore di Promos: “In questa fase storica, l’internazionalizzazione è quanto mai una risorsa vitale per le imprese per far fronte alla crisi economica e al conseguente calo della domanda interna, ma è fondamentale accompagnarle e assisterle in questo percorso, anche attraverso iniziative mirate come quella odierna, in cui si mettono concretamente gli imprenditori nelle condizioni di fare business. E l’obiettivo di Promos è far sì che nello sviluppo del loro business gli imprenditori possano operare nella maniera migliore: incontrando operatori selezionati, rivolgendo la propria attenzione verso mercati strategici e possedendo tutti gli strumenti e le competenze per affrontare con successo questa importante sfida, che non è semplice, ma che è fondamentale intraprendere”.

Vera MORETTI

Pmi lombarde in difficoltà senza accesso al credito

Le imprese milanesi non se la passano bene: una su cinque ha bisogno di un credito ma il 13% che ne ha fatto richiesta negli ultimi tre mesi non è riuscito ad ottenerlo in modo integrale.

La situazione è pesante e per poter uscire dalla crisi è necessario il sostegno da parte del governo e questo lo pensa ben il 93% degli imprenditori milanesi.
Tra le soluzioni suggerite, vi è anche una spesa pubblica che possa agevolare maggiormente i finanziamenti, chiesta dal 60% degli interpellati all’interno del rapporto “economi” dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano di luglio 2013, realizzato attraverso Ipsos.

Di questa problematica si è parlato durante il convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Milano “Confidi, quale futuro?”.

Tra gli interventi proposti, è stato presentato il bando Agevolacredito 2013, che mette a disposizione, tramite i confidi, 1 milione di euro per prestiti a tasso zero, contributi a fondo perduto e abbattimento del 50% del costo della garanzia, con una particolare attenzione a start up innovative o legate ad incubatori per le quali sono previste agevolazioni ad hoc che consistono nell’abbattimento totale del tasso di interesse e rimborso del 50% del costo della garanzia.

Importanti sono anche le azioni per il capitale di debito, con la creazione di fondi di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle imprese come le sezioni speciali per l’internazionalizzazione del Fondo centrale di garanzia con 18 altre Camere di Commercio (che hanno messo a disposizione 15,6 milioni) e il Ministero dello Sviluppo Economico o il fondo di garanzia che contro garantisce i confidi a vantaggio delle micro, piccole e medie imprese, in particolare quelle di nuova costituzione, creato grazie all’accordo siglato con il Fondo Europeo Investimenti e sostenuto con 5 milioni di euro delle Camera di commercio lombarde.

Ad oggi, infatti, sono state concesse garanzie, considerando l’area milanese, per 14 milioni a copertura di 28 milioni di finanziamenti.

C’è poi Confiducia, fondo straordinario di co e controgaranzia del sistema Camere di Commercio lombarde e Regione Lombardia, da 51 milioni di euro di cui oltre 10 stanziati dalla Camera di Commercio di Milano, nato con l’obiettivo di contrastare la stretta creditizia attivando a livello regionale finanziamenti per circa 1 miliardo di euro (270 milioni sulla provincia di Milano), concedendo garanzie a 13.102 imprese lombarde.
Il fondo si è chiuso nel 2011 ma i finanziamenti rimarranno in essere fino al 2018.

Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano, ha dichiarato: “Agevolare e mettere a disposizione delle imprese strumenti veloci e efficaci per poter accedere al credito è necessario per rafforzare lacapacità del nostro tessuto imprenditoriale di investire sul proprio sviluppo, soprattutto in un clima di crisi ed incertezza come quello che stiamo attraversando. E proprio sul tema del credito la Camera di commercio di Milano è impegnata anche quest’anno con una serie di iniziative di supporto alle imprese, in particolare alle start-up, ed in un percorso di collaborazione con i Confidi lombardi”.

Vera MORETTI