Dal Professional Day, tanta carne al fuoco

Il Professional Day appena svoltosi a Roma con la partecipazione dei rappresentanti di tutti gli ordini professionali, nonché degli esponenti dei partiti politici, è stato teatro di una serie di proposte che i professionisti italiani hanno voluto portare all’attenzione della politica, per poter risolvere i gravi problemi che affliggono il nostro Paese.

Ad accomunare i partecipanti all’evento era la consapevolezza dell’importanza degli Ordini professionali, indispensabili per la realizzazione del principio di sussidiarietà, necessario alla Pubblica Amministrazione per lo snellimento dell’attività burocratica e il miglioramento dell’efficienza.

Tra le richieste, spiccano:

  • la necessità di ridurre il costo del lavoro per il rilancio immediato dell’economia;
  • il problema del sovraffollamento delle carceri;
  • lo snellimento dell’attività nel settore delle autorizzazioni attraverso l’assunzione di responsabilità dei professionisti che si sostituirebbero al rilascio dei pareri;
  • il contributo nella telematizzazione delle procedure di Giustizia.

Marina Calderone ha dichiarato, ottimista: “Sono emerse idee interessanti e tutti gli intervenuti si sono dimostrati disponibili nell’affrontare un nuovo percorso nel rapporto politica-professioni. Sarà nostro compito monitorare che ciò avvenga; ma soprattutto che gli impegni presi vengano mantenuti e siano tradotti in provvedimenti a favore dei cittadini. E su questo ci diamo appuntamento dopo i primi cento giorni dall’insediamento del nuovo esecutivo per la verificare se quanto promesso sarà mantenuto”.

Vera MORETTI

Professional Day: ecco le richieste dei professionisti

Oggi è il Professional Day e, per celebrarlo a dovere, è stato organizzata, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma, un’assemblea virtuale dei professionisti italiani chiamati a testimoniare l’importanza delle libere professioni per lo sviluppo del Paese.

A collegarsi, oggi durante l’evento, saranno 100 città e potranno quindi confrontarsi con i rappresentanti di tutti i partiti politici circa le idee per il Paese degli Ordini professionali. Le esigenze, da parte dei professionisti, di aprire una nuova finestra di dialogo sulle prospettive di crescita del Paese sono nate in conseguenza della crisi profonda che stiamo attraversando.

In particolare, oggetto di discussione saranno alcuni temi molto “caldi”:

Lavoro e Welfare: Non c’è lavoro senza Previdenza, perciò i professionisti italiani devono essere sostenuti durante tutta la loro vita lavorativa. Un regime fiscale adeguato può liberare risorse da investire per lo sviluppo e la crescita del Paese e del lavoro.
Inoltre, non si nega che il mondo del lavoro ha urgente bisogno di semplificazione e sburocratizzazione, così come risulta indispensabile una diminuzione della pressione fiscale sulle aziende. Solo in questo modo potranno tornare ad assumere nuovi lavoratori.

Giustizia legalità e carceri: Tutti gli indicatori individuano in questi tre temi altrettanti freni allo sviluppo del sistema Paese, senza che finora si sia trovata una soluzione efficace. Le professioni impegnate in questi settori da tempo sostengono che in virtù delle specifiche competenze anche acquisite con il lavoro quotidiano, sia indispensabile un loro diretto coinvolgimento per quanto riguarda analisi, proposte e operatività.

Ambiente e sicurezza: Le professioni dell’area tecnica lanciano 11 proposte a costo zero su ambiente e sicurezza per ripensare e rigenerare lo sviluppo e l’occupazione del nostro paese. Sono riforme indirizzate alla crescita e all’innovazione, che le professioni pongono all’attenzione delle forze politiche in un’ottica di condivisione.

Salute: La progressiva dismissione del Servizio Sanitario Nazionale e la riduzione delle risorse dedicate alla tutela della salute dei cittadini pregiudicano un bene e un diritto. La salute può essere garantita solo quando i professionisti sono nelle condizioni di dare il proprio contributo, fatto di competenze e di formazione continua.

Vera MORETTI

Appuntamento il 19 febbraio con il Professional Day

Dopo il successo della prima edizione, sta per partire il secondo Professional Day, organizzato da Cup (Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali), Pat (Professioni area tecnica) e Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati.

La data da segnare in agenda è il 19 febbraio, quando, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, si discuterà con i presidenti e i consiglieri nazionali delle varie professioni, per un confronto fondamentale e costruttivo tra i rappresentanti della politica e delle istituzioni, per poter proporre le misure necessarie per rilanciare l’Italia.

Non si mancherà, come è anche confermato da una nota i presentazione dell’evento, di parlare “del ruolo che i 2.300.000 iscritti agli ordini e collegi professionali italiani svolgono quotidianamente a supporto dei cittadini e della pubblica amministrazione”.

Ciò avverrà anche grazie a collegamenti via satellite con le sedi territoriali, che permetteranno la partecipazione di circa 500.000 professionisti appartenenti a tutti gli ordini e collegi professionali italiani.

Vera MORETTI

Calderone: sì alla riforma, no ai tagli sul praticantato

La riforma delle professioni è stata ben accolta da Marina Calderone, presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, la quale ha dichiarato a proposito: “In un momento storico in cui da più parti gli Ordini vengono pretestuosamente attaccati da settori non disinteressati, è stato invece riconfermato il valore sociale delle professioni liberali“.
Anche se, a dire il vero, Calderone ha anche ammesso la presenza di “aspetti perfettibili e sui quali chiederemo modifiche, ove ne ricorrano le condizioni“.

Tra i “difetti” ai quali il presidente dei Consulenti del Lavoro si riferisce c’è, in primo luogo, il praticantato, che va difeso e riparato da qualunque tentativo di taglio. Questo perché: “più si accorciano i tempi di tirocinio, più si riduce la presenza dei praticanti negli studi, maggiore è la possibilità di trovarsi al cospetto di giovani professionisti preparati in teoria ma con un’esperienza ridotta“.

Tra i progetti futuri, Marina Calderone ha in mente un’altra edizione del Professional day, utile momento di confronto, ma anche l’intenzione di rilanciare il valore sociale dei professionisti che con la loro attività quotidiana “prestano un vero e proprio servizio sociale alla collettività“.

Vera MORETTI

Gli argomenti caldi del Professional Day

di Vera MORETTI

Voglia di progredire e guardare al futuro con ottimismo sono emersi durante il Professional Day dell’1 Marzo, la giornata delle professioni organizzata oggi da Cup, Adepp e Pat, per formulare delle proposte per rilancio del Paese.

Sul palco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma si sono avvicendati i rappresentanti del mondo professionale ed ognuno ha formulato le proprie proposte di sviluppo relative al settore di competenza professionale, che saranno consegnate al presidente del Consiglio, Mario Monti.

Marina Calderone, presidente del Cup e del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, ha sottolineato: “Il governo dei tecnici dialoghi con i tecnici: perché la professionalità dei professionisti italiani è utile al Paese e siamo qui per ribadire che vogliamo dare il nostro contributo per la crescita e il futuro dell’Italia. Si può parlare di riforme, di futuro, partendo da un presupposto: siamo lavoratori intellettuali impegnati a svolgere al meglio il nostro compito”.

Gli argomenti affrontati sono stati molteplici e tutti particolarmente urgenti.
Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha voluto incentrare il suo intervento sulla necessità di semplificare le procedure normative e investire nella ricerca, al fine di “tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini passando per un ampio piano di rigenerazione urbana nell’ottica della sostenibilità, crocevia di un approccio sistemico multidisciplinare improntato a una progettazione etica. Con lo sguardo rivolto ai giovani“.

I commercialisti, nella persona di Claudio Siciliotti, il numero uno di categoria, hanno invece affrontato il tema fiscale, che deve essere affrontato con la cooperazione delle parti e l’ascolto di esse e, in merito alla giornata, ha dichiarato: “Questa è l’occasione per mettersi d’accordo sul metodo da utilizzare, basti pensare che ad oggi, per via di tutte le riforme che si sono sovrapposte incessantemente da oltre sei mesi, non è chiaro se si applicano le tariffe, se il giovane che ha compiuto 18 mesi di tirocinio può sostenere l’esame di stato, se l’assicurazione è obbligatoria nell’immediato e se si possono costituire società tra professionisti“.

L’intervento di Armando Zingales, presidente del consiglio nazionale dei chimici, è invece servito per lanciare una proposta, ovvero una nuova Authority che sia davvero espressione degli ordini professionali, questo perché “l’attuale, ovvero l’Antitrust non è sufficiente per reggere la sfida delle liberalizzazioni così concepite dall’esecutivo. Come chimici proponiamo che gli ordini professionali siano essi stessi delle vere e proprie Authority con poteri maggiori da definire“.

Soddisfatto Leopoldo Freyrie, numero uno degli architetti, il quale ha approvato la retromarcia fatta dal governo in tema di liberalizzazioni, convinto che, dopo questa mossa, “si aprirà una nuova fase che è quella di attuare una riforma concreta non solo dal punto di vista legislativo. Crediamo fortemente che questa sia l’occasione giusta per riaffermare la valenza sociale delle professioni ordinistiche e il loro ruolo di sussidiarietà nei confronti dello stato“.

Roma: si apre con un flash mob il ‘Professional day’

‘La sicurezza ce l’abbiamo in testa’. Questo lo slogan lanciato dagli ingegneri italiani, casco giallo in testa, aprendo con un ‘flash mob’ il ‘Professional day‘ all’Auditorium della Conciliazione a Roma. Centinaia di migliaia i professionisti oggi in collegamento diretto con la giornata delle professioni organizzata da Cup (Comitato unitario delle professioni), Pat (Professionisti area tecnica) e Adepp (Associazione degli enti di previdenza privati).

La manifestazione unitaria dei 27 ordini professionali che sta prendendo il via in questi momenti sarà trasmessa in diretta dall’Auditorium della Conciliazione di Roma, ma oltre 150 sedi in tutta Italia saranno collegate via satellite. Dei 2 milioni e 300mila iscritti ai 27 ordini professionali, che generano un giro d’affari di 195,8 miliardi di euro, saranno centinaia di migliaia quelli che potranno quindi partecipare all’evento grazie all’innovativa ‘organizzazione’ multimediale.

E al ‘Professional day’ si attendono le proposte dei professionisti non solo sugli ordini professionali, ma anche su tanti altri temi come lavoro e fisco.

Fonte: adnkronos.com