Decontribuzione Sud: nuova proroga per imprese fino al 31 dicembre 2023

Continua anche per il 2023 la misura denominata Decontribuzione Sud che prevede una riduzione del 30% del costo dei contributi in favore delle aziende che assumono al Sud. Ecco i dettagli.

Arriva la proroga di Decontribuzione Sud per tutto il 2023

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che la Commissione europea ha autorizzato anche per il 2023 l’applicazione della misura denominata Decontribuzione Sud e che mira ad agevolare le imprese del Meridione che decidono di assumere. L’obiettivo è rendere la misura strutturale. Deve sottolinearsi che la misura ha visto la luce per la prima volta nella legge di bilancio 2021 e prevede l’applicazione fino al 2029, ma l’Unione Europea provvede ad autorizzazioni solo temporanee, l’ultima in scadenza al 31 dicembre 2022.

La buona notizia è che la misura, non solo è stata prorogata al 30% fino al 31 dicembre 2023, ma non è stata considerata dall’Unione Europea un Aiuto di Stato, questo vuol dire che non rientra tra le misure da indicare nell’Autodichiarazione Aiuti di Stato e non contribuisce al raggiungimento delle soglie previste dalla relativa disciplina. Inoltre la decontribuizione non incide negativamente sulla maturazione del requisito pensionistico.

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Particolare soddisfazione è stata espressa non solo da Giorgia Meloni, ma anche dal Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto che ha sottolineato come questa possa essere considerata un’importante misura per le imprese del Sud che soffrono più delle altre la particolare congiuntura economica del periodo.

Cosa prevede Decontribuzione Sud

A questo punto è bene delimitare il campo di applicazione. Decontribuzione Sud è una misura in favore delle Regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Calabria. Spetta per le assunzioni in tutti i settori, esclusi il settore agricolo e il lavoro domestico. Lo sgravio contributivo è del 30%, ma non si applica ai premi Inail e ai versamenti in favore dei vari fondi. Inoltre non possono usufruirne consorzi, enti ecclesiastici, IACP, fondazioni.

Con la Circolare 90 del mese di luglio 2022 l’Inps aveva invece provveduto a chiarire ulteriormente i requisiti necessari per poter ottenere l’agevolazione. La stessa infatti è riservata ad imprese che:

  • siano in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale secondo la normativa del Durc ( Documento Unico regolarità contributiva);
  • rispettino le norme fondamentali sulla sicurezza sul luogo di lavoro;
  • rispettino accordi e contratti collettivi.

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Resta infine da sottolineare che decontribuzione Sud è compatibile con altre forme di incentivo o aiuto, tranne nel caso in cui sia proprio la disciplina specifica a vietare il cumulo.

Decontribuzione Sud: arriva la circolare operativa dell’INPS

La legge 178 del 30 dicembre 2020 all’articolo 1 commi da 161 a 168 ha previsto la decontribuzione per le aziende che assumono al Sud, sono esclusi i contratti di lavoro agricolo, lavoro domestico. L’Inps con la circolare 90 del 27 luglio 2022 ha dato indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi a tale esonero contributivo per il periodo da luglio 2022 a dicembre 2022.

A quanto ammonta l’agevolazione Decontribuzione Sud?

La legge 178 del 2020 prevede l’esonero contributivo in misure diverse nel tempo, in particolare:

– 30% fino al 31 dicembre 2025;
– 20% per gli anni 2026 e 2027;
– 10% per gli anni 2028 e 2029.

In quali regioni si applica?

Tale esonero si applica a Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’obiettivo di questa disciplina di favore è preservare l’occupazione delle imprese del Mezzogiorno in prospettiva pluriennale, tale esigenza, ribadisce la circolare 90 del 2022, diventa ancora più importante visti gli eventi socio-economici, tra cui la guerra in Ucraina, che stanno caratterizzando gli ultimi mesi.

Possono richiedere il beneficio economico i datori di lavoro anche non imprenditori che abbiano subito gli effetti negativi della guerra in Ucraina e che siano collocati nelle 8 regioni interessate. Ricordiamo che tra gli eventi connessi alla guerra ci sono i costi dell’energia.

Esclusione dei benefici Decontribuzione Sud

Oltre ad essere esclusi alcuni contratti di lavoro e in particolare lavoro domestico e nel settore agricolo, vi è l’esclusione dal beneficio della decontribuzione Sud per:

  • consorzi di bonifica;
  • enti pubblici economici;
  • istituti autonomi case popolari;
  • enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
  • ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato;
  • enti ecclesiastici;
  • enti morali;
  • consorzi industriali.

Sono inoltre escluse le imprese che operano nel settore finanziario e quelle sottoposte a sanzioni UE.

Dal punto di vista oggettivo la decontribuzione Sud non si applica ai premi e contributi Inail, inoltre non si applica per i versamenti ai fondi per il TFR e ai fondi interprofessionali.

Decontribuzione Sud e contratto di somministrazione di lavoro

Il beneficio viene riconosciuto anche nel caso in cui trattasi di contratto di somministrazione di lavoro, in questo caso se l’agenzia di somministrazione ha sede in una regione diversa rispetto a quelle ammesse al beneficio, l’esenzione viene applicata comunque se la sede effettiva di lavoro si trova in una delle regioni ammesse al beneficio. L’agevolazione viene comunque concessa tenendo in considerazione i limiti previsti per gli aiuti di Stato.

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Prestazioni pensionistiche

L’Inps precisa nella circolare che, in seguito all’applicazione di questa misura, resta comunque fermo il computo delle prestazioni pensionistiche per il lavoratore, cioè non vi è una perdita per il lavoratore sull’ammontare di pensione maturata.

Istruzioni operative

La circolare dell’Inps sulla Decontribuzione Sud detta anche le modalità operative per ottenere tale agevolazione per i mesi intercorrenti da luglio 2022 al 31 dicembre 2022. Nel flusso Uniemens dovranno esporre per i lavoratori per i quali spetta l’agevolazione:

  • elemento <Imponibile> e elemento <Contributo> della sezione <DenunciaIndividuale>. In particolare, nell’elemento <Contributo> deve essere indicata la contribuzione piena calcolata sull’imponibile previdenziale del mese.

Per esporre il beneficio la procedura è:

andare alla sezione <DenunciaIndividuale>, <DatiRetributivi>, nell’elemento <InfoAggcausaliContrib> i seguenti elementi:
– nell’elemento <CodiceCausale> dovrà essere inserito il valore “DESU”, avente il significato di “Esonero per assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato Articolo 1, commi da 161 a 168, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”;

– nell’elemento <IdentMotivoUtilizzoCausale> dovrà essere indicato il valore “N”. Per quanto concerne le agenzie di somministrazione, relativamente alla posizione dei lavoratori assunti per essere impegnati presso l’impresa utilizzatrice (posizione contributiva contraddistinta dal CSC 7.07.08 e dal CA 9A), dovrà essere concatenato alla data di assunzione, il numero di matricola dell’azienda utilizzatrice, nel seguente formato AAAAMMGGMMMMMMMMMM (18 caratteri; ad esempio: 202106091234567890) o, in sua mancanza, il codice fiscale;

– nell’elemento <AnnoMeseRif> dovrà essere indicato l’Anno Mese di riferimento del conguaglio;

– nell’elemento <ImportoAnnoMeseRif> dovrà essere indicato l’importo conguagliato, relativo alla specifica competenza.

Per coloro che non riuscissero ad adeguare i sistemi entro il mese di luglio, il beneficio riguardante il mese di luglio potrà essere esposto nei successivi (agosto, settembre e ottobre 2022). per il mese arretrato deve essere compilata la sezione “InfoAggcausaliContrib” .

Puoi scaricare la circolare 90 dell’Inps qui Circolare_numero_90_del_27-07-2022

 

 

Banca delle Terre Agricole: ISMEA mette a disposizione terreni in Puglia

Ismea con la Banca delle Terre Agricole mette a disposizione 1.557 ettari di terreni in Puglia. Ecco come ottenerli e avviare la propria azienda.

Aziende agricole in Puglia: disponibili numerosi lotti di terreno a condizioni agevolate

ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, mette in vendita con agevolazioni 71 lotti di terreni in Puglia. Le agevolazioni sono rivolte prevalentemente a giovani agricoltori. Le disponibilità sono:

  • 8 terreni da 65 ettari in provincia di Bari
  • 15 lotti a Brindisi di 246 ettari
  • 25 terreni in provincia di Foggia per un totale di oltre 476 ettari
  • 13 terreni da 407 ettari a Taranto;
  • 6 terreni in provincia di Barletta- Andria- Trani di estensione di oltre 339 ettari;
  • 4 lotti in provincia di Lecce di circa 23 ettari.

La Banca delle Terre Agricole è stata istituita dall’art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154 ed è un inventario completo dei terreni disponibili per essere coltivati. I terreni sono divisi per Regioni.

Si tratta di fondi abbandonati a causa di prepensionamenti e abbandono dell’attività produttiva. L’obiettivo di questo inventario è far in modo che i terreni possano arrivare nella disponibilità di soggetti interessati alla coltivazione ma che non hanno risorse fondiarie. Si tratta soprattutto di giovani agricoltori, che non possono contare su un patrimonio fondiario agricolo familiare, ma che vogliono iniziare una carriera in questo settore portando innovazione, progettualità, idee green.

Per sapere cos’è e come funziona la Banca delle Terre Agricole, leggi l’articolo: Banche delle terre agricole: uno strumento per trovare terreni incolti.

La Banca delle Terre Agricole predilige i giovani agricoltori

Negli ultimi anni l’interesse per l’agricoltura è cresciuto e questo grazie alla nuove opportunità che offre anche con l’uso delle innovazioni tecnologiche che sempre più si fanno largo nel mondo dell’agricoltura. Dai dati raccolti emerge che le aziende agricole condotte dai giovani under 35 hanno anche una migliore produttività e riescono a creare occupazione più delle tradizionali aziende agricole condotte con vecchie tecniche.

Viene così meno la tradizionale remora degli italiani a lavorare in questo settore che nei prossimi anni sarà strategico per il PIL italiano. Accedere ai terreni attraverso la Banca dei Terreni Agricoli, come sottolinea Coldiretti Puglia, offre notevoli vantaggi, infatti in questa Regione i costi ordinari dei terreni sono piuttosto elevati.

  • 14/16mila euro per il seminativo irriguo;
  • 20/25mila euro ad ettaro per i suoli olivetati
  • 33/37mila euro ad ettaro per i terreni ad uva da tavola
  • 15/18mila euro ad ettaro per il frutteto.

Tali valori sono più alti anche rispetto a quelli generalmente praticati in Germania questo perché tutti riconoscono la particolare fertilità di questi terreni che, insieme al clima della Puglia, fanno in modo che i prodotti agricoli di questa regione siano molto ricercati, anche per l’export.

Come ottenere i terreni della Banca delle Terre Agricole in Puglia

Per poter accedere a questa opportunità è necessario visitare il sito: https://www.ismea.it/banca-delle-terre

Dal sito è possibile visualizzare i terreni presenti nelle varie Regioni d’Italia, tra cui anche quelli che si trovano in Puglia. Una volta cercato il terreno di proprio interesse sulla mappa, occorre presentare una manifestazione di interesse. La procedura è molto semplice, maè necessario prima registrarsi con e-mail e password.Fatto questo primo passo si potrà accedere ai servizi.

Deve essere sottolineato che la disponibilità è maggiore nelle regioni del Sud Italia. Molto probabilmente perché proprio qui l’agricoltura ha generato redditi più bassi che hanno portato molti a emigrare al nord o all’estero lasciando terreni incolti.  Sono presenti numerose opportunità in Sicilia, Basilicata, Puglia, poche le disponibilità in Campania, in Lombardia ci sono poco più di 10 ettari in provincia di Pavia.

Ricorda che in Agricoltura sono inoltre presenti ulteriori incentivi a cui puoi accedere e di conseguenza avviare la tua azienda agricola con un supporto economico importante.

Per conoscere le agevolazioni leggi gli articoli:

Agricoltura: aiuti dell’Unione Europea ai settori vitivinicolo e ortofrutticolo

Agricoltura: scopri il Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo

Agricoltura: tutte le novità della legge di bilancio 2022

Strategia farm to Fork: come cambieranno agricoltura e consumi

Parte Tecnonidi, progetto per finanziare le pmi pugliesi

E’ attiva da oggi la piattaforma telematica per presentare la domanda di partecipazione a Tecnonidi, un progetto lanciato dalla Regione Puglia dedicato alle piccole imprese che vogliono investire in tecnologia.

Si tratta di una dotazione di 30 milioni di euro che finanzierà piccole imprese appena costituite, o comunque operative da un massimo di cinque anni, ovviamente attive in territorio regionale, e che vorranno avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico appartenenti ad una delle aree di innovazione, quali Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo, Comunità digitali, creative e inclusive, o delle tecnologie chiave abilitanti individuate dalla Regione Puglia nel documento Smart Specialitation Strategy.

Il singolo progetto imprenditoriale dovrà avere un importo complessivo compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e 100mila euro destinati ai costi di funzionamento.

A presentare questa importante iniziativa sono stati i dirigenti di Puglia Sviluppo, i quali hanno voluto illustrare, durante la presentazione del progetto, alcune novità salienti, a partire dalla concessione delle agevolazioni, che per i costi di investimento è pari all’80% dei costi ammissibili ed è costituita da una sovvenzione (40% del totale) e da un prestito rimborsabile (40% del totale).

L’agevolazione per i costi di funzionamento è pari all’80% delle spese ammissibili. Il bando è a sportello, ovvero fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

E’ possibile accedervi online, collegandosi direttamente con il sito Sistema.puglia.it.

Vera MORETTI

Unioncamere e il ministero dell’Interno contro la criminalità

Unioncamere e il Ministero dell’Interno hanno deciso di cooperare in modo stretto per combattere la criminalità. Nei giorni scorsi, infatti, Unioncamere ha sottoscritto un protocollo con l’Autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Legalità” FESR-FSE 2014-2020 (PON Legalità) che prevede la collaborazione istituzionale tra i due soggetti firmatari, ovviamente finalizzata all’attuazione di alcuni interventi previsti dal PON Legalità.

Tra gli obiettivi, il più importante è quello di rafforzare le condizioni di legalità per i cittadini e le imprese, per dare così un nuovo impulso allo sviluppo economico e migliorare la coesione sociale delle regioni considerate meno sviluppate, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Gli interventi previsti vogliono quindi in primo luogo favorire l’interoperabilità delle banche dati pubbliche, anche attraverso azioni finalizzate allo sviluppo di sistemi di analisi delle informazioni afferenti alle imprese a rischio di infiltrazione criminale e sistemi per l’anticontraffazione, la tutela del made in Italy e l’antiriciclaggio.

In secondo luogo, si pensa al rafforzamento delle competenze delle imprese sociali che gestiscono attività nei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Infine, si cercherà di giungere al miglioramento della trasparenza dei dati e delle informazioni in possesso della Pubblica Amministrazione e della diffusione degli stessi, nonché di collaborazione e compartecipazione di cittadini e stakeholder competenti nell’utilizzo di sistemi open data, sia, ad esempio, rispetto all’integrazione dei dati pubblicati che alla possibilità di proporre iniziative sulla gestione dei patrimoni confiscati, sul riutilizzo dei dati pubblici a fini di studi/ricerche e/o approfondimenti, e sul controllo sociale sui patrimoni stessi.

Vera MORETTI

Appuntamento con il Foggia Professional Expo

Da mercoledì 8, e fino a domenica 12 ottobre, si svolgerà a Foggia la prima edizione del Salone specializzato dei beni e dei servizi per i professionisti, il Foggia Professional Expo, al quale interverrà anche il Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Foggia e Lucera.

L’evento è organizzato dall’Ente autonomo Fiere di Foggia, dal Comitato Unico delle Professioni di Foggia e dalla Consulta delle Professioni presso la CCIAA di Foggia, nell’ambito della 36ma edizione della Fiera dell’Ottobre Dauno.

Si tratta di una manifestazione che offre molteplici argomenti e molteplici finalità, grazie ad una svariata serie di convegni formativi e informativi, offerti da parte degli Ordini Professionali partecipanti.

Tra gli appuntamenti salienti, il 9 ottobre ci sarà l’intervento di Roberto Braccio, consigliere nazionale, che sarà relatore alla tavola rotonda dal titolo “Ruolo e tutela delle professioni”, insieme ai Presidenti nazionali dell’Ordine degli Architetti, dei Dottori Commercialisti, dei Geometri, degli Psicologi, dei Veterinari e degli Assistenti Sociali. Alla tavola rotonda interverrà il Sottosegretario alla Giustizia Dr. Cosimo Maria Ferri.

Il giorno 10 ottobre alle ore 16:00 il Notaio Fabrizio Pascucci interverrà ad una tavola rotonda dal titolo “Società tra professionisti”, rivolta a tutti gli ordini professionali.

Il giorno 11 ottobre alle ore 9:30 il Consigliere della Cassa Nazionale del Notariato Gustavo Vassalli interverrà ad una tavola rotonda dal Titolo “Il sistema previdenziale delle libere professioni, confronto tra le casse di previdenza nazionali”.

Inoltre, durante i giorni dell’evento i notai del Distretto saranno a disposizione del pubblico presso uno stand dal quale forniranno indicazioni circa l’attività del Notariato e i temi di interesse notarile come testamento solidale, patti di convivenza, proiezioni dei filmati dal sito L’Arancia, illustrazione delle guide del cittadino, incontri con i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori.

In quell’occasione saranno distribuite ai presenti le Guide per il cittadino realizzate dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con le Associazioni dei consumatori, anche scaricabili nella sezione Guide pratiche del sito Notariato.it.

Vera MORETTI

Bando per il microcredito in Puglia

La Regione Puglia ha appena pubblicato il nuovo Avviso per il Microcredito d’Impresa della Puglia che permette l’accesso ai finanziamenti con una dotazione finanziaria di 42 milioni di euro.

Ruggiero Mennea, consigliere regionale, ha presentato il progetto, diretto in particolare alle piccole e medie imprese, che non siano commerciali o di intermediazione, ma anche ai professionisti e ai consulenti che esercitano attività in forma individuale.

Mennea ha descritto così il progetto: “Il Fondo Microcredito è uno strumento con cui la Regione Puglia offre alle nostre aziende e ai nostri professionisti operativi sul territorio regionale un finanziamento utile a realizzare nuovi investimenti richiesti da un mercato sempre più esigente e più difficile da affrontare. E’ un intervento che agevola le microimprese sane che vogliono crescere e che vogliono continuare a produrre perche hanno mercato, ma non possono farlo perché nessuna banca concederebbe loro un prestito senza le necessarie garanzie patrimoniali“.

Come ben sappiamo, la crisi economico-finanziaria che ha investito il nostro Paese ha reso difficile l’accesso al credito, soprattutto per le piccole e medie imprese, che senza liquidità hanno visto ridursi drasticamente le proprie possibilità di crescita e di investimento.

Per questo, ha proseguito Mennea: “Con questo strumento le imprese “non bancabili” ma sane, potranno ottenere un finanziamento sotto forma di mutui del valore di minimo 5.000 euro e massimo 25.000 e restituirlo in rate mensili costanti posticipate in 5 anni“.

Questo finanziamento altro non è che una boccata d’aria fresca per le imprese che non vogliono arrendersi e desiderano mettere in atto le proprie idee, oltre alla possibilità di mantenere viva la propria attività e il lavoro dei propri dipendenti.

I contributi vogliono promuovere un nuovo modello di sviluppo socio-economico regionale a basso impatto ambientale, premiando inoltre il lavoro femminile e giovanile.

Vera MORETTI

La Regione Puglia in aiuto a banche ed imprese

Dalla Regione Puglia è in arrivo un bando, chiamato Tranched cover, che prevede l’erogazione di 125 milioni di euro da destinare alle imprese e dar loro le garanzie necessarie a ottenere finanziamenti dalle banche.

In particolare, si tratta di un progetto rivolto alle micro e piccole e medie imprese intenzionate ad investire sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico e non su beni immobili e materiali, che spesso penalizzate dagli istituti bancari più restii a concedere finanziamenti.

Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico, ha dichiarato: “La Puglia è la seconda regione d’Italia, dopo il Veneto, ad avere adottato il “Tranched cover”. Vogliamo che tutte le imprese pugliesi interessate a investire in attività innovative possano accedere ai prestiti bancari. Lo vogliamo perché siamo convinti che questo sostegno sia indispensabile e perché è umiliante e frustrante rivolgersi a una banca, in Italia, e non ricevere il trattamento riservato, invece, alle imprese della Silicon Valley o di altri Paesi in cui innovazione e ricerca sono ormai considerate il motore dell’intera economica territoriale. Solo le aziende che innovano hanno la forza di combattere la crisi. Solo le aziende che innovano possono affrontare la sfida del futuro e dell’internazionalizzazione ed essere, quindi, competitive. È fondamentale, allora, non lasciarle sole“.

Le risorse, dunque, vengono erogate a favore delle banche per limitare il rischio di credito, ed agevolare la concessione di prestiti alle imprese anche grazie al il rilascio di una garanzia sul portafoglio.

Le richieste vanno inoltrate entro il 10 ottobre scaricando la modulistica pubblicata sul portale di SistemaPuglia.

Vera MORETTI

La crisi fa bene al mercato delle auto usate

La crisi del mercato dell’auto non accenna a calare, soprattutto per quanto riguarda le nuove immatricolazioni.

Il Centro Studi Promotor, infatti, ha confermato che, dal 2007 ad oggi, il numero di vetture nuove acquistate nel Belpaese è sceso del 47,7%.

La buona notizia arriva dal mercato dell’usato e del Km0, che, nonostante abbia dovuto fare i conto con una diminuzione delle richieste, ha saputo reggere la crisi con una perdita “solo” del 19%, ma che ora sta risalendo la china in maniera probabilmente definitiva.

La conferma di questo andamento arriva anche dal Centro Studi Continental di Reggio Emilia, secondo il quale il rapporto tra le vendite di auto usate e Km 0 e di veicoli nuovi è quasi del 2 a 1: 184 vetture usate vendute per ogni 100 automobili nuove.

Si tratta sicuramente di un dato sorprendente, che riguarda in particolare le regioni del Sud e delle isole, dove tradizionalmente i redditi sono più bassi rispetto a quelli delle regioni del Nord.
A rafforzare questa tesi, arrivano i dati del Molise, dove sono state vendute ben 462 auto usate per ogni cento vetture nuove.
A seguire, invece, compaiono la Campania, con 428 vetture usate vendute per ogni 100 nuove, la Puglia con 414, la Sicilia con 396, la Basilicata con 373, la Calabria con 352 e la Sardegna con 335.

A conferma di quanto appena sostenuto c’è anche il dato relativo alla Valle D’Aosta, una delle regioni più ricche d’Italia, dove c’è un rapporto di appena 114 auto usate per ogni 100 nuove.

Ma questa situazione ha anche un rovescio della medaglia, che riguarda l’eccesso di domanda. Il fermento che sta caratterizzando il mercato dell’usato non era previsto, o comunque non così tanto, ed ora diventa sempre più difficile accontentare le richieste, spesso relative ai veicoli di successo con chilometraggio compreso tra i 30.000 ed i 70.000 km.

Secondo il Centro Studi Promotor, negli ultimi anni si è assistito ad un generoso aumento delle quotazioni di mercato delle auto usate dotate di alimentazione a gas; infatti, secondo il 54% dei concessionari intervistati, al giorno d’oggi un’auto a metano o a gpl ha un valore di mercato superiore rispetto al corrispondente modello dotato di alimentazione a benzina o a gasolio, mentre il 23% dei rivenditori attribuisce alle auto a gas lo stesso valore di mercato dei medesimi modelli a gasolio e una quotazione leggermente più alta di quelli a benzina. In ultimo, solo il restante 23% dei salonisti ritiene che le auto alimentate a gas abbiano un valore di mercato inferiore rispetto a quelle a gasolio o a benzina.

Vera MORETTI

Boeing e Finmeccanica per i giovani

Si è conclusa la sesta edizione di “Natural..mente scuola: Innovazione e sviluppo sostenibile“, il progetto promosso da Boeing e Finmeccanica-Alenia Aermacchi che da sei anni si rivolge ai giovani per educarli all’importanza del rapporto tra salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile.

La cerimonia di chiusura, svoltasi presso lo stabilimento Finmeccanica-Alenia Aermacchi di Monteiasi – Grottaglie (TA), ha coinciso con la premiazione delle sei classi vincitrici del concorso indetto nell’ambito del progetto, che ha visto gli studenti impegnati nella realizzazione del business plan di un’impresa sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che economico, i cui prodotti e servizi dovevano riguardare il settore aeronautico e aerospaziale.

Inoltre, ogni classe ha realizzato un Elevator Pitch, elaborato in forma audio-visiva che presenti in pochi minuti i punti di forza dell’idea.

Per la prima volta, quest’anno i ragazzi partecipanti al progetto hanno potuto avvalersi del supporto del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (DAC), rivelatosi fondamentale per assistere i ragazzi nel loro lavoro nel corso dell’intero anno scolastico.

Gli studenti più meritevoli sono stati premiati con una visita guidata allo stabilimento di Alenia Aermacchi, a Monteiasi-Grottaglie (TA), dove si costruiscono, con un innovativo processo industriale, le sezioni di fusoliera del nuovo aereo della Boeing, il 787 Dreamliner.

Inoltre, le due classi prime classificate di Puglia e Campania si sono aggiudicate un viaggio premio, ciascuna per due studenti e un insegnante accompagnatore, al Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Londra – Farnborough (14-20 luglio2014), la più importante vetrina mondiale dell’industria aeronautica, dello spazio e dell’elettronica per la difesa e la sicurezza.

Antonio De Palmas, presidente di Boeing Italia, ha dichiarato: “Natural…mente Scuola è diventato un motivo di grande orgoglio ed un esempio di cultura ambientale nonché significato di una partnership grande, vera e trasparente con Alenia e con il territorio Tarantino“.

Vera MORETTI