Quattordicesima 2023: a chi spetta e a quanto ammonta?

La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva versata sulla pensione nella mensilità di luglio. L’importo e la spettanza dipende dal reddito e in particolare sono determinati in base alla pensione minima. Naturalmente cambiando gli importi delle pensioni in base all’inflazione, cambia anche il limite dell’assegno mensile che consente di ricevere la quattordicesima mensilità. Vediamo quindi a chi spetta la quattordicesima 2023 e quanto percepiranno i pensionati.

Quattordicesima 2023: a chi spetta?

La quattordicesima mensilità è una somma aggiuntiva pagata sulle pensioni nel mese di luglio. Non spetta a tutti i pensionati, ma solo a coloro che hanno un reddito particolarmente basso e quindi è una sorta di aiuto per coloro che possono avere difficoltà economiche. La quattordicesima mensilità viene erogata a coloro che hanno un assegno pensionistico non superiore due volte al trattamento minimo. Fino al 2017 veniva erogata esclusivamente a coloro che avevano un trattamento pensionistico fino a 1,5 volte il minimo. Questo vuol dire che ogni anno deve essere rideterminato l’importo mensile che porta ad avere diritto a questa prestazione.
La pensione minima per il 2023 passa da 525,38 euro a 563,73 euro, il totale annuo è quindi pari a 7.328,49 euro, ma per coloro che hanno compiuto 75 anni di età l’importo minimo è di 597 euro. Questo implica che l’importo massimo di reddito annuo che può portare alla corresponsione della quattordicesima mensilità è di 14.657 euro annui.

Hanno diritto alla somma aggiuntiva coloro che percepiscono:

  • pensione di vecchiaia;
  • pensione di anzianità;
  • nuova pensione anticipata;
  • pensione superstiti;
  • pensione di invalidità ordinaria (IO) e inabilità.

La quattordicesima invece non spetta a percettori di:

  • invalidità civile,
  • pensione sociale o assegno sociale;
  • rendita inail;
  • pensione di guerra

Vi sono ulteriori limiti alla percezione della quattordicesima mensilità, infatti non viene erogata a coloro che hanno un’età pari o superiore a 64 anni.

A quanto ammonta la quattordicesima mensilità?

Gli importi della quattordicesima 2023 cambiano in base ai redditi percepiti dal pensionato.

In particolare per chi ha un reddito fino a 10.992,93 euro annui, quindi fino al limite di 1,5 volte il trattamento minimo gli importi sono:

  • 436,80 € per anzianità contributiva fino a 18 anni (15 per lavoratori dipendenti);
  • 546 € con anzianità contributiva tra i 18 anni e i 28 anni (da 15 a 25 anni per lavoratori dipendenti);
  • 655,20 € con anzianità superiore a 28 anni di contributi (oltre 25 anni per lavoratori dipendenti.

Per redditi fino a 14.657,24 euro gli importi previsti sono:

  • 336 euro per anzianità contributiva fino a 18 anni (15 anni per i lavoratori dipendenti);
  • 420 euro con anzianità contributiva compresa tra 18 e 28 anni (15-25 anni per i lavoratori dipendenti);
  • 504 euro con anzianità contributiva superiore a 28 anni ( 25 anni per i lavoratori dipendenti).

Come stabilito nella circolare Inps 130 del 2015, nel computo dei redditi che danno diritto alla percezione della quattordicesima mensilità 2023, non devono essere inseriti:

  • trattamenti di famiglia;
  • assegno di accompagnamento;
  • pensioni di guerra;
  • compensi arretrati sottoposti a tassazione separata;
  • tfr;
  • reddito della casa di abitazione;
  • indennità per i ciechi parziali e dell’indennità di comunicazione per sordi prelinguali;
  • indennizzo previsto della legge n. 210 del 25/02/1992;
    sussidi economici che comuni ed altri enti erogano agli anziani in difficoltà.

Leggi anche: Rivalutazione pensioni: chi la riceverà a marzo 2023?

 

Maggiorazioni sociali alle pensioni: a chi spettano?

Le maggiorazioni sociali alle pensioni sono degli incrementi degli importi versati in favore dei pensionati e in alcuni casi percettori di assegni di invalidità civile, ciechi civili, sordo muti e assegno sociale che percepiscono redditi bassi. Il requisito essenziale per poter percepire le maggiorazioni sociali alle pensioni è il reddito che non deve superare un determinato limite. Ecco in quali casi spettano le maggiorazioni sociali alle pensioni.

Maggiorazioni sociali alle pensioni: a chi spettano?

In Italia sono vigenti almeno 3 diverse maggiorazioni sociali alla pensione. Vediamo quali sono e da quali norme sono disciplinate.

L’articolo 1 della legge 544 del 1988 prevede una maggiorazione in favore dei titolari di assegno di pensione appartenenti alle varie gestioni per lavoratori privati, pubblici, dipendenti e autonomi. La normativa prevede che il beneficio possa essere riconosciuto al compimento del 70° anno di età. Inoltre può essere riconosciuto in base alla contribuzione fatta valere dal beneficiario (sconto di un anno di età ogni 5 anni di contribuzione) fino al limite del compimento del 65° anno di età. Il limite subisce un’ulteriore riduzione fino al 60 anni di età in caso di soggetti con invalidità riconosciuta o titolari di pensione di inabilità.

L’incremento previsto è a 516, 46 euro mensili per chi ha compiuto 70 anni di età. Per chi invece ha diritto all’integrazione senza avere compiuto 70 anni, la maggiorazione sociale è di minore importo. Dal primo gennaio 2008 l’incremento per gli ultra-settantenni è calcolato in modo che lo stesso possa raggiungere la somma di 580 euro mensili.

Affinché si abbia diritto a tali maggiorazioni è necessario che il reddito personale annuo per il 2022 non sia superiore a 6.816,42 euro annui, cioè 524,35 euro mensili.

Nel caso in cui il pensionato sia coniugato cambiano i limiti, in questo caso il reddito coniugale non deve essere superiore a 12.901,72 euro annui.

Il riconoscimento delle maggiorazioni non è mai automatico, è l’avente diritto che deve proporre domanda.

A chi spetta l’importo aggiuntivo a dicembre?

Articolo 70 comma 6 della legge 388 del 2000, istituisce un importo aggiuntivo di 154,94 euro in favore di titolari di pensioni erogate dall’INPS, a differenza degli importi precedentemente visti, in questo caso sono escluse le prestazioni assistenziali. L’importo aggiuntivo spetta nel caso in cui il reddito personale nell’arco dell’anno non superi 10.043,87 euro. L’importo viene però modulato, infatti se la somma complessiva della pensione non è superiore al minimo, si riceve il massimo. In caso contrario si ottiene un importo inferiore (6.816,42 euro per il 2022). Questo importo solitamente viene attribuito d’ufficio nel mese di dicembre, ma nel caso in cui lo stesso non sia erogato e si ritenga di averne diritto, è possibile proporre istanza attraverso la domanda di ricostituzione della pensione che può essere presentata autonomamente accedendo al sito Inps con le proprie credenziali.

Tra le maggiorazioni sociali deve essere considerata anche la quattordicesima mensilità. Per conoscere a chi spetta, leggi l’articolo:

Quattordicesima 2022 pensionati: chi potrà percepirla e a quanto ammonta?

Consulente digitale Inps: il successo di un servizio innovativo

Successo inaspettato per il consulente digitale Inps, in poco tempo le richieste di aiuto sono state oltre 200.000 e hanno portato al riconoscimento di diritti inespressi.

Per cosa si può usare il consulente digitale Inps?

Il Consulente Digitale INPS nasce grazie alle risorse del PNRR e ha l’obiettivo di aiutare coloro che accedono nella gestione delle varie pratiche in particolare può verificare se:

  • se può avere un supplemento di pensione;
  • se deve essere corrisposta l’integrazione al minimo.

Il servizio è partito nel mese di aprile 2022 in maniera ridotta ed è in corso di implementazione, ma di fatto i primi dati resi noti confermano che lo stesso è stato molto apprezzato al punto che sono tantissime le persone che hanno usufruito dei servizi trovandone giovamento.

Per conoscere come funziona il servizio, leggi l’articolo: Consulente digitale delle pensioni INPS: ecco la guida al nuovo servizio per i pensionati

I risultati del servizio Inps : successo inaspettato

Secondo i dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, dal momento del lancio del servizio del consulente digitale Inps sono aumentate del 10% le domande di quattordicesima mensilità, mentre le domande volte ad ottenere il supplemento pensione sono aumentate del 20%.

L’obiettivo non è solo verificare se l’utente ha diritto alla prestazione, ma anche indicare il percorso più semplice da seguire al fine di ottenere in breve tempo un riscontro da parte dell’Inps e quindi iniziare a ricevere il sussidio. Purtroppo capita di frequente che le persone che si rivolgono a patronati oppure provano da soli ad accedere ai benefici si perdano o commettano errori nella fase della compilazione, ma grazie a questo servizio è possibile ridurre l’impatto degli errori nella fase di trasmissione delle domande.

Nel frattempo l’Inps, oltre ad aver reso noti i dati sull’accesso ai servizi, ha reso noto l’avvio di una campagna di comunicazione multicanale volta a raggiungere il più elevato numero possibile di persone in modo che siano sempre più numerose le persone che decidono di accedere ai servizi del consulente digitale Inps. Questo attraverso l’uso anche dei social networks che ogni giorno raggiungono migliaia di utenti e forniscono un servizio innovativo e su misura.

Ai servizi digitali Inps è possibile accedere senza autenticazione oppure autenticandosi con le proprie credenziali ( Spid, Cie o Cns) in questo secondo caso il servizio offerto è personalizzato e semplificato.

A luglio pensionati alla cassa con la quattordicesima, regole e normativa

Sta arrivando il primo luglio e come al solito per i pensionati italiani ci sarà l’appuntamento con la quattordicesima mensilità. Naturalmente non tutti potranno ricevere questa mensilità aggiuntiva, perché a molti non spetta dal momento che è piena di requisiti e vincoli. Resta il fatto che da un paio d’anni a questa parte la misura è stata estesa ad una nutrita fetta di pensionati. Ecco una sintetica guida alla prestazione con tutti i requisiti utili alla sua fruizione.

Chi prende la quattordicesima mensilità a luglio

La quattordicesima sulle pensioni è una mensilità aggiuntiva che viene erogata dall’INPS alle pensioni di importo più basso. Il mese di pagamento della prestazione è quello di luglio. Per poter percepire la prestazione occorre che il pensionato abbia compiuto almeno 64 anni di età. È naturale che chi ha compiuto gli anni nel corso del 2022 avrà diritto ad una mensilità aggiuntiva commisurata ai mesi successivi a quelli del compimento del compleanno. In pratica occorre dividere la quattordicesima spettante per 12 mesi e poi moltiplicarla per i mesi completi (sopra i 15 giorni) successivi al compimento dei 64 anni. La quattordicesima mensilità infatti spetta a chi a luglio ha già compiuto 64 anni di età. E chi li compie dopo la quattordicesima mensilità verrà erogata a dicembre insieme all’altra mensilità aggiuntiva conosciuta meglio come tredicesima. Detto questo, evidente che spettano tanti ratei di quattordicesimo quando quanti sono i mesi effettivamente successivi a quelli del complimento del compleanno quindi 10 mesi perché ha compiuto 64 anni a marzo per esempio, nove mesi e chi le ha capite da aprire e così via.

La mensilità aggiuntiva sulle pensioni, gli importi spettanti

Gli importi della quattordicesima sono differenti in base alla fascia di appartenenza, alla contribuzione versata e alla pensione incassata. In pratica importi diversi in base a diversi fattori. Il primo fattore fondamentale è l’importo della pensione spettante. Infatti la platea dei potenziali beneficiari della quattordicesima mensilità si distingue in due grosse aree. La quattordicesima spetta quindi a chi ha compito 64 anni entro il 31 dicembre 2022 e possiede un reddito fino ad 1,5 volte il trattamento minimo INPS o fino a 2 volte lo stesso trattamento. Sono le due aree di cui parlavamo prima. Gli importi invece cambiano in base ai contributi versati. Per la fascia fino a 1,5 volte il trattamento minimo, gli importi sono:

  • Fino a 15 anni di contributi, o fino a 18 anni per i lavoratori autonomi gli importi sono di 437 euro;
  • Da 15 a 25 anni di contributi (o da 18 a 28 per i lavoratori autonomi), l’importo è pari a 546 euro;
  • Oltre i 25 o i 28 anni importo pari a 655 euro.

La quattordicesima per chi ha una pensione fino a 2 volte il trattamento minimo sarà:

  • Fino a 15 (18 per i lavoratori autonomi importo di 336 euro;
  • Da 15 a 25 (o da 18 a 28 per i lavoratori autonomi importo da 420 euro;
  • Oltre 25 o oltre 28 importo di 504 euro.

Pensionati, a luglio con il bonus 200 euro anche la quattordicesima

A poco meno di un terzo dei pensionati, con il trattamento pensionistico del mese di luglio, oltre al bonus 200 euro, arriverà anche la quattordicesima mensilità. La mensilità aggiuntiva arriverà a chi ha un reddito annuale lordo non eccedente i 13.659,88 euro. Alla quattordicesima mensilità si aggiungerà l’indennità prevista dal governo per il caro prezzi. Si prospetta, dunque, un maxi cedolino per una parte dei 13,7 milioni di pensionati.

Bonus 200 euro ai pensionati con redditi fino a 35 mila euro: di cosa si tratta?

Con il cedolino di luglio, i pensionati con redditi entro i 35 mila euro avranno il bonus 200 euro. Spetterà all’Inps, o in ogni modo all’ente previdenziale erogatore, procedere con le verifiche dei trattamenti previdenziali aventi diritto dell’indennità. Potranno ottenere il bonus anche i pensionati titolari di più trattamenti pensionistici. Tra i beneficiari figurano, anche, i percettori di assegno sociale, di trattamenti per invalidità civile, sordomuti e ciechi e le indennità di accompagnamento alla pensione.

Tetto di reddito per ricevere il bonus 200 euro: come si calcola?

Per il calcolo dei 35 mila euro di limite per ricevere il bonus 200 euro si considerano tutte le tipologie di redditi, ad esclusione:

  • dei redditi della casa di abitazione;
  • del trattamento di fine rapporto (Tfr);
  • dell’assegno unico;
  • degli assegni familiari;
  • assegni di guerra;
  • gli indennizzi per i danni subiti da vaccini obbligatori, somministrazioni di emoderivati, trasfusioni;
  • l’indennità di accompagnamento.

Quattordicesima di pensione, chi ne ha diritto?

Nel cedolino di pensione di luglio arriverà anche la quattordicesima mensilità. Ne hanno diritto i pensionati che abbiano già compiuto i 64 anni di età ed abbiano un reddito personale non eccedente i 13.659,88 euro annui. L’importo della quattordicesima varia a seconda degli anni di versamenti contributivi effettuati durante la vita lavorativa. Inoltre, differenze si riscontrano tra ex lavoratori alle dipendenze e lavoratori autonomi.

Quattordicesima mensilità di pensione, quali sono gli importi del 2022?

A seconda dei parametri di calcolo della quattordicesima mensilità di pensione, l’importo varia da un minimo di 437 euro a un massimo di 655 euro. Si tratta dei pensionati che abbiano un reddito individuale fino a 1,5 volte l’importo dell’assegno minimo, fissato per il 2022 a 525,38 euro. Su base annua, si tratta di redditi da pensione equivalenti a 10.244,91 euro lordi. Per i contribuenti che abbiano un reddito da pensione di importo compreso tra 1,5 e 2 volte la pensione minima, l’importo della quattordicesima si attesta tra i 336 euro e i 504 euro. In ogni caso, il limite per ricevere la quattordicesima rimane pari a 13.659,88 euro annui.

Pensionati: maxi importo nel mese di luglio. Quanto si avrà in più?

Per i pensionati il mese di luglio potrebbe essere una vera manna dal cielo, infatti molti potranno cumulare l’assegno ordinario, la quattordicesima mensilità e il bonus una tantum di 200 euro previsto nel decreto Aiuti 2022.

Pensionati: a chi spetta la quattordicesima mensilità e importo massimo

La quattordicesima mensilità è una maggiorazione alla pensione spettante a coloro che hanno compito 64 anni di età e hanno una pensione di importo fino a 2 volte l’importo previsto per la pensione minima. Per coloro che perfezionano il requisito anagrafico entro il 31 luglio 2022 l’importo sarà messo in liquidazione nel mese di luglio. Coloro che maturano il requisito anagrafico dopo il 1° agosto 2022 l’importo sarà erogato dall’INPS nel mese di dicembre insieme alla tredicesima e in misura proporzionale rispetto ai mesi di spettanza.

L’ammontare effettivo della quattordicesima mensilità dipende dal reddito. Per il 2022 coloro che hanno un reddito annuo lordo inferiore a 10.224,82 euro potranno avere fino a 655,20 euro, mentre coloro che hanno un reddito compreso tra 10.224,82 euro e 13.633,10 € potranno ricevere un importo massimo di 504 euro.

Per conoscere gli importi dettagliati in base all’anzianità contributiva e in base alla tipologia di lavoro ( autonomo o dipendente) puoi leggere l’articolo: Quattordicesima 2022 pensionati: chi potrà percepirla e a quanto ammonta.

Ricordiamo che anche alcuni lavoratori possono percepire la quattordicesima mensilità, ma in questo caso occorre far riferimento al CCNL applicato.

Bonus una tantum di 200 euro nel decreto Aiuti 2022

A queste somme che abbiamo visto, nel mese di luglio sarà sommato il bonus di 200 euro previsto dal decreto Aiuti 2022. Questo bonus è diretto ai pensionati che potranno percepirlo nel mese di luglio 2022 con la pensione, ai lavoratori dipendenti, a cui sarà anticipato dal datore di lavoro, e ai lavoratori autonomi.

L’obiettivo del Bonus di 200 euro è aiutare le famiglie a far fronte ai rincari che in questi mesi si stanno abbattendo su tutti i prodotti, da quelli energetici alla spesa quotidiana che fa registrare prezzi elevati.

Il bonus di 200 euro una tantum dovrebbe essere erogato a circa 28 milioni di italiani infatti viene corrisposto a coloro che hanno un reddito inferiore a 35.000 euro.

Facendo i calcoli emerge che alcuni pensionati potrebbero ottenere fino a 855 euro in più nella mensilità di luglio.

Consulente digitale delle pensioni INPS: ecco la guida al nuovo servizio per i pensionati

Con il messaggio del 5 aprile 2022, l’INPS annuncia che è disponibile il Consulente digitale delle pensioni INPS. Si tratta di un servizio innovativo rivolto a coloro che devono presentare la domanda di pensione, vorrebbero sapere se hanno i requisiti per poter andare in pensione oppure vogliono dei chiarimenti sul proprio trattamento pensionistico. Ecco come funzionerà.

Cos’è il Consulente digitale delle pensioni INPS?

Si tratta di un’importante innovazione tecnologica in favore dei cittadini e realizzata grazie alle risorse del PNRR. Il consulente digitale delle pensioni è un servizio il cui obiettivo è individuare pro-attivamente i potenziali fruitori del diritto alla pensione e guidare i pensionati al fine di verificare se hanno diritto a prestazioni ulteriori rispetto a quelle che ricevono. Con il Consulente digitale delle pensioni l’Inps vuole rendere il servizio più celere e semplice per tutti coloro che vogliono lasciare il mondo del lavoro, inoltre si vuole ridurre il verificarsi di errori nei calcoli.

Sia chiaro, attualmente il servizio offerto è in via di completamento, quindi ancora non sono fruibili tutti i servizi.

Ora il pensionato può attraverso il consulente digitale verificare se:

  • ha diritto alla quattordicesima mensilità;
  • se può avere un supplemento di pensione;
  • se deve essere corrisposta l’integrazione al minimo.

Nel corso del 2022 il servizio sarà però implementato fino a coprire:

  • assistenza nei confronti dei soggetti che devono iniziare l’iter per l’ottenimento della pensione;
  • aiuto al pensionato nell’individuare prestazioni a cui potrebbe avere diritto e di cui non è a conoscenza;
  • semplificazione delle procedure burocratiche;
  • prevenzione di errori durante la fase di redazione della domanda per l’accesso alla pensione.

Come accedere al servizio?

Attualmente il consulente digitale della pensione INPS è in fase di sperimentazione, questo vuol dire che solo una platea limitata di persone potrà accedere al servizio. Basta seguire le indicazioni che vedremo a breve per verificare se il servizio è già disponibile. Dopo le prime settimane di sperimentazione tutti potranno accedere.

Si può accedere al servizio usando questo link https://serviziweb2.inps.it/AS0207/ConsulenteDigitalePensionatoWEB/#/

Qui si può selezionare il servizio di interesse, abbiamo detto che per ora si tratta di tre servizi e cioè:

  • Vuoi verificare se hai i requisiti per ottenere l’integrazione al trattamento minimo?
  • Vuoi verificare se hai i requisiti per ottenere il bonus quattordicesima?
  • Vuoi verificare se hai i requisiti per ottenere il supplemento di pensione?

Dopo aver cliccato “seleziona” sull’area di interesse, sarà necessario rispondere a qualche semplice domanda e infine si viene invitati alla propria identificazione con SPID, CIE o CNS al fine di valutare la posizione del singolo soggetto.

Si può utilizzare in servizio usando il PC, oppure smartphone o tablet.

Quattordicesima 2022 pensionati: chi potrà percepirla e a quanto ammonta?

Coloro che ricevono pensioni particolarmente basse, nel mese di luglio di ogni anno ricevono la quattordicesima mensilità. La platea degli aventi diritto varia di anno in anno al variare dell’importo dell’assegno sociale. Vediamo ora chi riceverà la quattordicesima mensilità nel mese di luglio 2022.

Cos’è la quattordicesima mensilità?

La quattordicesima mensilità è una somma erogata in favore di pensionati che abbiano compiuto 64 anni di età e che abbiano un reddito non particolarmente alto. Si tratta di una somma corrisposta a carattere previdenziale, non costituisce reddito, non va ad incrementare la base imponibile, la quattordicesima inoltre non è tassata.

A chi spetta ?

La disciplina della quattordicesima mensilità prevedeva inizialmente la corresponsione in favore dei pensionati che avessero compiuto 64 anni di età il cui reddito non superava 1,5 volte il trattamento minimo. Nel 2016 sindacati e governo hanno poi siglato un accordo che estende l’applicabilità della quattordicesima mensilità a coloro che hanno un importo pensionistico fino a 2 volte il minimo previsto per l’assegno sociale. Cambiano però gli importi.

A quanto ammonta la quattordicesima mensilità per i pensionati nel 2022?

La prima cosa da sottolineare è che gli importi devono essere considerati lordi, cioè non si deve avere come riferimento il netto percepito, ma l’importo con le imposte incluse.

La prima fascia di reddito che può ottenere la quattordicesima mensilità nel mese di luglio 2022 è quella fino a 10.224,82 euro.

In questo caso ci sono tre fasce delineate in base ai contributi versati:

  • coloro che hanno versato fino a 15 anni di contributi (18 per i lavoratori autonomi) possono percepire 436,80 euro;
  • i contribuenti che hanno versato dai 15 ai 25 anni di contribuzione (fascia 18-28 per i lavoratori autonomi) possono ottenere 546 euro;
  • coloro che hanno una contribuzione oltre i 25 anni ( 28 per i lavoratori autonomi) percepiscono nel mese di luglio 2022 655,20 euro.

Quattordicesima mensilità per pensionati con redditi superiori a 10.224,82 €.

Si è detto che dal 2016 con percezione dal luglio 2017 la quattordicesima mensilità è stata estesa anche a coloro che hanno un reddito fino a 2 volte superiore rispetto all’assegno sociale, ma per loro gli importi sono ridotti, vediamo quindi i limiti per il 2022.

Coloro che hanno un reddito compreso tra 10.224,82 euro e 13.633,10 € potranno ricevere:

  • se hanno fino a 15 anni di contributi (18 per i lavoratori autonomi) 336 euro;
  • se hanno maturato da 15 a 25 anni di contributi ( da 18 a 28 anni per i lavoratori autonomi) ricevono 420 euro;
  • coloro che hanno versato oltre 25 anni di contributi (oltre 28 anni per i lavoratori autonomi), ricevono 504 euro.

Per percepire la quattordicesima mensilità non è necessario proporre domande, infatti gli importi sono accreditati direttamente dall’INPS nel mese di luglio di ogni anno.

Quattordicesima mensilità e pensioni: a chi spetta?

Per molti pensionati luglio è un mese molto importante perché arriva la quattordicesima mensilità, ma a chi tocca e a quanto ammonta?

Cos’è la quattordicesima mensilità

La quattordicesima mensilità viene erogata dall’INPS, fa il suo ingresso in Italia con l’articolo 5 del  decreto legge n° 81 del 2007, da allora questa misura economica è sempre stata in vigore.  Nel 2017, con la legge di bilancio, è stata ulteriormente rafforzata andando ad ampliare la platea di coloro che ne hanno diritto. Si tratta di una somma di denaro aggiuntiva corrisposta nel mese di luglio e in alcuni casi nel mese di dicembre (ad esempio nel caso in cui i requisiti anagrafici siano maturati dopo il 31 luglio dell’anno in corso). Non tutti però hanno diritto a questo bonus, infatti occorrono requisiti anagrafici e requisiti economici.

I requisiti per ottenerla

Per quanto riguarda il requisito anagrafico, per poter ottenere la quattordicesima mensilità occorre aver compiuto 64 anni di età entro il 31 luglio dell’anno in corso. Se il requisito viene maturato successivamente gli importi sono erogati nel mese di dicembre.

Per poterne usufruire occorre essere titolari di trattamenti pensionistici INPS, si può trattare di pensione maturata nel settore pubblico o privato, di vecchiaia, anzianità, anticipata, reversibilità (superstiti), titolari di assegni di invalidità e assegni di inabilità. Non dà diritto a tale corresponsione il riconoscimento dell’invalidità civile e di tutte le altre prestazioni di natura assistenziale. Possono avere questa mensilità aggiuntiva sia  i lavoratori dipendenti, sia coloro che hanno maturato altre forme pensionistiche INPS (artigiani, commercianti).

Non bastano tali requisiti, infatti occorre anche avere requisiti reddituali. In particolare fino al 2016 avevano diritto alla quattordicesima mensilità coloro che percepivano un reddito inferiore a 1,5 volte l’assegno minimo mensile, pari a 515,58 euro. Dal 2017 come detto la platea è stata ampliata e quindi ne hanno diritto coloro che hanno un reddito personale non superiore a due volte il minimo previsto per l’assegno sociale, per il 2021 la soglia è di 13.405 euro annui. Si tratta sempre di reddito personale quindi non deve essere cumulato con quello del coniuge.

Come ottenere la quattordicesima mensilità?

Per avere la quattordicesima mensilità non occorre fare nulla, infatti tale prestazione viene riconosciuta automaticamente dall’INPS tenendo come riferimento i redditi percepiti nell’anno antecedente. Un’altra domanda che molti si pongono è quanto viene effettivamente erogato. Anche in questo caso è bene fare delle precisazioni, infatti dipende dagli anni di contributi versati e dal reddito.

Ci sono due fasce di reddito.

La prima è di 10.053,71 euro. Per coloro che rientrano in tale fascia se hanno versato:

  • fino a 15 anni di contributi, l’importo è di 436,80 euro
  • dai 15 anni ai 25 anni di contributi, l’importo è di 546 euro;
  • oltre 25 anni di contributi si percepisce un bonus di 655,20 euro

La seconda fascia include coloro che hanno un reddito in un range tra 10.053 euro e 13.405,08 euro, in questo caso i contribuenti se hanno versato:

  • fino a 15 anni di contributi percepiscono l’importo di 366 euro;
  • da 15 anni a 25 anni di contributi percepiscono 420 euro;
  • oltre i 25 anni di contributi 504 euro.

I requisiti visti sono per i pensionati da lavoro dipendente, nel caso in cui si tratti di lavoratori autonomi  cambiano esclusivamente le fasce contributive che sono la prima fino a 18, la seconda da 18 anni a 28 anni e la terza oltre 28 anni.

 

Ultime precisazioni: cosa fare se non si riceve la quattordicesima?

Si è detto in precedenza che il diritto alla quattordicesima mensilità viene riconosciuto automaticamente dall’INPS, può però capitare che vi siano dei disguidi. Di conseguenza se si rientra tra coloro che avrebbero diritto ad ottenere tale somma di denaro, ma la stessa non viene corrisposta, è possibile richiedere assistenza a un CAF o patronato, oppure compilando online la domanda presente sul sito dell’INPS. Per accedere occorre avere lo SPID oppure il PIN.

Infine, è bene ricordare che la quattordicesima mensilità non concorre a determinare la base imponibile IRPEF quindi è esentasse.