Dalla Regione Lazio, un bando dedicato alle pmi agricole

L’agricoltura rimane ancora una delle nostre principali risorse, favorita dal clima ma, anche, dalla tecnologia, che negli ultimi decenni ha saputo farsi strada anche in questo campo, facilitando la vita degli agricoltori e permettendo loro produzioni più massicce.

Nonostante ciò, comunque, nel settore agricolo è consistente il pericolo della mancanza di cambio generazionale, poiché le nuove leve non sembrano particolarmente interessate ad intraprendere l’attività dei campi, considerata troppo pesante ed obsoleta.

Per questo motivo, per incentivare dunque la costituzione di associazioni del settore agricolo, ma anche l’organizzazione di produttori agricoli, la Regione Lazio ha deciso di promuovere un bando per favorire la commercializzazione dei prodotti, che devono necessariamente essere legati alla vendita diretta e alla filiera corta.

Possono beneficiare di questo bando le piccole e medie imprese agricole nate dal 2015 in poi, che dovranno presentare un piano di sviluppo aziendale.

I contributi che verranno messi a disposizione varieranno a seconda del valore della produzione da commercializzare. SI tratterà comunque di incentivi quinquennali relativi a richieste che non devono superare un massimo di 100mila euro all’anno.

Le domande possono essere presentate entro il 31 maggio 2017, collegandosi al sito della Regione Lazio.

Vera MORETTI

In Lazio un bando per le startup innovative

Per favorire la nascita di startup innovative e spin-off della ricerca sul territorio, la Regione Lazio ha presentato un nuovo programma che si pone come obiettivo quello di attirare nuovi investitori incentivare al contempo i processi di trasferimento tecnologico, in particolare nelle fasi di avviamento delle nuove imprese.

Per poter partecipare al bando pre-seed, le startup devono avere, tra i propri requisiti, quello di avere, tra i soci, una risorsa in possesso di un titolo di studio di alta formazione o che abbia lavorato come ricercatore per almeno 3 anni.

Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ha così presentato il progetto: “Il bando pre-seed è un’opportunità che arriva grazie a una buona programmazione europea. Quella che stiamo mettendo in atto è una costruzione di un nuovo modello produttivo regionale. Una strada totalmente nuova, il vecchio modello di sviluppo – che era lo stesso del resto del Paese – non produceva più ricchezza. È importante sottolineare questo aspetto perché abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Prima non esisteva nulla, non esisteva Lazio startup, non esisteva Lazio creativo e nemmeno Lazio Innova che ha messo insieme sette società che si dedicavano allo sviluppo. E soprattutto non c’era programmazione europea. C’erano invece le eccellenze ma che operavano in un sistema complesso e frammentato”.

Vera MORETTI

A Roma, via al piano per la valorizzazione degli immobili

E’ partita l’operazione “Più valore al patrimonio immobiliare” della Regione Lazio.
L’ufficialità al progetto è stata data ieri, a seguito della pubblicazione sui siti Regione.lazio.it/valorepatrimonio/ e Notariato.it del bando per la vendita tramite aste online di immobili di pregio nel centro storico di Roma.

Le prime due aste si volgeranno i prossimi 24 e 25 giugno, e vedranno protagonisti due immobili a Salita del Grillo a Roma, entrando così nel vivo del piano di valorizzazione e dismissione del patrimonio regionale.

Si tratta del primo bando tramite la Rete Aste Notarili (RAN) a cui ne seguiranno altri di immobili di analogo prestigio. La Regione Lazio e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno stipulato nel mese di aprile una convenzione triennale che permette di utilizzare questa procedura d’asta web based del Notariato che si caratterizza per sicurezza, trasparenza, accessibilità, tracciabilità ed orientamento.

Tramite la piattaforma RAN, i Notai potranno inserire nel sistema tutte le informazioni e i documenti relativi agli immobili oggetto di aste e renderli così consultabili da parte di ogni cittadino e potenziale investitore, anche internazionale, indicando in maniera chiara la procedura da seguire e supportando il compratore in ogni fase dell’acquisto.

Vera MORETTI

La Rete Aste Notarili al servizio della Regione Lazio

Si arricchisce la Rete Aste Notarili (Ran), il sistema realizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato per gestire le aste in via telematica attraverso la rete dei notai abilitati sul territorio. Nei giorni scorsi è stata infatti siglata una convenzione con la Regione Lazio per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare regionale attraverso la Ran. La firma in calce all’accordo è stata messa dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dal presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Maurizio D’Errico.

La convenzione di durata triennale rientra nel piano di valorizzazione e di dismissione del patrimonio immobiliare, ad uso residenziale e non, della Regione Lazio che utilizzerà la procedura d’asta della Rete Aste Notarili che si caratterizza per trasparenza, accessibilità, economicità e certezza.

La piattaforma della Rete Aste Notarili consente ai notai di inserire nel sistema tutte le informazioni e i documenti relativi agli immobili oggetto di aste e di renderli consultabili da parte di ogni cittadino o investitore, anche internazionale, indicando in maniera chiara la procedura da seguire e supportando il compratore in ogni fase dell’acquisto. Come ricorda il presidente D’Errico, “mettiamo a disposizione il sistema Rete Aste Notarili con l’obiettivo di offrire uno strumento più rapido ed efficace per lo svolgimento delle aste immobiliari”.

Nel Lazio, progetto per l’internazionalizzazione delle pmi

Sono già 950 le aziende che, in una settimana, hanno risposto ai bandi proposti dalla Regione Lazio, beneficiando così di un aumento delle esportazioni, anche in un periodo di crisi come questo.

Le esportazioni a livello regionale sono ad oggi solo al 4,7% ed è per questo che la Regione ha deciso di pubblicare bandi rivolti alle piccole e medie imprese interessate ad investire all’estero.

I settori ai quali il progetto è rivolto sono sicuramente strategici e si tratta di: aerospazio, agroalimentare, arredo-design, automotive, bioscienze, economia del mare, Ict, industria culturale, restauro e moda.

Le risorse che vengono messe a disposizione ammontano a 7,2 milioni di euro, 5 dei quali stanziati direttamente dalla Regione e 2,2 erogati in collaborazione con le Camere di Commercio e delle associazioni di categoria.

L’impegno del Lazio sarà attivo anche per i prossimi anni, con lo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro, erogati in cinque anni, e divisi ancora una volta tra risorse regionali e fondi europei.

Nicola Zingaretti ha dichiarato in proposito: “È un successo straordinario: un anno fa il Lazio aveva zero centesimi su questa importante voce di sostegno alle imprese”.

Ha poi aggiunto Guido Fabiani: “Con questi bandi inauguriamole azioni che intendiamo mettere in piedi. Anche se nel 2014 i settori farmaceutico, dello spazio, della chimica e dell’agroalimentare mostrano tendenze positive, il complesso non è in crescita. Dobbiamo ripartire e vogliamo farlo con un piano di investimenti a lungo termine“.

Vera MORETTI

Bando per le startup laziali

Sono state deliberate dalla Regione Lazio le linee guida relative al nuovo bando che vuole favorire la nascita di nuove startup, ovvero il “Fondo per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up innovative”, che si baserà su un plafond di 1,5 milioni di euro annui stanziati per il triennio 2014/2016 creato con la Legge Regionale di Stabilità per il 2014.

Potranno beneficiare delle agevolazioni le startup innovative con sede legale e sede operativa in Lazio e nate da non più di 24 mesi dall’invio della domanda.

Ma non basta, perché ogni startup dovrà presentare una lettera d’interesse di uno o più partner (PMI, incubatori, investitori professionali, incubatori universitari/centri di ricerca, portali di crowdfunding) in grado di investire un importo pari al contributo regionale (tetto massimo 30mila euro).

Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, ha spiegato che il provvedimento si basa su una serie di criteri che hanno lo scopo di: “Sostenere al meglio la fase di costituzione e di primo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, ossia startup, in partnership con soggetti indipendenti specializzati e di favorire la formazione e il rafforzamento di un network regionale di competenze specifiche in questo ambito, che potremmo definire ‘un ecosistema abilitante favorevole alle startup“.

Vera MORETTI

Click day per le pmi femminili laziali

Appuntamento per domani con il click day che la Regione Lazio ha dedicato alle imprese femminili e, per la precisione, per la prenotazione dei contributi erogati in merito al bando Innovazione: sostantivo femminile, iniziativa finalizzata alla creazione di nuove idee innovative da parte delle donne.

Al bando possono partecipare le pmi, le cooperative e le associazioni presenti sul territorio che presenteranno progetti innovativi relativi a due linee di azione:

  • Smart e Social: sviluppo di nuovi prodotti / soluzioni / servizi innovativi per semplificare la gestione dell’azienda.
  • Societal Challenges: interventi volti a favorire il cambiamento della società creando una “inclusive, innovative and reflective society”, attraverso modelli di smartworking e coworking o iniziative per la conciliazione vita-lavoro, così come nuovi modelli di erogazione di servizi alla persona.

La Regione eroga contributi a fondo perduto fino a 30mila euro a progetto, volti a coprire il 60% delle spese nel caso in cui il richiedente sia una pmi o una cooperativa, e l’80% per quanto riguarda le associazioni.

La partecipazione al bando avviene esclusivamente attraverso prenotazione telematica, effettuabile dalle ore 10:00 alle ore 22:00 del 20 maggio accedendo al portale Biclazio.it nella sezione Bandi.

Vera MORETTI

Presentato a Roma Lazio International

Lo scorso 26 marzo è stato presentato a Roma Lazio International, un progetto promosso dalla Regione Lazio che si pone come obiettivo quello di presentare l’economia laziale sui mercati internazionali e renderla di maggiore attrattiva agli occhi degli investimenti esteri.

All’evento hanno partecipato Federica Mogherini, ministro degli Affari Esteri, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, Guido Fabiani, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, e Carlo Calenda, Viceministro per lo Sviluppo Economico.

L’iniziativa è nata dopo che il Lazio ha dimostrato di avere una vocazione verso i mercati internazionali, con una salita dell’export, tra il 2007 e il 2012, del 33%, con una crescita degli scambi con l’estero di servizi alle imprese, ma anche l’aumento dell’incidenza degli investimenti diretti esteri sul Pil regionale, e di conseguenza del tasso di internazionalizzazione degli arrivi turistici.

Nonostante ciò, scarseggiano le strategie di internazionalizzazione, come anche appare poco efficace l’intervento regionale degli ultimi anni, con scarsi finanziamenti e un sistema di governance inadeguato.

Il progetto Lazio International vuole dimostrare un cambio di rotta, poiché vuole restringere il gap tra il contributo del Lazio alla formazione del Pil italiano (circa l’11%) e l’incidenza delle sue esportazioni sul totale nazionale (4,7%); incrementare la competitività del sistema produttivo regionale, collegando le politiche per l’internazionalizzazione a un sistema organico di interventi per il tessuto produttivo (startup, reti d’impresa, ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico, ecc..); aumentare la capacità del Lazio di attrarre e valorizzare i talenti, il capitale umano e le risorse finanziarie esterne.

Per fare questo, la Giunta regionale ha deciso, per la prima volta, di allocare stanziare 20 milioni di euro nella programmazione 2014-2016, di cui 11,4 milioni di euro per 2014. A queste risorse si aggiungono inoltre 45 milioni di euro sulla programmazione europea 2014-2020.

Le linee guida di intervento sono state costruite a partire dall’analisi di 10 settori utili a trainare l’apertura internazionale del complesso dell’economia regionale: l’Aerospazio, l’Agroalimentare, l’Arredo-Design, l’Automotive, le Bioscienze, l’Economia del mare, l’Ict, l’Industria culturale, il restauro e tecnologia delle costruzioni e infine il sistema moda.

Le azioni regionali per il 2014 si muoveranno su tre linee strategiche, per offrire un ventaglio di opportunità alle imprese:

  • un bando da 5 milioni di euro per finanziare le proposte e i progetti di internazionalizzazione presentati dal sistema imprenditoriale, accompagnato da uno stanziamento di 500mila euro destinato a voucher per l’accesso delle imprese a servizi per l’internazionalizzazione e la partecipazione a fiere;
  • 5,4 milioni per realizzare progetti regionali finalizzati ad accompagnare l’espansione delle Pmi in diversi Paesi (in particolare, tra le altre cose, 2,6 milioni per progetti di internazionalizzazione verso Mediterraneo e Americhe; 0,9 milioni per fiere internazionali, turismo ed EXPO 2015; 400mila euro per diplomazia economica; 200mila per la formazione di manager aziendali, 100mila per la realizzazione di un festival internazionale Startup);
  • 500mila euro per: interventi di governance, orientamento alle imprese, realizzazione del sito www.laziointernational.it – un nuovo portale per l’internazionalizzazione dell’economia del Lazio a disposizione delle imprese – e per predisporre un nuovo stringente sistema di monitoraggio delle iniziative di internazionalizzazione presenti nel Lazio e di valutazione di quelle finanziate o partecipate dalla Regione.

Guido Fabiani ha dichiarato a proposito: “Internazionalizzazione e innovazione: questi sono i due punti con i quali aumenteremo la competitività e la capacità di attrazione di capitale umano e finanziario nel Lazio. Dobbiamo investire in questo processo di internazionalizzazione, innovando tecnologicamente il sistema produttivo regionale. Non ci sarà in questo modo più motivo di delocalizzare le imprese. Bisogna però rafforzare il sistema e renderlo più competitivo sui mercati internazionali Abbiamo tutte le condizioni per poterlo fare: sul nostro territorio abbiamo un sistema costituito da piccole e medie imprese forti e da multinazionali importanti. Dobbiamo riuscire a mettere tutto questo a sistema. Per questo il nostro progetto prevede anche la formazione di una leva di giovani export-manager da mettere a disposizione delle imprese singole o, meglio, associate in reti“.

Vera MORETTI

Il Codacons dal Tar per non pagare l’IMU

Il Codacons, considerando i malumori generati dall’introduzione, ormai un anno fa, dell’Imu, l’invisa e discussa tassa sugli immobili, ha voluto interrogare il Tar della Regione Lazio per indagare sulla legittimità di tale tassa.

Ebbene, i contribuenti si dovranno definitivamente rassegnare: non c’è nulla di illegale che riguardi l’Imu, perciò va osservata e pagata al pari di tutte le aliquote.

In realtà, il Codacons aveva precedentemente presentato ricorso al Tribunale Amministrativo perché la tassa introdotta dal Governo Monti venisse giudicata illegittima, e per questo aveva presentato richiesta di rimborso a tutti coloro che l’avevano pagata.

Ma, nonostante la conferma a quanto già le era stato risposto, l’associazione ha annunciato di volersi rivolgere, ora, al Consiglio di Stato perché sembra che la sentenza del Tar si basi soprattutto su un vizio di forma e cioè che, non essendo considerati come consumatori ma come contribuenti, gli italiani che hanno pagato allo Stato l’imposta IMU non possano e non debbano essere rappresentati dal Codacons.

Quello del Codacons non è stato il primo ricorso fatto al Tar circa l’Imu: uno precedente era stato firmato da alcuni cittadini, ma il Tar aveva rigettato anche quello per due ragioni: nessuno dei ricorrenti ha prodotto elementi sufficienti a far decidere sia per la legittimità del ricorso sia, soprattutto, per evidenziare di essere stati lesi realmente dal pagamento dell’imposta.
Inoltre, non è possibile giudicare valido un ricorso presentato da cittadini residenti in comuni diversi, che dunque applicano sull’Imu aliquote differenti.

Vera MORETTI

Bando per le imprese turistiche laziali

In Lazio è stato pubblicato un bando rivolto alle pmi che operano nel settore turistico, in particolare volto ad incentivare le assunzioni con contratto di apprendistato.

Il finanziamento, erogato dalla Regione, si rivolge alle imprese del territorio disposte ad assumere apprendisti che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età al fine di ottenere la qualifica professionale di operatore della ristorazione e operatore ai servizi di promozione e accoglienza.

Le imprese turistiche che parteciperanno al bando dovranno anche garantire la presenza di un tutor o un referente interni all’azienda e disposti a seguire gli apprendisti e trasferire loro le competenze necessarie per ottenere la qualifica sopra descritta.

Le domande per la richiesta degli incentivi vanno presentate entro il 23 marzo 2013 presso la sede della Direzione Regionale Politiche per il Lavoro e Sistemi per l’Orientamento e la Formazione della Regione Lazio.

Vera MORETTI