Raddoppio bonus mobili

La bozza della Legge di Stabilità 2016 contiene una misura attesa da tanti che, dopo le voci che si sono susseguite nelle scorse settimane, ha trovato alla fine conferma: l’ipotesi del bonus mobili doppio per le giovani coppie.

Con il raddoppio bonus mobili, il tetto di spesa salirebbe così a 20mila euro anziché fermarsi a 10mila come accadeva fino ad ora; contestualmente, il credito d’imposta passerebbe da 5mila a 10mila euro, sempre dilazionato in 10 anni.

Il raddoppio bonus mobili sarebbe destinato alle coppie under 35 che acquistano una casa come abitazione principale, che diventerebbe così la condizione necessaria per accedervi; non più, dunque, i lavori di ristrutturazione.

Il raddoppio bonus mobili, per quanto non ancora approvato, non cancella le proroghe di un anno della detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione e del 65% per i lavori di efficientamento energetico, che restano confermati.

Plauso e soddisfazione per la prospettiva del raddoppio bonus mobili sono stati espressi da Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo: “Siamo soddisfatti per la proposta contenuta nelle legge di Stabilità e sono certo che il Parlamento saprà cogliere la portata storica di un provvedimento nato con la volontà di dare fiducia nel futuro alle giovani famiglie. Tale strumento, svincolato dalle ristrutturazioni, nel 2016 garantirà a migliaia di giovani famiglie italiane che acquisteranno la casa la possibilità di arredarla con mobili di qualità, aiutandole cosi a coronare il sogno di una casa di proprietà arredata sulla base dei propri desideri”.

Salone del Mobile ed export

In piena febbre da Salone del Mobile, le aziende del settore legno arredo mettono in questi giorni in bella mostra non solo le proprie eccellenze di design ma anche i numeri che contraddistinguono un settore che, da sempre, è trainante per l’economia italiana.

E i numeri non sono di poco conto. Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat per l’anno 2014, l’export italiano vale 8,6 miliardi, in crescita rispetto agli 8,4 del 2013 e agli 8,2 del 2012 (+3% in un anno, +6% in due). Si esporta cinque volte di più di quanto si importa. Un buon biglietto da visita per le imprese che espongono al Salone del Mobile.

I primi esportatori in quanto a province sono Treviso (1,5 miliardi), Monza e Milano (insieme 1,1 miliardi, circa 800 milioni da Monza e 400 da Milano), Pordenone e Como (oltre 600 milioni). Ai primi posti anche Udine, Bari, Vicenza, Pesaro-Urbino.

Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio milanese, i più venduti nel mondo sono gli accessori (2 miliardi), seguiti dagli altri mobili (1,7), dai mobili per la casa (1,3), dai divani (1,2), sedie (1,2 miliardi), cucine (654 milioni), mobili da ufficio (463 milioni). Ma non mancano anche 200 milioni circa di materassi. Insomma, chi lavora nel legno arredo ed espone al Salone del Mobile, almeno sul fronte dell’export può dormire sonni tranquilli.

Da notare che, negli ultimi due anni, l’export di Como è cresciuto ben del 19%, del 14% quello di Milano, del 6% quello di Pordenone e del 5% quello di Monza-Brianza e Treviso.

Nello specifico, la Camera di commercio di Milano sostiene oltre cento le imprese del settore design attraverso Promos, azienda speciale che le sostiene nel loro processo di internazionalizzazione, accompagnandole nei mercati più strategici per il loro business. Per il design si guarda infatti con sempre maggiore interesse a Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, oltre ai mercati europei più tradizionali come Francia, Germania e Regno Unito. Tutti Paesi che, al Salone del Mobile di Milano, trovano le eccellenze migliori tra cui scegliere.

Il Salone del Mobile e il futuro del settore

Il Salone del Mobile di Milano che prende il via oggi porterà all’attenzione degli addetti ai lavori e non solo quello che, per l’economia e per il Pil italiani, significa la filiera nazionale del legno arredo. Secondo il dossier “10 verità sulla competitività italiana – Focus sul settore Legno Arredo”, redatto da Fondazione Symbola, Unioncamere, FederlegnoArredo e Fondazione Edison, l’industria del mobile e dell’interior design italiano è seconda al mondo nella classifica con la quale si valuta il saldo della bilancia commerciale grazie ai 10 miliardi di surplus. Davanti a noi la Cina. Mica pizza e fichi.

Del resto, che l’arredamento italiano sia campione del mondo non è una cosa che si scopre solo una volta all’anno quando, quando apre i battenti il Salone del Mobile. Secondo i dati contenuti nel rapporto, il legno arredo italiano esporta il 60% di quanto produce, export che in 5 anni (2008-2013) è aumentato del 16,5%, stracciando i concorrenti storici della Germania (ferma a un +11,6%) e della Francia (indietro di quasi due terzi, a +5,9%).

E i primati continentali del legno arredo italiano non finiscono certo qui. Il focus di Symbola, particolarmente importante se letto alla luce del recente Salone del Mobile, ricorda che il nostro Paese è ai vertici della Ue a 28 per quanto riguarda il saldo commerciale di ben 22 prodotti sui 37 censiti del settore legno arredo, tra mobili, finestre, porte, finestre e illuminazione.

Una maestria della manifattura italiana che ha la sua forza tanto nel sistema Paese quanto nelle eccellenze territoriali. Lombardia e Veneto sono infatti due delle tre principali regioni produttrici di mobili dell’Ue e tra le prime 15 compaiono anche Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana. Ben 5 su 15, un terzo, sono italiane. Tutte realtà per le quali il Salone del Mobile è un’ulteriore, grande vetrina.

E pensare che, come ricorda il rapporto Symbola, il valore aggiunto che le competenze della manifattura italiana portano alla nostra industria del mobile è pari a quasi 5 miliardi di euro (4,9, per la precisione). Una cifra ben al di sopra di quella portata alle industrie del legno arredo di altri Paesi europei tradizionalmente più ricchi di materie prime rispetto al nostro; basti pensa che la Francia si ferma a 2,3 miliardi, la Spagna a 1,8 e la Svezia, terra di foreste e patria del colosso globale Ikea a 900 milioni.

Ma il rapporto, per l’onesta intellettuale e il rigore scientifico che distingue i suoi curatori, non si ferma alle luci della filiera italiana del legno arredo (quelle che si vedranno al Salone del Mobile), ma indaga anche le ombre, evidenziandone i problemi che fermano la crescita: “La diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, la mancanza di lavoro, il peso delle mafie e di una corruzione mai contrastata adeguatamente, una burocrazia spesso soffocante, il Sud che perde contatto con il resto del Paese”.

Handicap storici per i quali c’è soluzione: “Rimediare non è facile, ma è alla nostra portata. Serve però un’idea di futuro. E’ indispensabile acquisire la consapevolezza dei nostri punti di forza, per mobilitare i talenti e le energie migliori“. Proprio quelli che, in questi giorni, popolano il Salone del Mobile di Milano.

Salone del Mobile per rilanciare il legno arredo

Domani, martedì 14 aprile, si apre il Salone del Mobile di Milano. Un appuntamento che, negli anni, è diventato sempre più glamour, grazie soprattutto al Fuorisalone che trasforma le vie di Milano in atelier di design a cielo aperto, ma che cerca di non dimenticare quello che deve essere in prima battuta: una vetrina e un volano di business per uno dei settori nei quali le imprese italiane hanno pochi rivali, quello del legno arredo.

E in effetti, gli organizzatori del Salone del Mobile nei padiglioni i Fiera Milano Rho hanno un obiettivo ben preciso: sostenere e accompagnare le Pmi italiane del settore legno arredo e del design verso i mercati più lontani, sostenendo e incrementando l’export, vera linfa del business delle imprese in un momento economico difficile come quello attuale.

Aperto dalle 9.30 alle 18.30, anche al pubblico sabato 18 e domenica 19 aprile, il Salone del Mobile arriva a due settimane dall’avvio di Expo2015, a pochi metri dai padiglioni fieristici e punta a sfruttare l’effetto dell’esposizione universale per agganciare una ripresa che, nel settore legno arredo appare lenta ma costante, in termini di fatturati e, soprattutto, di ordinativi.

I numeri di questo Salone del Mobile parlano di circa 2mila espositori suddivisi tra i settori Salone internazionale del mobile, SaloneUfficio Salone del complemento d’arredo ed Euroluce e le attese del settore sono tutte nelle parole del presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile, Roberto Snaidero durante la presentazione dell’edizione 2015: “Quest’anno ci attendiamo il record, 350mila visitatori provenienti da 160 Paesi, perché c’è una grande voglia di investire delle imprese e di scommettere su nuove strategie di business e nuove sinergie per affrontare le sfide dei mercati più lontani. Sul mercato estero abbiamo chiuso il 2014 con un aumento delle vendite del 2,7%, quindi abbiamo raggiunto quasi 11,5 miliardi di export. Una mano importante è stata fornita dalla svalutazione dell’euro grazie alla quale solo in dicembre le esportazioni verso gli Usa sono cresciute del 47%”.

E se per l’estero le cose non vanno male, dal Salone del Mobile ci si aspetta una sveglia anche per la domanda interna, stimolata sì dal bonus mobili ma ancora di là dall’essere soddisfacente. “Partiamo da presupposti positivi sul mercato estero – ha ricordato ancora Snaidero -. Abbiamo chiuso il 2014 su 2013 con un +2,7%, quindi 11,5 miliardi di esportazioni, mentre è più sofferente in mercato interno il bonus mobili ci ha aiutato a non calare ulteriormente: rispetto al meno 4-5% degli anni scorsi la flessione lo scorso anno l’abbiamo contenuta a -2,5%”.

Proprio sul bonus mobili è tornato Snaidero, chiedendo ancora una volta che diventi una misura strutturale e non estemporanea: “Abbiamo già chiesto al governo che sia una misura strutturale per il nostro settore, vedremo. Avremo la prossima settimana l’opportunità di incontrare diversi referenti del governo e ripeteremo la nostra richiesta”. Perché il Salone del Mobile è anche un momento favorevole per la diplomazia…

Legno arredo italiano all’attacco della Cina

Il settore del legno arredo è una delle eccellenze del made in Italy. Pare che lo sappiano bene anche negli ambienti di un Governo che negli ultimi mesi si è speso molto per finanziare e promuovere le eccellenze italiane. Infatti, il Presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero ha incontrato ieri il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni.

Portando a Gentiloni la voce del settore legno arredo, Snaidero ha sottolineato la bontà del lavoro fatto insieme al governo Renzi, che ha riconfermato il Bonus Mobili“Il settore legno arredo vale 28 miliardi – ha ricordato Snaidero – per un totale di 360mila addetti. Le esportazioni fanno segnare +2,9%, e compensano parzialmente il calo dei consumi interni, per i quali il bonus mobili si conferma strumento efficace di politica industriale al fine di rilanciare la domanda interna e difendere il lavoro”.

Snaidero ha poi affrontato il tema cruciale dei mercati esteri del settore legno arredo, tra i quali non possono essere tralasciati quelli della Russia e della Cina, nei quali FederlegnoArredo cerca di favorire la penetrazione delle aziende associate.

Riferendosi in particolare al mercato cinese, Snaidero ha sottolineato la necessità che il legno arredo made in Italy lo aggredisca con decisione, poiché offre potenzialità enormi: nel 2019 raddoppierà le importazioni di arredamento di fascia alta provenienti dall’Italia e sarà il quarto mercato di sbocco dell’export italiano di arredamento. “Lo sforzo congiunto di sistema – ha concluso Snaidero – attraverso l’incremento di iniziative di promozione del design made in Italy, potrà consentire di migliorare il potere di mercato e la visibilità del legno arredo italiano”.

Il Legno Arredo salvato dal Bonus Mobili

Per il Macrosistema Legno Arredo il 2014 passerà alla storia come anno di transizione: pur in presenza di indicatori ancora negativi, l’anno che si sta chiudendo mostra segnali che inducono a un cauto ottimismo, il cui consolidamento è atteso per il 2015.

Il sistema Legno Arredo anche nel 2014 subisce le conseguenze della stagnazione che blocca la domanda interna dell’Eurozona e in particolare della recessione del mercato italiano. I pre-consuntivi 2014 mostrano un fatturato alla produzione a fine anno di 26,7 miliardi di euro, per il quarto anno consecutivo in contrazione (-2,7%). Rallenta significativamente, ma prosegue ancora, l’erosione della base manifatturiera nazionale, con ulteriori chiusure di aziende (-1.600) e perdita di occupati (-3.800) soprattutto nei comparti più dipendenti dal mercato nazionale delle costruzioni, in crisi nera.

Continuano a crescere, invece, per il quinto anno consecutivo, le esportazioni del sistema Legno Arredo (+2,9%), anche se il trend non riesce a controbilanciare l’ulteriore contrazione del 4,2% del consumo interno apparente.

Nel corso del 2014 si è consolidata una tendenza già emersa durante l’anno scorso: pesa positivamente sul contenimento del calo dei consumi interni l’efficacia degli incentivi fiscali per la casa (detrazioni del 50% per ristrutturazioni, Bonus Mobili ed Ecobonus 65%). Senza questo pacchetto, di misure di sostegno alla domanda nazionale, il bilancio negativo per il settore del Legno Arredo sarebbe stato più drammatico.

Se, come previsto dalla legge di stabilità, gli incentivi saranno confermati, il 2015 dovrebbe rappresentare l’anno di arresto dell’emorragia della domanda nazionale per il settore del Legno Arredo. Le proiezioni basate sulle previsioni dichiarate dalle imprese associate a FederlegnoArredo prospettano per il 2015 una crescita del fatturato alla produzione dell’1,5%, trainato dalle esportazioni (+5%), con una stabilizzazione del consumo interno apparente a -0,9%.

Secondo la voce più influente del settore Legno Arredo, il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, “il Bonus Mobili si è dimostrato uno strumento molto efficace di politica industriale: grazie agli effetti di tale misura, infatti, nel biennio 2013-2014 stimiamo un recupero di spesa finale di oltre 1,9 miliardi di euro, che altrimenti i cittadini italiani non si sarebbero potuti permettere. Una spesa che ha sostenuto in modo significativo il fatturato e l’occupazione delle imprese nazionali della manifattura e del commercio. Sono infatti almeno 10.000 gli addetti rimasti in forza grazie al Bonus Mobili. Al Governo e in particolare al Premier Renzi va il nostro plauso per aver ascoltato la voce delle imprese”.

Federlegno Arredo punta all’Africa

La lavorazione del legno e l’interior design sono due eccellenze dell’impresa italiana ben valorizzate da Federlegno Arredo. I mercati mondiali in cui si esportano i prodotti del settore sono svariati e uno di questi è l’Africa sub sahariana. Per dare un’ulteriore spinta alla diffusione delle nostre eccellenze in quell’area, è stata costituita la prima rete di imprese per la diffusione di interior design in Africa sub sahariana, da Federlegno Arredo Eventi, in collaborazione con Rödl & Partner, società di consulenza sui mercati internazionali.

Come comunica Federlegno Arredo, al progetto partecipano cinque aziende del settore legno arredo: Gibus spa (tende per esterno), Carpanelli spa (mobili classici), Colombo Mobili srl (mobili classici), Siloma srl (arredamento moderno) e Arcari Arredamenti snc (cucine e bagno new classic).

Da qualche anno l’Africa sub sahariana è oggetto di interesse da parte di molte imprese italiane. Federlegno Arredo Eventi si è già attivata per promuovere le aziende del settore presso gli addetti ai lavori locali attraverso l’organizzazione di missioni e incontri B2B, che hanno consentito di penetrare in aree caratterizzate da una crescita insospettabilmente forte. La rete ha quindi l’obiettivo di favorire l’ingresso delle aziende aderenti nell’area sub sahariana, in particolare sul mercato nigeriano, mediante il supporto di un manager di rete e un presidio diretto in loco.

Che questo mercato sia tenuto sotto stretta osservazione è testimoniato dal fatto che nel solo 2014 un quinto di tutte le missioni B2B organizzate da Federlegno Arredo Eventi ha avuto come meta l’Africa sub sahariana, in particolare Kenya, Nigeria e Ghana.

Secondo i consuntivi elaborati dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi, nel primo semestre del 2014 le esportazioni in quest’area del macrosistema arredamento hanno raggiunto i 62,87 milioni di euro, con un incremento del +29,7% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Le stime segnalano che nel 2030 la popolazione urbana dell’Africa arriverà ai 748 milioni di persone, superando quella europea che si fermerà a 685 milioni. Un mercato potenzialmente sconfinato.

“Dalle più recenti stime – ha commentato Roberto Snaidero, Presidente di Federlegno Arredo Eventi – il settore dell’arredo e del design di interni in Africa è cresciuto esponenzialmente. Con la creazione della rete vogliamo rendere più accessibile alle aziende una tale opportunità, e siamo convinti che sarà un successo perché il made in Italy non ha eguali nel mondo”.

La Cina vuole il vero Made in Italy

Diffidare delle imitazioni.
Ormai anche i cinesi hanno imparato a fiutare l’imbroglio, quando, nell’acquistare un prodotto Made in Italy, incappano in un “falso”.

Per questo motivo, i nuovi ricchi, che per noi rappresentano un mercato dalle grandi potenzialità, in Cina c’è molta attenzione verso le materie prime, la manifattura e le finiture, chiaro segno della qualità artigianale italiana.

A confermare questa tendenza, è anche Roberto Snaidero, presidente di Federlegno: “I cinesi si sono stancati loro per primi delle loro falsificazioni e delle copie”.
Durante la missione cinese alla quale era presente anche Matteo Renzi, sono stati siglati diversi accordi e, a questo punto, i mobili italiani stanno per arrivare nel Paese del Sol Levante e far bella mostra di sé nei negozi di grande distribuzione come Yuexing Furnishing Group, RedStar Macalline Group e Easy Home Investement Group.

Importante, per non fallire questo importante obiettivo, è sapere cosa vogliono i clienti cinesi. Ha commentato Snaidero in proposito: “I cinesi vogliono i nostri mobili esattamente come li facciamo in Italia, che siano moderni, classici, non importa, chiedono solo quello. Abbiamo sentito, toccato con mano la gran voglia di Made in Italy che c’è in quel paese. Dobbiamo rispondere a questo richiamo con convinzione e professionalità“.

Vera MORETTI

Vademecum per il bonus mobili

A breve nei CAF sarà disponibile il Vademecum operativo sul bonus mobili e un’assistenza fiscale dedicata alla loro fruizione, in seguito ad un accordo siglato tra FederlegnoArredo ed i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil nazionali.

L’obiettivo principale è quello di permettere ai cittadini di usufruire della detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino a 10mila euro, purché destinati ad immobili oggetto di ristrutturazione agevolata.
Entro l’estate 2014 FederlegnoArredo renderà noti i dati relativi all’effettivo utilizzo da parte dei contribuenti del bonus arredi, raccolti grazie alle segnalazioni che arriveranno dalle sedi CAF.

L’accordo è stato pensato per dare nuova linfa ad un settore, quello del legno-arredo, che si trova in grave difficoltà, poiché ha risentito in maniera particolare di questa crisi e ha visto 50mila posti di lavoro perdersi per strada e la chiusura di 12mila imprese.
Ad oggi, ci sono ancora 370mila lavoratori ed oltre 70mila aziende produttive a rischio, ma la cui sopravvivenza è fondamentale per il sistema del Paese.

Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ha a questo proposito dichiarato: “I nostri sforzi devono essere indirizzati innanzitutto a garantire il rilancio dei consumi e la competitività delle imprese“.

Vera MORETTI

Le imprese del Sistema Casa guardano all’estero

Si è svolto a Desenzano del Garda il B2B Sistema Casa, ovvero il Business to business dedicato ad incontri mirati alla internazionalizzazione delle piccole e medie imprese lombarde del Sistema Casa e alla diffusione sempre più massiccia delle eccellenze Made in Italy del settore.

L’iniziativa, che si è svolta il 4 e il 5 dicembre, è organizzata da UniCredit, in partnership con FederlegnoArredo, ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Promos-l’Azienda Speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano ed in collaborazione con DHL Express, leader mondiale nel settore delle spedizioni aeree espresse internazionali, che ha fornito supporto alle imprese locali in tema di trasporto, gestione dei flussi commerciali e regolamentazione doganale verso i diversi mercati internazionali.

Hanno partecipato l’evento più di 130 aziende, rivolte per la maggior parte verso federazione Russa ed Ucraina, paesi che più di altri hanno in serbo interessanti possibilità per le imprese italiane, grazie ad un crescente interesse nei confronti dei prodotti provenienti dal Belpaese.

Erano più di 700 gli incontri B2B previsti, attraverso i quali le aziende partecipanti hanno potuto conoscere potenziali clienti ma anche di conoscere le caratteristiche dei mercati, in modo da affinare le proposte e disegnarle su misura.

Ha dichiatato Monica Cellerino, regional manager per la Lombardia di UniCredit; “La filiera del Legno e Arredo esce da anni davvero difficili, a causa principalmente della contrazione dei consumi in Italia e del generale periodo di crisi della nostra economica. Tutti gli indicatori evidenziano però come le esportazioni d’arredamento hanno invece tenuto il passo. In questi ultimi anni, infatti, le aziende del settore che hanno avuto la capacità di cogliere i nuovi flussi di domanda provenienti dai Paesi emergenti sono riuscite a contenere gli effetti della crisi. La Russia e l’Ucraina sono sicuramente mercati di sbocco interessanti per le nostre aziende: con circa 142 milioni di abitanti (Russia) e oltre 44 milioni di abitanti (Ucraina) e con una classe media in forte crescita, i due Paesi sono importanti mercati di consumo per gli imprenditori che vogliono ricercare nuove opportunità di business. Proprio per questo, per il secondo anno consecutivo abbiamo voluto ripetere in Lombardia questa iniziativa rivolta al settore arredo. Ritengo infatti che eventi come questo di oggi siano importanti perché consentono l’incontro concreto tra domanda e offerta, permettendo agli imprenditori di instaurare contatti commerciali che possono fin da subito indirizzare l’impresa verso un mercato straniero”.

UniCredit ha appena lanciato UniCredit International, la nuova linea di servizi dedicata all’internazionalizzazione delle imprese che si sviluppa con strumenti concreti per il cliente e che fa leva sull’unicità della rete UniCredit nel mondo.

Con questo servizio, la banca vuole rafforzare l’offerta alle aziende che intendono ricercare nuovi sbocchi di mercato all’estero o implementare e differenziare il proprio business oltre i confini nazionali, anche a seguito della perdurante difficoltà della domanda interna.
In 20 mesi UniCredit ha accompagnato all’estero oltre 2.800 imprese della Lombardia. Inoltre UniCredit ha erogato in oltre un anno e mezzo oltre 5 miliardi di euro per le pmi della Regione. Di questi, 3,6 miliardi di euro sono andati a sostegno della liquidità, oltre 470 milioni al sostegno alla crescita dimensionale e al rafforzamento patrimoniale e 980 milioni di euro al supporto all’innovazione e nuova imprenditoria.

Ha aggiunto Roberto Snaidero, presidente FededegnoArredo: “Grazie alla convenzione stipulata con UniCredit a febbraio 2012 sono già stati concessi crediti per 24 milioni di euro a oltre un centinaio di aziende associate. Si tratta di un importante segnale in controtendenza rispetto a un momento di contrazione del credito e un risultato significativo per tutta la filiera rappresentata dalla nostra federazione. Ma la collaborazione tra FederlegnoArredo e UniCredit non si esaurisce con la convenzione. Al contrario, continua con l’organizzazione di eventi di “vero business” come la due giorni di Desenzano in cui 130 aziende del legno-arredo avranno l’occasione di incontrare oltre 20 buyers selezionati provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina”.

Dal canto suo, Roberto Luongo, direttore generale dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha spiegato: “L’ICE continua ad investire nel settore arredamento e design con un vasto programma di iniziative promozionali mirate e servizi di marketing personalizzati sui mercati esteri. Il design italiano del Sistema Casa rappresenta un asset strategico dell’eccellenza Made in Italy: un’opportunità di innovazione continua e consolidamento nella fascia alta e luxury dei mercati extra-europei ad elevato potenziale. Nel solo 2013 l’ICE-Agenzia ha coinvolto oltre 250 aziende italiane e 300 operatori esteri selezionati tra buyer, architetti, interior designer, developer e contractor, attraverso progetti promozionali specifici per il settore. Iniziative di business concreto focalizzate principalmente su Stati Uniti, Emirati Arabi, Cina, Russia ed Ucraina oltre a mercati domestici da presidiare come Regno Unito e Francia. Il 2014 ci vedrà nuovamente protagonisti della trade promotion italiana a fianco delle PMI, con il lancio di progetti strutturati per arredamento, contract e design con iniziative promozionali in Sudafrica, Cina, India, Stati Uniti, Messico ed America Centrale”.

Ha poi concluso Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano e direttore di Promos: “In questa fase storica, l’internazionalizzazione è quanto mai una risorsa vitale per le imprese per far fronte alla crisi economica e al conseguente calo della domanda interna, ma è fondamentale accompagnarle e assisterle in questo percorso, anche attraverso iniziative mirate come quella odierna, in cui si mettono concretamente gli imprenditori nelle condizioni di fare business. E l’obiettivo di Promos è far sì che nello sviluppo del loro business gli imprenditori possano operare nella maniera migliore: incontrando operatori selezionati, rivolgendo la propria attenzione verso mercati strategici e possedendo tutti gli strumenti e le competenze per affrontare con successo questa importante sfida, che non è semplice, ma che è fondamentale intraprendere”.

Vera MORETTI