Rottamazione quater: tutti i vantaggi connessi alla presentazione della domanda

Entro il 30 aprile 2023 i contribuenti che hanno dei carichi fiscali pendenti e che non rientrano nello stralcio delle cartelle esattoriali, possono presentare una domanda per accedere alla rottamazione quater che permette di definire la propria posizione con il fisco con varie agevolazioni. Ci chiediamo ora quali sono gli effetti della presentazione della domanda per la rottamazione quater?

Rottamazione quater: quali vantaggi per chi propone istanza?

La rottamazione quater è stata disciplinata dalla legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022), la stessa prevede tutta una serie di vantaggi connessi alla richiesta di accesso all’agevolazione che si estendono ad eventuali pignoramenti presso terzi. La legge 197, oltre a prevedere lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro affidate all’agente di riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 ( in questo caso cancellazione automatica) consente anche di pagare in modo “facilitato” con varie modalità le altre cartelle esattoriali emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. La presentazione dell’istanza e l’inizio del piano di pagamento portano ulteriori vantaggi. In particolare:

  • il divieto di avviare procedure esecutive in relazione alle cartelle esattoriali per le quali il contribuente ha presentato istanza per la rottamazione quater;
  • il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche;
  • possibilità di ottenere il rilascio del Durc ( Documento Unico Regolarità Contributiva) essenziale per poter partecipare ad appalti pubblici e in molti casi anche per ottenere ulteriori agevolazioni come l’accesso a bonus e aiuti per le imprese.

Estinzione delle procedure esecutive e rientro per rottamazione ter e saldo e stralcio

Il pagamento della prima o unica rata della “nuova cartella esattoriale” comporta ulteriori vantaggi, infatti permette di ottenere l’estinzione delle procedure esecutive già avviate.

Deve inoltre essere ricordato che proporre l’istanza per la rottamazione quater consente anche di sanare la propria posizione nel caso in cui si sia decaduti da un precedente piano di rientro dai debiti fiscali, come il saldo e stralcio e la rottamazione ter.

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Cartelle esattoriali: allo studio il maxi condono fiscale. Le ipotesi

Iniziano a trapelare le prime informazioni su quelli che saranno i primi provvedimenti del prossimo governo. Tra le promesse elettorali c’era la pace fiscale e proprio in merito a questa ci sono le prime indiscrezioni. Vediamo cosa potrebbe profilarsi.

Le ipotesi di maxi condono fiscale

Ad annunciare la sanatoria, o condono fiscale, è stato Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d’Italia. Non c’è una sola ipotesi in ballo, ma diverse, cercheremo quindi di delinerare i tratti delle varie possibilità.

Già nei giorni passati avevamo parlato di una rottamazione quater, ma ora iniziano a delinearsi meglio i dettagli.

La prima ipotesi in circolo riguarda i debiti fiscali inferiori a 1.000 euro che potrebbero essere cancellati, ecco perché si parla di stralcio.

La seconda ipotesi possibile è uno stralcio al 20% delle cartelle esattoriali di importo compreso tra 1.000 e 3.500 euro. In particolare il contribuente dovrebbe pagare solo il 20% del debito fiscale, mentre l’80% dovrebbe essere condonato. Da quanto trapela questi importi dovrebbero essere pagati in breve tempo, senza rateizzazioni, dovrebbero quindi consentire di fare cassa.

Sanzioni ridotte per le cartelle esattoriali superiori a 3.500 euro

Per le cartelle di importo superiore a 3.500 euro invece sarebbe previsto un mini condono, cioè l’applicazione all’importo iniziale di una maggiorazione solo del 5% senza ulteriori sanzioni. In questo caso verrebbe applicata in automatico una rateizzazione degli importi in 10 anni.

Secondo le indicazioni di Maurizio Leo, si tratterebbe di misure una tantum finanziate con l’extra gettito fiscale derivante dal caro bollette. Precisa però il responsabile economico di Fratelli d’Italia che per definire meglio il condono fiscale è necessario attendere il NADEF, la nota di aggiornamento al DEF ( Documento Economico Finanziario). Dalle prime indiscrezioni,  sembra sia disponibile un tesoretto da 20 miliardi, di questi 10 dovrebbero andare al contrasto dei rincari delle bollette.

Non è ancora nota la portata di questi provvedimenti che ad ora sono solo ipotesi, infatti non è stato delineato l’arco temporale interessato e se nel maxi condono fiscale o rottamazione quater dovrebbero rientrare anche le cartelle esattoriali che sono state oggetto di rottamazione ter e saldo e stralcio da cui i contribuenti sono decaduti per non aver rispettato i termini.

L’obiettivo del maxi condono fiscale sarebbe migliorare i rapporti tra fisco e contribuenti aprendo una nuova era caratterizzata dalla reciproca fiducia.

Per quanto riguarda i tempi, ricordiamo che solo il 13 ottobre vi sarà la prima seduta del Parlamento, stringendo al massimo i tempi, il 15 potrebbe esservi la designazione dei presidenti di Camera e Senato e subito dopo la convocazione del potenziale Presidente del Consiglio. La formazione del governo potrebbe però essere più difficile del previsto visto i primi screzi che sembrano esservi con la Lega.

Rottamazione quater: i tempi attesi per la pace fiscale

Archiviato il capitolo elezioni molti si stanno chiedendo quando inizieranno le riforme del nuovo governo e in particolare la rottamazione quater, il provvedimento di pace fiscale che permette di regolare il rapporto con il Fisco senza sanzioni e interessi.

Promesse elettorali: quando ci sarà la rottamazione quater?

La rottamazione quater è stata promessa da Matteo Salvini, segretario della Lega, ed è tra i provvedimenti che dovrebbero essere approvati nell’arco dei primi 100 giorni di governo. La rottamazione quater dovrebbe riguardare le cartelle fiscali rimaste fuori dalla rottamazione ter, questo provvedimento infatti consentiva di rottamare le cartelle fiscali fino al 31 dicembre 2017. Questo vuol dire che i carichi fiscali che dovrebbero essere ricompresi nella rottamazione quater prendono il via dal 1° gennaio 2018 e dovrebbero terminare probabilmente al 31 dicembre 2021. Molti si chiedono quali sono i tempi per avere finalmente un provvedimento.

Ricordiamo che la rottamazione delle cartelle esattoriali consente di pagare gli importi dovuti al Fisco senza applicazione di sanzioni, ammende, interessi. In passato è stato approvato anche il Saldo & Stralcio che consentiva di ottenere anche uno stralcio parziale dei debiti fiscali, ma solo al presentarsi di condizioni economiche disagiate. Attualmente però non c’è nessuna proposta simile da parte di nessun partito, quindi è difficile che sia nuovamente approvato un provvedimento simile.

Prossimi passi per la formazione del Governo

Il momento in cui si potrà verificare se le promesse saranno mantenute dipende dall’inizio della nuova legislatura. In media la formazione del nuovo governo richiede circa 30-35 giorni. Nel 2011 in poco meno di un mese ci fu il governo insediato.

Le uniche certezze sono che il Parlamento con i nuovi eletti si riunirà per la prima volta il 13 ottobre, per ora è l’unica data certa. A quel punto saranno formate le commissioni parlamentari, non sarà facile con il numero ridotto di parlamentari rispetto al passato. Dovranno quindi essere nominati i presidenti di Camera e Senato. A questo punto il Presidente della Repubblica potrà convocare i capi gruppo delle Camere per avere indicazioni formali sulla nomina del Presidente del Consiglio.

L’incarico al potenziale Presidente del Consiglio (Meloni?!) ci sarà probabilmente il 19. L’incaricato dovrebbe avere già lista dei ministri a quel punto e il 20 consegnarla. Poco dopo il Parlamento potrà votare la fiducia e quindi dal 22-23 ottobre forse avremo un Governo con pieni poteri.

Quando ci sarà la rottamazione quater?

Saremo alle soglie di novembre ( se tutto va bene), è necessario approvare entro il 31 dicembre (il prima possibile) la legge di bilancio 2023. Si tratta di un provvedimento che richiede molto tempo, soprattutto a questo Governo che inizierà a toccare i conti dopo l’insediamento.

In teoria la rottamazione quater potrebbe entrare nel calderone della legge di bilancio, ma non sappiamo quali scelte farà il Governo e soprattutto se tra le tante istanze anche questa troverà accesso nella legge oppure sarà accantonata. Il fatto che la Lega abbia ottenuto una percentuale bassa rispetto agli altri partiti del centro-destra e soprattutto molto più bassa del passato potrebbe creare attriti.

Tra i primi passi promessi c’è l’intervento sostanzioso sulle bollette energetiche e ricordiamo che ARERA il primo ottobre aggiornerà le tariffe e si prevedono molti rincari. Altro nodo cruciale da risolvere subito riguarda le imprese, è necessario salvare posti di lavoro.

Nel frattempo ricordiamo che c’è la possibilità di richiedere la definizione agevolata delle liti tributarie pendenti

Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio: le scadenze del 31 luglio

La rottamazione ter e il saldo e stralcio sono stati provvedimenti di pace fiscale e mentre ancora si invoca la rottamazione quater sono in scadenza le rate dei vecchi provvedimenti. La nuova data da tenere in mente è il 31 luglio 2022 con termine finale il giorno 8 agosto 2022. Ecco chi deve pagare entro questa data.

Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio: chi deve pagare entro il 31 luglio/8 agosto?

Il covid ha portato notevoli difficoltà ai contribuenti che hanno visto drasticamente ridursi le loro entrate. Sono in molti coloro che, pur avendo optato negli anni precedenti per i provvedimenti di pace fiscale, come la Rottamazione Ter e il Saldo e Stralcio non sono riusciti comunque a far fronte ai pagamenti nei termini previsti. Per loro sono state previste ulteriori proroghe dal decreto Sostegni Ter. In particolare per le rate in scadenza nel 2020 era previsto il pagamento entro il 30 aprile 2022, mentre coloro che avevano in scadenza le rate nel 2021 hanno potuto beneficiare di una proroga più lunga infatti dovranno pagare entro il 31 luglio 2022.

Sappiamo però che il Fisco per le varie scadenze prevede 5 giorni di tolleranza (art. 3, comma 14-bis, D.L. n. 119/2018 ). I giorni di tolleranza non tengono conto anche dei festivi, ecco perché facendo tutti i calcoli ci si accorge che il termine ultimo entro il quale effettuare il pagamento delle rate scadute nel 2021 della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio cade lunedì 8 agosto 2022.

L’ultima data disponibile è infine quella del 30 novembre 2022 da utilizzare per le rate in scadenza nel 2022.

Come effettuare il pagamento in scadenza il giorno 8 luglio?

Ricordiamo che il decreto Sostegni Ter ha anche provveduto a estinguere tutte le procedure esecutive eventualmente già avviate e relative a rate non pagate nel 2021, salva l’acquisizione definitiva di somme avvenuta prima del 27 gennaio 2022.

Il pagamento può avvenire con i bollettini già inviati dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’approvazione del provvedimento di pace fiscale. Qualora i bollettini siano stati persi  è possibile richiederli all’Agenzia Entrate e Riscossioni.

A questo proposito ricordiamo che ora sono disponibili molteplici strumenti online che consentono di gestire i rapporti con il Fisco in modo agevole.

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Le somme possono invece essere versate con molteplici sistemi come:

  • attraverso la propria banca, anche con internet banking;
  • all’ufficio postale;
  • in tabaccheria con Sisal, Lottomatica e Banca 5 Spa;
  • direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria area personale;
  • con piattaforma PagoPA;
  • con App Equiclick;
  • sportelli ATM abilitati.

Ricordiamo, infine, che questi debiti fiscali possono essere portati in compensazione attraverso i propri crediti fiscali, ad esempio nel caso in cui il contribuente abbia maturato un credito di imposta. In questo caso è bene conoscere il codice tributo del proprio credito di imposta.

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Rottamazione ter e Saldo e stralcio, pagamento delle rate entro domani

Si dovranno pagare entro domani, lunedì 9 maggio, le rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio. I contribuenti potranno regolarizzare la propria posizione verso il Fisco con i versamenti che andavano fatti entro dicembre dello scorso anno. Si tratta delle rate che, in origine, erano in scadenza nel 2020. Il pagamento del 9 maggio arriva dopo i cinque giorni di tolleranza concessi dalla scadenza del 30 aprile 2022. Considerando i giorni festivi del 1° maggio e il sabato e domenica rispettivamente 7 e 8 maggio, entro domani andranno effettuati i versamenti alla data stabilita dalla conversione del decreto legge numero 25 del 2022 (cosiddetto “Sostegni ter“).

Chi deve pagare entro il 9 maggio la rottamazione ter e il saldo e stralcio?

Chiamati al pagamento delle rate entro domani 9 maggio 2022 sono i contribuenti che non sono riusciti a mettersi in regola entro il 9 dicembre 2021. Le rate si riferiscono ai pagamenti delle rate che dovevano essere saldate entro l’anno 2020. Si può effettuare il versamento usando i bollettini che sono stati inviati dall’Agenzia delle entrate – Riscossione e con date di scadenza delle rate nel 2020. In particolare, i periodi di scadenza erano:

Come effettuare i pagamenti delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio?

Nel caso in cui non sia possibile recuperare i bollettini per il pagamento della Rottamazione ter e per il Saldo e stralcio si può procedere con la richiesta sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “Riscossione”. Il pagamento può essere effettuato presso la propria banca ma anche agli sportelli Atm bancomat. Si può utilizzare anche il servizio “Cbill” dalla propria homebanking. Inoltre ci si può rivolgere agli uffici postali, alle tabaccherie che offrono il servizio “Banca 5” e attraverso i circuiti “Lottomatica” e “Sisal”. Infine, si può utilizzare l’applicazione “Equiclick” attraverso la piattaforma internet “PagoPa”.

Rottamazione ter e saldo e stralcio, cosa succede nel caso in cui non si paga entro domani o il pagamento è parziale?

Se il pagamento delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio non avvengono entro domani o il pagamento risulti solo parziale, vengono meno i benefici della agevolazioni per i versamenti. Infatti, il decreto “Sostegni ter” ha riprogrammato le scadenze del pagamento delle rate in scadenza originariamente nel 2021 e quelle del 2022, agevolandone (purché si risulti regola con i pagamenti) i versamenti:

  • al 31 luglio 2022 per i versamenti che andavano fatti entro il 2021;
  • entro il 30 novembre 2022 per i pagamenti in scadenza nel 2022.

I pagamenti effettuati solo in parte sono da considerare degli acconti sul totale delle rate dovute.

Saldo e Stralcio e Rottamazione Ter: c’è tempo fino al 9 maggio

L’Agenzia delle Entrate rende noto in un comunicato del 28 aprile che c’è tempo fino al 9 maggio 2022 per regolarizzare la posizione per le rate non pagate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio.

Cartelle esattoriali non pagate per Saldo e Stralcio e rottamazione Ter: nuove scadenze con il Sostegni Ter

Con il decreto Sostegni Ter è stata offerta la possibilità ai contribuenti che non erano riusciti a mettersi in regola con i pagamenti della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio scaduti nel mese di dicembre 2021 di mettersi in regola pagando entro il 30 aprile le rate non pagate scadute nel 2020 ed entro il 31 luglio 2022 di mettersi in regola con le rate scadute nel 2021. La normativa prevede comunque 5 giorni di tolleranza, cioè la possibilità di pagare entro 5 giorni dalle scadenza senza sanzioni e soprattutto senza decadere dai benefici che i provvedimenti Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio hanno portato ai contribuenti.

Il mese di aprile è però caratterizzato da una serie di festività e di conseguenza slittano tutti i termini. Il 30 aprile infatti è stato un sabato e di conseguenza il termine iniziale cade il 2 maggio. Cioè il primo non festivo. Dal 2 maggio si possono quindi contare i 5 giorni di tolleranza che dovrebbero scadere il giorno 7 maggio 2022 cioè un sabato e di conseguenza il termine per non decadere dai benefici visti scade il 9 maggio. Per le scadenze del 2022 invece i termini sono spostati al 30 novembre 2022, in modo da poter calendarizzare i vari pagamenti e di conseguenza farvi fronte.

Come effettuare i pagamenti con le scadenze al 9 maggio 2022

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando i bollettini inviati dall’ Agenzia delle Entrate e Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate 2020 cioè febbraio, maggio, luglio e novembre per la Rottamazione Ter; marzo e luglio per il Saldo e Stralcio in scadenza nel 2021.

Entro il 2 maggio può inoltre essere ancora richiesto nuovamente il piano di dilazione dei pagamenti da cui i contribuenti sono decaduti prima dell’8 marzo 2020, cioè prima dell’emergenza sanitaria.

Tra le curiosità deve anche essere ricordato che l’Agenzia Entrate e Riscossione ha reso noto di aver incassato 5,25 miliardi di euro dovuti ai controlli automatizzati che hanno rilevato errori nella compilazione del modello Persone Fisiche, 730, dichiarazione Irap e IVA.

Rottamazione quater: presto potrebbe arrivare un nuovo provvedimento di pace fiscale

Gli italiani fanno spesso fatica ad essere in regola con gli adempimenti fiscali e anche questo periodo, con i vistosi aumenti che stanno caratterizzando anche beni di prima necessità, non fa differenza. Ecco perché molti partiti hanno proposto la Rottamazione Quater.

Rottamazione quater: quali partiti la sostengono

La rottamazione quater dovrebbe seguire la rottamazione ter che è ancora in via di definizione dopo un’ulteriore proroga. La rottamazione ter ha permesso ai contribuenti di sanare le posizioni debitorie accumulate fino al 31 dicembre 2017. Ci sono però ancora i debiti fiscali accumulati dal 2018 in poi, proprio per questo numerosi partiti, tra cui la Lega Nord, hanno auspicato l’approvazione di un nuovo provvedimento di pace fiscale. Il leader della Lega, Salvini, ha sottolineato che rottamare e rateizzare le cartelle esattoriali impossibili da pagare sarebbe un atto di giustizia nei confronti degli italiani. Ha anche sottolineato che in situazioni eccezionali e sicuramente con il caro energia che si sta ripercuotendo praticamente su tutti i prodotti e i servizi, si può affermare che l’Italia sia in una situazione eccezionale, è necessario dare risposte eccezionali.

Dello stesso avviso è il M5S che tramite il vice presidente del Senato Marco Pellegrini ha fatto sapere che c’è spazio per la rottamazione quater nei prossimi provvedimenti. Il Ministero dell’Economia intanto ha reso noto che il problema principale è la copertura finanziaria, infatti per procedere alla rottamazione quater è necessario trovare un miliardo di euro.

Rottamazione ter: proroga e debiti fiscali coperti

Ricordiamo che con la rottamazione ter, che segue a precedenti provvedimenti volti ad agevolare il pagamento del debito fiscale, gli italiani ammessi alla agevolazione hanno potuto pagare i debiti fiscali accumulati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 pagando gli importi maturati senza sanzioni e interessi di mora. Alla rottamazione ter è stata affiancato il Saldo e Stralcio che ha consentito a chi si trovava in particolari difficoltà di ottenere anche uno sconto sui debiti maturati. I provvedimenti di pace fiscale non potevano però essere utilizzati per tutti i debiti accumulati, in particolare non si poteva sfruttare la rottamazione ter per:

  • la restituzione di aiuti di Stato non dovuti
  • debiti fiscali derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  • multe, ammende e sanzioni maturate in seguito a provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni di natura diversa rispetto a quelle tributarie;
  • somme dovute per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali .

Ricordiamo inoltre che in via del tutto eccezionale, per coloro che non sono riusciti a versare gli importi entro il mese di dicembre 2021, ultima scadenza prevista per la rottamazione ter, c’è una nuova proroga dei termini. Per conoscere i nuovi termini, leggi l’articolo: Rottamazione Ter e saldo e stralcio: riapertura dei termini per i decaduti.

La Rottamazione Quater, se dovesse prendere il via, coprirebbe i debiti fiscali maturati dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2019. Non resta che attendere.

Cartelle, ecco tutte le scadenze dei pagamenti della rottamazione ter

Cambia ancora il calendario per i pagamenti delle rate delle cartelle esattoriali dopo la rimessione dei termini per la pace fiscale. Giovedì 17 marzo 2022 c’è stato il primo passaggio al Senato del decreto “Sostegni ter” in attesa dell’ultima approvazione alla Camera prevista entro fine mese. Con il provvedimento, 532 mila contribuenti decaduti dalle due sanatorie, ovvero dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio, saranno riammessi a pagare le rate dovute. Ovvero quelle che dovevano essere pagate entro il 2020 e il 2021, prorogate a causa dell’emergenza sanitaria.

Cartelle esattoriali, entro il 31 marzo 2022 l’ultima notifica per i pagamenti a 180 giorni

Da quest’ultimo decreto, il calendario per i pagamenti delle rate decadute risulta completamente stravolto. Il nuovo decreto va a integrarsi con i pagamenti delle cartelle esattoriali degli ultimi provvedimenti approvati. E, pertanto, entro il 31 marzo 2022 potranno essere notificate ai contribuenti le ultime cartelle esattoriali da pagare entro la scadenza di 180 giorni e non entro i consueti 60 giorni di tempo.

Rate scadute nel 2020, entro il 30 aprile 2022 la nuova dilazione ed entro il 2 maggio 2022 il pagamento delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio

Ai fini dei pagamenti delle rate già scadute, è da cerchiare in rosso sul calendario la data del 30 aprile 2022. Infatti, entro questa scadenza dovranno essere rimodulate le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio originariamente in scadenza entro il 2020. Si tratta della rateizzazione intercorsa anteriormente alla sospensione della riscossione per l’emergenza sanitaria della prima ondata di Covid. I contribuenti potranno dunque richiedere una nuova dilazione delle rate mancanti. Il termine per il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo è stralcio del 2020 è fissato al 2 maggio 2022 dal momento che il 30 aprile capiterà di sabato e il 1° maggio è una giornata festiva.

Scadenza del 29 giugno 2022 per il pagamento delle cartelle notificate al 31 dicembre 2021

la scadenza successiva per i pagamenti delle rate scadete è fissata al 29 giugno 2022. Entro questa data, infatti, andranno pagate le cartelle notificate al 31 dicembre 2021. Si tratta degli effetti dovuti al posticipo dei pagamenti a 180 giorni dalla ricezione delle cartelle esattoriali. La scadenza successiva da cerchiare in rosso è quella del 1° agosto 2022. Entro tale data andranno pagate le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio originariamente in scadenza nell’anno 2021. Il termine del 1° agosto è stato spostato dal 31 luglio 2022 che capita di domenica.

Cartelle esattoriali, le scadenze del 27 settembre e del 30 novembre 2022

Il 27 settembre 2022 sarà l’ultimo giorno utile per pagare le ultime cartelle notificate entro il 31 marzo 2022 con scadenza a 180 giorni. I sei mesi di tempo per pagare le cartelle dunque terminano in questa data. Infatti, per le cartelle notificate a partire dal 1° aprile 2022 il termine di pagamento ritorna ai consueti 60 giorni. Infine, il 30 novembre 2022 è l’ultimo giorno per pagare le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio per quelle originariamente in scadenza nel 2022. Entro questa data, pertanto, andranno pagate tutte le rate dovute nell’anno in corso.

Rottamazione ter e saldo e stralcio: riapertura dei termini per i decaduti

La Rottamazione Ter e il Saldo e Stralcio sono provvedimenti che hanno aiutato coloro che avevano delle pendenze fiscali a porre rimedio alle stesse attraverso una uscita agevolata da tale insolvenza. Molti però hanno avuto difficoltà ad affrontare il piano dei pagamenti, anche a causa della pandemia che ha ridotto notevolmente le entrate delle imprese che in molti casi erano in difficoltà anche prima dell’arrivo della pandemia. Per loro il decreto Sostegni Ter offre una nuova opportunità per non perdere i benefici ottenuti.

Approvato l’emendamento con proroga dei termini per rottamazione ter e saldo e stralcio

Il decreto Sostegni Ter (decreto legge 4/2022) è in fase di conversione in legge e ha già ottenuto l’approvazione in Commissione Bilancio al Senato. Proprio in questa sede è stato proposto un emendamento che offre l’opportunità agli oltre 500.000 contribuenti che non sono riusciti a versare la rata del 14 dicembre di rimettersi in pari attraverso una nuova proroga. L’emendamento in oggetto è stato approvato nella notte del 14 marzo 2022, questo vuol dire che ormai i giochi potrebbero essere già conclusi, anche perché lo stesso in questo momento di difficoltà consentirebbe allo Stato di rimpinguare in breve tempo le casse.

Le rate che possono essere recuperate con la proroga della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio sono quelle del 2020 e del 2021. Le prime dovranno essere pagate entro il 30 aprile 2022. Per le rate invece scadute nel 2021 il termine per mettersi in pari sarà quello del 31 luglio 2022.

La nuova dilazione di pagamento messa a disposizione fa slittare anche i pagamenti dovuti nel 2022. In particolare le rate in scadenza durante il 2022 potranno essere versate in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2022. Questa proroga riguarda quindi anche coloro che avevano la scadenza al 28 febbraio 2022 e non sono riusciti a pagare, costoro, infatti potranno pagare senza perdere i benefici della pace fiscale entro il 30 novembre 2022.

Il decreto Sostegni Ter passa in aula con la proroga della Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio

Il decreto Sostegni Ter dopo aver superato il vaglio della Commissione, è ora in Aula, sarà approvato prima al Senato e poi alla Camera. L’iter dovrà concludersi entro il 28 marzo. Difficilmente i testi approvati in Commissione sono poi nuovamente rimessi in discussione in Aula e molto probabilmente il testo sarà blindato dalla Fiducia. Ecco perché le nuove scadenze previste dall’emendamento già approvato saranno con molta probabilità confermate in sede di conversione.

Ricordiamo le nuove date:

  • per le rate scadute nel 2020 il pagamento dovrà avvenire entro il 30 aprile 2022;
  • le rate scadute nel 2021 possono essere pagate entro il 31 luglio;
  • per gli importi in scadenza nel 2022 ci potrà essere il pagamento anche in unica soluzione entro il 30 novembre 2022.

Naturalmente viste le difficoltà e la carenza di liquidità dovuta anche ai maggiori costi di carburanti ed energia, le imprese potrebbero trovarsi comunque in difficoltà, ma appare abbastanza improbabile al termine di questa nuova rateizzazione che siano applicate nuovamente proroghe.

Cartelle: nuove scadenze per le rate dal 2020 al 2022, opzioni bonus edilizi entro il 29 aprile

Arriva il nuovo calendario per 532 mila contribuenti che non hanno pagato le rate del 2020, del 2021 e del 2022 della rottamazione ter e del saldo e stralcio. La riapertura della pace fiscale arriva dall’emendamento approvato nella Commissione Bilancio del Senato. Si tratta di una strada già percorsa con il decreto legge numero 137 del 2020 (decreto “Ristori”), convertito nella legge numero 176 del 2020. Intanto è slittata la data di scadenza delle comunicazioni relative ai bonus edilizi per le opzioni di cessione dei crediti di imposta o per lo sconto in fattura. Di conseguenza slitta anche il termine per la messa a disposizione dei contribuenti del modello 730 precompilato e i giorni a disposizione per confermarlo da parte dei contribuenti.

Nuova possibilità per i pagamenti delle cartelle esattoriali risultanti dalla rottamazione ter e saldo e stralcio

L’emendamento dunque riapre i termini di pagamento delle cartelle esattoriali in seguito alla chiusura del 31 dicembre 2021. La platea riguarda i contribuenti decaduti. Si tratta del 43% su 1,25 milioni di contribuenti (pari a 532 mila debitori) che rientra in corsa per la rottamazione ter e il saldo e stralcio. Per questi contribuenti, risultati fuori dalle due definizioni agevolate precedenti, c’è la possibilità del pagamento scontato di quanto dovuto.

Cartelle esattoriali, ecco il nuovo calendario delle scadenze e dei pagamento delle rate dal 2020 al 2022

Con la nuova opportunità concessa dall’emendamento approvato in Commissione Bilancio, i nuovi termini di pagamento saranno i seguenti:

  • per le rate in scadenza originariamente nel 2020, il pagamento deve essere effettuato entro il 30 aprile 2022;
  • i debiti dovuti originariamente nel 2021 dovranno essere saldati entro il 31 luglio 2022;
  • per le somme dovute nel 2022 la scadenza è fissata al 30 novembre prossimo.

Per tutte e tre le scadenze, saranno considerati validi i pagamenti effettuati entro i 5 giorni successivi. Si tratta del termine concesso al contribuente come tolleranza.

Bonus edilizi, slitta la data di scadenza della comunicazione della cessione dei crediti di imposta

Intanto, è slittata al 29 aprile 2022 la scadenza per le comunicazioni relative ai superbonus e bonus edilizi. Il termine iniziale era il 7 aprile prossimo, scadenza già prorogata rispetto al 16 marzo. Entro il 29 aprile, dunque, i contribuenti dovranno procedere all’invio della comunicazione della cessione dei crediti di imposta. La comunicazione va fatta sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate e riguarda le spese sostenute nel 2021 e le rate residue non utilizzate dalle detrazioni fiscali riferite all’anno 2020.

Dichiarazione redditi 2022, slitta anche il calendario della precompilata

La conseguenza dello slittamento delle scadenza delle comunicazioni delle opzioni dei bonus edilizi è quella di un cambio di calendario anche della dichiarazione dei redditi precompilata. Infatti, l’Agenzia delle entrate dovrà attendere prima le informazioni relative alle detrazioni fiscali dei bonus edilizi per poi predisporre, in maniera corretta, le dichiarazioni.

Invio del modello precompilato 730, quando si potrà fare?

Ragione per la quale il termine del 30 aprile, giorno entro il quale l’Agenzia delle entrate avrebbe dovuto mettere a disposizione il modello 730 precompilato, subisce uno slittamento al 23 maggio 2022. E, a cascata, il termine per poter accettare, modificare e inoltrare il 730 precompilato dalla propria area personale del portale dell’Agenzia delle entrate, dovrebbe slittare a inizio di giugno prossimo.