Fondo di 50 milioni di euro per lo sport. A chi spetta?

Tutti sanno quanto sia importante praticare sport, ma i gestori degli impianti sportivi e delle piscine stanno affrontando un periodo difficile a causa dell’aumento del costo dell’energia, proprio per questo nel decreto Aiuti Ter è previsto lo stanziamento di un fondo di 50 milioni di euro destinato a associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni nazionali.

A chi è destinato il fondo di 50 milioni di euro per lo sport?

Gli aumenti delle bollette energetiche per i gestori di impianti sportivi e piscine sono lievitate dal 50% al 500% e questo sta mettendo in seria difficoltà gli operatori del settore sport e in particolare i gestori delle piscine che devono sostenere i costi del riscaldamento dell’acqua. Proprio per questo motivo è stato istituito un fondo da 50 milioni di euro. Lo stesso non sarà destinato a tutti i soggetti che operano nel settore dello sport, ma solo ad associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni sportive nazionali che gestiscono impianti sportivi e piscine.

Per conoscere tutte le misure del decreto Aiuti Ter, leggi l’articolo: Decreto Aiuti Ter: le misure approvate dal Consiglio dei Ministri

Affinché sia possibile procedere alla riscossione di tali fondi sarà però necessario attendere il decreto attuativo che stabilirà i criteri di ripartizione dei fondi e le modalità per poter effettuare la domanda. Naturalmente si spera che i tempi siano brevi.

Aiuti per le società sportive professionali

Per quanto riguarda invece le società di professionisti sono disponibili fondi differenti, in particolare club di calcio di Serie A, B, Lega Pro e le società di basket professionali potranno beneficiare del credito d’imposta rafforzato del 40% se energivori, mentre gli altri del credito di imposta al 30%.

Non mancano però critiche a questa scelta, infatti, sono numerose le società sportive che ritengono insufficienti tali aiuti e ad afermare ciò c’è anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ribadisce come, a fronte di numerosi successi ottenuti a livello mondiale, il settore sportivo non ottiene a livello nazionale il giusto riconoscimento per l’onore che porta all’Italia.

Il presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, invece sottolinea che, nonostante i notevoli sforzi e investimenti in energia green, anche i palazzetti dello sport più all’avanguardia fanno fatica a far fronte all’aumento dei costi energetici.

Fondo sport per il caro bollette di piscine e impianti. Le tappe per accedere

É stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo marzo 2022 il decreto legge 17/2022 (decreto bollette) nello stesso è previsto il Fondo Sport per far fronte al caro bollette che sta mettendo a dura prova i gestori di impianti sportivi e piscine riscaldate.

Fondo Sport per contrasto al caro bollette

Il settore sportivo è quello che più di altri ha subito le conseguenze della pandemia. Non solo ha dovuto affrontare lunghe chiusure degli impianti stessi, in quanto ritenuti ad alto rischio di contagio, ma ora che l’emergenza sembra rientrare, si ritrova a dover far fronte alle spese maggiori determinate dal caro energia. Riscaldare l’acqua di una piscina per chi pratica nuoto, mantenere efficienti gli impianti sportivi richiede infatti molta energia e con i rincari far fronte alle spese, dopo le numerose perdite, è davvero un’impresa molto difficile. Il Fondo Sport nasce proprio per affrontare al meglio questa che è una vera emergenza.

Il decreto 17 del 2022 prevede che lo stanziamento di 40 milioni di euro sia distribuito sotto forma di contributo a fondo perduto in favore di associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e piscine. Trattandosi quindi ci un contributo a fondo perduto non è previsto alcun obbligo di restituire le somme.

Le tappe per rendere operativo il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”

Occorre sottolineare che purtroppo questa misura ancora non è attiva. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale decorre il termine di 30 giorni entro cui dovrà essere emanato il decreto attuativo delegato all’ Autorità politica delegata in materia di sport. Lo stesso dovrà contenere le indicazioni dettagliate sui soggetti che potranno accedere al fondo per lo sport, le modalità e i termini entro cui dovranno essere presentate le istanze. Il decreto dovrà anche contenere le norme inerenti la modalità di suddivisione del fondo, ad esempio stabilendo dei criteri per ottenere gli aiuti fino a esaurimento delle risorse, oppure altre alternative per realizzare la graduatoria dei beneficiari. Il decreto dovrà infine prevedere modalità di controllo, anche a campione, sull’uso dei fondi distribuiti.

Solo successivamente sarà possibile ottenere realmente le somme. Questo implica che potrebbero volerci ancora dei mesi prima di accedere alle risorse. Il fattore tempo di certo è determinante. L’UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, già da tempo ha lanciato l’allarme sottolineando che molte piscine hanno difficoltà a riaprire gli impianti perché non riescono a far fronte ai costi energetici. Ciò porta molte conseguenze anche sull’occupazione, infatti sono tanti i dipendenti del settore che rischiano di non avere un lavoro se i gestori degli impianti non riescono a farli ripartire.

Per conoscere altri aiuti in favore di associazioni e società sportive, leggi l’articolo: Fino a 40.000 euro a fondo perduto per gli impianti sportivi, la guida

Per ulteriori approfondimenti sul decreto bollette, è possibile leggere:

Decreto bollette 2022: 8 miliardi per famiglie e imprese per il caro energia

Incentivi auto 2022: importanti novità nel decreto bollette