BPER stanzia contributi per la ricostruzione di edifici colpiti dal sisma

I comuni maggiormente colpiti dal terremoto che nel maggio 2012 ha sconvolto l’Emilia Romagna stanno per ricevere, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, le prime cambiali Errani, ovvero i contributi pubblici per la ristrutturazione o ricostruzione degli edifici distrutti dal sisma.

I beneficiari sono privati che abitano nei comuni di Fabbrico (euro 14.200), Novi di Modena (euro 46.200), Concordia (euro 19.100) e Ferrara (euro 5.500).
Per ottenere i contributi, occorre che sul posto venga effettuato un sopralluogo ed una valutazione tecnica sul danno effettivo che deve essere approvata dai comuni interessati.
Il contributo viene erogato dalla banca direttamente alle aziende che hanno eseguito i lavori.

Ermanno Ruozzi, responsabile dell’Area Carpi della BPER, ha dichiarato: “L’erogazione dei primi contributi per la ricostruzione è un altro importante tassello del nostro ruolo di banca del territorio molto attiva nella ripresa post sisma. Dallo stanziamento di un importante plafond (200 milioni) da destinare a finanziamenti alle imprese e ai privati con un tasso particolarmente agevolato, alle erogazioni benefiche per 1,6 milioni di euro, al ruolo di banca d’appoggio per le procedure relative ai contributi, la Banca popolare dell’Emilia Romagna ha affrontato fin dal primo giorno le necessità delle aree colpite dal sisma con la forte determinazione ad avere un ruolo rilevante nella difficile sfida della ricostruzione e della ripresa“.

Vera MORETTI

I consulenti del lavoro chiedono una proroga per i terremotati dell’Emilia

I consulenti del lavoro tornano alla carica e richiedono, per i terremotati dell’Emilia Romagna, una ulteriore proroga per le denuncie dei modelli 770 e le dichiarazioni dei redditi.

Se, infatti, inizialmente si pensava che la scadenza del 30 novembre fosse equa, è emerso che, invece, i tempi sono troppo ravvicinati perché gli studi professionali possano recuperare le documentazioni necessarie alla compilazione dei modelli.
Le forze di coloro che sono stati gravemente colpiti dal sisma dello scorso maggio si sono inizialmente concentrate su ristrutturazioni massicce che permettessero di riottenere l’agibilità dei propri spazi e ricominciare a lavorare nel più breve tempo possibile, ma la risistemazione amministrativa non è ancora del tutto compiuta.

Per questo, è emersa la necessità di una proroga, che possa dare respiro e, soprattutto, possa far procedere con oculatezza e precisione.

La richiesta del Consiglio Nazionale dei consulenti del lavoro è, dunque, di spostare le scadenze per tutti gli adempimenti amministrativi di almeno 2 mesi “al fine di non creare ulteriori disagi alle popolazioni già fortemente colpite“.

Vera MORETTI

Sbloccati i fondi Ue a favore dell’Emilia Romagna

Finalmente è stato raggiunto un accordo tra i membri della Commissione Europea e, nonostante le ultime resistenze da parte di Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna, verranno sbloccati i fondi Ue a favore delle zone dell’Emilia Romagna danneggiate dal terremoto.

Si tratta di un fondo di solidarietà di 670 milioni di euro che saranno utilizzati per sostenere le iniziative di famiglie, imprese ed enti danneggiati dal sisma.

Il voto è stato piuttosto sofferto e difficoltoso, poiché alcune nazioni avevano “nicchiato” sulla possibilità di concedere il fondo all’Emilia Romagna e si erano inizialmente poste contro le richieste di rettifica del bilancio 2012 e la conseguente aggiunta di 9 miliardi di euro.

Jenusz Lewandowski, commissario Ue al Bilancio, ha commentato il raggiungimento dell’intesa con soddisfazione: “Abbiamo fatto quanto necessario per rispondere all’obbligo morale che abbiamo nei confronti dell’Italia e di chi ha subito i danni del terremoto”, ma ha anche espresso la necessità di trovare nuove risorse per coprire il rosso del bilancio 2012 che tocca sia i fondi Erasmus e sia i fondi strutturali per l’Italia.

Vera MORETTI

Prorogata la scadenza per l’aiuto alle aziende terremotate

I titolari di reddito di impresa colpiti dal terremoto del maggio scorso hanno due settimane in più per inviare all’Agenzia delle Entrate il modello che consente loro di accedere al finanziamento, garantito dallo Stato, per pagare tributi, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria sospesi in seguito al sisma.
La scadenza iniziale del 16 novembre è stata prorogata al 30 novembre.

Gli interessati, comunque, devono far avere ai loro finanziatori la ricevuta di trasmissione del modello all’Agenzia e l’autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti tra il 19 e 30 novembre.

Per coloro che hanno chiesto un finanziamento inferiore rispetto all’effettivo fabbisogno, c’è la possibilità di inviare, anche dopo la scadenza del 30 novembre, una nuova comunicazione che sostituisce integralmente la precedente rivelatasi sottostimata.
In questo caso, la certificazione da consegnare alla finanziaria, comprensiva di ricevuta di trasmissione e autocertificazione, deve essere presentata entro il 16 del mese precedente a quello in cui si intende disporre delle maggiori somme.
Infine, vengono sostituite le istruzioni per la compilazione del modello: fanno fede quelle contenute nell’allegato al provvedimento di modifica.

E’ possibile inviare la documentazione per via telematica: a questo proposito, è disponibile online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il pacchetto informatico che gli interessati, imprenditori o intermediari autorizzati, dovranno utilizzare per l’invio entro il 30 novembre o più tardi, se si tratta di rivedere l‘ammontare del fabbisogno.
Per scaricare la procedura occorre registrarsi ai servizi telematici dell’Amministrazione Fisconline o Entratel.

Nel caso non si usufruisse del pacchetto informatico messo a disposizione dall’Amministrazione, occorre accertare la conformità dei dati inseriti con le istruzioni dell’Agenzia.
La verifica va effettuata con l’apposita procedura di controllo, disponibile online, in grado di segnalare all’istante le eventuali difformità rispetto ai criteri prescritti.
Una comunicazione di avvenuta presentazione assicurerà il contribuente sulla corretta acquisizione del modello da parte dell’Agenzia, in caso contrario il sistema produrrà un messaggio di scarto.

Gli utenti di Fisconline possono visualizzare e stampare la nota direttamente dal sito web, mentre quelli di Entratel devono scaricare il file con le ricevute sul proprio computer ed elaborarlo con l’applicazione Entratel.

Vera MORETTI

Buste paga leggere per i contribuenti terremotati

La scadenza si avvicina e, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto, entro il 16 dicembre i contribuenti residenti nelle zone colpite dal terremoto lo scorso maggio dovranno saldare tutti i contributi che in questi mesi erano stati sospesi.

I consulenti del lavoro, che già avevano espresso le loro perplessità riguardo il provvedimento, si dicono preoccupati per le prossime buste paga dei contribuenti interessati, che saranno più leggere del solito.
A novembre, dunque, oltre alla crisi, nei portafogli degli ex terremotati peseranno solo le preoccupazioni, perché di denaro ce ne sarà ben poco.

Dopo il danno, perciò, che aveva messo in ginocchio molti lavoratori emiliani, arriva la beffa, proprio quando sembrava che ci fosse una luce, in fondo al tunnel intrapreso dal 20 maggio scorso.
Inoltre, nel caso non siano state trattenute in precedenza le ritenute Irpef, le stesse ridurranno lo stipendio nel limite di un quinto della paga netta.

Esaminando la situazione più nel dettaglio, ad esempio, un operaio metalmeccanico di 3° livello, appartenente al cratere, con retribuzione lorda di 1.388,24 euro, a seguito delle trattenute Inps correnti ed arretrate e trattenute Irpef arretrate, percepirà un netto di 502,94.

Vera MORETTI

Disponibile il modello per le zone terremotate

Per le zone colpite dal terremoto dello scorso maggio lo Stato prevede un finanziamento che riguarda i pagamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria sospesi in seguito al sisma.

I titolari di imprese che si trovano in una delle province interessate dal sisma, e che desiderano beneficiare di questo contributo, devono compilare un modello approvato il 22 ottobre.
Tale provvedimento approva anche le specifiche tecniche di trasmissione, indica come e a chi inviare la comunicazione, precisa le modalità di utilizzo del credito d’imposta da parte dei finanziatori.

Possono chiedere il finanziamento coloro che ne necessitano per versare i tributi, i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria sospesi a seguito dell’evento sismico che li ha colpiti.
Il contributo può essere richiesto anche in relazione ai pagamenti da effettuare dal 1° dicembre 2012 al 30 giugno 2013.

La richiesta deve essere fatta entro il 16 novembre, con la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate e il modello deve recare gli importi presunti relativi ai pagamenti sospesi ripartiti in base alle sezioni presenti nell’F24 e gli importi presunti relativi ai pagamenti dal 1° dicembre 2012 al 30 giugno 2013 distinti per mese.

Una copia deve essere consegnata al soggetto che concede il credito, insieme alla ricevuta di trasmissione all’Agenzia e all’autocertificazione che dimostra il possesso dei requisiti richiesti.
Le società finanziarie potranno recuperare l’importo sotto forma di credito d’imposta in compensazione, o cedendolo nell’ambito del gruppo societario a partire dal mese successivo a quello di scadenza del rimborso.

Vera MORETTI

Finanziamento per le aziende danneggiate dal sisma

Le attività danneggiate o distrutte dal sisma che il 20 e il 29 maggio ha interessato l’Emilia Romagna sono al centro di un ordinanza che prevede l’assegnazione di contributi che possano permettere a queste imprese di ripartire.

A beneficiarne sono persone fisiche o giuridiche titolari di attività produttive (agricoltura, zootecnia, agriturismo, agromeccaniche, industria, artigianato, commercio, servizi e professioni, turismo) le cui imprese abbiamo subito danni a causa del terremoto.

Gli incentivi sono quindi volti a finanziare:

  • la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili a uso produttivo distrutti o danneggiati dal terremoto;
  • la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate.

Si tratta di contributi a fondo perduto fino ad un massimo dell’80% dei costi totali. Se le imprese hanno una copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni.

Le domande possono essere inviate per via telematica dal 29 ottobre 2012 al 15 maggio 2013 direttamente al sindaco del Comune in cui si trova l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al Commissario delegato alla ricostruzione per il contributo.

Per ricevere maggiori informazioni, è possibile consultare l’ordinanza.

Vera MORETTI

I consulenti del lavoro contro il pagamento delle ritenute delle zone colpite dal sisma

Il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro ha voluto esprimere la sua opinione riguardo la sospensione dei termini di pagamento delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta che operavano nei territori coinvolti dal terremoto in Emilia Romagna.

A questo proposito, il governo ha proposto, infatti, il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 dicembre e da molti questo intervento non è certo considerato un aiuto.

Questa la reazione dei consulenti del lavoro: “Il governo pensa di tamponare alle proprie mancanze scaricando sulle imprese tutte le conseguenze di un comportamento ondivago: Pagare tutto e subito, ‘prestando’ ai lavoratori dipendenti l’equivalente delle ritenute non versate in questi mesi, che le potranno restituire a rete nel limite di 1/5 dello stipendio. Dimenticavamo: le sanzioni sono date in omaggio dallo Stato“.

Vera MORETTI

Banca Intesa: 50 milioni di euro per l’Emilia

Un plafond da 50 milioni di euro messo a disposizione da Intesa Sanpaolo per sostenere la ripresa economica nelle zone colpite dal terremoto in Emilia-Romagna. La somma stanziata avrà lo scopo di promuovere “progetti finalizzati alla messa in sicurezza o alla ricostruzione di beni o di strutture pubbliche (tra cui scuole e ospedali) in Emilia Romagna o nelle vicine province di Lombardia e Veneto, danneggiati dal sisma del maggio scorso“. I fondi sono il frutto di un accordo firmato nei giorni scorsi con la Banca europea per gli investimenti (Bei).

I finanziamenti, della durata massima di 15 anni, saranno erogati tramite Intesa Sanpaolo e le sue controllate Leasint, Centro Leasing e Mediocredito Italiano a piccole e medie imprese, aziende che rientrano nella categoria mid-cap ed enti locali. Rappresentano la prima tranche di una linea di credito di 200 milioni decisa dalla Bei per sostenere la ricostruzione nelle zone colpite la scorsa primavera.

Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione di imprese ed enti locali, presenti nelle zone colpite dal sisma del maggio scorso, un significativo contributo finanziario grazie all’accordo concluso con la Bei” ha sottolineato Enrico Cucchiani, Ceo di Intesa Sanpaolo.

L’impegno di Intesa Sanpaolo sarà rivolto principalmente ai progetti dedicati alla ricostruzione del tessuto sociale ed economico di quei territori – prosegue Cucchiani. – A partire proprio da quei beni comuni in cui si identifica una comunità, come le scuole, gli ospedali, gli edifici pubblici in generale”.

Da Viterbo un aiuto all’Emilia Romagna

La Giunta e il Consiglio della Camera di Commercio di Viterbo come ultima delibera prima delle vacanze estive ha deciso che per ogni azienda della zona iscritta al Registro Imprese sarà devoluto un euro alle aree terremotate dell’Emilia Romagna, per un totale di 38mila euro.

Questo importo andrà ad unirsi agli altri finanziamenti confluiti nel Fondo nazionale per le aree colpite dal terremoto dell’Emilia.
La somma finale servirà a supportare gli interventi urgenti necessari per ripristinare al più presto la produzione e quindi non interrompere l’economia regionale.

L’appello di Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, che ha anche previsto lo stanziamento di una somma di 2 milioni di euro di risorse del sistema camerale per le aree terremotate da destinare a iniziative di supporto alle imprese locali, è stato accolto e messo in pratica in tempi molto brevi.

Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo, ha ammesso che il terremoto in Emilia l’ha particolarmente colpito: “Chi come me ha vissuto sulla propria pelle a Tuscania il dramma del terremoto, non può certo dimenticare cosa significhi vedere vanificati nell’arco di pochi secondi i sacrifici di una vita. E spesso in questi casi succede che dopo lo sconcerto, il dolore e magari anche le polemiche, venuta meno l’attenzione mediatica per le popolazioni interessate cominci la parte più difficile: quella della ripresa. Sono contento che da Unioncamere nazionale e dalla Giunta camerale, sostenuta dall’approvazione del Consiglio, sia giunto un segnale concreto che vede coinvolti attraverso la Camera di Commercio anche gli imprenditori viterbesi in questa gara di solidarietà”.

Vera MORETTI