Intesa Confcommercio-Fiavet per il turismo veneto

La Regione Veneto sarà regolata da un nuovo protocollo che controllerà il rapporto tra l’organizzazione regionale del terziario di mercato e la categoria degli agenti di viaggio.

Questo accordo è stato siglato da Confcommercio Veneto e Fiavet Veneto presso la sede di Confcommercio Verona, alla presenza di Renato Bellomi, presidente degli agenti di viaggio veronesi e degli oltre 250 agenti di viaggio di Verona e provincia.

Bellomi ha dichiarato: “Il rafforzamento sindacale della categoria attraverso il riconoscimento in Confcommercio potrà dare sicuro impulso al settore e fornire agli agenti di viaggio qualificati servizi tra cui spicca la formazione e l’aggiornamento professionale di titolari e collaboratori. Internet è complementare e non concorrenziale all’attività delle agenzie di viaggio“.

Presenti a questo importante incontro erano anche il direttore generale Confcommercio Giorgio Sartori, il segretario della sezione turismo Paolo Caldana, la responsabile marketing Francesca Andreis e la coordinatrice dell’Ente bilaterale del turismo Severina Carli.

Vera MORETTI

187 milioni di euro per risanare le Ussl venete

Le condizioni della sanità pubblica della Regione Veneto sono critiche e, per cercare di risolvere il problema, Luca Zaia, presidente della Regione, ha affermato di aver dato disposizioni perché “venga attivata una rimessa straordinaria di quasi 187 milioni di euro da utilizzare da parte delle aziende sanitarie venete per il pagamento dei crediti vantati dai fornitori“.

Per trovare le risorse necessarie e venire incontro alle esigenze dei fornitori, è stato fatto un intervento a livello di gestione economica, che permetterà, dunque, non solo di effettuare i pagamenti dovuti, che troppo spesso erano ritardati di 180 giorni, ma anche di offrire, in futuro, un’assistenza sanitaria di qualità ai cittadini.

Zaia ha inoltre dichiarato che questo intervento è da considerare “un volano di sviluppo economico e in quanto tale non può permettersi di far attendere mesi e mesi le imprese del settore, tanto più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando“.

E il presidente della Regione Veneto promette che non si tratterà di una rimessa straordinaria ed isolata, ma, piuttosto, parte di una strategia più ampia prevista dal protocollo d’intesa siglato tra le banche tesoriere delle Ullss, le categorie dei privati convenzionati e dei fornitori per lo smobilizzo dei crediti utilizzando lo strumento dello smobilizzo pro solvendo.

Tra le Aziende che manifestano le maggiori criticità, ci sono l’Ulss 12 di Venezia, la 20 di Verona, la 16 e l’Azienda Ospedaliera di Padova.

Vera MORETTI

Bpvi e Confcommercio Verona insieme per l’accesso al credito

Per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese veronesi, Banca Popolare di Vicenza e Confcommercio Verona hanno siglato un accordo che prevede, per le 8mila imprese associate a Confcommercio Verona, un plafond di 5 milioni di euro a condizioni dedicate per finanziamenti che contribuiscano a sostenere investimenti, capitalizzazioni aziendali e immissione di liquidità.

Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, ha dichiarato: “Si tratta di un’intesa molto concreta e di larga scala che va sempre nella direzione di agevolare e sostenere le imprese del terziario di mercato nostre, associate in questo momento di grave crisi economica”.
Le aziende associate a Confcommercio, infatti, possono accedere alla vasta gamma di conti correnti SemprePiù a condizioni loro riservate.

Continua Arena: “L’iniziativa si concentra soprattutto sui pagamenti con moneta elettronica, sempre più diffusi nelle transazioni commerciali, anche per importi modesti. Le operazioni eseguite con Pagobancomat, infatti, saranno completamente gratuite, senza spese fisse mensili, mentre per chi sceglie la carta di credito la commissione sarà di 0,99% sul traslato“.
Banca Popolare di Vicenza non è nuova a queste iniziative, poiché, nel solo 2012, ha erogato finanziamenti alle imprese per un importo totale di 100 milioni di euro e il 54% delle aziende beneficiarie sono pmi.

Emanuele Giustini, vicepresidente di Banca Popolare di Vicenza, ha confermato: “L’accordo che abbiamo firmato con Confcommercio rafforza il rapporto di collaborazione che da anni abbiamo con l’associazione. La nostra banca, che ha sempre prestato molta attenzione all’economia del territorio, ha voluto mettere a disposizione strumenti concreti per il rilancio, l’innovazione e la crescita delle imprese. Nei primi 6 mesi 2012 il gruppo Banca Popolare di Vicenza ha erogato 1,3 miliardi di euro, di cui metà al sostegno delle pmi, che rappresentano uno dei segmenti più importanti per l’attività di finanziamento della banca“.

Vera MORETTI

Un’opportunità per le imprenditrici over 50

Anche le donne over 50 possono fare impresa e partecipare ad un concorso indetto dalla Camera di Commercio di Verona.

Si tratta di un progetto che vuole dare opportunità di lavoro alle over 50 in grado di dimostrare spirito imprenditoriale e voglia di rimettersi in gioco avviando un’impresa tutta nuova.

Il bando per accedere al concorso è aperto fino al 21 settembre 2012 e si prefiggerà, una volta chiuse le iscrizioni, di scegliere otto aspiranti imprenditrici che saranno supportate nell’avvio della loro nuova impresa attraverso una consulenza personalizzata e una formazione iniziale che possa favorire il buon esito della nuova attività.

Riccardo Borghero, dirigente dell’area Affari Economici e vicesegretario generale della CCIAA di Verona, ha dichiarato: “C’è un processo in atto a livello nazionale. Dal 2008 ad oggi sono nate 140mila nuove imprese di questo tipo. Una tendenza che si riscontra anche nella nostra provincia, soprattutto nei settori dei servizi, del commercio e dell’agricoltura. Nel 2011 le donne imprenditrici di età uguale o superiore ai 50 anni erano il 44% del totale delle imprese femminili nella provincia veronese. Il 36% era dato da donne comprese tra i 50 e i 69 anni, l’8% avevano più di 70 anni”.

Per ricevere ulteriori informazioni, occorre collegarsi al sito della CCIAAdi Verona.

Vera MORETTI

Anche Verona aderisce al patto antievasione

Dopo Padova, Venezia, Vicenza, Belluno e Treviso, Verona diventa il sesto capoluogo veneto a sottoscrivere il patto antievasione con l’Agenzia delle Entrate. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, Giovanni Achille Sanzò, e il Sindaco della città scaligera, Flavio Tosi, hanno firmato nella sede municipale un accordo per la partecipazione del Comune all’attività di controllo fiscale, alla presenza del Direttore Provinciale delle Entrate di Verona Antonino Ettore Lecito.

I controlli riguarderanno i seguenti ambiti:

commercio e professioni – soggetti che esercitano un’attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svolgendo tuttavia lucrose attività commerciali;

urbanistica e territorio – contribuenti che hanno venduto aree edificabili senza dichiararne i proventi o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industriale;

proprietà edilizia e patrimonio immobiliare – proprietari che non dichiarano seconde/terze case, che affittano appartamenti senza registrarne i contratti o che omettono dichiarazioni Ici, Tia e prossimamente Imu;

residenze fittizie all’estero – soggetti che dichiarano di risiedere all’estero ma di fatto continuano a mantenere i loro interessi familiari ed economici in loco;

disponibilità di beni indicativi di capacità economica – contribuenti che possiedono una quantità di beni economicamente rilevanti non coerenti con i redditi dichiarati.

L’Amministrazione comunale invierà alle Entrale per via telematica informazioni utili ai fini dell’accertamento dei tributi o che possano essere indizio di evasione fiscale. Come corrispettivo riceverà fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni.

“Con la firma di Verona, sei dei sette capoluoghi del Veneto hanno deciso di sottoscrivere il patto antievasione con l’Agenzia delle Entrate – ha ribadito il Direttore delle Entrate del Veneto Giovanni Achille Sanzò – Vista la loro capillare conoscenza del territorio, il contributo dei Comuni sarà fondamentale per effettuare una accurata selezione dei soggetti da controllare e migliorare così il recupero dell’evasione a vantaggio dei cittadini onesti”.

 

Il Made in Verona è protagonista a Praga

Tre giorni fitti di appuntamenti e incontri d’affari per diciotto imprese veronesi del settore Moda e Agroalimentare, che sono partite ieri alla volta di Praga per una serie di incontri bilaterali con importatori e distributori del mercato ceco, oltre che visite ai più importanti stabilimenti della GDO e negozi specializzati, per le imprese del settore agroalimentare.

La serata di martedì 15 maggio è stata dedicata alla promozione del Sistema Verona: il programma includeva anche un concerto al pianoforte eseguito dagli artisti della Fondazione Arena e una sfilata di moda realizzata dalle imprese veronesi partecipanti alla missione. Per concludere l’evento, una delegazione di chef ha proposto, presso la prestigiosa location di Palazzo Zofin, una cena a base di specialità tipiche, realizzata con i prodotti offerti dalle imprese veronesi ed accompagnata dai 105 vini vincitori del concorso enologico Verona Wine Top.

La tre giorni, organizzata dalla Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con la Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca di Praga, ha lo scopo di consolidare l’immagine della produzione veronese in un mercato che nel 2011 ha registrato un incremento del Pil del 1,7%.

Francesca SCARABELLI

L’edilizia low carbon è di casa a Verona

Efficienza energetica e architettura sostenibile saranno di casa a Verona in occasione di Greenbuilding, la mostra-convegno internazionale sull’edilizia low carbon che sarà ospitata dagli spazi di Veronafiere dal 9 all’11 maggio.
L’evento, giunto alla sua sesta edizione, è caratterizzato da un sempre più ampio riconoscimento da parte degli operatori nazionali e internazionale, tanto da affermarsi a livello italiano come vetrina per eccellenza per promuovere tecnologie e prodotti per un’edilizia low carbon.

Greenbuilding è anche corsi di formazione, seminari ed eventi; i convegni, in particolare, sono un momento di attualità tecnico-scientifica e un link tra policy, mercato e operatori. In questo contesto non mancheranno appuntamenti con le grandi firme e i maggiori esperti della progettazione di edifici e quartieri ecosostenibili.

Anche quest’anno si tiene l’evento Solarch, building solar design & technologies, che si colloca a cavallo tra Greenbuilding e Solarexpo. Qui viene dato risalto alle tecnologie più innovative e ai migliori progetti internazionali di design solare e di integrazione architettonica di fotovoltaico e di solare termico. Greenbuilding sarà poi
affiancato dalla tredicesima edizione di Solarexpo – mostra convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita.

Francesca SCARABELLI

Veneto: Nasce l’Ufficio Unico Ambiente delle CdC

La Camera di Commercio di Rovigo ha ospitato stamattina la sottoscrizione, da parte di tutte le CdC del Veneto, di una Convenzione che, con la regia di Unioncamere del Veneto, affida alla Camera di Commercio di Venezia alcune funzioni in materia ambientale. 

«Si tratta di un ulteriore passo verso la gestione associata delle competenze messo in atto dalle Camere del Veneto per ridurre i costi che gravano sulle aziende della nostra regione, raggruppando in capo ad un Ente di sistema, che ha già acquisito una specializzazione in virtù di una specifica previsione normativa, alcune funzioni – nella fattispecie quelle ambientali – e liberando preziose risorse nell’ambito del sistema stesso» ha dichiarato Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, che ha coordinato l’operazione.Attraverso la Convenzione, le CdC di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza attribuiscono alla Camera di Venezia le seguenti funzioni, compiti ed attività in materia ambientale:

– gestione della raccolta del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD);
– gestione unificata delle istruttorie relative alla iscrizione/variazione/cancellazione al registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
– gestione unificata delle istruttorie relative alle istanze di iscrizione/variazione/cancellazione al registro di pile e accumulatori;
– realizzazione di attività formative ed informative nel territorio regionale su tematiche ambientali relative alla gestione dei rifiuti o connesse a problematiche produttive peculiari di uno specifico territorio;
– realizzazione di attività informative rivolte direttamente alle imprese sulle modalità di corretta gestione dei rifiuti e degli adempimenti ambientali connessi.

Le funzioni rientrano nelle competenze delle CdC in base alla disciplina vigente. «La Convenzione – ha aggiunto Roberto Crosta, segretario generale della CdC di Venezia e coordinatore dei segretari generali delle Camere di Commercio del Veneto – consente di concentrare su una Camera alcune delle attività amministrative finora svolte dalle singole Camere del Veneto. Tali attività vengono così attribuite alla Camera del capoluogo di regione, già detentrice della Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali. Per far fronte all’impegno, la Camera di Venezia ha costituito l’Ufficio Unico Ambiente con sede operativa a Mestre, che svolge tutta una serie di attività oltre che per l’Ente stesso anche per conto delle consorelle venete». Quella della gestione associata delle competenze è una modalità operativa che la legge di riforma delle Camere di Commercio, così come modificata dal D. Lgs. 23/2010, consente in un’ottica di applicazione del principio di sussidiarietà.  Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Stampa Unioncamere del Veneto – Eurosportello Giacomo Garbisa Tel.: 0410999305 – Cell.: 3498625001 – e-mail:ufficio.stampa@ven.camcom.it

Fonte: camcom.gov.it

Contro la crisi…beviamo vino!

di Vera MORETTI

Verona capitale del vino, almeno fino al 28 marzo, quando Vinitaly chiuderà i battenti.
Da domenica scorsa, infatti, è in corso la fiera dedicata al vino, dove, a farla da padrone, sono le bottiglie italiane.

Il bilancio del settore, secondo i dati presentati da Dino Scanavino, vicepresidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, è del tutto positivo, perché “in una fase in cui la disoccupazione e’ a livelli altissimi nel Paese, proprio il pianeta vino crea posti di lavoro e nuove imprese, soprattutto tra i giovani e le donne, ovvero le categorie da sempre più deboli e svantaggiate“.

I numeri, a questo proposito, parlano chiaro: in Italia ci sono 250mila aziende vitivinicole, per la maggior parte Pmi, che danno lavoro a più di 200mila addetti, 50mila di questi sono giovani. Se si allarga il campo all’indotto, le aziende arrivano ad essere 400mila unità, con, in totale, 1,1 milioni.
Inoltre, tra le donne a capo di imprese agricole, 538mila in totale, il 30% conduce aziende vitivinicole. In questa percentuale, il 70% lavora nelle cantine, l’11% si occupa di ristorazione, un 9% è sommelier e un altro 9% è addetta alla comunicazione.

Il vino, dunque, è diventato protagonista dell’economia italiana, tanto da essere, ormai, una delle voci primarie nel prodotto interno lordo, ancora più del settore automobilistico, che, lo sappiamo, ha pesantemente risentito della crisi e dell’innalzamento dell’Iva.

E il successo di questo settore si vede anche dai numeri di Vinitaly, che vanta il 30% dei visitatori provenienti dall’estero, da ben 110 Paesi, con un forte aumento di interesse da parte del Brasile, che registra +50% in tre edizioni, e della Cina, con un aumento addirittura del 250%.
Grazie a questi exploit sul mercato estero, il prodotto vino ha generato nel 2011 un fatturato diretto di dieci miliardi di euro con un export pari a 4,4 miliardi nel 2011, registrando un 12 per cento in più rispetto all’anno precedente, dei quali 1,3 provenienti dal Veneto.

Sarà per questo che la fiera, già da domenica, ha registrato un record di accessi? O per la partecipazione di personalità di rango, come, quest’anno, Mario Catania, ministro delle politiche agricole, e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto?

Il ministro ha anche dichiarato: “Alla fine di un quinquennio oscuro il settore è più forte di prima perché ha saputo trovare la formula giusta per affrontare la situazione e cogliere i frutti di quelli che possono essere considerati gli elementi vincenti della produzione enologica nazionale: una varietà e un’identità territoriale unici al mondo, una presenza in tutti i segmenti di mercato con un ottimo rapporto qualità prezzo e una capacità di esportare diffusa a tutto il sistema, con grandi e piccole aziende capaci di confrontarsi con i competitor internazionali con grandi numeri o nelle nicchie di mercato“.

Primo obiettivo di Vinitaly rimane sempre quello di offrire alle aziende opportunità di crescita in Italia ma anche all’estero, anche se, ogni anno, propone novità importanti. Questa edizione, ad esempio, ha visto il debutto di Vivit, la rassegna dedicata ai vini biologici e biodinamici, e l’anteprima di Opera Wine, realizzata in collaborazione con Wine Spactator.

Un contributo per le imprese veronesi che parteciperanno a fiere internazionali.

A Verona è stato pubblicato un importate bando di finanziamento che ha l’obiettivo di sostenere le iniziative di internazionalizzazione, come la partecipazione a fiere, delle PMI della provincia. Il bando è della Camera di Commercio e potranno partecipare: le imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Verona, che partecipano alla manifestazione in forma singola; le imprese, con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Verona, che partecipano alla manifestazione in forma aggregata (almeno 6 imprese) nella modalità dell’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o di semplice Accordo di progetto scritto. Ciascuna impresa potrà partecipare ad una sola ATI o ad un solo Accordo di progetto. In sede di presentazione del progetto, dovrà essere indicato il soggetto capofila che sottoscriverà gli impegni contrattuali fungendo da referente per conto dell’aggregazione; i consorzi d’imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Verona.

 Sono finanziabili:

  • le spese di locazione e di allestimento degli spazi espositivi destinati alla promozione delle attività aziendali, ivi compresa la dotazione di aree d’incontro e spazi di servizio per le imprese;
  • le spese relative al trasporto del materiale da allestimento ed espositivo;
  • le spese relative al servizio di interpretariato;
  • le spese di viaggio in classe economica, nella misura massima di un solo rappresentante per soggetto beneficiario;
  • spese relative a informazioni sul Paese, analisi di settore e ricerche di mercato all’estero, ricerca e selezione di partner locali (clienti, agenti e distributori, fornitori), organizzazione di incontri d’ affari, assistenza in loco, assistenza tecnica su procedure e documenti per l’estero.

Potranno essere ammesse a contributo solo le spese relative alla partecipazione a manifestazioni fieristiche che si terranno in Italia e/o all’estero dal 1° ottobre 2010 al 30 settembre 2011.

L’agevolazione consiste in un contributo pari al 20% delle spese relative a progetti di internazionalizzazione sino ad un importo massimo di: 2.500 euro per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero in forma singola; oppure 10.000 euro per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero in forma aggregata.

Potranno comunque beneficiare del contributo camerale esclusivamente interventi il cui costo minimo sia pari o superiore a 5.000 euro.

La domanda di contributo potrà essere inviata, dal 15 al 30 settembre 2010, alla CCIAA di Verona