Violenta l’ex fidanzata, poi si impicca

 

Una notte da incubo per una 27enne di Vicenza. La ragazza, mentre stava rincasando a piedi in serata, viene costretta dall’ex fidanzato a salire sulla sua aut, dove viene accoltellata. Poi il giovane si dirige verso un’area isolata,  in aperta campagna nella zona di Sant’Agostino, dove dopo averla legata e imbavagliata, ne abusa sessualmente.

Trascorrono circa 5 ore dal sequestro, quando, verso le 2 di notte, l’uomo si allontana, lasciando la giovane agonizzante, e con la corda utilizzata per il sequestro, si impicca a un albero, lasciando un biglietto di scuse alla famiglia e all‘ex fidanzata. La ragazza nel frattempo riesce a chiamare i soccorsi e ad indicare la zona in cui si trova: viene soccorsa e portata nel vicino ospedale. Sembra che il suo aguzzino non riuscisse ad accettare la fine della loro storia.

A Vicenza un corso di aggiornamento per mediatori

L’Organismo di Mediazione della Camera di Commercio di Vicenza organizza un corso di aggiornamento per mediatori, in particolare in materia civile e commerciale, dal titolo: “Approfondimenti sulla metodologia nella mediazione e sul emotional mastery“.

In collaborazione con la società Omologhia di Vigonza, questo corso sarà suddiviso in due giornate, il 13 e 14 dicembre, presso la Camera di Commercio di Vicenza.
Trattandosi di un corso a numero chiuso, la priorità verrà data ai 10 mediatori già iscritti presso l’Organismo camerale, mentre i posti totali disponibili sono 30.
Per partecipare, però, occorre inviare la propria iscrizione entro il 30 novembre 2012.

Il programma prevede, per la giornata del 13 dicembre, un approfondimento sulla metodologia nella mediazione, mentre il 14 dicembre sarà dedicato alle scienze cognitive applicate alla mediazione.
Il modulo di iscrizione deve essere inviato ad Omologhia srl via fax al numero 049/7967827 oppure via e-mail all’indirizzo omologhia@legalmail.it.

Vera MORETTI

Operaio cade da un’impalcatura: è gravissimo

Un operaio slavo di 53 anni si trova ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale San Bortolo di Vicenza.

L’uomo vi è stato trasportato in condizioni gravissime dopo essere stato vittima di un incidente accaduto mentre stava svolgendo lavori di manutenzione di una canna fumaria.
Ad un tratto, il malcapitato è precipitato dall’impalcatura che lo reggeva, facendo un volo di 10 metri.

I soccorritori, giunti tempestivamente, l’hanno trasferito al pronto soccorso con politrauma e frattura degli arti.

Vera MORETTI

Imprese a terra? C’è chi ancora vuole investire

 

 

Saldo in attivo per le imprese italiane, da Nord a Sud dello stivale: le aziende che aprono i battenti superano ancora nel numero quelle che cessano l’attività. La conferma viene dal saldo del bimestre luglio-agosto: saldo positivo e pari a +9.668 unità, con un tasso di crescita dello 0,16%.

E la crisi? Se da un lato, secondo quanto emerge da una rilevazione di Unioncamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio, le iscrizioni sono state lievemente più numerose dello scorso anno (quasi 51mila a fronte di poco meno di 50mila di luglio-agosto 2011), dall’altro però hanno superato quota 41mila le cessazioni registrate nel bimestre estivo 2012, il dato peggiore dal 2009.

Bilancio positivo, ma l’ombra inquietante della crisi continua a oscurare le aziende italiane.

La crisi sta progressivamente erodendo la capacità di resistenza di tantissime nostre imprese – ha sottolineato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, – anche se non spegne la voglia d’impresa di tanti italiani. L’elevato numero di cessazioni e il rallentamento della dinamica espansiva registrato nelle regioni settentrionali nel periodo estivo, suona come un campanello d’allarme delle condizioni difficili in cui sta vivendo il Paese e dello stato d’animo di incertezza dei nostri imprenditori”.

Ma qual è la mappa da Nord a Sud delle imprese che decidono di aprire?

Strano a dirsi, ma il rallentamento della crescita delle imprese ha colpito  le aree produttive maggiormente sviluppate: dal Centro-Nord, che presenta tassi di crescita più contenuti rispetto all’anno scorso, al Nord-Est la crisi sembra “raffreddare” l’anima imprenditoriale dei suoi abitanti. Anche se, va sottolineato, cresce l’indicatore della nati-mortalità di solo lo 0,07%, in contrazione dallo 0,18%  del 2011. Analoga sorte interessa Nord-Ovest e Centro, il cui tasso di crescita nel bimestre è pari allo 0,11%, in riduzione rispetto al +0,17% e +0,25% del 2011.

Segna un punto positivo invece il Mezzogiorno, dove l’indicatore della crescita (+0,28%) è in aumento rispetto a quanto registrato nel bimestre estivo 2011. A Napoli si contano addirittura quasi 2mila imprese in più rispetto a giugno 2011, mentre Palermo, Aosta e Salerno spiccano al vertice della classifica per tasso di crescita.  Maglia nera invece a Vicenza, con -86 imprese nel 2012, mentre in 16 province del Nord le cessazioni hanno superato le iscrizioni, generando così un saldo negativo.

Alla crisi le nuove imprese rispondono optando per una forma giuridica più strutturata: +0,42% l’incremento delle società di capitali, +0,52% le altre forme giuridiche, mentre modesti sono i tassi di incremento delle Ditte individuali (+0,09%) e delle società di persone (0,05%).

Dal punto di vista dei settori più svantaggiati, l’Agricoltura è in assoluto il settore che perde il maggior numero di imprese nel periodo (-416 imprese), mentre meno consistente è la riduzione che interessa il settore manifatturiero (-275 imprese). Saldo positivo ma in deciso rallentamento rispetto a luglio-agosto 2011 quello delle Costruzioni, settore che nel bimestre estivo 2012 aumenta di sole 83 unità, mentre frena la dinamica espansiva di tutti i settori dei servizi, in particolare delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (736 le imprese nell’estate 2012 a fronte delle oltre 1000 registrate lo scorso anno). Fa eccezione la Sanità e assistenza sociale, in cui il saldo di 201 unità corrisponde a un tasso di crescita dello 0,59%, in aumento rispetto allo 0,41% del bimestre luglio-agosto 2011.

Alessia CASIRAGHI

Gli orafi vicentini arrancano ma resistono

La tradizione orafa italiana non può prescindere dalla provincia vicentina, vera e propria fucina di talenti nel passato, e anche nel presente.

Ne è ben consapevole Giuseppe Corrado, che fu presidente del gruppo orafo degli industriali vicentini negli anni Novanta e che ora, a 73 anni, è tornato a ricoprire la stessa carica: “Lo faccio perché vedo dei giovani che fanno delle cose straordinarie, che stanno in fabbrica dalla mattina alla sera, che meritano sostegno, e per loro vale la pena di difendere la tradizione vicentina”, che, comunque, in vent’anni è molto cambiata.

Ad essere diverse, prima di tutto, sono le cifre: se negli Anni ’90 le imprese attive erano 1.300, e tutte operative, ora ce ne sono circa 500, ma di queste ad essere attive sono solo 200.

Si tratta di un ridimensionamento che fa male, soprattutto se si pensa che la provincia era il sesto export nazionale e che, nonostante i risultati importanti, non ha ricevuto sostegno dai governi che, in questi ultimi vent’anni, si sono succeduti.

E le barriere doganali dei diretti concorrenti si sono innalzate in maniera spropositata.
Un esempio è il mercato statunitense, dove gli orafi italiani pagano, oltre al valore aggiunto, anche il valore dell’oro, ora alle stelle, e ciò rende tutto più difficile visto il clima di crisi in cui viaggia l’Italia.
Ma anche cinesi ed indiani se la passano meglio di noi, dal momento che i loro gioielli, nel belpaese, hanno una barriera doganale del 2,5%, mentre noi, per vendere da loro, paghiamo oltre il 40%.

La situazione, dunque, appare come un circolo vizioso dal quale sembra impossibile uscire, ma sono anche i tempi che cambiano, e con essi la cultura.
Regalare oro non è più in cima ai pensieri degli italiani, anche nelle occasioni in cui, fino a pochi anni fa, era quasi d’obbligo. Addio, dunque, alle catenine d’oro con medagliette a tema da donare a battesimi e cresime: sono state sostituite da doni più pratici o tecnologici, come ad esempio un cellulare.

Benché, dunque, tutto sembri remare contro, il distretto vicentino vuole mantenere salda la sua tradizione, forte anche delle nuove leve che mettono passione ed innovazione nel mestiere.
Si tratta di neoimprenditori ma anche dei figli degli “anni d’oro”, ai quali è stato tramandato l’amore per questa professione.

Ora, però, il modo di lavorare è diverso, perché il mercato è sempre più esiguo e la concorrenza sempre più spietata.
Se, infatti, prima c’era posto per tutti, e tutti vendevano i loro prodotti, ora le cose non sono così semplici: occorre invogliare ad acquistare, attraverso creazioni uniche e tecniche all’avanguardia, tanto che tutte le ditte sopravvissute destinano una buona parte del proprio fatturato a ricerca e design.
E ci si rivolge all’estero, con un incremento delle esportazioni che, dal 20% di circa dieci anni fa, è arrivato all’80%. E tutti concordano nell’affermare che senza questa inversione di tendenza avrebbero chiuso i battenti da un pezzo.

Confartigianato Vicenza parla di “ridimensionamento quantitativo, dovuto a fattori molteplici che vanno dalla crisi strutturale delle economie occidentali alla competizione di Paesi emergenti come India e Indonesia, dalla scarsa propensione delle imprese vicentine ad aggregarsi per trovare nuovi sbocchi nei mercati esteri allo scarso orientamento a investire in formazione, innovazione, ricerca”.

A tutto ciò, poi, si aggiunge la paura, motivo che ha portato all’idea di creare una zona di sicurezza con accessi limitati e laboratori orafi in una zona dedicata, idea non attuata a causa delle troppe limitazioni imposte. La conseguenza è stata l’aumento esponenziale di sistemi di allarme e anti intrusione.

Le prime aziende che sono scomparse sono quelle del catename e dello stampato, sconfitte dai rincari dell’oro e dalla mancanza di un valore aggiunto che le rendesse uniche.

E in un periodo di crisi come questo, si tratta di caratteristiche indispensabili.

Vera MORETTI

Veneto: Nasce l’Ufficio Unico Ambiente delle CdC

La Camera di Commercio di Rovigo ha ospitato stamattina la sottoscrizione, da parte di tutte le CdC del Veneto, di una Convenzione che, con la regia di Unioncamere del Veneto, affida alla Camera di Commercio di Venezia alcune funzioni in materia ambientale. 

«Si tratta di un ulteriore passo verso la gestione associata delle competenze messo in atto dalle Camere del Veneto per ridurre i costi che gravano sulle aziende della nostra regione, raggruppando in capo ad un Ente di sistema, che ha già acquisito una specializzazione in virtù di una specifica previsione normativa, alcune funzioni – nella fattispecie quelle ambientali – e liberando preziose risorse nell’ambito del sistema stesso» ha dichiarato Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, che ha coordinato l’operazione.Attraverso la Convenzione, le CdC di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza attribuiscono alla Camera di Venezia le seguenti funzioni, compiti ed attività in materia ambientale:

– gestione della raccolta del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD);
– gestione unificata delle istruttorie relative alla iscrizione/variazione/cancellazione al registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
– gestione unificata delle istruttorie relative alle istanze di iscrizione/variazione/cancellazione al registro di pile e accumulatori;
– realizzazione di attività formative ed informative nel territorio regionale su tematiche ambientali relative alla gestione dei rifiuti o connesse a problematiche produttive peculiari di uno specifico territorio;
– realizzazione di attività informative rivolte direttamente alle imprese sulle modalità di corretta gestione dei rifiuti e degli adempimenti ambientali connessi.

Le funzioni rientrano nelle competenze delle CdC in base alla disciplina vigente. «La Convenzione – ha aggiunto Roberto Crosta, segretario generale della CdC di Venezia e coordinatore dei segretari generali delle Camere di Commercio del Veneto – consente di concentrare su una Camera alcune delle attività amministrative finora svolte dalle singole Camere del Veneto. Tali attività vengono così attribuite alla Camera del capoluogo di regione, già detentrice della Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali. Per far fronte all’impegno, la Camera di Venezia ha costituito l’Ufficio Unico Ambiente con sede operativa a Mestre, che svolge tutta una serie di attività oltre che per l’Ente stesso anche per conto delle consorelle venete». Quella della gestione associata delle competenze è una modalità operativa che la legge di riforma delle Camere di Commercio, così come modificata dal D. Lgs. 23/2010, consente in un’ottica di applicazione del principio di sussidiarietà.  Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Stampa Unioncamere del Veneto – Eurosportello Giacomo Garbisa Tel.: 0410999305 – Cell.: 3498625001 – e-mail:ufficio.stampa@ven.camcom.it

Fonte: camcom.gov.it

Guida alla successione, presentazione a Vicenza

Vicenza, crocevia per il notariato. Con un incontro pubblico che si terrà il 29 novembre 2011 alle 17.30 nella Sala d’onore del Palazzo delle Opere Sociali in Piazza Duomo 2, i notai e i rappresentanti dei Consumatori presenteranno “Successioni tutelate: le regole per un sicuro trasferimento dei beni“, la Guida per il cittadino dedicata al tema delle successioni, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

Di fatto un vero vademecum per affrontare correttamente il tema delle successioni, sia per chi intende disporre del proprio patrimonio secondo le regole previste dalla legge, sia per chi è “chiamato all’eredità” e deve essere informato sui diritti e gli oneri che comporta.

Ricco il parterre dei partecipanti. All’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vicenza, del Consiglio Nazionale del Notariato e del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie, saranno presenti i notai Giovanni Rizzi e Diego Trentin, il notaio Gabriele Noto Consigliere Nazionale del Notariato, il notaio Vito Guglielmi Presidente del Consiglio Notarile Distrettuale di Vicenza, il dott. Antonio Longo Presidente Nazionale Movimento Difesa del Cittadino, l’avv. Monica Multari Presidente Regionale del Veneto Movimento Consumatori e la dott.ssa Cinzia Cariolato Presidente Adoc Vicenza e coordinerà il notaio Giulia Clarizio Presidente del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie.

La guida illustra la successione dal punto di vista dei beneficiari (eredi o legatari) e di chi intende disporre del proprio patrimonio per quando avrà cessato di vivere. Fornisce informazioni sulle modalità di devoluzione dell’eredità a seconda che esista o meno un testamento; sulle modalità con cui un testamento può essere redatto, conservato ed eventualmente revocato e sugli adempimenti e oneri di carattere fiscale connessi alla successione.

Vicenza-Buenos Aires: nuovo progetto di collaborazione fra PMI

Il made in Italy fa tappa in Argentina. Confartigianato Vicenza ha avviato un progetto di collaborazione fra le piccole e medie imprese del territorio veneto e Buenos Aires.

Promover“, questo il nome dell’iniziativa voluta e ideata dall’ong Cisp-Sviluppo dei popoli, insieme all’ong veneta Etic, la Confartigianato Vicenza e il Cosmob, il Centro tecnologico per il settore legno-arredo, avrà una durata complessiva di 36 mesi e godrà di un finanziamento pari a 1,2 milioni di euro da parte del ministero degli Affari Esteri italiano.

Le PMI vicentine, simbolo e fortuna del made in Italy, trasmetteranno ”saperi ed esperienze” ai loro cugini argentini, con l’obiettivo di sviluppare e potenziare l’economia territoriale locale e dare vita a reti sociali e commerciali ‘intercontinentali’. Quattro i settori produttivi coinvolti nell’iniziativa: metalmeccanico, tessile, mobili e arredo, a cui si aggiunge la creazione di centri di servizi per le imprese, sul modello made in Italy.

Il nostro obiettivo – ha sottolineato Luigi Grando, responsabile Cisp per i programmi in America Latina – e’ promuovere lo sviluppo socio-economico della popolazione dell’area di General San Marti’n, nella provincia di Buenos Aires, migliorando la competitività locale, nazionale e internazionale del settore produttivo locale, consolidando le relazioni con le istituzioni, le reti associative, e la ricerca e innovazione tecnologica come strumenti di appoggio alle piccole e medie imprese.”

Il primo incontro fra i rappresentanti delle ong, di Confartigianato e Cosmob e gli imprenditori e i funzionari pubblici argentini è previsto per il prossimo novembre. Gli obiettivi finali del progetto Promover riguardano la creazione di un‘Agenzia di sviluppo locale, i cui principali compiti saranno l’assistenza tecnica per lo sviluppo economico-territoriale, la creazione di un sistema di informazione territoriale per mettere in collegamento domanda e offerta del settore produttivo locale e regionale e la firma di un patto territoriale nazionale per lo sviluppo e la coesione sociale dell’area. In più il progetto prevede almeno due interscambi tra le agenzie di sviluppo locale e gli imprenditori provenienti da Italia, Colombia, Argentina e altri paesi centro-americani.

“Il nostro contributo – ha spiegato Pietro De Lotto, presidente di Confartigianato Vicenzasarà in primo luogo quello di vedere se i centri di servizi e assistenza alle imprese, come di fatto e’ la Confartigianato vicentina con i suoi 500 addetti, possono essere realizzati, con gli opportuni adattamenti, anche nel contesto argentino, e poi anche quello di pensare a sviluppare relazioni economiche con le loro aziende‘.

Alessia Casiraghi

Al via a Vicenza il Salone dell’Imprenditoria Femminile

Presso il Teatro Comunale di Vicenza la quarta edizione di Gamma Donna,  il Salone nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, un’iniziativa nata allo scopo di presentare le migliori best practise di imprese costituite da giovani e donne.

Molti i praticini, tra cui Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Pari Opportunità, per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, della Gioventù e di altre istituzioni del territorio ed europee, che parteciperanno ad incontri sul tema della creazione e dell’innovazione dell’impresa femminile e giovanile.

Oltre al programma di tavole rotonde, l’iniziativa si compone di un Salone dell’imprenditoria costituito da stand di Aziende sponsor, sportelli di Enti Pubblici ed Associazioni e dalla Vetrina della Creatività: uno spazio dedicato alle storie di innovazione delle vincitrici del concorso “GammaDonna/10 e lode”, che vedrà l’illustrazione, da parte di operatori pubblici e privati, di progetti e servizi a sostegno del mondo imprenditoriale.

E’ un’ottima occasione per conoscere potenziali investitori, finanziatori, business angels, venture capital, enti ed associazioni per l’imprenditoria tramite la sezione di matching one to one chiamata “GammaDonna Speednetworking” che si terrà il 5 ottobre.

ll Premio “GammaDonna/10 e lode” infine, promosso in collaborazione con il Ministero della Gioventù e Intesa Sanpaolo, ha l’obiettivo di valorizzare la capacità imprenditoriale femminile come espressione di creatività innovativa: una giuria di esperti premierà cinque casi di eccellenza. A questi, si aggiunge la menzione speciale del Ministero della Gioventù a giovani imprenditrici che non abbiano superato i 30 anni di età al 30/04/2011.

Un premio-volano, che concede ampia visibilità mediatica alle imprese premiate, funzionale alla causa dell’imprenditoria femminile perché porta alla ribalta realtà aziendali innovative, dove le donne hanno un ruolo determinante.

Marco Poggi

A Vicenza il 49esimo Premio ai Maestri Artigiani, il discorso del presidente di Confartigianato richiama l’emergenza alluvione e Giappone

La 49esima cerimonia di premiazione dei Maestri artigiani benemeriti che si è svolta nei giorni scorsi alla Fiera di Vicenza si è aperta con due immagini di alta drammaticità ma che testimoniano come la forza di combattere e crescere uniti sia nella natura dell’uomo: l’alluvione di novembre che ha colpito il nord Italia e l’allarme nucleare di questi giorni in Giappone.

Il presidente della Confartigianato vicentina e veneta, Giuseppe Sbalchiero ha ricordato ”che l’alluvione ha generato, assieme a tanta sofferenza, anche una memorabile prova di serietà e compostezza, quando una intera comunità ha saputo tirarsi su le maniche per rimuovere i segni del disastro e rimettere in sesto case, strade, laboratori, riportando in poco tempo le aziende in condizioni di quasi normalità” – e ha aggiunto – “quel che ci è accaduto è stato nulla rispetto a quanto abbiamo appena visto succedere in Giappone. Dove, accanto alle impressionanti e sconvolgenti sequenze televisive del disastro, si è manifestato l’atteggiamento commovente di quel popolo, ferito ma dignitoso come il nostro. Questo ci dimostra quanto fragile sia il confine fra quella che consideriamo come la normalità delle cronache e la drammaticità di una tragedia che in poche ore ha sconvolto il mondo e lo sta ancora tenendo con il fiato sospeso”.

Sbalchiero ha infine criticato la scarsa volontà di un certo tipo di politica ad affrontare i problemi affianco ai cittadini, dimenandosi in problemi burocratici e di scarso valore: “è assurdo l’atteggiamento di una certa politica nazionale di bassissimo profilo, che vive di beghe e tende a strumentalizzare gli eventi per interesse di bottega, con una meschinità che va a danno della vera Politica, quella chiamata a guardare al bene comune, quella che ha – o dovrebbe avere – il dovere morale, l’obbligo istituzionale di guidare il futuro delle nostre imprese, delle nostre famiglie, della nostra società“.