Alcol e sicurezza stradale: bar e ristoranti dovranno mettere a disposizione dei clienti l’alcol-test.

Scatterà fra tre mesi l’obbligo per i locali la cui attività si protrae oltre la mezzanotte di tenere a disposizione dei clienti precursori per la rilevazione del tasso alcolemico e le tabelle indicative degli stessi tassi. All’osservanza di tale obbligo non sono tenuti gli esercizi che non effettuano intrattenimenti danzanti e che cessano la loro attività entro le ore 24.

La proroga di tre mesi è prevista nell’articolo 54 della nuova riforma del codice della strada nella parte in cui recita […] “per il locali diversi da quelli ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, a decorrere dal terzo mese successivo alla data di entrata in vigore della presente legge ”.

d.S.

La Cassazione boccia il rimborso Irap per il professionista che dichiara costi molto elevati.

Secondo una recente ordinanza della Corte di Cassazione (ordinanza n. 18704 depositata il 13 agosto 2010), il fisco può negare al professionista il rimborso dell’Irap nel caso in cui siano esposti dei costi molto elevati nella dichiarazione dei redditi.

Nella fattispecie, il contribuente che aveva pagato l’Irap, aveva poi chiesto all’Amministrazione Finanziaria il rimborso, in quanto non aveva un’autonoma organizzazione. La Cassazione afferma, invece, che le spese di elevata entità inserite nella dichiarazione del contribuente possono essere divergenti con il requisito dell’autonoma organizzazione. Esse possono costituire un elemento significativo per il giudice che si accinge a decidere su un’istanza di rimborso negata.

In aumento i contratti di lavoro a chiamata. Ecco quando può essere stipulato.

Il lavoro a chiamata è uno speciale contratto di lavoro subordinato e può essere stipulato con obbligo di risposta alla chiamata e quindi con riconoscimento di un’indennità di disponibilità oppure senza obbligo di disponibilità alla chiamata e quindi senza nessuna indennità. Questo particolare tipo di contratto per lavoro a chiamata può essere stipulato sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato, senza che si applichi, in questo ultimo caso, la disciplina dei contratti a termine di cui al D.Lgs. n. 368/2001. Ciò significa che per l’instaurazione del contratto a chiamata a termine non devono ricorrere le causali oggettive previste da citato decreto, né devono applicarsi le altre regole, come, ad esempio, il rispetto di alcuni limiti nel caso di proroga o di un intervallo temporale minimo nel caso di reiterazione di contratti.

Lo stesso lavoratore può stipulare:

  • più contratti di lavoro a chiamata con più datori di lavoro;
  • un contratto di lavoro a chiamata in contemporanea con altre tipologie contrattuali

Il contratto di lavoro a chiamata non è compatibile:

  • con il part-time;
  • con l’apprendistato e il contratto di inserimento in quanto sono entrambi contratti che prevedono l’obbligo formativo;
  • con il lavoro a domicilio in quanto la retribuzione è proporzionata alle ore effettivamente lavorate e non alle tariffe di cottimo;

Il contratto di lavoro a chiamata può essere stipulato in qualsiasi settore, ma soltanto nel rispetto di determinati requisiti oggettivi e soggettivi:

  1. per lo svolgimento di attività discontinue o intermittenti (requisiti oggettivi):
    • individuate dai C.C.N.L. o, in attesa che i contratti disciplinino le attività per le quali è consentito il ricorso al lavoro a chiamata, dal Ministero del lavoro con rinvio alla tabella delle occupazioni discontinue annessa al R.D. n. 2657/1923;
    • per periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese e dell’anno, che il Ministero ha così definito
    – week-end: periodo che va dal venerdì pomeriggio, dopo le 13,00, fino alle ore 6,00 del lunedì mattina;
    – vacanze natalizie: dal 1° dicembre al 10 gennaio;
    – vacanze pasquali: periodo che va dalla domenica delle Palme al martedì successivo al lunedì dell’Angelo;
    – ferie estive: i giorni compresi nel periodo 1° giugno – 30 settembre.
  2. in ogni caso, per prestazioni rese da lavoratori (requisiti soggettivi):
    • con meno di 25 anni di età (24 anni e 364 giorni);
    • con più di 45 anni di età (45 anni e 1 giorno), anche pensionati.

I requisiti soggettivi sono alternativi rispetto ai requisiti oggettivi sopra descritti e in questa ipotesi non devono essere verificate le condizioni oggettive.
Il lavoratore intermittente o a chiamata non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello e a parità di mansioni svolte.
Il trattamento economico, normativo e previdenziale è proporzionato alla prestazione lavorativa effettivamente eseguita, come pure tutti gli istituti contrattuali (13.ma e 14,ma mensilità, ferie, permessi, ex festività e Tfr).
Il ricorso al lavoro a chiamata è vietato:

  • per sostituire lavoratori i sciopero;
  • presso unità produttive nelle quali, nei 6 mesi precedenti, si sia proceduto a licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro a chiamata, ovvero presso unità produttive nelle quali sia operante una sospensione dei rapporti o una riduzione di orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale, che interessino lavoratori adibiti alle stesse mansioni cui si riferisce il contratto di lavoro a chiamata;
  • da parte di imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi.

Secondo una recente rilevazione Istat, nel 2009 le posizioni lavorative a chiamata hanno raggiunto le 111 mila unità in media annua facendo registrare un incremento del 75 per cento circa rispetto al 2007. Il dettaglio per attività economica mostra che nel settore degli alberghi e ristoranti si concentra circa il 60 per cento del totale dei lavoratori intermittenti. La restante quota è occupata prevalentemente nei settori dell’istruzione, sanità, servizi sociali e personali (12 per cento circa) e del commercio (circa il 10 per cento). Il job-on-call non risulta affatto utilizzato, invece, nel settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria.

Le imprese ricorrono al contratto di lavoro intermittente quasi esclusivamente per coprire posizioni lavorative con qualifica operaia, che rappresentano il 90 per cento circa del totale, rileva ancora l’Istat, con un massimo di oltre il 98 per cento nel settore degli alberghi e ristoranti. I dipendenti a chiamata inquadrati come impiegati costituiscono una quota significativa solo nel settore del commercio (36 per cento circa nel 2007 e 30 per cento nel 2009). La regione in cui viene fatto maggiore uso del lavoro a chiamata è il Veneto.

Commercialisti & Enti Locali: da ottobre al via i corsi di formazione per revisori.

Formare i commercialisti alla revisione negli Enti locali, questa è la finalità della convenzione stipulata tra Scuola superiore della Pubblica amministrazione locale (S.S.P.A.L.), Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (S.S.A.I.), Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) e Istituto di ricerca dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Irdcec).

L’accordo prevede che i primi tre corsi di formazione, di almeno 18 ore ciascuno, dedicati ai soli iscritti alla sezione A dell’Albo dei commercialisti, siano organizzati dalle due Scuole superiori già tra l’ottobre e il dicembre del 2010. Il Consiglio nazionale dei commercialisti si adopererà affinché gli Ordini territoriali della categoria aderiscano alla convenzione, inserendo nei propri programmi formativi la partecipazione ai corsi.

La domanda di iscrizione a ciascun corso, corredata dei dati anagrafici, della residenza e dell’indicazione dell’Ordine territoriale di cui si fa parte, andrà presentata direttamente alla segreteria dell’Istituto di ricerca dei commercialisti, entro 30 giorni dall’emanazione del bando. All’iniziativa formativa potranno partecipare non più di 40 professionisti per volta. Nel caso di domande eccedenti il numero di posti disponibili, l’ammissione sarà stabilita dal CNDCEC,  secondo i criteri che saranno indicati nel bando.

Il contenuto didattico dei corsi, la documentazione da distribuire ai partecipanti ed i criteri di valutazione e di apprendimento saranno definiti da una Commissione scientifica composta da un rappresentante ciascuno delle due Scuole Superiori e da un rappresentante ciascuno del CNDCEC e dell’IRDCEC.

d.S.

Micro e Piccole Imprese, a Caserta una proroga per accedere al Fondo messo a disposizione dai Confidi.

La Camera di Commercio di Caserta ha prorogato al 31 dicembre 2010, il bando per l’accesso al sistema Creditizio delle piccole e microimprese, con l’adozione di un Fondo straordinario per l’anno 2009 a favore di quest’ultime per rafforzare la garanzia dei Confidi mediante la disponibilità di specifiche risorse da destinare all’incremento del volume dei finanziamenti concessi dal sistema Bancario Convenzionato con i Confidi di primo grado.

A beneficiarie del Fondo saranno le piccole imprese operanti nel territorio della provincia di Caserta nei settori Industria, Commercio, Artigianato, Turismo, Agricoltura e Servizi, in possesso seguenti requisiti:

  • sede legale e/o unità operativa in provincia di Caserta;
  • iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. di Caserta;
  • aver dichiarato l’attività esercitata;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale camerale;
  • non versare in stato di fallimento, di liquidazione coatta o di concordato preventivo dichiarare che nei propri confronti non è in corso un procedimento per tali situazioni;
  • che a carico dell’impresa e dei suoi esponenti non risultino levati protesti cambiari.

Al fine di agevolare l’accesso al credito delle imprese casertane i Confidi dovranno prestare all’istituto finanziatore una garanzia escutibile a prima richiesta pari all’80% dell’importo finanziato e nessuna altra garanzia potrà essere richiesta dalle banche alle imprese beneficiarie dei finanziamenti.

A garanzia delle banche per le operazioni di finanziamento perfezionate, il Confidi costituirà uno specifico fondo di garanzia corrispondente al 10% dell’importo finanziato, di cui il 3,33% versato dal Confidi e il 6,67% dalla Camera di Commercio di Caserta.

L’analisi del merito creditizio per la concessione della garanzia è affidata al Confidi che delibererà a suo insindacabile giudizio, nel rispetto dei propri criteri di analisi e di valutazione.

Nell’ambito dell’iniziativa, le banche si impegnano ad applicare alle imprese condizioni economiche più favorevoli, in base al rating a ciascuna assegnata, secondo le proprie metodologie interne, ma comunque con uno spread sul parametro Euribor 3 mesi (base 365) contenuto tra lo 0,80% e 1,7%.

L’impresa beneficiaria pagherà al Confidi come corrispettivo della garanzia ricevuta un premio annuale fissato nella misura massima dell’1% del finanziamento garantito.

Le domande di adesione all’iniziativa devono presentate, entro la nuova scadenza fissata al 31 dicembre 2010, alla Camera di Commercio di Caserta.

Italiani sempre più ecosostenibili

Gli italiani si confermano un popolo sempre più “green“, cioè attento all’ambiente, e sempre più virtuoso sul fronte della ecosostenibilità.

E’ l’ISTAT a tracciare un dato poi diffuso da un’indagine sugli indicatori ambientali urbani relativi al 2009, il quale, insieme agli Uffici di statistica comunali, ha coinvolto altri Organismi operanti sul territorio.

I dati emersi sono relativi a 116 capoluoghi di provincia oggetto di studio in cui risiede il 29,8% della popolazione totale del Paese, circa 18 milioni di persone, e che coprono il 6,8% della superficie italiana.

La maggiore sensibilità sulle tematiche ambientali ed energetiche dei comuni capoluogo, spiega l’Istituto di statistica, è evidenziata dal fatto che, nel 2009, 28 comuni (erano 8 nel 2000), hanno fatto ricorso al teleriscaldamento.

Inoltre, sugli edifici pubblici sono stati installati pannelli solari termici in 59 comuni (contro i 3 del 2000) e pannelli fotovoltaici in ben 69 comuni, quando nel 2000 solo Palermo adottava tale soluzione.

Secondo ISTAT, poi, in Italia, nel 2009, sono calati nell’ordine inquinamento, rifiuti e consumi d’acqua. Stabili invece i consumi domestici di energia elettrica e gas, nonché la densità di verde nelle città di un Paese che mira ad essere sempre più “Bel”.

Tornando alla ricerca ISTAT, nell’ultimo anno è stato anche registrato un calo di pressione delle attività antropiche nelle città italiane.

Peccato che le “performance green made in Italy” non coprano tutti i settori: rimangono stabili i valori dei consumi domestici di energia elettrica e gas, la densità di verde nelle nostre città mentre, sul fronte del trasporto, si registra un aumento di motocicli (+3,9%) e del tasso di motorizzazione (+0,4%). Si riduce, inoltre, la domanda di trasporto pubblico.

Ecco qualche dato in più (dati ISTAT nel 2009):

– il numero medio di superamenti del valore limite del PM10 (particolato con diametro minore di 10 micron) per la protezione della salute umana è stato -5,1% rispetto al 2008;
– i rifiuti urbani raccolti -1,5%;
– il consumo domestico di acqua -0,7%;
– aumento di quasi due punti percentuali per la raccolta differenziata: il 30,4% della produzione di rifiuti urbani.

Paola Perfetti

Novità anti Telemarketing

Una buona notizia per gli abbonati ed una soluzione alle telefonate di telemarketing che arrivano agli orari più impensabili.

Il Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 ha accettato la proposta del Ministero dello Sviluppo Economico ed ha approvato un regolamento a disciplina del diritto di opposizione alla vendita e alla promozione di attività e servizi commerciali attraverso operatori telefonici.

Per questo, è stato istituito il Registro pubblico delle opposizioni, dedicato agli abbonati che non desiderano essere contatti.

Paola Perfetti

Tirocinio in azienda? Nasce “Lavoro & Sviluppo 4”

Nasce il Progetto “Lavoro & Sviluppo 4”, il percorso di formazione articolato lungo quattro mesi di tirocinio con facilitazioni economiche e nato per favorire la formazione di 6 mila persone non occupate residenti nelle regioni “Convergenza Mezzogiorno” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).

Una bella iniziativa, nata da un accordo tra Confcommercio della provincia di Perugia e Italia Lavoro, l’Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Il Progetto “Lavoro & Sviluppo 4” consentirà alle imprese umbre di attivare percorsi di tirocini in mobilità nazionale, grazie a facilitazioni economiche destinate sia alle imprese che alle persone coinvolte.

Compito delle imprese sarà quello di accogliere il tirocinante e formarlo on the job, secondo le finalità del progetto con agevolazioni da 1.200 euro al mese per il lavoratore e 250 per l’azienda per l’attività di tutoraggio.

Il tirocinante, a sua volta, dovrà rispettare l’orario di lavoro e le mansioni assegnatigli per seguire il percorso progettuale.

L’obiettivo globale? Il progetto Lavoro & Sviluppo mira a garantire il 70% di ricaduta occupazionale dei partecipanti.

Per questo, Italia Lavoro intende effettuare almeno 100 inserimenti di tirocinanti entro il 2010.

Per raggiungere  l’obiettivo, l’Ente sta realizzando la scansione per i profili professionali specifici richiesti sia di studenti che di giovani in cerca di occupazione. Le aziende che volessero ospitarli per il percorso di tirocinio, devono mettersi in contatto al più presto con Iter, Agenzia formativa di Confcommercio.

Nino Ragosta

Nelle Marche, un bando sui consumi energetici


Il sito di Confartigianato Marche ha comunicato il bando emanato dalla Regione Marche per la presentazione di progetti finalizzati al contenimento dei consumi energetici.

Termine della presentazione: lunedì 20 settembre 2010.

Una iniziativa che mira a incentivare gli interventi finalizzati alla riduzione di consumo di energia sia elettrica che termica, a parità di produzione, anche con l’introduzione di nuovi processi tecnologici, come la cogenerazione e l’isolamento termico.

Il bando considera ammissibili le seguenti spese: acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica e/o modifiche impiantistiche; opere di coibentazione relative all’isolamento termico; trasporto e relativa posa in opera; opere edili e di allacciamento strettamente connesse e dimensionate ai macchinari ed alle attrezzature; spese tecniche per progettazione e direzione lavori fino ad un massimo del 5% dell’investimento ammissibile.

Due precisazioni in più:

1. per la realizzazione degli interventi potrà essere concesso un contributo pubblico, in conto capitale, del 25% del costo dell’investimento.

2. tra le domande accettabili, verrà stilata una graduatoria di merito per la successiva concessione dei contributi.

Paola Perfetti

“Reti amiche”: Stretta di mano tra Befera e Brunetta

Il 20 luglio scorso il ministro Brunetta, di concerto con il presidente dell’Equitalia Attilio Befera, hanno firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere il processo di semplificazione attuato con “Reti amiche”.

Grazie a quest’ultimo accordo gli avvisi e le cartelle di pagamento emesse da Equitalia potranno essere pagate, attraverso la presentazione del bollettino inviato dall’esattore, presso i circuiti di pagamento “Reti amiche”, quali:

– Tabaccai;
– Coop;
– Poste italiane;
– Ricevitorie di Lottomatica;
– Sportelli Intesa San Paolo e Unicredit.

Una volta presentato il bollettino, munito di codice a barre, il circuito di pagamento rilascerà quietanza di pagamento attraverso lo scontrino.  Questo significa che i cittadini non solo non saranno più costretti a sopportare lunghe code agli sportelli, ma potranno altresì effettuare i pagamenti di sabato o di domenica, considerando gli orari no stop dei centri commerciali.

Si attende a breve la stipula dei singoli contratti attuativi tra l’Amministrazione e i privati interessati alla fornitura dei servizi di pagamento.

Entro la fine dell’anno, assicura Brunetta, la procedura dovrebbe essere completamente operativa.