Bocca: “Indispensabile un Ministero del turismo con portafoglio”

 

In questa nostra settimana dedicata al settore turismo, dopo l’intervista di ieri alla direttrice del Ciset, Mara Manente, oggi abbiamo incontrato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, sempre lucido e distaccato riguardo la situazione della filiera di competenza.

Turismo italiano: da che 2013 veniamo e verso quale 2014 andiamo?
Veniamo sicuramente da un 2013 che per la clientela italiana è stato l’anno di maggior difficoltà dell’attuale secolo. Fortunatamente al calo drastico della componente interna si è sovrapposta una crescita degli stranieri che pur non determinando un incremento dei fatturati hanno consentito di far quadrare il numero di pernottamenti alberghieri.

Qual è l’umore dei vostri associati?
Preoccupazione ed incertezza per il futuro immediato sono i sentimenti che avvertiamo con maggior enfasi.

Quali sono le misure necessarie per rilanciare il settore?
Maggior accesso al credito, innalzamento del limite di pagamento in contanti, riduzione del costo del lavoro in primis. Poi un Ministero del Turismo con portafoglio, la modifica del Titolo V della Costituzione ed un Enit dotato di capacità operativa.

Che cosa manca all’offerta turistica italiana per essere competitiva sui mercati mondiali, specialmente quelli emergenti?
All’offerta turistica italiana manca solo una maggiore visibilità e l’utilizzo adeguato da parte delle istituzioni pubbliche delle nuove tecnologie senza il presidio delle quali ormai non si riesce più a fare promozione. Per il resto il livello qualitativo delle strutture ricettive è così variegato da assecondare la capacità di spesa di qualsiasi ospite italiano o straniero.

Jacopo MARCHESANO