Stretta sulla plastica dal 14 gennaio 2022: quali sono i prodotti vietati?

In arrivo a partire dal 14 gennaio 2022 la stretta sull’utilizzo dei prodotti in plastica. Non si tratta solo dei piatti e dei contenitori in plastica ma tutti i prodotti monouso e oxo-degradabili. La disciplina è contenuta nel decreto legislativo numero 196 del 2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale numero 285 del 30 novembre 2021. Il decreto va a rendere attuativa anche in Italia la direttiva della Commissione europea numero 904 del 2019.

Quali sono i prodotti in plastica che saranno vietati dal 14 gennaio 2022?

In linea generale la stretta del decreto sull’utilizzo delle materie plastiche riguarda i prodotti monouso che non siano biodegradabili e compostabili. Inoltre, il decreto ingloba anche i prodotti in plastica oxo-degradabili e gli attrezzi della pesca che contengano plastica.

Obiettivi del decreto per la riduzione e l’uso della plastica

Il decreto 196 del 2021 ha come obiettivo quello di prevenire e di ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. In particolare la salvaguardia riguarda l’ambiente acquatico e la salute umana. Inoltre, la riduzione dell’utilizzo della plastica rientra nel più ampio obiettivo della transizione verso l’economia circolare nella quale prodotti e materiali innovativi e sostenibili contribuiranno a ridurre la produzione di rifiuti, oltre a responsabilizzare cittadini e imprese alla corretta gestione dei rifiuti in plastica.

Quali sono le azioni previste per ridurre l’utilizzo della plastica dal 14 gennaio 2022?

Con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della plastica, il decreto legislativo 196 del 2021 detta condizioni anche per le restrizioni riguardanti l’immissione sui mercati di detti prodotti (con relative sanzioni), sui requisiti dei prodotti stessi e sulla marcatura, sulla responsabilità estesa ai produttori, sulla raccolta differenziata, sulle misure di sensibilizzazione, sul coordinamento dei piani e dei programmi e sui sistemi di informazione e di relazione.

Che cos’è un prodotto in plastica monouso?

Il decreto definisce cosa si intende per prodotto in plastica monouso. Si tratta di “un prodotto realizzato interamente o parzialmente in plastica, a eccezione del prodotto realizzato in polimeri naturali non modificati chimicamente e che non è concepito, progettato o immesso nel mercato per compiere, nel corso della sua durata di vita, più spostamenti o rotazioni per essere restituito a un produttore per la ricarica o per essere comunque riutilizzato per lo stesso scopo per il quale è stato concepito”.

Cosa sono le plastiche oxo-degradabili?

Le plastiche oxo-degradabili sono “materie contenenti additivi che, attraverso l’ossidazione, comportano la frammentazione della plastica in microframmenti o la decomposizione chimica”. Il decreto 196 de 2021 introduce delle riduzioni sa del consumo che delle introduzioni sul mercato di dette plastiche.

Cosa sono gli attrezzi da pesca e i rifiuti di attrezzi da pesca?

Gli attrezzi da pesca rappresentano qualsiasi attrezzo o una parte che viene usata nella pesca e nell’acquacoltura per catturare, prendere e allevare riserve biologiche marine o che galleggia sulla superficie del mare. Vengono impiegati per attirare o allevare o catturare dette risorse biologiche marine.  I rifiuti di attrezzi da pesca sono quelli disciplinati dal comma 1, lettera a), dell’articolo 183 del decreto legislativo numero 152 del 3 aprile 2006. Si intendono quei componenti, quelle sostanze e quei materiali che facevano parte o erano annessi all’attrezzo da pesca nel momento in cui è stato gettato, anche se perso o abbandonato.

Quali sono i prodotti in plastica vietati dal 14 gennaio 2022?

Tra i prodotti in plastica che saranno vietati dal 14 gennaio 2022 si ritrovano i bastoncini cotonati, le posate, i piatti e le cannucce. Rientrano tra i prodotti vietati anche gli agitatori per le bevande, le aste per attaccare e per il sostegno dei palloncini distribuiti ai consumatori.

Credito di imposta riconosciuto alle imprese che utilizzano prodotti in plastica biodegradabile o compostabile

I prodotti in plastica soggetti alla riduzione sono quelli elencati nella parte A dell’allegato A. Per rilanciare l’utilizzo di prodotti alternativi, alle imprese sono riconosciuti crediti di imposta di 3 milioni di euro all’anno, tra il 2022 e il 2024. L’incentivo riguarda l’acquisto e l’utilizzo di prodotti presenti nell’allegato, nella parte A (ad esempio, le tazze) e nella parte B (ad esempio, i piatti). Per beneficiare degli incentivi tali prodotti devono essere riutilizzabili o costruiti in materiali compostabili o biodegradabili.

Quali sono i prodotti che si possono immettere sul mercato?

Il divieto di immettere prodotti in plastica riguarda, invece, quelli presenti nella parte B dell’allegato al decreto e i prodotti oxo-degradabili. Si possono esaurire le scorte accumulate. Il divieto non si applica per quei prodotti compostabili e biodegradabili la cui percentuale della materia prima rinnovabile sia di almeno il 40% (60% a partire dal 2024). I casi previsti sono elencati al comma 3 dell’articolo 5 del decreto legislativo numero 196 del 2021.

Contenitori per alimenti: cosa dice la disciplina a partire dal 14 gennaio 2022?

Disciplina a parte riguarda i contenitori per alimenti. Per quelli in polistirene espanso, il divieto vige per quelli che soddisfino congiuntamente determinati criteri, ovvero:

  • devono essere destinati a essere consumati immediatamente;
  • bisogna consumarli direttamente dal recipiente;
  • devono essere pronti per il consumo senza che ci sia una ulteriore preparazione. Ad esempio, non devono essere soggetti a ulteriore bollitura, o a ulteriore cottura, riscaldamento. Sono compresi i contenitori utilizzati dai fast food o altri piatti pronti per essere consumati;

Saranno altresì vietati i contenitori per le bevande e i relativi tappi, i  coperchi, i bicchieri e le tazze, sempre in polistirene espanso.