Chatbot per la selezione del personale: come trovare il candidato giusto

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La selezione del personale per un’azienda è sempre una fase molto importante perché, soprattutto per le posizioni di vertice ad elevata specializzazione, ma non solo, un’accurata selezione può fare davvero la differenza e portare un’impresa al successo. Oggi parliamo delle selezione del personale con chatbot.

Cos’è il chatbot per la selezione del personale

Quando si parla di selezione del personale con chatbot, si intende dire che il colloquio avviene con una sorta di robot che pone domande standard ( e in molti casi risponde alle domande del candidato) a tutti coloro che partecipano e registra le risposte. Il chatbot viene anche definito assistente digitale. In poche parole anche in questo caso viene utilizzata l’intelligenza artificiale. Può sembrare un modo freddo e impersonale per scegliere i propri dipendenti e collaboratori, ma in realtà è un modo per “ripulire” da elementi che possono essere fuorvianti per il colloquio e selezionare esclusivamente personale che ha determinate caratteristiche. Il chatbot può essere utilizzato anche per conservare dei colloqui per il futuro e quindi per esigenze di assunzione non impellenti.

Un chatbot è un software che consente di simulare un colloquio proprio come se lo stesso fosse tenuto da una persona, è in grado di interagire in modo strutturato con la persona che si trova dall’altro lato del computer. Naturalmente il soggetto viene informato del fatto che sta tenendo un colloquio con un chatbot.

Per le aziende i vantaggi possono essere diversi, in primo luogo è possibile sostenere un numero maggiore di colloqui e quindi acquisire un numero di informazioni davvero rilevante, in secondo luogo i tempi sono brevi, ricordiamo che con un software simile è molto probabile che contemporaneamente si svolgano diversi colloqui da più parti del mondo. Ecco perché questo strumento è molto utilizzato dalle aziende che operano a livello globale visto che possono tenere colloqui di lavoro anche in diverse lingue.

Quanto successo ha la chatbot?

Probabilmente le piccole aziende conoscono poco questo sistema e non lo usano, questo perché comunque gestiscono un numero limitato di colloqui e pensano che l’acquisto della licenza del software (o la personalizzazione del chatbot tramite un esperto informatico)  potrebbe essere uno svantaggio, ma nelle aziende di medie e grandi dimensioni la selezione del personale con chatbot è una realtà.

Da un sondaggio del 2019 è emerso che il 43% dei professionisti delle risorse umane ha usato una chatbot e di questi l’88% ha avuto un giudizio positivo. Il successo però non è visto solo dal lato dell’azienda, ma anche di coloro che si candidano alle varie posizioni lavorative, infatti il 58% di coloro che hanno sostenuto questo tipo di colloquio hanno dichiarato di essere a proprio agio con questa modalità di confronto. La chatbot può costituire anche una scrematura iniziale dei profili da contattare nuovamente, soprattutto è in grado di farlo con un’attenzione che non sempre le persone riescono ad avere quando devono esaminare un gran numero di persone.

Dove installare il chatbot

Un altro vantaggio dei chatbot per il recruiting è dato dal fatto che può essere “installato” in vari “luoghi”, naturalmente possiamo in primo luogo pensare al sito aziendale, nella pagina dedicata a “collabora con noi” è possibile far caricare i curriculm, cosa che ormai fanno tutte le aziende, ma anche avere un software per la gestione del chatbot di recruiting. Non solo, infatti le persone oggi arrivano alle aziende in modo disparati, ecco perché il chatbot per la selezione del personale può essere inserito anche attraverso il servizio di messaggistica Facebook, Instagram o WhatsApp oppure altri canali social.

Questa particolare versatilità consente alle aziende di gestire davvero un gran numero di dati in modo semplice, veloce e soprattutto esaustivo. I canali social consentono soprattutto di arrivare ai giovanissimi, infatti da un’indagine di Indeed (motore di ricerca per trovare lavoro) la maggior parte dei millennial, dei Gen X e dei baby boomers utilizza i dispositivi mobili, come smartphone, per trovare opportunità di lavoro e di conseguenza sono proprio i canali social ad essere più “fruibili”.

La personalizzazione

Naturalmente il colloquio con chatbot deve essere improntato nel modo migliore, cioè personalizzato in base alle esigenze delle aziende, ma anche in base a quelle dei candidati. Questi devono sentirsi coinvolti per poter partecipare, devono poter fare delle domande ed ottenere risposte, le domande più frequenti riguardano stipendi, ferie, posizione sul lavoro, possibilità di lavorare da remoto. Molti potrebbero pensare che in realtà la selezione del personale con chatbot per il recruiting possa allontanare i potenziali interessati, in realtà le statistiche dicono il contrario, perché emerge che coloro che partecipano ai colloqui si sentono molto più frustrati da una mancata risposta del potenziale datore di lavoro, rispetto a come si sentono a interloquire con un’applicazione.

Un chatbot ben programmato è sicuramente la soluzione ideale per un recruiting di alto livello, si possono scegliere anche diverse personalità, ad esempio si può improntare un colloquio su serietà ed elevata professionalità o prediligere un recruiter artificiale che sia simpatico, empatico, allegro e ottimista. Insomma, per trovare i migliori candidati non resta che provare le soluzioni innovative che la tecnologia ci mette a disposizione.

Infine, si ricorda che il chatbot per la selezione del personale è solo una delle possibilità di applicare l’intelligenza artificiale nella ricerca di nuove figure professionali. Abbiamo già parlato del blind recruitment, cioè la selezione alla cieca, puoi trovare l’articolo seguendo il link: Devi selezionare il personale? Prova il Blind Recruiting