Pellet, è già corsa all’acquisto. Conviene comprare ora?

prezzo del pellet

Il pellet è un combustibile ormai entrato in molte famiglie italiane, a decretarne il successo è stato il prezzo che all’inizio della diffusione era davvero molto basso. Nel tempo sono arrivati gli incrementi, fino ad arrivare per l’inverno 2022-2023 a prezzi davvero proibitivi. In pieno inverno il prezzo medio di un sacco era di 12-13 euro.

Ora qual è il prezzo del pellet e conviene comprare ora per evitare i rincari dell’inverno? Vediamo prezzi e prospettive.

L’andamento dei prezzi del pellet nel 2023

Lo scorso inverno i prezzi dei prodotti energetici sono volati alle stelle. Il pellet in vendita pre-stagionale costava tra i 9 e i 10 euro al sacco, in pieno inverno si è arrivati a 12-13 euro al sacco. A generare questi aumenti sembra sia stato il conflitto tra Russia-Ucraina che ha portato a minori produzioni di pellet. Molti però ritengono che in realtà sia stata solo una manovra speculativa per avere molti guadagni, al punto che numerose famiglie hanno deciso di usare fonti alternative di riscaldamento.

Leggi anche: Riscaldamento a pellet: quanto dura un sacco? Quale resa?

Poi l’intervento, straordinario, del Governo con la legge di bilancio ha portato alla riduzione dell’Iva che ha decretato l’inizio della discesa dei prezzi. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo la discesa è stata davvero buona e il prezzo è arrivato ad aprile tra i 6 e i 7 euro.

Sebbene l’inverno sia finito da poco, molti stanno pensando già adesso di fare acquisti, in particolare coloro che hanno spazio per poter fare scorta.

Leggi anche: Stufa a pellet: manutenzione, vantaggi e svantaggi

Quali sono i prezzi del pellet a maggio-giugno 2023?

Molti venditori stanno infatti sottolineato che i prezzi del pellet sono in risalita, attualmente è possibile comprare pellet di buona qualità a circa 6,50 euro al sacco, avvertono però che non sanno fino a quando è possibile mantenere questi prezzi, infatti si aspettano già nelle prossime settimane nuovi aumenti.

Anche in questo caso c’è chi lancia l’allarme speculazione, cioè venditori che per invogliare all’acquisto fanno previsioni allarmistiche senza però nessun fatto di particolare rilevanza come causa degli aumenti. Che si tratti di strategia o consigli dettati dal buon senso, il risultato è uno, cioè c’è corsa all’acquisto al punto che alcuni rivenditori dichiarano di avere prenotazioni fino alla fine di giugno 2023.

Quale possa essere la strategia migliore non è dato sapere, con molta difficoltà si potrà arrivare ai prezzi degli anni passati, cioè 3, 4 euro al sacco, ma non è dato sapere come sarà l’andamento in pieno inverno e se il Governo riproporrà nuovamente il taglio dell’Iva.

Leggi anche: Stufa a biomassa o pellet: differenze e costi dei vari combustibili