Redditi da lavoro e Unico, da settembre i rimborsi

 

Ottime notizie in arrivo per chi ha un credito d’imposta e solo redditi da lavoro dipendente e assimilati, e non ha un sostituto d’imposta, ad esempio per la fine del contratto di lavoro. Anche presentando Unico, infatti, è ora possibile avere immediatamente il rimborso delle tasse pagate in più. Basterà rivolgersi ad un Caf e poi il rimborso arriverà a casa in tempi rapidi. Le novità sono state inserite in un articolo aggiuntivo nel Decreto del fare, l’art. 51-bis, che amplia i servizi di assistenza fiscale forniti dai Caf.

Tra i redditi assimilati rientrano: gli assegni di mantenimento, le borse di studio e i tirocini professionali, collaborazioni autonome senza vincolo di dipendenza, compensi per amministratore, sindaco o revisore di società, senza dimenticare i lavori socialmente utili.

Chi possiede redditi di questo tipo, se non ha un contratto che dura almeno fino al mese di luglio, e quindi non ha un sostituto d’imposta che può effettuare i conguagli, deve presentare Unico, o Unico mini. Nessuna modifica con il Decreto del fare riguardo il modello da utilizzare, ma è possibile avere il rimborso sprint.

Debito pubblico a livelli record, nonostante le tasse aumentino

 

La Banca d’Italia comunica nel Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” gli ultimi dati sul debito pubblico italiano a giugno, sempre a livelli record nonostante il rialzo delle entrate tributarie. Il debito delle Amministrazioni pubbliche, a giugno, è aumentato però di soli 0,6 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo comunque i 2.075,1 miliardi (era a 2.074,7 mld a maggio).

L’aumento è riconducibile al significativo incremento (13,9 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro che ha più che compensato l’ampio avanzo delle amministrazioni pubbliche (13,5 miliardi). Alla fine del mese le disponibilità liquide del Tesoro hanno raggiunto 76,3 miliardi, contro 46,1 a giugno del 2012.

Tutto questo nonostante il gettito fiscale imponente degli ultimi mesi. Le entrate tributarie, infatti, sono state pari a 46,3 miliardi, in aumento del 21,5 per cento (8,2 miliardi) rispetto a quelle dello stesso mese del 2012 (38,1 miliardi). Le entrate tributarie sono salite del 5,14% nei primi sei mesi del 2013 a 189,436 miliardi di euro, in aumento di 9,277 miliardi rispetto ai 180,159 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

No allo sgravio contributivo per i professionisti

Trattamento diversificato per le imprese e i professionisti: le prime infatti potranno beneficiare  al 100% dello sgravio contributivo (come previsto dalle legge 47/90), i secondi invece solo del 50%, di fatto quindi della metà.

A precisarlo è la sentenza della Cassazione avvenuta in seguito a un ricorso al Tribunale e  alla Corte d’Appello di un ragioniere-commercialista, il quale si è visto negare l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. I giudici del merito non hanno accolto la domanda del professionista. Questo perchè è risultato che la sua attività  non presenta le stesse caratteristiche di una impresa, stando a quanto affermato dalle norme comunitarie e dalla Corte di giustizia europea.

I magistrati hanno sottolineato che l’articolo 8 della legge 40/90 prevede due ipotesi. La prima, con l’abbattimento al 50% dei contributi, è riservata per le imprese che assumono, con contratto a tempo indeterminato, lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e che beneficiano del trattamento di integrazione salariale. La seconda invece prende in considerazione le imprese del Sud o quelle artigiane che assumono il soggetto succitato.

La vicenda è giunta fino alla Cassasione che ha tuttavia confermato la decisione dei giudici e quindi il rigetto.  Dalla decisione è emerso che il professionista per poter beneficiare al 100% dello sgravio deve poter dimostrare che la sua attività è organizzata in forma di azienda, ovvero un’entità giuridica dotata di una propria rilevanza strutturale e funzionale, nonché economica.

Di fatto quindi la linea di separazione ha a che vedere con la definizione di impresa, il lavoro di un professionista che non è un imprenditore potrà beneficiare in misura diversa della legge 47/90.

Francesca RIGGIO

Saccomanni e le proposte di modifica dell’Imu

 

Novità in arrivo sul fronte Imu: il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, già direttore generale della Banca d’Italia, ha reso noto sul sito del Ministero le nove proposte di riforma dell’Imu su cui si ragiona in questi giorni in consiglio dei ministri (clicca qui per leggere il pdf). Serve un “chiarimento delle implicazioni concrete delle varie proposte, nella consapevolezza che le scelte politiche debbono basarsi su adeguati approfondimenti tecnici”, scrive il ministro, fuori dalla logica dei partiti, nella presentazione.

La cancellazione totale della prima rata dell’Imu, sospesa per adesso fino a settembre, ha effetti negativi sul gettito 2013 per la bellezza di 2.426,4 milioni di euro. E’ l’impatto quantificato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che spiega come 2,1 miliardi siano ascrivibili alle abitazioni principali e circa 0,3 miliardi alla componente terreni e fabbricati rurali dei contribuenti italiani.

L’ipotesi di esenzione totale dell’Imu sulla prima casa “non sembra pienamente giustificabile sul piano dell’equità ed efficienza del tributo”. È quanto si legge nel documento del Mef che sottolinea anche come la misura avrebbe “un effetto fortemente regressivo: il beneficio aumenterebbe al crescere del reddito complessivo”, per questo sono al vaglio nove differenti proposte nel dicastero di via XX Settembre.

Iniziano i rimborsi dell’Irpef comunale

 Il decreto del 26 aprile 2013, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» 183 del 6 agosto 2013, dà il via libera ai rimborsi con l’addizionale comunale Irpef  anche se versata più di dieci anni fa.

A partire dalle dichiarazioni presentate nel 1999, l’amministrazione finanziaria dovrebbe procedere, entro l’inizio del periodo di presentazione delle dichiarazioni relative all’anno successivo, alla liquidazione dei rimborsi spettanti in base alle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d’imposta .  Il succitato decreto si è reso necessario perché, a decorrere dal 2007, il versamento dell’addizionale viene effettuato direttamente ai comuni di riferimento, attraverso apposito codice tributo assegnato a ciascun comune.

Il rimborso chiesto in sede di dichiarazione dei redditi dovrà essere fatto dall’agenzia delle Entrate, considerato che gli esiti di liquidazione delle dichiarazioni, sono in suo possesso. All’articolo 4 del decreto è sancito che l’Agenzia ogni sei mesi invia ai comuni tutti i dati che riguardano la liquidazione dei rimborsi che è prevista entro i sei mesi successivi.

L’articolo 5 invece sancisce che che entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, cioè entro il 5 ottobre 2013, i comuni trasmettono alle Entrate le istanze già presentate ai propri uffici, indicando gli estremi del pagamento nei casi in cui questo sia stato eseguito e dandone comunicazione al contribuente.

Entro il medesimo termine poi l’agenzia deve trasmette ai comuni i dati delle liquidazioni dei rimborsi in via di erogazione. Viene sancito inoltre che qualora ci siano somme erroneamente rimborsate sarà la stessa Agenzia delle Entrate a provvedere al recupero di quanto erogato.

 

Imposta di bollo, scadenza versamento assegni circolari

Scadenza

Scade il venerdì 9 agosto il termine ultimo per il versamento in modo virtuale dell’imposta di bollo sugli assegni circolari, in circolazione alla fine del 2° trimestre.

Modalità

Il versamento coinvolge Banche ed Istituti di Credito italiani autorizzati ad emettere assegni circolari e deve avvenire utilizzando il Modello F23 da presentare presso banche convenzionate, agenzie postali e concessionari della riscossione entra la data di cui sopra.

Importante

E’ prevista una sanzione amministrativa per omesso o insufficiente versamento dell’imposta di bollo che può andare da 1 ad addirittura 5 volte l’imposta, più o meno volontariamente, evasa.

Risultati positivi per la lotta all’evasione: +10% di entrate

Pochi giorni fa annunciavamo che il nuovo redditometro, strumento privilegiato per la lotta all’evasione, diventava operativo a tutti gli effetti. Oggi il Ministero dell’Economia e delle Finanza annuncia che , nei primi sei mesi dell’anno, si è verificato un miglioramento in materia di evasione fiscale. Con ciò intendiamo dire che, le entrate tributarie sono aumentate del 9,9% salendo a quota 3,65 milardi di euro.

La dura e aspra lotta agli evasori, dunque, sembra stia portando i frutti sperati. Il ministero inoltre sottolinea come la dinamica delle entrate tributarie sia in continuo miglioramento, anche se si è verificata una flessione pari al 6,5% delle entrate derivanti dall’imposta sul consumo di tabacco. Un fatto che certamente è legato alla diffusione sempre più crescente dei fumatori di sigarette elettroniche. Lo Stato ha comunque pensato di rimediare anche a questo calo, imponendo la tassa di consumo anche sulle e-cigar.

Se il quadro delle entrare dunque è in miglioramento, cala invece del 5,7%  il gettito Iva che  riflette la riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-2,3%) e del prelievo sulle importazioni (-22,3%).

Intanto una buona notizia anche per le imprese: l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che a breve, si parla di settimane, verrà erogato il rimborso di crediti Iva a  3mila aziende italiane. Il rimborso ammonta a  500 milioni di euro.

Francesca RIGGIO

Al sud l’Imu costa (molto) meno

 

Che ci fossero grandi disparità nei pagamenti dell’Imu nelle diverse regioni italiane non era un mistero, ma in questi giorni è tutto, finalmente, nero su bianco. Le regioni meridionali pagano fino a venti volte meno la l’imposta sulla prima casa ed è Siena la città record dove l’antipatica tassa risulta più elevata. Nel capoluogo toscano, infatti, l’imposta complessiva supera i 900 euro per abitante e solo per la prima casa ammonta a 239 euro, in entrambi i casi il livello più alto della penisola. Per la prima abitazione i senesi pagano venti volte di più di quanto pagano i crotonesi, appena 164,51 euro, di cui solo 10 euro sulla prima casa.

È quanto emerge da uno studio dell’ex senatore del Pd Marco Stradiotto, già sottosegretario allo Sviluppo economico del secondo governo Prodi, ed esperto in federalismo fiscale, che analizza l’imposta sugli immobili 2012 nei capoluoghi di provincia italiani.

«L’Imu contiene due errori di fondo e un vizio iniziale che l’hanno trasformata in un’imposta ancora più iniqua della vecchia Ici, è stato creato un mix perverso fra rendite catastali squilibrate, coefficienti moltiplicatori e detrazioni uguali per tutti. La nostra speranza – conclude lo studio – è che il legislatore eviti di prendere sia l’ipotesi dell’aumento delle detrazioni e sia l’ipotesi di legare l’Imu al reddito, in entrambi i casi si rischierebbe di moltiplicare le iniquità e le ingiustizie»

Al via il nuovo redditometro, l’arma letale dell’Agenzia delle Entrate

Il nuovo redditometro da oggi è ufficialmente l’arma letale dell’Agenzia delle Entrate, lo strumento finalizzato alla lotta all’evasione diventa operativo.

Come ha sottolineato il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, il veicolo di accertamento prenderà in considerazione solo le spese certe, ossia quelle che già il Fisco conosce, o perché pervenute all’Anagrafe tributaria o perché comunicate dallo stesso contribuente attraverso la dichiarazione di reddito.

Gli uffici selezioneranno i contribuenti a maggior rischio di evasione e il controllo partirà dai redditi del 2009 fino a oggi. Il controllo avviene nel seguente modo: il Fisco comparerà la dichiarazione di reddito fornita dal tributario con le spese da questi effettuate e con l’effettivo tenore di vita tenuto. Sarà tollerato uno scostamento fino al 20%.

La circolare dell’Agenzia , a seguito delle polemiche sorte, specifica  che per calcolare l’effettiva capacità di spesa,  non verranno utilizzate le medie Istat, ma ci si baserà solo su spese certe. Vediamo nello specifico quali.

Spese certe sostenute dal contribuente e dichiarate dallo stesso

Spese per elementi certi, ai valori presenti in Anagrafe tributaria verranno applicati ulteriori parametri, ottenuti per esempio grazie alle analisi degli operatori dei settori economici

Verrà inoltre conteggiata la quota relativa agli incrementi patrimoniali e la quota di risparmio dell’anno considerato.

Va specificato che verranno selezionati tutti quei contribuenti il cui scarto tra reddito dichiarato e reddito costruito dall’Agenzia delle Entrate supera quel 20% di cui sopra; nella circolare si legge che  la selezione avverrà “avendo cura di evitare situazioni di marginalità economica e categorie di contribuenti che, sulla base dei dati conosciuti, legittimamente non dichiarano in tutto o in parte i redditi conseguiti”.

L’accertamento tramite il redditometro prevede una doppia garanzia per il contribuente, con un doppio contraddittorio con il Fisco. Il tributario che riceverà l’avviso è chiamato a  fornire spiegazioni, con documentazione allegata (fatture), circa lo scostamento riscontrato dall’Agenzia. Se il contribuente fornirà risposte ed elementi esaustivi, gli ispettori chiuderanno la pratica, viceversa il caso verrà approfondito e potrà dare vita a un vero e proprio accertamento.

Francesca RIGGIO

Ecobonus lavori antisismici, approvato emendamento

Nei giorni scorsi la commissione Finanza e Attività produttive della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento al decreto legge “Ecobonus” che prevede detrazione d’imposte fino al 65% anche per i lavori preventivi di adeguamento antisismico che approderà nell’emiciclo di Montecitorio lunedì mattina.

Nell’emendamento anche altre possibilità di detrazione per «schermature solari, micro-cogenerazione e micro-trigenerazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, nonché interventi per promuovere l’efficientamento idrico e per la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici».

Scongiurato anche l’aumento dell’Iva dal 4 al 21% sui cd e dvd allegati ai libri scolastici e ai dizionari: i soldi che non entreranno nelle casse dello Stato, saranno prelevati dal fondo istituito della scorsa legge di stabilità per le detrazioni Irap ai professionisti.