A Cagliari nasce Sportello Impresa Itinerante per supporto alle imprese in fase di start-up

La Camera di Commercio di Cagliari, in collaborazione con il Comune di Muravera, le associazioni CNA, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Confcooperative, Casartigiani, CLAAI e il Comitato per l’Imprenditoria femminile, sta realizzando il progetto Sportello impresa Itinerante per offrire alle imprese in fase di start-up un supporto pro-attivo sul territorio. Nell’ambito del progetto è prevista la realizzazione del seminario “Accesso al credito per le imprese” attraverso il quale si intende analizzare le difficoltà che incontrano la maggior parte delle imprenditrici e imprenditori quando si rivolgono ad un istituto di credito e non hanno alcuna garanzia da offrire in cambio dell’erogazione del finanziamento se non la propria idea/progetto di impresa. Il seminario “Accesso al credito per le imprese” si terrà oggi (10 novembre 2010) alle 15:00 presso la sede del Comune di Muravera – Sala consiliare – Piazza Europa. Il seminario è gratuito.

Export boom: il 69% delle pmi italiane sono cresciute dal punto di vista delle esportazioni

Secondo i dati emersi dall’indagine “Ve(n)dere oltre la crisi”,  svolta da Assocamerestero–Unioncamere, e presentata durante la XIX Convention mondiale della Camere di Commercio Italiane all’estero che si è svolta a Parma nelle scorse settimane, il primo semestre 2010 sarebbe all’insegna della fiducia per le 59 Camere di Commercio Estere presenti in 46 Paesi, in rappresentanza di oltre 24mila imprese. All’inasprimento della competizione mondiale e alla crisi che ha attraversato il Pianeta in questi due anni, le imprese italiane hanno dimostrato di aver sostanzialmente retto e di essere ora pronte a un rilancio sui mercati internazionali.

Il 69% degli intervistati ha, infatti, riscontrato nel I semestre 2010 un ripresa dell’attività sull’estero, contro il 54% del II semestre 2009, soprattutto per le piccole e medie imprese (per il 75%), con un incremento del 28% degli ottimisti rispetto al semestre precedente. Solo il 18% degli intervistati rileva invece un ripiegamento sul mercato interno (contro il 26% del secondo semestre 2009), mentre sale al 40% la quota di piccoli e medi imprenditori che hanno incrementato la loro politica di sviluppo nel corso del primo semestre dell’anno (più 33% di incremento rispetto al II semestre 2009).  “Le imprese sono consapevoli che l’apertura all’estero rappresenta un fondamentale fattore di sviluppo per il business aziendale, sia in termini di aumento del giro di affari e dei profitti, che di accesso a nuove idee ed esperienze – afferma Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero. In tal senso, le Camere di Commercio Italiane all’Estero costituiscono una risorsa fondamentale, sia in termini di informazioni strategiche sui nuovi trend internazionali sia per azioni di supporto concreto a modalità di presidio più stabili e strutturate sui mercati. Il nostro vantaggio competitivo è proprio quello di essere una rete di imprenditori al servizio del mercato e delle istituzioni italiane, che parla il linguaggio delle imprese e per questo è in grado di coglierne, e spesso anticiparne, le esigenze”.

Moratoria dei debiti: le piccole imprese hanno ancora due mesi per chiederla.

Dallo scorso mese di  settembre sembrerebbe che le piccole e medie imprese abbiano potuto contare su circa 13 miliardi in più di liquidità. Questo dato emerge dall’ultimo aggiornamento del monitoraggio, che fotografa l’utilizzo dell’Avviso comune, l’accordo siglato il 3 agosto 2009 dall’Abi e dalle altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese. Le imprese hanno ancora poco più di 2 mesi per chiedere la sospensione. È stata infatti prorogata dal 30 giugno 2010 al 31 gennaio 2011 la possibilità di presentare le domande per la moratoria dei debiti da parte delle piccole e medie imprese.
Nella undicesima rilevazione, ad agosto 2010, le domande erano state 225.000, per un controvalore complessivo di finanziamenti di 66 miliardi di euro. I dati ufficiali del monitoraggio segnalano che al 30 settembre 2010 sono state 230.000 le domande delle imprese, per un controvalore complessivo di finanziamenti in essere di 67 miliardi di euro. Il sistema bancario ha analizzato 219.000 domande (64 miliardi di euro) con i seguenti risultati: è stato già accolto il 77,7%delle domande (179.000 pari a 54 miliardi), ancora in corso di esame 25.000 unità (7 miliardi), mentre solo il 2,9% non eè stato accolto (6.500 per 1,5 miliardi di valore).
Rispetto alle domande riferite alle singole branche di attività spiccano in particolare industria, commercio/alberghiero e altri servizi. L’analisi relativa alla distribuzione territoriale delle domande accolte, per sede legale dell’impresa richiedente, evidenzia che il 53,8% delle domande è riferito ad imprese residenti nel Nord Italia, il 30,9% ad imprese del Centro e il 15,3 ad imprese del Sud e Isole.

fonte: Confcommercio.it

I bandi di finanza agevolata: invito alla lettura per evitare sorprese

I bandi di finanza agevolata sono pubblicati sui bollettini ufficiali delle istituzioni governative emittenti e presentano una serie di condizioni che devono essere analizzate attentamente dall’impresa che intende presentare domanda di partecipazione.

I punti principali di un bando di finanza agevolata riguardano le imprese beneficiarie del contributo, la data di scadenza del bando, le risorse stanziate dall‘istituzione governativa emittente e l’importo degli investimenti ammessi.
Le imprese beneficiarie del contributo sono identificate dal codice attività ISTAT.

Se un’impresa intende partecipare a un bando di finanza agevolata deve verificare che il codice attività ISTAT presente sulla visura camerale rientri in uno dei settori delle attività economiche contemplati dal bando.

Nella maggior parte dei casi, i bandi di finanza agevolata considerano come determinante il codice attività ISTAT principale, che è indicato con una “P” nella visura camerale.

In alcuni casi, invece, è richiesto che almeno uno dei codici ISTAT indicati nella visura camerale rientri nei settori previsti dal bando. In questi casi, quindi, l’istituzione emittente intende ampliare la platea dei potenziali partecipanti.
Le risorse stanziate corrispondono alle somme destinate alle imprese ammesse al bando e finanziate.

I bandi possono avere una data di scadenza, entro la quale è necessario presentare la domanda di partecipazione, oppure possono essere sempre aperti; in quest’ultimo caso, la chiusura del bando è determinata dall’esaurimento delle risorse stanziate.

L’importo degli investimenti ammessi rappresenta il valore dei costi che l’impresa ammessa al bando e finanziata deve sostenere per poter ottenere il contributo.

Conoscere bene i meccanismi di funzionamento di un bando è essenziale per poter valutare la convenienza o meno a presentare domanda, visto che l’ottenimento del contributo non è cosa certa ma probabilistica.

Il risultato del rapporto, tra le risorse stanziate dall’istituzione governativa emittente e l‘importo del contributo che sarà concesso a ogni potenziale beneficiario, indica il numero massimo di imprese che potranno rientrare in graduatoria e vedere agevolato il loro investimento. Se il valore è basso allora anche la probabilità di ottenere il contributo è bassa.

Infatti, un’alta percentuale del contributo sugli investimenti ammessi, se da un lato porta molte imprese a presentare domanda, dall’altro lato riduce il numero di imprese che potranno ottenere il contributo.

Dott. Giovanni DE LORENZI | g.delorenzi[at]infoiva.it | www.gdlstudio.it | Padova

Padovano, classe ’73, laurea in Discipline Economiche e Sociali e master in Economics presso l’Università Bocconi di Milano. Prima dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione di Dottore Commercialista ha lavorato come analista dei processi informativi bancari. Attualmente collabora con la società Advance Group Srl per la consulenza nel campo della finanza agevolata e con la società AD Soluzioni Avanzate Srl per la consulenza nel campo dell’informatizzazione dei processi aziendali. Iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Padova e al Registro dei Revisori dei Conti dal 2007 è titolare dello studio GDL Studio, che fornisce attività di consulenza in campo fiscale, dei processi informativi e dell’organizzazione aziendale e della finanza agevolata.

Giuseppe Carrara ancora guida dell’ANAP di Bergamo

Giuseppe Carrara é ancora presidente regionale dell’Associazione anziani e pensionati e componente della giunta nazionale: é stato infatti riconfermato alla guida dell’ANAP (Associazione nazionale anziani pensionati) di Bergamo, aderente all’associazione artigiani, per il quadriennio 2010-2014.

Dopo aver ripercorso le tappe più significative del suo mandato, Carrara ha ringraziato tutti per la condivisione degli obiettivi che, anno dopo anno, hanno reso forte il gruppo Anap di Bergamo, da sempre modello per i colleghi lombardi e di tutta Italia.

Un ringraziamento particolare stato quindi rivolto a Leopoldo Dalle Vegre, responsabile del Patronato Inapa e segretario Anap di Bergamo per il lavoro svolto.

I complimenti poi sono arrivati anche da Stefano Stefanoni, presidente dell’assemblea e vice presidente dell’Associazione Artigiani di Bergamo, che si é complimentato con Carrara per il lavoro svolto e la dinamicità dei suoi soci.

Sempre meno imprenditori under 35. Lo confermano i Giovani Imprenditori di Confapi

Lo scorso 5 e 5 novembre a Roma, si è svolto il Congresso Nazionale dei Giovani Imprenditori Confapi. Durante il congresso è stata presentata un’importante ricerca sull’imprenditoria giovanile realizzata dai Giovani imprenditori Confapi e dal Centro Studi Sintesi. Secondo i dati presentati i giovani alla guida delle aziende italiane, negli ultimi cinque anni, rappresentano soltanto il 6% del totale. Rispetto agli anni precedenti c’è stata una diminuzione di oltre il 17%. Eppure lo spirito imprenditoriale è ancora nel dna delle nuove generazioni: quattro giovani su dieci (44%) infatti sognano infatti di guidare un’azienda.  Valentina Sanfelice di Bagnoli, presidente Giovani Imprenditori di Confapi, analizza così i risultati della ricerca: “Stiamo vivendo una situazione paradossale, se da una parte restiamo un Paese con una forte vocazione imprenditoriale tra i giovani, dall’altra emerge un dato inquietante: le aziende guidate da ragazzi tra i 18 e 35 anni sono calate del 20% in cinque anni” sottolineando che i giovani si trovano davanti ostacoli come la burocrazia asfissiante, il difficile accesso al credito e la tassazione troppo pesante, “eppure la rimozione di tali ostacoli comporterebbe, da subito, un incremento netto dell’occupazione pari all’11,2%”, aggiunge la Sanfelice di Bagnoli, chiedendo al Governo di “investire sui giovani e impegnarsi a realizzare un piano industriale che metta al centro la capacità imprenditoriale delle nuove generazioni: stimolare l’imprenditoria giovanile potrebbe avere effetti positivi anche sul fronte della riduzione degli oneri che lo Stato sostiene per gli ammortizzatori sociali con un risparmio di 350 milioni di euro”.

fonte: Ansa

UPA Padova artigiani: a breve le elezioni delle cariche sociali

Quando verranno rinnovate le cariche sociali dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova? La data delle elezioni é stata fissata per il prossimo 21 novembre 2010!

Allora, gli artigiani iscritti all’Associazione potranno scegliere i propri rappresentanti dei sistemi di categoria, dei mandamenti, delle funzioni aziendali e dei gruppi sociali, all’interno delle terne definite dai saggi.

Si tratta di un momento importante per il movimento associativo: i nuovi dirigenti artigiani saranno chiamati infatti a guidare l’Upa con l’obiettivo di consolidare e progettare interventi efficaci a sostegno dello sviluppo imprenditoriale sul territorio per i prossimi quattro anni.

I candidati eletti andranno a formare il nuovo consiglio generale che procederà all’elezione del presidente, a sua volta scelto tra una terna di candidati che saràindicato dal Collegio dei saggi.

Alluvione: la Confcommercio di Vicenza attivissima per sostenere i commercianti della provincia

Commercianti e Titolari di pubblici esercizi sono senz’altro tra i più colpiti dall’alluvione che gli scorsi giorni ha flagellato tante località del Veneto.  Oggi è ancora difficile riuscire a stimare i danni complessivi causati alle attività commerciali, ma a Vicenza la Confcommercio si è già attivata per poter mettere a disposizione, grazie alla partnership con Banca Popolare di Vicenza, una linea di credito straordinaria per tutti gli imprenditori colpiti dall’alluvione. Inoltre la Confcommercio vicentina si è attivata anche presso gli Enti preposti per chiedere lo stanziamento urgente di fondi a favore delle attività economiche interessate dalla calamità, utili per avviare i primi interventi necessari a far ripartire le attività.
“Siamo ancora in piena fase di emergenza – dichiara Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza – e oltre ad essere a fianco delle imprese, stiamo mettendo in campo tutte le possibili iniziative che possano, concretamente, dare una mano per uscire il prima possibile dalla situazione critica. Questo non è il momento né del rimpallo delle responsabilità né delle polemiche di alcun tipo, ma quello di mettere assieme le forze per ripristinare la normalità. Da parte nostra, con la certezza che non possa che essere concesso lo stato di calamità naturale per i territori colpiti dall’alluvione, stiamo interessando dell’emergenza anche le più alte autorità, con la richiesta, ad esempio, di sospendere per gli imprenditori delle aree colpite, gli adempimenti ed i versamenti tributari, scadenti nel periodo dal primo novembre 2010 al 31 dicembre 2010. Poi vedremo, nei prossimi giorni, quali altri interventi saranno possibili, alla luce anche di un primo censimento dei Comuni interessati e della reale portata dei danni subiti”.

Devo scegliere il codice Ateco 2007 che identifica la mia attività: come faccio?

Seconda tappa del viaggio di Luigi P. nel mondo delle partite IVA. Oggi Luigi si trova a dover scegliere la classificazione della propria attività economica. Infoiva, grazie al contributo della dott.ssa Ippolita Pellegrini, gli spiega come fare.

Chi intraprende un’attività economica, sia di tipo imprenditoriale sia di tipo autonomo, deve segnalarla all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o dalla costituzione della società. Per l’avvio dell’attività viene utilizzata la Comunicazione unica che si presenta all’ufficio del Registro delle imprese e che comprende anche i modelli di inizio attività.

  

E’ necessario individuare bene la tipologia di attività svolta dall’operatore, in modo da classificarsi correttamente e conoscere gli adempimenti fiscali da osservare.

La procedura di codificazione ATECO 2007 è l’unica regola adottata per la classificazione delle attività economiche, in sostituzione della tabella ATECOFIN 2004, in vigore fino al 31 dicembre 2007. Per la prima volta il mondo della statistica ufficiale, il mondo fiscale e quello camerale adottano la stessa classificazione delle attività economiche. Ciò consente di disporre di un criterio identico di individuazione delle imprese, le quali possono così entrare in contatto con le pubbliche istituzioni, dialogando tra loro e realizzando sinergie a favore sia dei contribuenti che delle istituzioni. 

Dott.ssa Ippolita PELLEGRINI | i.pellegrini[at]infoiva.it | (+39) 346.5278117 | Bisceglie
Laureata in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari nel 1995, la Dott.ssa Pellegrini è esperta in gestione aziendale e da 12 anni è Responsabile Contabilità e Bilancio di un gruppo di società di capitali, titolari di numerosi marchi, dedite alla produzione e alla commercializzazione di abbigliamento in Italia e all’estero. Iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti di Trani dal 2006, segue l’approfondimento della materia fiscale e tributaria e studia la fattibilità e la convenienza di operazioni aziendali particolari.

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Italia-Brasile: il made in Italy delle pmi Varese alla conquista del Paese carioca

Confartigianato Imprese Varese e Camera di commercio italo-brasiliana hanno organizzato per domani, venerdì 5 novembre 2010, un interessante convegno volto a capire, conoscere, lasciarsi affascinare da un paese come il Brasile.

Nella terra dei carioca il Made in Italy é da tempo espressione di creatività, genialità, professionalità: da questa riflessione é nato “Il Brasile del Made in Italy invita la Mpi“, dove la nazione sudamericana viene intesa come il “Nuovo Mondo”, un po’ alla Cristoforo Colombo.

L’incontro é dunque rivolto sia a quegli imprenditori che già operano all’estero, sia a quelli che vogliono avvicinare un mercato del quale si sa poco ma che si ritiene possa offrire tanto.

In particolare, la giornata di domani sarà rivolta ai settori del software, hardware di alta tecnologia, biomedicale, petrolchimico o farmaceutico generico, formazione e comunicazione, servizi, manifatturiero.

A dare il benvenuto, Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Imprese Varese e Confartigianato Lombardia. I lavori del convegno verranno poi introdotti da Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Imprese Varese. Concluderanno la giornata le relazioni di Piero Martinuzzi e Luciano Feletto (rispettivamente consigliere e presidente della Camera di commercio Italo-Brasiliana): parleranno del Paese Brasile in merito ai suoi aspetti commerciali, doganali e tecnico-legislativi di un insediamento imprenditoriale; ma sono anche previsti incontri individuali.

Paola Perfetti