Da CheBanca! ecco il Conto Deposito Business, dedicato alle aziende e ai titolari di Partita IVA

Focus pubblicitario

CheBanca! ha lanciato Conto Deposito Business, un prodotto dedicato esclusivamente alle aziende e ai soggetti con Partita IVA.

Queste le principali caratteristiche di Conto Deposito Business:

– può essere sottoscritto da tutti i titolari di Partita IVA, dai professionisti, dai commercianti e dalle imprese;
– come per i privati, anche Conto Deposito Business riconosce al cliente gli interessi in anticipo sulle somme vincolate;
– È completamente gratuito: non ha costi di apertura, di gestione e di chiusura. Anche l’imposta di bollo è a carico di CheBanca!.

Conto Deposito Business è la risposta ad una precisa esigenza che abbiamo riscontrato nel mercato: la necessità di far fruttare la liquidità aziendale – commenta Christian Miccoli, Amministratore Delegato di CheBanca! –. Per la prima volta ci rivolgiamo al segmento dei professionisti, ma l’approccio è quello di sempre: abbiamo disegnato un prodotto semplice ed efficiente, confermando la capacità innovativa di CheBanca!”.

Le somme depositate sul Conto Deposito Business possono essere vincolate in qualsiasi momento a 3, 6 o 12 mesi, effettuando anche più vincoli nella stessa giornata. Si può sempre disporre dei depositi vincolati e, in caso di svincolo, viene comunque riconosciuto il tasso base sulle somme depositate.

Altro elemento di distinzione è la remunerazione, identica a quella del Conto Deposito per privati: l’importo lordo del tasso base è l’1,00%, del tasso a 3 mesi l’1,25%, del tasso a 6 mesi l’1,75%, del tasso a 12 mesi il 2,25%.

Strategicamente Conto Deposito Business rappresenta un importante passo avanti nell’offerta di risparmio, finora dedicata solo ai privati – conclude Miccolie un ulteriore sviluppo di un portafoglio prodotti capace di rispondere alle crescenti necessità del mercato”.

Business Coach oggi: professione a tutto tondo

Nona e ultima puntata del viaggio di Infoiva, il Quotidiano online delle Partite Iva, nel mondo del Business Coaching, professione che da qualche tempo si sta diffondendo con successo anche in Italia. In collaborazione con il Dott. Giulio Ardenghi, uno dei pochi e qualificati Business Coach italiani.

Esistono oramai da anni anche in Italia associazioni di categoria che certificano gli iscritti e hanno un codice deontologico. Purtroppo non fanno massa. Dipendono molto dalle scuole di formazione di coaching (poche eccellenti, molte evanescenti) e non sempre si rivolgono a tutti i potenziali clienti, ma solo a quelli che in teoria fanno “nome”. Ma questi il coaching se lo fanno in casa, molte volte, o accedono al mercato internazionale. Credo che dovrebbero agire più sulle associazioni di categoria, camere di commercio, sindacati, unioni industriali provinciali, incubatori di start-up. Utile l’aggiornamento che propongono, ma ancora più utile sarebbe una chiara distinzione fra chi esercita operativamente con i clienti e chi insegna coaching.

In Italia il mercato, lo dicono i numeri è ancora in fase di sviluppo. I professionisti eccellenti ci sono (cercateli con cura) e si confrontano anche a livello internazionale. Ma vige ancora un po’ la vecchia formula italiana “chi fa da sé fa per tre”. Le associazioni dovrebbero unirsi e fare focus. A volte mi sembra che abbiano bisogno di un buon business coach per sviluppare un piano con obiettivi veloci, misurabili e duraturi.

Il mercato incalza, i clienti sono più esigenti e quindi sono del tutto ottimista che nei prossimi 2 anni vedremo il “business coaching d.C.”- per parafrasare Marchionne – espandersi tramite professionisti preparati.

Dott. Giulio ARDENGHI

http://www.businesscoachingefficace.com/

Safari pmi Ravenna con Desk Nord Africa

Le piccole imprese della provincia di Ravenna sono pronte a scoprire il mercato nordafricano il prossimo 18 novembre 2010, presso la Sala Verde Camera di Commercio di Ravenna. In quella data, infatti, avverrano una serie di incontri individuali di approfondimento sui mercati nordafricani con i referenti del Desk Nord Africa.

L’azienda speciale Sidi Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna, in collaborazione con la società One Medit, ha avviato a partire dal 2010 il Desk Nord Africa, un ufficio di supporto alle aziende della provincia di Ravenna nei loro rapporti economici e commerciali con Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia.

Gli uffici offrono infatti un’articolata gamma di servizi volti ad informare, orientare ed assistere le imprese su questi mercati. I servizi forniti di orientamento e di prima assistenza sono gratuiti per le aziende della provincia di Ravenna. L’area del Mediterraneo riveste ormai un ruolo sempre più importante nel mercato internazionale, soprattutto per le imprese italiane.

La crescita e la maggiore apertura economica dei Paesi del Nord Africa in particolare nei comparti delle costruzioni, delle infrastrutture, della meccanizzazione agricola e del food processing (macchinari per la lavorazione – trasformazione – conservazione dei prodotti agro-alimentari) rappresentano una grande opportunita’ per le imprese della provincia di Ravenna che operano in questi settori. Fonte: sito della Confartigianato della provincia di Ravenna

Festa dell’artigianato a Grosio (SO): quali saranno i migliori artigiani dell’anno?

Cari lettori di Infoiva, dopo questo piccolo ma  gustoso ponte di Halloween, segnatevi un altro appuntamento con il made in Italy. Accade domenica 14 novembre: a Grosio, verde località della Comunità Montana della Valtellina di Tirano (Sondrio), é tempo della 19ma Festa provinciale dell’artigianato.

Si tratta della tradizionale manifestazione organizzata da Confartigianato imprese Sondrio che ogni anno richiama numerosi artigiani della Valtellina e della Valchiavenna.

Il programma prevede l’apertura della manifestazione con il saluto di Giancarlo Rodolfi, presidente della Sezione ospitante, mentre sarà il Presidente di Confartigianato imprese Sondrio, Fabio Bresesti, a dare il benvenuto agli associati, ai loro familiari ed alle autorità presenti.

Saranno poi queste ultime, insieme ai presidenti delle sei sezioni territoriali, a consegnare il riconoscimento: l’attestato di benemerenza ed in una medaglia d’oro, a quegli artigiani che si sono distinti nella loro attività e nella vita associativa per la serietà e capacità, oltre che per l’impegno profuso a sostegno della crescita e sviluppo dell’artigianato.

In questa edizione saranno premiati sei artigiani segnalati dalle rispettive sezioni oltre a tre dipendenti di Confartigianato Imprese Sondrio per i loro 25 anni di collaborazione.

Paola Perfetti

Confartigianato Vicenza ciclo di incontri sull’internazionalizzazione

Torna l’ormai tradizionale ciclo di incontri sull’internazionalizzazione che anche per questo 2010-2011 sono organizzati da Confartigianato Vicenza insieme al Cesar, con il titolo “Mercati senza frontiere: le novità del 2010“.

Si tratta di tre appuntamenti organizzati dall’Ufficio estero dell’Associazione in collaborazione con specialisti del settore e rivolti a tutte le aziende attive con l’estero.

Programma degli incontri Confartigianato Vicenza

  • martedì 02 novembre – tema: “Tutele di pagamento nelle vendite internazionali e novità in materia di garanzie bancarie”.
  • martedì 16 novembre – tema: “Un pagamento garantito ma poco conosciuto: la Stand By”. Nel corso dell’incontro Alfonso Santilli, presidente di Credimpex Italia, parlerà di crediti documentari, diverse forme di pagamento, della lettera di credito ‘Stand By’ con l’esempio di casi pratici.
  • martedì 23 novembre – tema “Opportunita’ e rischi nei paesi a fiscalità’ agevolata”‘. Guidati dal commercialista Guerrino Sozza, si affronteranno i temi della residenza fiscale ed ‘esterovestizione’, senza dimenticare le novità riguardanti i Paesi in ‘Black List’ e le Cfc (Controlled Foreign Company), i crediti di disapplicazione, il contrasto ai paradisi fiscali, i prezzi di trasferimento.

Paola Perfetti

Ho deciso di aprire la Partita Iva, come devo fare?

Prima tappa del viaggio di Luigi P. nel mondo delle partite IVA. Oggi Luigi deve compiere il passo iniziale: aprire una partita IVA. Infoiva, grazie al contributo della dott.ssa Ippolita Pellegrini, gli spiega come fare.

Se devi aprire una partita IVA significa che hai deciso di esercitare in modo abituale, organizzato e continuativo una qualsiasi attività di impresa, che deve essere presumibilmente remunerativa e che ti permetta di affrontare sia i costi tipici dell’attività di impresa che quelli connessi agli obblighi fiscali vari.

In passato, per aprire un’impresa era necessario rivolgersi a diversi uffici: Camera di Commercio, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate.

Dal 1° Aprile 2010 la Comunicazione Unica è l’unica modalità possibile per creare una nuova impresa o comunicare variazioni di imprese già esistenti. Attraverso il collegamento via internet al sito del registro imprese è possibile effettuare la compilazione di tutte le schede necessarie per attivare l’impresa.

Per gli adempimenti relativi alle imprese individuali è possibile svolgere tutte le operazioni di compilazione e spedizione della pratica unicamente tramite il software Comunica Unica Impresa, senza necessità di utilizzare ulteriori strumenti.

 

Per gli adempimenti delle società è necessario utilizzare il software Fedra Plus  per compilare la modulistica e Comunica Impresa per completare e spedire la pratica. Anche le imprese individuali possono utilizzare questa modalità se la preferiscono a quella semplificata.

Prima di aprire la Partita Iva, dovrai scegliere il tuo codice attività, cioè il codice Ateco 2007 che identifica la tua attività. Per agevolarti nella ricerca del codice più adeguato, consulta il sito internet dell’Istat nella pagina relativa alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 e inserisci nel motore di ricerca una parola chiave che identifichi l’attività che andrai a svolgere. Il sistema ti segnalerà il codice più adeguato alla tua attività.

 

Dott.ssa Ippolita PELLEGRINI | i.pellegrini[at]infoiva.it |   (+39) 346.5278117 |  Bisceglie
Laureata in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari nel 1995, la Dott.ssa Pellegrini è esperta in gestione aziendale e da 12 anni è Responsabile Contabilità e Bilancio di un gruppo di società di capitali, titolari di numerosi marchi, dedite alla produzione e alla commercializzazione di abbigliamento in Italia e all’estero. Iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti di Trani dal 2006, segue l’approfondimento della materia fiscale e tributaria e studia la fattibilità e la convenienza di operazioni aziendali particolari.

Leggi gli articoli già pubblicati dal Professionista.

Donne imprenditrici: in Italia sono molte di più rispetto al resto d’Europa

Forse è vero che in Italia spesso le donne trovino maggiori difficoltà ad accedere al mercato del lavoro, però è altrettanto vero che siamo il primo Paese in Europa per numero di imprenditrici e di lavoratrici autonome. Le donne imprenditrici, registrate nello scorso mese di marzo, sono ben 1.482.200, contro le 1.340.900 della Germania, le 1.168.300 del Regno Unito, le 938.400 della Spagna e le 798.700 della Francia. Questa peculiarità viene confermata anche dal peso che assume il lavoro indipendente sul totale delle donne occupate: il 16,2% in Italia, di gran lunga superiore al 10,2% della media europea, più che doppio rispetto e al 7,5% della Germania e al 6,6% della Francia. Dunque, il lavoro autonomo è un canale privilegiato per l’accesso delle donne al mercato del lavoro, in particolare al Centro e nelle regioni meridionali.

Questi sono i dati del 7° Osservatorio di Confartigianato sull’imprenditoria femminile artigiana, curato da Enrico Quintavalle e presentato con il suggestivo titolo Il rosa dopo la tempesta. Come è tradizione, il rapporto ha aperto la Convention di Confartigianato Donne Impresa, movimento che rappresenta circa 80.000 imprenditrici artigiane, tenuta per la dodicesima edizione gli scorsi 20 e 21 ottobre a Roma sul tema Donne e crescita. Welfare to work: dall’idea all’impresa.

L’indagine rileva che a metà 2010 le donne con cariche imprenditoriali nelle imprese artigiane attive sono 367.819, in aumento seppur lieve rispetto a due anni fa: un risultato importante in questa congiuntura critica. Il territorio con la maggiore presenza di donne a capo di imprese artigiane è il Nord Ovest con il 31,3%. Nel confronto tra le regioni, appare evidente però il gap del Sud, mentre le condizioni migliori per le imprese donna si trovano in generale nel Nord-Est e nel dettaglio soprattutto in Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli.

Le donne titolari di ditte artigiane individuali sono per quasi la metà impiegate nei servizi alle persone (49,9%), mentre una su quattro opera nel settore manifatturiero.

Ma è interessante anche la presenza di imprenditrici nei mestieri da uomini: sono 16.027 di cui quasi 5.000 nei lavori di costruzione specializzati, 3.230 nel trasporto terrestre, 2.445 nella fabbricazione di prodotti in metallo.

I motivi di questa tendenza femminile all’autonomia vengono così spiegati da Federica Guidi presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria: “Primo, la flessibilità: lavorando in proprio ci si può organizzare meglio. Ecco perché molte donne provano a entrare nel mondo del lavoro attraverso questa porta. Poi, le italiane hanno una maggiore attitudine a mettere a frutto il titolo di studio che spesso è più elevato rispetto a quello degli uomini”.

Laura LESEVRE

Imprese Artigiane Comunicazione siglano l’accordo sul CCNL

Buone notizie per i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane dell’area comunicazione come grafici, fotografi, videoperatori, copisterie, legatorie: é stato siglato l’accordo per il rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro comprensivo di  90 euro di aumento, una tantum e sanità integrativa. Ma andiamo con ordine!

Si tratta di un’intesa a larga gittata, che riguarda ben 10mila imprese con circa 300mila dipendenti.

Ad aver raggiunto l’accordo fra le organizzazioni artigiane sono stati Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai insieme ai sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil.

L’accordo Imprese Artigiane Comunicazione

La firma ha una durata triennale – dal 1° primo gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 -, e prevede un aumento retributivo mensile al quarto livello (operaio specializzato) pari a 90 euro lordi a regime.

Gli incrementi salariali saranno erogati in tre tranche:

  • la prima a partire dal 1 novembre 2010 pari a 40 euro;
  • la seconda dal 1 settembre 2011 pari a 30 euro;
  • la terza dal 1 agosto 2012 pari a 20 euro.

E non é finita: verrà infatti erogata una somma una tantum pari a 125 euro lordi, corrisposta in due tranches: la prima di 65 euro con la retribuzione di marzo 2011, la seconda di 60 euro con retribuzione di marzo 2012.

Tra le novità del contratto, c’é anche l‘ampliamento della sfera di applicazione alle microimprese non artigiane e ai consorzi tra queste, oltre che alle piccole e medie imprese artigiane.

L’intesa prevede anche l’avvio, a partire dal gennaio 2011, di un fondo sanitario integrativo per i dipendenti delle imprese del settore.

Paola Perfetti

Luigi P.: idee e coraggio. Così comincia la storia di un Partitivista

C’era una volta un uomo che viveva in una città qualunque di una regione qualunque della nostra bella Italia. Si chiamava Luigi P. Una persona come tante, il nostro Luigi P.: 35 anni, una laurea, una carriera lavorativa come dipendente all’interno di una grande azienda. Un bel giorno, però, Luigi P. scoprì che questa condizione di dipendente cominciava ad andargli stretta: orari rigidi da rispettare, turni fissi da onorare, un capo cui rendere sempre e comunque conto del proprio operato, nel bene e nel male. Insomma, qualche grattacapo di troppo e qualche costrizione sempre più difficile da digerire.

Ma era anche fortunato, Luigi P.: da anni coltivava svariati interessi, leggeva, si informava ed era sempre in grado di dare utili consigli agli amici che si rivolgevano a lui quando avevano bisogno di districarsi tra la burocrazia, erano a caccia di soluzioni per il loro business, avevano un problema di gestione nell’azienda di famiglia.

Ecco allora che, quel bel giorno in cui Luigi P. scoprì le angustie del lavoro dipendente, fece anche una riflessione: “Visto che hanno così tanto successo i consigli che do agli amici di fronte a una pizza o a un bicchiere di vino, perché non rendere questa mia capacità la mia vera occupazione? Perché non fare di una passione la principale fonte di reddito? Perché non smettere di ‘regalare’ e cominciare a ‘vendere”,il frutto di questa mia passione?“.

 

Detto, fatto. Dopo qualche giorno Luigi P. diede le dimissioni dalla sua azienda e, con il suo gruzzoletto di liquidazione in tasca, si trovò lungo una strada e pensò: “Ecco, ora investirò questi soldi per avviare la mia nuova attività. Ma prima… che devo fare? Qualche mio amico mi ha spiegato che devo aprire una partita IVA: ma che cos’è? E poi, quali sono i passi successivi? Cosa ci faccio con questo capitale se non so come muovermi?“. Ecco allora che Luigi P. decise di contattare gli amici di infoiva che, passo dopo passo, gli avrebbero spiegato le cose da fare per aprire una propria attività.

Seguiamolo, dunque, nel suo percorso per mettersi in proprio; un percorso che noi di infoiva aiutiamo a costruire settimana dopo settimana, grazie a semplici ma complete risposte a poche, semplici domande, che Luigi P. ci pone. Buona lettura.

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Due Diligence, utile strumento per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda

Da oggi Infoiva ospita sulle proprie pagine i contributi dell’Avv. Matteo Santini, responsabile dello Studio Legale Santini in Roma. L’Avv. Santini darà il suo prezioso contribuito aiutando i nostri lettori a muoversi nei campi del diritto societario, marchi, brevetti, diritto di autore, due diligence.

Il procedimento finalizzato ad analizzare il valore e le condizioni di un’azienda prende il nome di due diligence. Essa, indica un complesso di operazioni e attività che vengono espletate per ottenere una valutazione e un bilanciamento dei costi/benefici connessi a una transazione finanziaria/commerciale, avente a oggetto acquisizioni, cessione, fusioni o investimenti.

Attraverso questo complesso processo, che consiste in un’analisi dettagliata di tutte le informazioni relative all’impresa, con particolare riferimento alla struttura societaria ed organizzativa, all’attività svolta, al mercato d’interesse, alle strategie commerciali, alle procedure gestionali ed amministrative, ai dati economici, contabili, legali, commerciali, fiscali e finanziari e creditizi, è altresì possibile una valutazione dettagliata, di tutti i rischi connessi ad un eventuale fallimento dell’operazione.

La due diligence può avere ad oggetto la totalità dell’azienda ovvero un ramo di essa. La realizzazione dell’operazione per cui la due diligence viene effettuata, è subordinata all’adempimento di molteplici attività che garantiscono le parti in merito alla fattibilità e ai rischi dell’operazione de qua.

L’analisi, pertanto, deve innanzitutto concentrarsi sul reperimento delle informazioni che riguardano la tipologia della società oggetto del procedimento (società target), sulle principali attività da essa svolte, sulla composizione degli organi sociali e di quelli di controllo, sull’adempimento degli obblighi di pubblicità presso il registro delle imprese, sui beni mobili ed immobili di proprietà, sugli atti di provenienza di ciascun cespite, sulla presenza o meno di eventuali pesi, sul contenzioso attivo e passivo e sui contratti (in essere o risolti). In riferimento all’analisi dei contratti, è quanto mai necessario approfondire lo studio di quelli il cui valore sia particolarmente rilevante o la cui durata sia notevole.

Lo studio di questi elementi prende il nome di due diligence legale, la quale ha ad oggetto la verifica della legittimità dei singoli negozi e tende all’acquisizione di informazioni sulle obbligazioni assunte da e nei confronti della società oggetto di studio e sul loro adempimento.

Particolare attenzione deve essere dedicata ai rapporti di lavoro, presenti e pregressi e, a tal fine, è doveroso stilare un elenco nominativo dei prestatori di lavoro che deve contenere sì, i dati anagrafici, ma anche, e soprattutto, l’anzianità di servizio, il trattamento economico complessivo, il TFR maturato, la partecipazione a piani pensionistici, eventuali patti di non concorrenza ed eventuali coperture assicurative.

Particolare riguardo deve essere attribuito ai contratti individuali di quei dipendenti i quali occupano posizioni apicali all’interno della compagine aziendale ovvero di coloro che godono di una remunerazione rilevante, con uno sguardo attento anche al contenzioso giuslavoristico, non solo per ciò che concerne il singolo giudizio, ma anche e, soprattutto, in riferimento alla possibilità che la medesima azione possa essere esercitata in futuro da altri dipendenti.

Per i prestatori di lavoro, è altresì opportuno verificare che tutti gli adempimenti previsti dalla legge in tema di protezione dei dati personali, con particolare riguardo alla individuazione delle figure preposte al trattamento, all’informativa agli interessati e all’esistenza del Documento Programmatico sulla Sicurezza, siano stati rispettati.

Una completa due diligence non potrà prescindere dall’esame dei rapporti che la società target intrattiene con le banche e gli altri istituti di credito e finanziari, così come meritano di essere esaminati gli aspetti relativi alla proprietà intellettuale ed industriale ed alle eventuali licenze correlate. Per quanto riguarda i marchi e brevetti le analisi debbono essere indirizzate a verificare se il marchio utilizzato/depositato dalla società target sia stato o meno oggetto di riconoscimento da parte dei competenti Uffici (nazionali ed internazionali) e se vi siano pretese o opposizioni da parte di terzi, i quali rivendicano diritti di esclusiva o di uso.

E’ di primaria importanza che una due diligence sia caratterizzata da assoluta riservatezza anche nel caso in cui la stessa sia condotta da risorse esterne, quali studi legali e commerciali.
L’assistenza da parte di professionisti esterni specializzati nelle singole aree di interesse è una prassi comune in quanto, garantisce la competenza di tutto il processo d’indagine e studio.
Sotto il profilo della procedura, le attività di una due diligence possono suddividersi in tre fasi principali: nel corso della prima, si predispone una lista che pianifica l’oggetto di studio (c.d. “check list”); nel corso della seconda, viene analizzata la documentazione e raccolte le necessarie informazioni (all’interno della c.d. “data room”), e nel corso della terza, viene predisposto il cd. due diligence report in cui sono riportate tutte le informazioni e le considerazioni emerse dall’analisi della documentazione visionata.

Detto rapporto, risultato della lunga procedura di due diligence, è fondamentale in quanto costituisce il fondamento della valutazione circa la convenienza dell’operazione per cui la stessa è effettuata.

Avv. Matteo SANTINI | m.santini[at]infoiva.it | www.studiolegalesantini.com | Roma

È titolare dello Studio Legale Santini (sede di Roma). Il suo Studio è attualmente membro del Network LEGAL 500. || È iscritto come Curatore Fallimentare presso il Tribunale di Roma; Presidente Nazionale del Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori; Membro dell’AGIT (associazione avvocati Giusconsumeristi); Consigliere Nazionale AGIT (associazione avvocati Giusconsumeristi); Responsabile per la Regione Lazio dell’Associazione Avvocati Cristiani; Membro dell’I.B.A. (International Bar Association); Membro della Commissione Osservatorio Giustizia dell’Ordine degli Avvocati di Roma; Segretario dell’Associazione degli Avvocati Romani; Conciliatore Societario abilitato ai sensi del Decreto Legislativo n. 5/2003; Direttore del “Notiziario Scientifico di Diritto di Famiglia”; Membro del Comitato Scientifico dell’ A.N.A.C. || Autore del Manuale sul trasferimento dell’Azienda edito dalla Giuffré (2006); Co-autore del Manuale sul Private Equity (2009 Edizione Le Fonti). || Docente di diritto e procedura penale al Corso in Scienze Psicologiche e Analisi delle Condotte Criminali (Federazione Polizia di Stato 2005). || Collabora in qualità di autore di pubblicazioni scientifiche con le seguenti riviste giuridiche: Diritto & Giustizia (Giuffré Editore); Corriere La Tribuna (Edizioni RCS); Notiziario Giuridico Telematico; Giustizia Oggi; Associazione Romana Studi Giuridici; Il Sole 24 Ore; Studium Fori; Filo Diritto; Erga Omnes; Iussit; Leggi Web; Diritto.net; Ius on Demand; Overlex; Altalex; Ergaomnes; Civile.it; Diritto in Rete; Diritto sul Web; Iusseek.