Più web per tutti: ad Alessandria, un contributo per le imprese che mettono online il proprio sito.

La Camera di Commercio di Alessandria proroga fino al 31 dicembre 2010, i termini del bando promuove l’accesso alle tecnologie di comunicazione ed automazione più avanzate nel campo del Web da parte delle imprese della provincia.

Potranno richiedere un finanziamento pari al 50% delle spese per un massimo di euro 1.500,00 per azienda, le imprese aventi sede o unità locale produttiva in provincia di Alessandria e regolarmente iscritte al Registro delle Imprese.

Requisito essenziali al fine dell’erogazione dell’eventuale contributo i seguenti aspetti:

  • il nome a dominio registrato deve essere di secondo livello, vale a dire l’indirizzo del sito deve essere del tipo www.nomeimpresa.it oppure .com, .eu, .org o simili;
  • deve essere attivata almeno una casella di posta elettronica del tipo nome@nomeimpresa.it o pari al suffisso adottato per il nome a dominio;
  • il sito deve presentare oltre alla home page almeno altre 4 pagine relative alle varie sezioni quali ad esempio: contatti, prodotti, dove siamo, galleria, chi siamo, link e simili;
  • il sito deve essere online senza interruzione, ad esclusione di malfunzionamenti.

Gli interventi devono essere realizzati dal 1° luglio 2009 al 31 dicembre 2010. La domanda – e la documentazione richiesta – può essere presentata, fino al 31 dicembre 2010.

Selezione del personale: nuove regole per dedurre le spese sostenute.

La Corte di Cassazione, attraverso la Sentenza n°13851 del 9 giugno 2010 si è espressa in merito alla spese di selezione del personale. Secondo la sentenza, tali spese devono essere disciplinate in maniera diversa rispetto alle spese relative alla formazione ed all’aggiornamento. Infatti se le prime si rendono deducibili per intero già nell’anno in cui sono state sostenute, le spese relative alla selezione del personale devono essere dedotte in più anni.

A Viterbo si finanziano le imprese in rosa.

A Viterbo è stato stanziato un finanziamento per supportare e favorire lo start-up di piccole imprese rosa. L’azione di microcredito è stata promossa dalla Provincia di Viterbo ed è indirizzata a:

A. donne disoccupate o inoccupate che intendono avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o rilevare un’attività preesistente a prevalente partecipazione femminile;

B. microimprese a prevalente partecipazione femminile, escluse le società di capitali, con massimo tre dipendenti e/o collaboratori, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Viterbo da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di finanziamento.

Le prime 20 proponenti in graduatoria parteciperanno ad un apposito percorso di informazione ed assistenza tecnica tenuto da BIC Lazio e Fondazione Pangea Onlus, durante il quale sarà elaborato e definito il progetto di impresa/di implementazione di impresa.

I prestiti che la Provincia concederà saranno di importi non superiore ai 15.000 euro e serviranno a favorire progetti di piccole imprese con sede legale ed operativa nel territorio della Provincia di Viterbo. Ai mutui sarà applicato a discrezione della richiedente un tasso di interesse fisso e determinato nella misura dell’IRS pari durata + 1 punto percentuale o un tasso di interesse variabile, nella misura dell’Euribor 3 mesi + 1 punto percentuale. La durata del finanziamento varierà in relazione agli importi da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 48 mesi, periodo durante il quale l’attività non potrà essere chiusa. È previsto il rimborso dei soli interessi per i primi 12 mesi; a seguire, rate mensili o trimestrali costanti posticipate, comprensive di capitale ed interessi.

Per la realizzazione del progetto saranno ammissibili le spese relative a:

  • impianti;
  • attrezzature;
  • macchinari;
  • arredi;
  • piccole ristrutturazioni (massimo 10 % del finanziamento richiesto);
  • strumenti informatici hardware e software;
  • merce e prodotti semilavorati
  • acquisizione di licenze di sfruttamento;
  • formazione e consulenze tecniche;
  • spese di gestione riferite al primo anno di attività (affitto, utenze, promozione, pubblicità e materie prime libri, riviste e pubblicazioni specializzate etc.) fino ad un massimo del 30% del finanziamento richiesto.

La domanda di partecipazione e la documentazione richiesta potranno essere inviate, entro il 10 settembre 2010, alla Provincia di Viterbo. Per ulteriori informazioni e per scaricare la documentazione necessaria, clicca quì.

Nuova associazione di categoria per gli artisiti: è nata a Firenze Confartigianato Spettacolo.

A Firenze nasce Confartigianato Spettacolo, la prima associazione di categoria a rappresentare in Italia il variegato mondo di artisti, imprese e professionalità che gravitano intorno al settore musicale e dello spettacolo. Confartigianato Spettacolo, nata dal basso, su esplicita richiesta di artisti ed operatori del settore musica, ha da subito ampliato la prospettiva aprendo così a cantanti, musicisti, performer, scenografi, dj, creatori siti web, ecc. Insomma, chi con l’arte ci vive, avendola scelta come proprio mestiere. ”Obiettivi della categoria – spiega Silvia Vavolo, cantautrice e neoeletta Presidente della nuova categoria – la rappresentanza sindacale di imprese e artisti; la lotta al lavoro irregolare e l’emersione del nero; lo snellimento delle procedure burocratiche che appesantiscono la realizzazione di spettacoli culturali (si pensi solo ad autorizzazioni comunali e bollettini Siae necessari per un semplice live); la richiesta di apertura, sostegno e valorizzazione da parte degli enti locali ad imprese e professionisti del territorio che, in periodo di tagli pubblici al settore culturale, continuano a rischiare del proprio”.

Vicenza, le imprese artigiane tornano a sorridere: aumentato il fatturato nel primo trimestre.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza ha condotto un’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2010. Sulle 2.700 imprese interpellate nel primo trimestre del 2010 la dinamica dei fatturati segnala un +5% tendenziale. I settori che hanno mostrato un aumento rilevante sono:

  1. la manifattura (+8,8% della Meccanica);
  2. il Comparto Casa (+ 11,2%);
  3. i Servizi (+10,1%).

Osservando le dinamiche d’impresa, il dato vicentino si conferma migliore di quello complessivo veneto, con un contenuto calo delle aziende su base tendenziale dell’1,1% (contro l’1,3% regionale) e con una significativa diminuzione delle cessazioni (-15%) rispetto al 2009, che toccano così il livello più basso degli ultimi 4 anni.

Buone notizie anche sul fronte occupazione. Si dimezza infatti la media del calo sia a livello locale che regionale (-2,5%) e in un’area come la Chimica-Concia si registra un ritorno alla crescita, pari al + 1,5%.

“Quello che va bene agli artigiani va bene al Paese”. Berlusconi all’assemblea di Confartigianato promette un serio snellimento della burcrazia ed uno Statuto per le imprese.

Il Presidente del Conisglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto all’assemblea della Confartigianato e ha spiegato alla platea la sua idea di snellimento burocratico nel rapporto Stato-Impresa. “Vogliamo fare una rivoluzione nel rapporto tra lo Stato, la Pubblica amministrazione e le imprese: passare dal sospetto alla fiducia”. Questo quanto annunciato dal Presidente all’assemblea, spiegando poi che entro l’autunno il suo intento è quello di mettere mano ad una proposta di legge per lo statuto delle imprese.

L’idea dello Statuto “è riconoscere diritti alle imprese, è la via italiana alla realizzazione dello Small business act dell’Ue”. Ribadendo che quello che va bene agli artigiani va bene all’Italia, il Presidente del Consiglio ha concluso sottolineando che “anche prima dell’approvazione dello Statuto delle imprese prometto che entro questo mese sarà emanato il decreto del ministro dell’Ambiente che prevede per il Sistri una riduzione di almeno il 70% degli organi sia burocratici che economici per queste imprese”.

Turismo: no alla tassa di soggiorno. Parola di Ministro.

È da tempo che si discute sull’eventualità di inserire una tassa di soggiorno a carico dei turisti. Adesso tra i sostenitori del “no”, ad auspicare che l’attuazione della tassa in questione non trovi concreta attuazione arriva anche un testimonial d’eccellenza: Michela Vittoria Brambilla. Infatti anche il Ministro del Turismo, l’On. Brambilla, a margine dell’assemblea di Federalberghi, ha dichiarato che “sarebbe un errore grave tassare il turista ed inoltre sarebbe una tassa iniqua perché colpirebbe un solo segmento”. Certo, qualora dovesse essere introdotta qeusta tassa di soggiorno, il turismo si troverebbe davvero in balia di una politica schizofrenica, che soltanto qualche mese fa, concedeva i buoni-vacanza per agevolare il settore ed incentivare le famiglie.

Impresa in un giorno: si può fare.

In Italia presto sarà possibile aprire una nuova impresa in un solo giorno. Anche questo è uno dei temi della manovra correttiva esaminata lo scorso 25 maggio 2010. Secondo la nuova procedura, ogni cittadino potrà presentare la dichiarazione di inizio attività al Registro delle imprese, se decide di accompagnarla alla comunicazione unica oppure allo sportello unico per le attività produttive, che potrà avvalersi della collaborazione delle Agenzie per le imprese previste da un altro regolamento.

S.O.S. Impresa Italia, il progetto salva-impresa prorogato per altri sei mesi.

Sos Impresa Italia, progetto lanciato a fine 2009 da Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e UniCredit Group con l’obiettivo di traghettare in sei mesi fuori dalla crisi almeno diecimila imprese sane a rischio chiusura, sarà prorogato per altri sei mesi.  Nella prima fase del progetto (durata circa sette mesi) 11.600 piccole imprese italiane sono riuscite a superare una fase di difficoltà dovuta alla crisi finanziaria grazie a nuovi finanziamenti, interventi di proroga delle scadenze o rimodulazione delle loro linee di credito e oltre 15.000 aziende sono state assistite, nella loro regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti.

Inoltre Unicredit si è detta già pronta ad aderire ad una eventuale proroga alla moratoria sui finanziamenti alle Pmi concordata tra Associazioni di categoria, Abi e Governo. In particolare, in 7 mesi sono stati attivati tavoli di lavoro congiunto su tutto il territorio nazionale, definite insieme con le Associazioni le linee guida e le regole di funzionamento, realizzati 50 tavoli a livello regionale (che vengono riconvocati con cadenza mediamente bimestrale) ed è stata realizzata una newsletter mensile alle Associazioni per garantire costante monitoraggio dell’iniziativa. Nel 2009 circa un terzo dei nuovi finanziamenti (oltre 3 miliardi di nuovi finanziamenti a più di 30.000 aziende) sono stati fatti con Associazioni e Confidi. Anche nel 2010 continua il grande apporto di Associazioni e Confidi con oltre 1 miliardo di finanziamenti, mantenendo (e anzi aumentando) il tasso di accettazione delle domande, a testimonianza del supporto del Gruppo alle PMI (dal 76 al 79%). Sul totale delle imprese clienti di UniCredit negli ultimi 13 mesi il 21% ha avuto almeno un momento di tensione finanziaria ma di queste solo il 3,2% (in controtendenza con la media italiana del 6,7% – fonte Rapporto Prometeia) non è riuscito a superare le difficoltà ed è sfociata in un default oppure ha avuto una richiesta di rientro sui finanziamenti. I risultati sono stati presentati da Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit Group, Luigi Taranto, Direttore generale Confcommercio, Cesare Fumagalli, Segretario generale Confartigianato, Sergio Silvestrini, Segretario generale Cna, Leopoldo Facciotti, Vice Segretario nazionale Casartigiani, e Sergio Bertani, Responsabile crediti Retail Italy di UniCredit Group nel corso del tavolo nazionale di lavoro a Roma. “La crisi iniziata nel 2007 è stata molto dura ma non ha messo in discussione il modello produttivo italiano – ha osservato ancora Nicastro – si è trattato piuttosto di un crollo del commercio mondiale che ha colpito soprattutto imprese e settori a forte vocazione manifatturiera. In una fase di forte discontinuità dell’economia si è dunque prospettata l’esigenza di un nuovo modo di fare banca ed è per questo che UniCredit Group, insieme a Confcommercio, Confartigianato, Cna, e Casartigiani, ha dato vita al Progetto Sos Impresa Italia”. Il deputy Ceo di piazza Cordusio ha ricodato che “l’iniziativa nasce da un lungo percorso di collaborazione tra UniCredit, le Associazioni di categoria e i Confidi. Un rapporto che si e’ consolidato nel tempo e ha consentito di continuare nel corso del 2009 a sostenere complessivamente più di 125.000 piccole aziende con oltre 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti”.

Per Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio, “Sos Impresa non deve essere un punto d’arrivo ma un punto di partenza, e per questo occorrono maggiore collaborazione tra privato e pubblico, nuovi modelli contrattuali, più cooperazione tra imprese e sistema del credito”.

fonte: Confcommercio

Capitale di rischio: nel 2009 è stata la scoperta delle piccole imprese italiane.

Le piccole e medie imprese italiane cominciano a scoprire i pregi del capitale di rischio.  Mentre gli effetti della crisi finanziaria internazionale si sono manifestati anche sul venture capital e sul private equity, con un rallentamento dell’attività che nel 2009 ha visto investiti 2,6 miliardi di euro, con un calo del 52% rispetto al 2008 (quando l’investimento aveva superato i 5 miliardi), c’è stato un segnale inusitato sul fronte delle piccole e medie imprese.

Lo scorso anno, in particolare, si è osservato un incremento del peso delle aziende di piccole e medie dimensioni: il 77% degli investimenti (71% nel 2008) ha riguardato imprese con meno di 250 dipendenti. E risultati simili si riscontrano analizzando il fatturato delle società target: il 75% delle operazioni si è concentrato su aziende aventi un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro, contro il 67% del 2008.

Inoltre, metà del totale di operazioni registrate nel 2009 ha riguardato piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Il dato corrisponde al 65% degli investimenti in piccole e medie imprese effettuati nel corso dell’anno. Guardando il fatturato delle società target, invece, emerge che il 60% degli investimenti realizzati nel 2009 in piccole e medie imprese (45% del numero totale di investimenti) ha avuto ad oggetto imprese con un fatturato inferiore ai 10 milioni di Euro. Per quanto concerne la distribuzione geografica degli investimenti, nonostante l’incremento dei capitali destinati ad imprese situate del Sud Italia (108 milioni di Euro, +55% rispetto al 2008), il loro coinvolgimento rimane marginale e pari ad appena il 4% del totale. Risultati analoghi si riscontrano anche in termini di numero di operazioni, con solamente 12 investimenti realizzati nel 2009, corrispondenti ad un peso sul numero totale del 5%. Proprio per favorire l’avvicinamento delle piccole e medie imprese al capitale di rischio, il Ministero dello Sviluppo Economico ha siglato ad aprile scorso un accordo di collaborazione con l’AIFI-Associazione Italiana di Private Equity e Venture Capital, con l’obiettivo anche di organizzare di incontri informativi/formativi in materia con il coinvolgimento delle Associazioni di impresa e delle Camere di Commercio, con una particolare attenzione al Mezzogiorno.

fonte: Ministero dello Sviluppo Economico