Superbonus 110% per eliminazione barriere architettoniche senza disabili

Il legislatore ha posto nel tempo una sempre maggiore attenzione alla libertà di movimento e autonomia dei disabili, proprio per questo la normativa sui benefici fiscali per le ristrutturazioni edilizie prevede la possibilità di considerare tra gli interventi trainati anche quelli volti ad eliminare le barriere architettoniche, ma c’è di più, infatti è possibile avere il Superbonus 110% per eliminazione barriere architettoniche senza disabili e over 65.

Presupposti per il Superbonus al 110%

La normativa sul Superbonus 110% prevede la possibilità di portare in detrazione i costi sostenuti per la ristrutturazione di immobili, affinché si possa ottenere questo beneficio è necessario che i lavori siano in grado di apportare un miglioramento dell’efficienza energetica dello stabile che possa, a sua volta, produrre il recupero di almeno due classi energetiche. La disciplina differenzia tra lavori trainanti, sono quelli che rendono possibile tale recupero e lavori trainati che rientrano nel bonus anche se non portano efficientamento energetico. Tra i lavori trainati c’è l’eliminazione delle barriere architettoniche, ad esempio installazione di ascensori, montascale e realizzazione di rampe di accesso per disabili.

Se vuoi conoscere la differenza tra lavori trainanti e lavori trainati leggi l’articolo: Lavori trainanti nel Superbonus 110%: scopriamo quali sono

Il Superbonus al 110% per eliminazione barriere architettoniche senza disabili: si può ottenere?

La domanda che molti si sono posti è: ma se vivo in un condominio in cui non sono presenti disabili e voglio comunque eliminare le barriere architettoniche, possono portarle in detrazione con il Superbonus al 110%? Proprio a causa della frequenza di tale domanda, nel mese di aprile 2021 il deputato Gian Mario Fragomeli ha posto un’interrogazione parlamentare al fine di richiedere chiarimenti sull’applicazione del Superbonus 110% a “talune fattispecie di interventi edilizi”. A tale interrogazione ha risposto il Ministero dell’Economia. Nel dettaglio, la questione posta sottolinea che in realtà nei condomini, pur in assenza di disabili, è comunque importante favorire il loro accesso che può essere dettato dall’esigenza di acquistare o avere in locazione delle unità abitative o che semplicemente debbano recarsi presso lo stabile per accedere a servizi o per altri motivi.

Ministero dell’Economia: si può usufruire del Superbonus 110% per ascensori e motascale anche in assenza di disabili

Il Ministero dell’Economia ha accolto tale tesi, ciò anche tenendo in considerazione la guida dell’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 19/E dell’8 luglio 2020 in cui si sottolinea che le detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche spettano anche in assenza di disabili all’interno dell’unità abitativa che viene ristrutturata o nel condominio. La circolare in oggetto non riguarda il Superbonus 110%, ma le altre agevolazioni già previste in passato, ma sottolinea il Ministero dell’Economia che l’applicazione di essa debba essere estesa anche al Superbonus 110%.

Dello stesso avviso è anche il Ministero per la Transizione Ecologica che sottolinea che tali interventi sono qualificati come Trainati e possono ottenere le detrazioni al 110% in tutti i casi in cui siano svolti contestualmente alla realizzazione di lavori Trainanti che consentono il recupero di 2 classi energetiche.

Ricordiamo che le detrazioni si possono usufruire anche con cessione del credito all’impresa che si occupa dei lavori, che fornisce i materiali, alla banca o ad altro soggetto e che delle stesse possono usufruire anche coloro che non hanno un reddito, per saperne di più leggi l’articolo: Chi non ha reddito può usufruire del bonus al 110%? Ristrutturare cedendo il credito.

 

Quale percentuale di invalidità per legge 104?

Per il riconoscimento dell’invalidità un cittadino deve sottoporsi a visita medica che attesti e che certifichi il suo stato. Allo stesso modo, sempre con una visita di accertamento, una persona può accedere, in base al suo stato di handicap, ai benefici che sono previsti dalla legge 104/92. Ma detto questo, qual è la percentuale di invalidità che permette l’accesso alle agevolazioni per legge 104?

Qual è la percentuale di invalidità per legge 104 e come accedere alle agevolazioni?

Al riguardo c’è da dire che la percentuale di invalidità deve essere superiore al 33,33%, ma si tratta solo di una condizione necessaria ma non sufficiente. In quanto, come sopra accennato, per il riconoscimento di un handicap, e per le conseguenti agevolazioni per legge 104, è sempre necessario sostenere e superare la visita che è distinta da quella per il riconoscimento, da parte dell’INPS, dello status di invalido.

La legge 104, che in Italia a livello legislativo è una delle pietre miliari a sostegno dei portatori di handicap, mira con i benefici e con le agevolazioni concesse ad eliminare o comunque a lenire tutte le difficoltà che portano non solo alla riduzione della capacità lavorativa, ma anche alla regolare integrità e dignità a livello fisico, psichico ed anche sociale.

L’accesso ai benefici della legge 104, in particolare, risulta essere strutturato in tre fasi. Nel dettaglio, il primo step è quello di ottenere il certificato da parte del proprio medico curante. Dopodiché si inoltra la documentazione dei requisiti sanitari all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) avvalendosi del canale online, tramite il call center dell’Istituto di previdenza oppure chiedendo il supporto e tutta l’assistenza necessaria ad un patronato sul territorio. L’ultimo step è poi quello della visita da superare, ovverosia l’accertamento dei requisiti da parte del medico.

Quali agevolazioni sono previste per percentuali di invalidità superiori al 33,33%

Rispettato il requisito minimo di invalidità superiore al 33,33%, e superata la visita per l’accesso ai benefici per la legge 104, attualmente è prevista la concessione gratuita di ausili e protesi. Ma con percentuali di invalidità superiori alla soglia minima i benefici e le agevolazioni previste aumentano.

Nel dettaglio, con un’invalidità dal 46% in poi scatta l’accesso all’iscrizione al collocamento mirato per i disabili, dal 51% si aggiunge pure il congedo per invalidi, e dal 60% c’è pure la possibilità, per chi già lavora, di passare alle categorie protette. Per le percentuali di invalidità sopra il 66% scatta pure l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie, e sopra il 67% c’è anche l’esenzione parziale dal pagamento del ticket sanitario.

Sopra il 74% di invalidità, oltre alla possibilità di maturare dei contributi aggiuntivi ai fini della pensione, l’INPS riconosce pure l’assegno mensile di invalidità. Per un’invalidità sopra l’80% scatta il diritto al pensionamento anticipato di vecchiaia, mentre con l’invalidità al 100% viene riconosciuta la pensione di inabilità. In più, alla pensione di inabilità, sempre in caso di invalidità al 100%, lo Stato italiano riconosce al cittadino pure l’assegno di accompagnamento. E questo quando, in particolare, l’invalidità causa la mancata autonomia nella deambulazione o comunque l’impossibilità a poter svolgere gli atti della vita quotidiana.

Agevolazioni Legge 104 del 1992 per disabile e familiari

La legge 104 del 1992 prevede misure per “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. A definire l’ambito di applicazione della stessa, è l’articolo 3 della legge che distingue tra persone con handicap e persone con handicap di grave entità e che hanno quindi bisogno di assistenza. Per la definizione si rimanda all’articolo specifico. Le agevolazioni Legge 104 per disabili e per i familiari previste dalla legge 104 del 1992 dipendono molto dalla tipologia di handicap da cui è colpito il disabile. In seguito una breve disamina per capire come muoversi e a cosa si ha diritto.

Legge 104 agevolazioni per disabile e per i familiari: settore auto

La normativa prevede la possibilità di avere delle agevolazioni per l’acquisto dell’auto e per quanto riguarda le imposte. Questa agevolazione è riconosciuta ai disabili e loro familiari in caso di:

  • grave limitazione della capacità di deambulazione o pluriamputati;
  • disabili con ridotte o impedite capacità motorie ( in questo caso per poter ottenere le agevolazioni è previsto che la disabilità sia tale da rendere necessario adattare il veicolo);
  • persone colpite da cecità o sordità;
  • persone con handicap fisico o mentale di grave entità a cui sia stata riconosciuta anche l’indennità di accompagnamento;
  • disabili colpiti da sindrome di Down per i quali è prevista l’indennità di accompagnamento.

In questi casi ai disabili e ai loro familiari è riconosciuta la possibilità di ottenere il pagamento dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di un veicolo, importo massimo è di 18.075,99 euro, e la detrazione dall’IRPEF del 19% dell’importo pagato. Inoltre vi è l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e delle tasse di trascrizione.

Detrazioni per figli a carico

Nel caso in cui si sia genitori di disabili non fiscalmente autonomi è possibile godere delle detrazioni per figli a carico in misura de 1.620 euro se il figlio ha un’età inferiore a 3 anni e 1.350 euro per figli di età pari o superiore a 3 anni.  Se si decide di assumere persone per l’assistenza al disabile è possibile portare in deduzione gli oneri contributivi in misura massima di 1.549,37. Viene riconosciuta la detrazione dall’IRPEF il 19%  delle spese sostenute per il personale dedito all’assistenza, fino ad un massimo di 2.100 euro, questa è ottenibile solo nel caso in cui il reddito non superi i 40.000 euro annui.

Agevolazioni legge 104: permessi lavoro

La prima cosa da sottolineare è che i permessi lavoro non spettano a coloro che rientrano nella categoria dell’articolo 3 comma 1, cioè disabili non gravi, spettano invece a chi ottiene il riconoscimento di una disabilità grave. Possono essere usufruiti dal disabile stesso, oppure da coniuge, parte dell’unione civile, convivente,  genitori e parenti entro il 2° grado.

I permessi per il lavoro sono in misura di 2 ore giornaliere o 3 giorni al mese continuativi o frazionati per il lavoratore disabile oppure 3 giorni al mese per gli altri soggetti visti in elenco. A costoro i permessi retribuiti da lavoro spettano solo se il disabile non si trova in una struttura di ricovero.

Discorso diverso deve essere fatto nel caso in cui il disabile sia un bambino. In tal caso per i bambini fino a 3 anni di età i genitori possono usufruire di un prolungamento del congedo parentale per un periodo complessivo (tra i due genitori) non superiore a 3 anni e da utilizzare entro il 12° anno di età del minore. Inoltre, fino al compimento del terzo anno i genitori possono ottenere 2 ore di permesso retribuito al giorno o 3 giorni al mese. Fino al 12° anno restano le misure ora viste, ma il genitore perde l’opportunità di avere le 2 ore giornaliere di permesso, può quindi usufruire solo dei 3 giorni mensili.

Dal compimento del 12° anno c’è diritto solo ai 3 giorni mensili.

Congedo Parentale straordinario: chi ne ha diritto

Se il soggetto non è semplicemente disabile, ma viene riconosciuta la gravità della situazione, i genitori possono ottenere il riconoscimento del congedo parentale straordinario per un arco temporale complessivo di due anni da distribuire nella vita lavorativa del richiedente. Gli importi dovuti sono a carico dell’INPS, ma anticipati dal datore di lavoro.  Di questo particolare congedo oltre a poterne usufruire i soggetti prima visti, possono usufruirne anche i parenti entro il 3° grado, ma deve essere rispettato un ordine:

  • coniuge/convivente;
  • genitore;
  • figlio convivente;
  • fratelli e sorelle;
  • parenti entro il 3° grado.

Il disabile grave e i familiari fino al secondo grado possono inoltre esprimere una preferenza per quanto riguarda la sede di lavoro, laddove è possibile farlo, in modo che questa sia il più vicino possibile al domicilio. Tali soggetti possono inoltre rifiutare il trasferimento e il lavoro notturno. Su questo punto la Corte di Cassazione ha però stabilito che è possibile fare un’eccezione nel caso in cui la presenza del dipendente in una determinata sede generi tensioni con ripercussioni sul normale svolgimento dell’attività lavorativa.

Agevolazioni legge 104 e spese mediche

La legge 104 del 1992 prevede anche agevolazioni inerenti le spese per le cure del disabile, queste possono essere dedotte dal disabile se economicamente indipendente e quindi non a carico fiscalmente di un altro soggetto, oppure dai familiari nel caso in cui il disabile abbia un reddito tale da non renderlo fiscalmente autonomo.

Tra le spese deducibili vi sono quelle per l’acquisto dei medicinali e assistenza medica e infermieristica. Possono invece essere portate in detrazione, in misura del 19% le spese sostenute per:

  • visite mediche specialistiche;
  • acquisto di mezzi d’ausilio e deambulazione (se non sono a carico del Sistema Sanitario Nazionale);
  • acquisto di poltrone e altri ausili utili a coloro che hanno ridotte capacità di movimento. Infine, deve essere ricordato il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ulteriori agevolazioni legge 104 del 1992

Lo Stato ha previsto il bonus bolletta solo nel caso in cui il disabile a causa della patologia che lo affligge sia obbligato a usare apparecchi elettromedicali di supporto, ad esempio ventilatori polmonari, strumenti per dialisi, sollevatori, materassi antidecubito e simili.

Per l’acquisto di strumenti tecnici e informatici, ad esempio PC, è prevista l’IVA agevolata al 4% e la detrazione del 19% del costo sostenuto solo nel caso in cui tali strumenti siano necessari per migliorare la qualità della vita del disabile, ad esempio per migliorare la capacità di relazione interpersonale.

Disabili, agevolazioni fiscali: beneficiari e situazioni in cui si verificano

Le persone disabili e i loro familiari possono godere di molte agevolazioni fiscali: quando, quali sono, beneficiari, regole e modalità per richiederle.

Le detrazioni IRPEF per figli disabili a carico

  • 1.620,00 € per figlio se di età inferiore a tre anni;
  • 1.350,00 € per figlio se di età uguale o superiore a tre anni;

La detrazione aumenta di 200,00 € per ogni figlio a partire dal primo, nel caso di più di tre figli.

Le detrazioni IRPEF sono calcolate in modo inversamente proporzionale al reddito e si annullano per redditi che superano i 95.000 euro all’anno.

Acquisto di veicoli: benefici fiscali

  • Detrazione Irpef del 19% per acquisto, manutenzione o riparazione (se sostenute entro 4 anni dall’acquisto del mezzo) di autovetture senza limiti di cilindrata, e di altri veicoli (nuovi o usati) per una spesa massima di 18.075,99 euro;
  • Esenzione del bollo auto e imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà;
  • Iva al 4% sull’acquisto di autovetture nuove o usate, ma anche in leasing traslativo con motore elettrico di potenza non superiore a 150 Kilowatt; con motore a benzina o ibrido fino a 2.000 cm cubici; con motore diesel o ibrido fino a 2.800 cm cubici.

Le agevolazioni spettano una sola volta nel corso di un quadriennio, salvo furto o cancellazione del precedente veicolo dal PRA, per demolizione. L’erede ha la possibilità di cedere il veicolo ereditato dalla persona portatrice di handicap, anche prima dei due anni dall’acquisto con IVA agevolata, senza che ciò implichi l’obbligo di versamento della differenza d’imposta.

Agevolazioni fiscali: beneficiari e veicoli di riferimento

I beneficiari delle agevolazioni fiscali sono rappresentati dalle persone sorde e non vedenti; da portatori di disabilità psichica o mentale che hanno ottenuto l’indennità di accompagnamento o con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni; disabili con ridotte o impedite capacità motorie permanenti.

I veicoli di riferimento sono:

  • autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo (max 9 posti) e autoveicoli specifici per il trasporto di cose o persone muniti di speciali attrezzature;
  • autocaravan con una speciale carrozzeria ed attrezzati al trasporto (max 7 posti);
  • motocarrozzette a tre ruote per il trasporto (max 4 posti) con carrozzeria idonea;
  • motoveicoli per trasporto promiscuo o specifici a tre ruote per il trasporto di cose o persone muniti di speciali attrezzature relative a tale scopo.

Ausili tecnici e informatici: agevolazioni

  • detrazione IRPEF del 19% dei costi d’acquisto per sussidi informatici e tecnici;
  • IVA al 4% sulla spesa sostenuta;
  • detrazioni per le spese di acquisto e mantenimento concernenti il cane guida per i non vedenti;
  • detrazione IRPEF del 19% spese per i servizi di interpretariato dei sordi.

I costi sostenuti per l’acquisto di telefonini per sordomuti, sussidi informatici e tecnici e cucine, si può fruire della detrazione solo nel caso di collegamento funzionale tra il sussidio tecnico informatico e lo specifico handicap.

Barriere architettoniche: detrazioni e interventi

Per ristrutturazione edilizia sugli immobili: detrazione 50% su un massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta tra il 26/06/2012 e il 31/12/2020. Detrazione 36% su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021.

Altri interventi agevolati riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di strumenti che, con la comunicazione, la robotica e ogni altro strumento tecnologico siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di grave disabilità.

Le spese sanitarie

Sono interamente deducibili dal reddito complessivo del disabile: le spese mediche generiche e le spese di assistenza specifica (anche per un familiare disabile non a carico). Dall’imposta possono essere detratte le spese sanitarie specialistiche per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro.

Sono ammesse integralmente alla detrazione del 19%, con la franchigia di 129,11 euro per:

  • spese effettuate il trasporto in ambulanza del disabile o compiuto dalla Onlus;
  • acquisto di arti artificiali per la deambulazione o di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale o di componenti di cucine basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, preposte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei disabili;
  • costruzione di rampe per l’eliminazione delle barriere architettoniche alle abitazioni, siano esse interne che esterne;
  • rendere idoneo l’ascensore a contenere la carrozzella e l’installazione e la manutenzione della pedana di sollevamento installata nell’abitazione della persona con disabilità;
  • i mezzi fondamentali all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili.

Assistenza personale: agevolazioni fiscali

  • deduzione dei contributi (fino a 1.549,37 euro) per addetti a servizi domestici e assistenza personale o familiare;
  • detrazione spese per addetti all’assistenza personale (fino a 2.100 euro) per redditi fino a 40.000 euro;
  • detrazione spese per il familiare non autosufficiente anche se non a carico e anche se le prestazioni di assistenza sono rese da una casa di cura o di riposo; da una cooperativa di servizi; da un’agenzia interinale.

Polizze assicurative: detrazioni

  • detrazione di 530 euro per le polizze che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente;
  • detrazione di 1.291,14 euro per le polizze che coprono il rischio di non autosufficienza;
  • 750 euro per i premi versati per le polizze assicurative a tutela delle persone con disabilità grave che coprono il rischio di morte. Se nel contratto di assicurazione sono indicati più beneficiari e uno dei quali ha una grave disabilità, l’importo massimo detraibile deve essere ricondotto all’unico limite più elevato di 750 euro.

L’imposta agevolata su successioni e donazioni

Solo sulla parte della quota ereditata (o donata) che supera l’importo di 1.500.000 euro; l’esenzione per i beni e i diritti conferiti in un trust o gravati da un vincolo di destinazione e per quelli destinati a fondi speciali creati per i portatori di grave disabilità.

Toscana, contributi per assunzioni di disabili

Buone notizie per le assunzioni di disabili in Toscana. La Provincia di Arezzo ha infatti messo a disposizione circa 300mila euro per sostenere e favorire le assunzioni di disabili dando così seguito alla legge 68/99.

I contributi possono essere richiesti da imprese private, cooperative sociali e ONLUS, anche non obbligate ai sensi della legge 68/99, che abbiano la propria sede operativa nel territorio della provincia di Arezzo.

Diverso l’importo del contributo massimo per ciascuna delle assunzioni di disabili, a seconda della tipologia di contratto con i quali saranno inquadrati e in base al punteggio derivante dalla griglia di valutazione:

  • 8mila euro per le assunzioni a tempo indeterminato;
  • 6 mila per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato;
  • 6mila per contratti non inferiori a 12 mesi;
  • 3mila per l’adeguamento e/o la trasformazione del posto di lavoro o l’acquisto di apparecchiature utilizzate dal disabile assunto (importo cumulabile con quello relativo ai primi due casi.

Inoltre, il bando per le assunzioni di disabili prevede l’erogazione di voucher da 3.500 euro per l’inserimento in ambito lavorativo di soggetti con gravi disabilità motorie o colpiti da invalidità psichica/mentale/sensoriale/neurologica, qualora questi siano presentati da aziende private o cooperative sociali di tipo B, non soggette all’obbligo di assunzioni di disabili ai sensi della legge 68/99.

Questi i requisiti cui devono rispondere le imprese per poter accedere ai contributi per le assunzioni di disabili:

  • essere in regola con l’applicazione del CCNL;
  • essere in regola con i versamenti contributivi e assicurativi obbligatori;
  • essere in regola con la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Per maggiori informazioni sul bando e per scaricare la relativa modulistica da presentare per accedere ai contributi, cliccare qui.

Siena: incentivi alle imprese per l’assunzione di persone con disabilità

Favorire l’occupazione e la qualità del lavoro attraverso incentivi alle imprese per l’assunzione di persone con disabilità. E’ questo il primo obiettivo dell’avviso aperto dalla Provincia di Siena che finanzia, attraverso il Fondo regionale disabili, interventi tesi a incentivare nuovi percorsi di inserimento lavorativo. I contributi, per un totale di oltre 600 mila euro, sono riservati a imprese private, cooperative sociali, associazioni e onlus che perseguono progetti di inserimento lavorativo di persone con disabilità iscritte negli elenchi della Provincia di Siena (di cui all’art.8 della legge n. 68 /’99). L’occupazione femminile sarà sostenuta attraverso una maggiore attribuzione di punteggio ai progetti che riguardano donne con disabilità.

L’incentivo consiste in contributi economici straordinari dettagliati all’interno dell’avviso, che ha validità fino al 28 settembre 2012. Si va dal finanziamento per assunzioni con contratto a tempo indeterminato ai progetti di tirocinio formativo retribuito finalizzato all’inserimento; dall’adeguamento del posto di lavoro alle necessità della persona con disabilità all’abbattimento barriere architettoniche nella sede di lavoro. La prima scadenza per la presentazione dei progetti con relativa richiesta di finanziamento è fissata per il 16 marzo. Successivamente, e fino a esaurimento delle risorse disponibili, domande e richieste di contributo dovranno essere presentate entro le seguenti date: 30 aprile; 29 giugno e 28 settembre 2012.

«L’avviso – spiega l’assessore al welfare, politiche attive del lavoro e pari opportunità della Provincia di Siena, Simonetta Pellegrini – nasce in un contesto di crescenti incertezze e difficoltà per le persone appartenenti alle fasce più deboli del mercato del lavoro. Per loro la crisi economica ha acuito il rischio di esclusione sociale. Attraverso le risorse messe a diposizione dal fondo regionale, come amministrazione puntiamo soprattutto a migliorare l’inserimento e reinserimento lavorativo delle persone con disabilità, guardando anche a coloro che risultano in situazione di maggiore svantaggio. Per questo abbiamo scelto di sostenere maggiormente i progetti che riguardano donne con disabilità».

Modalità di presentazione delle domande. La documentazione da produrre, il dettaglio degli interventi, gli adempimenti e i vincoli dell’impresa che ottiene il contributo e le modalità di erogazione del finanziamento sono tutte contenute all’interno dell’avviso, disponibile sul sito dei Centri per l’impiego della Provincia di Siena. Le domande potranno essere consegnate a mano o inviate per raccomandata a Provincia di Siena Settore Formazione e Lavoro – U.O. Collocamento mirato – L.68/1999, Via Fiorentina, 91 – 53100 Siena. Per informazioni è possibile chiamare il Numero Verde 800904504 o rivolgersi ai Centri per l’impiego nelle sedi di Siena, Poggibonsi, Sinalunga e Abbadia San Salvatore.

Fonte: youandnews.com

Arriva il decreto semplifica-Italia

di Vera MORETTI

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “semplifica-Italia”, realizzato per semplificare la vita dei cittadini nei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione, per rimanere in linea con la Commissione Europea.
Si potrà risparmiare, oltre che tempo, anche denaro.

Vi ricordate le lunghe attese per ottenere un documento, o le risposte “sibilline” che non chiarivano quasi mai i dubbi di chi, spaesato in un mare di cavilli burocratici, non sapeva a chi rivolgersi? Tutto ciò dovrebbe appartenere ad un’epoca passata e, se davvero burocrazia e attese estenuanti dovessero finire, saremmo tutti lieti di dimenticarcene.

Tra gli esempi delle procedure che subiranno una drastica semplificazione, ci sono il cambio di residenza, che avverrà per via telematica e sarà attivo da subito, ma anche l’iscrizione alle liste elettorali, i certificati anagrafici e il rinnovo dei documenti di identità, nonché la partecipazione ai conti pubblici avverranno online. Anche il cambiamento di stato civile e i certificati di nascita e morte saranno semplificati, così come sarà molto più facile ricordarsi della scadenza del proprio documento di identità, che avverrà nel giorno del compleanno.

Anche gli stranieri verranno agevolati con la modalità telematica, ad esempio con le comunicazioni tra Comuni e Questure relative ai cartellini delle carte d’identità e alle iscrizioni, cancellazioni e variazioni anagrafiche degli stranieri, tutte online. Questo consentirà un risparmio quantificabile in almeno 10 milioni di euro all’anno (tenendo conto solo delle spese di spedizione).

I disabili saranno alleggeriti di molte pratiche burocratiche, poiché potranno usare il verbale di accertamento di invalidità anche per i contrassegni per parcheggiare nel centro storico o per ottenere l’esenzione dal bollo e dall’imposta di trascrizione al Pra, oltre al regime agevolato di Iva per l‘acquisto dell‘auto.
A proposito di automobili, i guidatori ultraottantenni potranno rinnovare più agevolmente la patente, con scadenza biennale.

Verrà poi introdotta l’agenda digitale, presente già in molti Paesi, e si articolerà in quattro punti:

  • Lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Ancora oggi, quasi 8,5 milioni di italiani si trovano in condizione di “divario digitale” e più di 6000 centri abitati soffrono un «deficit infrastrutturale» che rende più complessa la vita dei cittadini.
  • Utilizzo dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza.
  • Le amministrazioni pubbliche useranno «la nuvola» digitale ( cloud), cioè la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni.
  • Incentivi alle smart communities , cioè gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise.

A rendere più facile la vita dei giovani sarà l’istituzione di un portale unico delle università consultabile in italiano e in inglese per poter reperire ogni dato utile per la scelta degli studenti.
Inoltre, dall’anno accademico 2013-2014, la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami, compreso quello di laurea, avverranno per via informatica, ma anche l’attribuzione di borse di studio avverrà per vie più fluide.

Anche la vita delle imprese sarà semplificata, grazie ad una riduzione radicale di controlli e verifiche per costituire un’impresa.
Chi è già imprenditore, comunque, potrà acquisire tutte le informazioni utili per il loro lavoro accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali. Con “semplifica Italia” tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno.

Ci sarà anche una sola autorizzazione ambientale per le Pmi (piccole e medie imprese) che oggi sono tenute a una serie di adempimenti di competenza di diverse amministrazioni e che generano costi molto elevati. Le piccole e medie imprese risparmieranno anche sui costi della gestione amministrativa, annualmente 140 milioni di euro.
È previsto inoltre, che il Dipartimento della Funzione pubblica predisponga una relazione complessiva, contenente il bilancio annuale degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati, con evidenziato il risultato riferito a ciascuna amministrazione, visto che attualmente gli oneri amministrativi totali sulle imprese sono stimati in oltre 23 miliardi di euro all’anno con ben 81 diverse complesse procedure.

Per quanto riguarda, invece, la privacy, è stato eliminato l’obbligo di predisporre ed aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza, non previsto tra le misure di sicurezza richieste dalle direttive europee, così come è stata eliminata la duplicazione nelle certificazioni di conformità.
Cambia la vita anche per gli autotrasportatori, che potranno circolare anche nei giorni pre e post festivi, e delle aziende di panificazione: per loro niente più obbligo di chiusura domenicale e festiva.

Anche le procedure amministrative saranno radicalmente semplificate, tramite decreti del governo. Per accelerare i tempi di conclusione dei procedimenti, sono stati introdotti due strumenti:

  • I ritardi incideranno direttamente sulla valutazione professionale dei manager pubblici (oltre che sulla responsabilità disciplinare e contabile dei funzionari).
  • Chiunque, a fronte di un ritardo ingiustificato, potrà rivolgersi a un dirigente-commissario (preventivamente individuato dal vertice dell’amministrazione, in accordo con il vertice politico, ministro o sottosegretari) che dovrà concludere la pratica nel minor tempo possibile.