Concorsi Pubblica Amministrazione: arrivano le quote rosa

Ancora novità nel reclutamento nelle Pubbliche Amministrazioni, il 5 ottobre è stato approvato in via preliminare il regolamento che modifica il reclutamento in PA e introduce le quote rosa. Il provvedimento finale dovrà essere emanato con DPR.

Concorsi Pubblica Amministrazione con procedure automatizzate e decentralizzate

Il decreto approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri indica i requisiti generali per l’accesso alla Pubblica Amministrazione e andrà a modificare il DPR 487 del 1994. Nel comunicato rilasciato a margine dell’approvazione si conferma che le procedure per il reclutamento devono essere improntate ai criteri di imparzialità, economicità e celerità. Il reclutamento deve inoltre avvenire mediante concorsi pubblici, come d’altronde previsto dalla Costituzione all’articolo 97. La selezione, al fine di favorire la più ampia partecipazione, potrà avvenire anche tramite procedure automatizzate e decentralizzate.

Le procedure di selezione devono essere organizzate in modo che consentano la più ampia partecipazione possibile dei concorrenti. Viene ribadito che il fulcro centrale per il reclutamento resta il portale InPA (portale unico per il reclutamento) che dovrà essere utilizzato dal primo novembre 2022 anche dagli enti locali, tra cui le Regioni.

Concorsi pubblici: potranno partecipare soggetti con status di rifugiati

Tra le novità importanti del decreto proposto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, vi sono due elementi. In primo luogo potranno partecipare alle procedure concorsuali i titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria e i cittadini di Paesi terzi che siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. In questo caso per poter accedere al concorso è necessario avere una buona conoscenza della lingua italiana, il godimento dei diritti civili e politici nel Paese di appartenenza o di provenienza e tutti gli altri requisiti richiesti dal bando a coloro che hanno cittadinanza italiana.

La seconda novità è la previsione di quote rosa all’interno dei bandi. L’obiettivo è garantire l’equilibrio di genere nelle Pubbliche Amministrazioni. Proprio per questo secondo le indicazioni del decreto, che ricordiamo ancora non è definitivo, per ogni qualifica messa a concorso è necessario tenere in considerazione la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che lo bandisce. Se all’interno dell’amministrazione meno del 30% delle posizioni è coperto da uno dei due sessi, a parità di titoli e di merito si applica il criterio di preferenza per il sesso meno rappresentato.

Diciamo che il decreto non parla esattamente di quote rosa, ma di rappresentanza adeguata di entrambi i sessi, infatti potrebbe verificarsi anche il caso opposto, cioè che gli uomini siano rappresentati in proporzione inferiore al 30%.

Per quanto riguarda le procedure aperte ricordiamo il bando per allievi agenti Polizia di Stato

A breve dovrebbe invece arrivare il bando per il concorso funzionari Agenzia delle Entrate

Linea Amica Digitale: canale diretto per aziende e cittadini verso la PA

Spesso siamo sopraffatti dagli impegni e non riusciamo a seguire con attenzione tutte le procedure che in realtà ci interessano nella quotidianità, ad esempio il rapporto con la Pubblica Amministrazione, l’accesso ai servizi tramite la rete gestiti da diversi siti e tutto ciò che ne consegue. Per aiutare Pubbliche Amministrazioni, cittadini e imprese, nasce Linea Amica Digitale anche conosciuta con l’acronimo LAD. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è la Linea Amica Digitale e quali sono gli obiettivi

Linea Amica Digitale è un progetto afferente al Ministero per la Pubblica Amministrazione e voluto dal ministro Renato Brunetta. Si trova all’indirizzo internet www.lineamica.gov.it. Il progetto in realtà è una rivisitazione di Linea Amica, servizio che restò in vigore dal 2009 al 2015 e poi messo in cantina. Oggi torna in una versione innovativa e soprattutto digitale con l’obiettivo di fornire supporto costante ai cittadini attraverso la chatbot. Il servizio inoltre è rivolto alle aziende e alle Pubbliche Amministrazioni che hanno bisogno di aiuto e informazioni per districarsi nel nuovo modo di amministrare la cosa pubblica che punta molto, se non tutto, su servizi digitali e soprattutto più efficienti.

Nasce con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione puntando su qualità dei servizi, innovazione e trasparenza, facilità di accesso e usability. Si tratta di un sito Multicanale e di conseguenza tramite esso sarà possibile accedere a servizi afferenti diversi comparti del sistema pubblico. Il sito è molto intuitivo, semplice da utilizzare, chiaro e allo stesso tempo utile.

I servizi offerti da Linea Amica Digitale

Linea Amica Digitale fornisce molti servizi utili, ad esempio andando alla sezione del sito Servizi Online è possibile accedere a tutti i siti della Pubblica Amministrazione. La sezione è divisa in diverse sottosezioni, sono:

  1. Istruzione e formazione: cliccando sulla relativa icona si potrà atterrare direttamente al sito ufficiale del MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca), da qui si potrà accedere a tutti i relativi servizi destinati alle famiglie, agli studenti, agli insegnanti e a tutto il personale dipendente del Ministero.
  2. Tasse e Fisco: cliccando sull’icona si atterra al sito dell’Agenzia delle Entrate e quindi si potrà accedere con le proprie credenziali ai servizi online offerti ai cittadini, gestire la propria posizione, accedere al cassetto fiscale, effettuare pagamenti in sospeso e utilizzare tutti i servizi in genere messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
  3. Previdenza: in questo caso si accede a tutti i servizi dell’INPS, quindi al fascicolo previdenziale del cittadino, si potranno inoltrare le richieste per accedere a bonus gestiti dall’INPS e a tutti i servizi messi a disposizione di professionisti e aziende dall’INPS.
  4. Lavoro e politiche Sociali: in questo caso è possibile accedere direttamente a clic lavoro che fornisce supporto ad aziende e cittadini che hanno bisogno di servizi relativi al lavoro.
  5. Salute: da qui gli utenti possono accedere alla pagina dei servizi messi a disposizione dal Ministero della Salute. I servizi disponibili sono per cittadini, professioni sanitarie e aziende quindi tutti possono trovare la soluzione a piccoli e grandi problemi quotidiani.
  6. Immigrazione: cliccando sulla icona si arriva direttamente alla pagina dei servizi online del Ministero dell’Interno. Si può quindi controllare la pratica per il permesso di soggiorno, si possono trovare i codici per la fatturazione elettronica, si può accedere al commissariato di PS online, questi sono solo alcuni dei servizi.
  7. Servizi Consolari: da qui si accede al Ministero degli Esteri o Farnesina che fornisce supporto a cittadini italiani che si trovano all’estero e stranieri che si trovano in Italia.

Il dato positivo è che cliccando sulle icone non si accede alla homepage dei siti, ma alla pagina dove sono disponibili i servizi online e ciò facilita le operazioni da parte dei cittadini che non devono navigare nei vari siti per trovare ciò di cui hanno bisogno.

Altre sezioni del sito Linea Amica Digitale

Nella sezione del sito dedicata a News e Multimedia ci sono invece tutte le notizie inerenti bandi, novità che possono interessare cittadini e aziende, tutto ciò che riguarda la Pubblica Amministrazione e che va ad incidere direttamente sulla vita delle persone. Nel sito è presente anche un servizio di monitoraggio sui servizi pubblici offerti ed è presente un’area dedicata al Customer Satisfaction volta quindi a misurare la soddisfazione degli utenti e quindi a migliorare le criticità che dovessero presentarsi.

La Linea Amica Digitale è stata realizzata in collaborazione con Formez e proprio per questo motivo dal sito si può accedere direttamente all’area del sito Formez dedicata ai concorsi pubblici gestiti dalla stessa agenzia. Rappresenta quindi una grande opportunità per i cittadini. Ricordiamo che dal Formez si può accedere anche a tutti gli atti dei concorsi pubblici.

Infine, occorre ricordare che il servizio è diretto non solo alle aziende e ai cittadini, ma anche ai Comuni che dalla pagina Linea Amica Digitale possono in modo semplice trovare un punto di riferimento per l’uso delle risorse del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) costruendo anche un percorso di formazione sulle procedure attuative del Piano.

Nuovo Portale per il Reclutamento in PA: oppurtunità per professionisti

Il 23 novembre 2021 il ministro Renato Brunetta ha presentato il nuovo portale per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione. Lo stesso ha l’obiettivo di aiutare nel trovare circa 500.000- 600.000 professionisti impegnati nella realizzazione dei progetti legati alle risorse del PNRR. Ecco tutti i dettagli del portale per il reclutamento in PA.

Il fabbisogno per il reclutamento in PA

La prima cosa da sottolineare è che il piano assunzionale reso noto dal Ministro non è approvato dalle associazioni di settore, infatti  Unioncamere ha già dichiarato che per assicurare l’efficienza nella Pubblica Amministrazione, servirebbero almeno 700.000 unità di personale.

Il portale InPA è attivo già dal mese di agosto 2021, l’obiettivo è rendere edotti i professionisti interessati a lavorare con la Pubblica Amministrazione delle opportunità di lavoro presenti, quindi un collegamento ufficiale e veloce tra la Pubblica Amministrazione e chi invece vuole iniziare a lavorare in questo settore che può essere attraente per molti. L’annuncio del Ministro per la Pubblica Amministrazione è inerente la pubblicazione a breve di un bando per il reclutamento di 1000 persone che saranno occupate nelle Regioni in mansioni inerenti la semplificazione di procedure complesse.

Come funzionerà il portale per il reclutamento InPA?

Il portale InPA www.inpagov.it è diviso in due parti, in una sono comprese le normali procedure di selezione tramite concorso ordinario, solitamente i concorsi sono volti al reclutamento di personale a tempo indeterminato. Il Ministro Brunetta ha sottolineato durante la conferenza di presentazione che grazie allo Slocca Concorsi, le procedure svolte hanno una durata inferiore a 100 giorni, in media si tratta di 86 giorni. La seconda parte invece mira al reclutamento di personale impiegato nella realizzazione di progetti del PNRR, in questo caso la ricerca è diretta a professionisti esperti che avranno un contratto a tempo determinato e legato esclusivamente alla realizzazione del progetto stesso.

Nel sito è presente una sezione per la registrazione, una volta registrati si può compilare il proprio curriculum. Non solo, infatti sono stati creati dei collegamenti con piattaforme come LinkedIn e con associazioni di professionisti. Grazie all’insieme di questi 3 strumenti è possibile ad oggi contare un bacino di utenza di 5,6 milioni di curricula, mentre le persone iscritte direttamente tramite InPA sono 95.000. Si spera che l’utenza possa aumentare. Infatti sicuramente i 95.000 iscritti alla piattaforma sono interessati al lavoro in PA, mentre gli altri utenti degli ordini professionali o semplicemente iscritti a LinkedIn, non è detto siano interessati.

La registrazione e l’accesso al sito si può fare tramite l’uso di un codice di identità digitale, si può trattare di un codice:

  1. SPID;
  2. CIE;
  3. CNS.

Chi sono i professionisti reclutati per il PNRR

I professionisti ricercati al fine di dare attuazione al PNRR avranno un contratto a tempo determinato della durata massima di 5 anni. Dovranno collaborare con i vari enti ( la selezione pubblicata a breve per 1000 professionisti prevede il coinvolgimento della Regione, ma di fatto possono accedere anche i comuni che ottengono fondi e altri enti), svolgendo mansioni specifiche rispetto al loro percorso di formazione e di lavoro.

Si tratta solitamente di esperti di diritto, ingegneri, architetti, ma anche tecnici informatici. Gli interessati possono candidarsi ai vari progetti, allo stesso tempo le Pubbliche Amministrazioni possono effettuare delle ricerche all’interno del data base, scegliere dei professionisti e proporre dei contratti. Naturalmente non mancano dubbi sull’efficienza di tali meccanismi di reclutamento in PA.

Tra le novità presentate dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta lo scorso 23 novembre 2021 vi è la Linea Amica Digitale, si tratta di un servizio di raccordo tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini, infatti le prime potranno ottenere supporto nella gestione del piano di attuazione del PNRR mentre i cittadini ottenere un punto di ascolto esprimere dubbi e perplessità. 

Se vuoi conoscere le linee guida per l’utilizzo del PNRR nella Pubblica Amministrazione, leggi l’articolo: PNRR Pubblica Amministrazione: procedure per il reclutamento in PA

Iva rimandata a settembre

Dopo l’Imu, anche l’Iva rischia di essere rimandata a settembre.
Insomma, dove non sembra possibile intervenire drasticamente, si cerca, almeno, di congelare gli adempimenti in attesa di tempi migliori, se mai verranno.

Con la speranza che l’estate porti consiglio, ma soprattutto soldi, dunque, il Governo ha deciso di posticipare la decisione, e c’è già qualcuno che prevede, al rientro dalle vacanze, una mazzata doppia di Imu e di Iva.
Difficile, infatti, pensare ad una cancellazione definitiva delle aliquote. Più facile, invece, una rimodulazione di entrambe, anche se non c’è nulla di certo.

L’esecutivo, per smentire i maligni, sta lavorando per cercare le migliori soluzioni, ma soprattutto le coperture necessarie, in attesa di buone notizie da Bruxelles, per capire come finirà la trattativa sul deficit.

Stefano Fassina, viceministro all’Economia, spiega che “la misura migliore per incrementare l’occupazione è il rinvio dell’aumento dell’Iva. Occorre sospendere l’aumento fino a dicembre e poi procedere strutturalmente. Le risorse si possono trovare“.

Si vedrà. Per ora, godiamoci l’estate senza aumento dell’Iva.

Vera MORETTI

Dissidenti: “siete fuori!”

 

IERI

Missile dalla Corea del Nord: Pyongyang ha sfidato gli avvertimenti internazionali ed ha lanciato questa notte un missile in orbita, poco prima delle 2 ore italiane. Il test missilistico, di lunga gittata, è riuscito ed il satellite è già entrato in orbita. Durissima la reazione di Washington, che ha definito l’atto “altamente provocatorio” perchè mette a rischio la sicurezza dell’intera regione orientale. Il sospetto della Casa Bianca è che si tratti di un test di un missile balistico, in chiara violazione delle risoluzioni dell’Onu. Il missile ha superato la prefettura di Okinawa senza conseguenze, sganciando i primi due stadi nel mar Giallo e al largo delle Filippine.

Chàvez operato: sembra riuscito perfettamente l’intervento chirurgico al quale si è sottoposto nella notte a L’Avana il leader venezuelano Hugo Chavez. Un’operazione durata circa 6 ore che rappresenta il quarto intervento al quale il Presidente si è sottoposto nel tentativo di sconfiggere il cancro scoperto nel 2011. Chàvez qualche giorno fa in un messaggio alla nazione aveva già ‘designato’ il suo successore, il ministro Maduro.

Tre italiani per il Bosone di Higgs: si chiamano Fabiola Gianotti, Guido Tonelli e Davide Guiotto, i tre cervelli della fisica ‘made in Italy’ che sono stati premiati con il Yuri Milner’s Fundamental Physics Prize, una sorta di Nobel della fisica. Cervelli in fuga. Fabiola Gianotti e Guido Tonelli fanno parte infatti del team di 7 scienziati responsabili degli esperimenti di LHC, il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra: il loro riconoscimento (3 milioni di dollari in tutto, non si scherza) è arrivato grazie alla scoperta del Bosone di Higgs, l’inafferrabile  particella che darebbe conto dell’esistenza della massa. Più esiguo il premio, ma sicuramente di valore, per Davide Guiotto, 35 anni, per i suoi studi sulla teoria del campo (rigorosamente estero). Si perchè Guiotto lavora oggi al Perimeter Institute di Fisica Teorica, in Canada, dopo essere passato per la Normale di Pisa,e Princeton, Institute for Advanced Study.

OGGI

Grillo caccia Favia e Salsi: “A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri” congedati così da Beppe Grillo e dal M5S, con un post, i due consiglieri ‘dissidenti’ del movimento dei grillini. Non si tratta tecnicamente di una vera e propria espulsione, dicono dai vertici del Movimento: a Giovanni Favia e Federica Salsi sarà impedito l’utilizzo del logo del M5S. E’ la democrazia 2.0, baby. Scaricati con un post.

Brunetta in mutande per l’Imu: “sto pagando la seconda rata dell’Imu e i soldi non li ho. Ho dovuto chiederli in banca”. No, non è la voce di un qualsiasi italiano medio alle prese con la stangata finale dell’imposta sugli immobili introdotta dal Governo Monti, ma di un certo ex ministro Renato Brunetta. Immediata la reazione della rete, indignata, e del vicecapogruppo di Fli alla Camera, Giorgio Conte: “le parole di Brunetta sono uno schiaffo a tutte quelle famiglie che hanno reali difficoltà economiche e che davvero non riescono ad arrivare alla fine del mese”. Che il professor Brunetta sia proprietario di un intero quartiere?

Ilva confermato il sequestro dei prodotti:  il Gip di Taranto, Patrizia Todisco, ha confermato questa mattina il sequestro dei prodotti finiti dell’Ilva, motivando la decisione con il fatto che il decreto del governo non è retroattivo. Non solo: il Gip ha anche annunciato che 1.400 lavoratori della fabbrica dell’acciaio da oggi resteranno a casa, un numero elevato che va ad aggiungersi agli altri 1.200 messi in Cassa integrazione a causa della crisi. Il dissequestro degli impianti, possibile grazie al decreto legislativo, ma senza la possibilità di utilizzare i prodotti finiti bloccherà comunque la produzione degli altri stabilimenti: nei piazzali, sotto sequestro, sono rimasti infatti 1,7 milioni di tonnellate di merce, per un giro d’affari di circa 1 miliardo di euro.

Anniversario Strage di Piazza Fontana: sono passati 43 anni dall’esplosione che spezzò in due il cuore di Milano. Il 12 dicembre 1969 alle ore 16.37 un boato sventrò la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano: 17 le vittime, 88 i feriti. Una strage, quella di Piazza Fontana, che rieccheggia nella mente dei milanesi e non, che riporta alla mente gli anni di piombo del terrorismo a mano armata. Quello stesso giorno infatti un’altra bomba, fortunatamente inesplosa, venne rinvenuta nella sede della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, mentre un terzo ordigno esplose a Roma alle 16:55 nel passaggio sotterraneo che collega l’entrata di via Veneto della Banca Nazionale del Lavoro con quella di via di San Basilio. Altre due bombe provocarono feriti davanti all’Altare della Patria e all’ingresso del Museo centrale del Risorgimento a Roma. La strage di Piazza Fontana, dopo oltre 40 anni – di indagini, segreti, rivelazioni e false piste – non conosce ancora i nomi dei suoi veri colpevoli, ma soltanto quelli delle sue 17 ignare vittime: Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Corsini, Pietro Dendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia, Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, Carlo Perego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, Attilio Valè, Gerolamo Papetti.

DOMANI

Masterchef 2.0: approda sulla pay tv, su Sky Uno Hd, la seconda edizione del talent di cucina Masterchef, in onda da giovedì 13 dicembre. A giudicare le prove culinarie dei 18 aspiranti chef (provinati tra oltre 18 mila) i tre spietati giudici: Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri. Immutate le prove, dal live cooking, ossia la preparazione in loco in pochi minuti di un piatto con gli ingredienti portati da casa, alla Mystery Box, l’Invention Test e il Pressure Test. L’edizione 2012, che si preannuncia ad alto contenuto social dopo il successo di X Factor 6, accoglie un’importante novità: la Fondazione Banco Alimentare si occuperà di recuperare le eccedenze alimentari, avanzate dalle prove degli aspiranti chef.

Se Santa Lucia si chiama Giunione: è stata ribattezzata la ‘nevicata di Santa Lucia’ la perturbazione che da domani sera colpirà le regioni del Nord Est per poi dirigersi verso il sud dell’Italia. Il ciclone Giunone intesserà in mattina Liguria e Toscana, con piogge fitte, per poi far precipitare i primi fiocchi di neve sulle Alpi, che imbiancheranno anche le zone di pianura, tra Torino e Milano, mentre venerdì la neve raggiungerà anche il Nordest e l’Emilia. Insomma Santa Lucia sarà di bianco vestita quest’anno.

#Cinema1 Il ritorno di Cetto La Qualunque: si intitola ‘Tutto tutto niente niente’ la nuova pellicola con Antonio Albanese nei panni del politicante Cetto La Qualunque. Dopo la scalata alle elezioni del primo film, record d’incassi al botteghino, Cetto ritrova la sua giunta dietro le sbarre dei carceri calabresi, mentre più a nord, Rodolfo Favaretto, è un fermo sostenitore della secessione, con tanto di passione per l’Austria e i traffici clandestini. Terzo protagonista della pellicola, il latitante Frengo Stoppato, che dopo essere stato incarcerato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, finirà al servizio del Presidente del Consiglio. Sogno o son desto?

#Cinema2 Colpi di Fulmine: non chiamatelo Cinepanettone quest’anno, anche se, confezione a parte, gli ingredienti tra uvette d’amore e canditi di gag ci sono tutti. Christian de Sica torna al cinema con una commedia rosa in due episodi sul tema dell’amore a prima vista: lui è uno psichiatra evasore del fisco, che per scampare ai controlli si rifugia in Trentino dove conosce la perpetua Tina, ovvero Arisa, al secolo Rosalba Pippa. Protagonisti del secondo episodio sono invece i comici Lillo e Greg, il secondo nelle vesti di ambasciatore italiano presso la Santa Sede alle prese con la passione improvvisa per una romanesca doc, interpretata da Anna Foglietta.

#Cinema3 Lo Hobbit: arriva nelle sale italiane l’avventura di Bilbo Baggins, l’eroe che cerca di riconquistare il Regno Nanico di Erebor, governato dal drago Smaug. Gli ingredienti del fantasy ci sono tutti: il mago Gandalf il Grigio, i Goblin e gli Orchi e le aride Montagne Nebbiose, e l’immancabile anello del Gollum.

 

Alessia CASIRAGHI

Ultima revisione della Legge di Stabilità

La Legge di Stabilità non ha incontrato molti consensi e quindi i relatori Pierpaolo Baretta e Renato Brunetta si sono messi al lavoro insieme al ministro Piero Giarda, per cercare di affrontare il problema Irpef, evitare l’aumento dell’aliquota intermedia dell’Iva e limare il cuneo fiscale.

I tempi sono brevi, perché la scadenza è prevista per mercoledì. Entro domani, dunque, bisognerà trovare una soluzione, anche se non sembra così semplice.

La copertura della neutralizzazione di entrambe le aliquote Iva, quella dell’11 e quella del 21% costerebbe troppo, ovvero 6,6 miliardi.

L’ipotesi più accreditata sarebbe quella di evitare solo l’innalzamento dell’aliquota intermedia che, assieme a quella del 4%, incide su quasi tutti i consumi base e di prima necessità: un intervento che costerebbe “solo” 2,2 miliardi.

Si ricaverebbero altri 3,5 miliardi dal capitolo Irpef, se fosse accantonato insieme al taglio retroattivo di detrazioni e deduzioni.

Per abbassare la pressione fiscale, invece, sembra che la direzione sia quella delle detrazioni fiscali, che riguardano,ad esempio, lavoro dipendente e carichi familiari.

Una forte fonte di finanziamento potrebbe poi essere il Fondo di 900 milioni appannaggio di Palazzo Chigi, da cui ricavare circa 3-400 milioni (altri 100 per gli esodati, e circa 400 per la non autosufficienza).

Infine altre risorse potrebbero giungere dalla cosiddetta “Agenda Giavazzi”, che riguarda il taglio delle detrazioni alle imprese non più giustificati in termini di politica economica.

Vera MORETTI

Il nuovo redditometro atteso per giugno 2012

Dopo i blitz di Cortina, Milano e Roma, l‘Agenzia delle Entrate annuncia l’arrivo del nuovo redditometro. Sarà operativo da giugno 2012: basato sull’analisi di oltre 100 voci di spesa, e il suo compito sarà quello di misurare e verificare l’effettiva compatibilità fra redditi dichiarati e tenore di vita dei dichiaranti.

Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha specificato che il nuovo redditometro è stato messo a punto analizzando i dati di “oltre 22 milioni di famiglie ovvero circa 50 milioni di soggetti”, mentre la sua sperimentazione durerà fino a fine febbraio.

Nel 2011 sono state passate al vaglio oltre 40 milioni di dichiarazioni dei redditi, che hanno portato nelle casse dello Stat0 rimborsi per 1,7 miliardi di euro. Grazie alla lotta all’evasione fiscale lo scorso anno sono stati recuperati 11,5 miliardi di euro. Più nel dettaglio: oltre 700mila verifiche su imposte dirette, 300mila su materia di registro e circa 11.500 controlli tramite indagini finanziarie.

Nel 2011 è cresciuto in maniera vorticosa anche il numero degli atti intimidatori: 250 dall’inizio dello scorso anno e già 70 nel solo mese di gennaio. Cifre da record, di cui però non c’è nulla di cui vantarsi.

”Nell’emergere della crisi si è tentati di assegnare ad Equitalia l’improprio ruolo di ammortizzatore sociale – spiega Befera. – Siamo consapevoli di dover agire contro dei soggetti che versano in particolari difficoltà economiche ma c’è anche chi ha fatto tutto per pagare le tasse”.

Nel frattempo, piovono polemiche sugli interventi blitz che hanno interessato commercianti, imprenditori e semplici cittadini nei giorni scorsi. “Nessuna volontà di spettacolarizzazione né di fare interventi nel mucchio” ci tiene a rassicurare Befera. E a ‘placare gli animi’ ci pensa anche Renato Brunetta che sottolinea: “l’Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti per incrociare le dichiarazioni dei redditi, gli usi di automobili e oggetti di alta opulenza. Per cui la lotta all’evasione si può fare anche senza spettacolarizzazione”.

Pmi e ambiente: nuove semplificazioni burocratiche in arrivo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi un “pacchetto” di semplificazioni burocratiche in tema di prevenzione degli incendi e di tutela dell’ambiente relativamente agli adempimenti di carattere oneroso che coinvolgono circa 2 milioni di piccole e medie imprese italiane. Il commento del Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta è stato: “per la prima volta viene affermato il principio di proporzionalità: gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in base alla dimensione, al settore in cui opera l’impresa e all’esigenza di tutela degli interessi pubblici“.

Viene inoltre esteso l’utilizzo della rete grazie alla quale sarà possibile presentare online le domande utilizzando lo Sportello Unico. In questo modo si agevoleranno soprattutto le piccole imprese che sono la maggioranza nel nostro Paese: il 95% di quelle operanti nell’industria e nei servizi non supera il numero di 10 addetti. Nella nota si legge “il sistema amministrativo italiano tratta in modo sostanzialmente identico le une e le altre: le grandi come le piccole, l’attività di servizi turistici come l’impresa che tratta materiali chimici. Stesse procedure burocratiche, stesse autorizzazioni, stessi vincoli e, quindi, stessi costi per l’imprenditore. Per superare questa condizione insostenibile il Governo si e’ impegnato, con la manovra economica dell’estate 2010, a realizzare numerose semplificazioni che contribuiscano nell’azione di rilancio dell’economia, liberando risorse che fino a oggi sono state spese per attività amministrative inutili e che possono essere ricollocate sul fronte degli investimenti o, più semplicemente, dare fiato ai bilanci delle aziende in difficoltà“.

Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti) sul via libera del Consiglio dei Ministri ai regolamenti di semplificazione in materia ambientale ha affermato: “Oggi vediamo la prima attuazione dei principi dello Small Business Act. I provvedimenti di semplificazione approvati dal Governo vanno nella giusta direzione: alleggerire gli adempimenti burocratici a carico delle piccole e medie imprese, applicando il criterio di proporzionalità sulla base del numero dei dipendenti e del settore di attività“.

Mirko Zago

Alle imprese il conto di una giustizia sempre troppo lenta

Il costo della giustizia ricade sulle imprese, questo è quanto si legge sul sito di Confartigianato Piemonte. A pochi giorni dal protocollo d’intesa firmato in Regione dal presidente Roberto Cota e dai ministri Renato Brunetta (Pubblica amministrazione) e Angelino Alfano (Giustizia) grazie al quale nasceranno due nuovi strumenti (la Conferenza per la giustizia e l’associazione “Torino giustizia”) per garantire efficienza e celerità ai tribunali, “non ci si può dimenticare – ha dichiarato Giorgio Felici, presidente regionale Confartigianato – che la giustizia in Italia rimane lenta e che a pagare le nefaste conseguenze di tale lentezza sono soprattutto le imprese”. “La celerità dei procedimenti civili – ha continuato Felici – è uno strumento di competitività del sistema produttivo, un tassello fondamentale per contribuire ad attrarre imprese in Piemonte. La notizia buona è che per i ritardi della giustizia il Piemonte va meglio della media nazionale, quella cattiva è che comunque questi ritardi costano in media 225 euro (371 la media nazionale) per ciascuna azienda piemontese”. I dati sono dell’Istat, rielaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato e ne scaturisce un quadro davvero scoraggiante. Gli imprenditori italiani, per avere giustizia in una causa civile, devono attendere in media 1.695 giorni (1.088 in Piemonte) tra primo e secondo grado di giudizio. Per una procedura fallimentare l’attesa arriva in media a 3.035 giorni (2.663 in Piemonte). Tali ritardi costano alle imprese italiane ben 2.269 milioni di euro, 106 dei quali a quelle piemontesi. Volgendo lo sguardo ai dati provinciali, la durata procedimenti civili di primo grado registra: Biella (996 giorni), Asti (834 giorni), Alessandria (818 giorni), Cuneo (485 giorni), Novara (471 giorni), Verbania (469 giorni), Torino (448 giorni) e Vercelli (205 giorni).

“Reti amiche”: Stretta di mano tra Befera e Brunetta

Il 20 luglio scorso il ministro Brunetta, di concerto con il presidente dell’Equitalia Attilio Befera, hanno firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere il processo di semplificazione attuato con “Reti amiche”.

Grazie a quest’ultimo accordo gli avvisi e le cartelle di pagamento emesse da Equitalia potranno essere pagate, attraverso la presentazione del bollettino inviato dall’esattore, presso i circuiti di pagamento “Reti amiche”, quali:

– Tabaccai;
– Coop;
– Poste italiane;
– Ricevitorie di Lottomatica;
– Sportelli Intesa San Paolo e Unicredit.

Una volta presentato il bollettino, munito di codice a barre, il circuito di pagamento rilascerà quietanza di pagamento attraverso lo scontrino.  Questo significa che i cittadini non solo non saranno più costretti a sopportare lunghe code agli sportelli, ma potranno altresì effettuare i pagamenti di sabato o di domenica, considerando gli orari no stop dei centri commerciali.

Si attende a breve la stipula dei singoli contratti attuativi tra l’Amministrazione e i privati interessati alla fornitura dei servizi di pagamento.

Entro la fine dell’anno, assicura Brunetta, la procedura dovrebbe essere completamente operativa.