Gli italiani i consumatori più accorti d’Europa


A dirlo è la ricerca europea di Ipsos per Consumers’ Forum, l’associazione che riunisce le più grandi imprese italiane e le maggiori associazioni dei consumatori, in occasione della 4a edizione dell’analisi sugli stili di consumo.

Secondo questo sondaggio condotto su 2.600 cittadini europei e realizzato su campioni rappresentativi di 5 paesi (Italia, Germania, Polonia, Spagna, Regno Unito), il 59% degli italiani e il 58% degli spagnoli sentono come meno sicura la situazione economica personale rispetto ai cittadini tedeschi (41%) e polacchi (46%).

In sintesi, la crisi economica ci spaventa e condiziona le nostre abitudini di consumo al punto che risulteremmo i più accorti nell’usufruire di offerte speciali, nel confrontare i prezzi, e ci fidiamo di più delle associazioni di consumatori.

Purtroppo [i consumatori italiano, n.d.r.] non conoscono le iniziative di responsabilità sociale delle imprese pur essendo interessati a valutare i loro acquisti secondo parametri anche di eticità delle imprese” – ha commentato Sergio Veroli, presidente di Consumers’ Forum.

Ma come si comportano gli altri consumatori del Vecchio Continente? Gli inglesi sono più attenti nel ridurre le spese (71%) – di nuovo seguono gli spagnoli (63%) e gli italiani (60%) – , ma bene o male la maggior parte dei cittadini dei Paesi considerati sfrutta il web per informarsi sui prezzi (72%).

Dalla ricerca emerge pertanto una possibile indicazione per contribuire ad uscire dalla crisi: aumentare la fiducia dei consumatori puntando su un modo di fare impresa socialmente responsabile” – prosegue Veroli.

L’81% degli intervistati si dice molto attento a usufruire di sconti e di offerte speciali, con il picco maggiore in Italia (88%) e in Spagna (87%), mentre i consumatori europei intervistati preferiscono comprare negli ipermercati/centri commerciali (51%), seguiti dagli acquisti nei supermercati più vicini (47%) e sulle bancarelle (36%).

Italiani e spagnoli, poi, sarebbero i più propensi a pagare di più quei prodotti che rispettano l’ambiente (rispettivamente l’81% e il 68%) e che offrono garanzia di standard qualitativi (83% e 74%) o provenienti aziende che rispettano i diritti dei lavoratori (79% e 68%).

L’Italia si conferma il paese che in Europa ha più fiducia nelle associazioni dei consumatori (39%), seguita dalla Germania (34%) e dalla Spagna (31%), mentre i cittadini europei ritengono che le associazioni dovrebbero concentrare la propria attenzione nel controllo di qualità dei prodotti e dei servizi (78%), nella tutela e rappresentanza del consumatore (76%), nei servizi di informazione e tutoring (66%); meno fondamentali ma comunque importanti nel rendere le imprese maggiormente responsabili (20%).

Per i consumatori, in Germania come in Italia in particolare contano l’indipendenza delle organizzazioni (65% e 59%) le regole di democrazia interna (35% e 33%). In Italia e nel Regno Unito l’affidabilita’ di una associazione di consumatori e’ data anche dalla capillarita’ di sportelli sul territorio.

P.P.

Fonte | Ansa

Commercialisti, come sfruttare tutte le potenzialità del web

Nella lunga serie di testimonianze di professionisti che hanno fatto del web il punto di forza del proprio business, non poteva mancare la voce di un rappresentante della categoria professionale “principe” di Infoiva, quella dei commercialisti. 

Dopo due avvocati – il dott. Salvatore Iozzo dello studio legale Iozzo con il suo sito http://www.multe-ingiuste.com/, e il dott. Matteo Santini titolare dell’omonimo studio legale in Roma (http://www.studiolegalesantini.com/) e Presidente Nazionale del Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori – e un business coach – il dott. Giulio Ardenghi, uno dei pochi business coach professionisti italiani con il suo sito http://www.businesscoachingefficace.com -, ora è la volta del dott. Giovanni De Lorenzi, titolare di gdl studio, uno studio di Commercialisti ed Esperti contabili che opera in Padova. Presente da anni in rete con il suo sito http://www.gdlstudio.it/, il dott. De Lorenzi è un altro di quei professionisti che, grazie a un sito internet aggiornato, efficace, con un dominio forte ha sfruttato al meglio tutte le opportunità che internet può offrire a chi fa impresa. Uno stimolo a scoprire LAMIAIMPRESAONLINE.IT il servizio di Google dedicato a professionisti e piccole imprese che consente di creare un sito dalla A alla Z, chiavi in mano e gratis.

Quanto e in che modo l’ha aiutata nel suo business l’avere un sito internet professionale?
Il sito internet mi ha accompagnato fin dal nascere della mia attività professionale. Come Studio giovane ho voluto subito dare un’impronta orientata al web, con l’utilizzo di strumenti per la tenuta della contabilità e la gestione delle attività dei clienti completamente via web. Grazie all’utilizzo del web, pertanto, ho potuto puntare molto su informazioni puntali, con riduzione nei costi e nei tempi di evasione delle pratiche.

Perché ha deciso di avere una presenza online?
Il sito internet professionale è fondamentale per ottenere una maggiore visibilità sul mercato, soprattutto in un periodo di forte sviluppo della rete internet. Forse, come Paese, siamo ancora un po’ indietro nell’utilizzare internet per avere contatti di tipo lavorativo e professionale. Credo comunque che sia questione di poco tempo perché, al passaparola tradizionale, si accompagni anche quello virtuale.

Che cosa è cambiato nel suo rapporto con i clienti da quando ha una presenza online?
Visto che la mia attività professionale si è subito orientata al web, ho voluto sempre cercare di ottimizzare lo scambio di informazioni con i miei clienti, in base alle loro effettive necessità: l’informazione, infatti, è efficace soprattutto se è in grado di orientarsi al cliente, in base alla sue effettive necessità. Non ha senso, a mio avviso, elaborare delle circolari informative da girare indistintamente a tutti i clienti; ad esempio, non ha senso inviare ai liberi professionisti, informazioni sul Bilancio in IV direttiva CEE.

Come pensa di sviluppare il suo sito in futuro?
Offrendo servizi che possono aiutare il cliente nel prendere determinate decisioni. Penso a una serie di “utilties” via web per valutare vantaggi o svantaggi fiscali per intraprendere una determinata attività d’impresa.

Internet veloce, 30 milioni dall’Unione Europea

L’Unione Europea ha finanziato 13 progetti per sviluppare tecnologie innovative, in grado di fornire un accesso domestico a internet superveloce, superiore a 1 Gigabit/secondo, con notevoli ricadute sul piano economico, industriale e commerciale.

Con un modesto investimento di circa 30 milioni, si conta di fornire all’Europa un accesso superveloce a Internet entro il 2020.
Tutti i progetti si concentrano sull’aumento delle prestazioni e contemporanea riduzione dei costi operativi.

I progetti hanno come elemento comune lo sviluppo di applicazioni fotoniche.

I progetti, che si svolgeranno nell’arco di 24-36 mesi, sono stati selezionati in modo congiunto, nel 2010, dalla Commissione europea e da Austria, Germania, Israele, Polonia e Regno Unito.

Il fine è di sviluppare una tecnologia che consenta ai cittadini di ottenere un servizio più veloce senza costi aggiuntivi.
La Commissione fornisce ai progetti un terzo dei finanziamenti mentre le agenzie nazionali coprono il resto del fabbisogno.
I tredici progetti di ricerca costituiscono l’iniziativa Piano+, uno dei progetti Era Net+ del settimo programma quadro per la ricerca (7° PQ) della Commissione europea.

L’Avvocato e il web: un sito internet per farsi pubblicità

Ancora una testimonianza raccolta dai professionisti che hanno fatto del web il vero punto di forza del proprio business. Avvocati, Commercialisti, Consulenti che, sfruttando al meglio le opportunità che internet può offrire, hanno aumentato la loro notorietà e migliorato il proprio giro d’affari. Queste testimonianze senz’altro potranno essere utili ai tanti professionisti che non hanno ancora un sito internet personale e stanno decidendo se realizzarlo.

Provando magari a utilizzare LAMIAIMPRESAONLINE.IT di Google, un servizio dedicato a professionisti e piccole imprese che consente di creare un sito dalla A alla Z, chiavi in mano e gratis.

Dopo l’esperienza dello studio legale Iozzo e il suo sito sui ricorsi avverso sanzioni amministrative, e dopo il dott. Giulio Ardenghi, business coach professionista, che affianca imprenditori, manager e professionisti per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi professionali e personali in modo misurabile e duraturo, incontriamo oggi un altro amico di Infoiva, l’Avvocato Matteo Santini, titolare dell’omonimo studio legale in Roma e Presidente Nazionale del Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori.

L’Avvocato Santini è presente da anni online con il sito internet del proprio studio e da qualche tempo ha aperto anche una sezione dedicata alle consulenze online.

Quanto e in che modo l’ha aiutata nel suo business l’avere un sito internet professionale?
Avere un sito internet mi ha aiutato molto. Soprattutto quando agli inizi della mia attività professionale circa dieci anni fa.

Perché ha deciso di avere una presenza online?
Ho deciso di avere un mio sito internet perché è l’unico modo attraverso il quale un avvocato può farsi pubblicità (articolo 17 bis codice deontologico).

Che cosa è cambiato nel suo rapporto con i clienti da quando ha una presenza online?
C’è senz’altro una maggiore trasparenza nei rapporti e una maggiore chiarezza su cosa fa il nostro studio e come operiamo. In qualche modo il nostro sito internet permette di evitarci perdite di tempo di clienti che si rivolgono a noi per materie che non trattiamo.

Come pensa di sviluppare il suo sito in futuro?
Abbiamo degli ottimi collaboratori che si occupano del nostro sito internet, quindi probabilmente lanceremo dei nuovi servizi e delle nuove aree.

Se nel corso delle ultime settimane, dopo aver letto gli articoli e le testimonianze della nostra rubrica web marketing per tutti, anche tu hai deciso di aprire un sito internet per la tua attività, e magari lo hai fatto grazie al servizio LAMIAIMPRESAONLINE.IT offerto da Google, raccontaci la tua esperienza scrivendoci alla casella di posta: webmarketing[at]infoiva.com . La tua esperienza potrà essere da stimolo ad altri lettori e magari avrai un’occasione in più per far conoscere il tuo sito. J

Il web che fa crescere il tuo business: www.businesscoachingefficace.com

Continuano le testimonianze dei professionisti che hanno fatto del web il vero punto di forza del proprio business. Professionisti che, grazie a un sito internet aggiornato, efficace, con un dominio forte e dotato di strumenti fondamentali come la newsletter e una piattaforma e-commerce hanno “svoltato” e sfruttato al meglio tutte le opportunità che internet può offrire a chi fa impresa. Uno stimolo a scoprire LAMIAIMPRESAONLINE.IT il servizio di Google dedicato a professionisti e piccole imprese che consente di creare un sito dalla A alla Z, chiavi in mano e gratis.

Dopo l’esperienza dello studio legale Iozzo e il suo sito http://www.multe-ingiuste.com/, specializzato in ricorsi avverso sanzioni amministrative, multe, cartelle esattoriali, fermi amministrativi, oggi tocca al dott. Giulio Ardenghi, uno dei pochi business coach professionisti italiani, che affianca imprenditori di grandi aziende e di PMI, manager e professionisti affinché sviluppino risorse utili a raggiungere i loro obiettivi professionali e personali in modo misurabile e duraturo.

Bergamasco ma con uno spirito e una mission internazionali, il dott. Ardenghi con il suo sito http://www.businesscoachingefficace.com, fa del web un punto di partenza irrinunciabile per il proprio business ma guarda oltre, specialmente alle potenzialità dei social media.

Quanto e in che modo l’ha aiutata nel suo business l’avere un sito internet professionale?
Indubbiamente il sito aiuta molto il business. Penso però che il sito, per quanto importante, non sia il solo focus su cui attivarsi. Serve a poco se non si mettono in testa alcune regole che riguardano i social media, ovvero l’uso del web 2.0.

Ovvero?
I social media sono un importante strumento di SEO, dal momento che i link che provengono da essi giocano un ruolo sempre più importante nel posizionamento del nostro sito sui motori di ricerca, Google in primis.

Che cosa è cambiato nel suo rapporto con i clienti da quando è andato online?
Tutto. I clienti si aspettano che siamo online e che siamo social, dal momento che il 60% dei navigatori europei si collega a un social almeno una volta alla settimana e che il 93% di chi fa business pensa che ogni società dovrebbe avere una presenza sui social.

Che cosa consiglia ai propri clienti che vogliono sviluppare un proprio sito internet?
Dico che utilizzare il web e specialmente il web 2.0 non è una passeggiata. Richiede competenza strategica e operativa. Tempo, tanto tempo. Alimentazione continua di notizie e informazioni. Una persona che vi si dedichi almeno 2 ore al giorno. E tutta la struttura aziendale, piccola o grande che sia ne viene coinvolta.

Il web che fa crescere il tuo business: www.multe-ingiuste.com

Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato quanto è utile se non indispensabile per un professionista e per una piccola impresa avere un proprio sito internet, aggiornato, efficace, con un dominio forte e dotato di strumenti fondamentali come la newsletter e una piattaforma e-commerce. E vi abbiamo raccontato di LAMIAIMPRESAONLINE.IT il servizio di Google dedicato a professionisti e piccole imprese che consente di creare un sito  dalla A alla Z, chiavi in mano e gratis.

Ora, però, sentiamo la voce di quei professionisti a cui la presenza sul web ha cambiato la vita e anche il business. Casi esemplari, di realtà piccole ma significative di come un sito professionale ben fatto e dotato dei giusti strumenti può essere una chiave di sviluppo del business, quasi a costo zero.

Cominciamo da http://www.multe-ingiuste.com/, un sito giuridico specializzato in ricorsi avverso sanzioni amministrative, multe, cartelle esattoriali, fermi amministrativi e simili. Lo ha creato l’Avvocato Salvatore Iozzo, 37enne professionista di Caserta e titolare di un suo studio che ha deciso di sbarcare in rete (lo ha fatto 3 anni fa) e, quasi da subito, i suoi affari hanno avuto uno sviluppo che forse nemmeno lui si aspettava.

Quanto e in che modo l’ha aiutata nel suo business l’avere un sito internet professionale?
Mi ha aiutato tantissimo, soprattutto perché l’essere online ha abbattuto le barriere territoriali che prima limitavano la mia impresa. Ora ho contatti da tutta Italia e questo mi ha consentito di incrementare tanto il lavoro quanto il mio fatturato.

Perché ha deciso di andare online?
Sono sempre stato appassionato di internet, prima come utente e poi, con la creazione del mio business online, come parte attiva. All’inizio ho creato un blog sulle tematiche giuridiche che mi appassionavano, un blog che poi è diventato un sito e quindi un business. Come spesso accade, tutto è partito dalla passione per la comunicazione online, poi si è trasformato in un sito di consulenza giuridica e infine anche la vendita di prodotti editoriali.

Qual è il business model del sito?
Sul sito vendo sia consulenze che prodotti editoriali di due tipi: un libro monotematico sugli autovelox e sulle sanzioni comminate tramite essi e poi un set di formulari di ricorso già pronte, che il cliente deve solo compilare con i propri dati e inoltrare alle autorità competenti. Naturalmente per far questo il sito si avvale di una piattaforma e-commerce semplice ma efficace.

Che cosa è cambiato nel suo rapporto con i clienti da quando è andato online?
Direi che è cambiato soprattutto il modo di concepire la mia professione, a partire dal concetto molto diffuso in rete di condivisione e interazione tra utenti. Oggi con il mio sito è cambiato il modo di interagire tra me e i potenziali clienti o quelli acquisiti, è cambiato il tipo di contatto. Magari accade che una persona posti un commento a un mio intervento sul sito chiedendo chiarimenti e poi da lì, dallo scambio di commenti, questa persona si accorga che posso dargli la soluzione e la consulenza che cerca e da semplice utente del sito si trasformi in cliente dello studio. Ora il rapporto avvocato-cliente è informale, non è più ingessato come un tempo, è caduta la barriera tra professionista e cliente.

Come pensa di sviluppare il suo sito in futuro?
Ho intenzione di spingere su una maggiore integrazione con i social, che ancora non è totale. Poi vorrei sviluppare anche una sorta di piattaforma di formazione legale: tramite la piattaforma di e-commerce vendere corsi e prodotti di formazione più per addetti ai lavori. Affiancare alla natura B2C del sito quella B2B.

Con LAMIAIMPRESAONLINE.IT Google consente a realtà come la sua di aprire un sito chiavi in mano e a costo zero. Che cosa ne pensa?
Onestamente credo che tutti gli strumenti che consentono a noi professionisti di fare business in rete oggi siano positivi. Nello specifico, penso che il servizio di Google – tra l’altro gratuito – rifletta la serietà e la professionalità del brand, visto che nessuno conosce la rete e le sue dinamiche meglio di lui.

La newsletter per fidelizzare i clienti

Qualche settimana fa, navigando INFOIVA mi sono imbattuto in un interessantissimo articolo sulla newsletter e la loro importanza per i professionisti. Anch’io sono un fiero sostenitore di questo mezzo come strumento per informare e fidelizzare.

Andiamo per gradi, fino a questo punto abbiamo cercato di analizzare quali vantaggi potrebbe darci avere un nostro sito internet; poi abbiamo visto come scegliere un bel nome per il nostro sito; quindi abbiamo proseguito il nostro viaggio all’interno del web-marketing-per-tutti mettendo a punto strategie utili per catturare l’attenzione di nuovi potenziali clienti e fidelizzarli. Adesso che abbiamo costruito il nostro sito, e nel corso delle settimane abbiamo iniziato a fidelizzare nuovi utenti, cerchiamo di capire come sfruttare al meglio la relazione che con loro stiamo instaurando e cerchiamo di capire come fare per far andare i nostri clienti/assistiti sul nostro sito per leggere aggiornamenti e novità sulla nostra attività.

Per prima cosa, sul vostro sito internet realizzate una form d’iscrizione per raccogliere i dati dei vostri utenti. Prima di fare questo chiedetevi quali informazioni vi occorre realmente conoscere dal vostro utente. Chiedete solo le informazioni essenziali, troppe domande metteranno in fuga il vostro “nuovo amico”. A volte anche la sola mail potrebbe essere un’informazione sufficiente. Se non siete in grado di creare una form d’iscrizione potreste provare ad usare (laddove il vostro sito fosse aggiornato in maniera dinamica e disponeste della url rss da cui prendere le notizie) il servizio FeedBurner di Google, semplice e gratuito. Se tutto questo vi sembra troppo complicato fate così: create un account di posta su Gmail, quindi sul vostro sito ricavatevi uno spazio (potrebbe essere anche in calce ad ogni post pubblicato) scrivete una frase del tipo: “iscriviti alla nostra newsletter, manda una mail all’indirizzo vostro indirizzo[at]gmail.com, vi invieremo i nostri aggiornamenti). A questo punto qualche fedelissimo del vostro sito senz’altro si registrerà alla vostra newsletter. A questo punto potrete decidere di tenerlo aggiornato su prodotti in offerta, sulle vostre partecipazioni a convegni, eventi… Insomma, sarà come instaurare un filo diretto con il vostro utente.

Se invece avete già un bel gruppo di nominativi con rispettiva casella mail, costruito negli anni tra i vostri clienti/assistiti, potrebbe essere una buona occasione iniziare a scrivere loro una mail periodica (una volta a settimana o anche una volta al mese) in cui li informerete delle vostre promozioni, darete loro notizie d’interesse. In questo modo manterrete vivo un rapporto anche se i vostri cliente non passano fisicamente tutti i giorni nel vostro negozio/studio/ufficio. Insomma, una volta conquistato un cliente (e online un utente) si deva fare di tutto per mantenere vivo il rapporto con lui. Una relazione ben coltivata può valere tanto, e potrà farvi fare tanti affari in futuro. Quindi che aspettate? Correte su LAMIAIMPRESAONLINE.IT a fare il vostro sito internet (qualora non lo abbiate già fatto) e poi create relazioni durature con i vostri utenti. Prima o poi queste relazioni daranno i loro frutti. Fidatevi.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)

Il mio sito professionale? Bello, aggiornato, efficace

Vendete prodotti o fate consulenze online? Avete un ristorante o una cartolibreria? Qualunque cosa voi facciate, se avete deciso di utilizzare internet per farvi conoscere, non trascurate in alcun modo i contenuti e l’aspetto grafico del vostro sito internet.

Per prima cosa la grafica. Non serve colpire gli utenti con effetti speciali stratosferici, occorre un sito semplice, pulito, con un grafica professionale e il più possibile rispondente a quella che è la vostra attività. Una persona che arriva per la prima volta sul vostro sito è come se stesse entrando nel vostro negozio o nel vostro studio e per questo si aspetta di trovare in quello che vede rispondenza con quello che cerca. Se entraste in uno studio medico e trovaste prodotti per animali, di certo vi sentireste disorientati e, prima ancora di conoscere il medico, non vi fidereste di lui. Sul web vale lo stesso principio di inerenza con quello che si fa. Se arrivate sul sito di uno studio medico vi aspettate di trovare una grafica confacente all’attività medica e non foto o disegni di animali.

Altro consiglio che vi diamo per quanto riguarda la grafica è quello di disporre i contenuti in maniera intuitiva e intelligente. Mettetevi nei panni dell’utente e pensate a un sito estremamente facile da navigare, dove tutte le informazioni che si cercano si possono trovare in maniera semplice e soprattutto con pochi clic. Non affollate la grafica con troppi fronzoli. Siete certi che un sito baroccheggiante sia più bello di sito essenziale? Infine, evitate effetti sonori invasivi. Una delle cose più odiate dagli utenti che navigano, soprattutto in ufficio, è trovarsi su siti alla cui apertura partono in automatico musiche e jingle ad alto volume. Se proprio tenete a proporre una colonna sonora all’utente del vostro sito, lasciate che sia lui a scegliere se e quando ascoltarla.

Dopo aver costruito una bella scatola, il sito, tocca pensare ai contenuti. Qualunque cosa facciate, parlatene ai vostri utenti. Più sarete in grado di mostrarvi preparati in quello che è il vostro settore, più l’utente si fiderà di voi, della vostra competenza. Ad esempio, supponiamo che l’utente Ugo stia cercando online informazioni per fare ricorso contro una multa. Il nostro utente cercherà su Google notizie relative a “ricorsi per sanzioni amministrative” e, tra i risultati che il motore di ricerca presenterà, ci sarà anche  il sito dell’Avvocato Mario Rossi, esperto del settore, che sul suo sito mantiene un blog su varie tipologie di ricorsi amministrativi. L’Avvocato Mario Rossi sul suo blog scrive settimanalmente notizie ed esperienze professionali, offrendo utili consigli ai sui lettori. Il nostro utente Ugo, legge il blog, trova le informazioni che stava cercando, ma poi si sofferma a leggere altri casi pratici risolti dall’Avvocato Mario Rossi, così decide di contattarlo e farsi seguire da lui per questo ricorso. La decisione dell’utente Ugo di affidarsi ai consigli dell’Avvocato Mario Rossi è sicuramente dipesa dal fatto che ha trovato sul sito di quest’ultimo una precisa rispondenza con ciò che stava cercando e che le informazioni fornite online dall’Avvocato Mario Rossi erano esaustive al punto da fare in modo che l’utente Ugo si fidasse di lui.
Quindi scrivere, raccontare la propria attività, i propri servizi, i propri prodotti serve perché gli utenti si fidino di noi. Scrivere quello che facciamo è un po’ come dialogare con il nostro utente. Se diremo cose interessanti questi si fiderà di noi, se diremo castronerie probabilmente non si fiderà mai.

Ovviamente, soprattutto appena metterete online il vostro sito, sarà difficile essere da subito ben indicizzati su Google; ecco perché il consiglio che sentiamo di darvi è quello di sfruttare al meglio gli strumenti che Google mette a disposizione per individuare le parole chiave più efficaci e mettere in atto alcune iniziative SEM come la pianificazione di piccole campagne AdWords su Google, per fare in modo di essere sempre nelle prime posizioni sulle ricerche degli utenti.
Allora cosa ne pensate? State pensando che avere un sito internet possa servirvi? Noi pensiamo di sì, ecco perché vi consigliamo di non perdere più altro tempo. Navigate LAMIAIMPRESAONLINE.IT e create già da oggi il vostro sito internet, professionale e soprattutto gratuito. Non perdete altro tempo, la rete vi aspetta.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)

Aiuto, come faccio a trovare clienti online?

Una volta che ho trovato un nome a dominio coerente e costruito il sito internet della mia attività, ora arriva il bello: devo fidelizzare la mia utenza e farmi conoscere in rete, per poter puntare ad allargare il bacino di contatti e acquisire nuovi clienti. Per quanto bello e ricco possa essere il mio sito, infatti, se resta un bruscolino nell’universo del web non avrò fatto un lavoro efficace. Se mi si passa la metafora, è come se avessi costruito un bellissimo castello in mezzo alla campagna: finita l’opera, devo creare le strade perché la gente possa venire a vedere quanto è ben fatto.

Farsi conoscere e farsi trovare in rete – e di conseguenza acquisire nuovi, potenziali clienti – significa essere ben posizionati sui motori di ricerca, Google in primis. Già l’aver scelto un nome a dominio coerente con la mia attività è un primo passo, come abbiamo visto nella scorsa puntata. Ora, per rafforzare ancora di più questo buon inizio, devo popolare il mio sito con tanti contenuti che abbiano attinenza con quanto faccio. Se, per tornare all’esempio della scorsa puntata, ho un’attività di vendita camicie online, inserirò nel sito contenuti che parlano di storia della camicia, dei diversi tagli del collo, di moda e tendenze della camicia, di segreti sartoriali ecc… e, magari, anche un blog. In questo modo, sarò meglio indicizzato da Google e dai motori di ricerca, che vedranno il mio sito come una risorsa ricca e aggiornata, premiandomi nel posizionamento dei risultati. Senza contare che anche il mercato mi vedrà come un sito affidabile e di valore.

Per essere più incisivi in questa azione di posizionamento sui motori, Google stessa mette a disposizione degli strumenti semplici ed efficaci: si tratta di spazi a pagamento tramite l’attività di keyword advertising, che consentono di inserire annunci pubblicitari testuali sul motore e sui siti che ospitano gli annunci di Google. Nulla di complesso, anzi… Chi non ha dimestichezza con questo tipo di dinamiche, e magari ancora non possiede un sito, può infatti andare sul sito di Google AdWords e verificare facilmente quali parole chiave sono più adatte alla propria attività inserendole nel campo di sinistra. Se invece ha già un sito, può inserire l’indirizzo nel campo di destra e otterrà le parole chiave più efficaci da utilizzare per i suoi annunci su Google.

Un tool ulteriore per gli utenti più smaliziati lo dà sempre Google AdWords con il cosiddetto Strumento stima traffico, raggiungibile da questa pagina. Inserendo nel campo di sinistra una frase che individua bene la mia attività (tipo “vendita camicie online”), nel campo centrale la cifra massima che sono disposto a spendere per ogni visitatore portato sul mio sito dalle AdWords e nel campo di destra il budget massimo giornaliero che posso investire per questa attività, lo strumento mi calcola quanti visitatori avrà il mio sito in base a quanto sono disposto a investire per attirarli. Come dire, un calcolo rapido per capire se il gioco (utenti guadagnati) vale la candela (denaro investito).

Come vedete, dunque, fare attività di Search Engine Marketing (o SEM, come si dice comunemente) non è, almeno per i fondamentali, roba da smanettoni. Basta avere una idea chiara di business, un sito ben fatto e sempre aggiornato, un dominio efficace e un minimo di capacità di giocare con le keyword. Tutti strumenti che, per inciso, LAMIAIMPRESAONLINE.IT di Google mette a disposizione a costo zero a chi vuol fare business in rete. Perché il fai da te, specialmente nella new economy, è spesso premiante, ma se ci si mette nelle mani di chi certe cose le fa di mestiere ed è leader nel farle… beh, il business probabilmente ci guadagna.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)

Dimmi che dominio hai e ti dirò chi sei

Per chi ha un’attività e vuole creare un proprio sito a essa dedicata, la scelta del nome a dominio, così come quella dell’estensione, è importantissima per far sì di essere trovati facilmente dai motori di ricerca, Google in primis, e trarre così beneficio per il proprio business.

La prima cosa da tenere presente nella scelta di un nome a dominio efficace è che questo sia il più possibile rispondente alla mia attività o alla mia ragione sociale. Se, per esempio, possiedo un hotel che si chiama Miramonti a Cortina, dovrò cercare di acquistare prima di tutto il dominio hotelmiramonti (con quale estensione, lo vedremo più avanti). Siccome però i nomi a dominio sono ormai milioni e milioni, non è infrequente constatare che quello che corrisponde alla mia ragione sociale sia già occupato da qualche omonimo e, quindi, indisponibile. In questo caso posso articolare meglio il mio nome a dominio o scomporlo utilizzando segni come il “-“, cercando quindi di accaparrarmi nomi come hotelmiramonticortina o hotel-miramonti ecc…

Laddove la mia attività preveda anche un e-commerce, è invece meglio cercare di fare mio un dominio che abbia a che vedere non tanto con la mia ragione sociale, quanto con l’attività di vendita che esercito. Se, per esempio, ho una società che si chiama Camiceria Marisa, che esercita anche la vendita di camicie anche online, meglio puntare su un dominio come venditacamicieonline piuttosto che su uno come camiceriamarisa; questa scelta ha un duplice vantaggio: da un lato, la persona che non mi conosce ma che vuole comprare online una camicia, più facilmente inserirà nel motore di ricerca la query “vendita camicie online” e, in questo modo, il mio sito sarà sicuramente tra i primissimi risultati (se non il primo), in quanto la sua sintassi coincide esattamente con quella della ricerca; dall’altro, sono quasi certo, in questo modo, di aver acquisito un cliente, perché questo troverà sul mio sito quello che sta cercando – dando per scontata l’ottima qualità del mio assortimento e del mio servizio ;-).

In sostanza, dunque, se voglio comunicare con una clientela fidelizzata, che già mi conosce e apprezza la mia attività, è più conveniente scegliere un nome a dominio vicino alla mia ragione sociale; se invece apro un sito per cercare nuovi mercati e nuovi clienti, meglio scegliere un nome a dominio che richiami l’attività che svolgo, utilizzando parole chiavi che identifichino il mio business.

Ultimo, ma non meno importante, nella scelta del mio nome a dominio è meglio che utilizzi un nome facile da memorizzare e ricordare. Visto che siamo in casa sua, Infoiva è un caso di questi: un nome breve, che include in sé già l’essenza del sito ed è facilmente memorizzabile. Un requisito indispensabile per finalizzare l’utenza: chi conosce Infoiva digita nel browser l’indirizzo perché se lo ricorda, chi cerca su un motore notizie relative alle partite IVA lo trova ai primi posti e lo ricorda senza difficoltà.

Passiamo ora alla scelta dell’estensione. Il consiglio è quello di registrare il proprio dominio con il maggior numero di estensioni possibili o, almeno, quelle più utilizzate in Italia, il .it e il .com. La prima fa parte di quel gruppo di estensioni legate a un’area geografica (.it per l’Italia, .co.uk per la Gran Bretagna, .jp per il Giappone ecc…), la seconda individua più precisamente un sito di natura commerciale.

Altre estensioni piuttosto utilizzate sono il .net (che indica una rete, un’estensione di servizio), il .org (pensato per enti e no profit), il .info, in rapida espansione negli ultimi tempi.

Ci sono poi il .eu, che identifica la zona geografica dell’Europa, e ultimamente anche il .co, estensione commerciale analoga al .com che serve a creare nuovi domini in quanto il classico .com è ormai troppo inflazionato. In ogni caso, è sempre bene proteggere il proprio brand partendo, come detto, dall’accaparrarsi il proprio .it e .com, a cascata poi gli altri.

Sconsigliamo invece di acquistare domini territoriali diversi dal .it (.es, .co.uk, .ru ecc…) se la propria attività ha un business o un e-commerce confinati solo in Italia. Diversamente, se si pensa di espandere il proprio business all’estero, meglio mettere le mani avanti e acquistare le estensioni relative ai mercati in cui si prevede di entrare per il futuro.

Sia per la registrazione del proprio nome a dominio sia per quella della relativa estensione, ci sono degli enti appositi cui rivolgersi. La soluzione più easy oggi, però, è offerta da  LAMIAIMPRESAONLINE.IT, il nuovo servizio lanciato da Google, Pagine Gialle, Register.it, Poste Italiane. Grazie a questi attori, ciascuno leader nella fornitura di servizi e soluzioni di propria competenza, è possibile registrare il proprio dominio e, successivamente, creare in modo facile e intuitivo il proprio sito. Senza contare che il servizio offerto da LAMIAIMPRESAONLINE.IT è completamente gratis.

Per concludere, quando volete scegliere il vostro nome a dominio e la sua estensione, seguite i nostri consigli e, magari, aprite “Il nome della rosa” di Umberto Eco all’ultima pagina; troverete questa frase: “Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus” (“la rosa primigenia esiste in quanto nome, noi possediamo i semplici nomi”). Dal Medioevo un suggerimento per esserci da protagonisti nel mondo digitale.

Paolo DI STEFANO (esperto di webmarketing e SEO)