Banda larga Enel, vicini accordi con Wind e Vodafone

Da anni si parla di Enel come possibile soggetto impegnato nell’offerta di banda larga a livello nazionale e ora i tempi sembrano essere maturi. Lo ha confermato l’amministratore delegato dell’ex monopolista elettrico, Francesco Starace, di fronte alle commissioni Industria e Lavori Pubblici del Senato.

Noi abbiamo sempre detto che avremmo parlato con tutti e continuiamo a farlo. E’ più avanzato il discorso con Vodafone e Wind e al consiglio del 22 porteremo un accordo“, ha detto Starace, ufficializzando di fatto l’ormai imminente via libera al progetto banda larga di Enel.

L’avvio della banda larga distribuita dal gestore elettrico è legato all’installazione dei nuovi contatori digitali di seconda generazione che Enel conta di iniziare a distribuire da maggio, almeno nelle aree urbane nelle quali il mercato è in concorrenza: “Siamo allo stadio finale di un accordo per circa 250 città – ha detto Staracee siamo pronti ad allargarlo“.

Wind e Vodafone sono, al momento, le aziende più vicine all’accordo con Enel ma, ha comunicato Starace, “sono aperti tavoli con Telecom e Fastweb e anche Metroweb è in vario modo interessata. L’interesse degli operatori c’è“.

Ed è facile capire perché. Come ha spiegato l’ad di Enel, gli operatori telefonici potranno contare su costi di cablaggio con la banda larga Enel di circa il 30-40% inferiori agli attuali, grazie al fatto di poter utilizzare l’infrastruttura elettrica esistente. Un’infrastruttura che, a differenza di quella tlc che tocca 21 milioni di clienti finali, ne tocca 32 milioni.

In ogni caso, ha ricordato Starace, quello per la banda larga tra Enel e gli operatori di tlc “è un accordo commerciale, non credo che saranno azionisti“. Parallelamente, è possibile una “apertura all’ingresso nell’azionariato di investitori sia istituzionali sia privati, sia nazionali sa esteri“, come “fondi di investimento italiani e stranieri che potrebbero entrare non solo come finanziatori ma come soci“.

Infine, uno sguardo anche all’estero, dal momento che secondo Enel questo modello di gestione della banda larga può essere facilmente replicabile e scalabile: i “30 milioni di ulteriori possibili cablaggi in giro per il mondo – sostiene infatti Staracesono , una leva di creazione di valore per Enel non solo in Italia“.

Smart working, c’è tanto da fare

Lo smart working è un fenomeno da cavalcare. Se molte grandi aziende lo hanno già capito, per le piccole e medie imprese è più difficile, specialmente in Italia. Lo dimostra anche una ricerca svolta da Vodafone sul tema dello smart working, Flexible Work: Friend or Foe? (che significa Lavoro flessibile: amico o nemico?).

Si tratta di un’indagine quantitativa svolta in 10 Paesi su un campione di 8mila persone, diviso tra lavoratori e datori di lavoro, manager e dirigenti di piccole e medie imprese, multinazionali organizzazioni del settore pubblico.

I risultati dicono che, a livello globale, il 75% delle aziende ha implementato forme di smart working che permettono ai dipendenti di organizzare in modo autonomo la propria giornata di lavoro. Gli strumenti principali che consentono loro di lavorare da casa o in mobilità sono di natura principalmente tecnologica, come smartphone, tablet, linee adsl o a fibra ottica.

Dal punto di vista dei datori di lavoro, lo smart working ha portato a un aumento della produttività (nell’83% dei casi), a una crescita dei profitti (61%) e a un impatto positivo sulla reputazione dell’azienda (58%).

C’è però ancora un 33% di datori di lavoro secondo i quali lo smart working è lontano dalla mentalità aziendale; per altri (25%) può portare a una distribuzione iniqua del lavoro o a scontri tra i dipendenti che lo praticano e quelli che non lo praticano (30%). Resiste un 22% di datori di lavoro che crede che politiche di smart working porterebbero i dipendenti a impegnarsi di meno sul lavoro.

Spostando lo sguardo dai datori di lavoro ai lavoratori, coloro i quali non praticano lo smart working credono che, utilizzandolo, sarebbero più motivati sul lavoro (55%) e ne gioverebbero anche la produttività (44%) e i profitti (30%) dell’azienda. Allo stesso modo, i giovani sono più inclini a utilizzare il lavoro agile pensando che migliori qualità e produttività: il 72% della fascia 18-24 anni contro il 38% degli over 55.

Relativamente all’Italia, lo studio di Vodafone ha rilevato come il 40% dei lavoratori non sia interessato da politiche di lavoro agile, utilizzato invece dal 31% dei lavoratori. Nello specifico il 38% dei lavoratori intervistati collega la scarsa propensione allo smart working al proprio ruolo, il 43% non cambierebbe l’attuale organizzazione e un piccolo 9% pensa persino che il lavoro flessibile possa influire negativamente sulla propria carriera.

Tanto è vero che alla domanda su che cosa farebbe la propria azienda se le fosse richiesto di lavorare in modo flessibile, il 34% degli intervistati ha risposto che i capi rifiuterebbero, il 25% che accetterebbero con riserva e il 16% che i vertici aziendali accetterebbero senza remore. Del resto il 47% degli intervistati crede che lo smart working abbia effetti positivi sulla propria vita, il 48% che migliori l’azienda, il 60% che sia tanto un’opportunità per i dipendenti quanto per il business aziendale.

Sul fronte dei device, infine, risulta che lo smartphone personale sia il dispositivo più usato da chi lavora fuori dal proprio ufficio (58% dei casi), seguito da pc (27%) e notebook personale (23%). Solo il 14% degli intervistati è dotato di smartphone aziendale e il 18% di notebook aziendale.

Il servizio clienti delle aziende è sempre più social

Blogmeter, innovativo servizio di analisi e monitoraggio dei principali brand attraverso i social media e i passaparola derivanti da blog e altri mezzi del web, ha effettuato una ricerca per stabilire quale azienda è più attenta nella cura dei rapporti con il consumatore.

Dopo aver preso in esame 2.201 pagine Facebook di altrettanti aziende e brand, il verdetto si è espresso a favore di PosteMobile, risultata l’azienda più veloce nel soddisfare le richieste del proprio pubblico di consumatori.
Non si tratta, però, dell’unica “promossa”, perché molte altre aziende si sono distinte per alti tassi di risposta, mentre a gestire il maggior numero di risposte è TIM.

Sempre più spesso si parla di Social CRM per definire un approccio che ponga al centro dell’agire d’impresa il consumatore e che arrivi fino al punto di migliorare la sua esperienza, creando spazi di collaborazione comune.

A questo proposito, Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter, ha dichiarato: “Uno degli aspetti di una strategia oculata di Social CRM è il “Social Caring”, ossia la capacità delle aziende di curare il rapporto con clienti e prospect all’interno degli spazi sociali di rete“.

In effetti la massificazione dei social network e dei dispositivi di accesso alla rete sta avendo un impatto enorme sulle aziende e, pian piano, sul Customer Relationship Management.
Il “social consumer” è portato ad entrare in relazione con i brand in maniera spontanea e frammentaria, senza dover seguire il percorso segnalato dal classico Customer Service.
Alla luce di questa nuova realtà le soluzioni di CRM tradizionali e i sistemi organizzativi devono evolvere per intercettare e rispondere al meglio a queste nuove abitudini dei clienti.

La ricerca ha preso in considerazione tre diversi parametri: il response time, il response rate e i post addressed e, nonostante alcune eccellenze, la strada da fare è ancora lunga.
Da gennaio a maggio le aziende che hanno risposto ad almeno un post originato degli utenti sono state il 54%. Ma quelle che hanno risposto ad almeno 500 post in cinque mesi sono state appena 63 ossia il 3%.
L’azienda più veloce nel soddisfare le richieste del proprio pubblico di consumatori è PosteMobile, che risponde mediamente in meno di un’ora, seguita da Vodafone, Poste Italiane e Sky Sport F1 HD, che lo fanno in meno di due ore.

Se si guarda alle modalità di ingaggio, il primo contatto è interlocutorio o di comprensione del problema, che poi spesso viene risolto in privato. Se invece si guardano i tassi di risposta sul totale dei post lasciati in bacheca dagli utenti si scopre che le pagine che superano il 90% sono quelle di Bonprix, Young&ENI, Intesa SanPaolo Servizio Clienti, PostePay e Poste Italiane. Analizzando il numero complessivo di risposte fornite, emerge che tra le aziende più oberate di lavor c’è TIM, che si situa al primo posto, avendo gestito in 5 mesi 8.932 domande originate dagli utenti, seguita da Tiscali Help Desk (8.019), Vodafone (7.096), Wind (6.529) e Alitalia (5.361).

Conclude Vincenzo Cosenza: “Il Social Caring è un’attività sempre più imprescindibile che non s’improvvisa al contrario, necessita di un’culata ridefinizione dei processi interni al fine di costruire una collaborazione proficua tra le diverse aree aziendali. In particolare la pagina Facebook non può più essere considerata come di esclusiva pertinenza dell’area comunicazione/marketing o del customer service. Le persone non fanno questa distinzione, ma la usano secondo le proprie esigenze contingenti: a volte per chiedere informazioni su offerte/prodotti, altre per porre chiarimenti tecnici. Di conseguenza risulta fondamentale dotarsi di strumenti di ascolto evoluti in grado di svolgere analisi semantiche per poi classificare i messaggi in modo da indirizzarli automaticamente ai team competenti“.

Vera MORETTI

Anche in Italia si sta diffondendo il Mobile Payment

In ritardo rispetto agli altri Paesi Ue, si stanno finalmente diffondendo anche in Italia le nuove formule di pagamento elettronico.

Ciò che ha spinto anche gli italiani ad adottare queste procedure è da ricercarsi in tre diversi fattori:

  • i servizi che permettono di effettuare acquisti via smartphone – bollettini postali, canone Rai, parcheggi e corse autobus – sono in crescita del 20%;
  • la tecnologia che trasforma il cellulare in bancomat è divenuta realtà, grazie all’intesa con le telco italiane (Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile) per l’impiego della SIM NFC (Near Field Communication);
  • la legislazione incentiva oggi l’uso dei pagamenti elettronici, grazie ai decreti Salva Italia e Sviluppo-bis.

In un solo anno, il Mobile Remote Payment & Commerce è aumentato del 30% passando da 700 mln di euro a oltre 900 mln. Di questi, 470 mln di euro riservati a contenuti digitali per smartphone (+20% per le app) con un +60% anche per acquisto di beni e servizi, pagamento bollettini postali, parcheggi e bus, per un valore di 310 milioni di euro.

Ad andare per la maggiore sono, ultimamente, le spese per la mobilità, che comprendono sia pagamenti di sosta e biglietti di trasporto pubblico, sia taxi, car & bike sharing.
Le cifre, infatti, mostrano come oltre 700.000 di ore di parcheggio siano state pagate dagli Italiani attraverso il cellulare, 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il TPL attivate da Mobile.
Le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000, per un totale di circa 1 milione di transazioni di piccolo importo.

Anche la spesa per transazioni di prossimità è cresciuta in misura considerevole. A fine 2012 sono stati registrati circa 30.000 terminali POS NFC attivi rispetto ai 5.000 del 2011, mentre nel 2013 si calcola possano arrivare a oltre 170.000.
I cellulari NFC venduti nel 2012 sono stati circa 2,5 milioni, 6 milioni stimati a fine 2013.
Le carte contactless già emesse sono 2 milioni: un incremento significativo, se si considera che nel 2011 quelle circolanti erano 750.000.

Vera MORETTI

Porcellum sì o no?

 

IERI

Il Tar per le elezione in Lazio: dovrà indire nuove elezioni entro 5 giorni: è stata questa la richiesta della seconda sezione-bis del Tar del Lazio alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, dopo la scandalo Fiorito che ha colpito la giunta lo scorso settembre. Il tar ha accolto un ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino, che chiedeva che “il presidente dimissionario della Regione Lazio Renata Polverini faccia svolgere le elezioni regionali entro il termine di 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale avvenuto il 28 settembre scorso”. La Presidente Polverini ha già annunciato di essere decisa a fare ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordine di ieri del Tar.

Maroni Candidato: il triumvirato è pronto a delinearsi. Anche Roberto Maroni, dopo l’outing di Albertini e Ambrosoli, ha annunciato ufficialmente ieri pomeriggio la sua candidatura alla Presidenza della Regione Lombardia. La comunicazione arriva direttamente dal Carroccio: la Lega Nord “ha deliberato all’unanimità di candidare Roberto Maroni alla guida delle Regione Lombardia”. “Non è una sorpresa, è una decisione che mi aspettavo – fa sapere Albertini. – Secondo i sondaggi Maroni parte terzo, con un certo distacco, ma la sua abilità e la sua lunga esperienza sul territorio gli permetteranno di guadagnare posizioni”. La corsa è appena cominciata.

Rebus esodati: la soluzione arriva con un nuovo emendamento. Il Parlamento ha sciolto ieri il nodo degli interventi in favore degli esodati nella Legge di Stabilità: per coprire le spese verranno impiegati gli eventuali risparmi dei 9 miliardi già stanziati, risparmi che arriverebbero da politiche attive per la reintroduzione sul posto di lavoro. Ma il Governo ha già pronto un piano B: se i risparmi non dovessero bastare, si ricorrerà alla deindicizzazione delle pensioni più ricche, ovvero quelle superiori a 3.000 euro.

Meglio il porcellum: “Non si può fare una legge per mettere in mano a Casini le sorti della prossima legislatura”. Silvio Berlusconi, fresco di ritorno dalla vacanza malindiana nella reggia dell’amico Briatore, fa saltare ancora una volta il tavolo delle alleanze si dice contrario alle preferenze “quasi quasi era meglio il porcellum”. Ed è caos tra Pdl, Lega e Terzo Polo.

 

I fantastici 5ieri nel dibattito su Sky Tg24:

  • questo dev’essere un Paese in cui fai carriera se conosci qualcosa, non qualcuno” (Matteo Renzi)
  • se uno crede nelle istituzioni le serve, non se ne serve” (Bruno Tabacci)
  • siamo tutti su un treno, ma qualcuno è su un carro bestiame” (Pier Luigi Bersani)

OGGI

Alluvioni in Toscana: si aggiungono altre 3 vittime al bilancio nero del maltempo che ha invaso la Toscana. Nella notte sono morti 2 uomini e una donna, che viaggiavano a bordo di un furgone dell’Enel, a causa del crollo di un ponte a Marsiliana, che li ha fatti precipitare nelle acque gelide del fiume Albegna. Ieri a Capalbio era stato ritrovato il corpo di un 73enne finito con la sua auto in un canale e stato trascinato via da un torrente esondato. Per domani occhi puntati invece sul Lazio: secondo gli esperti della Protezione Civile il picco massimo del Tevere a Roma sarà raggiunto domani a mezzogiorno, le previsioni parlano di 12 metri.

Terremoto Calabria: dall’acqua alla terra, che continua a tremare nel sud dello Stivale. Un sisma di magnitudo 4.4 è stato avvertito questa mattina alle 8.06 nell’Aspromonte e nella provincia di Reggio Calabria, tra i comuni di Sant’Eufemia di Aspromonte, Sinopoli e Bagnara Calabra. Al momento non risultano vittime o danni a persone o cose.

Vodafone in rosso: profondo rosso per i conti della multinazionale di telefonia cellulare e fissa con sede a Newbury. Nel primo semestre 2012 Vodafone ha chiuso i conti con una perdita netta pari a 1,977 miliardi di sterline (ovvero 2,47 miliardi di euro) contro un utile netto di 6,679 miliardi del 2011. La performance negativa è stata da subito addebitata al peggioramento della congiuntura economica in Spagna e Italia. L’iPhone 5s, di cui si vocifera l’arrivo sul mercato per l’estate 2013, contribuirà a risollevare le sorti della compagnia telefonica?

Arresto Idv: un altro arresto tra le sale del potere. La Guardia di Finanza ha messo in manette questa mattina l’ex consigliere regionale dell’Idv Vincenzo Maruccio, con l’accusa di peculato per aver sottratto dalle casse del partito circa 800mila euro. Un’altra cover story del marcio che consuma e divora la politica made in Italy, dopo gli scandali Lusi e Fiorito?

Twilight Day: finalmente è arrivato il capitolo finale. La saga dei vampiri belli e dannati, fuori e dentro il grande schermo (dopo l’affaire Pattinson – Stewart, amanti nella fiction e nella realtà e alle prese con le di lei scappatelle) è giunta, sembra, al capolinea: sarà presentato quest’oggi infatti in anteprima assoluta al Festival Internazionale del Film di RomaThe Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2. Bella è ormai diventata una vampira a tutti gli effetti, ma stavolta dovrà lottare per proteggere, insieme al marito Edward, la figlia Renesmee. L’alba dei morti viventi.

DOMANI

Sciopero generale Cisl: indetto per domani lo sciopero di 4 ore, in contemporanea a quello del sindacato europeo che si svolgerà in tutta l’Unione Europea. A Torino i lavoratori incroceranno le braccia anche per protestare contro le novità introdotte dal Governo sulla questione esodati: appuntamento alle 9.30 a Piazza Vittorio per la partenza del corteo che raggiungerà Piazza Castello, dove si svolgeranno i comizi. E’ previsto invece per venerdì 16 novembre lo sciopero dei ferrotramvieri gestito dal Gtt di Filt-Cgil-Fit-Cisl e Uiltrasporti dalle ore 17.30 fino alla fine servizio.

Italia Francia: un derby con i cugini di Francia. E’ così che definisce il match amichevole che si terrà domani sera a Parma tra Italia e Francia, il portiere nonchè capitano della nazionale Gianluigi Buffon, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien. Il ct Cesare Prandelli dovrà fare i conti con l’assenza del centrocampista Daniele De Rossi, espulso nel derby contro la Lazio; a restare in panchina saranno però anche Cassano, Di Natale e Pazzini.

Emma in tour: partirà ufficialmente domani sera all’Alcatraz di Milano il ‘Saro’ Libera tour’ di Emma Marrone, la cantante rivelazione di Amici e vincitrice dell’edizione 2012 del Festival di Sanremo, ma balzata all’onore delle cronache anche per l’intricato affaire sentimentale tra Stefano De Martino, suo ex, e Belen Rodriguez. Emma toccherà poi Padova, Eboli, Napoli, Roma, Pesaro, Firenze, Torino, Bologna per concludersi a Genova il primo dicembre.

 

Alessia CASIRAGHI

 

Supermario: lascia o raddoppia?

Supermario pronto a raddoppiare? Dipende dal Mario in questione. Se il Premier Monti nega la possibilità di una sua candidatura, ma si dice pronto a ‘‘a restare a servizio del Paese’ se glielo chiedessero, l’attaccante del Manchester City Mario Balotelli confessa di essere finalmente pronto a fare il papà. E di attendere con ansia il pupo in arrivo. Sempre che non si tratti di una doppietta in fasce.

IERI

Monti Bis: il Premier Monti pronto a candidarsi? Non esattamente: il Presidente del Consiglio ha gettato scompiglio nel parterre politico annunciando da New York, al Consiglio delle Nazioni Unite, che sarebbe pronto ‘a restare a servizio del Paese’ se glielo chiedessero. “non ho un piano – ha tenuto a precisare Monti – ma solo spirito di servizio. In ogni contesto riscontro preoccupazione e incertezza dai mercati. Io offro rassicurazione”. Di fronte alle reazioni confuse e poco rassicuranti degli schieramenti politici, il Premier ha poi sottolineato “non mi presenterò alle elezioni ritengo di rimanere estraneo agli schieramenti”. Un’affermazione che ha quantomeno messo a tacere le inquietudini delle due B: Berlusconi e Bersani. Se il segretario del Pd ha tuonato “Monti è una risorsa del Paese. Ma se vuole continuare senza maggioranza politica, gli dico che non è possibile”, il Cavaliere ha ribadito chiaramente come “ci devono ancora essere le elezioni”. Berlusconi bis in vista?

Ferrara, l’addio alla Rai: Giovanni, pardon Giuliano Ferrara divorzia dal servizio pubblico. Una separazione che era nell’aria da lunedì quando, complice la poca tempestività della sua striscia quotidiana “Qui Radio Londra” (invitava la Polverini a dimettersi, quando il Presidente della Regione Lazio aveva già fatto coming out), il suo programma non era andata in onda. “Sono oggetto di un grottesco e prolungato mobbing da parte di un funzionario Rai. Tutti lo sanno. Non voglio lavorare per un editore che non è dalla parte del mio lavoro” ha fatto sapere Ferrara su Il Foglio.

Dimissioni Polverini: si è tolta qualche sassolino dalla scarpa prima di rassegnare le sue dimissioni definitive. Renata Polverini ha esautorato gli assessori Tajani e Rampelli che perderanno diritto al vitalizio. Nel frattempo l’Espresso cavalca l’onda e pubblica delle foto dell’ex Presidente alla Regione Lazio, che farebbero sospettare l’utilizzo a scopi personali di due motovedette della Finanza per raggiunge l’isola di Ponza da parte della Polverini. Troppa polvere sotto lo zerbino?

OGGI

iPhone5: il melafonino sbarca oggi in tutti gli Apple Stores d’Italia e i punti vendita di telefonia. Il costo? Superiore ai 700 euro. E intanto in rete circolano le istantanee di code lunghissime sotto la luna per i temerari che questa notte hanno atteso fuori dai centri Vodafone di 29 città italiane. Chissà se si può chiedere a Siri di portare anche la colazione.

Mamma Rai in crisi?: la raccolta pubblicitaria di Google in Italia supera quella della concessionaria Rai. Se al primo posto resta Publitalia di Mediaset, la Sipra scivola dietro al colosso di Mountain View. Alla Rai toccherà ricordarsi le Montagne Verdi.

Ruby Bis: dalle passerelle all’aula di tribunale. Non stiamo parlando di John Galliano, ma di un affaire molto più italico. Nicole Minetti, dopo la sfilata di Parah della scorsa domenica, è stata chiamata a comparire quest’oggi, assieme a Lele Mora, nell’aula della quinta sezione penale di Milano per assistere all’udienza del processo sul caso Ruby.

Fico Balotelli: Ficotelli pronti a tornare in campo? L’attaccante del Manchester City ha dichiarato a mezzo stampa di essere pronto a fare il papà, e pare essersi levato ogni dubbio circa paternità e test Dna “in quella situazione il test lo avrei chiesto a chiunque”. Un dubbio permane: Supermario sarà riuscito a fare doppietta?

DOMANI

O’Scia: appuntamento sull’isola di Lampedusa per il gran finale del Festival O’Scia, voluto da Claudio Baglioni per sensibilizzare l’opinione pubblica circa il fenomeno dell’immigrazione sull’isola, e che proprio quest’anno festeggia il 10mo anniversario. Sul palco tante star e nuovi talenti: Luciano Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Litfiba, Gigi D’Alessio, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Giorgio Panariello, Pino Insegno, Massimo Ranieri e Alessandra Amoroso.

Giornate europee del patrimonio: domani e domenica l’Italia si trasforma in tesoro d’Europa. Da Milano a Napoli, il patrimonio storico e artistico del Bel Paese si mette in vetrina: musei aperti, eventi su misura, visite guidate, concerti gratuiti e flash mob. L’evento sarà celebrato in concomitanza con altri 49 Stati europei.

 

Alessia CASIRAGHI

Da Tel Aviv una rivoluzionaria app per smartphone

E’ italiano l’amministratore delegato di una delle più promettenti start-up nate in questi ultimi anni in quella che viene chiamata la piccola Silicon Valley mediorientale.

A Tel Aviv, infatti, è stata presentata Rescue, un’applicazione per smartphone innovativa e in grado di trasformare un telefonino in un dispositivo capace di rilevare urti e incidenti, di reagire autonomamente e chiedere soccorso con l’attivazione di contatti prestabiliti.

Fautore di questa app d’avanguardia è Ghigo Capasso, architetto e uomo d’affari di origini fiorentine, in passato pilota Alfa Romeo e campione italiano delle ruote coperte negli anni ’70.
E proprio lui ha dichiarato: “Rescue è di fatto una versione più intelligente (e rispettosa della privacy) di quella scatola nera che tutte le autovetture europee dovranno avere a bordo di qui a non molto. Ma e’ anche uno strumento di uso potenzialmente più largo: presentato come salvavita a disposizione di bikers, ciclisti, sciatori, escursionisti, pedoni, anziani o donne sole minacciate da pericoli“.

Ma come funziona questa applicazione? Tutto dipende da un algoritmo complesso e rivoluzionario, ideato da una squadra di fisici e matematici israeliani divenuti partner della start-up di Capasso. Il meccanismo, complesso ma preciso, permette all’applicazione di individuare i contraccolpi di possibili cadute o incidenti, reagire e attivarsi con l’invio di Sms e chiamate in vivavoce laddove nei casi in cui l’utente non sia in grado di muoversi, per un trauma o perché vittima di un’aggressione.

Insomma, si tratta di un dispositivo davvero in grado di cambiare la vita di chi lo utilizza e, per questo, ha destato da subito l’interesse in Italia, dove è già connesso ai sistemi di Samsung-Italia, Motorola-Italia e Vodafone, con i quali i responsabili del progetto hanno avviato contatti.

E sapere che il suo ideatore è italiano, ci rende molto orgogliosi.

Vera MORETTI

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