Se il contratto a termine ha una durata superiore a 12 mesi (originaria o per proroga), nel corso del quale, prima dello scadere del dodicesimo mese, ci sia la trasformazione a tempo indeterminato, l’agevolazione contributiva spetterà per altri dodici mesi in aggiunta a quella già fruita. In questo caso, e con un rapporto di lavoro a tempo pieno, il datore di lavoro potrà usufruire degli ulteriori benefici previsti dalla legge n. 223/91: per ogni mensilità corrisposta sarò erogato un contributo mensile pari al 50% della indennità di mobilità che sarebbe stata corrisposta al prestatore, nel limite massimo di 12 mesi, elevati a 24 per i lavoratori di età superiore a cinquanta anni e 36 per le aree del Mezzogiorno.
Mese: Gennaio 2011
Cnf e Ordini forensi: impegno comune su avvocatura e giustizia
La riunione ha evidenziato la grave situazione dell’avvocatura, resa ancora più acuta dalla crisi economica e dal ritardo con cui procede l’approvazione della riforma forense, dalle attività suppletive a cui provvede l’avvocatura per far funzionare la macchina della giustizia e dalla imminente applicazione dei decreti sulla mediazione. A questo proposito, i presidenti degli ordini hanno comunicato che molti presidenti dei tribunali non hanno assegnato le aule per allestire gli organismi di conciliazione, che il numero dei conciliatori è insufficiente a garantire l’immediata effettuazione del servizio e che gli organismi di conciliazione hanno difficoltà a dotarsi di copertura assicurativa; la ristrettezza dei tempi impedisce infatti di organizzare un servizio efficace e utile a smaltire la mole dei procedimenti.
Tutte ragioni oggettive che impongono una proroga dell’entrata in vigore della legge, anche se il confronto ha ribadito la necessità che la legge sia modificata per introdurre, tra l’altro, l’assistenza tecnica, la cui omissione non garantisce una adeguata tutela dei diritti con grave danno dei cittadini e del Paese, ed eliminare la obbligatorietà.
Si è anche ribadito l’impegno del Cnf, degli Ordini, delle Unioni a realizzare risultati concreti come l’immediata calendarizzazione alla Camera della riforma forense, la modifica della legge sulla mediazione, il miglioramento del testo sulle specializzazioni, il confronto continuo sulle riforme del sistema giustizia.
Roma, città sostenibile: a marzo ospita “Ecopolis”
Per la parte conference due le tematiche principali: “La città che mangia – Lavoro e filiere agroalimentari“, e “La città che vive – Energia e mobilità“. C’è poi la sessione “Racconti d’impresa“, dedicata alle realtà imprenditoriali che hanno fatto della sostenibilità un elemento fondamentale per la loro competitività.
L’evento è organizzato dalla Fiera di Roma in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, con il sostegno, tra gli altri, di Retecamere e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dell’Upi (Unione delle province italiane), della Regione Lazio, di Provincia e Comune di Roma.
Il 25 marzo, inoltre, si svolgerà la cerimonia di premiazione della quinta edizione del “Premio Impresa Ambiente“. Poi, l’Istituzione camerale interviene per favorire la partecipazione delle aziende alle varie manifestazioni fieristiche. Anche per Ecopolis dunque, la CdC mette a disposizione degli spazi espositivi per le imprese di Roma e provincia, regolarmente iscritte alla CdC e interessate a partecipare.
Il 10 febbraio 2011 è il termine ultimo per candidarsi secondo le modalità previste dall’apposito Regolamento. Tutte le informazioni sul sito dell’ente camerale capitolino sezione “Fiere” e sul sito http://www.ecopolis.fieraroma.it/
Eh no, Veltroni, non ci siamo: la tua patrimoniale è un’idea insana
di Gianni GAMBAROTTA
Non importa. Chiunque sia, desidero affermare un concetto che ritengo fondamentale nella situazione politica italiana di oggi: sono contrario a qualsiasi proposta, da qualunque parte venga, che punti ad aumentare anche solo di un euro all’anno le tasse sul primo nababbo nazionale. E a scendere su tutti gli altri, compresi i detentori di risparmi per poche decine di migliaia di euro.
Dico questo dopo aver letto le cronache dell’intervento di Walter Veltroni al convegno del Lingotto nel weekend scorso. Il leader di Modem, l’unica minoranza organizzata all’interno del Pd, ha detto che fra le tante cose che farebbe se un giorno dovesse andare al governo, ce n’è una che gli sta particolarmente a cuore: una patrimoniale, sul tipo dell’eurotassa varata dal governo di Romano Prodi nel 1997, che colpisca i grandi patrimoni. “Il debito pubblico italiano – ha detto – ha raggiunto livelli insostenibili. Bisogna per tre anni tassare chi ha di più per portare quel debito a grandezze ragionevoli, attorno all’80 per cento del prodotto interno lordo contro l’attuale 120 per cento“.
Un’idea insana. Oggi una cifra vicina al 50 per cento di tutta la ricchezza prodotta dal Paese va allo Stato e al parastato sotto forma di tasse dirette e indirette e prelievi di vario tipo. Questo succede perché da decenni politici come Veltroni hanno chiesto e spinto sull’aumento delle spese pubbliche per conquistare consensi elettorali. L’Italia si basa su un gigantesco voto di scambio, che è una delle ragioni della sua arretratezza e dell’esplosione del debito pubblico.
Che questo (del debito) sia uno dei più gravi problemi italiani è fuori discussione. Ma lo si deve aggredire tagliando senza andare per il sottile la spesa pubblica, togliendo favori, elargizioni, prebende alle clientele elettorali che invece ogni politico culla amorevolmente. Aumentare le tasse, anche solo introducendo un’imposta straordinaria sulla ricchezza, non farebbe altro che fornire altro ossigeno finanziario ai partiti che lo userebbero come hanno sempre fatto, dilatando la spesa per catturare consensi al momento delle urne.
La stessa eurotassa citata da Veltroni lo prova: è servita sì a darci un salvacondotto momentaneo per entrare nell’euro, ma non ha prodotto alcun effetto sullo stock del debito che ha continuato, imperturbato, a crescere. E’ dal lato della spesa che deve essere affrontata la questione. Anche della spesa che riguarda la politica e il suo costo. Perché Veltroni non mette nel suo programma la netta riduzione degli emolumenti dei nostri parlamentari e ministri che guadagnano più dei loro colleghi tedeschi? Perché deve essere normale che una consigliera della Regione Lombardia, Nicole Minetti, divenuta famosa per le sue capacità di organizzatrice di festini con prostitute, riceva dalla Regione stessa uno stipendio da oltre 10mila euro al mese?
Sicilia, pronti 125 milioni per le imprese turistiche
Nino Ragosta
Assicurazioni, il ruolo sempre più decisivo dei broker in Italia
A controllare l’operato dei broker è l’Isvap, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo. Grazie alle molte informazioni che possiede sull’attività dei broker, l’Istituto ha condotto un’indagine sull’evoluzione della distribuzione assicurativa e il ruolo dei broker in Italia. Dall’analisi emergono dei dati molto interessanti che riguardano le prospettive di medio/lungo termine sulla distribuzione e su chi lavora nel settore dell’intermediazione assicurativa.
Principalmente è risultato che nel ramo auto e in quello danni, che detengono rispettivamente il 17% e il 24% del mercato, il canale distributivo predominante rimane quello degli agenti, pur registrando ogni anno una flessione della raccolta (85% nel 2009, 86,4% nel 2008) a favore della nuova figura dei broker che aumentano le vendite di anno in anno.
I dati della crescita dei broker assicurativi sono una realtà: per avere un’ulteriore conferma basta guardare il numero di iscrizioni pervenute al RUI (il registro unico elettronico degli intermediari assicurativi e riassicurativi) in questi anni. A tre anni dalla sua nascita il Rui registra 245.241 intermediari iscritti.
Infine bisogna dire, che le analisi condotte dall’Isvap sulla situazione dei broker sono positive ma non tengono conto dei dati comunicati dall’Aiba (l’Associazione Italiana dei Brokers di Assicurazioni) sulla raccolta dei premi assicurativi. I dati fotografano una situazione ottimale per il ramo danni, in cui i broker sembrano aver raggiunto una quota di mercato pari al 46, 1% e una quota sul totale di mercato pari al 14%.
I dati confermano che la figura del broker si sta espandendo ed è destinata a rappresentare principale intermediario assicurativo, specialmente per il ramo danni e al sempre più apprezzato mondo delle assicurazioni on line.
In collaborazione con Assicurazione.it
Lodi alla Regione Emilia Romagna che grazie ad un bando regionale aiuta 31 nuove imprese
“È un contributo importante alla ricerca in Emilia-Romagna. In un momento economico non facile, con il Pil in lieve ripresa ma la disoccupazione ancora crescente, nascono – ha sottolineato soddisfatto l’assessore alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli – grazie al nostro contributo imprese moderne e innovative, in grado di affrontare la competizione globale. Tra gli aspetti positivi del bando, sottolineo la priorità concessa alle imprese costituite da giovani con meno di 35 anni, donne, o comunque tali da potere assicurare lavoro qualificato a giovani ricercatori. È un aiuto concreto che diamo a chi oggi si affaccia, da ricercatore o imprenditore, al mondo del lavoro”.
Il 41,8% delle risorse, pari ad 1,8 milioni di euro, verrà utilizzato dalle nuove imprese per l’acquisto di impianti macchinari ed attrezzature, necessarie per assicurare qualità, innovazione, competitività delle imprese. Il 26,2% delle risorse, pari ad 1,12 milioni di euro, sarà utilizzato per acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche. Con le risorse rimanenti, verranno acquistati software, hardware, spese per consulenze specialistiche finalizzate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale/industriale e alla loro estensione, realizzazione di opere per ristrutturazione e adeguamento funzionale dei locali per l’attività d’impresa, acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, di licenze, e con i rimanenti acquisto di arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa con esclusione di suppellettili e complementi di arredo).
Laura LESEVRE
Trovare una soluzione post moratoria: è una “mission impossible”?
Ditta individuale: i beni strumentali utilizzati dall’imprenditore nell’esercizio della propria attività sono sempre inerenti all’impresa
La Corte di Cassazione, attraverso la Sentenza n. 772 del 14 gennaio 2011, fissa il principio secondo cui le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di beni strumentali, utilizzati direttamente ed esclusivamente dalla ditta individuale, concorrono alla formazione del reddito d’impresa, a prescindere dall’eventuale iscrizione dei beni nei registri obbligatori. Secondo la Corte, quindi, gli immobili relativi a imprese commerciali individuali, aventi carattere strumentale e utilizzati dall’imprenditore esclusivamente per l’esercizio dell’impresa, sono sempre da ritenersi relativi all’impresa, in base al combinato disposto degli articoli 40 e 77 del Tuir.
Piemonte, Regione virtuosa: deduzione dell’Irap per chi assume a tempo indeterminato
La deduzione, ai fini IRAP, è pari a 15.000 euro (30.000 euro per gli ultracinquantenni) per ogni dipendente neoassunto ed a condizione che lo stesso rapporto d’impiego non si interrompa. In caso di interruzione del singolo rapporto di lavoro la deduzione corrispondente non potrà essere fruita a partire dall’ anno di imposta in cui è avvenuta la cessazione.
La deduzione spetta per ciascun nuovo lavoratore assunto fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 e può essere utilizzata per i tre anni successivi. Se ad esempio l’incremento si verifica nell’anno 2013 la deduzione verrà utilizzata a partire dal 2014 sino al 2016.
Le segnalazioni di incremento occupazione vanno trasmesse alla Direzione Industria semestralmente e comunque prima di usufruire del beneficio (costituiscono una sorta di prenotazione). Si usufruisce dell’agevolazione come deduzione spettante in sede di versamento a saldo dell’IRAP.