Corsi di aggiornamento online per INT

Al fine di ottimizzare i tempi e di garantire comunque ai propri iscritti il raggiungimento del 50% dei crediti necessari, INT, l’Istituto Nazionale Tributaristi, ha deciso, per il prossimo biennio 2013-2014, di puntare su corsi di formazione e seminari online.

Le motivazioni riguardano soprattutto il susseguirsi di scadenze e adempimenti che i tributaristi fiscali devono rispettare, che rendono il loro lavoro sempre più serrato e il tempo sempre più esiguo.
INT, alla luce di queste conclusioni, ha optato per un aggiornamento da farsi tramite videoconferenze online interamente gratuite su materie ed argomenti fondamentali per l’attività professionale, con sistemi di controllo della frequenza tramite test finali e quesiti in diretta.

A completare l’offerta formativa ci sono la pubblicazione dell’ e-mail quotidiana di aggiornamento e accreditamento-convenzione con i principali enti ed organizzazioni di seminari e convegni di studio.

Riccardo Alemanno, presidente nazionale INT, ha commentato così questa decisione: “Con i tanti problemi di tempo ed oggi, più che mai, anche di costi vogliamo fornire delle opportunità ai nostri iscritti senza rinunciare alla qualità dell’ aggiornamento professionale. Per un professionista del settore contabile-tributario l’aggiornamento è fondamentale, quindi il concetto di formazione deve andare al di là della obbligatorietà, il buon professionista lo deve sentire come una esigenza. Già quest’anno avremo nel prossimo bimestre due videoconferenze gratuite sperimentali che fungeranno da apripista al progetto on-line per il biennio 2013-2014, senza dimenticare che contestualmente si terranno le giornate di studio, sempre gratuite, con incontro-confronto sul territorio, come le prossime che si svolgeranno ad Ancona, Pordenone e Milano“.

Vera MORETTI

Giorgio Rapari ancora alla guida di Assintel

Una vera e propria acclamazione ha confermato Giorgio Rapari alla guida del Consiglio Direttivo dell’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio.

Il presidente di Onosoft Srl, società che si occupa di ICT nelle aree Finanza, Industria e Sanità con prodotti software, soluzioni e servizi, dunque, ricoprirà la carica per altri quattro anni, che probabilmente saranno decisivi non solo per il settore, ma anche per il rilancio dell’economia complessiva.

Durante l’assemblea dell’associazione nazionale delle imprese ICT, nella sede di Confcommercio a Milano, i partecipanti erano chiamati alla elezione del nuovo Consiglio e, presidente a parte, ben il 60% dell’organico è stato cambiato.

La squadra che da qui al 2015 guiderà Assintel è costituita per lo più da nuovi esponenti, che fanno tutti parte di società di rilievo nell’ambito ICT:

Vera MORETTI

Crisantemo, ma quanto mi costi?

 

Si avvicina la ricorrenza di Ognissanti e come ogni anno, il 2 Novembre è il giorno dedicato al pellegrinaggio nei cimiteri cittadini per rendere omaggio ai propri defunti. E come ogni anno, cresce la polemica sui prezzi dei crisantemi, sempre troppo cari. Ma le cose stanno davvero così?

Infoiva ha intervistato Franco Cereda, Presidente dell’Associazione dei grossisti del Mercato dei Fiori di Milano. Stando a quanto rilevato dall’ultima indagine condotta da Ismea sul mercato dei prodotti florovivaistici in Italia, a giugno 2012, il 51,6% degli italiani (contro il 43,6% del 2011) acquista fiori per portarli al cimitero regolarmente, mentre la fetta di mercato destinata alle cerimonie funebri copre il 2,3% del fatturato totale (contro il 3,6% del 2011). Se si passa invece all’analisi delle piante la percentuale scende al 7,2% per abbellire le tombe dei propri cari, e allo 0,8% in occasione dei funerali.

Questa settimana si celebra la ricorrenza di Ognissanti e del 2 novembre. In media, di quanto aumenta il vostro fatturato in questa occasione? In percentuale, quando si vende di più?
Ci aspettavamo un aumento significativo il weekend appena trascorso, ma a causa del cattivo tempo gli affari non sono andati secondo le previsioni, anzi il fatturato è diminuito. E’ difficile fare una stima, in teoria nella giornata del primo novembre il fatturato generalmente raddoppia, ma complice la crisi quest’anno le previsioni non sono rosee. Ma soprattutto si tratta di un’attività legata al tempo: se, come previsto, le temperature scenderanno e la pioggia continuerà, il timore è che le vendite subiscano un calo anche in occasione del Ponte di Ognissanti.

Quest’anno il Mercato dei Fiori di Milano resterà aperto anche il primo Novembre? Come mai?
Perché abbiamo bisogno di vendere e di offrire un servizio maggiore ai nostri clienti. Aumenteranno i costi ma c’è bisogno di fare fatturato. Visto che molte gente non ha acquistato lo scorso weekend, si spera che acquistino in occasione della festività.

Ogni anno in questo periodo cresce la polemica riguardante i prezzi dei crisantemi, e in generale dei fiori. Complice la crisi, quest’anno si pagheranno di meno?
Quest’anno le vendite dei crisantemi sono scese del 50%, quindi costeranno meno. E’ difficile fare una stima percentuale, perché chiaramente il prezzo scende in misura diversa in base alla varietà e alle dimensioni dei fiori: diciamo che si va dal -20% al -50% rispetto al 2011. Occorre poi tener conto del fatto che una volta si acquistavano crisantemi di grandi dimensioni, mentre oggi, complice la realizzazione di tombe e lapidi sempre più piccole, si comprano in occasione di Ognissanti fiori e composizioni sempre più piccole.

Nell’ultimo anno, complice la contrazione dei consumi in Italia, il vostro business ha subito un brusco calo?
Sicuramente le vendite si sono contratte in media del 20- 30 %, anche di più, soprattutto per quanto riguarda la vendita al dettaglio. La crisi si è fatta molto sentire, molti negozi sono stati costretti a chiudere.

Sul totale del fatturato annuo generato dal mercato florovivaistico italiano, riuscirebbe a fare una stima della percentuale dell’indotto generato dalla parte funeraria?
Le opere funarie vengono gestite da società specializzate che si occupano principalmente di cerimonie funebri. Una volta per realizzare le corone ci si rivolgeva al fioraio, oggi non più o si tratta comunque di un business molto limitato perché viene delegato quasi tutto all’agenzia di pompe funebri. Le agenzie a loro volta si rivolgono a grossisti e produttori di fiori, ma è difficile fare una stima: la fetta di mercato destinata alle opere funerarie varia da caso a caso, dall’1% al 20%, perché ogni commerciante ha il suo prodotto con una destinazione d’uso differente. Ogni anno l’Ismea elabora delle stime su base regionale, è il dato più affidabile.

Ristrutturare casa: ecco cosa si può detrarre

Dovete ristrutturare casa e volete sapere se i lavori che state per affrontare rientrano nelle detrazioni fiscali previste?

Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato di recente una guida che contiene una lista di tutte le detrazioni previste, previa presentazione della documentazione richiesta.
Si tratta di un vademecum con validità illimitata, non solo per quanto riguarda le norme riportate, ma anche le detrazioni, anch’esse senza scadenza.

Tra le novità più interessanti c’è di sicuro la possibilità, da parte dei contribuenti che hanno iniziato i lavori a partire dal 26 giugno, o che hanno intenzione di avviarli prima del 30 giugno 2013, di beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, con un importo massimo che va a raddoppiarsi rispetto alla situazione precedente, arrivando cioè a un tetto limite di 96.000 euro.

Ma la guida contiene anche una sezione dedicata a consigli e suggerimenti pratici su come avviare nel modo migliore e più rapido la pratica necessaria per ottenere l’agevolazione fiscale.

Non tutti forse sanno che nella fattura non sussiste più l’obbligo di indicare con una voce a parte a quanto ammonta il costo effettivo della manodopera; e ancora, nel caso di vendita di immobili la persona che vende avrà la possibilità, se l’immobile su cui sono stati realizzati i lavori è stato venduto prima che scadessero i tempi utili per godere della detrazione, di stabilire in prima persona se godere lui stesso dei privilegi fino alla scadenza del periodo, o se trasferire questi ultimi alla persona che sta acquistando.

Altra cosa da sapere è che il contribuente avrà l’obbligo di suddividere in 10 rate annuali l’intero importo deducibile, mentre chi ha 75 o 80 anni non potrà più suddividere la detrazione in 3 o 5 quote annuali.

Vera MORETTI

La crisi automobilistica colpisce anche i veicoli commerciali

Le vendite di automobili stanno conoscendo forse la loro peggiore annata e non è da meno, purtroppo, nemmeno il settore dei veicoli commerciali.

I dati, resi noti dall’ACEA, Associazione Costruttori Europei di Automobili, infatti, fotografano una situazione critica anche per quanto riguarda il trasporto merci, con un calo del 28,2% relativo solo al mese di settembre.
E, cosa ancora più drammatica, il Governo sta a guardare, senza prendere provvedimenti per risanare un settore in agonia.

Come si dovrebbe intervenire a proposito? Massimo Tentori, responsabile della divisione Trucks di Federauto, tra le altre cose, denuncia: “Da un lato, abbiamo un’offerta di veicoli commerciali e industriali Euro 6 introdotti sulle strade d’Europa ancor prima che i relativi standard di emissioni diventassero obbligatori, dall’altro mancano le opportunità di mercato per sostituzione del parco circolante e, nel contempo, strumenti di politica economica e stimoli che consentano al mondo del trasporto italiano di rinnovare il proprio parco”.

Tentori non è contrario all’innovazione, che permette ai nuovi veicoli di limitare l’emissione di sostanze inquinanti, ma è consapevole che in Italia si è ancora lontani dal raggiungimento di una vera consapevolezza ecologica: “in Italia preferiamo affidarci, specie in prossimità della stagione invernale, a provvedimenti estemporanei di blocco temporaneo della circolazione dei veicoli obsoleti, con pochi controlli e senza un adeguato e reale quadro sanzionatorio”.

Ci sono ancora in circolazione, almeno nel nostro pese, molti mezzi obsoleti che, rispetto ai mezzi di ultimissima generazione, emettono sostanze inquinanti in quantità trenta-quaranta volte maggiore rispetto ai nuovi modelli, che, crisi o no, dovrebbero essere messi al bando.

Questa potrebbe essere una spinta per risvegliare un mercato ormai stagnante, e che necessita quanto prima di efficaci contromisure.

Vera MORETTI

Banca e impresa, prove di dialogo online

di Davide PASSONI

Da qualche settimana a questa parte, Bnl spinge la comunicazione pubblicitaria sulla propria iniziativa Mestiere Impresa. Radio, tv, internet, affissioni, con messaggi nei quali passano le storie di piccoli imprenditori “veri” che raccontano di come hanno potuto sviluppare il proprio business grazie al supporto della banca. Niente da dire, gli spot sono ben fatti e i 6 video che raccontano altrettante storie d’impresa, ancora meglio: nulla di strano se alle spalle ci sono Tbwa\Italia e Shootin’Gun. Però… Però la voglia di capirne di più ci è venuta; del resto, tutti i giorni noi di Infoiva scriviamo d’impresa, parliamo con gli imprenditori e sappiamo quanto, in questo momento, per molti di loro i rapporti con le banche siano tutt’altro che rilassati… Possibile che per Bnl e le sue imprese clienti sia tutto rose e fiori? Che strategie commerciali ci sono dietro all’iniziativa? Insomma, viva le storie d’impresa ma, alla fine… Bnl che cosa vuole venderti?

Nulla. Siamo noi che, come al solito, pensiamo male, pare. Dall’ufficio stampa di Bnl precisano subito che Mestiere Impresa nasce come una “piattaforma” realizzata per aprire un canale di sostegno e di relazione con l’impresa: quello che la banca fa normalmente, ci dicono. Il passaggio in più è la creazione di una via di comunicazione strutturata, nella quale alcuni esperti (per ora interni a Bnl, poi anche esterni) possono rispondere alle domande che l’imprenditore pone attraverso la rete. Domande molto pratiche, di business, per le quali ci si aspettano risposte pratiche, di business. Il fine di Mestiere Impresa non è vendere un prodotto ma aprire un canale privilegiato di ascolto, comunicazione e confronto tra banca e impresa. Anche verso aziende non clienti di Bnl nonostante, per ovvi motivi, i protagonisti dei video siano clienti dell’istituto.

Delusi? No, stupiti. Perché, come detto, quando si parla di rapporto banche-imprese siamo portati a pensare male e l’uscita di Mestiere Impresa, in un momento delicato come l’attuale, ci sembrava un’operazione “simpatia” messa in campo da un grosso istituto di credito per reagire a un clima di diffidenza e sfiducia che caratterizza le banche agli occhi delle aziende. Del resto, sono molti gli istituti di credito che hanno delle business unit dedicate specificamente alle piccole imprese con a portafoglio prodotti finanziari ad hoc, salvo poi applicare delle condizioni molto pesanti, quando non proibitive, per l’accesso al credito. E invece no, da Bnl ci invitano a mettere da parte la malizia e a pensare a Mestiere Impresa solo come a “un luogo virtuale, ma con l’obiettivo reale e concreto di offrire agli imprenditori informazioni ed aggiornamenti, appuntamenti di loro interesse e tutto quello che può essere utile per renderli sempre più consapevoli anche per affrontare le sfide che il mercato italiano e quelli internazionali presentano loro quotidianamente“. Già la qualità dei video (non certo realizzabili in pochi giorni) fa capire che il progetto era in gestazione da tempo.

Bene, tutto molto chiaro. Ma, a fronte di 6 storie “a lieto fine”, quanti saranno gli imprenditori che con la banca hanno avuto problemi più o meno grandi e si sentiranno in dovere di dire la loro, sul sito o nei forum, contestando la linea editoriale di Mestiere Impresa? Accontentare tutti è impossibile, nella vita come nell’impresa. Un consiglio amichevole a Bnl; si attivi in maniera seria anche su questo fronte, come ha fatto con profitto su quello della promozione dell’iniziativa: un solo feedback negativo può fare più danni di quanti benefici possano portare 50 video con storie positive. Visto l’investimento in termini di creatività e, pensiamo, in termini finanziari, sarebbe un peccato per la banca, se succedesse.

Agente specializzato in farmacia, cercano te!

Come abbiamo ribadito spesso, la professione di agente è una delle più ricercate dalle aziende, soprattutto per la possibilità di avere collaboratori a partita Iva.
E, dall’altra parte, essere agente permette spesso di gestire le proprie giornate liberamente, ottimizzando i tempi e organizzando il lavoro in maniera più dinamica.

Ma, se nella maggior parte dei casi diventare agente non chiede una particolare preparazione, almeno non a livello di corso di studi, esistono specializzazioni che, invece, necessitano di personale altamente qualificato.

Un esempio è dato dagli agenti che operano nel settore farmaceutico.
Oltre alle doti comunicative, e all’esperienza maturata sul campo, infatti, in questo caso occorre essere particolarmente ferrati sui prodotti che si presentano ai clienti, per poter dare loro risposte specifiche e precise, oltre ad utilizzare le terminologie tecniche esatte.

Questo è il profilo ricercato da un’azienda leader nel settore cosmetico che, per la sua espansione a livello nazionale, è alla ricerca di agenti monomandatari per il canale dedicato alla farmacia.

Per ottenere maggiori informazioni, occorre collegarsi al sito Monster.it.

Niente ordini di serie A e serie B per Lupoi e Calderone

Giuseppe Lupoi, presidente del CoLAP, e Marina Calderone, presidente del CUP, hanno la stessa opinione riguardo la regolamentazione delle associazioni professionali: entrambi desiderano tutelare gli ordini professionali, ad oggi ben 27, ed evitare che si arrivi a distinguere tra ordini di serie A e ordini di serie B.

Ma, a quanto pare, in Senato sono al lavoro per regolamentare le professioni che ancora non fanno capo a nessun ordine, ma senza alcun riferimento a distinzioni di sorta.

Giuseppe Lupoi, a questo proposito, ha dichiarato: “Sono associazioni liberamente costituite da professionisti che esercitano attività professionali consentite dalle leggi vigenti sul territorio della Repubblica. Il loro scopo è da sempre la formazione continua dei professionisti: chi non si aggiorna esce! Non è previsto alcun obbligo di iscrizione“.
La legge, dunque, permetterebbe una migliore informazione al cliente delle capacità del professionista a cui si affida.

La differenza tra ordini ed associazioni sta nel fatto che gli iscritti agli ordini, quelli riconosciuti dallo Stato, lo sono obbligatoriamente che, ad esempio, “da semplici notai, prendono atto del possesso di un titolo e iscrivono il professionista ai loro albi professionali. Null’altro sono in grado di certificare ai clienti di quei professionisti“.

E per Lupoi appartenere ad un’associazione rappresenta un valore aggiunto.

d.S.

Canta il Grillo di Sicilia

 

IERI

Elezioni in Sicilia: è il fattore G, ovvero Beppe Grillo a mischiare le carte in Sicilia.  Secondo il primissimo exit poll diffuso ieri sera da PalermoReport.it, riferito al solo capoluogo e non a tutta la Sicilia, il grillino Cancelleri sarebbe primo con il 27,46% dei voti. Intanto a meno si un ‘ora dall’inizio dello spoglio ufficiale, i dati diffusi circa l’affluenza alle urne non sono per niente consolanti:  più di un siciliano su due ieri ha deciso di disertare le urne. A votare per le elezioni regionali è stato solo il 47,42% dei siciliani, mentre nel 2008 la percentuale era stata del 60%.

Veleni juventini: trionfo dei bianconeri a Catania al veleno: l’arbitro Garvasoni annulla un gol al Catania al 25’ del primo tempo per fuorigioco inesistente di Bergessio. E piovono le polemiche: il goal avrebbe infatti permesso al Catania di passare in vantaggio. La Juventus resta prima in classifica con 25 punti, segue il Napoli a 22 mentre sale al terzo posto l’Inter di Stramaccioni, con solo 1 punto di distacco dal Napoli. I nerazzurri battono il Bologna 3 a 0 su goal di Ranocchia, Milito e Cambiasso.

Alitalia resta a terra: gli Stati Uniti si preparano all’arrivo del temutissimo uragano Sandy. “Potente e pericoloso” come lo ha definito il presidente Barack Obama. E mentre la città di New York e la costa Est degli Stati Uniti è in stato di coprifuoco (subway chiusa, scuola ferme e invito alla popolazione a fare provviste di viveri e medicinali e non uscire di casa) Alitalia ha cancellato quasi tutti i voli diretti verso la Grande Mela. L’uragano costerà agli USA 18 miliardi di dollari di danni secondo gli esperti, eccessivo allarmismo o natura indomita?

Neve d’ottobre: l’acqua alta a Venezia raggiunge i 123 centimetri, un traghetto diretto a Civitavecchia costretto a riparare all’Isola del Giglio, spruzzate di nevi in Lombardia e Veneto anche a bassa quota. Dall’America all’Italia il maltempo non dà tregua, e spazza via anche gli ultimi ricordi delle foglie d’autunno.

Il ritorno di Barbara: Alessio Vinci e Sabrina Scampini si congedano dalla Domenica Live di Canale 5. Dopo gli ascolti poco rassicuranti delle scorse puntate (sotto il 9% di share) la coppia di giornalisti-conduttori lascia il timone della trasmissione. Fallito il tentativo di informare gli italiani su ciò che accade ‘politicamente e economicamente’ nel nostro Paese (Nicole Minetti docet), si torna al caro vecchio infotainment. E indovinate un po’ chi farà gli straordinari anche la domenica pomeriggio?

OGGI

Attenti a Frankestorm: non si tratta di una maschera di Halloween e nemmeno dell’ultima reincarnazione del personaggio creato da Mary Shelley. Ma dell’uragano atteso per questa sera alle 18 (ora italiana) che ha messo in stato di emergenza gli Stati del Maryland, New Jersey, New York, Pennsylvania, Virginia, Washington Dc e le contee costiere del Nord Carolina. La tempesta è il frutto della convergenza fra Sandy, ciclone di categoria 1, proveniente dall’interno degli Stati Uniti e dell’aria polare proveniente dal nord del Canada. Bollino rosso per tutti i voli da e per la Grande Mela: Alitalia ha sospeso da ieri e fino a domani i voli sui 2 aeroporti maggiori della città (Newark e JFK).

Processo Stato Mafia: ha preso il via questa mattina nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo l’udienza preliminare nel processo per la trattativa tra lo Stato e Cosa Nostra. Primi della lista a essere citati in giudizio i capi mafiosi, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Antonino Cinà, mentre tutti gli altri imputati sono uomini delle istituzioni: dagli ex ministri Mannino e Mancino, al senatore del Pdl Marcello Dell’Utri. Dopo 4 anni di indagini e ricostruzioni storiche, la parola passa al gup Piergiorgio Morosini, che ha già esaminato l’atto d’accusa della Procura: 120 faldoni, in cui sono raccolti i verbali di 6 pentiti e 67 testimoni.

Michele Misseri in aula: comparirà davanti al Giudice del Tribunale di Taranto lo zio Michele, reo confesso nell’ottobre del 2010 dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, salvo poi cedere e ritrattare accusando del delitto la figlia Sabrina, tuttora in carcere assieme alla madre Cosima. I tre imputati si incontreranno quest’oggi in tribunale: Michele Misseri è accusato di sola soppressione del corpo della vittima, ritrovato in un pozzo nella campagne di Avetrana, mentre l’accusa di omicidio volontaria grava sulla figlia Sabrina.

Renzi a Milano: appuntamento meneghino quest’oggi per il candidato alle Primarie del Pd. Matteo Renzi, dopo la cena super esclusiva che si è concesso con il gotha della finanza milanese qualche settimana fa e l’incursione alle sfilate milanesi, torna nella città della Madonnina questa sera alle 21 al Teatro dal Verme. Occasione ufficiale stavolta: Renzi infatti prenderà parte all’assemblea pubblica in cui incontrerà sostenitori e militanti della sua ‘area’, impegnati nella raccolta di firme per la presentazione della candidatura alle primarie. E chissà che non ci scappi pure una cena da Giannino.

DOMANI

Palermo Milan: appuntamento domani sera allo Stadio Barbera di Palermo dove a sfidarsi saranno i rossoneri di Allegri, reduci da una tanto agognata vittoria, quella contro il Genoa, e il Palermo di Gasperini, che ha ancora l’amaro in bocca per il pareggio con il Siena.

Cda Fiat al Lingotto: giornata cruciale quella di domani per la Fiat di Marchionne. Il Cda del gruppo torinese, i cui conti sono tuttora oggetto di accertamenti della Consob, diffonderà i dati sul terzo trimestre dell’azienda del Lingotto. Le stime degli analisti fanno ben sperare: la terza trimestrale si dovrebbe chiudere con utile netto pari a 250 milioni, con una crescita del 50% rispetto ai 112 milioni registrati nello stesso periodo del 2011. Punto interrogativo per Sergio Marchionne, che sarà chiamato dal Cda a esprimersi in merito alle strategie che ha intenzione di adottare sul breve e lungo termine, soprattutto per quanto riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali in Europa e in Italia. Secondi i dati, lo stabilimento di Torino sarebbe infatti in perdita, nel 2012, di 700 milioni.

Job Finance Day 2012: si svolgerà domani dalle 10 alle 18 a Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari a Milano, la dodicesima Edizione del Job Finance Day, l’evento che punta a farsi punti d’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro nel settore della finanza. Aspiranti manager, non dimenticate il vostro cv.

 

Alessia CASIRAGHI