Todo, il franchising dei distributori automatici

Nel settore dei distributori automatici si sta facendo largo anche il franchising di Todo.
Entrare a far parte del brand richiede la possibilità di disporre di una superficie che si trovi in una zona ad alto passaggio pedonale, anche se, ad attirare l’attenzione dei passanti, sono anche il layout e i colori che caratterizzano il marchio.

Non vengono richiesti né royalties né fee d’ingresso, poiché la Casa Madre studia il progetto in base al locale scelto e fornisce inoltre materiale per l’inaugurazione oltre che assistenza tecnica e un periodo di formazione pre e post apertura.

L’affiliato quindi non deve avere esperienza nel settore, viene formato sotto tutti i punti di vista: per la gestione del punto vendita deve solo avere del tempo per la ricarica dei distributori in base ai consumi.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito di Todo.

Bando per i giovani agricoltori veneti

Per sostenere i giovani agricoltori e il loro insediamento nel mondo del lavoro, la Regione Veneto ha pubblicato un bando per la concessione di contributi a loro dedicati.

A richiedere il contributo, infatti, possono essere i giovani che si insediano per la prima volta nell’azienda agricola.
Obiettivo delle iniziative è sostenere lo sviluppo del comparto agricolo regionale, finanziando la misura Pacchetto Giovani B.

A tal fine sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa in riferimento alle Misure del PSR 2007/13:

  • Misura 111: “Formazione professionale”;
  • Misura 112: “Insediamento di giovani agricoltori”;
  • Misura 114: “Utilizzo di servizi di consulenza”;
  • Misura 121: “Ammodernamento delle aziende agricole”.

Si precisa che l’ammissibilità a contributo è subordinata alla necessaria adesione alla Misura 112 e 121, e almeno una a scelta tra le misure 111 e 114.
A sostegno degli interventi l’aiuto è concesso sotto forma di contributo la cui entità varia a seconda delle misure da implementare.

Le aziende interessate dovranno inviare il modulo di adesione entro il 30 giugno 2014.

Vera MORETTI

Italia-Olanda, connubio hi-tech

In vista di Horizon 2020, tra i progetti avviati c’è anche quello di rafforzare la collaborazione tra Italia e Olanda su settori strategici ed altamente innovativi.
Se n’è parlato durante l’Innovation Forum, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e tenutosi presso la sede di Confindustria, al quale hanno partecipato Alberto Baban, presidente Piccola Industria Confindustria, Emanuele Fidora, direttore generale per la Ricerca del Miur, Jasper Wesseling, vicedirettore generale Imprenditoria e Innovazione del ministero olandese per Affari Economici e l’Ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, Michiel Den Hond.

Nel corso della giornata sono stati presentati i distretti italiani e olandesi più innovativi, con workshop tematici e interattivi dedicati ai settori della High Tech Mobility, dell’Agrofood Processing e del Life Sciences & Health. Inoltre sono state delineate azioni concrete di follow-up volte a rafforzare ulteriormente la collaborazione tra i due paesi come partner nell’innovazione.

Baban ha dichiarato: “L’Olanda è uno dei paesi leader nell’innovazione a livello mondiale e l’Italia vanta delle eccellenze nei settori hi-tech. I cluster italiani sono apprezzati su scala mondiale per la tecnologia e la qualità dei loro prodotti e rappresentano una componente del nostro settore industriale viva e capace di essere sempre più protagonista. Favorire un interscambio di conoscenze ed esperienze con un paese come l’Olanda, in questa fase, può contribuire a rafforzare quella cultura dell’innovazione oggi indispensabile per il rilancio economico e la crescita“.

Ha aggiunto Den Hond: “Sono piacevolmente sorpreso dal livello di interesse e partecipazione che durante questo forum sia le autorità che il settore privato italiani hanno dimostrato verso le conoscenze e le esperienze olandesi. È la dimostrazione che il modello olandese della stretta collaborazione tra autorità, istituti di ricerca, università e aziende, si può estendere anche a una fruttuosa cooperazione con i nostri partner italiani”.

Si tratta di un connubio prestigioso, poiché l’Olanda è uno dei paesi più innovativi, che vanta distretti molto tecnologici come, ad esempio, il Brainport Eindhoven (nominata nel 2011 la regione più intelligente a livello mondiale e più favorevole per gli investimenti dell’Europa dell’Ovest), la Food Valley NL a Wageningen e il Leiden Bio Science Park.

Queste realtà posizionano i Paesi Bassi all’ottavo posto nel campo della ricerca e dell’innovazione, con ben 8 università nella classifica delle top-100, ma anche in Italia ci sono esempi di eccellenza nei settori dell‘hi-tech e l‘obiettivo è crearne di nuovi.

Il nostro paese, infatti, mira al rafforzamento di collaborazioni con partner stranieri anche nell’ottica del perseguimento di obiettivi europei puntando allo sviluppo di cluster nazionali fortemente innovativi.
Le autorità italiane e il settore privato guardano con molto interesse alle conoscenze e alle esperienze olandesi in questi settori in virtù anche della stretta collaborazione tra autorità, istituti di ricerca, università e aziende, una delle chiavi di successo del modello olandese.

Vera MORETTI

Modalità nuove per comunicare alle Entrate i trasferimenti di denaro

Sono state apportate modifiche alle modalità e ai termini di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei trasferimenti, anche attraverso movimentazione di conti, da o verso l’estero di mezzi di pagamento da parte degli intermediari finanziari.

A partire dalle operazioni effettuate nel 2014, andranno segnalate tutte le operazioni (trasferimenti da o verso l’estero) di importo pari o superiore a 15.000 euro, sia che si tratti di un’ operazione unica che di più operazioni che appaiono tra loro collegate per realizzare un’operazione frazionata.

Gli operatori finanziari comunicano i dati utilizzando la nuova infrastruttura SID, la comunicazione è effettuata annualmente ed è trasmessa entro il termine di presentazione della dichiarazione del sostituto d’imposta relativa al medesimo anno di riferimento della comunicazione stessa.

Per quanto riguarda la comunicazione delle operazioni relative all’anno 2013 è effettuata secondo i termini e le modalità stabilite con il provvedimento del 28 luglio 2003.

Vera MORETTI

Gambino: “Divorzio breve? Si perderebbe la possibilità di una riconciliazione”

 

Proseguiamo questa nostra settimana dedicata all’approfondimento sul cosiddetto “divorzio breve” intervistando il giurista Alberto Gambino, professore ordinario di diritto privato all’Università Europea di Roma e già componente dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia presso il Ministero delle Politiche familiari nel biennio 2007-2008.

Prof. Gambino, il tema del “divorzio breve” ciclicamente si ripropone. Pensa davvero che siamo al momento decisivo per una “riforma del divorzio”?
Non lo auspico, in quanto sembra che la soluzione ai problemi relativi alla crisi matrimoniale e allo scioglimento del vincolo sia solo l’accorciamento dei termini di durata della separazione da tre ad un anno. L’istituto della separazione non è stato pensato dal legislatore quale mero passaggio procedimentale per giungere ineluttabilmente al divorzio, ma come fase temporanea che potrebbe dar luogo anche ad una riconciliazione tra i coniugi: abbreviarne i tempi, in nome di un maggiore efficienza e di un presunto effetto deflattivo sul contenzioso, diminuisce inesorabilmente la chance di equità e giustizia, e – perché no – di reversibilità della crisi.

Recidere il vincolo matrimoniale davanti a un pubblico ufficiale, senza passare per un magistrato, quando sarà possibile in Italia?
Se, come appare dal dettato costituzionale, il carattere della famiglia fondata sul matrimonio assume una dimensione “istituzionale” e non meramente volontaristica, allora ciò che rileva ai fini dello scioglimento del matrimonio non è il consenso dei coniugi, ma la giusta causa prevista dalla legge, la cui ricorrenza in concreto deve essere accertata da un giudice, il quale scioglie il matrimonio con sentenza costitutiva.

Quanto influisce nel dibattito sul “divorzio breve” la cultura cattolica imperante nel nostro Paese?
Direi poco, se solo si ha l’onestà intellettuale di riconoscere che la tendenziale stabilità dell’istituto matrimoniale discende non certo dal carattere dell’indissolubilità del vincolo cattolico, ma dal fatto che il matrimonio non è paragonabile ad un semplice contratto, che può sciogliersi col mero consenso delle parti.

Jacopo MARCHESANO

Hawk Expertise, il franchising delle cliniche dentali

Tra i franchising che offrono servizi alla persona, sempre più diffusi sono le cliniche dentali, e tra queste ci sono anche i centri Hawk Expertise.

Il brand è alla ricerca di affiliati disposti a visitare giornalmente gli studi e i laboratori odontotecnici della sua zona, chirurghi plastici, chirurghi estetici e veterinari per poter così presentare tutta l’offerta di strumenti e accessori.

Hawk Expertise è rivolta a tutti coloro che con spirito imprenditoriale sono intenzionati a costruire con ambizione e serietà una carriera in un settore ad alta redditività.

Il marchio offre:

  • Contratto decennale
  • Zona in esclusiva
  • Corso tecnico/commerciale in sede
  • Formazione sul campo e on line
  • Nessuna richiesta di sede o magazzino
  • Customer care

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Hawk Expertise.

PoliHub, spazio dedicato alle startup hi-tech

E’ sorto a Milano, nel quartiere Bovisa, il nuovo PoliHub, che mira alla condivisione di esperienze tra startup hi-tech e realtà imprenditoriali consolidate, ma anche ad offrire ad esse i servizi del Politecnico e dalla Fondazione che lo gestisce, in collaborazione con il Comune di Milano.

Si tratta di uno spazio di oltre 300 mq, all’interno del quale vengono ospitate già 39 startup, ma che nei prossimi giorni aumenteranno in maniera esponenziale, fino a raggiungere quota 100. Ciò sarà possibile anche grazie all’apertura di due sedi situate presso ComoNext e il Campus di Cremona.

Obiettivo di PoliHub è supportare le startup altamente innovative a partire dalla fase di ideazione, favorendo lo scambio di esperienze e la condivisione di conoscenze tra gli imprenditori presenti.

Giampio Bracchi, presidente di Fondazione Politecnico e di PoliHub, lo definisce non solo acceleratore d’Impresa, ma anche struttura all’avanguardia per il supporto delle migliori startup innovative.

Cristina Tajani, assessore alle Politiche del Lavoro e Università, ha aggiunto: “Un luogo dove da oggi si possono confrontare imprese esistenti e nuove idee. Un distretto industriale capace non solo di produrre nuovi modelli di impresa ma soprattutto occupazione per quel vasto mondo lavorativo che nasce dalla contaminazione tra le discipline tecniche e creative: dalla green economy, ai new-media, passando dall’industrial design sino alla comunicazione“.

Vera MORETTI

Unicredit: in arrivo finanziamenti alle pmi

Ad annunciarlo è stato Federico Ghizzoni in persona, ovvero l’amministratore delegato di Unicredit.

Il banchiere, dopo essersi mostrato ottimista nei confronti dei conti del gruppo per l’anno in corso e aver confermato entro giugno una trattativa seria con i lavoratori sugli esuberi, ha anche dichiarato che l’istituto di credito ha intenzione di focalizzarsi sulle piccole e medie imprese con l’erogazione di 500 milioni di euro al mese.

Partendo nel 2014, e fino al 2018, infatti, il Gruppo ha in programma di elargire 120 miliardi di euro di finanziamenti, con tanto di lettere inviate direttamente alle imprese con la proposta di nuovi crediti disponibili.

Il target considerato è quello delle piccole imprese con fatturati compresi tra 5 e 10 milioni di fatturato.

Vera MORETTI

Avv. Rimini: “Divorzio breve? Basta parole, è il momento di agire”

 

Avvocato matrimonialista, giornalista e scrittore, Cesare Rimini è un personaggio noto al pubblico televisivo italiano e per inaugurare questa nostra settimana dedicata all’approfondimento sul cosiddetto “divorzio breve” l’abbiamo incontrato. Il Decano dei Matrimonialisti Italiani ha espresso la propria opinione (positiva) sul tema, ma con un pizzico di scetticismo sulle parole del ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Avv. Rimini, il tema del “divorzio breve” ciclicamente si ripropone. Pensa davvero che siamo al momento decisivo per una “riforma del divorzio”?
Come ho scritto sul Corriere la settimana scorsa, la cautela sugli annunci del ministro della Giustizia Andrea Orlando dei giorni scorsi è d’obbligo. Basta pensare che da molti anni si parla della legge che dovrebbe abbreviare i tempi fra separazione e divorzio: da tre anni a un anno, se non ci sono figli minori, o a due anni se ci sono. Parole che si sono inseguite finora senza successo. Questa volte, comunque, almeno per quanto riguarda la riduzione delle tempistiche dovremmo essere arrivati al momento decisivo.

Si riuscirà così a snellire la mole dei processi civili pendenti?
Il ministro – ispirandosi alle modalità francesi – auspica che, se non ci sono figli minori, l’accordo non abbia bisogno di essere davanti al magistrato, ma che basti semplicemente un pubblico ufficiale. È il caso di ricordare in questa visione schematica che in Russia e sempre in Francia le parti, se d’accordo, possono comparire spontaneamente di fronte a un pubblico ufficiale e dichiarare se il loro matrimonio è finito nel cestino, tutto con la semplicità che si usa in molti Paesi per contrarre le nozze (modello Las Vegas).

Per i promotori della proposta è una «battaglia di civiltà», per i contrari, invece, il “divorzio breve” non è altro che una «banalizzazione del vincolo matrimoniale»…
In Italia tanta semplicità incontrerà facilmente grandi ostacoli, come ai tempi dell’introduzione del divorzio. Più il progetto è arduo e più complicata sarà la sua attuazione. In più nel nostro Paese non va dimenticato che gran parte dei matrimonio sono concordatari, in virtù dei Patti tra lo Stato e la Chiesa.

Jacopo MARCHESANO

Jennyfer, il franchising dell’abbigliamento per ragazze

Tra i franchising di abbigliamento, ce n’è uno relativamente nuovo particolarmente amato dalle adolescenti.
Si chiama Jennyfer e propone capi d’abbigliamento a loro dedicati.

Entrare a far parte di questo brand è piuttosto semplice, se si ha a disposizione un locale con superficie minima di 150 mq, con almeno una vetrina, e che si affacci su vie del centro storico o su centri commerciali di primaria importanza.

La formula proposta è quella del conto vendita e viene richiesto, come investimento iniziale, un pagamento di 350 euro al mq, ma nessuna fee d‘ingresso né royalty.

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Jennyfer.