Che cosa pagherò all’erario nel mio primo anno di attività se ho scelto il regime agevolato?

Quarta tappa del viaggio di Luigi P. nel mondo delle partite IVA. Luigi si trova oggi per la prima volta di fronte all’erario ed è in dubbio su quanto e come dovrà pagare. Infoiva, grazie al contributo della dott.ssa Ippolita Pellegrini, gli spiega come fare.

Dopo aver individuato il nostro codice attività, aver aperto la Partita Iva e scelto il regime fiscale da adottare, ora vediamo che cosa ci chiede l’erario per i nostri primi 12 mesi di attività.

Nell’avvio della nuova attività di impresa o di lavoro autonomo, se ipotizzo il raggiungimento di ricavi o di compensi al massimo pari a euro 30.000,00 posso fare una previsione semplificata di quanto dovrei pagare all’erario, scegliendo il regime dei contribuenti minimi.

In merito all’IVA va tenuto presente che chi si avvale del regime dei minimi non addebita l’IVA a titolo di rivalsa, parimenti non ha diritto alla detrazione dell’imposta a credito sugli acquisti.

L’aliquota dell’imposta sostitutiva applicata è pari al 20% del reddito d’impresa o di lavoro autonomo, determinato come differenza tra l’ammontare dei ricavi/compensi e le spese (secondo il principio di cassa), e va versata nel termine previsto per il saldo del mod. Unico.

Non è prevista la tenuta delle scritture contabili, vi è l’esonero degli adempimenti IVA, è prevista l’esclusione dall’applicazione degli studi di settore e vi è l’esonero dall’IRAP. È obbligatorio soltanto emettere e conservare le fatture per i servizi o beni venduti e conservare le fatture sugli acquisti, rivolgendosi a un professionista specializzato per la consulenza per compilare il modello unico e determinare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori.

 

Dott.ssa Ippolita PELLEGRINI | i.pellegrini[at]infoiva.it | (+39) 346.5278117 | Bisceglie
Laureata in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari nel 1995, la Dott.ssa Pellegrini è esperta in gestione aziendale e da 12 anni è Responsabile Contabilità e Bilancio di un gruppo di società di capitali, titolari di numerosi marchi, dedite alla produzione e alla commercializzazione di abbigliamento in Italia e all’estero. Iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti di Trani dal 2006, segue l’approfondimento della materia fiscale e tributaria e studia la fattibilità e la convenienza di operazioni aziendali particolari.

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Paolo Romani incontra la Confcommercio: per andare avanti occorre senso di responsabilità da parte di tutti

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, è intervenuto al Consiglio Generale di Confcommercio che si è tenuto giovedì pomeriggio presso la sede nazionale di Piazza Belli a Roma. Il ministro parlando della situazione politica, ha detto di augurarsi “senso di responsabilità da parte di tutti”. “Noi stiamo lavorando come se nulla fosse, vedremo nel prosieguo parlamentare se saràcosì. Da parte nostra – ha proseguito Romani – non vi è disponibilità a soluzioni diverse o alternative che siano in totale difformità a quella che è stata la volontà politica espressa”. Il ministro ha poi parlato del Ddl concorrenza: ” ci stiamo lavorando alacremente, spero sia pronto in un mesetto”. Il disegno di legge, che tra l’altro dovrebbe intervenire anche sulla riforma dei carburanti, terrà conto di alcune delle indicazioni avanzate dalla Autorità Antitrust: “Stiamo analizzando le proposte dell’Antitrust, in parte le recepiremo e in parte no. C’e discussione, la materia è complessa”. Il presidente Sangalli (leggi intervento integrale allegato N.d.R.) , nel corso del suo intervento ha analizzato l’attuale scenario economico. “Ci stiamo confrontando – ha detto Sangalli – su scala globale, con un processo di ritorno alla crescita ancora lento, incerto, fragile, e soprattutto con una crescita che stenta a riassorbire disoccupazione ed a costruire nuova occupazione. Così è su scala globale e ancora di più lo è per il nostro Paese dove gravano, sul  processo di uscita dalla recessione, tutti i problemi, noti e di lungo corso, che siamo soliti richiamare sotto i titoli sintetici della crescita lenta, della produttività stagnante, della competitività difficile. Si ripropongono cosi gli ormai tradizionali differenziali tra la crescita prevedibile per il nostro Paese e la media della crescita dell’eurozona”. “Sta dunque a noi – ha aggiunto il presidente di Confcommercio – condividere una piattaforma di regole compitamente collaborative che sul versante delle relazioni sindacali e dell’architettura contrattuale, sospingano processi concreti di rafforzamento della produttività nei luoghi di lavoro”. “Occorre poi chiedere alla politica – ha osservato Sangalli – di fare la propria parte fino in fondo mettendo al centro dell’impegno politico e dell’azione di governo un’agenda di lavoro economico e sociale concreta, fondata sul fatto che la stabilità finanziaria è assolutamente necessaria, ma da sola non è sufficiente”.

fonte: Confcommercio

Dinameeting 2010 per le pmi in Lombardia. Registrarsi online

E’ ufficialmente partito il progetto “Dinameeting 2010 – Innovare per crescere“, promosso dalla Regione Lombardia con l’obiettivo di supportare il processo di crescita tecnologica delle piccole medie imprese lombarde appartenenti al settore manifatturiero, dei servizi alle imprese, della logistica, del commercio e del turismo.

Alla sua seconda edizione, il progetto mette a disposizione delle imprese partecipanti un esperto in tecnologie informatiche, che analizzera’ per un arco temporale di 8 mesi i fabbisogni dell’impresa e redigerà un piano di intervento su misura.

Oltre alla consulenza di un esperto in tecnologie informatiche, la nuova edizione vede il coinvolgimento di aziende champion che hanno già sperimentato un percorso di crescita tecnologica con successo e che decidono di mettere a disposizione di altre il proprio know-how.

Ulteriore novità di quest’anno é la selezione di 10 PIC (Piccole Imprese Crescono), ovvero imprese che hanno partecipato alla prima edizione di Dinameeting, che hanno realizzato il progetto ideato e decidono di condividere l’esperienza con i partecipanti della nuova edizione.

La “buona nuova” viene da Confartigianato Lombardia, che ci ricorda come le candidature per partecipare come “Imprese Champion” e “Piccole Imprese Crescono” potranno essere presentate attraverso la registrazione online sul sito della manifestazione fino al prossimo 3 dicembre 2010.

www.dinameeting.net

Equitalia e Confesercenti siglano un accordo per agevolare le piccole imprese

Equitalia e Confesercenti hanno siglato un accordo quadro biennale per istituire un canale diretto tra gli agenti della riscossione e le realtà rappresentate dall’associazione cercando così di evitare tanti intralci burocratici ed offrendo più semplificazione per le piccole e medie imprese.

L’accordo prevede una stretta collaborazione tra le due istituzioni per fornire assistenza alle imprese attraverso soluzioni individuate di volta in volta da intese a livello locale.

In particolare, gli agenti della riscossione e le associazioni territoriali di Confesercenti aderenti all’iniziativa stipuleranno convenzioni per avviare progetti su più fronti: consulenza, formazione, sportelli dedicati e tutto quanto ritenuto più adatto a semplificare la vita a imprenditori e commercianti.  Nel protocollo sono previsti anche incontri periodici per monitorare i risultati raggiunti sul territorio, nell’ottica di potenziare ulteriormente l’assistenza alle piccole e medie imprese.

“2030: non c’è made in Italy senza aziende e giovani”: incontro promosso dall’Agia

L’AgiaAssociazione Giovani Imprenditori Agricoli della CiaConfederazione Italiana Agricoltori ha promosso ieri (17 novembre 2010) un incontro per affrontare il tema “2030: non c’è made in Italy senza aziende e giovani”. Da un confronto sulle organizzazioni imprenditoriali giovanili (Confindustria, Federalimentare, Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Federalberghi-Cnga, Confapi, Federturismo), cercando di dare una risposta ai vari problemi che frenano l’ingresso delle nuove generazioni, è emerso che soltanto un giovane su tre che ha scelto per il suo futuro l’attività agricola riesce a fare impresa. Burocrazia, ostacoli fiscali, costi opprimenti, mancanza di agevolazioni per l’acquisto della terra e per il subentro in azienda, credito oneroso, nessuna spinta al ricambio generazionale. In agricoltura poi i giovani conduttori under 35 sono solo poco più del 3% e meno del 7% sono quelli under 40. Praticamente, solo 112mila aziende hanno un conduttore giovane.

Un confronto quello promosso dai Giovani Imprenditori Agricoli  che è partito da una chiara considerazione di fondo: attualmente in Italia c’è poca competitività perché sono pochi i giovani che fanno impresa. I motivi? Molti e complessi. Prima di tutto, l’eccessivo e complicato carico burocratico che strangola la stessa capacità di fare impresa (lunghezza dei tempi di attesa per l’erogazione dei servizi, costi elevati, assenza o carenza di sinergia tra i vari uffici delle amministrazioni). Ad esso si aggiunge la mancanza di un credito agevolato. Ed è per questo che alle banche viene chiesto di guardare lontano, d’imparare a rischiare un poco del loro protetto patrimonio sui giovani in progetti a lungo termine, di diventare i nostri partner ideali nella scommessa di un made in Italy che possa finalmente guardare al futuro attraverso le idee imprenditoriali dei suoi giovani. AAA, giovani imprenditori cercansi…

Pmi Empoli a scuola di normativa 163/2006 in materia di appalti pubblici

Nuove regole per gli appalti pubblici: come impararle? Ci pensano le quattro giornate di studio indette ad Empoli!

Per saperne di più, infatti, le pmi tornano a scuola con l’iniziativa promossa da Confartigianato di Firenze.

A fronte degli importanti cambiamenti introdotti dalla normativa 163/2006 in materia di appalti pubblici, il Comune di Empoli ha infatti organizzato per le aziende del suo territorio quattro giornate di formazione gratuita nel corso delle quali ben due dei quattro pomeriggi saranno dedicati ad effettuare gare per servizi e forniture (il 18 e il 24 novembre) e due invece ad effettuare gare per lavori (25 novembre e 2 dicembre).

L’appuntamento dei corsi é presso l’Agenzia per lo Sviluppo dell’Empolese Valdelsa per l’appunto nei giorni del 18, 24, 25 novembre e 2 dicembre 2010.

Paola Perfetti

InTransito verso l’impresa femminile nella Provincia di Latina

Con il supporto (anche) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali arriva un nuovo progetto atto a favorire l’imprenditorialità delle donne all’interno di 33 Comuni della  Provincia di Latina, ha durata  14 mesi, e scade il 13 Novembre 2011.

Si tratta di InTransito verso l’impresa femminile é promosso dall’ATS TRASVERSALE SRL e Teorema, e prevede l’attivazione di botteghe di transizione, il processo in cui gli imprenditori – quindi artigiani, commercianti o bottegai – trasmettono la loro esperienza a donne dotate di capacità imprenditive, propense a sperimentare l’attività e quindi pronte ad imparare le cosidddette “tecniche del mestiere”.

Il progetto ha due obiettivi principali:

  • trovare risposte agli imprenditori che, per motivi di età, mancanza di eredi, o motivazioni personali hanno deciso di interrompere la propria attività ma credono che quanto hanno creato e maturato in una vita di lavoro possa avere continuità.
  • garantire la continuità nelle imprese di famiglia tra una generazione e l’altra, senza compromettere il futuro dell’impresa, mediante interventi rivolti al gruppo familiare o al coinvolgimento di partner esterni.

Ma come avviene questa “trasmissione del sapere e del know-how”?!

La trasmissione d’impresa tra l’imprenditore e la neo-imprenditrice e/o di passaggio generazionale è accompagnata e assistita da un team di orientatori ed esperti, che garantisce:

  • l’incontro tra imprenditore che trasmette e la donna ( o gruppo di donne) che rileva,
  • la trasmissione dell’esperienza e del know how, assicurando soprattutto la continuità del patrimonio di conoscenze e di professionalità.

Inoltre, le attività proposte saranno realizzate in collaborazione con gli attori del territorio che costituiscono la base del capitale sociale locale (amministrazioni locali, associazioni di categoria, associazioni di promozione dell’imprenditoria femminile, servizi pubblici per l’impiego e altri soggetti coinvolti nelle attività di enterprise creation a favore delle donne e a favore del ricambio generazionale di impresa).

Modalità di adesione a InTransito.

Basta compilare la scheda di partecipazione disponibile sul sito www.trasversale.com/intransito e inviarla a intransito@trasversale.com.

L’ intervento è totalmente gratuito, finanziato dal POR Ob. Competitività Regionale e Occupazione FSE Regione Lazio 2007-2013.

Paola Perfetti

Agriturismo: nel 2009 l’istat ha registrato un incremento del 2,9%. La Toscana è reggina

Secondo un’indagine Istat, risulterebbe che nel 2009 c’è stato un importante incremento di strutture agrituristiche. Le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo censite nel 2009 sarebbero 19.019 cioè 539 in più (+2,9%) rispetto all’anno precedente. Gli incrementi più significativi riguardano la ristorazione e l’alloggio, che crescono, rispettivamente, di 407 e 347 unità. Oltre la metà delle aziende si trova in collina, più di un terzo in montagna e solo il 14,8% in pianura.

L’attività agrituristica è relativamente più concentrata nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,1% delle aziende, seguono il Centro con il 34,4% e il Mezzogiorno per il restante 20,5%. Gli agriturismi aumentano soprattutto nel Mezzogiorno. Le aziende con ristorazione sono prevalentemente localizzate nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale); circa l’80% degli alloggi agrituristici e’ equamente ripartito tra Nord e Centro.

Ma quali sono le regioni con il maggior numero di agriturismi? Toscana e Alto Adige, 4.046 aziende agrituristiche la prima, 2.863 aziende la seconda, sono le regioni in cui l’agriturismo risulta storicamente più radicato. L’attività agrituristica è significativa anche in Veneto, Lombardia e Umbria (con oltre mille aziende), Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna, Marche e Lazio (con oltre 700 aziende). Più di un’azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile; è in Toscana che la presenza di donne alla guida di un agriturismo raggiunge la massima concentrazione, pari a circa un quarto del totale nazionale. Nel corso del 2009, sono 1.336 le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica e 797 quelle cessate; rispetto al 2008, risultano in aumento sia le nuove autorizzazioni (+143 unità) sia le cessazioni (+364 unità).

A Novara un interessante incontro per parlare di imprenditoria femminile

Terzo ed ultimo appuntamento con il ciclo di seminari organizzato dal Comitato di promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Novara sul tema “Il tempo delle donne”. L’incontro conclusivo si terrà giovedì 18 novembre alle ore 16 presso la Sala del Consiglio della sede camerale, in Via Avogadro 4 a Novara.

L’incontro sarà intitolato: “Pensiero paradigmatico: il tempo dell’organizzazione

“Questa iniziativa offrirà l’occasione di conoscere una modalità alternativa di pensiero mirata a sviluppare nei singoli e nei gruppi un approccio attivo per ottimizzare il fattore tempo – commenta la presidente del Comitato Caterina Zadra – La conciliazione di più ruoli e la gestione del tempo sono sfide quotidiane per le imprenditrici, ma con la giusta consapevolezza e preparazione possono essere affrontate efficacemente e rivelarsi occasioni di crescita, sia dal punto di vista personale che professionale”. Ad aprire i lavori saranno Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio, e la stessa Caterina Zadra, quindi seguirà l’intervento della psico-sociologa Luz Càrdenas intitolato “Donne e impresa in un mondo che cambia”. “Avviare un’impresa di successo significa saper coniugare l’impegno, gli interessi e i mezzi di cui si dispone con le richieste del mercato – commenta Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale – un mercato caratterizzato da cambiamenti sempre più rapidi e frequenti, che impongono organizzazione e versatilità. Su questo fronte le imprese femminili possiedono una marcia in più, ma è fondamentale abbattere quelle barriere economiche che ancora impediscono di trasformare queste risorse in opportunità di sviluppo e arricchimento per il nostro sistema economico e sociale”.

La partecipazione all’incontro è gratuita, previa iscrizione (Settore Promozione – Ufficio Servizi alle Imprese: tel. 0321.338.260/265 – servizi.imprese[at]no.camcom.it).

Che cosa sono i regimi fiscali? Esistono regimi fiscali agevolati per l’attività che sto iniziando?

Terza tappa del viaggio di Luigi P. nel mondo delle partite IVA. Luigi deve valutare e scegliere un regime fiscale agevolato per la propria attività economica. Infoiva, grazie al contributo della dott.ssa Ippolita Pellegrini, gli spiega come fare.

Dopo la scelta del codice attività e la contestuale apertura della Partita Iva in fase di avvio di una nuova impresa, analizziamo la fase successiva relativa alla scelta del regime fiscale da adottare.

Il regime fiscale di un’impresa corrisponde alle formalità da osservare per essere in regola con il fisco e con il codice civile. I regimi sono piuttosto numerosi ed estremamente diversi tra loro per le regole da rispettare e, di conseguenza, per i documenti contabili da redigere.

Nella scelta del regime fiscale o contabile hanno importanza le caratteristiche dell’impresa. Il regime prescelto e le sue funzionalità permetteranno all’imprenditore di conoscere tutti gli aspetti della propria azienda, i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, nonché di verificare l’andamento dei risultati di gestione.

Di particolare interesse risulta il regime fiscale agevolato per i contribuenti minimi, introdotto a partire dal 1° gennaio 2008. Rientrano in tale regime i lavoratori autonomi e le persone fisiche esercenti attività d’impresa che nell’anno solare precedente hanno innanzitutto conseguito compensi o ricavi in misura non superiore a 30mila euro, oltre ad altri requisiti. I soggetti che iniziano l’attività possono immediatamente applicare il regime agevolato se prevedono di rispettare il limite suddetto, tenendo conto che, in caso di inizio di attività in corso d’anno, si procede al ragguaglio all’anno.

Le principali agevolazioni riguardano l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi e delle addizionali regionali e comunali nella misura del 20% sul reddito e l’esonero dalla maggior parte degli obblighi contabili e dichiarativi.

 

Dott.ssa Ippolita PELLEGRINI | i.pellegrini[at]infoiva.it | (+39) 346.5278117 | Bisceglie
Laureata in Economia e Commercio presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari nel 1995, la Dott.ssa Pellegrini è esperta in gestione aziendale e da 12 anni è Responsabile Contabilità e Bilancio di un gruppo di società di capitali, titolari di numerosi marchi, dedite alla produzione e alla commercializzazione di abbigliamento in Italia e all’estero. Iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti di Trani dal 2006, segue l’approfondimento della materia fiscale e tributaria e studia la fattibilità e la convenienza di operazioni aziendali particolari.

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