Assicurazione polizze vita, infortuni e rischio calamità: quale detrazione spetta nel 730?

Qual è la detrazione fiscale che spetta sulle assicurazioni di polizze vita, rischio infortuni e rischio calamità per gli immobili in sede di dichiarazione dei redditi? Si tratta della detrazione del 19% dei premi pagati alle assicurazioni sulla vita e contro gli eventuali infortuni, oppure per il rischio calamità di immobili adibiti ad utilizzo abitativo . La disciplina relativa alle detrazioni sul modello 730 dei contribuenti segue specifiche regole. Una prima grande distinzione dei contratti assicurativi per il rischio morte e infortuni riguarda quelli stipulati (o rinnovati) entro la fine del 2000 e quelli stipulati (o rinnovati) a decorrere dal 1° gennaio 2001.

Detrazione fiscale del 19% sui premi assicurativi vita e infortuni: distinzione dei contratti

La prima tipologia di contratti assicurativi di polizze vita o contro gli infortuni riguarda quelli stipulati (o rinnovati) entro il 31 dicembre del 2000. Si tratta delle detrazioni sui premi di contratti di durata eccedente i 5 anni, anche se stipulati con compagnie estere o i cui premi siano stati versati all’estero. I contratti stipulati o rinnovati successivamente al 31 dicembre 2000 trovano diversa disciplina per i premi versati alle assicurazioni. Tali contratti hanno per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente (per almeno il 5%) contemplando tutte le cause possibili.

Come si calcola la detrazione fiscale del 19% sui contratti assicurativi vita e infortuni?

Il calcolo della detrazione del 19% sui contratti assicurativi vita e infortuni va fatto su un ammontare totale dei premi versati nel periodo di imposta pari a 530 euro. Tale limite sussiste anche nel caso in cui si siano stipulati più contratti. L’ammontare totale della detrazione può essere elevato a 750 euro nel caso in cui i contratti siano stipulati per coprire il rischio di morte di persone aventi disabilità grave.

Contratti assicurativi causa morte per persone con disabilità grave: come deve essere accertata?

A tal proposito, le casistiche sono disciplinate dal comma 3, dell’articolo 3, della legge numero 104 del 1992. La disabilità grave deve essere accertata dall’unità sanitaria locale e dalle commissioni mediche incaricate. L’accertamento, inoltre, deve essere integrato dall’esame di un operatore sociale e di un esperto in servizio presso l’unità sanitaria locale. Il codice di spesa per i premi relativi a questa tipologia di assicurazione è “38”.

Come vanno compilati i campi del modello 730 per la dichiarazione dei redditi dei premi assicurativi vita e infortuni?

Nel modello 730 di dichiarazione dei redditi, in linea generale, deve essere utilizzato il codice di spesa “36” da immettere ai righi E 8, E 9 ed E 10 del quadro E del 730. In questi righi dovranno essere indicati i premi assicurativi versati nell’anno di imposta 2021 per la dichiarazione dei redditi del 2022. Il codice “39” deve essere utilizzato, invece, nel caso di premi assicurativi a copertura dei rischi di persone non autosufficienti.

Ecco i codici da utilizzare nel quadro E del modello 730 per la detrazione dei premi assicurativi

Si beneficia della detrazione fiscale nel modello 730 nel caso in cui la compagnia di assicurazioni non possa recedere dal contratto. L’ammontare complessivo massimo sul quale va calcolata la detrazione fiscale è pari a 1.291,14 euro, al netto dei premi relativi alle assicurazioni:

  • per il rischio di morte o di invalidità permanente (per i quali va utilizzato il codice “36”);
  • per le assicurazioni aventi ad oggetto la tutela delle persone con disabilità grave (il codice da utilizzare è il “38”).

Quale codice va utilizzato nel modello 730 per i premi assicurativi aventi ad oggetto il rischio di eventi calamitosi?

La polizza assicurativa può avere ad oggetto anche eventi calamitosi e, dunque, la tutela di unità immobiliari ad uso abitativo. In questo caso, l’assicurazione tutela gli immobili per i contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2018. Vi rientrano anche i contratti stipulati precedentemente, ma rinnovati prima di tale data alle medesime condizioni. Per la detrazione nel modello 730 di dichiarazione dei redditi il contribuente deve utilizzare il codice “43”. Non si può procedere con la detrazione se il contratto assicurativa ha per oggetto la sola pertinenza.

Premi assicurativi contro rischi di calamità degli immobili abitativi: quando la detrazione fiscale è del 90%?

Per questa tipologia di premi assicurativi è prevista la detrazione fiscale del 90% di quanto versato nell’anno di imposta per la copertura dei rischi legati a eventi calamitosi. La polizza assicurativa deve essere stata stipulata contestualmente alla cessione a una compagnia assicurativa del credito di imposta derivante da lavori rientranti nel sisma bonus. In questo caso, nel modello 730 di dichiarazione dei redditi va utilizzato il codice “81”.

Come si compila il modello 730 per i premi assicurativi?

In linea generale, nella compilazione del quadro E del modello 730 di dichiarazione dei redditi, il contribuente deve prestare attenzione ai premi inseriti nella Certificazione unica dell’anno in corso. In particolare, nella Certificazione unica, il contribuente deve prestare attenzione ai punti:

  • 341;
  • 342;
  • 343;
  • 344;
  • 345;
  • 346;
  • 347;
  • 348;
  • 349;
  • 350;
  • 351;
  • 352.

I codici che risulteranno riportati a questi punti possono essere: “36”; “39”; “43”; “81”.

Detraibilità dei premi assicurativi nella dichiarazione dei redditi: i limiti di reddito

Ulteriore raccomandazione per la detrazione dei premi assicurativi deriva dal livello del reddito dichiarato. La detrazione del 19% dei premi assicurativi è al 100% nel caso in cui si tratti di redditi complessivi fino a 120 mila euro. Tale detrazione scende fino ad azzerarsi per i redditi superiori e fino al limite di 240 mila euro. Infine, per essere detraibili i premi devono essere stati versati con metodi di pagamento tracciabili.

Spese detraibili in base al reddito: quali sono e come procedere col bonus fiscale

Quali sono le spese detraibili nella dichiarazione dei redditi con variazione in base al reddito? Si tratta di tutta una serie di spese sostenute nel periodo di imposta la cui detrazione è ammissibile entro specifici limiti di reddito complessivo. Al di sopra della soglia di reddito, si perde la detraibilità.

Quali sono i limiti di reddito per la detraibilità delle spese?

Se non è indicato diversamente, il limite di reddito complessivo è pari a 240 mila euro. Al superamento di questo tetto, la spesa non si può detrarre. Se il reddito complessivo è di importo tra i 120 mila e i 240 mila euro, la detrazione decresce all’aumentare del reddito stesso.

Spese universitarie e spese differenti da quelle universitaria: come funziona la detrazione delle spese?

Per quanto concerne le spese universitarie, la detrazione fiscale è nella misura del 19%. Sulle spese sostenute per le università non statali oppure estere, il limite della detrazione è stabilito ogni anno dal decreto ministeriale. Per le spese di istruzioni differenti da quelle universitarie, la detrazione fiscale è fissata al 19%. Si tratta di spese sostenute per le scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e per la scuola secondaria di secondo grado. Per la detrazione è necessario fare riferimento all’articolo 1 della legge numero 62 del 2000. L’importo massimo della detrazione è fissato in 800 euro per ciascuno studente. Si possono detrarre le spese dei familiari a carico e del contribuente.

Spese per l’assistenza personale e spese funebri: ecco la detrazione fiscale

Le spese per l’assistenza personale sono detraibili all’aliquota del 219%, nel massimale di 2.100 euro. La detrazione spetta solo se accompagnata dalla certificazione medita della condizione di non autosufficienza. Il limite del reddito per la detrazione fiscale è fissato a 40 mila euro, compresi i redditi derivanti dalla cedolare secca. Per le spese funebri, invece, il massimale è di 1.550 euro (con detrazione fiscale del 19%). In particolare, la detrazione può essere goduta anche se la persona deceduta non era legata da rapporti di parentela.

Le attività sportive dei figli sono detraibili nella dichiarazione dei redditi?

Anche le attività sportive dei figli sono detraibili nella dichiarazione dei redditi per il 19%. Il beneficio fiscale spetta, infatti, per i figli di età non inferiore ai 5 anni e non superiore ai 18 anni. In particolare, sono detraibili le spese sostenute per le associazioni sportive, le piscine, le palestre e tutti gli impianti e le strutture per svolgere sport a livello dilettantistico. Sono detraibili anche le erogazioni a favore delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche al 19% e fino a 1.500 euro.

Canoni di locazione per gli studenti fuori sede e intermediazione immobiliare: come funziona la detrazione fiscale?

I canoni di locazione per i figli studenti fuori sede sono detraibili al 19%, purché la locazione avvenga in un comune di almeno 100 chilometri distante da quello di residenza. Oppure, in un’altra provincia o in uno Stato differente d’Europa. Il massimale spettante per la detrazione è pari a 2.633 euro. Per l’intermediazione immobiliare, la detrazione è del 19% su abitazioni adibite come prima casa. Il massimale della detrazione è pari a mille euro.

Detrazione sulle spese di beni soggetti a regime vincolistico ed erogazioni liberali varie

La detrazione sui beni soggetti a regime vincolistico del 19% opera a favore dei soggetti obbligati dal decreto legislativo numero 42 del 2004 e dal decreto del Presidente della Repubblica 1409/63. Nel caso in cui suddette spese non siano obbligatorie per via della normativa, devono essere autocertificate al ministero della Cultura (Mibac).

Erogazioni liberali varie: come vanno detratte le relative spese?

Sulle erogazioni liberali a favore di attività artistiche e culturali si può beneficiare della detrazione del 19% solo per le spese che non rientrano nell’art bonus. Sono comprese le erogazioni liberali in natura sulla base di convenzioni. Tutte le spese devono essere autocertificate al ministero della Cultura (Mibac). Per le erogazioni liberali a vantaggio di enti che operano nello spettacolo (detrazione fiscale del 19%), il limite che non deve essere superato è quello del 2% del reddito complessivo.

Erogazioni liberali per le scuole, titoli di Stato e Onlus: le detrazioni

Per le erogazioni liberali a vantaggio di istituti scolastici, senza distinzioni di ordini e gradi, per finalità di innovazione tecnologica, edilizia scolastica ed universitarie, incremento dell’offerta formativa, la detrazione è del 19%. Si prevede il pagamento unicamente con versamento bancario oppure postale o tracciabile con carta di debito, carta di credito, carta prepagata e assegni circolari o bancari. Infine, per le erogazioni liberali al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, il 19% deve risultare da una donazione o da una disposizione testamentaria. Sulle erogazioni liberali a vantaggio delle Onlus, la detrazione è del 26% su un massimale di 30 mila euro all’anno. Le Onlus devono essere impegnate in iniziative umanitarie e gestite da associazioni, da fondazioni, da comitati e dagli enti individuati dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri nei Paesi che non siano nell’area Ocse.

Spese sostenute per i soggetti sordi e veterinarie: quali detrazioni fiscali?

In entrambi i casi la detrazione fiscale è del 19%. In particolare, la detrazione si applica alle spese sostenute nell’anno di imposta per i servizi di interpretariato dei soggetti riconosciuti quali sordi. La legge 381 del 1970 disciplina la detrazione fiscale a favore dei portatori di minoranze. Le spese veterinarie hanno un massimale di 500 euro, mentre sulla parte eccedente il massimale è di 129,11 euro. La facoltà di avvalersi o meno del pagamento tracciabile vige solo per i medicinali veterinari. Diversamente, le spese di mantenimento dei cani guida danno diritto a una detrazione fiscale a forfait. Ovvero di 1.000 euro, indipendentemente dai documenti di spesa. Tale importo dal 2020 dipende dal reddito.

Premi assicurativi: quali spese si possono detrarre?

Tutti i premi assicurativi sono detraibili nella misura del 19%. Sui premi delle assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, il massimale annuo è pari a 530 euro; per i premi assicurativi a tutela delle persone con disabilità grave, è necessario osservare che se il contratto è stato stipulato oppure rinnovato a decorrere dal 2001 solo per il rischio di invalidità permanente (più del 5%) o di morte il limite di detrazione fiscale è fissato in 750 euro. Per i premi assicurativi inerenti il rischio di non autosufficienza, il contratto deve escludere la possibilità di recesso della compagnia assicuratrice. Il limite è fissato in 1.291,14 euro.

Premi assicurativi per eventi calamitosi anche rientranti nel superbonus: quali detrazioni fiscali sono previste?

Sui premi assicurativi per eventi di calamità naturale, la detrazione fiscale del 19% è valida per gli immobili abitativi su polizze a decorrere dal 2018. Inoltre, per i premi sul rischio di eventi calamitosi rientranti nel superbonus, è previsto il 90% di detrazione fiscale. Se la polizza è stipulata contestualmente alla cessione del credito di imposta e l’intervento rientra nel super sisma bonus, la detrazione fiscale è del 110%.

Detraibilità spese abbonamenti trasporti, figli con Dsa e iscrizioni per studiare musica

Sugli abbonamenti ai servizi dei trasporti pubblici locali, regionali o interregionali, la detrazione è del 19% fino al massimo di 250 euro. Sulle spese per familiari con Dsa (sia minorenni che maggiorenni), il 19% si può detrarre fino al completamento della scuola secondaria di II grado per gli strumenti compensativi e i sussidi tecnici e informatici. L’iscrizione dei figli agli studi e alla pratica della musica dà diritto alla detrazione fiscale del 19%. L’età deve essere compresa tra i 5 e i 18 anni. L’iscrizione deve avvenire in conservatori, scuole Afam, bande, cori e istituti di musica riconosciuti. Il massimale è di mille euro fino a un reddito annuo di 36 mila euro. Oltre questa soglia si perde la detrazione.

Spese di canoni di leasing di abitazioni principali e contributi associativi alle società di mutuo soccorso e riscatto laurea: ecco la detrazione fiscale spettante

Sulle spese sostenute per i canoni di leasing di abitazioni da adibire a principale, la detrazione fiscale del 19% si applica ai contratti stipulati tra il 2016 e il 2020. Il reddito non deve eccedere i 55 mila euro. Sui contributi associativi alle società di mutuo soccorso si applica la detrazione del 19% per un massimale di 1.300 euro. Si possono detrarre al 19% anche le spese sostenute per riscattare la laurea di familiari a carico. Nel caso in cui tali spese siano state sostenute per sé, si può procedere alla deducibilità dal reddito.

Erogazioni liberali in natura o in denaro per Covid dell’anno 2020, detrazione del 30%

Infine, le erogazioni liberali in natura oppure in denaro effettuate per contrastare la Covid nel 2020 danno diritto alla detrazione fiscale del 30%. Si tratta di erogazioni fatte a favore:

  • dello Stato;
  • delle regioni;
  • degli enti locali, degli enti (anche religiosi, civilmente riconosciuti) o delle istituzioni pubbliche;
  • delle fondazioni, e delle associazioni no profit.

Polizza cyber risk: a chi serve e come scegliere l’assicurazione migliore per proteggere i dati informatici

Il costante aumento delle connessioni di rete, sia per il lavoro che per il tempo libero, fanno incrementare anche i rischi legati agli incidenti sul web. Si tratta di un fenomeno che sta emergendo negli anni e che ha portato, ad oggi, i crimini informatici a diventare quasi un’emergenza a livello mondiale. Per questo stanno prendendo piede sul mercato delle polizze, dette “cyber risk” che tutelano cittadini e imprese per l’utilizzo che fanno del web e degli strumenti digitali dalla pirateria informatica.

Contesto globale degli attacchi informatici su web e per l’utilizzo di strumenti digitali

Il fenomeno degli attacchi cyber riguarda più l’Europa e l’Italia che il resto del mondo. Se a livello globale il cybercrime divora il 6% del Prodotto interno lordo (Pil), gli attacchi ai sistemi europei sono passati negli ultimi due anni dall’11% al 25% della totalità mondiale. Motivo per il quale le polizze assicurative stanno proponendo garanzie di tutela degli utenti della rete che coprono anche l’assistenza legale del sottoscrittore e della propria famiglia.

Cosa copre la polizza assicurativa cyber risk?

La polizza assicurativa cyber risk pertanto copre pertanto:

  • i costi e le spese per il ripristino dei propri dati;
  • l’assistenza legale;
  • l’offerta della garanzia Rc per tutto il nucleo famigliare del sottoscrittore per le perdite subite in modo involontario a causa di terzi e a seguito di un attacco informatico;
  • per alcuni pacchetti è prevista anche la garanzia per le perdite di denaro in conseguenza delle frodi di tipo informatico;
  • altri pacchetti offrono anche la copertura delle spese sostenute per il sostegno psicologico per fenomeni della rete quali ad esempio il bullismo;
  • l’assistenza di strutture dedicate in caso di attacco informatico.

A chi può servire la polizza cyber risk?

Per delineare il profilo di chi possa sottoscrivere la polizza assicurativa cyber risk è importante far riferimento ai dati e ai soggetti più a rischio degli attacchi informatici. Innanzitutto la finalità degli attacchi sul web è quasi sempre per estorcere del denaro. Dagli ultimi dati disponibili, nel nostro Paese gli attacchi a scopo di estorsione rappresentano l’88% del totale. La crescita recente è stata del 21%. Ma sono cresciuti anche gli attacchi collegabili a quella che viene indicata come la “guerra delle informazioni”. Le ultime rilevazioni segnalano un +18%. Sono diminuiti invece gli attacchi cosiddetti “di spionaggio cibernetico” che segnano un -36,7%. La diminuzione è dovuta, rispetto al 2020, essenzialmente alle contromisure allo spionaggio sui vaccini e sulle cure alla Covid-19.

A cosa prestare attenzione prima di stipulare una polizza cyber risk?

Le coperture offerte delle assicurazioni sui rischi informatici sono piuttosto recenti e in fase di rapido cambiamento, miglioramento e adattamento alle tipologie di attacchi. Prima di firmare una polizza cyber risk è pertanto indispensabile controllare molto accuratamente quali siano le garanzie prestate dalle assicurazioni. Può capitare, infatti, che alcune si limitino a risarcire solo i danni provocati a terzi. Altre polizze possono arrivare a coprire anche i danni subiti per aver perso i propri dati. Altre ancora offrono una copertura anche per le spese necessarie a ricostruire i dati a seguito del default informatico. Infine, altre polizze assicurano anche i danni patrimoniali derivanti da attacchi cyber. Si tratta di casi rientranti nei cosiddetti “phishing”, “troian” e “ransomware”.

Come farsi guidare nella scelta della migliore polizza assicurativa contro i rischi informatici?

In aiuto a famiglie e imprese nella scelta della migliore polizza assicurativa contro i rischi informatici possono competere figure particolarmente preparate sulla materia. Si tratta di agenti assicurativi e di broker. Se ci si affida a queste figure, è necessario farsi spiegare come si viene assistiti nel caso di un attacco informatico. E, inoltre, il modo in cui si affinano le tecniche per respingere possibili frodi dei pirati informatici.

Quali sono i settori più colpiti dai crimini informatici?

Un passaggio fondamentale nella scelta della migliore polizza assicurativa per i rischi informatici deriva anche dai dati sugli obiettivi dei pirati, sulle aree geografiche più colpite, sulle tecniche utilizzate e, soprattutto per le imprese, sui settori maggiormente colpiti. Nei primi sei mesi del 2021, rispetto al secondo semestre del 2020, gli attacchi gravi ai settori economici che hanno segnato numeri in forte rialzo sono stati:

  • attacchi al settore dei trasporti e stoccaggio, +108,7%;
  • servizi scientifici, tecnici e professionali, +85,2%;
  • informazione e multimedia, +65,2%;
  • commercio al dettaglio e all’ingrosso, +61,3%;
  • manifatturiero, +46,9%;
  • energia e servizi pubblici, +46,2%;
  • settore pubblico, +39,2%;
  • intrattenimento e arti, +36,8%;
  • sanità, +18,8%.

Assicurazioni sulla casa in aumento

Sono sempre di più gli italiani che decidono di tutelare i propri beni e che, per questo motivo, li assicurano, a cominciare dalla casa, sicuramente il bene più prezioso.
Facile.it ha, infatti, condotto un’indagine su oltre 85.000 utenti unici, arrivando al risultato che la ricerca di assicurazioni a tutela degli immobili è aumentata, in un solo anno, del 18%.

Un exploit è stato registrato ad agosto, con un’impennata del 52%, probabilmente in conseguenza a quanto successo ad Amatrice il 24/8, con quel sisma che ha spazzato via interi paesi.

Giordano Gala, Responsabile BU assicurazioni casa di Facile.it , ha dichiarato: “Quando si decide di sottoscrivere una polizza che tuteli la nostra abitazione bisogna fare molta attenzione. Le polizze sono di due tipi: uno è relativo ai beni contenuti nella casa, l’altro ai danni alla struttura. Il secondo è quello che contempla anche i problemi causati dagli eventi naturali, ma non tutti i contratti includono i danni da alluvione o terremoto e, anche se lo fanno, hanno sotto clausole specifiche – come quella che esclude dalla copertura gli edifici costruiti entro i 25 metri dai campanili delle chiese o quella che tutela lo stabile precedentemente danneggiato da un sisma solo e soltanto se è stato completamente ristrutturato”.

Coloro che sono maggiormente interessati ad avere una copertura assicurativa per la propria casa sono coloro che hanno età compresa tra i 35 e i 44 anni, il 39% del totale, e, dal punto di vista territoriale, i residenti in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio ed Emilia Romagna.

Ma quanto costa assicurare la propria casa? Simulando di dover assicurare un appartamento di circa 100 mq, i prezzi variano da 240 a 320 euro, a seconda anche della tipologia (appartamento, villetta singola, villetta a schiera), ma il requisito fondamentale per beneficiare di queste tariffe è che si tratti dell’abitazione principale. Se, al contrario, si tratta di una seconda casa, o di un immobile ad uso saltuario, il costo aumenta anche del 25%.

Gala ha voluto anche aggiungere: “Un altro aspetto da considerare attentamente è legato al valore reale degli oggetti custoditi nella casa e che copriamo con l’assicurazione. Tanto il massimale quanto il premio che paghiamo alla compagnia è legato proprio a questo valore ed è bene sia corretto: sopravvalutare un oggetto per questioni affettive potrebbe trasformarsi in un danno economico, così come il sottovalutarne alcuni per pagare un premio inferiore. Consideriamo quindi i valori reali e, ove possibile, manteniamo anche i documenti di spesa in un luogo che non sia la casa: in caso di danno sarebbe molto difficile recuperare quei fogli così importanti ai fini del risarcimento”.

Una curiosità che forse non tutti sanno è che può assicurare la casa in cui vive anche colui che non è proprietario ma la occupa a uso locativo. In questo caso, saranno assicurati i beni contenuti all’interno.

Vera MORETTI

Assicurazioni professionali: chi le cerca e perché

Avvocati, medici e altri professionisti cercano di tutelarsi da cause di clienti insoddisfatti o di pazienti scontenti e le assicurazioni legate alla professione, nel solo ultimo mese sono aumentate del 10%; tanto da convincere Facile.it ad analizzare nel dettaglio il profilo di chi, oggi, richiede una copertura assicurativa di questo genere.

Sulla base di un campione di oltre 2.000 richieste di preventivo di assicurazioni presentate a ottobre 2016 attraverso il web, il 24,2% è stato compilato da avvocati che precedono di pochissimo i medici, che si fermano al 19,2%. Alle loro spalle si trovano gli architetti, cui sono associati il 13,3% dei preventivi analizzati e gli ingegneri, quarti per poco meno di due punti percentuali (11,6%).

Continuando a scorrere la lista delle professioni se ne incontrano alcune che era prevedibile trovare (commercialisti, geometri, consulenti del lavoro), ma altre più sorprendenti. Oltre il 4% di chi ha richiesto un preventivo per assicurazioni professionali è un agente immobiliare e vi sono anche gli amministratori di condominio i quali, con il 2,4% dei preventivi superano agenti finanziari, revisori legali e mediatori creditizi.

Quando dai preventivi delle assicurazioni si passa alle polizze la classifica cambia e al primo posto si trovano consulenti del lavoro, periti e commercialisti. Per ciascuna di queste categorie professionali, che già da molti anni hanno a che fare con contenziosi e cause intentate contro di loro, la conversione di preventivi in polizze è pari a circa il 30%.

Altissima anche la percentuale di chi acquista un’assicurazione fra gli amministratori di condominio (25% dei richiedenti preventivo) e gli agenti immobiliari (20%). Avvocati e medici, invece, sembrano essere ancora in fase di studio della possibilità loro offerta con questo nuovo genere di prodotto e la trasformazione di preventivo in polizza si ferma al 16% nel caso degli avvocati e al circa il 10% in quello dei medici.

Se si considera il profilo di chi compila un preventivo per l’acquisto di assicurazioni professionali secondo un altro aspetto socio demografico e dal punto di vista regionale, si scopre che il 69% di chi richiede un preventivo è uomo e i più attenti a questo genere di copertura sono i professionisti di età compresa fra i 35 e 44 anni: quasi una richiesta su due (45,2%) è compilata da loro. Curiosamente, se si guarda alle sole coperture legate alla professione medica, a primeggiare nella ricerca di polizze professionali sono i giovani camici bianchi (età 25-34 anni); fa capo a loro il 32,2% delle richieste.

Le variabili che concorrono a determinare il premio annuo da corrispondere alla compagnia di assicurazioni sono molte; oltre al genere di professione, si considerano anche gli anni (tanto di anzianità anagrafica quanto di lavoro e iscrizione ad albi ove presenti), il massimale da impostare, l’eventuale retroattività della copertura rispetto alla data di stipula, il fatturato annuo del professionista; in virtù di questo, ci sono assicurazioni che costano poche centinaia di euro annui e altre che superano la decina di migliaia. In entrambi i casi, però, rifondere di tasca propria un eventuale danno sarebbe molto più oneroso.

Assicurazioni sui viaggi in forte crescita

Per quanto sia brutto dirlo, il rischio terrorismo è per alcuni una fonte di business. Non solo per le aziende che si occupano di sicurezza, ma anche per le assicurazioni, specialmente quelle che offrono soluzioni e pacchetti legati ai viaggi e alle vacanze in zone potenzialmente a rischio.

Assicurazioni sui viaggi dei quali gli italiani si servono e che, verso alcune mete, hanno subito un aumento delle richieste. Lo ha rilevato l’osservatorio di Facile.it, che a luglio 2016 ha registrato un aumento del 23,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di richieste di assicurazioni legate ai viaggi.

I numeri sono aumentati a giugno con un primo +14% per arrivare poi al picco di luglio e a un incremento del 26% di richieste di assicurazioni se la meta del viaggio è la Francia o la Germania.

Un’ulteriore riprova di questa ipotesi arriva dall’analisi del tipo di copertura che ci si vuole garantire; quasi una richiesta su quattro è legata all’annullamento del viaggio; si aspetta l’ultimo secondo per decidere se partire o meno e, in questo modo, non si perde denaro.

L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 100mila richieste di assicurazioni arrivate nel corso dell’ultimo anno e non legate a pacchetti vacanza e ha evidenziato anche altri aspetti importanti. In Italia i viaggiatori più propensi ad aggiungere una copertura assicurativa alle loro ferie sono i lombardi, seguiti dai residenti nel Lazio e da quelli della Toscana. Valle d’Aosta, Molise e Calabria sono invece le regioni dove è meno frequente il ricorso ad assicurazioni viaggio.

Il 56% di chi richiede la copertura assicurativa del viaggio è uomo; il 36% ha un’età compresa fra i 25 ed i 34 anni o, nel 24% dei casi, fra i 35 ed i 44 anni. Molto inferiore la percentuale di chi ricorre alle assicurazioni e ha già superato i 65 anni: appena il 5% del totale.

Secondo Mauro Giacobbe, amministratore delegato di Facile.it ”organizzare in autonomia i propri viaggi è diventata una pratica molto comune. Oggi è il viaggiatore che sceglie volo, luogo di pernottamento e, anche, l’assicurazione. Fino a poco tempo fa in molti non comprendevano il vantaggio di spendere qualche euro in più ma non doversi preoccupare di spese mediche impreviste, smarrimenti bagagli o annullamenti, ma adesso questo beneficio è sempre più chiaro. La situazione internazionale che stiamo vivendo, inoltre, ci ha reso tutti più prudenti e l’incredibile aumento di richieste di assicurazioni sui viaggi, troppo ampio per essere derubricato a un trend stagionale, ne è una delle dimostrazioni”.

Polizze vita miste, chiarimenti delle Entrate su imposta e imponibile

La Legge di Stabilità 2015 ha apportato delle modifiche al regime fiscale cui sono sottoposte le somme percepite dai beneficiari di polizze vita in caso di premorienza dell’assicurato.

Ora è intervenuta l’Agenzia delle Entrate che, con la circolare n. 8/E dell’1 aprile 2016, ha fornito dei chiarimenti sull’applicazione della nuova disciplina introdotta dalla Legge di Stabilità sulla fiscalità dei premi delle polizze vita.

Nello specifico, le somme percepite da polizze vita a decorrere dall’1 gennaio 2015 non godono più dell’esenzione Irpef totale, ma riguardano solo copertura del cosiddetto “rischio demografico”, ossia la differenza tra durata della vita di una persona e durata media della vita della popolazione.

Con questa precisazione, rimangono totalmente esenti Irpef esclusivamente le polizze vita “temporanee caso morte”, ovverosia quelle per le quali la copertura del rischio demografico è del 100%.

Qualora invece vi siano delle polizze vita miste, con al loro interno anche una componente finanziaria, rimane esente Irpef solo il capitale legato al rischio demografico. Per quanto riguarda la quota restante del premio, i capitali corrisposti legati a contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione sono considerati redditi di capitali per la parte corrispondente alla differenza tra l’ammontare percepito dagli eredi e quello dei premi pagati dal beneficiario.

Generali vola in Russia

Tutto è pronto per l’ingresso di Generali nel mercato assicurativo russo.
La compagnia del Leone, infatti, sta per entrare nel Consiglio di amministrazione di Ingosstrakh, ovvero una delle principali compagnie di assicurazione della Russia, per il 38,5% di proprietà della società di Trieste.

E’ trapelato che, a seguito di questa acquisizione, Generali si riserverà la possibilità di nominare tre dei nove consiglieri di Ingosstrakh, e, secondo le indiscrezioni, ciò avverrà durante l’assemblea straordinaria prevista per il prossimo 1 ottobre.

Si tratta senz’altro di una buona notizia, anche se la strada si preannuncia in salita: i conti relativi all’ultimo trimestre presentati dalla compagnia russa non sono per niente incoraggianti, poiché l’utile netto, a causa di un incremento del 60% dei pagamenti per sinistri nel settore Rc Auto, è sceso del 64% su base annua attestandosi a quota 20 milioni di euro.

Vera MORETTI

Le assicurazioni dovranno garantire un’area riservata online

 

Novità in arrivo nell’immenso e complicato mondo delle assicurazioni: dal 1° settembre di quest’anno, i consumatori che stipulano una nuova polizza di assicurazione con qualunque agenzia potranno chiedere l’attivazione, nel sito internet della loro impresa di assicurazione, di un’area riservata, a cui accedere con modalità protetta, per consultare in tempo reale e da qualunque posizione la propria posizione assicurativa, verificare le coperture in corso e le relative scadenze dei premi, conoscere il valore di riscatto della propria polizza vita, tutto in un semplice click a portata di tutti i clienti.

Business banker? Un’azienda di mediazione cerca voi!

Un’azienda operante in tutta Italia nell’ambito della mediazione è alla ricerca di 20 nuovi collaboratori da inquadrare nel proprio organico come business banker.

In particolare, i candidati selezionati dovranno occuparsi di sviluppo e mantenimento Clienti settore Credito Imprese ma anche di prodotti bancari dedicati all’Impresa e Privati.
La società, che opera nel settore finanziario ed assicurativo, è interessata esclusivamente ai profili in possesso dei requisiti richiesti, tra i quali spicca anche l’iscrizione all’Albo dei Collaboratori.

Per saperne di più, Lavoro.org.