Concorso Allievi Agenti Polizia di Stato 2022: 1.831 posti disponibili

Tra i concorsi particolarmente appetibili per i più giovani c’è quello per Allievi Agenti Polizia di Stato 2022 riservato a volontari VFP1 e VFP4 in servizio o in congedo.

Requisiti per partecipare al concorso Allievi Agenti Polizia di Stato 2022

Possono partecipare al concorso Allievi Agenti Polizia di Stato 2022 coloro che stanno effettuando il servizio VFP1 ( in servizio da almeno sei mesi continuativi, in rafferma annuale o in congedo dopo il fermo annuale) o VFP4 ( in servizio o in congedo). Per poter partecipare inoltre è necessario essere in possesso di un diploma di scuola superiore di secondo grado. Questo vuol dire che non tutti coloro che sono stati selezionati per il percorso di volontari in ferma prefissata di 1 anno o di 4 anni possono partecipare, infatti cambiano i requisiti, per i volontari basta il diploma di scuola secondaria di primo grado. Fatta questa premessa vediamo tutti gli altri requisiti necessari per poter presentare la propria candidatura entro il 19 giugno 2022.

Per poter partecipare è necessario aver compiuto 18 anni di età e non aver superato il ventiseiesimo anno ( 25 anni e 364 giorni).

Deve essere sottolineato che dei 1.381 posti, 14 sono riservati a persone che abbiano l’attestato di bilinguismo italiano-tedesco con competenza di livello almeno b2.

Come presentare la domanda per 1381 Allievi Agenti Polizia di Stato

La domanda deve essere presentata in modo telematico alla pagina https://concorsionline.poliziadistato.it/#/ per poter presentare la candidatura è necessario essere in possesso di una CIE ( Carta di Identità Elettronica) oppure di uno SPID. Inoltre nel presentare la domanda deve essere indicato un indirizzo di posta elettronica certificata personalmente intestata ( cioè non si può, ad esempio, comunicare l’indirizzo di pec di un genitore).

Nella domanda devono essere indicati anche i dati relativi al servizio di VFP1 o VFP4 svolti.

Una volta presentata la domanda, i candidati che sono ancora in servizio devono consegnare al Comando di appartenenza una copia della ricevuta della domanda di partecipazione. Entro il 9 settembre 2022 il Ministero della Difesa dovrà inviare all’Amministrazione della Polizia di Stato la documentazione di servizio del candidato.

Il primo luglio 2022 saranno invece pubblicati in Gazzetta Ufficiale e sul sito della Polizia di Stato orario, giorno e luogo di convocazione per le prove del concorso.

Come si svolgeranno le prove?

La prima prova sarà di tipo scritto e consiste in un questionario a risposta multipla di cultura generale, inglese e informatica.

Nella maggior parte dei casi in questa tipologia di concorso alcune settimane prima della prova il Ministero pubblica la banca dati dalle quali saranno estratte le domande. Una volta stilata la graduatoria in ordine decrescente, potranno accedere alle successive prove i candidati che si trovano nelle prime 2.800 posizioni ed ex equo.

Seguono le prove fisiche, gli accertamenti psico-fisici, l’accertamento attitudinale e infine la valutazione dei titoli.

Naturalmente il concorso è aperto a persone di ambo i sessi e cambiano leggermente i parametri inerenti le prove di efficienza fisica ( corsa, salto in alto e piegamenti sulle braccia). Il mancato superamento anche di un solo esercizio pregiudica la prosecuzione del concorso. I candidati devono presentarsi alle prove fisiche con adeguato abbigliamento e muniti di certificato medico per l’idoneità sportiva agonistica per l’atletica leggera.

Per quanto riguarda gli accertamenti psico-fisici è necessario presentarsi con certificato anamnestico e con gli esami del sangue. Per conoscere tutte le analisi e i controlli da effettuare leggi il bando ( articolo 13).

Al termine di tutte le prove si procederà alla valutazione dei titoli. Tra questi rientrano anche eventuali missioni svolte, titoli di studio, attestati, benemerenze, conoscenza di lingue straniere. Al termine di questa fase sarà formata la graduatoria e si provvederà alla convocazione dei vincitori.

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Collocamento obbligatorio dei disabili: entra in vigore la nuova banca dati

Con il decreto ministeriale 29 dicembre 2021 firmato dal ministro del Lavoro Orlando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio 2022, prende il via il nuovo sistema per il collocamento obbligatorio dei disabili realizzato attraverso una banca dati che metterà in connessione tutti i soggetti che intervengono nell’assunzione.

La nuova banca dati per il collocamento obbligatorio dei disabili

La nuova banca dati è uno strumento informatico che metterà in connessione datori di lavoro pubblici e privati, ANPAL, INAIL, INPS, Ministero del Lavoro, Regioni e Province e permetterà di accedere ad agevolazioni, domanda e offerta di lavoro, convenzioni e alle varie comunicazioni obbligatorie. Il decreto del Ministro Orlando ha reso operativo l’art. 8, comma 2, del d.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 che ha l’obiettivo di “razionalizzare la raccolta sistematica dei dati disponibili sul collocamento mirato“, semplificare gli adempimenti e rafforzare i sistemi di controllo.

Il decreto chiarisce quali informazioni dovranno essere contenute all’interno della banca dati, chi sono i soggetti tenuti a comunicarle e le modalità di accesso alla banca dati. Tra i soggetti che avranno nel nuovo sistema maggiori obblighi ci sono sicuramente le aziende.

Dati che devono comunicare le aziende

Tra gli obblighi di comunicazione previsti per le aziende, vi sono i dati inerenti gli adeguamenti predisposti all’interno dello spazio di lavoro per il collocamento dei disabili, ad esempio ascensori o altri sistemi volti ad abbattere le barriere architettoniche, postazioni di lavoro e simili. Inoltre devono essere inserite le informazioni sui disabili già assunti in azienda. Le informazioni da immettere sono:

  • dati anagrafici dei disabili assunti;
  • data di assunzione, se il contratto è a tempo determinato deve essere indicata anche la data di scadenza del contratto;
  • tipologia di contratto (full time, part time…);
  • qualifica professionale;
  • trattamento economico e normativo applicato.

Le aziende devono inoltre comunicare se:

  • sono sospese dall’obbligo di assumere disabili in quanto è stata espletata la richiesta di integrazione salariale oppure è in corso una procedura di mobilità o concorsuale;
  • sono state esonerate dall’obbligo di assumere disabili in quanto ne hanno fatto richiesta e pagato i relativi oneri;
  • infine, devono comunicare se hanno firmato convenzioni di integrazione.

Informazioni inserite nella banca dati per il collocamento dei disabili da soggetti diversi dalle aziende

Ulteriori informazioni devono essere comunicate da altri soggetti, in particolare gli uffici competenti devono inviare le schede dei singoli lavoratori, il prospetto deve contenere indicazioni su capacità del lavoratore  grado di disabilità e natura, competenze e inclinazioni.

In questo caso si tratta dei dati inerenti le graduatorie delle persone disabili che sono in attesa di una collocazione lavorativa detenute dai Centri per l’Impiego.

Obblighi di comunicazione sono previsti a carico dell’INPS e dell’INAIL.

L’INPS deve inserire le informazioni inerenti le agevolazioni a cui possono accedere le aziende che assumono disabili. Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano inseriscono i dati inerenti le agevolazioni concesse a livello locale.

L’INAIL deve invece inserire informazioni inerenti gli interventi in materia di reinserimento nel mondo del lavoro.

Infine, tra i dati devono essere inseriti:

  • gli elenchi dei percettori di sostegno al reddito;
  • banche dati centrali e territoriali contenenti gli elenchi previsti dalla legge 92 del 2012, articolo 4 comma 151, cioè aggiornate con esperienze formative seguite nel tempo;
  • devono essere inserite le informazioni degli studenti e laureati in materie tecniche e scientifiche.

L’insieme di tutti questi dati deve essere fruibile, nel rispetto della privacy e a fini statistici, anche alle amministrazioni competenti. La compresenza di tutte queste informazioni in una sola banca dati che consente interoperabilità di tutti i soggetti coinvolti dovrebbe favorire il collocamento mirato. Di conseguenza aiutare le persone disabili a trovare più facilmente una collocazione che sia in linea con le esigenze e le caratteristiche del singolo disabile. Dovrebbe inoltre rendere più semplici i controlli sulle aziende tenute ad assumere disabili e invece non lo fanno.

Per conoscere quando scatta l’obbligo di assunzione disabili, leggi la guida: Assunzione come categoria protetta: caratteristiche e informazioni

Per approfondimenti: Assunzione disabili: dal 2022 aumentano sanzioni per le aziende