Energia: tornano gli oneri di sistema. Quanto costano?

Con il decreto Bollette cambiano le misure a sostegno delle famiglie a far fronte al caro energia, visto infatti il calo del prezzi dell’energia vengono meno alcune delle importanti misure utilizzate nei mesi precedenti al fine di ridurre l’impatto delle bollette energetiche. Per la bolletta elettrica viene purtroppo meno l’azzeramento degli oneri di sistema. Ecco a quanto ammontano e che impatto avranno nelle tasche delle famiglie.

Cosa sono gli oneri di sistema?

Gli oneri di sistema sono costi fissi applicati sui consumi energetici. In una bolletta elettrica vanno ad impattare in una misura compresa tra il 20% e il 22%. Per capire l’impatto sulle bollette occorre ricordare che nel primo trimestre del 2023 la riduzione del costo dell’energia è stato più o meno della stessa misura, quindi è come se nei prossimi mesi non vi sia alcuna variazione dell’ammontare della fattura finale. Vi è però un altro elemento da sottolineare, infatti Arera ha già reso noto che nel prossimo trimestre si prevede una forte riduzione del costo della bolletta energetica di un ulteriore 20%.

Servizio elettrico nazionale e libero mercato: impatti diversi per gli oneri di sistema

Vista la previsione al ribasso delle tariffe, nonostante il ripristino degli oneri di sistema, i clienti che sono ancora nel Servizio Elettrico Nazionale potranno vedere una leggera flessione della bolletta della luce verso il basso. Diverso è invece il discorso per coloro che hanno il contratto con il mercato libero. La maggiore parte dei contratti infatti è stipulata con costo fisso per il kW e quindi per loro la riduzione del prezzo dell’energia almeno in questa fase non avrà rilevanza, mentre vedranno il ripristino degli oneri di sistema. Per loro potrebbe quindi esservi una brutta sorpresa in bolletta.

Chi ha il contratto con il mercato libero e ha stipulato recentemente un contratto con la formula mobile, cioè con tariffa basata su un costo fisso a cui si aggiunge il PUN Prezzo Unico Nazionale, potrà vedere la bolletta effettivamente scendere.

Leggi anche: Cos’è il PUN nella bolletta energetica? Cambiano i contratti

Quale sarà l’impatto degli oneri di sistema in bolletta?

Secondo i calcoli effettuati da Segugio.it l’impatto degli oneri di sistema in bolletta nell’arco di 12 mesi, sono in media di 120 euro. Considerando che fino al 31 marzo essi hanno trovato applicazione, dal 1° aprile al 31 dicembre 2023, se nulla dovesse cambiare, è probabile che l’impatto sulle famiglie avrà il valore di circa 90 euro totali. Circa 10 euro al mese e 20 euro sulla bolletta bimestrale.

 

Scudo penale per i reati fiscali: come funzionerà e dove è stato inserito?

Lo scudo penale per i reati fiscali è un provvedimento che spesso torna alla ribalta, osteggiato da molti perché consente ai grandi evasori di ottenere benefici particolarmente vantaggiosi e di conseguenza rappresenta un messaggio “sbagliato” per i contribuenti che potrebbero essere portati a evadere perché attirati dalle blande conseguenza del loro comportamento. Il Governo Meloni ci aveva provato già nei mesi passati, con la legge di bilancio. Ora invece è nel decreto Bollette. Vediamo cosa prevede lo scudo penale per i reati tributari.

Scudo penale per i reati fiscali: cosa vuol dire?

Lo scudo penale per i reati tributari prevede che in caso di accordo tra contribuente e Fisco, naturalmente previo pagamento delle imposte evase, si possa ottenere la non punibilità del reato. Ricordiamo che l’evasione fiscale è considerata reato solo in pochi casi, cioè quando la soglia del “beneficio fiscale” ottenuto è particolarmente alta. Proprio per questo in molti ritengono che non si tratti di casi di evasione per necessità, ma di una vera condotta fraudolenta.

Lo scudo penale per i reati fiscali prevede “cause speciali di non punibilità per i reati tributari” ciò avviene quando le fattispecie penali sono correttamente definite e le somme dovute sono integralmente versate dal contribuente seguendo tutte le indicazioni contenute negli accordi.

In quali casi si ottiene lo scudo penale per i reati tributari?

I 3 casi in cui, in base a quanto previsto dal decreto Bollette, si prevede che si possa ottenere lo scudo fiscale sono:

  • omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità;
  • omesso versamento di Iva di importo superiore a 250.000 euro per annualità;
  • indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro.

Si tratta dei casi di evasione in cui effettivamente si applica la normativa penale.

Lo scudo penale può essere attivato per le definizioni raggiunte in sede amministrativa, cioè prima di arrivare a un processo e in sede giudiziaria. Sono esclusi dal condono previsto nel decreto Bollette i casi di dichiarazione infedele e omessa dichiarazione.

Critiche allo scudo penale

Naturalmente non sono mancate le critiche al provvedimento, le stesse sono determinate dal fatto che secondo le opposizioni il provvedimento non è caratterizzato da necessità e urgenza, di conseguenza è errato adottarlo per decreto. Inoltre nel merito si tratta di un provvedimento di tipo premiale che lancia ai contribuenti un messaggio negativo. Si aggiunge che nelle bozze circolanti prima dell’approvazione del decreto non c’era traccia dello scudo, quindi le opposizioni hanno denunciato un comportamento scorretto. Fratoianni, Sinistra Italiana, critica la scelta del Governo anche perché si pone in un filone tendente a premiare condotte poco corrette, tendenza di cui è indice anche il nuovo codice degli appalti.

Leggi anche: Codice degli appalti pubblici: tutte le novità per le imprese

5 bonus alle famiglie per pagare le bollette di luce e gas

Sono cinque i sostegni a favore delle famiglie italiane e dei lavoratori per il pagamento delle bollette di luce e gas introdotti o confermati dal decreto legge “Aiuti bis”. Si va dal potenziamento del bonus alle famiglie economicamente svantaggiate (ma anche ai malati grave), ai prezzi calmeriati sul gas, dal sospensione delle modifiche dei prezzi per i prossimi 9 mesi, all’abbassamento dell’Iva e degli oneri di sistema ai contributi maggiorati sui fringe benefit. Ecco, nel dettaglio, di quali misure si tratta.

Pagamento bollette luce e gas, arrivano i bonus alle famiglie in difficoltà

La prima misura di sostegno alle famiglie nel pagamento delle bollette di luce e gas è la conferma del bonus energia. Si tratta di un sostegno, già in vigore dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2022, sul pagamento delle bollette. Il sostegno va a favore delle famiglie svantaggiate, con Isee entro i 12 mila euro. Ma anche le famiglie nelle quali vivano componenti in gravi condizioni di salute. Il decreto Aiuti bis ha stanziato ulteriori risorse che andranno a coprire i consumi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022.

Prezzi calmerierati sulle bollette del gas per categorie di cittadini che vivono in disagio economico e fisico o che abbiano più di 75 anni

Il decreto “Aiuti bis” ha provveduto anche a ridefinire i limiti dei clienti vulnerabili a vantaggio dei quali vanno applicati prezzi calmierati sul gas. Tra i soggetti beneficiari, rientrano coloro che vivono un disagio fisico ed economico, i cittadini disabili, coloro che vivono nelle isole minori e i soggetti ultrasettantacinquenni. Per tutte queste categorie, i fornitori di gas devono applicare una tariffa calmierata che “riflette il costo effettivo di approvvigionamento al mercato all’ingrosso”. La misura verrà applicata per i consumi di gas a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Bollette luce e gas, per 9 mesi non sono ammesse le variazioni delle condizioni contrattuali al rialzo sul prezzo

Per i prossimi 9 mesi, ovvero fino al 30 aprile 2023, le imprese fornitrici di luce e gas non potranno procedere con modifiche unilaterali nei confronti delle famiglie agendo sul prezzo della fornitura stessa. Il decreto “Aiuti bis”, infatti, prevede che debba essere sospesa ogni modifica e clausola unilaterale nella fornitura di gas e di energia elettrica derivante dalla unilaterale modifica delle condizioni generali del contratto. Viene sempre riconosciuto alle famiglie la possibilità di recedere. Sono inoltre inefficaci anche le modifiche fatte pervenire alle famiglie prima dell’entrata in vigore del decreto.

Iva al 5% sulle bollette e fatture del gas per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022

Anche per i mesi da ottobre a dicembre del 2022 saranno azzerati gli oneri di sistema delle bollette di gas e confermata l’Iva al 5%. E, dunque, nel quarto trimestre dell’anno l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, annullerà le aliquote degli oneri generali di sistema elettrico. A beneficiarne saranno sia le famiglie per le utenze fino a 16,5 kW che le utenze  per potenze superiori. Sulle bollette del gas, inoltre, il provvedimento conferma l’Iva al 5% per l’ultimo trimestre dell’anno, anziché le aliquote del 10% o del 22% a seconda degli utilizzi, civili o industriali.

Bonus energia elettrica e gas, raddoppia il contributo per il fringe benefit

Infine, il provvedimento del governo ha previsto l’estensione dei contributi per le bollette esenti fino a 516,46 euro. Si tratta del raddoppio, da 258,23 euro, del valore di esenzione del fringe benefit. Il tetto maggiorato, già utilizzato nei due precedenti anni per l’emergenza Covid, mira nel 2022 a elevare il limite sulle iniziative prese dalle aziende per favorire i propri dipendenti nel pagare le bollette più care di energia elettrica e gas.

 

Decreto bollette: le nuove misure fino a settembre 2022

La preoccupazione degli italiani per il caro bollette non accenna a diminuire a causa dei costanti allarmi che vengono lanciati. Per far fronte a questa che sta diventando una vera e propria emergenza, il Governo ha varato il decreto bollette che prevede nuove misure che dovrebbero contribuire a ridurre i costi a carico dei cittadini per il trimestre luglio, agosto e settembre 2022.

Arrivato il nuovo decreto bollette terzo trimestre 2022

Il nuovo decreto comprende 8 articoli che in parte ripercorrono le misure già adottate nei precedenti provvedimenti  per il contrasto ai rincari energetici. Prevede un fondo di poco più di 3 miliardi di euro destinati alla proroga delle misura vigenti, in particolare l’annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche con potenza fino a 16,5 kW. Questo comporta un vantaggio anche per le imprese e per gli studi professionali. Per questa sola misura è previsto lo stanziamento di 1,9 miliardi di euro.

Inoltre per quanto riguarda la bolletta del gas c’è la riduzione dell’aliquota Iva applicata che è fissata al 5%. Questa misura viene prorogata per un ulteriore trimestre e i fondi destinati sono 480 milioni di euro, poco meno di mezzo miliardo di euro. Per quanto riguarda la bolletta del metano, il decreto bollette prevede che Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) mantenga inalterati gli oneri generali di sistema già vigenti nel secondo trimestre 2022. Il costo previsto per questa misura è 290 milioni di euro.

Sarà inoltre prorogato il bonus sociale in misura tale da lasciare inalterata la spesa per l’energia delle famiglie con reddito Isee basso.

Nel decreto bollette di luglio 2022 sono anche confermate le misure per incrementare lo stoccaggio di gas naturale. L’obiettivo è affrancarsi il più possibile dal gas russo visti i dissidi che comunque stanno caratterizzando in questo particolare periodo la politica economica del Paese.

Bonus bollette, come richiedere lo sconto per le spese di energia elettrica e gas?

Come richiedere il bonus bollette per ottenere gli sconti sulle spese di energia elettrica e gas? Con l’ultimo provvedimento approvato dal governo, il cosiddetto decreto “Aiuti”, cambiano le regole alla base del bonus sociale. In particolare, è necessario prestare attenzione all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), alla Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e alla retroattività degli aiuti alle famiglie. Gli sconti sono stati estesi ai nuclei familiari disagiati anche al terzo trimestre del 2022. Ma entro il 30 giugno 2022 l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, dovrà ridefinire gli aiuti sulla base dei prezzi correnti.

Bonus sociale, quali aiuti per i pagamenti delle bollette di luce e gas delle famiglie?

Con il decreto “Aiuti” il governo ha provveduto a un restyling del bonus sociale per la copertura di parte delle spese delle bollette dell’energia elettrica e del gas delle famiglie. In attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, si può confermare che il contributo statale andrà alle famiglie economicamente svantaggiate e ai cittadini che versino in gravi condizioni di salute. In particolare, il pacchetto di aiuti andrà a coprire il terzo trimestre (per i mesi di luglio, agosto e settembre) dell’anno. Risultano coperti i trimestri precedenti dai passati decreti.

Bonus bollette energia elettrica e gas, come ottenere gli aiuti?

Per il riconoscimento dei beneficiari del bonus bollette energia elettrica e gas vige il sostegno automatico. Infatti, il bonus è stato disposto già a partire dal 1° gennaio 2021 per i consumi di gas, acqua ed energia elettrica in via automatica ai nuclei familiari e ai cittadini rientranti nei requisiti richiesti. Per ottenere il bonus bollette è necessario presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) anno per anno e possedere un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) al di sotto del limite stabilito. Fino a tutto il 2022, varranno le Dsu presentate dal 1° gennaio scorso al 31 dicembre prossimo. Hanno diritto al bonus anche i percettori del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza.

Chi può accedere al bonus bollette per gas ed energia elettrica?

L’accesso al bonus per le bollette del gas e dell’energia elettrica, per ciascun anno, è riconosciuto per un unico aiuto. Nello scorso anno, ciascuna famiglia o cittadino o percettore di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza aveva diritto a un unico bonus per ciascuna delle bollette:

  • del gas;
  • dell’energia elettrica;
  • dell’acqua.

L’accesso ai bonus è riconosciuto anche ai cittadini e alle famiglie (in condizioni di disagio economico) che vivano in condomini e che beneficino di forniture centralizzate.

Entro il 30 giugno 2022 l’Arera ridefinirà gli aiuti spettanti alle famiglie e ai cittadini sulle bollette

Tra le novità dei bonus per le bollette di gas ed elettricità in arrivo, c’è quella della ridefinizione degli aiuti da parte dell’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente. La revisione degli aiuti per l’anno 2022 dovrà essere stabilita in un decreto che dovrà essere approvato entro il 30 giugno prossimo.

Bonus bollette, quale Isee è necessario?

Ulteriore novità in arrivo è quella dell’aumento del tetto Isee per la richiesta del bonus bollette. Infatti, è previsto l’innalzamento dell’Isee fino a 12 mila euro. Finora il limite dell’Isee è stato di 8.265 euro. Per le famiglie con quattro figli o più l’Isee massimo sarà di 20 mila euro. Il nuovo tetto dell’Isee sarà valido nel periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022. A stabilirlo è stato il decreto legge numero 21 del 2022 (il cosiddetto decreto “Ucraina 2”). L’aumento dell’Isee ha consentito di aumentare i cittadini e le famiglie beneficiarie del bonus bollette: infatti, si calcola che i cittadini che riceveranno l’agevolazione saranno circa 5,2 milioni per un totale di 1,2 famiglie. Il bonus bollette permette di compensare l’importo spettante detraendolo dalle bollette successive.

Comodato d’uso a profughi ucraini: addio imposta di registro e di bollo

Negli emendamenti al decreto bollette è presente un’importante novità fiscale in favore di coloro che decidono di concedere immobili in comodato d’uso a profughi ucraini. Ecco le novità.

Esenzioni fiscali per il comodato d’uso a profughi ucraini

Come noto sono numerosi i profughi provenienti dall’Ucraina che stanno arrivando in Italia, per favorire la loro accoglienza l’Italia ha deciso di aiutare coloro che mettono a disposizione dei profughi ucraini degli immobili. Proprio per questo negli emendamenti al decreto Bollette (decreto 17/2022) è prevista l’esenzione dalle imposte previste per la registrazione dei contratti di comodato d’uso.

L’emendamento è già stato approvato in Commissione alla Camera e di conseguenza non dovrebbero esservi particolari cambiamenti. Naturalmente per avere la certezza dell’inserimento è necessario attendere la conversione. Già oggi il provvedimento è alla Camera ed entro il 1° maggio deve essere convertito. I tempi sono più stretti di quanto si possa immaginare visto che ci sarà la chiusura per il periodo pasquale.

Cos’è il contratto di comodato d’uso?

Il comodato d’uso è un contratto attraverso il quale un soggetto concede ad un altro soggetto il diritto di utilizzare un bene mobile o immobile affinché se ne serva per un tempo e per un uso determinato con l’obbligo di restituire lo stesso bene.

Per conoscere nel dettaglio il contenuto e il funzionamento del contratto di comodato d’uso, leggi l’articolo: La guida al comodato d’uso gratuito e le agevolazioni.

In genere è possibile stipulare un contratto di comodato anche senza registrazione dello stesso. Per maggiore sicurezza, al fine di determinare le clausole, i termini di durata e i limiti del comodato è consigliata però la registrazione del contratto. Il contratto deve essere sempre registrato se redatto in forma scritta, in questo caso la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla sottoscrizione del contratto di comodato o nel caso in cui si tratti di un contratto verbale, ma inserito all’interno di un contratto scritto per il quale è prevista la registrazione obbligatoria.

Quali imposte si pagano sul comodato d’uso?

In Italia per questi atti sono però applicate delle imposte. In primo luogo si applica l’imposta di bollo prevista dal Decreto del Presidente della Repubblica 642 del 1972. La stessa ammonta a 16 euro ogni quattro facciate del contratto e comunque non oltre le 100 righe. A questa si aggiunge l’imposta di registro di 200 euro.

La registrazione viene effettuata presentando presso la sede territoriale dell’Agenzia delle Entrate il modello 69. Con l’approvazione della legge di conversione del decreto bollette questi oneri vengono però meno nel caso in cui il contratto venga stipulato entro il 31 dicembre 2022 in favore di cittadini di nazionalità ucraina oppure in favore di altri soggetti provenienti comunque dall’Ucraina.

Fondo sport per il caro bollette di piscine e impianti. Le tappe per accedere

É stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo marzo 2022 il decreto legge 17/2022 (decreto bollette) nello stesso è previsto il Fondo Sport per far fronte al caro bollette che sta mettendo a dura prova i gestori di impianti sportivi e piscine riscaldate.

Fondo Sport per contrasto al caro bollette

Il settore sportivo è quello che più di altri ha subito le conseguenze della pandemia. Non solo ha dovuto affrontare lunghe chiusure degli impianti stessi, in quanto ritenuti ad alto rischio di contagio, ma ora che l’emergenza sembra rientrare, si ritrova a dover far fronte alle spese maggiori determinate dal caro energia. Riscaldare l’acqua di una piscina per chi pratica nuoto, mantenere efficienti gli impianti sportivi richiede infatti molta energia e con i rincari far fronte alle spese, dopo le numerose perdite, è davvero un’impresa molto difficile. Il Fondo Sport nasce proprio per affrontare al meglio questa che è una vera emergenza.

Il decreto 17 del 2022 prevede che lo stanziamento di 40 milioni di euro sia distribuito sotto forma di contributo a fondo perduto in favore di associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e piscine. Trattandosi quindi ci un contributo a fondo perduto non è previsto alcun obbligo di restituire le somme.

Le tappe per rendere operativo il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”

Occorre sottolineare che purtroppo questa misura ancora non è attiva. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale decorre il termine di 30 giorni entro cui dovrà essere emanato il decreto attuativo delegato all’ Autorità politica delegata in materia di sport. Lo stesso dovrà contenere le indicazioni dettagliate sui soggetti che potranno accedere al fondo per lo sport, le modalità e i termini entro cui dovranno essere presentate le istanze. Il decreto dovrà anche contenere le norme inerenti la modalità di suddivisione del fondo, ad esempio stabilendo dei criteri per ottenere gli aiuti fino a esaurimento delle risorse, oppure altre alternative per realizzare la graduatoria dei beneficiari. Il decreto dovrà infine prevedere modalità di controllo, anche a campione, sull’uso dei fondi distribuiti.

Solo successivamente sarà possibile ottenere realmente le somme. Questo implica che potrebbero volerci ancora dei mesi prima di accedere alle risorse. Il fattore tempo di certo è determinante. L’UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, già da tempo ha lanciato l’allarme sottolineando che molte piscine hanno difficoltà a riaprire gli impianti perché non riescono a far fronte ai costi energetici. Ciò porta molte conseguenze anche sull’occupazione, infatti sono tanti i dipendenti del settore che rischiano di non avere un lavoro se i gestori degli impianti non riescono a farli ripartire.

Per conoscere altri aiuti in favore di associazioni e società sportive, leggi l’articolo: Fino a 40.000 euro a fondo perduto per gli impianti sportivi, la guida

Per ulteriori approfondimenti sul decreto bollette, è possibile leggere:

Decreto bollette 2022: 8 miliardi per famiglie e imprese per il caro energia

Incentivi auto 2022: importanti novità nel decreto bollette

 

 

Incentivi auto 2022: importanti novità nel Decreto Bollette

Dopo molte richieste cadute nel vuoto, dal Governo, con il Decreto Bollette, arrivano aiuti anche al settore automotive e alle famiglie, infatti è prevista una nuova ondata di incentivi auto 2022 che dovrebbe far ripartire il mercato e sostenere la transizione verso la mobilità sostenibile.

Incentivi auto 2022 nel Decreto Bollette

Con il Decreto Bollette è stato istituito il “Fondo unico pluriennale per l’automotive” che dovrebbe essere attivo e rifinanziato fino al 2030 con un miliardo di euro ogni anno.  Per il 2022 sono previsti 800 milioni di euro. L’obiettivo è rendere il fondo strutturale. Attualmente non si conoscono tutti i dettagli dell’operazione, in quanto è necessario attendere il decreto attuativo da emanare entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Bollette.

Dalle indiscrezioni che trapelano e dalle indicazioni date dal ministro Giorgetti, emerge che l’incentivo sarà volto all’acquisto di veicoli poco inquinanti e non solo elettrici, quindi molto probabilmente anche ibridi ed endotermiche ma a basso impatto ambientale. Come dichiarato dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, questa iniziativa serve a convincere tutti i soggetti della filiera, e quindi anche le case costruttrici, a investire in veicoli ecologicamente compatibili e quindi ad essere al fianco dello Stato nell’affrontare la sfida verso la transizione ecologica.

Quali vetture potranno godere dei vantaggi degli incentivi auto 2022?

Trapela che il bonus sarà diviso in base alle emissioni di CO2 prodotte dal veicolo. Le risorse non saranno dirette solo ai consumatori, ma divise tra produttori e consumatori. Per la scrittura del decreto attuativo sarà invece fondamentale la coordinazione tra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e Ministero della Transizione Ecologica.

Ricordiamo che il decreto Bollette ha previsto finanziamenti anche per la produzione in Italia di microchip, questa è necessaria per far fronte alla crisi dei microchip che sta mettendo in serie difficoltà le imprese dell’automotive e non solo, infatti in molte fabbriche la produzione è ridotta proprio a causa della mancanza di materiali per i dispositivi elettronici. Dal blocco derivano tante giornate di lavoro perse e quindi difficoltà economiche per le famiglie.

Per conoscere i dettagli della crisi dei microchip leggi l’articolo: La crisi dei microchip: difficoltà per le imprese di tutti i settori e prospettive

Per conoscere i contenuti del Decreto Bollette, leggi l’articolo: Decreto Bollette 2022: 8 miliardi per famiglie e imprese per il caro energia

Decreto bollette 2022: 8 miliardi per famiglie e imprese per il caro energia

In conferenza stampa è stato presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi il Decreto Bollette 2022, lo stesso, una volta licenziato, dovrà essere convertito in legge, ma di fatto sarà immediatamente applicabile. Ecco le più importanti novità che ci aspettano.

Decreto Bollette 2022 per le famiglie

Il decreto indicante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” è più semplicemente conosciuto come Decreto Bollette.  Prevede diverse misure volte a contenere gli aumenti che stanno mettendo in crisi gli italiani.

Il Decreto Bollette, presentato da Mario Draghi insieme ai ministri Giorgetti (Sviluppo Economico), Daniele Franco (MISE), Roberto Cingolani (ministro della Transizione Ecologica), Marta Cartabia (Giustizia) ed Enrico Giovannini (Mobilità Sostenibile), prevede uno stanziamento di 8,8 miliardi di euro, di questi 5,5 miliardi saranno destinati a contrastare il caro bollette. La rimanente parte prevede altre misure e agevolazioni per famiglie e imprese.

La prima novità importante è l’azzeramento degli oneri di sistema anche per il secondo trimestre del 2022, quindi anche per i mesi di aprile, maggio e giugno, questa importante voce non sarà presente in bolletta. A questa misura sono destinati circa 3 miliardi di euro.

Inoltre ci sarà la riduzione dell’IVA al 5% e degli oneri generali nel settore gas (poco più di 500 milioni di euro).

Il Decreto Bollette 2022 prevede il potenziamento del bonus sociale, cioè la riduzione della bolletta energetica per coloro che hanno un reddito ISEE basso. Per questa misura lo stanziamento è di circa 500 milioni di euro. Il Bonus Sociale è previsto in favore di famiglie con reddito ISEE inferiore a 8.000 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose.

Il decreto Bollette per le imprese

L’attenzione del decreto bollette non è rivolta solo alle famiglie, ma anche alle imprese. Sono stati previsti interventi in favore delle imprese energivore cioè che consumano molta energia. Queste potranno ricevere un credito di imposta pari al 20% delle spese per l’energia sostenute nel secondo trimestre del 2022. Questo beneficio è però riconosciuto solo nel caso in cui abbiano avuto un incremento del costo dell’energia del 30% rispetto al 2019.

Una misura simile è prevista anche per le imprese che invece hanno un elevato consumo di gas, in questo caso però il credito di imposta è del 15%. Anche in questo caso deve essere dimostrato un incremento dei costi sostenuti rispetto al 2019 del 30%.

Per le imprese viene costituito anche il Fondo Rinnovabili PMI (267 milioni di euro) che consente di concedere alle aziende contributi in conto capitale per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili da 200 kW.

Per le Regioni del Sud questo aiuto si arricchisce anche con il credito di imposta nella misura massima consentita dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, utilizzabile esclusivamente in compensazione. Potranno beneficiare di questo aiuto le imprese che si trovano in Campania, Basilicata, Molise, Calabria, Puglia, Abruzzo, Sardegna e Sicilia. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica. La misura prevede uno stanziamento di 145 milioni di euro.  Il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni relative agli stessi interventi.

Al fine di favorire il settore industriale, che sta avendo notevoli problemi e fermi a causa della crisi dei microchip, il decreto bollette prevede anche fondi fino al 2030 per la produzione nazionale di microchip.

Se vuoi conoscere i dettagli della crisi dei microchip leggi l’articolo: La crisi dei microchip: difficoltà per le imprese di tutti i settori e prospettive

Al fine di incentivare l’installazione del fotovoltaico sono previste semplificazioni per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.

Incentivi per l’acquisto delle auto

Nasce un fondo da 1 miliardo per il settore Automotive. Gli incentivi saranno destinati all’acquisto di auto poco inquinanti come le elettriche e ibride. In questo caso si tratterà di un intervento strutturale destinato a produrre effetti fino al 2030.

Per migliorare l’autosufficienza energetica dell’Italia, il Decreto Bollette prevede anche l’incremento della produzione nazionale di gas in modo da ridurre le importazioni. Ciò è possibile anche grazie a un pacchetto di norme per l’aumento e l’ottimizzazione dello stoccaggio del gas.

Tra le misure previste vi sono anche aiuti per le famiglie dei familiari dei sanitari deceduti a causa dell’emergenza Covid (anche in modo indiretto a causa di Covid). Venti milioni di euro sono invece destinati al settore dello Sport con contributi in favore di associazioni sportive e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e piscine.

In Conferenza Stampa, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato che il Decreto Bollette non prevede scostamenti di bilancio, quindi non va ad impattare sul debito pubblico. Gli interventi saranno realizzati attraverso i margini che derivano dalla crescita della finanza pubblica.

Occorre ricordare che il Decreto Bollette presentato sarà in vigore dal momento della Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e da quel momento ci saranno 30 giorni di tempo per l’emanazione dei decreti attuativi da parte dei Ministeri di competenza.

Caro bollette, le nuove misure, ecco chi si salva

Addirittura con un decreto ad hoc, presto ribattezzato, “decreto bollette“, il governo ha stanziato un fondo ad hoc per detonare il rincaro delle bollette per gli italiani. Naturalmente non per tutti, ma si tratta di un fondo con 5,6 miliardi di dotazione.

Un provvedimento che, stando alla bozza, dovrebbe arrivare a limitare gli effetti dei rincari quanto meno fino al prossimo mese di giugno.

Soldi che si aggiungeranno a quelli utilizzati per potenziare il bonus sociale. Un intervento che mira a salvaguardare una platea di circa 3,5 milioni di famiglie. Ma probabilmente pur se ingenti, questi soldi e questi provvedimenti non basteranno. Perché i rincari delle bollette sono davvero esorbitanti, con le famiglie che subiranno in totale 33,7 miliardi di euro di maggiore spesa.

Caro bollette, chi si salva dei rincari

Famiglie e imprese, negozi, bar e ristoranti, aziende e artigiani, i rincari delle bollette non hanno risparmiato nessuno. Infatti si tratta di aumenti che hanno colpito le utenze residenziali, quelle non residenziali, le utenze commerciali e così via.

Unici a non subire il contraccolpo, quelli che avevano aderito al mercato libero e avevano optato per la tariffa fissa.

Rincari pesantissimi quindi, a tal punto che il governo è stato chiamato ad intervenire. E lo fa con nuove misure e con un decreto quasi emergenziale visto il salasso per gli utenti. Il decreto bollette oltre a prevedere alcune misure di salvaguardia per arginare i rincari, prevede anche interventi su larga scala per potenziare i programmi relativi alle energie rinnovabili e alla produzione autoctona del gas da parte della Nazione.

Il nuovo decreto del governo in pillole, cosa accade sulle bollette

Una importante dotazione quella dedicata al maxi decreto da parte dell’esecutivo. Con un progetto che per la salvaguardia sui rincari delle bollette arriverà fino a giugno. Novità queste, che vanno ad aggiungersi a quelle già precedentemente varate per questi primi tre mesi del 2022. In pratica, ciò che è stato fatto da inizio anno prosegue come intervento, tanto è vero che ciò che si legge nella bozza del nuovo decreto ricalcherà quanto fatto in precedenza.

Le nuove agevolazioni nello specifico, cosa si risparmierà

Nel dettaglio saranno circa 3 miliardi i fondi che serviranno a cancellare gli oneri di sistema sulle bollette della corrente elettrica. Una cancellazione che riguarderà sia le bollette delle utenze domestiche che le altre. Taglio di oneri anche per le bollette del gas, per le quali si pensa anche a ridurre l’IVA al 5%.

Le dotazioni andranno anche a rimpinguare il fondo del bonus sociale, che già oggi serve per scontare le bollette delle utenze domestiche di luce, acqua e gas per le famiglie numerose o per quelle in particolari condizioni di disagio reddituale ed economico.

Interventi che non detoneranno l’aumento a 360 gradi naturalmente, e quindi da molti reputati insufficienti, quasi una pillola che addolcisce il colpo e nulla più.

A maggior ragione se si pensa che in materia di aumenti e rincari delle bollette, pare già certo che durerà a lungo. Per questo si guarda con favore e insistenza alle fonti di energia alternative e rinnovabili.

Cosa pagano di più le famiglie sulle bollette

Gli aumenti sono evidenti e sono realtà, le famiglie italiane, ma non solo, lo avranno già notato con le nuove bollette. Anche gli sconti offerti dal governo in questi primi mesi del 2022, con il taglio degli oneri, sono realtà. Ma va detto pure che si stima come nei primi 6 mesi del 2022, le famiglie italiane pagheranno ben 33,7 miliardi di euro di bolletta in più.

Secondo le stime della Cgia di Mestre, ha calcolato un incremento del costo di luce e gas pari a qualcosa come 44,8 miliardi. Più di un terzo di questi aumenti riguarderanno le utenze domestiche delle famiglie. Come si legge su un articolo del sito “tg24.sky.it”, secondo il sito di comparazioni tariffarie,”Facile.it”, gli sforzi del governo, tra intervento per il primo trimestre ed intervento per il secondo, porteranno ad un risparmio di meno di 10 euro al mese. Troppo poco per chi ha visto le bollette quasi raddoppiare in questi primi mesi dell’anno.