Rottamazione quater, se non posso pagare le rate conviene evitarla?

C’è tempo fino al 30 aprile 2023 per decidere se aderire alla rottamazione quater o meno e sono numerosi i contribuenti che si chiedono se tale scelta sia conveniente o se magari è meglio lasciar correre e attendere l’ eventuale prescrizione. I pareri in materia non sono unanimi nemmeno tra gli esperti della materia, ecco però qualche spunto.

Rottamazione quater in sintesi

La rottamazione quater permette di definire in modo agevolato e quindi senza il pagamento di sanzioni, interessi di mora e aggio, ma pagando esclusivamente il capitale, le spese di notifica e istruttorie. Il pagamento degli importi può avvenire anche a rate. Possono essere oggetto della rottamazione quater le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.

Il dubbio che assale molti riguarda le conseguenze che possono derivare dal mancato pagamento degli importi rateali, in particolare nel caso in cui si tratti di somme elevate.

La normativa infatti prevede la possibilità di rateizzare gli importi in 18 rate distribuite in 5 anni. Aderendo al pagamento rateale almeno il 10% delle somme devono essere versate nelle prime due rate in scadenza al 31 luglio 2023 e al 30 novembre 2023. In caso di mancata ottemperanza si decade dal beneficio della rottamazione quater. Proprio per questo chi ha difficoltà economiche esprime dubbi sulla convenienza dell’adesione.

Presentare più istanze di rottamazione quater per ridurre il rischio di decadenza

La prima cosa da ricordare è che la rottamazione quater consente di presentare più istanze per carichi pendenti diversi, in questo modo è possibile ridurre il rischio di decadenza, infatti gli importi delle singole rate sarà minore e si potrà decidere di portare avanti solo i piani di rientro che effettivamente si possono sostenere, lasciandone decadere solo una parte.

Decadenza non preclude l’ulteriore richiesta di rateizzazione

A parte questo suggerimento, occorre ricordare che nella rottamazione quater vi è una differenza rispetto alla rottamazione ter. Nel precedente intervento di pace fiscale era previsto che in caso di mancato pagamento di una rata o ritardo nel versamento si verificava la decadenza dal beneficio e le somme restanti dovevano essere pagate in unica soluzione. Il comma 14 dell’articolo 3 del DL 119/2018 stabiliva infatti che in caso di decadenza “b) il pagamento non può essere rateizzato e sensi dell’articolo 19 del DPR 29 settembre 1973 n. 602.

La norma attuale, comma 244 dell’art. 1 della legge di bilancio 2023, prevede invece che in caso di mancato, insufficiente, ritardato pagamento delle rate, le somme già incassate sono detratte dal debito intero, mentre le somme rimanenti possono essere nuovamente oggetto di accordo di rateizzo ex articolo 19 D.P.R. 602/1973 in quanto la norma espressamente non lo vieta.

Ricordiamo che nella rottamazione quater possono essere fatte rientrare anche le rate della rottamazione ter da cui i contribuenti erano decaduti.

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Non ho pagato le rate della rottamazione ter, cosa succede?

Nella nota diramata il 10 febbraio 2023 l’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha chiarito alcuni punti sulla nuova pace fiscale disciplinata con la legge di bilancio 2023, legge 197 del 2022. In particolare ha sottolineato che le nuove misure si applicano anche a coloro che sono decaduti da altri provvedimenti di pace fiscale, come la rottamazione ter e il saldo e stralcio. Vediamo i dettagli della Nota.

Definizione agevolata anche per i decaduti dalla Rottamazione Ter

La disciplina della Rottamazione Ter prevedeva che coloro che avevano chiesto la rateizzazione degli importi da versare al Fisco, nel caso in cui non rispettassero le varie scadenze predisposte, decadevano dal beneficio. La decadenza dal beneficio aveva come conseguenza il ripristino della situazione debitoria antecedente rispetto all’adesione alla rottamazione Ter. Nel frattempo è intervenuta al pandemia e di conseguenza i vari pagamenti hanno subito la sospensione, ripresi con nuove date e scadenze.

I contribuenti hanno quindi avuto difficoltà economiche da un lato, visto che la pandemia ha bloccato molti lavoratori, e allo stesso tempo anche difficoltà a stare dietro alle varie scadenze. Molti contribuenti sono quindi decaduti non avendo pagato tutte le rate, anche per loro arriva quindi una maxi sanatoria. Ovviamente sono molti i contribuenti un po’ titubanti di fronte a questa possibilità, proprio per questo l’Agenzia Entrate e Riscossione ha più volte precisato i termini della nuova pace fiscale.

Nella Nota si legge: “La Legge di Bilancio per il 2023 (Legge n. 197/2022) consente anche a coloro che hanno aderito alla Rottamazione-ter, a prescindere se in regola con i pagamenti, di presentare domanda per accedere alla nuova Definizione agevolata (Rottamazione-quater) che prevede, oltre alla cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora, anche la cancellazione degli interessi iscritti a ruolo e dell’aggio”.

Come faccio ad ottenere accesso alla nuova Definizione Agevolata-Rottamazione Quater?

Dal 20 gennaio 2023 è attiva la procedura per poter richiedere l’accesso alla nuova definizione agevolata. La stessa procedura può essere utilizzata anche da coloro che vogliono portare in Rottamazione Quater gli importi che erano stati già oggetto della Rottamazione Ter. Nel proporre la nuova istanza non devono essere indicati i motivi per i quali si è decaduti dal precedente provvedimento di agevolazione, infatti questo è indifferente per il Fisco.

La domanda deve essere presentata attraverso il sito dell’Agenzia Entrate Riscossione entrando utilizzando le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. Effettuato l’accesso deve essere compilato il form nel quale indicare le cartelle per le quali si chiede l’accesso alla definizione agevolata. Occorre prestare attenzione ad indicare l’esatto codice. Nel form deve essere indicato anche il numero di rate in cui si vuole dilazionare il pagamento o se si preferisce il pagamento in unica rata.

La domanda può essere presentata anche senza accesso al sito, ma in questo caso è necessario allegare un documento di riconoscimento e indicare l’indirizzo di posta elettronica presso il quale si vogliono ricevere comunicazioni.

Le domande devono essere presentate entro il 30 aprile 2023. Successivamente a tale data, entro il 30 giugno 2023, l’Agenzia provvederà a comunicare l’esito della domanda, le somme dovute e i bollettini per effettuare il pagamento.

Ricordiamo che l’adesione alla Rottamazione Quater permette di regolare la propria posizione con il Fisco versando le somme dovute a titolo di capitale, spese per le procedure esecutive e per le notifiche. Sono invece eliminate sanzioni, aggio e interessi di mora.

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Rottamazione quater: tutti i vantaggi connessi alla presentazione della domanda

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Rottamazione quater: tutti i vantaggi connessi alla presentazione della domanda

Entro il 30 aprile 2023 i contribuenti che hanno dei carichi fiscali pendenti e che non rientrano nello stralcio delle cartelle esattoriali, possono presentare una domanda per accedere alla rottamazione quater che permette di definire la propria posizione con il fisco con varie agevolazioni. Ci chiediamo ora quali sono gli effetti della presentazione della domanda per la rottamazione quater?

Rottamazione quater: quali vantaggi per chi propone istanza?

La rottamazione quater è stata disciplinata dalla legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022), la stessa prevede tutta una serie di vantaggi connessi alla richiesta di accesso all’agevolazione che si estendono ad eventuali pignoramenti presso terzi. La legge 197, oltre a prevedere lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro affidate all’agente di riscossione tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 ( in questo caso cancellazione automatica) consente anche di pagare in modo “facilitato” con varie modalità le altre cartelle esattoriali emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. La presentazione dell’istanza e l’inizio del piano di pagamento portano ulteriori vantaggi. In particolare:

  • il divieto di avviare procedure esecutive in relazione alle cartelle esattoriali per le quali il contribuente ha presentato istanza per la rottamazione quater;
  • il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche;
  • possibilità di ottenere il rilascio del Durc ( Documento Unico Regolarità Contributiva) essenziale per poter partecipare ad appalti pubblici e in molti casi anche per ottenere ulteriori agevolazioni come l’accesso a bonus e aiuti per le imprese.

Estinzione delle procedure esecutive e rientro per rottamazione ter e saldo e stralcio

Il pagamento della prima o unica rata della “nuova cartella esattoriale” comporta ulteriori vantaggi, infatti permette di ottenere l’estinzione delle procedure esecutive già avviate.

Deve inoltre essere ricordato che proporre l’istanza per la rottamazione quater consente anche di sanare la propria posizione nel caso in cui si sia decaduti da un precedente piano di rientro dai debiti fiscali, come il saldo e stralcio e la rottamazione ter.

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Rottamazione ter: scade il 30 novembre l’ultima rata. Come pagarla

Ultima chiamata all’appello per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter, il termine ultimo per il pagamento delle rate è il 5 dicembre 2022, considerando i 5 giorni di tolleranza.

Il 30 novembre 2022 scade l’ultima rata della rottamazione ter

In attesa che sia approvata la nuova pace fiscale con la rottamazione quater o il saldo e stralcio, come annunciato ormai da tempo, scadono i termini della rottamazione ter che sono stati più volte prorogati a causa della pandemia. La scadenza dell’ultima rata della rottamazione ter è fissata al 30 novembre 2022, ma visti i 5 giorni di tolleranza riconosciuti dalla legge (art. 3, comma 14-bis, D.L. n. 119/2018 ) sarà possibile effettuare il pagamento fino al giorno 5 dicembre 2022. Le rate da pagare entro il 30 novembre 2022 sono quelle inizialmente in scadenza nel 2022.

Come pagare l’ultima rata della rottamazione ter

Per poterlo eseguire è necessario utilizzare i bollettini che l’Agenzia delle Entrate ha inviato al contribuente nel momento in cui il piano di rottamazione ter è stato accettato. Sebbene le scadenze indicate sono quelli inizialmente previste, è importante rispettare il nuovo piano stilato in seguito all’emergenza Covid.

Il pagamento dell’ultima rata della rottamazione ter può essere effettuato:

  • tramite la propria banca;
  • internet banking;
  • uffici postali;
  • sportelli bancomat abilitati al Cbill;
  • circuiti Sisal e Lottomatica;
  • tabaccherie abilitate;
  • sito agenzia delle entrate e riscossione;
  • piattaforma PagoPa;
  • App Equiclick;
  • prendendo appuntamento direttamente allo sportello dell’Agenzia delle Entrate attraverso la sezione Trova lo sportello e Prenota

Ricordiamo, inoltre, che coloro che vantano un credito fiscale possono effettuare il pagamento con il modello F24, ma utilizzando il codice tributo di compensazione relativo al credito da compensare. Ad esempio è possibile utilizzare i crediti del Bonus Energia. Infine, informiamo che coloro che non rispettano i termini per il pagamento delle rate della rottamazione ter decadono dal beneficio e di conseguenza potrebbero vedere il loro debito verso l’Agenzia delle Entrate crescere a causa dell’applicazione di sanzioni e interessi di mora.

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Rottamazione quater: i tempi attesi per la pace fiscale

Archiviato il capitolo elezioni molti si stanno chiedendo quando inizieranno le riforme del nuovo governo e in particolare la rottamazione quater, il provvedimento di pace fiscale che permette di regolare il rapporto con il Fisco senza sanzioni e interessi.

Promesse elettorali: quando ci sarà la rottamazione quater?

La rottamazione quater è stata promessa da Matteo Salvini, segretario della Lega, ed è tra i provvedimenti che dovrebbero essere approvati nell’arco dei primi 100 giorni di governo. La rottamazione quater dovrebbe riguardare le cartelle fiscali rimaste fuori dalla rottamazione ter, questo provvedimento infatti consentiva di rottamare le cartelle fiscali fino al 31 dicembre 2017. Questo vuol dire che i carichi fiscali che dovrebbero essere ricompresi nella rottamazione quater prendono il via dal 1° gennaio 2018 e dovrebbero terminare probabilmente al 31 dicembre 2021. Molti si chiedono quali sono i tempi per avere finalmente un provvedimento.

Ricordiamo che la rottamazione delle cartelle esattoriali consente di pagare gli importi dovuti al Fisco senza applicazione di sanzioni, ammende, interessi. In passato è stato approvato anche il Saldo & Stralcio che consentiva di ottenere anche uno stralcio parziale dei debiti fiscali, ma solo al presentarsi di condizioni economiche disagiate. Attualmente però non c’è nessuna proposta simile da parte di nessun partito, quindi è difficile che sia nuovamente approvato un provvedimento simile.

Prossimi passi per la formazione del Governo

Il momento in cui si potrà verificare se le promesse saranno mantenute dipende dall’inizio della nuova legislatura. In media la formazione del nuovo governo richiede circa 30-35 giorni. Nel 2011 in poco meno di un mese ci fu il governo insediato.

Le uniche certezze sono che il Parlamento con i nuovi eletti si riunirà per la prima volta il 13 ottobre, per ora è l’unica data certa. A quel punto saranno formate le commissioni parlamentari, non sarà facile con il numero ridotto di parlamentari rispetto al passato. Dovranno quindi essere nominati i presidenti di Camera e Senato. A questo punto il Presidente della Repubblica potrà convocare i capi gruppo delle Camere per avere indicazioni formali sulla nomina del Presidente del Consiglio.

L’incarico al potenziale Presidente del Consiglio (Meloni?!) ci sarà probabilmente il 19. L’incaricato dovrebbe avere già lista dei ministri a quel punto e il 20 consegnarla. Poco dopo il Parlamento potrà votare la fiducia e quindi dal 22-23 ottobre forse avremo un Governo con pieni poteri.

Quando ci sarà la rottamazione quater?

Saremo alle soglie di novembre ( se tutto va bene), è necessario approvare entro il 31 dicembre (il prima possibile) la legge di bilancio 2023. Si tratta di un provvedimento che richiede molto tempo, soprattutto a questo Governo che inizierà a toccare i conti dopo l’insediamento.

In teoria la rottamazione quater potrebbe entrare nel calderone della legge di bilancio, ma non sappiamo quali scelte farà il Governo e soprattutto se tra le tante istanze anche questa troverà accesso nella legge oppure sarà accantonata. Il fatto che la Lega abbia ottenuto una percentuale bassa rispetto agli altri partiti del centro-destra e soprattutto molto più bassa del passato potrebbe creare attriti.

Tra i primi passi promessi c’è l’intervento sostanzioso sulle bollette energetiche e ricordiamo che ARERA il primo ottobre aggiornerà le tariffe e si prevedono molti rincari. Altro nodo cruciale da risolvere subito riguarda le imprese, è necessario salvare posti di lavoro.

Nel frattempo ricordiamo che c’è la possibilità di richiedere la definizione agevolata delle liti tributarie pendenti

Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio: le scadenze del 31 luglio

La rottamazione ter e il saldo e stralcio sono stati provvedimenti di pace fiscale e mentre ancora si invoca la rottamazione quater sono in scadenza le rate dei vecchi provvedimenti. La nuova data da tenere in mente è il 31 luglio 2022 con termine finale il giorno 8 agosto 2022. Ecco chi deve pagare entro questa data.

Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio: chi deve pagare entro il 31 luglio/8 agosto?

Il covid ha portato notevoli difficoltà ai contribuenti che hanno visto drasticamente ridursi le loro entrate. Sono in molti coloro che, pur avendo optato negli anni precedenti per i provvedimenti di pace fiscale, come la Rottamazione Ter e il Saldo e Stralcio non sono riusciti comunque a far fronte ai pagamenti nei termini previsti. Per loro sono state previste ulteriori proroghe dal decreto Sostegni Ter. In particolare per le rate in scadenza nel 2020 era previsto il pagamento entro il 30 aprile 2022, mentre coloro che avevano in scadenza le rate nel 2021 hanno potuto beneficiare di una proroga più lunga infatti dovranno pagare entro il 31 luglio 2022.

Sappiamo però che il Fisco per le varie scadenze prevede 5 giorni di tolleranza (art. 3, comma 14-bis, D.L. n. 119/2018 ). I giorni di tolleranza non tengono conto anche dei festivi, ecco perché facendo tutti i calcoli ci si accorge che il termine ultimo entro il quale effettuare il pagamento delle rate scadute nel 2021 della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio cade lunedì 8 agosto 2022.

L’ultima data disponibile è infine quella del 30 novembre 2022 da utilizzare per le rate in scadenza nel 2022.

Come effettuare il pagamento in scadenza il giorno 8 luglio?

Ricordiamo che il decreto Sostegni Ter ha anche provveduto a estinguere tutte le procedure esecutive eventualmente già avviate e relative a rate non pagate nel 2021, salva l’acquisizione definitiva di somme avvenuta prima del 27 gennaio 2022.

Il pagamento può avvenire con i bollettini già inviati dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’approvazione del provvedimento di pace fiscale. Qualora i bollettini siano stati persi  è possibile richiederli all’Agenzia Entrate e Riscossioni.

A questo proposito ricordiamo che ora sono disponibili molteplici strumenti online che consentono di gestire i rapporti con il Fisco in modo agevole.

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Le somme possono invece essere versate con molteplici sistemi come:

  • attraverso la propria banca, anche con internet banking;
  • all’ufficio postale;
  • in tabaccheria con Sisal, Lottomatica e Banca 5 Spa;
  • direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria area personale;
  • con piattaforma PagoPA;
  • con App Equiclick;
  • sportelli ATM abilitati.

Ricordiamo, infine, che questi debiti fiscali possono essere portati in compensazione attraverso i propri crediti fiscali, ad esempio nel caso in cui il contribuente abbia maturato un credito di imposta. In questo caso è bene conoscere il codice tributo del proprio credito di imposta.

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Quali sono tutte le misure di pace fiscale con accesso alla definizione agevolata

In Italia i contribuenti che hanno i debiti fiscali pregressi con il Fisco possono saldare il dovuto, sotto certe condizioni, senza l’applicazione degli interessi dovuti ai sensi di legge. E nemmeno senza l’applicazione di sanzioni amministrative.

Tutto ciò è possibile, in particolare, grazie alle misure di definizione agevolata che rientrano nella cosiddetta pace fiscale. E che, nello specifico, sono state introdotte con il decreto legge numero 119 del 2018.

Vediamo allora, nel dettaglio, quali sono tutte le misure di pace fiscale proprio con l’accesso alla definizione agevolata. E con la possibilità di sanare la propria posizione fiscale in maniera agevolata non solo per i debiti fiscali pregressi, ma anche per gli atti, per le irregolarità formali e per altri adempimenti.

Quali sono tutte le misure con accesso alla definizione agevolata, dagli atti alle cartelle esattoriali

In particolare, grazie al decreto sulla pace fiscale sopra citato, i contribuenti hanno la possibilità di accedere alla definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, alla definizione agevolata dei processi verbali di constatazione, ed anche alla definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento per le società e associazioni sportive dilettantistiche.

Inoltre, c’è pure la definizione agevolata delle controversie tributarie, la definizione delle irregolarità formali e la definizione agevolata delle cartelle di pagamento in accordo con quanto si legge sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.

La definizione agevolata che, numericamente, coinvolge più contribuenti, è quella relativa alle cartelle di pagamento. Vediamo allora di approfondire proprio questa importante misura di pace fiscale.

Come funziona la definizione agevolata delle cartelle di pagamento

Nel dettaglio, la misura di pace fiscale relativa alla definizione agevolata delle cartelle di pagamento è attualmente attiva con la terza finestra di rottamazione delle cartelle esattoriali. Ovverosia, con la rottamazione-ter e saldo e stralcio per la quale, il 9 maggio del 2022, sono scaduti i termini per il versamento delle rate che sono scadute nel 2020. Ovverosia, quelle con la scadenza originaria nel pieno della pandemia di Covid-19.

Come si pagano le cartelle esattoriali della rottamazione ter e saldo e stralcio anche con il lieve inadempimento

Nel rispetto del cosiddetto inadempimento lieve, inoltre, per tutte le scadenze fissate e legate alla rottamazione ter e saldo e stralcio ci sono, rispetto alla scadenza fissata, cinque giorni di tolleranza. Così come è stato disposto dal Decreto legge numero 119 del 2018 in corrispondenza dell’Articolo 3, comma 14-bis.

Rottamazione ter e Saldo e stralcio, pagamento delle rate entro domani

Si dovranno pagare entro domani, lunedì 9 maggio, le rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio. I contribuenti potranno regolarizzare la propria posizione verso il Fisco con i versamenti che andavano fatti entro dicembre dello scorso anno. Si tratta delle rate che, in origine, erano in scadenza nel 2020. Il pagamento del 9 maggio arriva dopo i cinque giorni di tolleranza concessi dalla scadenza del 30 aprile 2022. Considerando i giorni festivi del 1° maggio e il sabato e domenica rispettivamente 7 e 8 maggio, entro domani andranno effettuati i versamenti alla data stabilita dalla conversione del decreto legge numero 25 del 2022 (cosiddetto “Sostegni ter“).

Chi deve pagare entro il 9 maggio la rottamazione ter e il saldo e stralcio?

Chiamati al pagamento delle rate entro domani 9 maggio 2022 sono i contribuenti che non sono riusciti a mettersi in regola entro il 9 dicembre 2021. Le rate si riferiscono ai pagamenti delle rate che dovevano essere saldate entro l’anno 2020. Si può effettuare il versamento usando i bollettini che sono stati inviati dall’Agenzia delle entrate – Riscossione e con date di scadenza delle rate nel 2020. In particolare, i periodi di scadenza erano:

Come effettuare i pagamenti delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio?

Nel caso in cui non sia possibile recuperare i bollettini per il pagamento della Rottamazione ter e per il Saldo e stralcio si può procedere con la richiesta sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “Riscossione”. Il pagamento può essere effettuato presso la propria banca ma anche agli sportelli Atm bancomat. Si può utilizzare anche il servizio “Cbill” dalla propria homebanking. Inoltre ci si può rivolgere agli uffici postali, alle tabaccherie che offrono il servizio “Banca 5” e attraverso i circuiti “Lottomatica” e “Sisal”. Infine, si può utilizzare l’applicazione “Equiclick” attraverso la piattaforma internet “PagoPa”.

Rottamazione ter e saldo e stralcio, cosa succede nel caso in cui non si paga entro domani o il pagamento è parziale?

Se il pagamento delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio non avvengono entro domani o il pagamento risulti solo parziale, vengono meno i benefici della agevolazioni per i versamenti. Infatti, il decreto “Sostegni ter” ha riprogrammato le scadenze del pagamento delle rate in scadenza originariamente nel 2021 e quelle del 2022, agevolandone (purché si risulti regola con i pagamenti) i versamenti:

  • al 31 luglio 2022 per i versamenti che andavano fatti entro il 2021;
  • entro il 30 novembre 2022 per i pagamenti in scadenza nel 2022.

I pagamenti effettuati solo in parte sono da considerare degli acconti sul totale delle rate dovute.

Saldo e Stralcio e Rottamazione Ter: c’è tempo fino al 9 maggio

L’Agenzia delle Entrate rende noto in un comunicato del 28 aprile che c’è tempo fino al 9 maggio 2022 per regolarizzare la posizione per le rate non pagate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio.

Cartelle esattoriali non pagate per Saldo e Stralcio e rottamazione Ter: nuove scadenze con il Sostegni Ter

Con il decreto Sostegni Ter è stata offerta la possibilità ai contribuenti che non erano riusciti a mettersi in regola con i pagamenti della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio scaduti nel mese di dicembre 2021 di mettersi in regola pagando entro il 30 aprile le rate non pagate scadute nel 2020 ed entro il 31 luglio 2022 di mettersi in regola con le rate scadute nel 2021. La normativa prevede comunque 5 giorni di tolleranza, cioè la possibilità di pagare entro 5 giorni dalle scadenza senza sanzioni e soprattutto senza decadere dai benefici che i provvedimenti Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio hanno portato ai contribuenti.

Il mese di aprile è però caratterizzato da una serie di festività e di conseguenza slittano tutti i termini. Il 30 aprile infatti è stato un sabato e di conseguenza il termine iniziale cade il 2 maggio. Cioè il primo non festivo. Dal 2 maggio si possono quindi contare i 5 giorni di tolleranza che dovrebbero scadere il giorno 7 maggio 2022 cioè un sabato e di conseguenza il termine per non decadere dai benefici visti scade il 9 maggio. Per le scadenze del 2022 invece i termini sono spostati al 30 novembre 2022, in modo da poter calendarizzare i vari pagamenti e di conseguenza farvi fronte.

Come effettuare i pagamenti con le scadenze al 9 maggio 2022

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando i bollettini inviati dall’ Agenzia delle Entrate e Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate 2020 cioè febbraio, maggio, luglio e novembre per la Rottamazione Ter; marzo e luglio per il Saldo e Stralcio in scadenza nel 2021.

Entro il 2 maggio può inoltre essere ancora richiesto nuovamente il piano di dilazione dei pagamenti da cui i contribuenti sono decaduti prima dell’8 marzo 2020, cioè prima dell’emergenza sanitaria.

Tra le curiosità deve anche essere ricordato che l’Agenzia Entrate e Riscossione ha reso noto di aver incassato 5,25 miliardi di euro dovuti ai controlli automatizzati che hanno rilevato errori nella compilazione del modello Persone Fisiche, 730, dichiarazione Irap e IVA.

Rottamazione quater: presto potrebbe arrivare un nuovo provvedimento di pace fiscale

Gli italiani fanno spesso fatica ad essere in regola con gli adempimenti fiscali e anche questo periodo, con i vistosi aumenti che stanno caratterizzando anche beni di prima necessità, non fa differenza. Ecco perché molti partiti hanno proposto la Rottamazione Quater.

Rottamazione quater: quali partiti la sostengono

La rottamazione quater dovrebbe seguire la rottamazione ter che è ancora in via di definizione dopo un’ulteriore proroga. La rottamazione ter ha permesso ai contribuenti di sanare le posizioni debitorie accumulate fino al 31 dicembre 2017. Ci sono però ancora i debiti fiscali accumulati dal 2018 in poi, proprio per questo numerosi partiti, tra cui la Lega Nord, hanno auspicato l’approvazione di un nuovo provvedimento di pace fiscale. Il leader della Lega, Salvini, ha sottolineato che rottamare e rateizzare le cartelle esattoriali impossibili da pagare sarebbe un atto di giustizia nei confronti degli italiani. Ha anche sottolineato che in situazioni eccezionali e sicuramente con il caro energia che si sta ripercuotendo praticamente su tutti i prodotti e i servizi, si può affermare che l’Italia sia in una situazione eccezionale, è necessario dare risposte eccezionali.

Dello stesso avviso è il M5S che tramite il vice presidente del Senato Marco Pellegrini ha fatto sapere che c’è spazio per la rottamazione quater nei prossimi provvedimenti. Il Ministero dell’Economia intanto ha reso noto che il problema principale è la copertura finanziaria, infatti per procedere alla rottamazione quater è necessario trovare un miliardo di euro.

Rottamazione ter: proroga e debiti fiscali coperti

Ricordiamo che con la rottamazione ter, che segue a precedenti provvedimenti volti ad agevolare il pagamento del debito fiscale, gli italiani ammessi alla agevolazione hanno potuto pagare i debiti fiscali accumulati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 pagando gli importi maturati senza sanzioni e interessi di mora. Alla rottamazione ter è stata affiancato il Saldo e Stralcio che ha consentito a chi si trovava in particolari difficoltà di ottenere anche uno sconto sui debiti maturati. I provvedimenti di pace fiscale non potevano però essere utilizzati per tutti i debiti accumulati, in particolare non si poteva sfruttare la rottamazione ter per:

  • la restituzione di aiuti di Stato non dovuti
  • debiti fiscali derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  • multe, ammende e sanzioni maturate in seguito a provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni di natura diversa rispetto a quelle tributarie;
  • somme dovute per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali .

Ricordiamo inoltre che in via del tutto eccezionale, per coloro che non sono riusciti a versare gli importi entro il mese di dicembre 2021, ultima scadenza prevista per la rottamazione ter, c’è una nuova proroga dei termini. Per conoscere i nuovi termini, leggi l’articolo: Rottamazione Ter e saldo e stralcio: riapertura dei termini per i decaduti.

La Rottamazione Quater, se dovesse prendere il via, coprirebbe i debiti fiscali maturati dal primo gennaio 2018 al 31 dicembre 2019. Non resta che attendere.