Versamenti imposte: pronto il decreto che sposta la scadenza al 20 luglio

Il Fisco finirà per concedere più tempo per il versamento delle imposte. È pronto, infatti, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che sposta i pagamenti delle imposte dal 30 giugno al 20 luglio 2022, senza la maggiorazione. Lo 0,40% sarà applicato, invece, nel periodo di versamento dal 21 luglio al 20 agosto 2022. Il provvedimento si rende necessario per le modifiche normative intervenute nelle ultime settimane, tra le quali quelle riguardanti gli adempimenti sull’autodichiarazione degli aiuti dell’Unione europea. Ma anche della messa a disposizione dei contribuenti e dei professionisti degli strumenti necessari per procedere alla dichiarazione dei redditi 2022.

Decreto di proroga dei versamenti delle imposte al 20 luglio 2022: chi ne beneficia?

Il pressing per la proroga dei versamenti delle imposte con scadenza dal 30 giugno al 20 luglio è stato portato avanti dai professionisti. Il presidente dei Commercialisti, infatti, ha scritto al ministro dell’Economia e delle Finanze per spostare le scadenze fissate per i versamenti del 2022 del periodo di imposta 2021. Pertanto, il nuovo provvedimento sposterà la scadenza dei pagamenti fiscali per i soggetti Isa di tre settimane, senza l’applicazione della maggiorazione dello 0,40%. Per i versamenti dal 21 luglio al 20 agosto prossimi, sarà applicata la maggiorazione nella stessa misura. Il decreto sarebbe già pronto al ministero dell’Economia e delle Finanze.

Slittamento delle scadenze per i versamenti delle imposte, le motivazioni e i ritardi

Lo spostamento dei termini di pagamento delle imposte è necessario, secondo il presidente dei Commercialisti Elbano de Nuccio, per fare in modo che “i contribuenti e i commercialisti che li assistono possano effettuare gli adempimenti senza affanni e con la dovuta diligenza professionale”. Da quanto si apprende dal quotidiano Italia Oggi, il presidente de Nuccio avrebbe sottolineato nella lettera al ministro dell’Economia Daniele Franco la necessità di “razionalizzare il calendario fiscale“. Inoltre, mai come quest’anno, contribuenti e commercialisti sono alle prese con i ritardi nella elaborazione e nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’Imposta regionale delle attività produttive (Irap). E, dunque, con la determinazione del saldo e della 1° acconto delle imposte del 2022 riferite al periodo 2021. Tali ritardi deriverebbero, essenzialmente, con la messa a disposizione degli strumenti per far fronte ai versamenti delle imposte.

Dichiarazione redditi 2022: le date da non dimenticare

Per la dichiarazione dei redditi del 2022, relativa all’anno di imposta 2021, la prima data da cerchiare sul calendario è quella del prossimo 30 aprile. Una data che riguarda i contribuenti che sfrutteranno la precompilata per trasmettere la dichiarazione dei redditi al Fisco.

A partire dal 30 aprile del 2022, infatti, la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile dal portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate (infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it) con accesso tramite le credenziali. Ovverosia, utilizzando a scelta una delle identità digitali che sono ammesse tra il Sistema Pubblico di Identità Digitale, la Carta di Identità Elettronica (CIE) oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Ecco le scadenze della dichiarazione 2022 per i modelli 730 e Redditi precompilato

Come al solito la dichiarazione dei redditi precompilata potrà essere trasmessa dal contribuente con i dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate. Oppure prima della trasmissione potrà essere modificata ed anche integrata.

In particolare, salvo cambiamenti e variazioni, il modello di dichiarazione dei redditi 730 2022 precompilato dovrà essere trasmesso al Fisco entro e non oltre il prossimo 30 settembre. Mentre per il modello Redditi 2022 precompilato ci sarà tempo fino e non oltre il prossimo 30 novembre.

Le altre scadenze dalla Certificazione Unica al modello IVA e passando per il modello 770/2022

Tra le altre scadenze, che sono legate sempre alla dichiarazione dei redditi del 2022, entro il prossimo 16 marzo i sostituti di imposta dovranno consegnare la Certificazione Unica (CU) ai lavoratori dipendenti ed assimilati. Così come la CU 2022 dovrà essere consegnata pure per la certificazione dei redditi da lavoro autonomo, per i redditi diversi, per le provvigioni ed anche per i corrispettivi legati ai contratti di locazione breve.

Per il modello di dichiarazione IVA 2022 la scadenza è quella del prossimo 2 maggio con la trasmissione all’Agenzia delle Entrate solo ed esclusivamente con modalità telematica. Mentre per il modello 770/2022 ci sarà tempo per l’invio al Fisco fino e non oltre il prossimo 31 ottobre.

Cartelle, più tempo per pagare: al 9 dicembre rottamazione ter, 180 giorni per quelle di fine 2021

Arrivano le attese proroghe per i pagamenti delle cartelle esattoriali, delle rate scadute della rottamazione ter e saldo e stralcio e per l’Irap da restituire dal decreto Fisco Lavoro approvato nel pomeriggio del 30 novembre. Il provvedimento è stato emanato dopo l’approvazione del Senato al termine di scontri nella maggioranza. I contribuenti avranno qualche giorno per saldare i debiti con il Fisco rispetto ai vari pagamenti fissati tutti nella giornata di ieri.

Rottamazione ter e saldo e stralcio, si possono pagare le rate entro il 9 dicembre 2021

La mini-proroga delle rate non pagate della rottamazione ter e del saldo e stralcio è arrivata. Entro il 9 dicembre prossimo andranno pagate le 8 rate della rottamazione ter e le 4 rate del saldo e stralcio. Il termine massimo per saldare può arrivare al 14 dicembre per via dei 5 giorni di tolleranza massima. Non c’è stato, tuttavia, il rinvio al 2022 come termine ultimo per il pagamento.

Cartelle esattoriali ricevute tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021: cambiano i termini

Più giorni per pagare le cartelle esattoriale già notificate a partire dal 1° settembre 2021 o che arriveranno entro il 31 dicembre prossimo. La scadenza fissata dal decreto Fisco Lavoro viene prorogata ulteriormente, passando dai 150 giorni del provvedimento originario a 180 giorni. Trenta giorni in più per pagare a partire dalla data della notifica.

Avvisi bonari: la scadenza è al 16 dicembre 2021

Il decreto Fisco Lavoro fissa, poi, al 16 dicembre 2021 la data ultima per pagare gli avvisi bonari. Si tratta dei pagamenti che erano stati sospesi durante la prima ondata della pandemia da Covid-19, ovvero dall’8 marzo 2020 al 31 maggio 2020, e che dovevano essere saldati entro il 16 settembre 2020.

Irap, restituzione sanzioni e interessi primavera 2020: scadenza 1° gennaio 2022

Un mese in più di tempo, anche se la comunicazione è arrivata oltre la scadenza del 30 novembre 2021, per la restituzione delle sanzioni e degli interessi dell’Irap delle imprese. Si tratta di saldi che non erano stati versati durante la prima ondata della pandemia da Covid-19 e relativi al superamento del plafond di aiuti di Stato messo in campo proprio per contrastare le prime crisi derivanti dallo stop alle attività. Il termine per il pagamento passa dunque dal 30 novembre 2021 al 1° gennaio 2022.

Mese di novembre 2021, tutte le scadenze da rispettare

Anche il mese di novembre 2021 porta con se una serie di adempimenti fiscali e non da dover rispettare. Ecco lo scadenziario completo.

Mese di novembre 2021: si parte subito con le rate delle cartelle esattoriali

Il mese di novembre inizia subito con le scadenze di martedì 2 novembre. Dunque giorno 2 novembre occorre pagare l’ultima rata del piano di rateizzazione concesso nel 2020 per le cartelle esattoriali. Si ricorda delle rate che hanno beneficiato del “Decreto Fiscale” (DL n. 146/2021), recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, ha introdotto nuovi termini per il pagamento di cartelle, rateizzazioni e per il versamento delle rate 2020 e 2021 della Definizione agevolata.

Sempre per lo stesso giorno sono previste il pagamento di alcuni versamenti, tra cui:

  • imposta di bollo,
  • Irpef (imposta sulle persone fisiche);
  • cedolare secca;
  • iva (imposta sul valore aggiunto);
  • imposte di registro;
  • imposta sostitutiva.

Inoltre è l’ultimo giorno per la dichiarazione INTRA mensile per gli acquisti di beni e servizi soggetti non stabiliti nel territorio italiano ed effetuati dagli enti non soggetti passivi Iva e degli agricoltori esonerati. Infine è anche l’ultimo giorno utile per inviare il modello 770 per l’anno 2021.

Dal 10 al 15 novembre: versamenti imposta di bollo e 730 integrativo

Il 10 novembre è previsto il versamento dell’imposta di bollo assolta in modo virtuale dovuta sugli assegni circolari rilasciati in forma libera in circolazione alla fine del 3¿ trimestre 2021. Sempre lo stesso giorno occorre presentare il modello 730 integrativo per correggere gli errori della dichiarazione dei redditi. Modello che va inviato all’agenzia delle entrate in via telematica.

Il 15 novembre l’attenzione viene spostata sul canone Rai. Infatti si deve comunicare all’Agenzia delle entrate i dati di dettaglio relativi al canone TV addebitabile e accreditabile nelle fatture emesse dalle imprese elettrice riferite al mese precedente. (Articolo 5, comma 1, del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, 13 maggio 2016, n. 94).

Sempre lo stesso giorno è la scadenza per l’emissione e la registrazione delle fatture relative a beni consegnati o spediti e risultanti da documento di trasporto. Infine ASD, Pro-loco e altre associazioni devono annotare, anche con un’unica registrazione, l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente.

Mese di novembre 2021, il 16 sono previsti ben 147 versamenti

Il 16 del mese sarà un giorno ricco di versamenti in quanto ne sono previsti ben 147, che riguardano:

  • Irpef;
  • cedolare secca;
  • addizionali;
  • ritenute;
  • Iva;
  • imposte sostitutive;
  • Irap (imposta regionale sulle attività produttive);
  • Ires (imposta sul reddito delle società).

Ma oltre alle imposte sui redditi, il 16 novembre è l’ultimo giorno per effettuare i pagamenti di:

  • acconto dell’imposta sulle assicurazioni (per le imprese di assicurazione);
  • saldo IVA in base alla dichiarazione annuale;
  • quota canone RAI trattenuta ai pensionati da parte degli enti pubblici;
  • Tobin Tax.

Le scadenze di fine mese

Per il 25 novembre vi è la presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE. Mentre il 30 novembre ci sono ben 48 versamenti e varie dichiarazioni. Tra le dichiarazioni ci sono Irpef, Irap, Ires ed Intra. Inoltre vi è la comunicazione periodica IVA effettuare nel terzo trimestre dell’anno, da effetuare mediante da effettuare utilizzando il modello “Comunicazione liquidazioni periodiche IVA”.

Infine il 30 novembre è prevista l’ultima rata per la rottamazione ter ed il saldo e stralcio scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo e luglio del 2021. Ma anche le rate della rottamazione ter e della definizione agevolata delle risorse UE scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31luglio del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre del 2021.

 

 

 

Scadenze fiscali di ottobre: versamenti, tributi e non solo

Le scadenze fiscali di ottobre non solo per nulla poche. Ecco cosa prevede il calendario fiscale e non per questo mese ricco di adempimenti.

Scadenze fiscale di ottobre: dal primo al 15 ottobre

Le scadenze fiscali di ottobre cominciano con venerdì 1 ottobre per il mondo delle locazioni. Infatti si dovrà provvedere al versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati in data 01/09/2021. La stessa cosa vale anche per i contratti che vanno rinnovati tacitamente con la stessa data. Mentre giorno 10 ottobre è l’ultimo giorno utile per comunicare al sostituto d’imposta di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef. Stessa data anche per chi volesse effettuarlo in misura inferiore. Mentre giorno 11 ottobre sono previsti i versamenti INPS per i collaboratori domestici.

Il 15 ottobre è una giornata ricca di adempimenti

Per il 15 ottobre sono previsti diversi adempimenti contabili. Emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i quali effettuata l’operazione nonché fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente. Sempre nella stessa giornata occorre effettuare la comunicazione all’agenzia delle entrate dei dati di dettaglio relativi al canone TV addebitabile e accreditabile nelle fatture emesse al mese precedente (Articolo 5, comma 1, del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, 13 maggio 2016, n. 94). Infine la Asd, le Pro-loco e le associazioni devono annotare, anche in unica registrazione, l’ammontare dei corrispettivi conseguiti nel mese precedente.

Scadenze fiscali di ottobre: le ultime date da ricordare

Il 18 ottobre sono previsti tutti versamenti sulle addizionali regionali e comunali trattenute ai lavoratori dipendenti sulle competenze. Previsti anche i versamenti dell’Iva, contributi per collaboratori coordinati continuativi, associati in partecipazione e venditori a domicilio, iscritti e non iscritti a forme di previdenza obbligatoria. Infine il 25 ottobre è l’ultimo giorno per presentare, al Caf o professionista abilitato, il 730 integrativo, possibile solo se l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata.

Scadenza fiscali settembre: cartelle esattoriali, contributi e versamenti

Finite le vacanze estive, gli italiani dovranno affrontare le scadenze previste dal Fisco di settembre. Ecco quali sono, cartelle esattoriali in arrivo.

Fisco di settembre: si comincia giorno 1 con le cartelle esattoriali

Il Fisco di settembre inizia con l’invio delle cartelle esattoriali ai contribuenti morisi. Si riparte da 4 milioni di cartelle entro il 2021. Per un totale di 20-25 milioni che a breve arriveranno nelle case degli italiani. In particolare entro il 30 settembre i contribuenti dovranno saldare le rate degli atti sospesi al 21 febbraio 2021. Atti che sono stati sospesi già l’8 marzo 2020, in tutta Italia, a causa della pandemia da Covid-19. Inoltre dovranno anche saldare i conti chi ha aderito alla rottamazione-ter entro la fine del mese, la scadenza del 31 luglio 2021. Infine le cartelle verranno inviate in ordine cronologico. Anche se non è escluso che si possa ipotizzare una nuova rottamazione o pagamento rateale in vista della prossima legge di bilancio, attesa per il 20 ottobre.

2 settembre: contributo a fondo perduto per i lavoratori stagionali

Ultimo giorno di presentazione delle domande per il Contributo a fondo perduto per i lavoratori stagionali, indicato dal Decreto sostegni bis. Si ricorda che il contributo, emesso dall’Agenzia delle entrate, consiste in una somma di denaro. Ma a scelta irrevocabile del contribuente un riconoscimento come credito d’imposta, a favore dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professioni titolari di partita IVA, residenti  o stabili nel territorio italiano.

15 settembre- scadenza proroga versamenti Irap ed ISA

Entro tale data chi ha usufruito di proroga per i pagamenti dovuti alla dichiarazione dei redditi, IVA e Irap dovranno provvedere a versare quanto dovuto. Rientrano in questa scadenza il termine di versamento delle imposte per i contribuenti ISA, scadenti dal 30 giungo al 31 agosto 2021.

Fisco di settembre: il 16 i versamenti Iva

Al 16 settembre va presentata la liquidazione periodica Iva, Li.Pe. del 2 trimestre 2021. Deve essere versata anche la settima rata del saldo IVA relativo all’anno d’imposta 2020, con la maggiorazione dell’1,98% mensile a titolo di interessi.

28 settembre- Modelli PF 2021

Ultimo giorno utile per sanare la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi modello “Redditi PF 2021“. Stessa data per la scelta della destinazione dell’otto per mille, del cinque e del due per mille dell’Irpef.

Fisco di settembre ultima data del 30: fattura elettronica e presentazione 730

Entro fine mese deve essere presentato il modello 730, relativa alla dichiarazione dei redditi. Mentre per il modello Redditi persone fisiche c’è tempo fino al 30 novembre. Inoltre è prevista anche la scadenza del pagamento delle imposte di bollo. Imposte che riguardano le fatture emesse dal primo gennaio al 30 giungo 2021. Infine sempre entro tale data l’Agenzia delle entrate dà la possibilità di aderire al servizio per consultare e visionare le fatture elettroniche. Un settembre carico di scadenze per le famiglie ed imprese italiane.

Scadenze fiscali aprile: tutti i pagamenti del mese

Arriva il mese di aprile e con esso tante scadenze fiscali. Vediamo insieme tutte le scadenze previste il primo mese di primavera.

Scadenze fiscali: il 10 aprile

Mentre si aspettano i famosi ristori previsti dal Decreto Draghi, arrivano le tasse da pagare. E’ anche vero che alcuni sono stati sospesi o prorogati. Comunque sia, introduciamo quelli che sono stati, fino ad ora confermati.

La prima scadenza è fissata per sabato 10 aprile. Fa riferimento alla scadenza prevista per il versamento dei contributi per i lavoratori domestici. Sono tenuti a dover versare queste quote, tutti coloro che hanno alle loro dipendenze personale di servizio domestico, colf e badanti. Rientrano in questa categoria anche le baby sitter e le collaboratrici domestiche. Si tratta del contributo, a carico del datore di lavoro, pari all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, per i contratti a termine, tranne nel caso di lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

Scadenze fiscali: martedì 20 aprile

Altra scadenza prevista è quella di martedì 20 aprile. In questa data è fissato il termine per la scadenza dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, relative ai primi tre mesi dell’anno. La fattura digitale è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che permette di evitare il supporto cartaceo e tutti i normali e tradizioni costi. Tra questi per esempio la conservazione, la stampa e la responsabilità. L’imposta prevista per il 20 di aprile può essere prorogata:

  • al 20 luglio, se l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, per i primi tre mesi, ha un valore inferiore a 250 euro. Mentre il valore aumenta oltre i 250 euro nel secondo trimestre;
  • al 20 ottobre, se l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche è inferiore a 250 euro sia nei primi tre mesi dell’anno, che nei secondi.

Scadenze fiscali: il 25 aprile

Il 25 aprile è la Festa della liberazione d’Italia. Ma è anche la data di un’importante scadenza per le presentazioni degli elenchi (Intrastat) riepilogativi delle cessione di beni e prestazioni di servizio del mese precedente, verso gli operatori dell’Unione Europea. Il sistema INTRASTAT è l’insieme delle procedure che assolvono a due compiti:

  • le statistiche sullo scambio di beni effettuati dagli operatori italiani con il resto degli stati membri all’Unione Europea;
  • il controllo fiscale degli scambi intracomunitari di beni e di servizi effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea.

Secondo l’Agenzia delle Entrate i soggetti passivi IVA, di ogni singolo stato, dovranno presentare l’elenco riepilogativo delle cessioni di beni e servizi tra Stati, ma anche gli acquisti di beni comunitari.

Scadenze fiscali: il 30 aprile

L’ultima scadenza fiscale è quella del 30 aprile. In questa data dovranno essere effettuati i pagamenti IRAP, IRES ed IRPEF per l’anno 2020. La scadenza è stata rinviata però, per tutte quelle imprese che per l’anno 2020, hanno registrato un calo del fatturato del 33% rispetto al 2019. Alla stessa data sono previste anche altre scadenze:

  • Le comunicazione annuali di inizio attivita (DIA) dei comuni;
  • le variazioni annuali in ambito degli elenchi ed ordini professionali (Anagrafe tributaria);
  • le comunicazioni in merito ai contratti di appalto, somministrazione e trasporto della Pubblica amministrazione

Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi precompilata dovrebbe essere presentata entro il 30 aprile, ma non si esclude che venga slittata. Anche l’IVA annuale è fa presentare entro la stessa data. La presentazione deve avvenire solo tramite via telematica, sul sito dell’Agenzia delle entrate.

La vita (fiscale) è tutta moduli e proroghe

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Prima o poi pubblicherò una raccolta delle lettere e dei resoconti relativi alle richieste di proroga delle scadenze fiscali e al continuo cambio di modulistica degli ultimi vent’anni. Potrei andare ancora più indietro nel tempo, ma poi sarei turbato dalla consapevolezza della mia anzianità anagrafica; ma lo sono già abbastanza dalla eclettica (eufemismo) gestione della macchina fiscale. Penso che lo intitolerei, come questa mia breve lettera, “La vita (fiscale) è tutta moduli e proroghe”.

Ho scritto e ribadito più volte, l’ultima nella lettera inviata al MEF e all’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi (prima dell’ultimo comunicato del MEF, che tutti abbiamo commentato gridando il nostro sdegno), che spesso fa più danni la complicazione che la pressione fiscale (ormai oltre i limiti e lo sappiamo tutti).

Siamo ostaggio perenne, e con noi i nostri assistiti, di adempimenti, scadenze, modifiche e novità normative a getto continuo. Molti propongono soluzioni drastiche, scioperi bianchi o colorati, proteste di piazza più o meno organizzate, blocco degli invii telematici. Poi tutto tace.

Abbiamo protestato, ci siamo sfogati e si prosegue come sempre. Non vorrei essere pessimista o portatore di sventura, ma il nostro farraginoso sistema fiscale è il prodotto di una sedimentazione normativa che nemmeno nei reperti di roccia, risalenti all’era glaciale, si possono individuare tante stratificazioni.

Allora, siamo senza speranza? Forse. Però aiuterebbe sicuramente, noi e il legislatore, oltre a una indispensabile tregua normativa, un comportamento meno egoistico delle rappresentanze degli intermediari fiscali (il sottoscritto compreso). Troppo spesso si baratta il tacito consenso a norme soffocanti con la promessa di essere considerati i migliori, di ottenere funzioni esclusive o di essere inclusi da ciò da cui si era esclusi e via dicendo.

Cui prodest? All’intermediario fiscale che, indipendentemente dalla giacchetta professionale che indossa, deve guidare il proprio cliente nel percorso della oscura selva normativa, cercando di spiegargli l’inspiegabile? Direi proprio di no.

E allora pensiamo, almeno noi addetti ai lavori, soprattutto noi responsabili della rappresentanza di grandi o meno categorie professionali, al bene comune, all’interesse generale, almeno sulle questioni tributarie.

Poi, una volta che saremo riusciti a rendere meno gravoso il lavoro dei nostri rappresentati e un poco più umano il nostro sistema fiscale, scorniamoci (verbo che rende bene il senso della negatività che genera lo scontro) sulle questioni di principio, ma ripeto, prima abbiamo un altro compito ben più importante: fare in modo che la nostra vita fiscale non sia più solo moduli e proroghe.

Concludo con leggerezza, perché con un sorriso, anche se amaro, i problemi (almeno questi) si affrontano meglio, e parafrasando Vasco esprimo un desiderio: non voglio una vita spericolata, me ne basterebbe una sburocratizzata. Ma la ragion di cassa consentirà che si avveri?

Riccardo Alemanno

Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi

Giugno, mese di scadenze fiscali

Dopo il ponte del 2 giugno, si ritorna prepotentemente alla realtà e, oltre a rituffarsi nel lavoro, occorre prestare particolare attenzione alle scadenze fiscali previste in questo mese.
Gli adempimenti fiscali di giugno, infatti, sono tanti e importanti, perciò è necessario non abbassare la guardia e, anzi, accantonare per ora il pensiero delle vacanze, per non rischiare distrazioni.

Si comincia con il 15 giugno, con il conteggio degli importi delle rate da versare all’erario per le aziende che hanno deciso di aderire alla rottamazione agevolata delle cartelle di Equitalia. La definizione agevolata dei carichi affidati a Equitalia è valida per le cartelle dal 2000 al 2016.

Si continua il 16 giugno, quando le piccole e medie imprese dovranno pagare l’Imu e la Tasi. L’Imposta municipale unica dovrà essere versata per i capannoni e i magazzini, ma anche dai liberi professionisti nel caso in cui prestano servizio in una seconda abitazione. Stesso discorso vale per la Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili voluta dal Governo Monti. Sempre il 16 giugno si dovranno versare anche i contributi previdenziali dei propri collaboratori e l’Iva del mese di maggio.

A fine mese, e precisamente il 30 giugno, c’è un altro appuntamento importante, poiché le pmi e i liberi professionisti dovranno pagare gran parte dei tributi della prima parte dell’anno. Si partirà con il primo acconto Irpef 2017 e con il saldo del 2016. Sempre il 30 giugno sarà la volta anche dell’IRES, l’imposta sul reddito delle società, e dell’Irap, Imposta regionale sulle attività produttive. Inoltre, si dovrà versare i diritto annuale per la Camera di Commercio. Invece, i soggetti che non sono obbligati alla presentazione telematica dei tributi, potranno presentare alla banca o alla posta il Modello Unico.

Vera MORETTI

Agosto, mese di pagamenti

 

Agosto mesi di vacanze? Forse, ma intanto iniziamo a segnarci le principali scadenze fiscali per partire, chi potrà, senza pensieri. Si inizia già il 15 per l’obbligo da parte dei soggetti titolari di partita Iva dell’emissione e registrazione di fatture differite per beni consegnati nel mese di luglio.

Da cerchiare sul calendario il giorno 20: è il termine ultimo per il pagamento dei contributi INPS alla gestione separata da parte dei committenti per compensi correlati a vendite porta a porta e a collaborazioni coordinate e continuative (con obbligo contributivo), e il versamento dei contributi INPS per quanto riguarda i lavoratori dipendenti per il mese di luglio 2014. Sempre il 20 sarà l’ultimo giorno disponibile per il pagamento della terza rata del modello Unico 2014, con riferimento al periodo d’imposta 2013, of course, per le persone fisiche e i contribuenti interessati dagli studi di settore con versamento della prima rata avvenuto entro la data del 16 giugno 2014. Mercoledì 20 agosto è anche il giorno della Tobin tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie.  Come se non bastasse, i titolari di partita Iva, sempre il 20 agosto vedranno scattare l’adempimento del versamento relativo alla seconda per il saldo dell’anno 2013 e come acconto del 2014, con maggiorazione dello 0,40% e interessi dello 0,33%.

JM