Un sostegno alle Pmi più ambiziose d’Europa

In un mercato sempre più globalizzato, nel quale l’export è spesso l’ancora di salvezza per le Pmi che non vogliono soccombere alla crisi, tutte le iniziative che sostengono la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese sono le benvenute.

Va in questo senso la sottoscrizione dell’accordo tra UniCredit e il London Stock Exchange Group per sostenere attraverso ELITE – una piattaforma creata per accelerare la crescita delle società più ambiziose d’Europa – le proprie Pmi dell’Europa centro-orientale, diventando il principale partner bancario del programma nell’area.

La collaborazione dà vita a ELITE UniCredit CEE Lounge, piattaforma che fornirà alle Pmi servizi integrati per lo sviluppo manageriale e organizzativo al fine di accelerarne la crescita. Lanciato da London Stock Exchange Group, ELITE fornisce alle aziende un servizio di formazione e coaching di alta qualità per dirigenti d‘impresa, supportato dalle migliori business school europee, esperti del settore e imprenditori, nonché un’area lavoro basata su un modello di tutorship e un contatto diretto con la comunità finanziaria in Europa.

La Banca ha selezionato le prime 14 Pmi destinate a entrare nel programma dalla sua rete dell’Europa centrale-orientale attiva in Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.

Il programma ELITE supporta le Pmi in crescita avvicinandole al mercato dei capitali, preparandole a dialogare con potenziali investitori. ELITE facilita inoltre il networking tra le aziende, fornendo loro opportunità d’incontro che stimolino sinergie, condivisione di best practice e nuove opportunità di business.

Dal 2012, data della sua fondazione, ELITE ha supportato più di 320 Pmi provenienti da ogni parte d’Europa e a oggi può contare circa 150 consulenti e 90 investitori, in un’ottica di continua crescita.

Come comunica UniCredit, “con la creazione di ELITE UniCredit CEE Lounge, il Gruppo vuole offrire ai suoi clienti attività di formazione e di networking, creando relazioni con le migliori Pmi d’Europa, supportandone i processi di crescita, aiutandole nell’affrontare decisioni strategiche e importanti collaborazioni. I servizi ELITE verranno progettati su misura per ciascuna delle Pmi selezionate per l’UniCredit CEE Lounge e il Gruppo offrirà percorsi di formazione ad hoc e servizi di supporto dedicati per la loro crescita”.

Cna Abruzzo: micro imprese regionali dimenticate dalle banche

All’interno di Infoiva cerchiamo di solito di dare spazio a tematiche di interesse più nazionale che locale, ma il grido di dolore e di allarme che si alzato dalla Cna Abruzzo nei giorni scorsi merita di essere ascoltato. Perché è un grido che più o meno tutte le regioni sono nelle condizioni di alzare.

Il grido della Cna Abruzzo è partito a seguito di un’analisi effettuata dal ricercatore abruzzese Aldo Ronci, il cui esito è lapidario: se da un lato le banche non sostengono più la micro impresa, dall’altro i tassi di interesse sui prestiti a imprese e famiglie in regione sono volano al di sopra della media nazionale.

La ricerca di Ronci per la Cna Abruzzo ha preso in esame l’andamento del credito nei primi sei mesi dell’anno e ha rilevato che in regione le banche chiudono sempre più i finanziamenti alle micro imprese (meno di cinque dipendenti): 7 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2014. Peccato però che per le altre imprese vi sia un andamento opposto.

Queste le cifre messe da Ronci a disposizione della Cna Abruzzo: a fronte dei 7 milioni in meno alle micro imprese di cui sopra, da gennaio a giugno 2015, le grandi imprese hanno avuto 261 milioni e le famiglie ben 346. Tra le imprese, le più sostenute dalle banche sono state le attività manifatturiere (+145 milioni), le imprese del commercio (+82) e quelle dell’agricoltura (+36).

Il sostegno maggiore assicurato al mondo dell’impresa – commenta Ronciè stato appannaggio dei mezzi di trasporto, con un incremento di 91 milioni. Ma buone performance sono state assicurate anche a carta e stampa (+38), prodotti in metallo (+35). Penalizzate, al contrario, le imprese del comparto alimentare, che perdono 25 milioni di euro”.

Trenta milioni per le imprese in franchising

Che il franchising sia una formula di business ideale per affrontare la crisi e per dare una chance a chi vuol mettere alla prova la propria vocazione imprenditoriale, pare lo abbiano capito anche le istituzioni, dopo che i privati ci erano arrivati da un pezzo.

Ne è la prova il fatto che Italia Comfidi e UniCredit hanno stretto un accordo per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese italiane che operano nel settore del franchising. Questo accordo consentirà sia il finanziamento a condizioni dedicate degli investimenti di start-up sia il supporto alla gestione del punto vendita.

Si tratta di un accordo molto ricco, poiché conta su un plafond di 30 milioni di euro e prevede commissioni di garanzia ridotte per le imprese del franchising interessate ad aderirvi. Le basse commissioni di garanzia saranno assicurate da Italia Comfidi, che rilascerà una garanzia primaria fino al 60%, estesa agli affidamenti a breve termine, ai finanziamenti chirografari controgarantiti dal Fondo Fcg e al 50% su quelli non controgarantiti.

In un momento nel quale imprese e start-up hanno particolarmente fame di credito, l’accordo tra Italia Comfidi e UniCredit può essere davvero l’opportunità giusta che sta cercando chi progetta un futuro nel franchising.

Persone e aziende interessate ad avere maggiori informazioni su questo plafond di credito possono chiedere un incontro informativo con i responsabili inviando una e-mail all0’indirizzo fif@confesercenti.it.

E-commerce, un interessante video seminar per le imprese

Ultimo appuntamento del 2015, oggi, con i video seminar di Go International!, il programma di UniCredit che offre alle imprese corsi gratuiti su temi legati all’export e all’internazionalizzazione per sostenerne la crescita nei mercati internazionali. Dalle 16,30 alle 18 si parlerà di “Logistica ed E-commerce nei mercati esteri: cosa cambia per le Imprese?”.

Durante l’incontro, realizzato in collaborazione con l’Università Parthenope di Napoli, saranno approfonditi: la logistica per l’ e-commerce: cosa cambia per le imprese; le scelte di flessibilità e di dimensione delle attività logistiche nelle imprese di produzione; l’outsourcing logistico; l’ e-commerce dei distributori, verso un ribaltamento dei ruoli con l’industria dei produttori; la nuova offerta di servizi logistici integrati per l’ e-commerce.

Il relatore, prof. Francesco Calza dell’Università Parthenope, intervistato da un manager UniCredit, sarà collegato in diretta audio/video nelle sale dislocate su tutto il territorio nazionale. Il video seminar è di interesse trasversale sia per lo small business sia per le imprese corporate.

Si tratta del quarto video seminar del 2015, ottavo della serie. Il primo del 2015 è stato realizzato lo scorso 20 marzo, sul tema “L’e-commerce come scelta strategica” e ha visto la partecipazione di oltre 900 persone in rappresentanza di circa 800 imprese.

Il secondo, lo scorso 21 maggio, su “E-commerce e social network: due leve vincenti per l’export” ha fatto registrare 967 persone in rappresentanza di circa 800 imprese. Il terzo si è tenuto il 30 settembre sul tema “E-commerce e fiscalità internazionale: Iva e dogane”.

Queste le sedi dalle quali seguire il video seminar:

NORD OVEST: per info gointernational-nordovest@unicredit.eu

  • Torino – Lcc Torino Nizza, via Nizza 150
  • Torino – Api Torino, via Pianezza 123
  • Pinerolo (To) – UniCredit, corso Porporato 2
  • Ciriè (To) – Ciriè Martiri della Libertà , corso Martiri della Libertà 37
  • Alessandria – UniCredit, via Alessandro III, 3
  • Novara – UniCredit, corso Cavour 6
  • Alba (Cn) – UniCredit, piazza Savona 11
  • Genova – UniCredit, via Dante 1

LOMBARDIA: per info gointernational-lombardia@unicredit.eu

  • Milano – UniCredit Tower Hall, via Fratelli Castiglioni (ang. viale don Luigi Sturzo)
  • Brescia – UniCredit, via Sorbanella 26
  • Varese – UniCredit Varese Marconi, via Marconi 14
  • Como – Unindustria Como, via Raimondi 1
  • Pavia – Polo Tecnologico di Pavia, via Fratelli Cuzio 42

NORD EST: per info gointernational-nordest@unicredit.eu

  • Trento – Trento Galilei, UniCredit, via Galileo Galilei 1
  • Verona – UniCredit, Direzione Nord Est, via Garibaldi 1
  • Affi (Vr) – 3° dei Fratelli Antonini, via Alessandro Volta 7
  • Vicenza – UniCredit, Area Vicenza, via Cesare Battisti 10
  • Treviso – TrevisoBastia, via Bastia 40
  • Padova – aula training UniCredit, via Trieste 51
  • Venezia – sede Area Venezia – Mestre – via Cristoforo Colombo 5
  • Belluno – UniCredit, piazza dei Martiri 41
  • Trieste – Trieste via Cassa di Risparmio 10
  • Udine – UniCredit, via Vittorio Veneto 20
  • Pordenone – UniCredit, Area Commerciale, corso Vittorio Emanuele II , 2

CENTRO NORD: per info gointernational-centronord@unicredit.eu

  • Parma – Filiale UniCredit, via Repubblica 4/A
  • Modena – Modena Piazza Grande, piazza Grande 40
  • Carpi (Mo) – UniCredit – Sala del Consiglio, via Berengario 3
  • Forlì – Camera di Commercio di Forlì-Cesena, corso della Repubblica 5
  • Ravenna – Cna sede provinciale, viale Randi 90
  • Firenze – UniCredit – Via Dei Pescioni 14
  • Pisa – UniCredit, piazza del Pozzetto 9
  • Perugia – UniCredit, via Francesco Baracca 5
  • Ancona – Aula Formazione UniCredit Torrette – An- via Velino 10

CENTRO: per info gointernational-centro@unicredit.eu

  • Roma – Roma Tupini, viale Umberto Tupini, 180
  • Roma – Irfi – Istituto romano per la formazione imprenditoriale – via Capitan Bavastro 116
  • Latina – UniCredit – Centro Commerciale Orologio, via Isonzo
  • Chieti – Camera di Commercio, via Fratelli Pomilio SNC
  • Cagliari – UniCredit, Largo Carlo Felice 27

SUD: per info gointernational-sud@unicredit.eu

  • Napoli – Unioncamere Campania, via Sant’Aspreno 2
  • Salerno – Intertrade – Azienda speciale della CCIAA di Salerno, via Roma 29
  • Cosenza – Confindustria Cosenza, via G. Tocci 2/C
  • Matera – CCIAA Matera, via Lucana 82
  • Bari – AICAI –Azienda Speciale Camera di Commercio Bari, via Emanuele Mola, 19

SICILIA: per info gointernational-sicilia@unicredit.eu

  • Agrigento – UniCredit Area Commerciale, piazzale Aldo Moro
  • Caltanissetta – UniCredit Area Commerciale, corso Umberto I, 122
  • Palermo – Training Center UniCredit Palermo, via Ruggero Settimo 42

Bari, contributi alle imprese creative

Buone notizie per le imprese culturali della Puglia, specificamente della zona di Bari. Il sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro, su richiesta dell’assessore alle Culture Silvio Maselli, ha dato il via libera allo stanziamento di 250mila euro, oltre ai fondi già stanziati, per erogare contributi alle imprese creative e alle associazioni culturali aggiudicatarie della relativa selezione pubblica effettuata nei mesi scorsi dalla commissione comunale.

Con lo stanziamento partono quindi contributi alle imprese creative che, per il 2015, finanzieranno attività per un totale di 428.829 euro, di cui 127.140 euro ai soggetti che si sono aggiudicati i finanziamenti triennali decisi dalla precedente giunta, e 301.689 euro alle 52 imprese creative che si sono aggiudicate l’avviso pubblicato nel marzo scorso.

A margine di questa decisione che ha sbloccato il plafond per i contributi alle imprese creative, l’assessore Maselli ha dichiarato: “In questo modo sosteniamo lo sviluppo culturale della città, ma anche tante piccole e medie imprese e associazioni culturali. Vogliamo dare stabilità alla programmazione culturale e artistica cittadina così come al lavoro dei tanti artisti e operatori locali del settore. Insieme al riordino delle funzioni dei contenitori culturali, alla riapertura del Museo civico e di casa Piccinni, al progetto del Polo del contemporaneo, alla reinvenzione della Sala Murat o alle attività realizzate direttamente dal Comune, come “Baresità” o il Natale a Bari, si delinea così la nostra strategia, sempre più rivolta a investire in cultura e creatività“.

L’amministrazione del capoluogo pugliese continuerà a erogare contributi alle imprese creative anche per il 2016, con un nuovo avviso di assegnazione risorse di prossima pubblicazione.

Microcredito per piccole e medie imprese, più controlli sul Fondo

Il 2016 vedrà delle novità sul fronte dell’accesso al Fondo di garanzia per il Microcredito PMI da parte delle piccole e medie imprese. Norme più stringenti e criteri valutativi più selettivi per ridurre al minimo il rischio di frodi.

Tanto per cominciare, le piccole e medie imprese potranno inoltrare la richiesta di adesione al Fondo solo in modalità telematica. Una volta inviata la domanda, sul totale delle richieste pervenute saranno effettuati ogni giorno dei controlli a campione per verificarne la correttezza e la pertinenza. Il campione di richieste delle piccole e medie imprese sul quale saranno effettuate le verifiche dovrà contenere almeno il 10% delle operazioni finanziarie attivate e il 5% delle operazioni ammesse per ciascuna sezione o riserva del Fondo.

Il Consiglio di gestione del Fondo avrà la facoltà di effettuare controlli dei documenti su operazioni che non rientrano nel campione. Un motivo in più per le piccole e medie impese per seguire le procedure nel modo più corretto possibile.

Le piccole e medie imprese sottoposte ai controlli riceveranno un avviso entro 30 giorni dalla data dell’estrazione, mentre le proposte di delibera sugli esiti delle verifiche dovranno essere concluse entro 3 mesi dalla data di ricezione della documentazione inviata dalle banche.

Le piccole e medie imprese i cui controlli non risultassero positivi potranno vedersi revocato il finanziamento o dovranno sostenere ulteriori controlli. Qualora fosse revocata la garanzia, le piccole e medie imprese potranno comunque accedere a una procedura di ricorso che consenta il riesame della pratica.

Finanziamenti alle imprese livornesi

Buone notizie per le aziende livornesi. Stanno infatti per arrivare importanti finanziamenti alle imprese del territorio grazie a due prodotti finanziari creati per aiutare le start up e le aziende che hanno bisogno di liquidità o di un credito.

I finanziamenti alle imprese del terziario derivano da un accordo tra Confcommercio e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e andranno a favore dei soggetti associati a Confcommercio. Le linee di credito deriveranno dai prodotti finanziari Easycash e Easypos e consisteranno in 15mila euro di finanziamento restituibili in 17 mesi.

Dovrebbero essere circa 400 le aziende che fruiranno di questi finanziamenti alle imprese, stando alle stime di Carismi e Confcommercio. Easycash si distingue per la rapidità della procedura di validazione dell’erogazione: 5 giorni. Easypos è una linea di credito in conto corrente che serve ad anticipare gli incassi Pos dell’impresa.

Andrea Palumbo, presidente di Confcommercio Livorno, ha commentato così l’accordo: “Le banche hanno finalmente compreso che senza il loro sostegno l’economia reale, quella che nasce dal lavoro delle imprese, non può ripartire e accordi come questo ne danno prova concreta e tangibile”.

Sulla stessa linea il direttore generale di Carismi, Alberto Silvano Piacentini: “La crisi non è ancora finita e si vedono solo piccoli segnali di ripresa, ma tutti insieme possiamo uscire da questa situazione: banche e imprese devono lavorare di comune accordo e solo così che si può far bene”.

Banche e imprese, un seminario a Milano

Il 24 novembre alle 8.30 al centro congressi della Fondazione Cariplo di Milano si terrà un interessante seminario su banche e imprese, “A caccia di buoni affari con B2B – Bank to business opportunities – Non c’è banca senza impresa”, organizzato da Master Information in collaborazione con HQ – Gruppo 24 Ore e con il supporto dell’Università di Parma.

Interessante perché il primo obiettivo che si propone è quello di fare il punto sui presupposti per consolidare la relazione tra banche e imprese in chiave di crescita per queste ultime. E come possono crescere insieme banche e imprese (ma soprattutto queste ultime)? In primo luogo favorendo l’erogazione del credito.

Un punto spinoso nel rapporto tra banche e imprese ai tempi della crisi, che avrebbe dovuto essere spianato quando, lo scorso marzo, l’Abi e le associazioni di rappresentanza delle imprese hanno sottoscritto l’Accordo per il Credito 2015 in favore delle piccole e medie imprese, che prevede nuove misure finalizzate a promuovere l’accesso al credito da parte di queste ultime, oltre a sostenere le imprese in temporanea difficoltà finanziaria ma con prospettive di continuità e sviluppo aziendale.

Momento chiave del seminario, rivolto ai top manager di banche e imprese italiane ed estere, sarà il confronto tra i top manager dei maggiori gruppi bancari italiani, le associazioni di categoria e gli imprenditori su temi come:

– Come è stata percepita dalle imprese questa iniziativa dell’ABI sul fronte del credito?

– Quali tipologie di imprese hanno usufruito del credito?

– Quali altre iniziative potrebbero aiutare il consolidamento della ripresa?

– Quante imprese si sono salvate dalla crisi e sono andate avanti?

– Come le banche potranno valorizzare la propria rete di vendita attraverso il marketing territoriale, la customer satisfaction e il CRM B2B multicanale?

Inoltre, il seminario per banche e imprese sarà l’occasione, per presentare i primi risultati della Ricerca Microeconomica sull’andamento economico settoriale nei Poli territoriali per il periodo 2015-2017, che ha come obiettivo quello di studiare i trend dei micro settori con la relativa ricaduta del valore aggiunto sul territorio, l’andamento delle dinamiche imprenditoriali, l’andamento dei crediti alle imprese nel territorio.

Start-up innovative, scommessa di UniCredit

Il programma di accelerazione UniCredit Start Lab, promosso da UniCredit per favorire lo sviluppo delle start-up innovative italiane, ha erogato il suo quarto finanziamento in equity. Beneficiaria del finanziamento è WIB Machines, giovane start-up siciliana specializzata nello sviluppo di vending machine di nuova generazione.

La start-up WIB beneficerà di un finanziamento complessivo di 610mila euro per sviluppare ulteriormente il proprio business, finalizzato alla creazione di un nuovo canale di vendita automatico in grado di combinare i vantaggi dell’e-commerce con la comodità e sicurezza del negozio sotto casa.

WIB ha già realizzato delle installazioni pilota in partnership con Coop, fra cui una all’interno del Future Food District di Expo 2015 e l’interesse ricevuto dagli Stati Uniti, dove sono già state installate delle prime unità WIB, spingerà la start-up siciliana ad avviare una propria legal entity sull’area di New York entro l’anno.

Siamo felici di poter sostenere, con questo quarto investimento nell’equity, una delle quasi 100 start-up che hanno partecipato in questi primi 2 anni di attività al programma di accelerazione UniCredit Start Lab. Favorire l’innovazione e accompagnare giovani imprenditori che ne fanno un pilastro della propria attività vuole essere per noi un segno sempre più caratterizzante e distintivo”, è stato il commento di Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit.

La banca ricorda anche che, a partire dallo scorso 30 settembre, le start-up innovative si posso ufficialmente candidare per l’edizione 2016 di UniCredit Start Lab sul sito www.unicreditstartlab.eu, che annovera tra le principali novità la possibilità di accesso al programma per start-up operanti da meno di 5 anni (erano 3 anni sino alla scorsa edizione) e Pmi innovative.

Finanziamenti alle imprese da parte della Bei

La Bei (Banca Europea degli Investimenti) torna a erogare finanziamenti alle imprese italiane. Beneficiarie dei contributi sono le Pmi fino a 250 dipendenti, ma anche le cosiddette Midcap (ossia le imprese fino a 3mila dipendenti) operanti in tutti i settori produttivi.

I fondi Bei sono finanziamenti alle imprese a medio e lungo termine, grazie ai quali la Banca Europea degli Investimenti promuove gli obiettivi dell’Ue con finanziamenti e consulenza a lungo termine relativamente a progetti aziendali pertinenti.

I finanziamenti alle imprese della Bei ammettono tutti gli investimenti e le spese in beni materiali e immateriali, oltre a scorte e capitale circolante, sostenuti nell’ambito del programma di sviluppo coerente con la mission aziendale. Sono escluse dai contributi le spese per l’acquisto di terreni non strumentali al programma di investimento aziendale (tipicamente per le imprese agricole) e le transazioni finanziarie.
La quota finanziabile arriva fino al 100% del programma di investimento e il tasso agevolato è un fisso o un variabile che danno un vantaggio finanziario all’impresa di 50 punti base sul tasso applicato dagli istituti di credito in base al rating. Qualora per l’azienda che richiede i finanziamenti alle imprese della Bei vi siano i presupposti necessari, è possibile ricorrere al fondo nazionale di garanzia, che concede la garanzia fino all’80% del finanziamento concesso dalla Bei.