Lauree triennali, quali permettono di guadagnare bene e in fretta

Le lauree triennali permettono già di acquisire un titolo al loro conseguimento, ma quali danno la possibilità di guadagnare bene già da subito?

Lauree triennali, non sono mini titoli

La laurea triennale è una laurea di primo livello che dura 3 anni e rappresenta il primo step dell’educazione universitaria. Invece la laurea magistrale o specialistica, è spesso di durata biennale è un laurea di secondo livello che segue quella triennale. Ma già al conseguimento della laurea triennale si acquisiste il titolo di Dottore.

Tuttavia dopo aver concluso il Corso di laurea triennale ci sono due possibilità per completare la propria formazione: un Corso di laurea magistrale, per approfondire e specializzare le proprie conoscenze, oppure un Master, per affinare le proprie competenze e avvicinarsi fin da subito al mondo del lavoro.

Lauree triennali, quali sono quelle più richieste?

Un’elaborazione degli ultimi dati Almalaurea che il prof. Angelantonio Mastrillo, Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Professioni Sanitarie, ha pubblicato attraverso il portale Skuola.net evidenzia quali le lauree triennali che danno sbocchi lavorativi immediati. Al primo posto c’è senza dubbio la sanità. Stessa cosa sia per chi si laurea in giurisprudenza o nell’area dell’Informatica e dell’Innovation Technology.

In particolare, secondo tale ricerca, ad un anno dal conseguimento del titolo oltre il 73,4% ha già un’occupazione stabile. All’interno di questi dati se si dovesse citare chi trova subito lavoro ci sono sicuramente gli assistenti sanitari, l’igienista dentale, il terapista della Neuro e Psicomotricità, l’infermiere, il tecnico di radiologia e il terapista occupazionale.

Mentre nel campo della giurisprudenza il 60% dei neolaureati trova lavoro entro un anno. Stessi risultati si possono indicare anche per chi si occupa di informatica/Tecnologie IT ed Educazione/Formazione. Qui, a dodici mesi dal titolo, risulta occupato, rispettivamente, il 59,1% e il 58%.

Quali sono i guadagni per i giovani laureati?

In cima alla lista per stipendio medio mensile netto, con 1.559 euro, sono proprio i professionisti sanitari, seguiti questa volta dagli informatici e IT che percepiscono mediamente 1.426 euro al mese. Al secondo posto ci sono i giuristi con 1.322 euro. A seguire ci sono: Ingegneri Industriali e dell’Informazione (1.159 euro), Economisti (1.122 euro), laureati nel settore Agrario-forestale (1.085 euro) o Politico-sociale e comunicazione (1.083), o ancora in Architettura – non la laurea magistrale a ciclo unico, ma le “figlie” della stessa area – e Ingegneria civile (1.061 euro), che oscillano tutti tra cifre poco superiori ai mille euro al mese. Al di fuori di queste categorie gli stipendi medi oscillano tra gli 800 euro e i mille euro. Infine si ricorda che gli anni di università sono ancora riscattabili ai fini pensionistici.

Concorso Ministero degli Esteri, 1.200 posti disponibili anche per diplomati

Nuove opportunità di lavoro per chi vuole lavorare nel settore pubblico, sono stati annunciati nuovi bandi per il MAECI, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Le assunzioni saranno effettuate tramite pubblico concorso e prevedono l’assunzione di 600 assistenti; 620 funzionari con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il Ministero fa però sapere che il numero delle assunzioni potrebbe aumentare.

Vediamo requisiti, tempi e procedureper il concorso Ministero degli Esteri.

Concorso Ministero degli esteri, posti disponibili

I vincitori dei concorsi Maeci 2023 e dei concorsi Maeci 2024 saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Saranno inquadrati nell’Area degli assistenti e nell’Area dei funzionari.

Sono poche le notizie trapelate fino ad ora, ma sembra che tra i requisiti richiesti per il concorso funzionari vi sarà la laurea in uno dei seguenti settori: Ingegneria dell’informazione, Scienze e tecnologie fisiche, Scienze e tecnologie informatiche, Scienze matematiche e laurea Magistrale.

Per il concorso per l’assunzione di 600 assistenti, è molto probabile che sia richiesto solo il diploma di scuola media superiore di II grado. Con molta probabilità non sarà richiesto un diploma specifico e quindi basta un titolo che consenta l’iscrizione a un corso universitario.

Come candidarsi al concorso Ministero degli esteri

La domanda naturalmente dovrà essere presentata online attraverso il sito www.inpa.gov.it. Allo stesso si accede attraverso un’identità digitale tra Cie, Spid, Cns ed e-IDAS. Ricordiamo inoltre che dovrà essere indicato un indirizzo di posta elettronica certificata personale.

In base alle disposizioni normative inerenti i concorsi pubblici sarà obbligatorio inserire anche la valutazione della conoscenza delle più importanti applicazioni informatiche e lingua straniera.

Inoltre non vi è più l’obbligo di pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale.

Non è dato sapere se anche in questo caso, come per il concorso Agenzia delle Entrate, ora in corso di svolgimento sarà prevista l’unica prova oppure si procederà con metodi tradizionali e più prove.

Deve essere, infine, detto che già ora è possibile inserire il proprio profilo sul sito www.inpa.gov.it si tratta infatti del sito ufficiale per il reclutamento di personale che deve usare la Pubblica Amministrazione. Una volta inserito il proprio profilo, è possibile aggiornarlo costantemente e quando si vorrà presentare la candidatura per un concorso basterà completare al procedura di iscrizione, senza dover nuovamente inserire curriculum e titoli.

Leggi anche: Concorso 1673 allievi finanzieri, scadenza bando e prove

Concorso Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Concorsi pubblici, posti riservati a chi ha svolto il servizio civile

job-hopping, cambia il modo di lavorare degli italiani

Il job-hopping è la capacità di un lavoratore di saltare da un’occupazione ad un’altra, sempre più in uso tra gli italiani, ecco in cosa consiste.

job-hopping, cosa vuol dire?

Gli italiani stanno sempre più abbandonando il “concetto di posto fisso” per abbracciare una mentalità più aperta. Sono finiti i tempi in cui i posti più scelti erano quelli statali o comunali. Un posto di lavoro, sempre lo stesso, per tutta la carriera lavorativa del dipendente. Ma oggi le cose stanno sempre più cambiando, adottando un’ottica più flessibile. Gli americani lo sanno bene, e sono decisamente propensi a cambi continui di lavoro. Una moda che contagiando anche gli italiani.

Il termine Job Hopping descrive la tendenza piuttosto recente a “saltare” da un impiego all’altro. Si tratta di una rivoluzione culturale del mercato del lavoro che anche questa volte è al 100% made in America. Un modo di pensare al lavoro davvero rivoluzionario, ma ci sono settori che sono più predisposti a questi movimenti.

Chi sono i job- hopping italiani?

In Italia il cambio frequente di lavoro riguarda un milione di lavoratori, circa il 6% del totale. A rivelarlo è uno studio Ranstad per Il Sole 24 Ore. A saltare da un’occupazione all’altra sono soprattutto i Millennials sempre in cerca di nuove esperienze professionali.  Secondo lo studio sono soprattutto coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995  e i professionisti del digitale.

Il job-hopping infatti è tipico di coloro che svolgono lavori di nicchia o legati al mondo dei professionisti elettronici o informatici. I motivi per cui si fa è senza dubbio, il miglioramento della propria condizione economica. E così di “salto” in “Salto” non solo migliorano la propria retribuzione, ma anche accrescono il proprio bagaglio culturale e di esperienze. Anche le aziende che li assumono sono di solito società che vogliono investire, ma per farlo hanno bisogno di pagare di più, per attirare questi geni tecnologici.

Ma quanti sono i lavoratori salterini?

Nel 2021 i job hoppers sono stati più di 900 mila, in diminuzione sia rispetto al 2015 (quando erano circa 850mila), che al 2011, quando erano più di un milione. La tendenza del job hopping nel 2022 si è nuovamente indirizzata verso l’alto. Si ricorda che sono lavoratori che decidono volontariamente di dare le dimissioni nell’azienda in cui lavorano per essere assunti altrove.

E’ anche vero che al crescere dell’età del lavoratore, diminuisce la voglia di saltare da un impiego all’altro. Magari perché più si matura più la stabilità è ricercata. Inoltre gli uomini sono più jumper delle donne, del resto il mercato del lavoro per le donne è sempre un pò più ostico. Bene se dovessimo tracciare il profilo del job hoppers le caratteristiche sono: uomo, giovane, lavoratore nel settore tecnologico o informatico e con molta creatività.

Concorso 1673 allievi finanzieri, scadenza bando e prove

C’è tempo fino al 21 ottobre 2023 per presentare la domanda di partecipazione al concorso Guardia di Finanza 2023: bando da 1673 posti per allievi finanzieri. Ecco chi può candidarsi, come prepararsi al concorso e prove previste.

Concorso 1673 allievi finanzieri

I posti disponibili per il concorso allievi finanziari sono 1461 nel contingente ordinario, di questi:

  • 171 da avviare al conseguimento della specializzazione “Anti Terrorismo e Pronto Impiego (A.T.P.I.)”;
  • 33  da avviare al conseguimento della specializzazione “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)”;
  • 1257 destinati ai cittadini italiani non specializzati.

Questi ultimi saranno divisi in:

  • 880 ai volontari in ferma prefissata delle Forze armate;
  • 377 agli altri cittadini italiani;
  • 212 del contingente di mare .

Possono presentare la candidatura coloro che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore di secondo grado, di età compresa tra 18 e 26 anni se concorrenti per i posti riservati ai volontari delle Forze armate. Per tutti gli altri il limite massimo di età viene abbassato a 24 anni.

Naturalmente per poter partecipare è necessario essere in possesso anche di quelli che sono generalmente considerati i “requisiti” morali per la partecipazione ai pubblici concorsi tra cui il godimento dei diritti civili e politici

Come presentare la domanda di partecipazione per il concorso allievi finanzieri

Come per tutti i concorsi pubblici la domanda deve essere presentata telematicamente attraverso il sito www.inpa.gov.it. Per poter presentare la propria candidatura è necessario avere un codice di identità digitale ( Spid, Cie), una casella di posta elettronica certificata e una di posta ordinaria.

Il concorso si svolgerà attraverso diverse prove:

a) prova scritta di preselezione, consistente in un questionario a risposta multipla di cultura generale;

b) prove di efficienza fisica;

c) accertamento dell’idoneità psico-fisica;

d) accertamento dell’idoneità attitudinale;

e) accertamento dell’idoneità al conseguimento della specializzazione:

(1) “Anti Terrorismo e Pronto Impiego (A.T.P.I.)”;

(2) “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)”,

solo per i candidati che concorrono per i relativi posti;

f) valutazione dei titoli.

Ogni candidato può presentare domanda per uno solo dei contingenti.

La prova scritta comprende 90 domande, di queste:

  • 35 volte ad accertare le abilità logico-matematiche;
  • 25 volte ad accertare la conoscenza orto-grammaticale e sintattica della lingua italiana;
  • 30 vertenti su argomenti di storia, educazione civica e geografia (n. 10 per ogni materia).

Chi supera la prova scritta può partecipare alle successive fasi del concorso. Ricordiamo che in sede di accertamento dell’idoneità psico-fisica il candidato dovrà portare con sé una serie di esami clinici, invitiamo a leggere il bando per conoscere tutti gli esami da consegnare. Il bando può essere scaricato alla pagina https://portale.inpa.gov.it/ui/public-area/concoursedetail/909ab54f20594f9fb240352cda3a14b5

Cosa succede dopo aver superato il concorso?

Una volta superato il concorso si viene ammessi a un corso di formazione in qualità di allievi finanzieri. Il vincitore del concorso che, per cause non riconducibili all’Amministrazione, non si presenti nel giorno e nell’ora stabiliti per l’espletamento delle procedure propedeutiche all’avvio al corso di formazione è considerato rinunciatario.

Durante il corso, gli allievi finanzieri percepiscono il trattamento economico come da norme amministrative in vigore. dopo sei mesi dalla data di arruolamento, se giudicati idonei da apposita Commissione esaminatrice, sono promossi finanzieri.

Leggi anche: Concorso Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Concorso Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy

C’è tempo fino al 29 settembre 2023 per presentare la propria candidatura al concorso indetto dal Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Profili ricercati per il concorso Mimit

I posti a disposizione sono 338, ecco tutti i requisiti.

Il concorso Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy prevede l’assunzione di diverse figure professionali. In particolare:

  • 90 assistenti amministrativi (Codice 01);
  • 90 assistenti amministrativi contabili (Codice 02);
  • 60 assistente tecnico delle telecomunicazioni (Codice 03);
  • 40 assistente informatico (Codice 04);
  • 38 assistente tecnico (Codice 05);
  • 10 assistente specializzato delle telecomunicazioni (Codice 06);
  • 10 assistente tecnico specializzato (Codice 07).

Chi può partecipare al concorso Ministero delle Imprese e del Made in Italy?

Per tutti i profili professionali il titolo di accesso richiesto è il diploma. In particolare per il concorso per assistenti amministrativi e amministrativi contabile, basta avere un qualunque diploma di scuola superiore di secondo grado che dia accesso all’iscrizione a corsi universitari. Per quanto riguarda invece gli altri profili professionali è richiesto un diploma tecnico-professionale e in assenza dello specifico titolo si può partecipare avendo conseguito una laurea definita “titolo assorbente”. Vediamo nel dettaglio i titoli.

Per il concorso per assistente tecnico delle comunicazioni, possono candidarsi coloro che hanno conseguito il diploma di perito industriale in elettronica e telecomunicazioni . I titoli assorbenti in questo caso sono:

  • Laurea L-8 Ingegneria dell’Informazione o titoli equiparati;
  • LM-26 Ingegneria della sicurezza, LM-27 Ingegneria delle telecomunicazioni o titoli equiparati.

Per il concorso con codice 04, assistente informatico, il titolo di accesso è il diploma di Istituto Tecnico – indirizzo informatico. Le lauree considerate assorbenti sono:

  • Laurea L-8 Ingegneria dell’informazione, L-31 Scienze e tecnologie informatiche o titoli equiparati secondo la normativa vigente;
  • Laurea Magistrale LM-18 Informatica, LM-66 Sicurezza informatica, LM-32
  • Ingegneria informatica o titoli equiparati.

Per il concorso da assistente tecnico e assistente tecnico specializzato, codici 06 e 08, il titolo di accesso è il diploma Istituto tecnico per geometra, perito tecnico e perito edile, mentre le lauree considerate assorbenti sono Architettura e Ingegneria.

Infine, resta il concorso con il codice 07, assistente specializzato delle telecomunicazioni. In questo caso il titolo di accesso è il diploma da perito industriale in elettronica e telecomunicazioni, mentre la laurea considerata assorbente:

  • Laurea L-8 Ingegneria dell’Informazione o titoli equiparati;
  • laurea LM-26 Ingegneria della sicurezza, LM-27 Ingegneria delle telecomunicazioni o titoli equiparati.

Come candidarsi al concorso Mimit

Ogni interessato può presentare la candidatura per diverse procedure, avendone i requisiti, in ogni caso per ogni concorso a cui si intende partecipare è necessario presentare autonoma domanda ed è necessario versare per ogni profilo una tassa di concorso di 10 euro.

Il bando di concorso può essere scaricato dal sito www.inpa.gov.it, stessa piattaforma da utilizzare per presentare la propria candidatura al concorso.

Per accedere alla stessa occorre avere un codice Spid, Cie o Cns, inoltre per potersi candidare è necessario indicare un indirizzo di posta elettronica ordinaria e un indirizzo di posta certificata pec.

Il concorso si svolgerà attraverso 2 prove:

  • una prova scritta formata da 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti;
  • una prova orale in cui sarà inclusa anche la valutazione della conoscenza della lingua inglese e delle principali applicazioni informatiche e, infine, ci sarà la valutazione dei titoli.

Per ciascun profilo professionale le materie sono diverse, si invita quindi alla lettura del bando er maggiori informazioni.

Leggi anche: Concorsi Agenzia delle Entrate, scelte le date

Concorso Agenzia delle Entrate 2023, le domande frequenti

Concorsi Agenzia delle Entrate, scelte le date

L’Agenzia delle Entrate il giorno 4 settembre 2023 ha reso note le date in cui si svolgeranno le prove per i due concorsi Agenzia delle Entrate.

Concorsi Agenzia delle Entrate: il questionario

Non senza qualche malumore da parte dei candidati sono state rese note le date dei concorsi Agenzia delle Entrate per l’assunzione a tempo indeterminato di:

  • 3.970 funzionari per attività tributaria;
  • 530 funzionari ai servizi di pubblicità immobiliare.

. I motivi del malumore sono diversi. Il primo è rappresentato dal fatto che non vi è alcuna descrizione esaustiva del questionario proposto ai candidati. I due avvisi recano solo l’indicazione che si tratterà di un questionario a risposta multipla, non sono però indicati:

  • il numero di quesiti posti;
  • la distribuzione dei quesiti sulle varie materie dei concorsi;
  • la modalità di calcolo del punteggio.

Le date per i concorsi Agenzia delle Entrate

Per quanto riguarda invece le date, sebbene l’Agenzia delle Entrate nell’avviso del 1° settembre 2023 abbia sottolineato che, vista l’elevata mole di candidati per entrambe le procedure, le prove sarebbero state dislocate nel mese di novembre 2023 senza far accavallare le date. In realtà negli avvisi del 4 settembre, sia per il concorso da 3.970 funzionari tributari che 530 funzionari per attività di pubblicità immobiliare le prove si svolgeranno nella settimana tra il 13 e il 17 novembre 2023.

Le sedi per la prova

L’altra curiosità dei candidati riguarda le sedi. Anche in questa caso non vi è molta chiarezza. Saranno individuate sedi decentrate nelle varie Regioni italiane, Isole comprese e per la sede si farà riferimento non alla Regione presso la quale è stata presentata la candidatura, ma la Regione di residenza. Molti candidati si stanno però chiedendo se per ogni Regione sarà individuata una sede oppure se diverse Regioni saranno convogliate in un’unica sede.

Ulteriori informazioni più dettagliate sui concorsi Agenzia delle Entrate saranno resi noti il 16 ottobre. Solo in tale data i candidati riusciranno a capire come sarà realmente formato il questionario e soprattutto su quanti quesiti vi saranno. Ricordiamo che il bando iniziale è stato modificato in quanto non prevedeva domande di inglese ed informatica, contrariamente a ciò che prevede la legge. Dopo l’integrazione per i due concorsi sarà necessario affrontare anche quesiti in queste materie. Il punteggio necessario per superare la prova è di 21/30.

leggi anche: Concorsi Agenzia delle Entrate, pubblicati i bandi

Supporto Formazione e Lavoro, istruzioni per l’iscrizione in piattaforma

L’Inps con la circolare 77 del 29 agosto ha reso noto che dal 1° settembre 2023 sarà attiva la piattaforma per l’iscrizione al sistema Supporto Formazione e Lavoro. Nella circolare indica anche i requisiti per potersi iscrivere e le modalità per farlo.

Chi può iscriversi al sistema Supporto Formazione e lavoro? Requisiti

Possono iscriversi alla piattaforma Supporto Formazione e lavoro i cittadini di età compresa tra 18 e 59 anni di età che abbiano un Isee inferiore a 6.000 euro e risultino occupabili al momento della presentazione della domanda.

Si tratta di persone che non possono percepire il reddito di inclusione, ricordiamo che questo è riservato ai nuclei familiari in cui siano presenti minori, persone con invalidità riconosciuta o con un sessantenne.

La domanda può essere presentata autonomamente utilizzando la piattaforma Inps oppure attraverso i patronati.

Coloro che si iscrivono devono essere indirizzati dall’Inps verso percorsi di formazione della durata massima di 12 mesi. Per la durata del corso ricevono un supporto economico di 350 euro mensili. Questa misura sostituisce il reddito di cittadinanza.

Cosa prevede il Supporto Formazione e Lavoro?

Il Supporto alla Formazione e Lavoro prevede la partecipazione ad attività di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, da svolgere tramite l’apposita piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

La circolare sottolinea che dopo aver presentato istanza per partecipare ai percorsi previsti dal sistema di Supporto Formazione e Lavoro, deve essere compilato il PAD ( Patto di Attivazione Digitale) nella compilazione devono essere fornite informazioni necessarie per la presa in carico e devono essere individuate 3 agenzie per il lavoro o altri enti autorizzati all’attività di intermediazione per l’attivazione al lavoro e per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato.

Chi chiede l’accesso al supporto Formazione e lavoro deve impegnarsi anche a sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e recarsi presso il centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato. Nel caso in cui un patto di servizio sia stato già sottoscritto in passato, lo stesso viene semplicemente aggiornato o integrato.

Completata questa procedura il “lavoratore” può essere contattato per offerte di lavoro, servizi di accompagnamento al lavoro o essere inseriti in piani di formazione. Attraverso la piattaforma l’utente può anche selezionare autonomamente dei percorsi di formazione ai quali vuole partecipare.

A cosa prestare attenzione

Occorre prestare molta attenzione alle procedure previste, infatti l’Inps nella circolare 77 del 29 agosto 2023 sottolinea che l’adesione alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto deve essere confermata ai servizi competenti, almeno ogni 90 giorni in caso di mancato adempimento vi è la sospensione del beneficio.

Chi riceve le prestazioni previste dal percorso di Supporto Formazione e lavoro è tenuto ad accettare la prima offerta di lavoro congrua.

Leggi anche: Contributi datori di lavoro per chi assume percettori assegno di inclusione

INPS, arriva il Supporto Formazione e Lavoro per 12 mesi

Concorsi pubblici, posti riservati a chi ha svolto il servizio civile

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi ha annunciato una svolta nell’ambito dei concorsi pubblici: ci sarà la riserva del 15% dei posti preferenziali per coloro che hanno svolto il Servizio Civile Universale. Ecco come funzionerà e in quali enti sarà possibile avvalersi di questa possibilità.

Posti riservati nei concorsi pubblici per chi ha partecipato al Servizio Civile Universale

Il Servizio Civile Universale è un’esperienza unica per i giovani, questo consente di essere operativi nel sociale, allo stesso tempo si riceve una piccola remunerazione. Si tratta inoltre di un’esperienza che arricchisce il proprio curriculum infine, l’ultima novità è il riconoscimento di una preferenzialità nell’ambito dei concorsi pubblici.

Il ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo ha dichiarato che l’obiettivo è rendere la Pubblica Amministrazione sempre più innovativa, moderna e digitale e dare un riconoscimento a chi dedica del tempo ad attività ad elevato valore sociale.

Enti per i quali il servizio civile universale è titolo preferenziale

La novità è stata introdotta all’interno della legge di conversione del decreto PA bis che prevede semplificazione e accelerazione delle procedure concorsuali. I posti con riserva saranno applicati nei seguenti concorsi:

  • Gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative
  • Le aziende e le amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
  • Le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
  • Le istituzioni universitarie;
  • Gli Istituti autonomi case popolari;
  • Le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • Tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
  • Le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

Deve però essere sottolineato che tali riserve non si applicano per i ruoli dirigenziali. La preferenza riguarderà il 15% dei posti messi a disposizione e comunque devono essere superate le prove previste per il concorso stesso.

Ricordiamo che attualmente possibile presentare la domanda per partecipare all’edizione 2023-2024 del Servizio Civile Universale.

Maggiori informazioni sono disponibili nell’articolo: Servizio civile universale 2023, pubblicato il bando

Per chi invece vuole partecipare a procedure concorsuali, si consiglia la lettura di: Concorsi Agenzia delle Entrate, pubblicati i bandi

Concorso Agenzia delle Entrate 2023, le domande frequenti

 

 

 

Concorso Agenzia delle Entrate 2023, le domande frequenti

La settimana scorsa sono stati pubblicati i bandi per 2 concorsi presso l’Agenzia delle Entrate e ci sono molte domande che i candidati si pongono anche perché sono entrate in vigore le nuove norme. Vediamo le più frequenti anche se possono sembrare bizzarre e facilmente risolvibili leggendo i bandi.

Posso candidarmi a entrambi i concorsi per 3.970 funzionari tributari e 350 funzionari per pubblicità servizi immobiliari?

Questa è una delle domande più frequenti, il dubbio è generato dal fatto che vi è divieto di concorrrere per più sedi.  Sì, la risposta è affermativa è possibile partecipare a entrambi i bandi. Non si può proporre invece domanda per diverse sedi nell’ambito dello stesso concorso.

Non ci sono posti disponibili al Sud, posso candidarmi in una Regione del Nord e chiedere poi il trasferimento?

Sì, ma non prima che siano trascorsi 5 anni dall’assunzione e nei limiti dei posti disponibili, tenendo in considerazione anche eventuali domande già presentate in passato o titoli preferenziali.

In quale Regioni vi sono più probabilità di superare i concorso Agenzia delle Entrate?

Difficile saperlo, ci vorrebbe una sfera di cristallo. Molti ritengono che viste le mancate posizioni aperte al Sud, molti tenteranno con la Regione Lazio, aumentando quindi molto la media necessaria per superare il concorso, altri pensano che la Lombardia offra maggiori opportunità. Non è dato sapere.

Per candidarmi devo fare dei versamenti?

No, nei primi giorni c’è stato un errore del sistema e si chiedeva il versamento di 10 euro per candidarsi per il concorso funzionari per pubblicità servizi immobiliari. Non è ancora chiaro se le somme saranno restituite, ora non viene chiesto alcun pagamento.

Ho sbagliato a compilare la domanda, cosa faccio?

Si può annullare la domanda presentata e presentarne una nuova.

Ma ci sarà una sola prova?

Si, la stessa sarà superata con un punteggio di 21/30, naturalmente saranno formate delle graduatorie ed è probabile che i punteggi richiesti per l’accesso siano molto alti. Non ci sarà l’orale e non è prevista la prova preselettiva. Non si prevedono prove di informatica e inglese o altra lingua straniera.

Come sono attribuiti i punteggi?

Non è specificato nel bando, il 4 settembre ci sarà una comunicazione specifica sulle modalità, i tempi e i luoghi delle prove.

Dove si svolgeranno le prove?

Non è dato sapere per ora. Nelle tornate precedenti il concorso è stato svolto presso la Nuova Fiera di Roma, erano previste date diverse per le varie Regioni. In questo caso il bando specifica che vi è la possibilità che la prova sia svolta anche da remoto, si deve quindi attendere che arrivino ulteriori delucidazioni.

Nel caso in cui la prova sia da remoto saranno adottati accorgimenti specifici per evitare che vi possano essere suggerimenti e sarà necessario avere una buona connessione internet per evitare disguidi.

Nella domanda di partecipazione possono utilizzare l’indirizzo PEC di un genitore, fratello o un indirizzo pec di famiglia?

Anche questa è una domanda posta. No, l’indirizzo da usare è personale e soprattutto non esiste la posta elettronica certificata familiare.

Posso partecipare con la laurea in filologia?

Anche questa è una domanda che circola in rete. No, le lauree ammesse sono solo quelle previste nel bando.

Leggi anche: Concorsi Agenzia delle Entrate, pubblicati i bandi

Concorsi pubblici, entrano in vigore le nuove norme

Concorsi Agenzia delle Entrate, pubblicati i bandi

Dopo numerosi annuncia provenienti direttamente dall’Agenzia delle Entrate, sono stati pubblicati i bandi per i primi concorsi funzionari Agenzia delle Entrate per le assunzioni 2023-2024. Si tratta di due bandi per un complessivo numero di posti di 4.500. Ecco chi può partecipare.

Concorsi Agenzia delle Entrate 2023

I bandi per i concorsi Agenzia delle Entrate sono due:

  • 3.970 funzionari per attività tributaria;
  • 530 funzionari ai servizi di pubblicità immobiliare.

A entrambi i concorsi si accede con la laurea. Nel bando sono specificati i posti disponibili nelle varie sedi. Ogni soggetto potrà presentare la candidatura per una sola sede.

I due bandi sono disponibili sul sito www.inpa.gov.it

Ricordiamo che le domande di partecipazione possono essere presentate esclusivamente online sullo stesso sito, per poter accedere occorre avere un codice SPID, CIE.CNS o eIDAS. La domanda può essere presentata entro il 26 agosto 2023.

Concorso Agenzia delle Entrate funzionari pper attività tributaria

Il concorso per funzionari in attività tributaria è accessibile a coloro che hanno una laurea in:

  • Scienze dei servizi giuridici (L-14); Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione (L-16); Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L- 36); Scienze economiche (L-33) Scienze dell’Economia e della gestione aziendale (L-18);
  • diploma di laurea in giurisprudenza,scienze politiche, economia e commercio, conseguito secondo l’ordinamento di studi previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, o titolo equipollente per legge;
  • laurea specialistica o magistrale equiparata a tali diplomi.

Il concorso, come da recente riforma, sarà espletato in un’unica prova scritta, si tratterà di un questionario a risposta multipla sulle seguenti materie:

  • diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta;
  • diritto civile e commerciale;
  • diritto amministrativo;
  • contabilità aziendale;
  • diritto penale con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ai reati tributari.

Coloro che superano la prova, le graduatorie saranno realizzate per ogni singola sede, potranno accedere alla posizione in prova per 4 mesi. La prova sarà valutata dal dirigente apicale, se termina con esito positivo si avrà il contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Concorso Agenzia delle Entrate 530 funzionari per i servizi immobiliari

Le modalità di svolgimento del concorso sono del tutto simili per i 530 funzionari per i servizi immobiliari. In questo caso possono partecipare coloro che hanno:

  • laurea in in Scienze dei servizi giuridici (L-14);
  • diploma di laurea in giurisprudenza, conseguito secondo l’ordinamento di studi previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509, o titolo equipollente per legge;
  • laurea specialistica o magistrale equiparata ai suddetti diplomi di laurea.

Le materie di concorso per la prima e unica prova sono:

  • diritto civile;
  • diritto amministrativo;
  • elementi di diritto processuale civile;
  • diritto tributario;
  • elementi di diritto penale.

Ricordiamo che è possibile scaricare il bando completo sul sito www.inpa.gov.it

Leggi anche: Concorsi pubblici, entrano in vigore le nuove norme