Le 7 vite del Fisco

Il nuovo redditometro farà la sua comparsa a giugno 2012, ma l’Agenzia delle Entrate ha già dato inizio alla sua caccia all’evasore. Blitz dei finanzieri, tracciabilità dei conti correnti, controlli ad hoc. Quali sono le mosse messe in atto per stanare i veri evasori?

  • Serpico: il nome richiama un film degli anni ’70 con Al Pacino e che portava la firma di Sidney Lumet. Si tratta in realtà della nuova banca dati dove istituti di credito, assicuratori, operatori finanziari saranno obbligati a fornire tutte le informazioni sul contribuente. In termini di quantità, Serpico conterrà oltre 400 milioni di dati che fanno riferimento ad oltre 40 milioni di conti correnti.
  • 10 +: l’accertamento fiscale sui contribuenti scatterà d’ufficio se la differenza tra il guadagno ricostruito e quello dichiarato supera il valore del 10 %.
  • Tracciabilità: nelle operazioni bancarie tra privati e nelle transazioni tra consumatori e imprese non può essere utilizzato denaro contante se i pagamenti sono superiori ai 1000 euro. La disposizione è già in vigore dallo scorso 6 dicembre, ma a partire dal prossimo 31 marzo conterrà un’ulteriore norma: libretti di deposito bancari, postali o al portatore di valore superiore a 1000 euro dovranno obbligatoriamente essere estinti.
  • Spesometro : per ogni acquisto superiore a 3600 euro sarà obbligatorio fornire al venditore il proprio codice fiscale. Il commerciante dovrà a sua volta trasmettere tempestivamente il codice fiscale dell’acquirente all’Agenzia delle Entrate.
  • Redditometro: in vigore da giugno 2012, sarà basato sull’analisi di oltre 100 voci di spesa. Il suo compito è quello di misurare e verificare l’effettiva compatibilità fra redditi dichiarati e tenore di vita dei dichiaranti, attraverso l’analisi del livello delle spese. Il redditometro terrà conto del possesso di barche, auto di grossa cilindrata, assicurazioni sulla vita, spese per viaggi di lusso etc. Il nuovo strumento di lotta all’evasione è stato messo a punto analizzando i dati di oltre 22 milioni di famiglie, ovvero circa 50 milioni di soggetti, mentre la sua sperimentazione durerà fino a fine febbraio.
  • Equitalia: l’accertamento esecutivo dei controlli del fisco è affidato a Equitalia, per incassare le imposte non dichiarate. Saranno passate sotto la lente di ingrandimento soprattutto le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2007-2008.
  • Tutoraggio: per coloro che hanno un volume d’affari superiore ai 100 milioni euro scatta il tutoraggio. In cosa consiste? L’Agenzia delle Entrate, attraverso le sue sedi regionali, diventerà un vero e proprio ‘angelo custode’ dei grandi contribuenti. Si stima che i grandi contribuenti passeranno così dai circa 2.000 del 2011 a oltre 3.100 nel 2012.

Cosa possono scaricare le navi da pesca?

di Vera MORETTI

I carburanti e i lubrificanti utilizzati dalle navi da pesca sono deducibili o no?

Il chiarimento è nella risoluzione n. 10/E dell’1 febbraio, che affronta la questione della portata applicativa dell’articolo 8.
La precedente versione dell’articolo 8-bis, assimilava alle cessioni all’esportazione “le cessioni di apparati motori e loro componenti e di parti di ricambio degli stessi e delle navi e degli aeromobili di cui alle lettere precedenti, le cessioni di beni destinati a loro dotazione di bordo e le forniture destinate al loro rifornimento e vettovagliamento, comprese le somministrazioni di alimenti e di bevande a bordo ed escluso, per le navi adibite alla pesca costiera locale, il vettovagliamento“.

La norma comunitaria ha sostituito il termine “vettovagliamento” con “provviste di bordo” alla voce riguardante le forniture che, per le navi adibite alla pesca costiera, non possono godere della non imponibilità.
Questo ha provocato una serie di incertezze interpretative riguardanti le forniture di carburante previste per questo tipo di imbarcazioni perché, nel novero delle provviste di bordo fanno parte “i generi di consumo di ogni specie occorrenti a bordo per assicurare l’alimentazione degli organi di propulsione della nave e il funzionamento degli altri macchinari e apparati di bordo“. Di conseguenza, nella definizione di provviste di bordo, ricadrebbero anche il carburante e il lubrificante utilizzato per l’alimentazione degli organi di propulsione della nave.

La soluzione presa dall’Amministrazione finanziaria si basa sulla versione in italiano, secondo la quale sono esentate “le cessioni di beni destinati al rifornimento e al vettovagliamento delle navi adibite alla navigazione in alto mare e al trasporto a pagamento di passeggeri o utilizzate nell’esercizio di attività commerciali, industriali e della pesca, nonché delle navi adibite ad operazioni di salvataggio ed assistenza in mare e delle navi adibite alla pesca costiera, salvo, per queste ultime, le provviste di bordo“.

Il cavillo riguarda il termine “provviste di bordo” perché, se si trattasse sia dei beni destinati al rifornimento sia al vettovagliamento, le navi adibite alla pesca costiera non godrebbero in nessun caso dell’applicazione del regime di non imponibilità previsto dall’articolo 148 della direttiva.

Confrontando, poi, la versione inglese con quella italiana, pare che non ci siano dubbi sul fatto che il termine “provviste di bordo” è stato usato come sinonimo di “vettovagliamento”, pertanto l’Agenzia delle Entrate conclude che alla modifica normativa possa attribuirsi una finalità esclusivamente redazionale che non incide sulla portata del regime di non imponibilità applicabile al rifornimento di carburante delle navi adibite alla pesca costiera.

Sulla base di queste argomentazioni, ai soli fini dell’interpretazione dell’articolo 8-bis del Dpr 633/1972, al termine “provviste di bordo” va quindi attribuito un significato più ristretto, limitato al solo vettovagliamento, rispetto a quello utilizzato ai fini doganali dall’articolo 252 del Tud.

Il nuovo redditometro atteso per giugno 2012

Dopo i blitz di Cortina, Milano e Roma, l‘Agenzia delle Entrate annuncia l’arrivo del nuovo redditometro. Sarà operativo da giugno 2012: basato sull’analisi di oltre 100 voci di spesa, e il suo compito sarà quello di misurare e verificare l’effettiva compatibilità fra redditi dichiarati e tenore di vita dei dichiaranti.

Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha specificato che il nuovo redditometro è stato messo a punto analizzando i dati di “oltre 22 milioni di famiglie ovvero circa 50 milioni di soggetti”, mentre la sua sperimentazione durerà fino a fine febbraio.

Nel 2011 sono state passate al vaglio oltre 40 milioni di dichiarazioni dei redditi, che hanno portato nelle casse dello Stat0 rimborsi per 1,7 miliardi di euro. Grazie alla lotta all’evasione fiscale lo scorso anno sono stati recuperati 11,5 miliardi di euro. Più nel dettaglio: oltre 700mila verifiche su imposte dirette, 300mila su materia di registro e circa 11.500 controlli tramite indagini finanziarie.

Nel 2011 è cresciuto in maniera vorticosa anche il numero degli atti intimidatori: 250 dall’inizio dello scorso anno e già 70 nel solo mese di gennaio. Cifre da record, di cui però non c’è nulla di cui vantarsi.

”Nell’emergere della crisi si è tentati di assegnare ad Equitalia l’improprio ruolo di ammortizzatore sociale – spiega Befera. – Siamo consapevoli di dover agire contro dei soggetti che versano in particolari difficoltà economiche ma c’è anche chi ha fatto tutto per pagare le tasse”.

Nel frattempo, piovono polemiche sugli interventi blitz che hanno interessato commercianti, imprenditori e semplici cittadini nei giorni scorsi. “Nessuna volontà di spettacolarizzazione né di fare interventi nel mucchio” ci tiene a rassicurare Befera. E a ‘placare gli animi’ ci pensa anche Renato Brunetta che sottolinea: “l’Agenzia delle Entrate ha tutti gli strumenti per incrociare le dichiarazioni dei redditi, gli usi di automobili e oggetti di alta opulenza. Per cui la lotta all’evasione si può fare anche senza spettacolarizzazione”.

Auto d’epoca: nessun obbligo di iscrizione all’Asi

Appassionati di motori d’antan, dalle moto d’epoca alle favolose vetture da Mille Miglia possono stare al sicuro. Per fruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche non sarà più necessaria alcuna iscrizione all’Asi, l’Automobilclub storico italiano o alla Federazione motociclistica italiana.

E’ quanto previsto dalla Risoluzione 112/E dell’Agenzia delle Entrate: per usufruire dell’esenzione dal pagamento degli oneri statali per i veicoli ultraventennali, che hanno un particolare interesse storico e collezionistico, non sarà più obbligatorio iscrivere la propria autovettura ad alcun club.

I veicoli che possono usufruire dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche sono quelli specificatamente individuati dall’Asi e dalla Fmi con apposite determinazioni. Per ottenere l’esenzione cioè, sarà sufficiente che il proprietario della vettura, sia essa moto o auto d’epoca, ne documenti il “particolare interesse storico e collezionistico” con un’attestazione rilasciata dagli stessi enti, ovvero Asi o Federazione motociclistica italiana.

C’è tempo fino a fine mese per pagare il bollo auto

di Vera MORETTI

Tra le scadenze di fine mese, c’è anche quella per il bollo auto, per gli automobilisti con il bollo in scadenza a dicembre 2011 o che hanno immatricolato l’auto fra il 22 dicembre scorso e il 21 gennaio.

Gli automobilisti chiamati a versare il bollo sono quelli in possesso di auto con potenza superiore a 35kw e di motocicli e, mentre per tutta Italia la scadenza è a fine gennaio, per Piemonte e Lombardia c’è una proroga fino al 29 febbraio.

La novità di quest’anno è che i possessori di vetture che abbiano potenza superiore ai 185 kw dovranno pagare un’addizionale erariale di 20 euro per ogni chilowatt eccedente il limite indicato, come previsto dal decreto “salva-Italia“. Il “superbollo”, però, è modulato in funzione dell’anzianità del mezzo. È, dunque, ridotto al 60% dopo 5 anni, al 30% dopo 10 e al 15% dopo 15. Passati vent’anni dalla data di costruzione, nulla è dovuto.

La tassa può essere pagata presso gli uffici postali, i tabaccai, le banche, gli uffici dell’Aci, le agenzie di pratiche auto, oppure on line.

Per sapere correttamente quanto pagare, è possibile collegarsi al sito delle Entrate dove è disponibile un’applicazione che permette di calcolare la tassa dovuta utilizzando due modalità: o in base ai dati tecnici inseriti o attraverso la targa. In caso di ritardo nel pagamento, il sistema calcola già eventuali sanzioni e interessi.

La penale prevista per chi non salda il pagamento nei termini indicati va dal 3% al 30%, più gli interessi di mora.
Se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla scadenza, deve essere versata la sanzione ridotta al 3%. Oltre il trentesimo giorno, ma entro un anno dal termine, si passa al 3,75%. Superato l’anno di ritardo, il ravvedimento non è più possibile e deve essere corrisposta la sanzione piena del 30%.

Per tutti i casi, la ricevuta va conservata per cinque anni.

Fisco: chiarimenti sulle agevolazioni Irap

Le agevolazioni sull’Irap previste dal decreto legge n. 201 del 2011 (il cosiddetto ‘Salva Italia‘) sono al centro dei chiarimenti contenuti nella circolare della Fondazione Studi consulenti del lavoro n. 9 del 2011. Nel documento si esamina l’art. 2 del decreto che introduce, a decorrere dal periodo d’imposta 2012, un importante meccanismo per eliminare la doppia imposizione derivante dall’indeducibilità dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) ai fini delle imposte sui redditi.

In particolare, la disposizione prevede la deduzione integrale, ai fini delle imposte sui redditi, dell’Irap versata, limitatamente alla parte riferita alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente ed assimilato. I soggetti interessati da tale agevolazione sono: società di capitali ed enti prevalentemente commerciali; società di persone e imprese individuali; banche, enti e società finanziarie; imprese di assicurazione; persone fisiche esercenti arti e professioni, società semplici e quelle ad esse equiparate.

I consulenti del lavoro spiegano che un’interpretazione estensiva fornita dall’Agenzia delle entrate ha portato a includere tra i soggetti aventi diritto alla deduzione anche gli imprenditori agricoltori; le pubbliche amministrazioni limitatamente all’attività commerciale eventualmente esercitata e gli enti privati non commerciali con riferimento alla sola attività commerciale esercitata.

Sempre l’art. 2, ricorda la circolare della Fondazione Studi consulenti del lavoro “dispone un incremento degli sgravi Irap forfettari (il cosiddetto cuneo fiscale Irap)” per le lavoratrici e per i giovani di età inferiore a 35 anni.

Anche questa disposizione trova applicazione a decorrere dal periodo di imposta 2012. “Va sottolineato -notano i consulenti- che le disposizioni operano su due binari distinti, posto che la deduzione integrale dell’Irap versata ha rilevanza nella determinazione del reddito (Irpef ed Ires), mentre la deduzione forfettaria per le dipendenti e per i giovani di età inferiore a 35 anni ha rilevanza ai fini della determinazione della base imponibile Irap”.

In particolare, l’art. 2 del decreto ‘Salva Italia’ prevede che la deduzione forfettaria per i lavoratori a tempo indeterminato (prima pari a 4.600 euro per ogni lavoratore) sia elevata a 10.600 euro per i lavoratori assunti a tempo indeterminato se donne o giovani under 35. Incrementata anche la speciale deduzione forfettaria per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), che arriva a 15.200 euro se riferita a donne o giovani.

Fonte: adnkronos.com

Il Decreto Salva-Italia premia la trasparenza fiscale

di Vera MORETTI

Per agevolare, e premiare, le imprese che presenteranno conti trasparenti e reali, il decreto Salva-Italia ha introdotto condizioni vantaggiose e semplificazioni importanti.
Insomma, chi non aspetterà i controlli della finanza, per mettersi in regola, magari beneficiando della fatturazione elettronica, verrà debitamente ricompensato.

Chi rientra nella fascia dei possibili premiati? Il regime interessa lavoratori autonomi, imprese individuali e società di persone e si tratta di un regime opzionale perché verrà scelto liberamente dal contribuente al momento della prossima dichiarazione dei redditi – UNICO 2012 e si applicherà dal 1.1.2013.

Le condizioni richieste sono:
• l’invio telematico di tutte le fatture attive e passive e di altri acquisti e cessioni non fatturati e dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate
• l’apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente all’attività svolta.

Richieste di poco conto se si considerano le agevolazioni:
• semplificazione degli adempimenti amministrativi: ad es. eliminazione dell’obbligo di emissione scontrino /ricevuta fiscale;
predisposizione automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate di alcuni documenti , a titolo esemplificativo: liquidazioni periodiche IVA, 770 semplificato, CUD , versamenti delle ritenute;
anticipazione della compensazione o rimborso del credito IVA;
abolizione del visto di conformità per le compensazioni IVA oltre i 15.000 euro;
• possibilità di accertamento da parte del Fisco solo entro 3 anni e non più quattro dalla dichiarazione dei redditi interessata;
esclusione dagli accertamenti analitico-induttivi, basati cioè su presunzioni semplici (gravi precise e concordanti).

Per chi si avvale della contabilità semplificata, si aggiungono altri vantaggi:
• determinazione del reddito con principio di cassa;
• predisposizione della dichiarazione dei redditi direttamente dall’agenzia;
• esonero da scritture contabili, versamenti periodici e acconto IVA.

Ma il regime decade se:
• i dati richiesti vengono inviati con ritardo di oltre 90 giorni o addirittura mancano;
• non viene rispettato il limite di 1000 euro nell’uso del contante con una sanzione pecuniaria da 1500 a 4000 euro.

Le penalità sono collegate invece a ravvedimento operoso in caso di ritardo nell’invio della documentazione entro i 90 giorni, senza decadenza dal regime agevolato.
Per avere maggiori informazioni circa le modalità di attuazione, nonché la definizione completa delle semplificazioni previste, occorre però attendere le specifiche dell’Agenzia delle Entrate.

Il Fisco arriva a Cortina

Risultati importanti nel contrasto all’evasione sono stati raggiunti nell’operazione dell’Agenzia delle Entrate in cui sono stati impegnati 80 funzionari, lo scorso 30 dicembre, a Cortina.
L’intervento della vigilia di San Silvestro rientra nella normale attività di presidio del territorio da parte delle Entrate, non solo in Veneto ma su tutto il territorio nazionale, ed è stata portata avanti dai funzionari del Fisco con competenza e professionalità, con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività commerciale, al punto che, talvolta, gli agenti sono stati scambiati dalla clientela per commessi degli stessi esercizi commerciali.

Il controllo ha riguardato solo 35 esercizi commerciali (ristoranti, bar, alberghi, saloni di bellezza, farmacie, gioiellerie, boutique, eccetera) su un totale di quasi 1.000 presenti nella “Perla delle Dolomiti” e ha comportato una lievitazione degli incassi delle strutture “verificate” sia rispetto a quelli del giorno precedente, sia a quelli registrati nello stesso giorno del 2010.

Si può ben dire che il Fisco fa bene agli affari se i ristoranti hanno registrato un incremento degli incassi fino al 300% rispetto a quello del 30 dicembre dell’anno precedente (110% in più rispetto al giorno prima), i bar hanno incassato fino al 40% in più rispetto allo stesso giorno del 2010 (+104% rispetto al 29 dicembre 2011) e gli esercizi commerciali di lusso hanno avuto un aumento delle entrate fino al 400% rispetto al 30 dicembre 2010 (+104% rispetto al giorno prima).

Ma l’azione degli ispettori delle Entrate ha fatto emergere anche situazioni “particolari”, come quella di un commerciante che aveva in conto vendita beni di lusso per oltre 1,6 milioni di euro, non corredati da alcun documento fiscale.

I controlli si sono, poi, concentrati sui possessori di 251 auto di grossa cilindrata, evidenziando che su 133 “bolidi” intestati a persone fisiche, 42 sono di proprietà di cittadini che hanno dichiarato meno di 30mila euro lordi di reddito sia nel 2009 che nel 2010, mentre 16 appartengono a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50mila euro annui. Le altre 118 autovetture risultano intestate a società che, sia nel 2009 sia nel 2010, in 19 casi hanno dichiarato di essere in perdita e in 37 casi hanno presentato una dichiarazione con meno di 50mila euro lordi di redditi dichiarati.
r.fo.

Fisconline: le tasse 2.0

Le tasse si pagano con un click. Registrare un contratto di affitto, visualizzare versamenti e atti, pagare le imposte, inviare la dichiarazione dei redditi, da oggi è più semplice e a portata di mouse. Grazie ai nuovi servizi offerti dal sito www.agenziaentrate.gov.it, il fisco diventa 2.0.

Ma come si usufruisce dei servizi messi a disposizione da Fisconline?
Destinatari dell’iniziativa sono tutti i cittadini italiani, anche residenti all’estero. Per accedere alle funzione del sito occorre essere muniti di un Pincode, che è possibile richiedere:

  • online, collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, e seguendo il percorso “Servizi online > Servizi con registrazione”, che consente di scaricare la domanda di abilitazione.
  • per telefono, al numero 848.800.444, selezionando il servizio di assistenza automatico. Le ultime 6 cifre del Pin e la password per il primo accesso saranno recapitate per posta entro 15 giorni dalla richiesta.
  • presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è a disposizione inoltre una brochure che spiega le principali funzionalità del servizio. Grazie a Fisconline da oggi pagare online imposte, tasse e contributi con il modello F24, inviare la dichiarazione dei redditi,  registrare un contratto d’affitto, scegliere la cedolare secca, comunicare le proprie coordinate bancarie per l’accredito dei rimborsi,- ottenere le ricevute telematiche della documentazione inviata, trasmettere istanze, inviare la domanda di definizione delle liti fiscali pendenti di importo fino a 20.000 euro.

Se invece vi occorre raccogliere informazioni, Fisconline vi aiuta consentendovi di consultare ogni volta vogliate la dichiarazione fiscale, i dati catastali degli immobili, i versamenti eseguiti e gli atti registrati.

Per chi ancora non possiede un Pincode, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono a dispozione alcuni servizi free come il calcolo dell’importo del bollo dell’auto inserendo la targa, o della potenza del veicolo, o ancora verificare la regolarità dei contrassegni telematici, controllare gli importi per la tassazione degli atti giudiziari, verificare la validità di codici fiscali e partite Iva comunitarie. Da oggi il Fisco diventa più leggero, ma solo per le code!

Un aiuto per colf e badanti stranieri in Piemonte

di Vera MORETTI

Il ciclo di incontri formativi “Colf e badanti…senza frontiere” organizzato a Torino da Agenzia delle Entrate, Inps e Inail ha avuto molto successo, con una partecipazione di 150 persone.

I cittadini immigrati, molto presenti in Piemonte, hanno apprezzato questa iniziativa, considerando che il lavoro domestico è per loro la maggior fonte di lavoro e di guadagno. Le nazionalità dei partecipanti erano in maggioranza peruviana, rumena, egiziana, equadoregna e marocchina.

Le informazioni che venivano date durante gli incontri riguardavano soprattutto l’area previdenziale e contributiva, oltre alle tematiche di obblighi e agevolazioni fiscali.
Per semplificare l’assimilazione di ciò che veniva spiegato, sono stati distribuiti opuscoli informativi redatti con linguaggio semplice, che riassumevano i temi trattati durante le lezioni che diventerà un vero e proprio vademecum per chi lo utilizzerà.

Per chi non avesse avuto la possibilità di partecipare al corso, l’opuscolo è scaricabile online sui siti istituzionali dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps. Disponibile per ora in lingua italiana, verrà presto tradotto in inglese, spagnolo e rumeno.

Le nuove versioni saranno reperibili sui siti web e presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, le associazioni di immigrati di Torino, in particolare il Centro Popoli dove si sono svolti gli incontri formativi.