Assunzioni in Vaticano, posizioni aperte e come candidarsi

Chi è alla ricerca di un lavoro, in questo periodo può trovare ottime possibilità con le assunzioni in Vaticano. La Segreteria per l’Economia del Vaticano, uno degli enti responsabili della supervisione e vigilanza in ambito amministrativo, economico e finanziario sulle istituzioni curiali, ha reso noto che il Vaticano assume, vi sono posizioni aperte per diplomati e laureati. Ecco le figure professionali ricercate e come candidarsi per ottenere il lavoro.

Assunzioni in Vaticano, quali posizioni aperte?

Lavorare in Vaticano per molti può essere un vero sogno che si realizza in quanto le posizioni economiche sono abbastanza interessanti. Periodicamente anche la Città del Vaticano ha bisogno di rinnovare il personale per l’esercizio delle varie funzioni, tra questte appaiono di particolare rilevanza quelle legate alla comunicazione.

Le posizioni atttualmente aperte sono:

Addetto ufficio acquisiti, il candidato ha una laurea in discipline economiche/giuridiche, ma soprattutto esperienze nel settore acquisti presso grandi gruppi;

Operatore audio/video specializzato in tecnica del suono, in questo caso oltre alla laurea specifica è richiesta anche un’esperienza minima di 5 anni;

Primo tecnico impianti/chief systems engineer, il candidato ideale ha conseguito laurea specialistica in Ingegneria Meccanica, Elettronica o Edile e l’iscrizione all’Albo lettera A civile/industriale;

Tecnico di trasmissioni Radio/Televisive, in questo caso è possibile accedere con laurea o diploma tecnico specifico;

Redattore di Madrelingua Lingua Rumena presso Media Vaticano;

Junior Auditor e Senior Auditor in Ambito Finanziario e Immobiliare per candidarsi occorre una laurea in materie economiche e un ‘esperienza almeno biennale in revisione contabile; per la posizione senior l’esperienza richiesta è di 5 anni.

Come assume il Vaticano?

Per le assunzioni in Vaticano non è previsto un vero e proprio concorso, si tratta di una procedura più “aziendale”. La candidatura deve essere inviata online dal sito https://www.spe.va/it.html . Si procederà quindi alla scrematura dei vari profili. È necessario allegare il curriculum online e inserire le altre informazioni richieste.

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Concorso assistente Camera dei Deputati, requisiti, scadenza e materie

 

 

Concorso Ministero degli Esteri, 1.200 posti disponibili anche per diplomati

Nuove opportunità di lavoro per chi vuole lavorare nel settore pubblico, sono stati annunciati nuovi bandi per il MAECI, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Le assunzioni saranno effettuate tramite pubblico concorso e prevedono l’assunzione di 600 assistenti; 620 funzionari con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il Ministero fa però sapere che il numero delle assunzioni potrebbe aumentare.

Vediamo requisiti, tempi e procedureper il concorso Ministero degli Esteri.

Concorso Ministero degli esteri, posti disponibili

I vincitori dei concorsi Maeci 2023 e dei concorsi Maeci 2024 saranno assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Saranno inquadrati nell’Area degli assistenti e nell’Area dei funzionari.

Sono poche le notizie trapelate fino ad ora, ma sembra che tra i requisiti richiesti per il concorso funzionari vi sarà la laurea in uno dei seguenti settori: Ingegneria dell’informazione, Scienze e tecnologie fisiche, Scienze e tecnologie informatiche, Scienze matematiche e laurea Magistrale.

Per il concorso per l’assunzione di 600 assistenti, è molto probabile che sia richiesto solo il diploma di scuola media superiore di II grado. Con molta probabilità non sarà richiesto un diploma specifico e quindi basta un titolo che consenta l’iscrizione a un corso universitario.

Come candidarsi al concorso Ministero degli esteri

La domanda naturalmente dovrà essere presentata online attraverso il sito www.inpa.gov.it. Allo stesso si accede attraverso un’identità digitale tra Cie, Spid, Cns ed e-IDAS. Ricordiamo inoltre che dovrà essere indicato un indirizzo di posta elettronica certificata personale.

In base alle disposizioni normative inerenti i concorsi pubblici sarà obbligatorio inserire anche la valutazione della conoscenza delle più importanti applicazioni informatiche e lingua straniera.

Inoltre non vi è più l’obbligo di pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale.

Non è dato sapere se anche in questo caso, come per il concorso Agenzia delle Entrate, ora in corso di svolgimento sarà prevista l’unica prova oppure si procederà con metodi tradizionali e più prove.

Deve essere, infine, detto che già ora è possibile inserire il proprio profilo sul sito www.inpa.gov.it si tratta infatti del sito ufficiale per il reclutamento di personale che deve usare la Pubblica Amministrazione. Una volta inserito il proprio profilo, è possibile aggiornarlo costantemente e quando si vorrà presentare la candidatura per un concorso basterà completare al procedura di iscrizione, senza dover nuovamente inserire curriculum e titoli.

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Concorso Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Concorsi pubblici, posti riservati a chi ha svolto il servizio civile

Assunzioni Agenzia delle Entrate, disponibili 11.000 posti

Continua la polemica, a distanza… ma non troppo, tra il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che nei giorni scorsi si è lasciato andare ad affermazioni che sottindendevano un rapporto vessatorio del Fisco nei confronti dei contribuenti e nelle dichiarazioni di Ernesto Maria Ruffini spuntano i nuovi piani assunzionali: nei prossimi anni saranno assunti 11.000 funzionari.

Agenzia delle Entrate, saranno assunte 11.000 persone

Ernesto Maria Ruffini ha sottolineato nei giorni passati che l‘azione antievasione dell’Agenzia procede a gonfie vele e il 2022 è stato un anno record, ribadisce che il Fisco non ha un comportamento vessatorio, ma mira a far realizzare le entrate fiscali necessarie a mantenere welfare, servizi, amministrazione e un provvedimento di pace fiscale avrebbe il solo obiettivo di demoralizzare i contribuenti onesti che pagano sempre le imposte che sono la maggioranza.

Tra le dichiarazioni fatte vi è anche quella relativa alle assunzioni che nei prossimi anni dovrebbero essere 11.000. In realtà a breve sono attesi i nuovi bandi, largamente annunciati dalla fine del 2022, ma ad oggi ancora nulla. La settimana scorsa vi era stato un avviso relativo ai vicini bandi in uscita ed è data per certa la seconda metà dell’anno 2023 per la pubblicazione. Ricordiamo che in base alle nuove norme per i concorsi non è più obbligatoria la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma solo sul sito InPa, di conseguenza è bene monitorare proprio tale sito.

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Agenzia delle Entrate sotto organico, lotta all’evasione incrementata con le vicine assunzioni

Ernesto Maria Ruffini ha sottolineato che il personale attualmente a disposizione dell’Agenzia delle Entrate è insufficiente ad affrontare la mole di lavoro richiesta agli uffici dell’amministrazione finanziaria soprattutto ora che si affronta la sfida della digitalizzazione dei servizi. Proprio per questo è essenziale aumentare il personale a disposizione dell’AdE.

Il piano straordinario di 11.000 assunzioni entro il 2024 è già approvato dalla legge di Bilancio 2023. Ciò dovrebbe portare ad una maggiore efficienza e a servizi migliori e se nel 2022 con un Agenzia sotto organico il recupero da evasione è stato record, si ipotizza che nei prossimi anni si potrà lavorare ancora meglio e di conseguenza non ha senso parlare di una nuova pace fiscale.

Le assunzioni non riguarderanno solo funzionari del settore economico-giuridico, ma anche addetti al patrimonio immobiliare, risorse umane, logistica.

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Concorsi Agenzia delle Entrate, nuovo avviso con materie di studio

Concorso 1.650 allievi Polizia di Stato, requisiti e scadenze

Deloitte assume, come iniziare a lavorare con una delle aziende più grandi

Fino a poco tempo fa in pochi conoscevano la società Deloitte, erano soprattutto i tecnici a saperne l’importanza. A un certo punto inizia la crescita e la stessa è talmente importante che la società si appresta ad assumere ulteriori 4.500 unità di personale, ecco in quali ruoli.

Chi è Deloitte?

Deloitte è una società a vocazione globale che offre a banche e aziende servizi di consulenze e revisione. In Italia è diventata importante perché fa da supporto alle banche e imprese che vogliono effettuare operazioni di cessione del credito con la certezza di riuscire a riscuotere i crediti stessi in quanto certificati.

Ciò che ha portato Deloitte alla ribalta della cronaca è stata la richiesta di video sui lavori effettuati per il Superbonus, in questo modo si offre la certezza alle banche e agli altri intermediari autorizzati a intervenire nelle operazioni di cessione che non vi sono truffe. Non è un caso che Deloitte a livello globale faccia parte delle Big Four, cioè le 4 società più importanti al mondo nel settore delle consulenze e revisione.

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Dove assume Deloitte?

Il Ceo (per Italia, Grecia e Malta) di Deloitte, Pompei, ha annunciato che dal 2019 ad oggi il fatturato di Deloitte è cresciuto del 75%. Gli utili dell’ultimo anno sono cresciuti del 23% a ciò si aggiunge un raddoppio del personale.

Per il 2023 si prevede un’ulteriore crescita ed è proprio per questo motivo che sono previste ulteriori 4.500 assunzioni nei prossimi 12 mesi. La missione dichiarata è quella di aiutare l’Italia a crescere e accompagnarla nella transizione digitale ed ecologica. Per il solo 2023 sono previste 450 assunzioni a Bari, quindi una zona in cui la disoccupazione è piuttosto elevata.

I professionisti saranno impegnati nel progetto Next Hub, rivolto a talenti, laureate e laureati, diplomate e diplomati, che abbiano voglia di contribuire alla trasformazione digitale del nostro Paese. Altri progetti riguardano partnership importanti con l’Università Federico II di Napoli, il Policlinico Agostino Gemelli, il progetto Cortina 2026.

In Italia le sedi di Deloitte distribuite in modo omogeneo sono 25.

Come lavorare con Deloitte?

Per il reclutamento del personale Deloitte ha intrapreso un’importante partnership con l’Università LUM, in questo caso si prevedono percorsi mirati di studio e inserimento in azienda. I percorsi di formazione sono:

  • laurea triennale in Economia e Organizzazione aziendale;
  • Ingegneria gestionale;
  • Economia e Management;
  • Master in Contabilità e sistemi operativi.

Per chi ha già questi titoli è possibile inviare il proprio curriculum nella sezione “lavora con noi” di Deloitte, è inoltre possibile rispondere ad annunci su Linkedin. Infine, c’è la possibilità di “segnalazione” alle Risorse Umane da parte di chi già lavora per Deloitte.

Per quanto riguarda le retribuzioni, il contratto di stage prevede un rimborso di 800 euro mensili, ma un neo-laureato entra con un contratto da Junior Consultant (neolaureato): dai 24.000€ ai 30.000€. Naturalmente nel tempo le remunerazioni aumentano.

Lavorare in Deloitte vuol dire entrare in una grande azienda che offre importanti opportunità di crescita personale.

Naturalmente è necessario avere una formazione adeguata, ma anche doti personali di particolare spessore come Leadership, problem solving, talento, empatia e lavoro di squadra

Poste Italiane assume: alla ricerca di 3000 dipendenti

Poste Italiane periodicamente avvia campagne di reclutamento di risorse umane e per il mese di maggio 2023 dovrebbero essere 3000 i nuovi ingressi e rispetto al passato le figure professionali richieste sono molto diversificate. Ecco per chi ci sono possibilità nei prossimi mesi e quali sono i profili più richiesti da Poste italiane.

Poste Italiane assume: quali sono i profili maggiormente richiesti

Naturalmente quando Poste Italiane assume i profili maggiormente ricercati sono quelli da porta lettere, in questo caso per poter partecipare alla selezione è necessario essere in possesso della patente di guida e idoneità alla guida del mezzo in uso per Poste Italiane, cioè il liberty. Non è più invece richiesto il punteggio minimo del diploma 70/100 e voto di laurea 102/110.

Nel tempo le attività condotte da Poste Italiane si sono moltiplicate, infatti non si occupa solo dello smistamento della corrispondenza, anche attraverso il corriere SDA, ma propone ai clienti prodotti assicurativi e previdenziali, prodotti di investimento di varia natura, piani tariffari per telefonia fissa e mobile, internet, servizi bancari. Molte operazioni inoltre possono essere compiute dai clienti direttamente da casa attraverso l’home banking.

Naturalmente per offrire tutte queste prestazioni è necessario avere personale qualificato e con mansioni diversificate. Proprio per questo motivo Poste Italiane non assume solo porta lettere, è alla ricerca anche informatici, consulenti finanziari, operatori agli sportelli, responsabili acquisti, addetti allo smistamento, addetti ai call center.

Competenze preferenziali per le assunzioni di Poste Italiane

Per i vari profili professionali sono previsti requisiti diversi e soprattutto si accede alle posizioni dopo aver affrontato delle prove che non possono certo essere definite concorsuali, ma si parte dalla valutazione dei titoli e si sostengono dei colloqui. In alcuni casi sono previste anche prove pratiche.

Particolari requisiti sono richiesti per coloro che decidono di inviare la loro candidatura per i ruoli di consulenti nel settore assicurativo e finanziario devono avere preferibilmente una laurea in materie economiche e finanziarie, inoltre sono preferiti coloro che hanno già esperienze lavorative maturate in questi settori.

Per i vari profili è comunque richiesta un’ottima conoscenza dei più importanti strumenti informatici, infatti gran parte del lavoro sarà comunque svolta al computer.

Per candidarsi occorre andare sul sito di poste italiane e cercare la voce “lavora con noi”. Qui è possibile candidarsi nella senzione generica, oppure andare a controllare le posizioni aperte e quindi candidarsi per il singolo profilo professionale.

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Imprese: tutte le agevolazioni per assumere personale

Molte imprese vorrebbero aumentare la forza lavoro presente in azienda, ma hanno remore legate ai costi previdenziali, in realtà sono disponibili diversi incentivi che consentono di risparmiare, gli stessi mirano al collocamento di persone che hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro o beneficiari di welfare e la cui assunzione alleggerirebbe il peso per lo Stato, ecco una breve disamina delle diverse possibilità che possono sfruttare le imprese che vogliono assumere.

Assumere personale di sesso femminile: le agevolazioni per le imprese

La prima misura di cui parlare è l’assunzione di donne svantaggiate. Questa prevede lo sgravio fino al 100% degli oneri contributivi in caso di assunzione di donne. Deve però trattarsi di donne che si trovano in particolari condizioni di svantaggio, cioè:

  • età anagrafica di almeno 50 anni e contemporaneamente disoccupate da almeno 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, che siano disoccupate da almeno sei mesi e che abbiano la residenza in una delle regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna;
  • donne di qualiasi età ovunque residenti che siano prive di un impiego stabile da almeno 24 mesi.

L’agevolazione spetta per 12 mesi e per un ammontare dei contributi non superiore a 6.000 euro.

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Agevolazioni per l’assunzione di beneficiari del reddito di cittadinanza

Sappiamo che la normativa sul reddito di cittadinanza non prevedeva solo misure di sostegno al reddito, ma anche politiche attive per il lavoro volte ad aiutare i disoccupati a trovare un impiego. Tra le misure previste vi è lo sgravio contributivo in favore delle aziende che assumono percettori di reddito di cittadinanza. Anche in questo caso è possibile usufruire dell’esonero contributivo, non si applica però ai premi Inail, per un ammontare massimo di 6.000 euro e per la durata di un anno.

Imprese: agevolazione per assumere giovani under 36

Infine, un ultimo sgravio è previsto in favore delle aziende che decidono di assumere giovani under 36.

Lo sgravio si applica per i giovani under 36 che non abbiano mai avuto un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il medesimo datore di lavoro e con altro datore.

In questo caso la durata massima dell’incentivo è per 36 mesi che arrivano a 48 mesi se l’assunzione avviene in una delle regioni economicamente svantaggiate: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Italo Treno assume personale a bordo con varie mansioni

Italo Treno assume personale a bordo per il lancio di nuovi treni. Molte le posizioni aperte ecco i profili richiesti e come candidarsi.

Italo Treno lancia nuovi treni e cerca personale

Italo Treno è il nome dei treni lanciati da NTV Spa (Nuovo Trasporto Viaggiatori. La società è stata creata da Luca Cordero di Montezemolo, Gianni Punzo, Diego Della Valle e Giuseppe Sciarrone. Tra i vanti di Italo Treno c’è l’acquisto di Alstom AGV che detiene il record di velocità dei treni. Attualmente Italo vanta una flotta di 51 treni ( per circa 2.000 dipendenti), ma tra i progetti in attuazione vi è il lancio di nuovi 10 treni pendolino di nuova generazione denominati Italo Evo che porteranno la rete di espansione dei servizi offerti a toccare nuove città. Proprio per far fronte a tale ampliamento ci sono nuove assunzioni di personale di bordo. Le assunzioni riguarderanno le Regioni Lazio, Lombardia, Veneto e Campania

Hostess e steward di bordo

Le posizioni da coprire sono hostess e steward di bordo a Milano, Venezia, Roma e Napoli. Il personale in questo caso dovrà occuparsi di accogliere i viaggiatori e far fronte alle loro esigenze a bordo dei treni offrendo assistenza e supporto informativo, dovranno mantenere il decoro e il riordino degli ambienti. Il personale deve inoltre provvedere al servizio di catering, alla vendita e al controllo dei biglietti a bordo.

I requisiti per accedere sono diploma o laurea, la conoscenza ottima di italiano e inglese, buone doti comunicative e relazionali e disponibilità a lavorare su turni. Tra i titoli, preferenziali, ma non essenziali, vi sono le pregresse esperienze nel settore del turismo, dei trasporti e servizi alla persona.

Italo Treno assume macchinisti

Naturalmente i treni non hanno bisogno a bordo solo di steward, ma anche di macchinisti, di conseguenza sono ricercate anche tale figure professionali. In questo caso è necessario che il candidato/la candidata sia in possesso del diploma/laurea e abbia licenza europea di condotta treni in corso di validità. È essenziale avere almeno un anno di esperienza (primo agente di condotta). I candidati saranno assunti solo in seguito un percorso formativo per conseguire le abilitazioni necessarie per la conduzione dei treni AV (Alta Velocità). Le risorse selezionate dovranno condurre i treni Alstom AGV 575 e ETR 600 che compongono la flotta aziendale.

Altre figure ricercate

Ulteriori figure professionali sono ricercate nella sede di Roma e sono:

  • Tax Specialist;
  • Controller;
  • Controller Consolidation & Reporting;
  • Stage Addetto Budget e Controlling;
  • Junior Regulatory Affairs;
  • Neolaureati in Ingegneria Gestionale, Economia, Statistica;
  • Addetto alla Contabilità e Bilancio (sostituzione maternità).

Per poter inviare al candidatura è necessario andare sulla pagina https://italospa.italotreno.it/lavora-con-noi/posizioni-aperte/index.html

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Le 10 offerte di lavoro più richieste dalle imprese

Sono 560 mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di giugno 2022, con 4 offerte su 5 che non produrranno altrettante assunzioni per via della carenza delle professionalità e delle competenze richieste. Rispetto allo scorso mese, le aspettative sono positive in tutti i settori economici (+ 25,9% di assunzioni previste) tranne per il manifatturiero e il settore delle costruzioni che confermano le difficoltà della prima parte del 2022. Rispetto al 2021 le assunzioni nei due settori sono scese di circa il 20%. Ecco quali sono i settori che tirano di più e le 10 offerte di lavoro più richieste dalle imprese secondo il Bollettino del Sistema informatico Excelsior realizzato da Anpal e Unioncamere.

Offerte di lavoro, quali sono i settori in cui si assumerà di più?

Rispetto al mese di maggio cresce l’industria con 131 mila assunzioni previste (+ 32 mila su maggio ma altrettanti in meno rispetto allo stesso mese del 2021); in tutto il trimestre, da giugno ad agosto, l’industria assorbirà nuove risorse lavorative per 328 mila unità. Nello specifico delle lavorazioni, le industrie meccaniche ed elettroniche segneranno 21 mila entrate; quelle matallurgiche e delle produzioni in metallo 17 mila; le industrie alimentari 13 mila.

Servizi e turismo si confermano i settori con maggiori opportunità di lavoro

Tira il settore dei servizi che, nel mese di giugno, prevede la copertura di 428 mila posti (+ 83 mila rispetto a giugno). In tutto il trimestre, i servizi assorbiranno oltre un milione di nuove forze lavorative in tutta Italia. Interessante è soprattutto la domanda di lavoro nel comparto turistico che, per questo mese, ha previsto assunzioni per 157 mila posti e altri 74 mila per i servizi alle persone. Il commercio segna il + 10,2% rispetto a maggio e il + 34,6% rispetto a giugno di un anno fa: le assunzioni a giugno saranno 70 mila.

Lavoro, cresce la percentuale di imprese che non riesce a trovare i profili ideali

Parallelamente alle assunzioni previste dalle imprese, cresce la percentuale di posti e di offerte di lavoro che andranno deserti per mancanza di candidati ideali. Il mismatch cresce di 9 punti percentuali rispetto a giugno dell’anno scorso con punte maggiori per gli operai specializzati (53,1%, più di un posto su due andrà deserto), le professioni tecniche (circa un posto su due, il 48,3%) e le professioni altamente tecniche, i dirigenti e le competenze intellettuali e scientifiche a elevata specializzazione.

In quali settori le imprese cercano maggiori candidati nelle offerte di lavoro?

Tra i settori che stanno dando maggiori opportunità di lavoro si ritrovano:

  • gli impiegati, le professioni commerciali e nei servizi con 242.060 opportunità di impiego;
  • gli operai specializzati e i conduttori degli impianti e delle macchine con 135.150 offerte di lavoro;
  • i dirigenti, le professioni a elevata specializzazione e tecnici con 94.160 offerte di lavoro previste attualmente;
  • le professioni non qualificate nelle costruzioni, nella logistica (facchini e corrieri), nelle attività commerciali e nei servizi, nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone, nelle attività industriali con 87.990 offerte di lavoro.

Quali sono le 10 offerte di lavoro più presenti e più richieste dalle imprese?

Più nel dettaglio delle competenze e delle specializzazioni, ecco quali sono le 10 offerte di lavoro più richieste dalle imprese:

  • i cuochi, i camerieri e le altre professioni dei servizi turistici con 123.590 assunzioni previste a giugno;
  • il personale non qualificato nei servizi di pulizia e negli altri servizi alle persone con 53.880 opportunità di lavoro;
  • gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 32.210 offerte di lavoro;
  • i commessi e altro personale qualificato nei negozi e negli esercizi all’ingrosso con 31.780 opportunità di lavoro;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 29.670 offerte di lavoro;
  • i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con 22.830 offerte di lavoro;
  • il personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 21.860 opportunità di impiego;
  • gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 20.870 assunzioni previste dalle imprese;
  • il personale non qualificato nella logistica, i facchini e i corrieri con 18.080 offerte di lavoro;
  • gli addetti all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 17.850 offerte di lavoro.

Quali altri lavori sono maggiormente richiesti dalle imprese?

Oltre alle prime 10 posizioni per offerte di lavoro presenti sul mercato da parte delle imprese, sono richieste anche altre mansioni, come:

  • i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale con 17.500 assunzioni delle imprese.
  • gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con 16.270 opportunità di lavoro;
  • i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione con 12.970 offerte di lavoro;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione con 12.760 opportunità di lavoro;
  • le professioni specifiche nei servizi di sicurezza, di vigilanza e di custodia con 12.050 assunzioni previste;
  • gli operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari con 11.910 assunzioni previste dalle imprese;
  • gli operai specializzati e i conduttori di impianti nell’industria alimentare con 9.490 offerte di impiego;
  • i tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 8.890 offerte di lavoro;
  • il personale non qualificato nelle attività commerciali e nei servizi con 8.790 assunzioni previste dalle imprese;
  • i progettisti, gli ingegneri e le professioni assimilate con 8.020 offerte di lavoro.

Quali sono le 10 professioni per le quali le imprese fanno più fatica a trovare i candidati ideali?

Parallelamente alle nuove assunzioni, cresce la percentuale di difficoltà di reperimento delle figure professionali ideali ricercate dalle imprese. Ecco nel dettaglio quali sono le mansioni e le competenze più difficili da trovare con la percentuale di difficoltà:

  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 76,1% di difficoltà;
  • dirigenti e direttori con il 74,2% dei posti di lavoro che non vedranno assunzioni per mancanza di competenze dei candidati;
  • medici e altri specialisti della salute con il 63,2% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 57,7% di difficoltà;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con il 56,6% di difficoltà;
  • gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 56,5% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 56% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,2% di difficoltà;
  • tecnici della salute, dei servizi sociali e dell’istruzione con il 54,6% di difficoltà;
  • conduttori di mezzi di trasporto con il 50,8% di difficoltà.

I 10 lavori più richiesti attualmente

Nel mese di maggio 2022 saranno 444 mila le assunzioni programmate dalle imprese secondo quanto emerge dalla ricerca Unioncamere Anpal, Sistema Informativo Excelsior. In particolare, sono evidenti i segnali di indebolimento della domanda di lavoro delle imprese dei settori del manifatturiero e delle costruzioni. La tenuta delle offerte del lavoro è garantita dalla ripresa dei settori del turismo e dei servizi alle persone. Le prospettive di impiego, in ogni modo, risentono sempre più delle incertezze dovute alla crisi in Ucraina e alle conseguenze della crisi delle materie prime ed energetica.

Quali settori risentono maggiormente della crisi in Ucraina nel mercato del lavoro a maggio 2022?

La ricerca di Unioncamere e Anpal, nel dettaglio, mostra che rispetto al mese di aprile le imprese manifatturiere richiederanno 3 mila unità di personale in meno rispetto ad aprile scorso, pari al – 4,4%. La riduzione è particolarmente evidente se confrontata a quella di un anno fa (- 18,8%, pari a 15 mila unità in meno). Analogamente, la contrazione si registra anche per il settore delle costruzioni: – 0,9% rispetto ad aprile scorso e – 27,5% rispetto alle assunzioni di un anno fa.

Quali settori avranno una crescita di assunzioni a maggio 2022?

Diversamente, salgono le assunzioni nei settori dei servizi (+ 30,2% rispetto al mese scorso e + 31,5% rispetto a maggio del 2021). A far da traino è soprattutto il turismo. A fronte dei dati positivi di crescita del mercato delle assunzioni si registra, come già avvenuto nelle precedenti rilevazioni, la difficoltà delle imprese di reperire i profili giusti e gli skill adeguati nel personale ricercato. Per il mese di maggio si calcola che le imprese avranno difficoltà a coprire i posti da assegnare nel 38,3%. Le difficoltà hanno come giustificazione quella della mancanza dei candidati ideali.

Offerte di lavoro: quali sono i settori professionali che avranno maggiori le maggiori opportunità di impiego?

Per quanto concerne i numeri sui lavoratori in entrata per gruppi professionali, la maggiore richiesta sarà tra gli impiegati, i professionisti commerciali e gli addetti ai servizi, per un totale di 176.470 assunzioni, quasi il 40% del totale. In particolare, saranno ricercati gli impiegati (40.110 nuove assunzioni), ma soprattutto gli addetti qualificati alle attività commerciali e nei servizi (136.360 nuove assunzioni). A seguire, si farà sentire la richiesta di operai specializzati e di conduttori di impianti e di macchine (104.060 assunzioni totali). Nel dettaglio, saranno 55.080 le assunzioni tra gli operai specializzati e 48.980 quelle dei conduttori di impianti e gli operai di macchinari fissi e mobili.

Quante assunzioni sono previste tra le professioni a elevata specializzazione e non qualificate?

A seguire le assunzioni riguarderanno le professioni non qualificate. Le imprese avranno bisogno di personale, soprattutto per lo spostamento di merci e nei servizi di pulizia, per un totale di 83.780 nuove unità. Infine, nei numeri, i dirigenti e le professioni con elevata specializzazione saranno richiesti per 79.990 nuove unità, delle quali 1.270 dirigenti, 23.110 professionisti intellettuali, scientifici e con alta specializzazione e 55.610 tecnici.

Offerte di lavoro, ecco le 10 professioni più richieste a maggio 2022

Ecco, dunque, quali sono le 10 professioni più richieste dalle imprese nel mese di maggio 2022:

  • cuochi, camerieri e altre specializzazioni nei servizi turistici con 76.980 nuove opportunità di lavoro;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone per 52.880 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso con 25.860 nuove opportunità di lavoro;
  • operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici con 25.300 nuove assunzioni;
  • conduttori di mezzi di trasporto con 20.790 nuove opportunità di lavoro;
  • personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali con 20.290 nuove offerte di lavoro;
  • tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione con 19.200 nuove offerte di lavoro;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con 17.170  nuove opportunità di lavoro;
  • personale addetto all’accoglienza, alle informazioni e all’assistenza dei clienti con 16.730 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nella logistica, facchini e corriere per 15.360 nuove offerte di impiego.

Quali altre professioni saranno richieste a maggio 2022?

Pur non rientrando tra le prime 10 professioni più richieste, altre specializzazioni avranno buone opportunità di assunzioni nel mese di maggio 2022. In particolare:

  • tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione per 12.660 nuove opportunità di impiego;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti per altri settori con 12.070 nuove offerte di lavoro;
  • operatori dell’assistenza sociale in istituzioni o domiciliari per 11.050 nuove assunzioni;
  • commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione per 8.510 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nell’industria alimentare per 7.800 nuove opportunità di lavoro;
  • conduttori di macchinari mobili per 7.490 nuove offerte di impiego;
  • tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione con 7.240 nuove assunzioni;
  • personale non qualificato nelle attività industriali e assimilati per 7.150 nuove offerte di lavoro;
  • personale non qualificato nelle attività commerciali e nei servizi con 6.630 nuove assunzioni;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con 6.150 nuove assunzioni previste.

Quali saranno i profili con le maggiori difficoltà per le imprese di assunzione?

Circa quattro profili su dieci saranno di difficile reperimento per le imprese, soprattutto per la mancanza di candidati ideali. Ecco quali saranno i 10 lavori per i quali mancheranno i giusti candidati e la percentuale di difficoltà o di posti che rimarranno vacanti rispetto alle assunzioni previste:

  • dirigenti e direttori con il 70,1% di difficoltà;
  • farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita con il 59,7% di difficoltà;
  • operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta con il 59,4% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche con il 58,3% di difficoltà;
  • operatori della cura estetica con il 58% di difficoltà;
  • operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature con il 56,7% di difficoltà;
  • medici e altri specialisti della salute con il 55,5% di difficoltà;
  • specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche con il 55,3% di difficoltà;
  • operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori con il 54,6% di difficoltà.

I 10 settori dove ci saranno più assunzioni nel 2022-2026 col il Pnrr

L’effetto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) favorirà anche le assunzioni. Nello scenario più favorevole, ovvero di pieno utilizzo delle risorse del Piano, si prevede una crescita occupazione fino a 1,7 milioni di posti di lavoro in più. È quanto emerge dall’indagine di Unioncamere e Anpal sulle previsioni di crescita delle assunzioni e sui fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine nel periodo tra il 2022 e il 2026. Nello scenario meno favorevole, le assunzioni potrebbero crescere di 1,3 milioni di euro.  L’impatto del Pnrr sarà, in ogni modo positivo, pienamente positivo o meno favorevole. Nella ricerca si possono individuare i 10 settori che daranno il maggior contributo, in termini di posti di lavoro, all’occupazione italiana.

Gli scenari dell’occupazione a seconda del Pil: ecco le previsioni dei prossimi 5 anni

Nell’indagine sull’occupazione, Unioncamere e Anpal immaginano due scenari dei prossimi 5 anni. Uno più ottimistico, previsto dal Nadef di settembre 2021 del governo italiano, che stima una crescita del Prodotto interno lordo (Pil) nel 2022 del 4,7% e un incremento più contenuto nei due anni successivi (2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024). Il secondo scenario, positivo ma meno ottimistico, stima un Pil variabile tra il 4,2% e il 4,7% nel 2022 (Fmi, Oecd, Istat e Banca d’Italia) e una crescita meno accentuata nel 2023 (dall’1,6% al 2,6%), per poi stabilizzarsi su stime più basse dal 2024 al 2026 (1% calcolato dal Fondo monetario internazionale).

Assunzioni 2022-2026, quali sono i settori dove ci sarà maggiore bisogno di nuove immissioni?

Con la spinta del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), nei prossimi cinque anni l’occupazione potrebbe crescere con cifre tra 1,3 e 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro a seconda dello scenario economico che si realizzerà. La stima varia da un minimo di 260 mila a un massimo di 340 mila nuove posizioni per ciascun anno dal 2022 al 2026. Il livello di occupazione pre-Covid verrà raggiunto nel 2023. A far da traino i settori dei servizi che avranno tra i 976 mila e 1,2 milioni di occupati in più nei prossimi cinque anni.  Nell’industria le cifre si stimano più ristrette: si va dai 293 mila ai 438 mila occupati in più. È importante rilevare che i dati sono già decurtati dalle uscite fisiologiche dal mondo del lavoro, prevalentemente per i pensionamenti. Il fabbisogno reale di nuove assunzioni da parte delle imprese è di gran lunga superiore, pertanto, ai numeri indicati.

Nuove assunzioni, quanti in entrata nel 2022-2026 tra lavoratori privati, Pubblica amministrazione e autonomi?

Infatti, considerando che 2,8 milioni di lavoratori dovranno essere sostituiti tra il 2022 e il 2026 per la fisiologica uscita dal lavoro, si stima che nei 5 anni il fabbisogno complessivo di nuove assunzioni sarà compreso tra i 4,1 e i 4,5 milioni di lavoratori. Nello scenario meno ottimistico, il fabbisogno di dipendenti privati dovrebbe attestarsi sui 2.260.000 lavoratori (nello scenario migliore, 2.571.700 nuove entrate sul mondo del lavoro); la Pubblica amministrazione farà entrare nei comparti 770 mila nuove unità (in entrambi gli scenari); i lavoratori autonomi in entrata sul lavoro saranno 1.091.600 (nello scenario migliore 1.205.100). L’agricoltura avrà un fabbisogno di 136.500 lavoratori (154.500 nello scenario più favorevole); l’industria tra i 913.100 e 1.057.900 nuovi lavoratori; i servizi tra 3.072.200 e i 3.334.400 nuovi lavoratori.

Assunzioni dal 2022 al 2026, quali saranno i 10 settori dove le imprese avranno più bisogno di immissioni?

Entrando nel dettaglio del fabbisogno occupazionale delle imprese, il commercio e il turismo avranno i numeri più alti in termini di assunzioni. Infatti, il fabbisogno del settore varierà da un minimo di 748.300 (scenario meno ottimistico) e 860.800 (scenario più ottimistico) unità. La crescita occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni, decurtata anche delle uscite dal mondo del lavoro, sarà compresa tra 242.800 (scenario meno ottimistico) e 355.400 (scenario più ottimistico) nuove assunzioni. A seguire il settore degli altri servizi pubblici e privati (con una forbice di fabbisogno, a seconda degli scenari, tra 563.400 e 586.000 unità). Lo stock occupazionale per effetto dell’espansione economica nei 5 anni sarà, tuttavia, più basso rispetto ad altri settori e compreso tra 134.300 e 156.800 nuove assunzioni. Al terzo posto per fabbisogno, la formazione e la cultura: si andrà da 515.00 a 552.600 a seconda dello scenario nei prossimi 5 anni. Più contenuto sarà il numero di crescita delle assunzioni, decurtate delle uscite dal mondo del lavoro: tra 167.900 e 205.500 nuove unità.

Previsioni assunzioni settori salute, finanza, costruzioni, infrastrutture e altre filiere industriali tra il 2022 e il 2026

In termini di fabbisogno, il settore della salute farà registrare numeri da quarto posto, anche se la forbice tra i due scenari sarà molto contenuta. Si va da 498.200 a 501.600 unità di fabbisogno, mentre la crescita delle nuove assunzioni sarà pari a 126.600 (130.100 per lo scenario più favorevole). A seguire, la finanza e i servizi di consulenza che avranno necessità di reperire e di sostituire un numero di unità variabile tra 490.100 e 546.900 a seconda degli scenari. Al netto delle uscite, il settore crescerà dal punto di vista occupazionale con numeri tra 211.700 e 268.600 unità. Il settore delle costruzioni e delle infrastrutture farà segnare numeri elevati. Si va dalle 339.400 alle 375.700 unità di fabbisogno, mentre le nuove assunzioni si attesteranno tra 168.500 e 204.900 immissioni, facendo segnare un +1.9% (o +2,3%) nel rapporto percentuale in media annua tra domanda di espansione e stock di occupati. A seguire, le altre filiere industriali segneranno un fabbisogno tra 229.800 e 267.000 unità, con un numero di assunzioni previsto tra 60 mila e 97 mila immissioni.

Crescita assunzioni dal 2022 al 2026: i settori della meccatronica, robotica, informatica e telecomunicazioni

Al nono posto del fabbisogno di unità occupazionali nel periodo tra il 2022 e il 2026 il settore della meccatronica e della robotica. Si va da un minimo di 157.900 unità dello scenario meno favorevole a 185.600 dello scenario più favorevole. Le previsioni di crescita delle assunzioni, a seconda degli scenari, varierà da. minimo di 32.300 a un massimo di 60.000 nuovi immessi. A chiudere, il settore dell’informatica e delle telecomunicazione. Si va intorno alle 100 mila unità (da 99.400 a 107.900) con stime di crescita delle assunzioni previste tra 51.500 e 60.100 nuove immissioni a seconda dei due scenari.

Dove si avrà la maggiore crescita occupazionale in Italia dal 2022 al 2026?

Secondo l’indagine Unioncamere e Anpal, la maggiore crescita occupazionale, in termini di espansione delle offerte di lavoro, si avrà nell’Italia del Nord Ovest con una forbice, a seconda degli scenari più o meno favorevoli, compresa tra 489.100 e 626.600 nuove assunzioni. A seguire il Nord Est con 302.900 nuove assunzioni (o 402.800 nel caso di scenario più favorevole); il Sud e le Isole con 331.400 nuove assunzioni (429.900 nello scenario più favorevole); a chiudere il Centro con la crescita di 170.500 nuove immissioni (259.700 nello scenario migliore).