Concorso addetti ufficio per il processo

Pubblicato il bando per funzionari addetti ufficio per il processo, sono disponibili 3.946 posti. Le domande dovranno essere inoltrate entro le ore 23:59 del 26 aprile 2024. Ecco chi può candidarsi, le prove da affrontare e le istruzioni per presentare la domanda.

Chi può presentare la candidatura per addetti ufficio del processo

Il concorso pubblico per funzionari addetti all’ufficio per il processo è stato emanato dal Ministero della Giustizia. Possono presentare la candidatura per il concorso per funzionari addetti all’ufficio del processo soggetti laureati in materie giuridiche, economiche, scienze politiche e sociali.

Oltre a coloro che hanno già conseguito la laurea, possono presentare la candidatura i soggetti che hanno superato l’ultimo esame previsto per il corso di studi e consegnano la laurea entro 60 giorni dall’uscita del bando. Gli interessati possono presentare la candidatura per una delle 25 sedi distrettuali delle corti di appello oppure per la sede nazionale della Corte di Cassazione.

Come presentare la domanda per addetti ufficio del processo 2024

Come per tutti i concorsi pubblici, la domanda deve essere presentata attraverso il sito inpa.gov.it al quale si accede con le credenziali Cie, Spid o Cns. Al momento della compilazione della domanda è necessario indicare un indirizzo PEC, un indirizzo di posta elettronica ordinaria,  inoltre è necessario effettuare il versamento di 10 euro.

Il concorso rientra tra i progetti Pnrr, questo implica che le assunzioni sono effettuate con i fondi Pnrr, ma sono a tempo determinato volte a far fronte a una situazione emergenziale caratterizzata da un’eccessiva lentezza della giustizia.

Prove per il concorso addetti ufficio del processo

Anche le procedure sono snelle, infatti si parte non dalle prove, ma dalla valutazione dei titoli, in base a questa si stila una graduatoria e sono ammessi alle prove per ogni distretto un numero di candidati pari a 60 volte il fabbisogno.

La prova scritta prevede un test a risposta multipla della durata di 60 minuti e 40 domande. Le domande vertono su diritto pubblico, ordinamento giudiziario e lingua inglese. La prova scritta sarà effettuata con strumenti informatici. Per ogni risposta esatta è attribuito un punteggio di 0,75 punti, mentre per ogni risposta errata sono sottratti 0,375 punti. Nessun punteggio è aggiunto o sottratto per le risposte non date.

La prova si intende superata con un punteggio di 21/30.

In seguito alla formazione della graduatoria definitiva si procede all’ assunzione dei candidati in posizione utile. Per i dettagli del bando, ad esempio per verificare i posti disponibili in ciascuna sede si rinvia al bando da scaricare attraverso il sito www.inpa.gov.it o il sito del Ministero della Giustizia.

Leggi anche: Concorso Agenzia delle Entrate 2024, istruzioni

 

Con licenza media e 1.400 euro di stipendio ecco il concorso magazzinieri ospedale

Inevitabilmente vista la grave crisi economica ed occupazionale di questi ultimi mesi, parlare di opportunità di lavoro è una cosa molto rara ma che resta importante. Infatti in giro alcune occasioni per lavorare ce ne sono. Per esempio oggi parliamo di una possibilità di lavorare come magazziniere in ospedale con un nuovo concorso pubblico le cui domande scadranno il prossimo 29 agosto. Un’occasione piuttosto allettante per potenziali aspiranti magazziniere in ospedale, anche perché da quando si legge nel bando i requisiti di accesso non sono così limitativi o proibitivi.

Basta la licenza media e lo stipendio è abbastanza buono

Un concorso allettante quindi, soprattutto perché aperto ad una vasta platea di potenziale aspiranti. Infatti è un concorso per magazziniere in ospedale, per il quale i candidati potrebbero ottenere uno stipendio da 1.400 euro al mese. Inoltre per la partecipazione pare serva soltanto la licenza media. Come dicevamo in premessa le domande scadono il prossimo 29 agosto. Quindi occorre fare presto per poter partecipare a questa gara che apre le porte ad un lavoro come magazziniere.

Tutti i requisiti richiesti per il concorso da magazziniere in ospedale

Come si legge direttamente dal bando ufficiale dell’iniziativa, i requisiti specifici richiesti per gli aspiranti magazzinieri in ospedale sono:
  • Cittadinanza italiana, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea o extracomunitari titolari del diritto di soggiorno, del diritto di soggiorno permanente, del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • Status di rifugiato politico o di diritto allo status di protezione sussidiaria;
  • Idoneità psico fisica alle mansioni da svolgere;
  • Licenza media;
  • Esperienza quinquennale come magazziniere sia in ditte private che nel Pubblico Impiego;
  • Abilitazione all’utilizzo di muletti, carrelli semoventi o carrelli elevatori;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Diritto di voto;
  • Assenza di divieti a lavorare nelle Pubbliche Amministrazioni;
  • Assenza di condanne penali o procedimenti in corso.

Altre informazioni utili sul bando tra magazziniere

Il bando è stato indetto dagli ospedali Galliera della Liguria. I posti disponibili sono 2. Come dicevamo lo stipendio sarà da 1.400 euro al mese. Inoltre l’assunzione sarà a tempo indeterminato. Il concorso pubblico rivolto alla copertura a tempo indeterminato di 2 magazzinieri prevede infatti l’assunzione sotto il profilo di Operatore Tecnico Specializzato o Magazziniere. L’inquadramento sarà in categoria B con livello economico BS. L’assegnazione dei due vincitori del concorso sarà presso la “S.C. Economale Alberghiero e Logistica, nell’ambito del Dipartimento Giuridico Economico dell’Ente”, come viene riportato testualmente sul sito dove gli interessati dovranno collegarsi per bando e procedura di candidatura.

Come candidarsi al concorso

La procedura di presentazione della domanda potrà essere effettuata solo telematicamente. Tale procedura è sempre aperta e resterà tale per tutte le 24 ore di ciascun giorno fino alla scadenza del bando. Il sito di riferimento è quello degli ospedali Galliera, nello specifico al link  https://www.galliera.it//bandi/bandi-di-concorso. 
Sul sito come già detto, è presente il bando con tutte le informazioni utili alla partecipazione al concorso. Per partecipare occorrerà la previa registrazione sul sito. Infatti sul sito è aperta l’area “iscrizioni on line concorsi”. Naturalmente per accedere in assenza di registrazione occorrono gli strumenti assai diffusi di accesso ai servizi telematici delle Pubbliche Amministrazioni, quindi Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta nazionale dei servizi (CNS) o Carta di identità elettronica (CIE).

Concorso Carabinieri: 4189 posti per diplomati. Requisiti e bando

Nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio 2022  c’è il bando di concorso per la selezione di 4189 carabinieri con la qualifica di allievi carabinieri in ferma quadriennale del ruolo appuntati e carabinieri dell’Arma dei carabinieri.

Concorso Arma dei Carabinieri per 4189 unità: caratteristiche

Nuove possibilità per i giovani italiani, infatti chi vuole entrare nell’Arma dei Carabinieri ha un’importante opportunità, il concorso prevede   2.910 posti riservati ai volontari in ferma prefissata annuale e quadriennale VFP1 e VFP4.

I rimanenti 1247 posti sono invece riservati ai cittadini italiani che non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età, limite elevato a 28 anni per coloro che abbiano svolto il servizio militare.

Ulteriori 32 posti sono riservati a cittadini che abbiano il certificato di bilinguismo. Di questi 22 riservati ai VFP e 10 agli altri candidati.

Possono partecipare cittadini italiani che abbiano tenuto una condotta incensurabile, non siano stati condannati per delitti non colposi, non siano imputati in procedimenti penali, non siano stati sottoposti a misure di prevenzione, non siano comunque in situazione non compatibile con l’acquisizione e la conservazione del ruolo di carabiniere.

Tra i requisiti è richiesto anche non essere stato destituito, dispensato o dichiarato decaduto dall’impiego in una pubblica amministrazione ovvero prosciolto, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze armate o di Polizia per motivi disciplinari o di inattitudine alla vita militare o per perdita permanente dei requisiti di idoneità fisica.

Naturalmente possono partecipare solo coloro che hanno il pieno godimento di diritti civili e politici.

Come presentare la domanda per diventare carabinieri?

La domanda deve essere presentata esclusivamente online sul sito www.carabinieri.it alla sezione “concorsi” entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando, che ricordiamo è avvenuta il giorno 12 luglio 2022, di conseguenza la domanda dovrà essere presentata entro il giorno 11 agosto 2022.

Per presentare la domanda è necessario avere uno SPID di secondo livello, oppure un  lettore smart card per CNS. Inoltre al momento della presentazione della domanda deve essere indicato un valido indirizzo di posta elettronica certificata e un indirizzo di posta elettronica standard. Il candidato dovrà anche caricare la propria fototessera in formato digitale.

Le prove previste per il concorso carabinieri

Il concorso prevede:

  • prova scritta di selezione;
  • prova di efficienza fisica;
  • accertamenti psico-fisici per la verifica dell’idoneità psico-fisica; accertamenti attitudinali;
  • valutazione dei titoli.

La prova scritta prevede domande di cultura generale, italiano, storia, geografia, matematica, scienza, costituzione e cittadinanza italiana, informatica storia dell’arma, quesiti di carattere logico deduttivo e di ragionamento verbale.Infine sono previste domande di lingua straniera.

Al momento di presentarsi alla prova per l’efficienza fisica i candidati dovranno essere muniti di certificato di idoneità ad attività sportiva agonistica per l’atletica leggera in corso di validità. Le candidate di sesso femminile dovranno invece portare un test di gravidanza (test del sangue o urine) con esito negativo e non antecedente di oltre 5 giorni rispetto alla data prevista per le prove. Gli esercizi previsti sono corsa, piegamenti e salto in alto.

Al momento della terza prova, cioè accertamenti psico-fisici dovrà invece essere consegnato referto attestante la ricerca dei seguenti markers virali: HbsAg, anticorpi anti HCV e anticorpi anti HIV. Dovranno essere consegnati esami del sangue e referto di elettrocardiogramma. Per le donne il solito test di gravidanza ed ecografia pelvica. Per una disamina completa degli esami medici, si invita a leggere il bando allegato in fondo. Chi supera il concorso sarà ammesso a un corso di formazione della durata di 6 mesi, a cui seguirà, previo il superamento di esami, la nomina a carabiniere.

 Bando concorso carabinieri

Concorso per 650 posti di Operatore Ecologico senza esperienza e con licenza media, ecco le informazioni

Una enorme immissione di nuovi addetti alle mansioni di operatori ecologici è prevista a Napoli con un nuovo concorso pubblico. Il Comune partenopeo conta infatti di far partire le domande nel mese di giugno. Una valida opportunità lavorativa per chi un posto di lavoro non lo ha e potrebbe essere attratto da questo concorso pubblico. I requisiti previsti non sono nemmeno difficili da detenere.

Un nuovo bando di Concorso per 650 Operatori Ecologici a tempo Indeterminato a Napoli

Il Comune di Napoli ha aperto ad un nuovo concorso che mira all’assunzione di 650 nuovi operatori ecologici. Il lavoro che è previsto a tempo indeterminato prevede che le assunzioni  saranno spalmate in un triennio. Le candidature dovranno essere effettuate tramite domanda, con la modulistica e la relativa procedura che dovrebbe sopraggiungere nei primi 10 giorni di giugno.

I requisiti per diventare operatore ecologico

Come per ogni concorso pubblico, ci sono requisiti specifici e requisiti generali. Quelli specifici sono dedicati naturalmente al ruolo che si va a ricoprire. Quelli generici sono quelli canonici di ogni concorso pubblico. Nello specifico è necessario:

  • Possedere la cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’UE;
  • Avere il pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • Conoscere in maniera sufficientemente adeguata la lingua italiana;
  • Essere iscritti nelle liste elettorali;
  • Avere una età minima di 18 anni;
  • Possedere la patente di guida almeno di categoria B;
  • Essere privi di qualsiasi tipo di condanna penale;
  • Non avere procedimenti penali in corso ;
  • Non essere mai stati dispensati da lavorare per le Pubbliche Amministrazioni;
  • Essere privi di vincoli che impediscano l’instaurazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego;
  • Non essere stati destituiti, dispensati, licenziati o assoggettati a decadenza in un lavoro nel pubblico impiego;
  • Avere assolto il servizio militare obbligatorio per chi come età vi rientra;
  • Avere una idoneità fisica adatta allo svolgimento delle mansioni dell’attività lavorativa da svolgere;
  • Essere in possesso del diploma di scuola media.

Il sito di riferimento per avere maggiori informazioni sul bando è quello del Comune di Napoli. Adesso, per gli interessati, occorrerà restare aggiornati in vista dell’avvio delle candidature che come detto in precedenza, scatterà nei primi giorni del prossimo mese di giugno.

Banca d’Italia 2022, il nuovo concorso per 7 diplomati, come partecipare

Banca d’Italia 2022 ha indetto un concorso pubblico per sette nuovi assunti. Ecco i requisiti che devono avere i candidati al concorso.

Banca d’Italia 2022, il nuovo concorso

Continuano i programmi per l’impiego sia a livello pubblico che privato, per cercare di uscire da questo periodo di crisi economica. Una serie di concorsi da non perdere. Anche la Banca d’Italia ha dato il via ad un concorso pubblico che prevede l’assunzione di sette persone specializzate nella progettazione grafica e nelle tecniche multimediali, profilo tecnico GU n.33 del 26-04-2022.

La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana; è un istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee. In Europa, la Banca d’Italia è l’autorità nazionale competente nell’ambito del Meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism, SSM) sulle banche ed è autorità nazionale di risoluzione nell’ambito del Meccanismo di risoluzione unico (Single Resolution Mechanism, SRM) delle banche e delle società di intermediazione mobiliare.

I profili richiesti dal concorso

Le assunzioni previste dalla Banca d’Italia saranno a tempo indeterminato. Tuttavia sono previsti due tipi diversi di figure richieste:

A) quattro assistenti (profilo tecnico) specializzati nella progettazione grafica (grafic design);

B) tre assistenti (profilo tecnico) specializzati nelle tecniche multimediali.

Per i diplomati corrispondenti al profilo A, occorre essere in possesso di un diploma di istruzione di secondo grado di durata quinquennale. Ma anche un’esperienza professionale di almeno tre anni, maturata negli ultimi sei anni successivi all’ottenimento del diploma. L’esperienza deve essere nel campo della progettazione grafica di editoria digitale, pagine web, illustrazioni digitali, loghi ed animazione.

Mentre per i diplomati corrispondenti al profilo B, oltre al diploma, occorre un’esperienza professionale nel campo della progettazione e realizzazione di allestimenti multimediali, riprese e post-produzione di documentazioni audiovisive.

Tutti gli altri requisiti del concorso Banca d’Italia 2022

Oltre alle caratteristiche già indicate, i candidati devono essere in possesso di altri requisiti:

  • possedere la cittadinanza italiana o in un altro stato membro dell’Unione Europea;
  • idoneità fisica alle mansioni;
  • godimento dei diritti civici e politici;
  • non aver tenuto comportamenti incompatibili con le funzioni da svolgere nell’Istituto.

Ogni candidato può presentare solo una domanda per singolo profilo. Qualora dovessero essere inviate due domande, la Banca d’Italia terrà conto della data dell’ultima presentazione, escludendo quelle precedenti.

Come presentare la domanda di partecipazione

La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio delle ore 16,00 del 25 maggio 2022 (ora italiana), utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito internet della Banca d’Italia all’indirizzo www.bancaditalia.it. Sempre sullo stesso sito è possibile accedere a tutte le altre informazioni del concorso indetto dalla Banca d’Italia 2022.

A seguito la commissione esaminatrice assegnerà ai titoli pervenuti dei punteggi. Per le persone selezionate seguiranno le prove scritte e poi un colloquio orale. Tuttavia tutti i risultati saranno resi disponibili sulla Gazzetta ufficiale. Pertanto per i possessori dei requisiti è un’occasione importante per lavorare in uno dei posti più ambiti e storici d’Italia.

 


	

Concorso VFP1 2022: il Ministero della Difesa cerca 6000 volontari

Parte il reclutamento per 6.000 Volontari in Ferma Prefissata (VFP1) nell’Esercito italiano. Ecco come presentare la domanda per partecipare al concorso VFP1 2022 del Ministero della Difesa/Esercito.

Pubblicato il bando di concorso VFP1 2022 del Ministero della Difesa per chi vuole arruolarsi all’Esercito

Il bando di concorso VFP1 2022 per 6.000 Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno nell’Esercito Italiano è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2022. Naturalmente possono accedere persone di entrambi i sessi. Il concorso prevede tre blocchi con 2.000 ingressi ciascuno:

  • per il primo blocco le domande devono essere presentate dal 9 febbraio 2022 al 10 marzo 2022 e possono partecipare coloro che sono nati al 10 marzo 1997 al 10 marzo 2004;
  • nel secondo blocco le domande possono essere presentate dal 2 maggio 2022 al 31 maggio 2022 e possono aderire coloro che sono nati in una data compresa tra il 31 maggio 1997 e il 31 maggio 2004;
  • infine, c’è il terzo blocco in cui le domande possono essere presentate dal 1° agosto 2022 al 30 agosto 2022 e sono riservate a coloro che sono nati 30 agosto 1997 al 30 agosto 2004.

I requisiti per partecipare al bando di concorso VFP1 2022

La prima cosa da mettere in evidenza è che possono accedere a questo concorso anche coloro che non hanno conseguito il diploma di scuola  secondaria di secondo grado ( il classico diploma professionale o di liceo), naturalmente devono avere conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado (scuola dell’obbligo).

Tra i requisiti per accedere ci sono:

  • aver compiuto 18 anni di età e non aver superato i 25 anni di età (si prende in considerazione il giorno del compimento del 25° anno di età);
  • godere dei diritti civili e politici;
  • cittadinanza italiana;
  • non essere stati condannati per delitti non colposi e non essere imputati in processi per delitti non colposi;
  • non essere sottoposti a misure di prevenzione;
  • aver avuto una condotta incensurabile;
  • non essere stati destituiti, dispensati o decaduti da impieghi in Pubblica Amministrazione, licenziati da incarichi in PA in seguito a procedimenti disciplinari o prosciolti d’autorità o d’ufficio da incarichi nelle Forze Armate o di Polizia. Solo nel caso in cui il proscioglimento sia dovuto al mancato superamento delle prove psico-fisiche o dei corsi di formazione è possibile comunue partecipare;
  • non aver avuto comportamenti che portino dubbi circa la fedeltà alle istituzioni democratiche e alla Costituzione;
  • idoneità psico-fisica e attitudinale
  • esito negativo all’accertamento circa l’uso, anche saltuario, di sostanze stupefacenti/psicotrope (tranne nel caso in cui l’uso sia per fini terapeutici) o abuso di alcool;
  • non essere già in servizio in qualità di volontario nelle forze armate.

In base al bando, è possibile partecipare anche senza diploma professionale o di scuola superiore di secondo grado, ma vi è la possibilità di partecipare con determinate qualifiche preferenziali di:

  • elettricista infrastrutturale;
  • idraulico infrastrutturale;
  • fabbro;
  • muratore;
  • falegname;
  • meccanico di mezzi e piattaforme.

In questo caso è necessario avere requisiti specifici per tali ruoli da dimostrare anche con attestati.

Coloro che partecipano con tali qualifiche, se risultano idonei vincitori sono assegnati a questi settori, se invece risultano idonei non vincitori per il settore di preferenza, vengono comunque posti nella graduatoria generale per i “posti generici”.

Riserva dei posti

Il bando da 6.000 posti come Volontari in Ferma Prefissata di un anno VFP1 prevede una riserva del 10% dei posti in favore di:

  • diplomati alle scuole militari;
  • assistiti dell’Opera Nazionale (orfani militari in carriera Esercito), dell’Istituto Andrea Doria (orfani personale Marina Militare), dell’Opera Nazionale figli degli Aviatori , Opera Nazionale Assistenza orfani Arma dei Carabinieri.
  • Figli di militari deceduti in servizio.

Come presentare la domanda?

La domanda può essere presentata esclusivamente per via telematica all’indirizzo www.concorsi.difesa.it l’accesso al portale avviene esclusivamente con SPID, CIE e CNS.

Iter del concorso VFP1 2022

Dopo una prima fase istruttoria in cui sono valutate le domande, con valutazione anche dei titoli di merito, si procede l’accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale. Le prove saranno effettuate presso centri di selezione indicati dalle Forze Armate. Ogni blocco di sarà composto da 12.000 candidati.

Le prove fisiche prevedono:

trazioni alla sbarra, piegamenti sulle braccia, sollevamento ginocchia al petto, corsa piana di 2000 metri.

Ci sarà quindi una verifica sul possesso delle capacità attitudinali. Il candidato non deve avere patologie, infermità e imperfezioni.

A questo punto la commissione giudicatrice stila i primi 7 elenchi in base alle 6 qualifiche prima viste e infine la classifica generica.

Si provvede quindi all’approvazione delle graduatorie e quindi all’assegnazione dei Volontari ai vari Reggimenti addestrativi della Forza armata.

Infine, viene stilata la graduatoria definitiva.

Quanto guadagna un Volontario in Ferma Prefissata?

Prima di entrare nell’Esercito tutti si chiedono quanto potranno percepire, la risposta forse deluderà molte persone, infatti non si tratta di un vero stipendio. Trattandosi di volontari si ha un trattamento economico inferiore rispetto a un dipendente. In soldoni, chi partecipa all’anno di addestramento come volontario in ferma prefissata ha una retribuzione giornaliera di circa 32 euro, si tratta di circa 800 euro mensili che arrivano a 850 per coloro che scelgono il corpo degli Alpini. La retribuzione è più alta per i VPF4 che arrivano a 37 euro al giorno.

Chi partecipa può comunque ottenere anche punteggi in ulteriori concorsi pubblici. Inoltre si tratta del primo passo verso la carriera militare, infatti è possibile in seguito chiedere rafferma Vfp1 per uno o due anni, partecipare al concorso come VFP4, partecipare ad altri concorsi nelle Forze Armate o Polizia. Per coloro che hanno partecipato senza demerito al percorso VFP1 c’è anche la possibilità di aprtecipare alle quote riservate nei concorsi in PA.

Nuove assunzioni, 1253 posti da occupare per la Regione Siciliana

Nuove assunzioni, 1253 per l’esattezza sono previste dal bando indetto dalla Regione Siciliana. Ecco cosa prevede il bando.

Nuove assunzioni, le figure richieste per i centri per l’impiego

La Regione Siciliana ha è emesso un bando di concorso per la possibilità di assumere 1253 risorse. Sono molte le figure richieste e che coprono vari ambiti. Ne dettaglio sono richiesti:

1.024 risorse per i Centri d’impiego. La risorsa avrà un contratto a tempo pieno ed indeterminato. Tra questi sono richiesti 537 laureati ed esperti professionisti (Categoria D) in:

– 219 specialisti amministrativi-contabili;

– 344 specialisti del mercato e dei servizi del lavoro;

-37 specialisti informatici-statistici;

-37 analisti del mercato del lavoro.

487 diplomati da inserire nei seguenti profili professionali (categoria C):

-176 istruttori amministrativi contabili;

-311 istruttori-operatori del mercato del lavoro

Altre figure richieste per il settore amministrazione

La Regione Siciliana è alla ricerca anche di nuovi impiegati nel settore amministrativo. Ossia, 100 laureati per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale, a tempo pieno e determinato. Tuttavia si tratta di funzionari in diverse aree:

  • 12 funzionari tecnici per la tutela e lo sviluppo del territorio rurale;
  • 5 funzionari di controllo di gestione;
  • 8 avvocati;
  • 22 funzionari amministrativi;
  • 11 funzionari sistemi informativi e tecnologie;
  • 18 funzionari economici-finanziari;
  • 24 funzionari tecnici, tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, sviluppo produttivo e promozione del territorio.

Ed ancora 46 Agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana, di categoria B1 a tempo pieno e indeterminato. Comunque sita tra i requisiti richiesti vi è l’età compresa tra i 18 e i 30, il diploma e i requisiti per l’accesso ai ruoli del personale della polizia di Stato e delle altre forze di polizia

Richiesti anche esperti in PNRR 

Il Bando prevede anche l’assegnazione di 83 esperti per il PNRR, cioè il Piano per la Ripresa e Resilienza. Un gruppo di tecnici diversi tra ingegneri, biologi, architetti, geologi, chimici che possono essere così suddivisi:

  • 38 persone professionisti per gli appalti;
  • 7 unità per le bonifiche;
  • 6 in campo edile ed urbanistica;
  • 9 unità di personale per le valutazioni e autorizzazioni ambientali;
  • 7 esperti di risorse rinnovabili;
  • 12 unità di persone ai rifiuti;
  • 4 persone alla cabina di regia.

Per partecipare ai vari bandi occorre presentare  la propria domanda telematicamente. Tuttavia occorre entrare sul sito attraverso lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale e compilare il modulo elettronico sul sistema “Step-One 2019”. Tutte le domande devono essere presentate entro il 28 gennaio 2022.

 

Concorso docenti, quando usciranno i bandi per infanzia, primaria, medie e superiori

Sono in uscita i bandi per il concorso docenti per le scuole dell’infanzia, della primaria, delle scuole medie e superiori. Si tratterà di due bandi che stabiliranno regole più snelle per le selezioni dei docenti per quanto concerne la partecipazione e lo svolgimento delle prove scritte e orali. I due bandi, previsti da due decreti ministeriali, sono in uscita a metà dicembre.

Quanti posti sono da assegnare con i bandi concorsi dei docenti?

In totale i posti da assegnare nelle scuole sono 40 mila. Per il concorso docenti della scuola dell’infanzia e primaria i docenti da selezionare sono 13 mila. Per la scuola media e superiore, invece, sono a disposizione 27 mila cattedre. Una prima novità dei decreti riguarda la cadenza con la quale si svolgeranno i concorso dei docenti. Verrà bandita una selezione ogni anno. I bandi in uscita a dicembre assicureranno la copertura delle cattedre “vacanti e disponibili” del nuovo anno scolastico, il 2022-2023.

Quali prove sono previsti nei concorsi della scuola?

In attuazione del Piano nazionale della ripresa e della resilienza (Pnrr) e delle nuove regole fissate dal ministro per la Funziona pubblica, Renato Brunetta, le prove dei concorsi nella scuola saranno più snelle. È infatti prevista una sola prova scritta che si svolgerà al personal computer e consistente nel rispondere a 50 domande. La selezione prevede anche la prova orale e la valutazione dei titoli dei candidati.

Prova scritta concorso scuola, quanti quesiti?

Le domande della prova scritta del concorso docenti dovranno avere risposta entro i 100 minuti. Dei 50 quesiti, 40 riguarderanno la classe di concorso per la quale ci si sia candidati. I quesiti avranno dunque come obiettivo quello di misurare la conoscenza e la competenza del partecipante alla selezione nella materia che andrà a insegnare.

Quali materie tratteranno i quesiti del concorso scuola?

Per chi si candida nel sostegno, le domande verteranno sulle situazioni di disabilità. Altre cinque domande riguarderanno la lingua inglese e altrettanti quesiti la preparazione digitale del candidato. Le domande saranno a risposta chiusa con quattro opzioni: una sola sarà la risposta esatta. Si supera lo scritto con il punteggio minimo di 70, mentre il punteggio massimo raggiungibile con la prova è di 100.

Come si svolgerà la prova orale del concorso docenti e punteggio

La prova orale del concorso docenti sarà differente in base al bando per il quale ci si candidi. In ogni caso, l’orale verterà sulla capacità del candidato di progettare le attività didattiche e di saper utilizzare gli strumenti digitali. Per la prova orale il punteggio massimo è 100 e si supera con il punteggio minimo di 70. Il punteggio massimo ottenibile con le due prove e la valutazione dei titoli è di 250 punti.

Chi può accedere alle prove del concorso scuola?

Per poter candidarsi ai due bandi di concorso sono previsti determinati requisiti. Sarà necessaria l’abilitazione riconosciuta in Italia dei candidati, anche se ottenuta all’estero. Naturalmente è necessario il titolo di laurea, variabile a seconda delle materia per la quale ci si candida. Rimarranno i 24 crediti formativi universitari nelle materie antro, psico e pedagogiche. Per i candidati alla scuola dell’infanzia e primaria è richiesta l’abilitazione ottenuta con il corso di Scienze della formazione primaria. Ci si può candidare anche con il diploma magistrale ottenuto prima dell’anno scolastico 2001-2002.

Come candidarsi al concorso scuola e la riserva dei posti

Gli interessati ai concorsi nella scuola (500 mila hanno già presentato domanda) devono attendere le istruzioni contenuti nei bandi in uscita a metà dicembre. Ci si può candidare per un’unica regione e per una sola classe di concorso. Per i futuri concorsi vale la regola del 30% della riserva dei posti. La potranno far valere i candidati che abbiano svolto servizio nella scuola per almeno tre anni nei dieci precedenti.

Consulente del lavoro, ecco il bando

Il ministero del Lavoro ha indetto il bando 2016 per le sessioni d’esame necessarie a conseguire l‘abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro. La professione potrà essere esercitata nelle Direzioni del lavoro di Bologna, Cagliari, Campobasso, Firenze, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Perugia, Potenza, Provincia Autonoma di Bolzano, Reggio Calabria, Regione Sicilia, Roma, Torino, Trieste, Venezia.

Questi i dettagli per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Due prove scritte: tema su temi del diritto del lavoro e della legislazione sociale e

prova teorico-pratica su temi del diritto tributario, scelti dalla commissione;

– Una prova orale su: diritto del lavoro, legislazione sociale, diritto tributario, elementi di diritto privato, pubblico e penale, nozioni generali di ragioneria (rilevazione del costo del lavoro e formazione del bilancio).

Questi i requisiti per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Cittadinanza italiana o comunitaria o familiarità di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro ma titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadinanza straniera, con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;

– Possesso o relativa richiesta al competente consiglio provinciale dei consulenti del lavoro del certificato di compimento del praticantato;

– Possesso di uno dei titoli di studio indicati nel bando di concorso e riportati qui sotto.

Questi i titoli di studio ammessi per l’esame di abilitazione alla professione di consulente del lavoro:

– Diploma di laurea quadriennale in giurisprudenza, scienze economiche e commerciali o scienze politiche, ovvero diploma universitario o laurea triennale in consulenza del lavoro;

– Laurea triennale o laurea specialistica o laurea magistrale tra quelle appartenenti alle seguenti classi: Classe L-14: scienze dei servizi giuridici; Classe L-16: scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione; Classe L-18: scienze dell’economia e della gestione aziendale; Classe L-33: scienze economiche; Classe L-36: scienze politiche e delle relazioni internazionali;

– Laurea magistrale appartenente alle seguenti classi: Classe LM-56: scienze dell’economia; Classe LM-62: scienze della politica; Classe LM-63: scienze delle pubbliche amministrazioni; Classe LM-77: scienze economico-aziendali; Classe LMG-01 delle lauree magistrali in giurisprudenza;

– Titoli di studio equiparati ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi di cui al decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, del 9/7/2009;

– Titoli di studio equiparati ai sensi del decreto interministeriale 11/11/2011, nonché le corrispondenze individuate nel decreto del ministro dell’Università e della ricerca n. 386 del 26/7/2007 in relazione alle Classi di cui al medesimo parere del CUN, n. 1540 del 23/10/2012.

Potranno partecipare all’esame anche coloro che abbiano già ottenuto il riconoscimento di idoneità del proprio titolo di studio da parte Consiglio Universitario Nazionale cui abbiano fatto specifica richiesta, coloro i quali, avendo il certificato di compiuta pratica o essendo iscritti al registro dei praticanti dei consulenti del lavoro entro il 22/1/2013, otterranno il relativo parere e coloro i quali abbiano conseguito i titoli di studio di laurea quadriennale in sociologia e di laurea, classe 14, in scienze e tecniche della comunicazione con certificato di compiuta pratica o iscrizione al registro dei praticanti dei consulenti del lavoro entro la predetta data del 22/1/2013.

Coloro i quali intendono partecipare all’esame, devono presentare le domande di ammissione entro il 15/7/2016 alle Direzioni del lavoro territorialmente competenti, tramite raccomandata a/r. Le sessioni d’esame possono essere sostenute solo nella regione o nella Provincia autonoma di residenza anagrafica.

Antichi mestieri, la Liguria in prima fila

Per fortuna, in Italia, c’è chi si rende conto dell’importanza di preservare il tessuto di mestieri e professioni che costituisce da sempre la ricchezza della nostra economia e che è messo a rischio da crisi e globalizzazione. La Regione Liguria, per esempio, che nei mesi scorsi ha pubblicato un bando 2 milioni e 270mila euro per la valorizzazione degli antichi mestieri, che ha visto la partecipazione di 22 aggregazioni di imprese del settore artigiano che hanno presentato i propri progetti.

Secondo Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria, “la presentazione di ben 22 progetti per il bando della Regione Liguria dedicato agli antichi mestieri è la dimostrazione della vivacità delle imprese artigiane liguri che credono con forza nella formazione dei giovani per dare continuità alla propria attività“.

Il buon risultato del bando – dice Costinon era affatto scontato. Già nel passato bandi simili che prevedevano l’aggregazione delle imprese avevano ottenuto scarsi effetti. La forte sinergia con la Regione e l’azione di contatto e assistenza delle imprese da parte delle associazioni hanno determinato una risposta massiccia. Crediamo che la scelta della Regione di creare occasioni concrete di incontro tra la domanda delle imprese e mercato del lavoro sia la strada giusta da percorrere per contrastare la disoccupazione giovanile che in Liguria, come nel resto d’Italia, ha raggiunto percentuali allarmanti, così come il fenomeno dei Neet, giovani che non lavorano né studiano. Ora auspichiamo che la Regione possa prevedere una seconda edizione del bando per rispondere a coloro che non hanno potuto partecipare a causa della complessità della procedura“.

Dei 22 progetti presentati, 13 hanno ottenuto un finanziamento per un totale di oltre 2 milioni di euro. “La rapida risposta della Regione Liguria alle domande presentate – dice ancora Costiconsentirà alle imprese dei progetti vincitori di creare immediatamente occasioni concrete di nuova occupazione, giovanile e non solo, in un momento particolarmente difficile. La dotazione finanziaria, che va da circa 100mila a oltre 230mila euro a progetto agevolerà l’avvicinarsi di giovani a professioni della tradizione artigiana ligure, anche attraverso l’accompagnamento alla nascita di nuove micro e piccole imprese“.

I progetti che hanno ottenuto l’ok ai finanziamenti vanno dal settore floreale a quello del cioccolato, dalla sartoria alla falegnameria, dalla lavorazione della filigrana alla costruzione di muretti all’artigianato della carta.

L’ultima elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Istat-ministero del Lavoro-Unioncamere ha analizzato il mercato del lavoro per gli under 30 e la formazione “sul campo” dei nuovi assunti; ebbene, stando ai risultati dell’elaborazione, gli artigiani liguri, nel 2011, hanno investito circa 47 milioni di euro in formazione di giovani nella propria azienda. Un risultato che sottolinea la sensibilità della regione per la salvaguardia dei mestieri tradizionali.